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1 di 10 Domande

Una ragazza di 21 anni giunge in PS lamentando, dopo aver iniziato un lavoro presso una scuola materna, la comparsa di lesioni papulari perlacee a livello di braccia, collo e tronco. Anamnesi patologica remota: grave eczema atopico in trattamento farmacologico con Ciclosporina orale e corticosteroidi topici. All'esame obiettivo si evidenziano aree di eczema, alcune delle quali sembrano in guarigione mentre altre sembrano nuove lesioni complicate da papule di color bianco perlaceo. Quale delle seguenti è la diagnosi più probabile?














La risposta corretta è la D.
La diagnosi più probabile per un paziente con lesioni papulari perlacee che lavora in posti affollati è quella del mollusco contagioso. In particolare, il mollusco contagioso è causato dal virus del mollusco contagioso, un virus a DNA, che si trasmette più comunemente in luoghi affollati, come scuole ed asili, dove le persone stanno a stretto contatto tra di loro. È probabile, inoltre, che la paziente a causa dell'eczema esteso, associato alla terapia immunosoppressiva, sia stata esposta ad un aumentato rischio di infezione da mollusco contagioso. Infine, mentre negli individui immunocompetenti si tratta di una condizione patologica autolimitante, nel caso della paziente del caso clinico si dovrebbe prendere in considerazione la sospensione della Ciclosporina qualora l’eczema fosse stabile, associando l’uso di Imiquimod crema o crioterapia per le nuove lesioni.

2 di 10 Domande

Un ragazzo di 18 anni giunge in PS riferendo la comparsa di papule color salmone sul viso, concentrate nella piega nasolabiale, e di diverse macule ipopigmentate sul tronco, facilmente visualizzabili con una lampada a raggi ultravioletti (UV). Il paziente, tuttavia, riferisce che potrebbero essere lesioni presenti fin dalla nascita, ricordandosi, infatti, che è stato sottoposto a diversi controlli dermatologici fin da bambino. Quale dei seguenti farmaci sta probabilmente assumendo il paziente in relazione alla sua patologia di base?














La risposta corretta è la C.
Il farmaco che più probabilmente sta assumendo il paziente in relazione alla sua patologia di base è la carbamazepina. In particolare, la diagnosi di un paziente con angiofibromi che colpiscono soprattutto l'area malare e le pieghe nasolabiali, e con macule ipopigmentate facilmente visibili con una lampada di Wood, è quella di sclerosi tuberosa con adenomi sebacei. Inoltre, in circa il 40% dei pazienti con sclerosi tuberosa, sono state osservate anche chiazze carnose, coriacee e fibromi periungueali. Infine, tale condizione clinica potrebbe associarsi ad epilessia, da trattare farmacologicamente con carbamazepina, e compromissione cognitiva lieve o grave, sebbene un terzo dei pazienti abbia un'intelligenza normale.

3 di 10 Domande

Una donna di 47 anni riferisce la comparsa, da circa 2-3 anni, di una lesione cutanea sulle mani, il cui aspetto è mostrato di seguito. Nega atre lesioni simili e danni funzionale associati all’eritema. Riferisce apparente buono stato di salute. Anamnesi familiare: figlia affetta da dolori articolari in corso di definizione diagnostica. Quale delle seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la C.
La diagnosi più probabile di una paziente con lesioni cutanee delle mani come quelle mostrate nell’immagine, in assenza di altra sintomatologia, è quella della Morfea. In particolare, si tratta di una forma di sclerodermia localizzata che può essere circoscritta o generalizzata, la prima caratterizzata dalla presenza di solo una o due lesioni senza diffusione. Nelle fasi iniziali della malattia si assiste alla comparsa di piccole lesioni cutanee, violacee o eritematose, che si allargano e progrediscono fino ad esitare in un grado variabile di ipo o iperpigmentazione il cui diametro varia tra 1 e 10 cm. Infine, le lesioni si assestano in un aspetto ceroso, bianco, con conseguente atrofia. In generale, si tratta di una condizione autolimitante entro circa 3-5 anni, anche se raramente possono persistere segni di malattia per oltre 25 anni. Per una singola lesione, di solito, non è necessaria alcuna terapia farmacologica specifica; al contrario, emollienti, corticosteroidi topici a bassa concentrazione o Calcipotriene possono aiutare ad alleviare la sensazione di secchezza e prurito cutaneo.

