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1 di 64 Domande

Per assuefazione a una sostanza si intende:














La risposta corretta e' la D
L’ assuefazione č il venir meno degli effetti, prevalentemente di tipo psichico, cercati dall’ assunzione di una sostanza (droga o farmaco) alla solita dose  assunta, che rende necessario aumentare il dosaggio della sostanza stessa al fine di ottenere gli stessi effetti desiderati. Tale fenomeno č molto pił comune con le droghe che con i farmaci, con i quali non tutti presentano tale effetto.

2 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta č la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica č classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocitą di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocitą di filtrazione glomerulare puņ essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^etą, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo č poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si puņ usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


3 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta č la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") č un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva puņ essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

4 di 64 Domande

Per eritema si intende:














La risposta corretta e' la 'arrossamento della cute che scompare alla pressione digitale'.


5 di 64 Domande

Quale di questi approcci farmacologici e' consigliabile nel paziente con MRGE con segni endoscopici di reflusso














La risposta corretta e' la 'Inibitori della pompa protonica'.


6 di 64 Domande

Tra i sintomi del cancro del retto vi e':














La risposta corretta e' la 'Tutte le risposte sono corrette'.


7 di 64 Domande

Quale tra queste affermazioni e' esatta?














La risposta corretta e' la E  
l mesoteliomi maligni sono tumori primitivi delle cellule mesoteliali che delimitano le cavitą pleuriche. Č un carcinoma molto raro, rappresenta solo 1% di tutte le neoplasie. La maggior parte dei casi di mesotelioma maligno č strettamente collegata all'esposizione all'asbesto. Il mesotelioma non produce ormoni ectopici (Risposta A errata). Si presenta radiograficamente come un ispessimento pleurico diffuso ed emotorace organizzato (Risposta B errata). Il fumo non č fattore di rischio per mesotelioma ma lo č , invece, per il carcinoma polmonare (Risposta C errata). E’   il tumore pił frequente nelle persone che entrano a contatto con l’ amianto, a casa o a lavoro (Risposta D errata).

8 di 64 Domande

La complicanza piu' frequente di un infarto miocardico e':














La risposta corretta e' la D
La pił frequente complicanza di un IMA č l’ insorgenza di aritmie. Le aritmie nel contesto della SCA possono essere classificate in primarie, se insorgono entro 24-48 ore dall’ IMA o secondarie (prognosi peggiore). La tachicardia sinusale č frequente e si deve alla stimolazione simpatica; quando presente indica una prognosi peggiore in quanto si associa alla presenza di disfunzione ventricolare.  La fibrillazione ventricolare č la causa pił frequente di morte extra-ospedaliera in caso di IMA.

9 di 64 Domande

Quale di questi dati in un soggetto affetto da tubercolosi polmonare fa sospettare piu' degli altri un processo in attivita'?














La risposta corretta e' la ' VES aumentata '.


10 di 64 Domande

L'andatura a forbice (ginocchia addotte e incrociantesi nella deambulazione) si rileva in una di queste condizioni:














La risposta corretta e' la ' m. di Little (diplegia spastica) '.


11 di 64 Domande

La linea di Ellis-Damoiseau parabolica a convessita' superiore, che sale e si incurva verso l'ascella omolaterale, si rileva in una di queste condizioni:














La risposta corretta e' la ' pleurite essudativa '.


12 di 64 Domande

In figura č rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta č la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta č “Quando č presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando č presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione č massima se il glucosio č basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione č la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


13 di 64 Domande

Per la diagnosi di "minimally conscious state" deve essere presente in modo riproducibile o consistente:














La risposta corretta e' la ' Tutte le risposte sono corrette '.


14 di 64 Domande

I diuretici inibitori dell'anidrasi carbonica














La risposta corretta e' la ' sono principalmente impiegati per ridurre la pressione endo-oculare nel glaucoma ad angolo aperto '.


15 di 64 Domande

Quali sono le cellule cardine responsabili dell'orticaria?














La risposta corretta e' la ' mastociti '.


16 di 64 Domande

Quale delle seguenti alterazioni umorali caratterizza la S. di Dubin-Johnson?














