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1 di 3 Domande

Scenario HH7R: Un paziente di razza caucasica di 70 anni è portatore di 6 piccoli basaliomi al volto. Si decide di asportarli chirurgicamente e, prima di procedere a eseguire l'anestesia locale, il chirurgo disegna l'orientamento delle incisioni cutanee losangiformi, come nella figura. Come si chiamano le linee di tensione della cute secondo cui si orienta una incisione cutanea?

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La risposta corretta e' la 'Linee di Langer'.


2 di 3 Domande

Scenario HH7R: Un paziente di razza caucasica di 70 anni è portatore di 6 piccoli basaliomi al volto. Si decide di asportarli chirurgicamente e, prima di procedere a eseguire l'anestesia locale, il chirurgo disegna l'orientamento delle incisioni cutanee losangiformi, come nella figura. Quale delle seguenti affermazioni sulla formazione di cicatrici ipertrofiche e' FALSA?

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La risposta corretta e' la D
Una cicatrice ipertrofica, l’esito di un processo cicatriziale anomalo che si manifesta con una porzione di cute ipersviluppata rispetto al tessuto circostante, colpisce maggiormente la razza africana rispetto la razza caucasica. Inoltre, tali cicatrici si formano più frequentemente a livello di sterno, deltoide e scapola (risposta B errata). Infine, possono originare da una pregressa ustione o da traumi cutanei e le donne sono più propense a svilupparle rispetto agli uomini (risposte A e C errate).

3 di 3 Domande

Scenario AE451E: Una donna di 37 anni con storia di cefalea cronica scarsamente responsiva alle terapie, mostra la perimetria computerizzata che ha appena eseguito. Quale patologia e' piu' compatibile con il risultato dell'esame?

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La risposta corretta e' la D
Dal caso clinico e dall’immagine presentata si tratta di un macroadenoma ipofisario, una lesione espansiva a carico della ipofisi, responsabile di  sintomi visivi, neurologici e vascolari. L'ipofisi è una ghiandola collocata all'interno della scatola cranica, nella sella turcica dello sfenoide (a livello della fossa cranica media), al di sotto dell'ipotalamo, è circondata dai seni cavernosi in cui defluiscono le carotidi interne e il III, IV, V e VI nervo cranico ed è collocata inferiormente al chiasma ottico. Le lesioni di tipo espansivo a carico dell’ipofisi possono determinare delle sindromi da compressione interessando tutte le strutture collocate in prossimità della sella turcica (il chiasma ottico, il II paio di nervi cranici e i tratti ottici; i nervi cranici VI, III, IV e V1; l’ipotalamo; i lobi frontali dell’encefalo). I disturbi visivi sono generalmente i primi sintomi compressivi a comparire: il rischio di compressione non riguarda solamente il chiasma ottico (posto immediatamente avanti al peduncolo ipofisario), ma talvolta sono interessati anche i nervi ottici (che possono essere schiacciati nel punto in cui fuoriescono dal rispettivo canale ottico) oppure i tratti ottici (data la loro posizione ai lati al peduncolo ipofisario). In ciascuno dei tre casi possibili compariranno dei disturbi campimetrici tipici. Nel caso di compressione del chiasma ottico avremo una emianopsia bitemporale poiché nel chiasma ottico decussano le fibre nervose provenienti dalle emiretine nasali; i pazienti non vedranno ciò che si trova nei loro emicampi visivi temporali (mentre la visione degli emicampi nasali è preservata). Quando viene interessato un nervo ottico si avrà l’amaurosi, cioè i pazienti perderanno tutte le informazioni provenienti dall’occhio omolaterale alla lesione (l’altro occhio conserverà una visione assolutamente normale), mentre nel caso in cui sia compromesso il tratto ottico comparirà una emianopsia laterale omonima controlaterale e dato che ogni tratto ottico trasporta le informazioni relative all’emicampo controlaterale, il restringimento del campo visivo interesserà solo quest’ultimo (l’altro emicampo invece sarà ancora visibile).
Il glioblastoma è un tumore maligno dell'encefalo responsabile di ipertensione endocranica provocati dall'effetto massa, vertigini, tinniti, calo dell'udito, disturbi della deglutizione e della fonazione (Risposta A errata); la sindrome di Terson è un'emorragia vitreale che origina da qualsiasi emorragia intracranica, nella maggior parte dei casi associata ad un’emorragia sub-aracnoidea da rottura di aneurismi della circolazione anteriore: clinicamente si manifesta, qualora il paziente sia cosciente, con calo rapido del visus non doloroso, talvolta preceduta dalla comparsa di macchie scure nel capo visivo o fotopsie, fino alla completa perdita della visione (Risposta A errata). L'emicrania con aura si manifesta con uno o più di alcuni sintomi: quelli visivi sono fotopsia, fotofobia, scotomi scintillanti, visione caleidoscopica, micro o macropsia, visual snow, metamorfopsia etc; abbiamo poi parestesie agli arti e  disturbi di tipo afasico (Risposta C errata).

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