4 di 10 Domande

Un uomo di 72 anni, affetto da ipertensione in trattamento con ACE-inibitori, riferisce di aver vissuto per molti anni in Sudafrica, dove ha lavorato come tuttofare, riportando numerose lesioni cutanee. Riferisce la presenza di una lesione del cuoio capelluto, mostrata di seguito, del diametro di circa 1 cm che sanguina quando il paziente inavvertitamente si graffia o vi urta con qualcosa. Quale delle seguenti è la strategia terapeutica più appropriata?

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La risposta corretta è la A.
La strategia terapeutica più appropriata consiste nell’utilizzo di una crema a base di 5-Fluoruracile. Infatti, l’immagine mostra una lesione ipercheratosica con un eritema sottostante, tipica presentazione della cheratosi solare. In particolare, la progressione di queste lesioni verso il carcinoma cutaneo a cellule squamose è lenta e lascia un ampio spazio di intervento: di solito, l’applicazione topica di 5-Fluoruracile due volte al giorno per 3-4 settimane consente la guarigione della lesione.

5 di 10 Domande

Calcipotriolo e' un farmaco per uso topico: in quale malattia cutanea trova indicazione?














La risposta corretta e' la B
Il calcipotriolo è un analogo della vitamina D usato nella psoriasi: la sua azione viene svolta a livello locale sui cheratinociti, sui quali inibisce la loro possibilità di replicazione, la loro replicazione e la differenziazione. Spesso si ritrova in associazione farmacologica con il besametasone. Il farmaco, anche per l’uso topico, ha pochi effetti collaterali: va evitato solo nei pazienti con ipercalcemia proprio per l’analogia con la vitamina D.
Al contrario, il pemfigo volgare si tratta con corticosteroidi topici (risposta A errata). Contrariamente, l’Acne si può curare in molti modi differenti, molto spesso sono causati da batteri e quindi l’utilizzo di pomate a base antibiotica sono la prima indicazione (risposta C errata). All’opposto, la tinea corporis è un’infezione fungina e si cura con farmaci antifungini (risposta D errata). Invece, la dermatite atopica ha varie terapie in base all’eziologia e nessuna di queste è il calcipotriolo; la cosa più importante resta l’allontanamento dal fattore scatenante (risposta E errata) .

6 di 10 Domande

Qual'e' la lesione elementare caratterizzante della dermatite allergica da contatto in fase acuta?














La risposta corretta e' la C
La lesione elementare che caratterizza la dermatite allergica da contatto in fase acuta è la vescicola. La dermatite allergica da contatto è una reazione infiammatoria della pelle di tipo ritardato che si manifesta con papule o papulo-vescicole pruriginose su base eritematosa ed edematosa che si manifestano nei punti di contatto con l'allergene. Nei casi più acuti possono insorgere vescicole o bolle, che possono rompersi risolvendosi in croste. Nelle forme croniche invece si riscontrano acantosi, ipercherstosi, edema e infiltrato infiammatorio nel derma. La diagnosi differenziale è con la dermatite atopica, che al contrario, si manifesta con eritema e lesioni lichenificanti.

7 di 10 Domande

Come si presenta l'edema linfatico?