La risposta corretta e' la ' iperbilirubinemia diretta con indici di colestasi normali '.


17 di 64 Domande

In quale affezione non e' tipica la febbre continua?














La risposta corretta e' la ' malaria quartana '.


18 di 64 Domande

Quale stazione linfonodale e' piu' frequentemente interessata nel linfoma di Hodgkin?














La risposta corretta e' la ' Linfonodi laterocervicali '.


19 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta č la B

Il quadro clinico descritto č compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi č una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticitą e vitalitą cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica č l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto pił o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica č l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecitą parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche pił comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi č confermata da striscio periferico, test di solubilitą ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


20 di 64 Domande

Nel sospetto clinico di rottura di aneurisma dell'aorta sottorenale qual e' l'indagine di elezione?














La risposta corretta e' la ' T'.


21 di 64 Domande

Una donna di 72 anni sviluppa ittero a bilirubina prevalentemente diretta nel giro di una settimana, con significativo aumento della fosfatasi alcalina e lieve aumento delle transaminasi. La diagnosi piu' probabile e':














La risposta corretta e' la ' calcolosi delle vie biliari extraepatiche '.


22 di 64 Domande

L'esercizio della medicina e' fondato:(art. 4)














La risposta corretta e' la ' Sulla liberta' e indipendenza della professione '.


23 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore perņ č aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta č la C.

La flogosi č un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. Č quindi la risposta al danno tissutale ed č un processo reattivo (diverso dalla necrosi che č regressiva), aspecifico (contro tutto ciņ che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo č rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilitą vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 č prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilitą.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilitą capillare con essudazione proteica e aumento della viscositą ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi č movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente č continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilitą ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (gią presenti sui leucociti, ma con bassa affinitą: aumentano l’aviditą a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede pił tempo.


24 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima č stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente č affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo č alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensitą decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti č la causa pił probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D č corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico č indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che puņ essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, pił soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche č l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, etą avanzata. Agenti pił comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, puņ causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite č improbabile (risposta A errata).

La BPCO č una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO č errata (risposta B errata).

La polmonite č un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Puņ essere comunitaria (pił spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. Č indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: pił compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare č occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


25 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo č affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: č emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalitą , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta č la D.

La malattia reumatica č la causa pił frequente di stenosi mitralica non complicata. Č caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole č aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, puņ verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare č proporzionale al grado di stenosi ed č sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo puņ diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica č rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto pił bassa di quella aortica, fa sģ che il sangue refluisca in atrio gią durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% č indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, č probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, č la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimitą della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. Č una tecnica mini-invasiva che riduce morbilitą e mortalitą perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non puņ essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui č indicata la sostituzione valvolare.


26 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta č la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attivitą elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non č visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In etą giovanile, dopo la pubertą, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negativitą puņ coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertą, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o pił derivazioni contigue del ventricolo destro puņ indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, pił raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro č spesso familiare, pił frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi č presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma puņ estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, č causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in etą giovanile durante o subito dopo l’attivitą fisica. In presenza di un ECG di questo tipo č quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


27 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrą successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale č la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta č la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile č virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi č importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia č grave č possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta č la D).


28 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta č la B.

Il diabete č un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilitą all’insulina. Questa alterata secrezione puņ variare da forme severe, in cui la produzione di insulina č nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non č in grado di slatentizzare un diabete mellito: č necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che puņ avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessitą di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non pił praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina č l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicitą da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete puņ rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale č <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia č >200 mg/dl.


29 di 64 Domande

La signora Bellini č una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti č la diagnosi pił probabile?

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La risposta corretta č la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 č <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso č verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) č una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. Č caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacitą bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


30 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico č essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual č tra i seguenti alimenti quello che presenta il pił basso indice glicemico?

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La risposta corretta č la A.

Il diabete č un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilitą all’insulina. Questa alterata secrezione puņ variare da forme severe, in cui la produzione di insulina č nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non č in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non pił praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina č l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicitą da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete puņ progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiaritą per diabete dai 30-40 anni, obesitą, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi č di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi č sempre pił precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesitą, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza č ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, č solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


31 di 64 Domande

Una donna di 35 anni si reca presso lo studio medico della Dott.ssa Carli, specialista in cardiologia, lamentando dispnea da sforzo. La paziente riporta inoltre che ha avuto tre episodi sincopali negli ultimi 6 mesi, oltre che diversi episodi di palpitazioni, che sono divenuti pił frequenti nelle ultime 8 settimane. All’ esame obiettivo presenta una P.A. di 155/85 mmHg e una F.C. di 80 bpm e regolare. La Dott.ssa Carli riscontra inoltre la presenza di un impulso parasternale, un aumento di intensitą del secondo tono cardiaco e un rigurgito tricuspidale. Il BMI della paziente č di 22. Quale tra i seguenti farmaci č quello pił efficace per la condizione di questa paziente?














La risposta corretta č la B.

Il profilo clinico della paziente č suggestivo di un quadro di ipertensione polmonare, verosimilmente di tipo primario considerando l’ assenza di comorbilitą o fattori di rischio. Il trattamento di prima linea per questa condizione č rappresentato dagli antagonisti dei recettori dell’ endotelina A.


32 di 64 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che č stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta č la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) č stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). Č stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


33 di 64 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale č la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta č la D.

Dalla radiografia mostrata si puņ apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


34 di 64 Domande

Cos'e' l'home care ?














La risposta corretta e' la E
Per home care si intende una forma di assistenza alla persona prestata a domicilio, senza che debba recarsi in ospedale o ambulatorio.

35 di 64 Domande

Per porre diagnosi di diabete mellito bisogna eseguire il prelievo:














La risposta corretta e' la A
I criteri per poter porre diagnosi di diabete sono:
1) In caso di paziente con sintomi compatibili con il diabete, la diagnosi viene posta con il riscontro isolato di una glicemia random ?200 mg/dl
2) Se il paziente fosse asintomatico, la diagnosi viene posta con il riscontro di due tra i seguenti criteri o due risultati positivi di uno stesso criterio ottenuti in giorni differenti:
- Glicemia a 2 ore dopo carico orale di glucosio ?200 mg/dl
- Glicemia a digiuno ?126 mg/dl
- HbA1c ?6,5% (48mmol).
Per la determinazione della glicemia a digiuno č preferibile eseguire un prelievo da sangue venoso alle ore 8:00 circa, dopo almeno 8 ore di digiuno.

36 di 64 Domande

Scenario clinico 57. Un paziente anziano presenta ipertiroidismo. Tra i sintomi e/o segni più frequenti dell'ipertiroidismo nell'anziano non vi è:














La risposta corretta è la E.
L’ipertiroidismo può presentarsi clinicamente con tachicardia, perdita di peso, diminuzione dell’appetito e astenia (a causa dell’aumentato catabolismo proteico) e con sudorazione intensa. Però, tale segno non è frequente nei pazienti anziani.


37 di 64 Domande

Un paziente adulto con tosse persistente si presenta all'osservazione clinica. Viene richiesta una TC del torace che mostra la presenza di bronchiectasie. Viene esclusa la presenza di fibrosi cistica. Quale delle seguenti considerazioni circa le strategie terapeutiche per le bronchiectasie e' ERRATA?














La risposta corretta e' la C
Il termine bronchiectasie indica una dilatazione abnorme e persistente dei bronchi in rapporto a un danno delle strutture della parete. Da un punto di vista clinico le bronchiectasie si manifestano con espettorazione purulenta, tosse produttiva, emoftoe e infezioni recidivanti delle basse vie respiratorie.
Per quanto riguarda il loro trattamento, va detto che generalmente non č disponibile una terapia mirata, ma piuttosto una terapia palliativa indirizzata al circolo vizioso infezione-infiammazione polmonare, allo scopo di limitare l’ evoluzione della pneumopatia.
La fisioterapia-riabilitazione respiratoria č un aspetto centrale del trattamento soprattutto per la prevenzione delle complicanze delle bronchiectasie (risposta E errata), mentre la terapia chirurgica con exeresi lobare trova indicazione nel trattamento delle bronchiectasie localizzate, monolaterali, secondarie a malformazioni congenite, a bronco-ostruzione da corpi estranei e in quelle post-infettive (risposta D errata).
Per quanto riguarda le riacutizzazioni, il trattamento con desossiribonucleasi I umana ricombinante (dornase alfa) č controindicato poiché riducendo la viscositą del muco potrebbe determinarne l’ accumulo a livello delle vie inferiori (risposta B errata), mentre invece č indicata la terapia antibiotica (risposta A errata).
Tuttavia, qualora venga isolato un batterio al broncolavaggio o all'esame dell'espettorato, esso non deve essere sempre trattato ed eliminato a meno che non si associ a sintomatologia o si tratti di un batterio implicato in infezioni recidivanti.