La risposta corretta e' la C
L'edema linfatico o linfedema si presenta come un edema duro, non comprimibile e di consistenza fibrosa, più frequentemente localizzato a livello degli arti inferiori e dovuto o ad ipoplasia linfatica, si parla in questo caso di linfedema primitivo, o ad ostruzione/distruzione dei vasi linfatici, come nei casi secondari ad infiltrazione tumorale, a traumi, ad interventi chirurgici o a radioterapia. L’edema, il più delle volte monolaterale, può coinvolgere interamente o solo parzialmente l’arto ed è spesso associato ad alterazioni cutanee, quali ipercheratosi, iperpigmentazione ed infezioni fungine della cute; esso tende a peggiorare nelle stagioni calde, prima dell’arrivo della mestruazione e dopo che l’arto è rimasto per molto tempo in posizione declive. Complicanze del linfedema sono, invece, la linfangite, ovvero un’infiammazione, generalmente secondaria ad infezione batterica, che si presenta sotto forma di strie eritematose cutanee, e il linfangiosarcoma, trasformazione neoplastica rara che interessa in maggior modo i pazienti affetti da filariosi.

8 di 10 Domande

Irsutismo: quale delle affermazioni sottoriportate e' corretta?














La risposta corretta e' la B
L’irsutismo è, per definizione, la presenza di peluria in posti tipicamente maschili nelle donne come per esempio il labbro superiore, l’addome o la schiena e può essere la conseguenza di una spiccata sensibilità dell'apparato pilifero agli androgeni. Si differenzia dall’ipertricosi in quanto questa indica l’aumento di peli nei posti dove sono già presenti e può colpire sia uomini che donne al contrario dell’irsutismo. Spesso le pazienti colpite da irsutismo hanno una situazione concomitante di disregolazione ormonale (molto spesso ovaio policistico con tutta la sintomatologia associata). Proprio l’aumento di androgeni circolanti causa una maggiore crescita dei peli in quanto il bulbo pilifero ha una forte sensibilità verso gli androgeni. Al contrario, viene colpito il sesso femminile (risposta A errata). Invece, l’irsutismo non è caratterizzato da aumento dei peli ambosessuali ma solo in posti tipicamente maschili nelle donne (risposta C errata). All’opposto, il trattamento con vitamina E non aiuta la patologia, la risoluzione della situazione ormonale sbagliata riuscirà a migliorare la situazione (risposta E errata).

9 di 10 Domande

Qual'e' l'impiego del permanganato di potassio in soluzione acquosa allo 0,05%?














La risposta corretta e' la B
Il permanganato di potassio è un composto chimico inorganico cristallino con forti capacità ossidanti ed in soluzione acquosa allo 0,05% trova impiego come disinfettante: proprio per queste sua capacità ossidanti trova utilizzo in medicina in campo dermatologico come disinfettante delle lesioni cutanee superficiali come ferite, ulcere, decubiti, piaghe o dermatiti. Al contrario di altri antisettici il permanganato di potassio è molto meno tossico sulla cute e risulta quindi meno lesivo e più tollerabile. Viene utilizzato anche in veterinaria per lavaggi a secco antisettici per animali. All’opposto, non ha azioni detergenti (risposta A errata), caustica (risposta C errata), emolliente (risposta D errata) o idratante (risposta E errata).

10 di 10 Domande

MORBO DI BOWEN














La risposta corretta e' la A
Il morbo di Bowen è un tumore intraepidermico, ovvero un carcinoma squamocellulare superficiale in situ. Più frequentemente è localizzato nelle zone fotoesposte, anche se può insorgere dovunque. Le lesioni possono essere isolate o multiple. Esse sono di colore rosso-bruno e desquamanti o crostose, lievemente infiltrate; spesso simulano una placca sottile di psoriasi, una dermatite o un'infezione dermatofitica.
La diagnosi avviene mediante biopsia, che mostra una displasia epidermica a tutto spessore ma nessun coinvolgimento dermico. Il trattamento dipende dalle caratteristiche della lesione e può avvenire mediante chemioterapia topica, curettage e diatermocoagulazione, resezione chirurgica o criochirurgia.

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