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38 di 64 Domande

Paziente di 45 anni si reca in PS per febbre e dispnea. Quale alterazione e' presente nella seguente TC torace?

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La risposta corretta č la C.         
L’ alterazione presente al TC torace del paziente del caso clinico č la presenza di un ispessimento dell’ interstizio polmonare, per la precisione un quadro di sarcoidosi. Infatti, il referto mostra: “ Diffuso ispessimento reticolo-micronodulare dell’ interstizio polmonare, sospetto per sarcoidosi: utile approfondimento del quadro e correlazione clinico - laboratoristica. Concomita versamento pleurico destro” .

39 di 64 Domande

Quale tra i seguenti NON è un farmaco antiepilettico?














La risposta corretta č la C
La domanda chiede di identificare quale tra le opzioni elencate non rappresenti un farmaco antiepilettico. La risposta corretta č la Rasagilina. La rasagilina č infatti utilizzata nel trattamento del morbo di Parkinson e non nelle terapie antiepilettiche. Per comprendere meglio perché la rasagilina non č classificata come un farmaco antiepilettico, č importante conoscere la patologia per cui č principalmente impiegata: il morbo di Parkinson. Il Parkinson č una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce principalmente il sistema motorio dell'individuo. I sintomi classici comprendono tremori a riposo, rigiditą , bradicinesia (rallentamento dei movimenti) e instabilitą posturale. Con l'avanzare della malattia, possono comparire anche difficoltą cognitive e problemi comportamentali. La rasagilina agisce come inibitore selettivo e irreversibile della monoamino ossidasi di tipo B (MAO-B). Le monoamino ossidasi sono enzimi che degradano i neurotrasmettitori, come la dopamina, nel cervello. L'inibizione di questa attivitą enzimatica porta a un incremento dei livelli di dopamina disponibili nelle sinapsi, contribuendo cosģ a migliorare i sintomi motori nei pazienti con Parkinson. La sua efficacia si basa su questo meccanismo d'azione mirato a contrastare il deficit dopaminergico caratteristico della malattia di Parkinson. Confrontando la rasagilina con i farmaci antiepilettici elencati tra le opzioni (sodio valproato, lacosamide, levetiracetam, diazepam), possiamo notare una differenza fondamentale nel meccanismo d'azione e nell'indicazione terapeutica. I farmaci antiepilettici sono progettati per prevenire o controllare le crisi epilettiche, agendo su vari aspetti della funzione neuronale per stabilizzare l'attivitą elettrica anomala nel cervello. La loro azione puņ comprendere il potenziamento dell'inibizione mediata dal GABA, la riduzione dell'attivazione neuronale attraverso i canali del sodio o del calcio, o altri meccanismi specifici. In sintesi, la rasagilina č utilizzata per le sue proprietą neuroprotettive e sintomatiche nel morbo di Parkinson, che si basano sull'aumento della disponibilitą di dopamina nel cervello. Questo la distingue nettamente dai farmaci antiepilettici, i quali hanno lo scopo di controllare le convulsioni influenzando vari aspetti dell'eccitabilitą neuronale e della trasmissione sinaptica.

40 di 64 Domande

Paziente di 55 anni con cirrosi epatica alcolica, astinente, senza dati di ipertensione portale. Analisi: AST 34 U/L (normale < 37 U/L); ALT 19 U/L (normale < 41 U/L); bilirubina totale 0,78 mg/dl (normale < 1 mg/dl); alfa-fetoproteina 7 ng/ml (normale < 10 ng/ml). Si realizza un\'ecografia epatica che rileva una lesione occupante spazio ipoecogena di 1,5 cm di diametro. La risonanza magnetica mostra una lesione con captazione in fase arteriosa e lavaggio in fase venosa. Qual č l\'atteggiamento delle seguenti pił corretto?:














Ci presentano il caso di un paziente cirrotico dove si rileva tramite ecografia una lesione epatica occupante di spazio > 1 cm. Di fronte al sospetto che si tratti di un carcinoma epatocellulare, si richiede una RMN, dove si conferma il nostro sospetto: captazione in fase arteriosa con lavaggio venoso precoce. Questo risultato nella prova di immagine ci conferma che si tratta di un cancro epatocellulare senza necessitą di realizzare una biopsia (risposta 1 incorretta), e nemmeno č necessario ripetere l\'ecografia a 3 mesi (risposta 2 incorretta). Potremmo dubitare in ogni caso tra le risposte 3 e 4. Se si trattasse di una lesione epatica unica e in assenza di HTP (stadio A della BCLC), potremmo considerare la resezione epatica; o se ci fossero segni di HTP o bilirubina elevata, una buona opzione sarebbe il trapianto epatico. Ma chiaro, prima di poter proporre il tipo di trattamento, abbiamo bisogno di scartare che ci siano metastasi (poiché, se ci fossero, saremmo davanti a uno stadio C della BCLC, e il trattamento sarebbe farmacologico), quindi la prima cosa che dobbiamo fare č uno studio di estensione (risposta 4 corretta, risposta 3 incorretta).

41 di 64 Domande

Con relazione alla classificazione delle ferite chirurgiche in funzione della grandezza del carico batterico stimato, una enterotomia durante un\'occlusione intestinale si classifica come:














Classificazione dei tipi di ferite in base al carico batterico:\n1. Ferita pulita (classe I): ferita chirurgica non infetta, senza processo infiammatorio e senza apertura del tratto respiratorio, digestivo o genito-urinario. Esempio: mastectomia, tiroidectomia (risposta 4 errata).\n2. Ferita pulita-contaminata (classe II): ferita chirurgica che interessa il tratto digestivo, respiratorio, orofaringeo o genitourinario solitamente programmate. Esempio: appendicectomia, colecistectomia (risposta 3 errata).\n\n3. Ferita contaminata (classe III): ferite traumatiche, accidentali o ferite chirurgiche in tessuti con infiammazione acuta senza pus. La fuoriuscita macroscopica di contenuto intestinale č considerata contaminazione della ferita. Esempio: colecistectomia in una colecistite, perforazioni < 12 ore. Nel caso di questa domanda, l\'apertura dell\'intestino e quindi, la possibilitą di contaminazione dal contenuto intestinale ci fa classificare la ferita come contaminata (risposta 2 corretta).\n4. Ferita sporca (classe IV): ferite accidentali con corpi estranei o tessuto devitalizzato, ferite con pus o ferite chirurgiche intensamente contaminate. Esempio: perforazioni >12 ore, ascessi, peritonite (risposta 1 errata).\n\nLa frequenza di infezione postoperatoria possibile varierą da 2% per le ferite pulite, 3 a 11% per le pulite-contaminate, 11 a 17% per le contaminate e infine del 27% o pił per le ferite sporche-infette.

42 di 64 Domande

En cuanto a la reconstrucció n de la sonrisa en pacientes con parį lisis facial, podemos afirmar que:














Para la reconstrucción en pacientes con parįlisis facial podemos utilizar 3 tipos de técnicas: actuaciones directas sobre el nervio y reconstrucciones estįticas o dinįmicas. Las actuaciones directas sobre el nervio consisten en suturas directas (sólo posibles si se ha producido una sección del nervio tras una herida o una intervención quirśrgica), injertos nerviosos o neurotizaciones directas desde un nervio motor (por ejemplo, el nervio hipogloso). Las actuaciones directas sobre el nervio deben realizarse durante el primer ańo tras la lesión (respuesta 4 correcta). Las reconstrucciones estįticas permiten corregir las desviaciones faciales mejorandola estética facial en reposo. Son técnicas estįticas aquellas que “anclan” la comisura facial a puntos fijos (arco cigomįtico). No permiten restaurar la sonrisa y estįn especialmente indicadas cuando no pueden utilizarse técnicas dinįmicas o éstas han fracasado (respuesta 1 incorrecta) y ha transcurrido mįs de 1 ańo desde la instauración de la parįlisis (respuesta 3 incorrecta). Las reconstrucciones dinįmicas se realizan mediante transposición de mśsculos faciales (temporal, bucinador…) o mediante transferencias musculares libres neurotizadas (colgajo mśsculo gracilis libre neurotizado); por consiguiente tanto las transposiciones musculares como las transferencias libres neurotizadas son técnicas dinįmicas (respuesta 2 incorrecta).


43 di 64 Domande

L’arteria mammaria interna di sinistra normalmente nasce da:














La risposta corretta è la C.

L’arteria mammaria interna di sinistra normalmente nasce dall'arteria succlavia sinistra. L'Arteria Mammaria Interna (o Toracica Interna) è un ramo che si origina normalmente dall'Arteria Succlavia. L'aorta toracica discendente rappresenta il segmento più lungo dell'aorta e si estende dal ventricolo sinistro. Il tronco arterioso anonimo (o bracciocefalico) nasce dall'arco aortico e si divide nell'Arteria carotide comune destra e nell'Arteria succlavia destra. L'Arteria carotide comune sinistra ha origine direttamente dall'arco aortico, mentre l'Arteria vertebrale, sia a destra che a sinistra, si origina dalla rispettiva Arteria succlavia.


44 di 64 Domande

Scenario QA2I: Un paziente di 25 anni giunge a osservazione per faringodinia, disfagia, odinofagia e febbre da alcuni giorni. Presenta inoltre trisma, scialorrea e stomatolalia. La diagnosi piu' probabile e':














La risposta corretta č la D.
Faringodinia, disfagia, odinofagia, febbre elevata, trisma, scialorrea e stomatolalia sono segni e i sintomi che ci orientano verso un processo di tipo infiammatorio a carico delle prime vie aeree, probabilmente localizzato a livello tonsillare o peritonsillare. Potrebbe trattarsi di un ascesso peritonsillare. Questo č causato da una raccolta di pus tra la capsula tonsillare e la fascia faringo-basilare, dovuta solitamente ad una infezione da batteri anaerobi o aerobi, resistenti agli antibiotici beta-lattamici, che possono complicare angine o tonsilliti acute o croniche. La diagnosi č clinica ma puņ essere confermata dall'ecografia del collo e dalla TC. Il trattamento č chirurgico e va effettuato il pił precocemente possibile; deve inoltre essere associato ad una terapia antibiotica ad ampio spettro. Se l'ascesso non viene drenato tempestivamente, possono presentarsi alcune complicanze come l'edema dell'ugola, del pilastro posteriore, delle vallecole, delle pliche ariepiglottiche e delle aritenoidi, con conseguente ostruzione respiratoria e necessitą di un accesso alle vie aeree da eseguire in urgenza. Talvolta, se la raccolta č localizzata a livello extra fasciale, puņ dare origine ad un ascesso perifaringeo che puņ estendersi al mediastino superiore.
La risposta A non č corretta.
La tonsillite acuta č un processo infiammatorio acuto estremamente frequente a carico delle tonsille, per lo pił di natura virale o batterica. Si presenta spesso con faringodinia, odinofagia, febbre, adenopatia laterocervicale. Non sono generalmente presenti trisma e stomatolalia.
La risposta B non č corretta.
La laringite č una flogosi della laringe; puņ interessare la laringe nel suo complesso o in particolar modo le corde vocali. Puņ essere acuta o cronica. I sintomi pił frequenti sono disfonia, raucedine, difficoltą e dolore nel deglutire e parlare, oppure senso di soffocamento o di corpo estraneo per edema della mucosa laringea.
La risposta C non č corretta.
L’ epiglottite č una infiammazione acuta dell’ epiglottide. E’ dovuta ad una infezione di tipo batterico e ha un decorso estremamente rapido. L’ infiammazione dell’ epiglottide e de tessuti sopraglottici circostanti causa una ostruzione meccanica delle vie aeree. I sintomi si sviluppano in maniera rapida e comprendono mal di gola, disfagia, odinofagia, scialorrea, dispnea, tachipnea, stridore inspiratorio, insufficienza respiratoria e morte.
La risposta E non č corretta.
E’ probabile che il paziente abbia un ascesso peritonsillare.



45 di 64 Domande

Che cos'e' il "segmento critico di Reiner"?














La risposta corretta č la B.
Il segmento critico di Reiner č il tratto di arteria mesenterica superiore che comprende l’ origine della seconda arteria digiunale, della colica destra, della colica media e dell’ ileo-colica e l’ occlusione di tale tratto č responsabile di un infarto massivo di quasi tutto l’ intestino eccetto della prima ansa digiunale. Rappresenta il segmento maggiormente interessato da emboli o trombi.
Le risposte A,C e D non sono corrette.
Tutte le altre opzioni non sono corrette.

46 di 64 Domande

Scenario SS2X: Un uomo adulto di sesso maschile giunge in ambulatorio lamentando da alcuni giorni artralgie infiammatorie intense agli arti inferiori asimmetriche, soprattutto alla prima articolazione metatarso-falangea, che si acutizzano nelle ore notturne; la palpazione e i movimenti attivi risultano dolorosi. Riferisce lieve iperpiressia. L'anamnesi e l'esame obiettivo risultano negativi per problematiche neurologiche e vascolari. Recenti esami ematochimici e delle urine hanno evidenziato aumento della VES, aumento dell'uricemia e aumento dell'acido urico nelle urine. Qual e' l'ipotesi diagnostica?














La risposta corretta e' la 'Gotta primitiva o idiopatica'.


47 di 64 Domande

L'ipotalamo contribuisce alla regolazione delle seguenti funzioni, TRANNE:














La risposta corretta č la D.
L’ ipotalamo, una struttura del SNC che costituisce la parte anteriore del diencefalo, non regola la ritmo-genesi respiratoria: infatti, la ritmicitą del respiro č regolata a livello dei centri del respiro, gruppi di neuroni situati a livello bulbare e pontino. Invece, l’ ipotalamo controlla il ritmo sonno-veglia, la temperatura corporea, l’ appetito, il bilancio idro-salino e, grazie all’ interazione con l’ ipofisi, la contrattilitą uterina (attraverso l’ ossitocina) o la sete (mediante la vasopressina) (risposte A, B, C ed E errate).

48 di 64 Domande

Scenario FW8D: Una donna di 67 anni viene sottoposta a tiroidectomia totale per gozzo affondato in mediastino. La lesione iatrogenica del nervo ricorrente di destra provoca:














La Risposta corretta e' la C
La lesione dei nervi ricorrenti, o nervi laringei inferiori, causano una immobilitą della corda vocale del lato coinvolto. Il sintomo principale č la disfonia di grado variabile, talvolta con voce bitonale, o la completa afonia. Puņ associarsi inoltre dispnea. Nei casi pił gravi, se la paralisi č bilaterale e le corde sono fisse in adduzione, oltre alla mancata capacitą di fonazione, la dispnea potrebbe essere estremamente grave, con necessitą di intervento chirurgico in urgenza.
Essendo coinvolto il lato destro, la corda vocale che andrą incontro a paralisi sarą quella di destra e non di sinistra (Risposte A e D errate); inoltre non ci sarą disfagia, che č un problema che riguarda l’ esofago o i nervi cranici V, VII, IX, X, e XII come nella sindrome di Guillain-Barrč , ma come detto ci sarą disfonia e nei casi pił gravi dispnea (Risposta B errata).

49 di 64 Domande

NELLA CLASSIFICAZIONE TNM LA SIGLA T4 INDICA CHE IL TUMORE:














La risposta corretta č la D.
Nella classificazione TNM la sigla T4 indica che il tumore infiltra gli organi circostanti. La classificazione TNM č un sistema internazionale per la classificazione dei tumori solidi maligni che si basa su tre parametri: T (tumor), N (nodes) e M (metastasis). In particolare, il parametro T fa riferimento alle dimensioni della neoplasia (crescenti da T1 a T4) e all’ estensione della stessa. In particolare, nella classificazione TNM la sigla T4 indica non solo una neoplasia di grande dimensione, ma che ha anche infiltrato organi vicini (risposte A, B, C ed E errate).

50 di 64 Domande

Quale delle seguenti complicanze aritmiche e' piu' frequente nell'infarto miocardico acuto?














La risposta corretta e' la ' Extrasistoli ventricolari '.


51 di 64 Domande

L'infezione da Shigella spp. si trasmette














La risposta corretta e' la B
L'infezione da Shigella spp. si trasmette per via oro-fecale. La Shigella č un bacillo Gram negativo, anaerobio falcoltativo e asporigeno e sono state identificate 4 specie e 45 sierotipi differenti: i batteri appartenenti a questo genere sono responsabili della cosiddetta shigellosi, che viene contratta attraverso l’ ingestione di cibo e di acque contaminate, quindi per via oro-fecale, e tramite contatto diretto. Si manifesta clinicamente con dolori addominali, diarrea, febbre e feci emorragiche.

52 di 64 Domande

QUANDO UNA PAZIENTE SI DEFINISCE IRSUTA:














La risposta corretta e' la 'quando presenta crescita di peli in zone tipiche del sesso maschile'.


53 di 64 Domande

Cosa indica il descrittore "T" nella stadiazione TNM del tumore?














La risposta corretta e' la ' Le dimensioni del tumore '.


54 di 64 Domande

Fra i vari fattori di rischio esogeni favorenti l'insorgenza di BPCO, oltre al fumo di sigaretta, troviamo:














La risposta corretta e' la ' Le infezioni frequenti durante l'infanzia '.


55 di 64 Domande

Nella iperlipoproteinemia di tipo I si ha un aumento di:














La risposta corretta e' la ' chilomicroni '.


56 di 64 Domande

Gli autoanticorpi anti-peptide ciclico citrullinato (anti-CCP) sono un marcatore di laboratorio utile per la diagnosi di:














La risposta corretta e' la ' Artrite reumatoide '.


57 di 64 Domande

Fra i farmaci elencati, qual e' l'unico salvavita in caso di shock anafilattico?














La risposta corretta e' la E
L'unico farmaco salvavita in caso di shock anafilattico č l'adrenalina. L'adrenalina deve essere somministrata per via iniettiva sulla faccia esterna della coscia in ogni caso di reazione anafilattica di grave entitą . Per la latenza di insorgenza dell'effetto terapeutico i cortisonici, possono essere somministrati, ma per controllare gli effetti tardivi della reazione anafilattica (risposta D errata), mentre gli antistaminici e gli antileucotrienici trovano applicazione nelle reazioni allergiche di lieve entitą (risposta A e C errata). I plasma expanders sono utilizzati nella reazione anafilattica per contrastare l'ipotensione causata dalla vasodilatazione massiva, ma non sono considerati salvavita (risposta B errata).

58 di 64 Domande

POSIZIONE NEUTRA DEL BACINO SI OTTIENE QUANDO














La risposta corretta e' la 'le SIAS sono sul medesimo piano trasversale ed esse e la sinfisi pubica sono sullo stesso piano frontale'.


59 di 64 Domande

La "flittena" e' caratteristica dell'ustione di:














La risposta corretta e' la 'secondo grado'.


60 di 64 Domande

Quale dei seguenti marcatori e' piu' frequentemente indicativo, in caso di neoplasia neuroendocrina?














La risposta corretta e' la ' cromogranina '.


61 di 64 Domande

Dopo il picco di LH della fase ovulatoria gli estrogeni:














La risposta corretta e' la ' diminuiscono '.


62 di 64 Domande

Da quale delle sottoindicate cause puo' dipendere l'instaurarsi di un idrocefalo post-traumatico?














La risposta corretta e' la ' emorragia subaracnoidea '.


63 di 64 Domande

Tra gli effetti sottoelencati del bismuto colloidale UNO E' FALSO. Indicare quale:














La risposta corretta e' la ' causa feci pallide '.


64 di 64 Domande

La congiuntivite catarrale acuta e' dovuta a:














La risposta corretta e' la ' Germi patogeni '.


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