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1 di 64 Domande

Il consenso all'atto medico deve essere richiesto al paziente:














La risposta corretta è la C
Il consenso all'atto medico deve essere sempre richiesto al paziente. Questa affermazione deriva dal principio di autonomia del paziente e dall'importanza della comunicazione trasparente tra medico e paziente per assicurare il rispetto delle decisioni individuali riguardo alla propria salute. La necessità di ottenere il consenso informato trova fondamento nel rispetto dei diritti dei pazienti e nella pratica della medicina basata sulla partnership e sulla fiducia. Il consenso informato non si limita alla firma su un documento, ma include un processo comunicativo in cui il medico fornisce al paziente tutte le informazioni rilevanti relative alla diagnosi, alle opzioni di trattamento disponibili (compresi i benefici, i rischi, le alternative e le conseguenze dell'astensione dal trattamento) in modo che il paziente possa prendere una decisione consapevole. Infatti, il concetto di consenso informato è essenziale in tutte le procedure mediche, poiché garantisce il rispetto dell'autonomia del paziente facilitando la scelta tra diverse opzioni terapeutiche in maniera consapevole. Ottenere il consenso informato contribuisce a costruire un rapporto di fiducia tra medico e paziente, essenziale per qualsiasi intervento clinico efficace. Esso rafforza la capacità dei pazienti di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la propria salute e promuove l'etica della cura basata sul rispetto dei diritti individuali.

2 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


3 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

4 di 64 Domande

L'agente eziologico della mononucleosi infettiva e?:














La risposta corretta è la D
L'agente eziologico della mononucleosi infettiva è il virus di Epstein-Barr. Questo è confermato dal fatto che il virus di Epstein-Barr è noto per causare mononucleosi infettiva, una condizione comunemente nota come "malattia del bacio". La mononucleosi si caratterizza generalmente per febbre, faringite, linfonodi ingrossati e una sensazione di stanchezza. Questa patologia può colpire individui di qualsiasi età , ma è più comune negli adolescenti e nei giovani adulti. Il virus di Epstein-Barr appartiene alla famiglia degli herpesvirus e si trasmette principalmente attraverso la saliva. La malattia può variare da forme lievi, con pochi o nessun sintomo, a forme severe con complicanze anche importanti come la splenomegalia o problemi al fegato. Oltre alla mononucleosi infettiva, il virus di Epstein-Barr è associato a vari tipi di tumori, come il linfoma di Burkitt e il carcinoma nasofaringeo. La patogenesi della malattia inizia con la replicazione virale nell'orofaringe e successiva infezione delle cellule B, che diventano il principale serbatoio del virus. Il ruolo del sistema immunitario è cruciale nella manifestazione dei sintomi, dato che la risposta immunitaria contro le cellule B infettate dal virus porta alla tipica sintomatologia. Nonostante la maggior parte delle persone infectate sviluppi immunità e non presenti ulteriori sintomi da adulti, il virus permane nell'organismo in forma latente e può riattivarsi, specialmente in persone con sistema immunitario indebolito.

5 di 64 Domande

I batteriofagi sono:














La risposta corretta è la E
I batteriofagi sono virus patogeni per i batteri. Questi elementi rappresentano entità biologiche molto specializzate capaci di infettare e distruggere batteri specifici. La loro azione si basa sul prendere controllo del meccanismo cellulare dei batteri per replicarsi, un processo che alla fine porta alla lisi, ovvero alla disgregazione, della cellula ospite. Una caratteristica chiave dei batteriofagi è la loro specificità : ogni tipo di batteriofago tende ad infettare specifiche specie o sottospecie di batteri, rendendoli strumenti preziosi in molti settori della biologia e della biomedicina, inclusi il trattamento delle infezioni batteriche dove gli antibiotici falliscono a causa della resistenza. L'uso terapeutico dei batteriofagi sfrutta proprio la loro capacità di localizzare e distruggere batteri patogeni mantenendo intatte le cellule sane dell'ospite. Questo meccanismo complesso è al centro delle ricerche per trattamenti alternativi contro infezioni resistenti agli antibiotici, mostrando un notevole potenziale nella lotta contro la resistenza antimicrobica.

6 di 64 Domande

Gli impulsi nervosi vengono trasmessi da cellula a cellula, attraverso zone di giunzione specializzate denominate:














La risposta corretta è la A
Gli impulsi nervosi vengono trasmessi da cellula a cellula attraverso sinapsi. La correttezza di questa affermazione è data dal fatto che le sinapsi sono strutture altamente specializzate che permettono la trasmissione degli impulsi nervosi tra le cellule nervose o tra una cellula nervosa e un'altra cellula bersaglio, come una cellula muscolare. Una sinapsi è composta da una terminazione presinaptica, uno spazio sinaptico e una parte postsinaptica. Gli impulsi elettrici che viaggiano lungo il neurone arrivano alla terminazione presinaptica, dove causano il rilascio di neurotrasmettitori nello spazio sinaptico. Questi neurotrasmettito​​ri attraversano lo spazio e si legano ai recettori sulla membrana postsinaptica, innescando risposte cellulari. Questo processo illustra l'importanza fondamentale delle sinapsi nella comunicazione intercellulare nel sistema nervoso. Queste stesse sinapsi permettono quindi la complessa rete di comunicazione necessaria per le funzioni del sistema nervoso, inclusa la regolazione dei movimenti, il processo di pensiero, e la percezione sensoriale.

7 di 64 Domande

Il processo di assistenza infermieristica e':














La risposta corretta è la C
Il processo di assistenza infermieristica è il metodo della professione infermieristica. Questo modello sistematico è volto a garantire l'assistenza coerente, efficace e basata sulla scienza. Infatti, rappresenta il fulcro dell'approccio infermieristico verso il paziente, concentrato su una valutazione accurata, la definizione degli obiettivi di assistenza, la pianificazione degli interventi mirati, l’ esecuzione delle azioni programmata e la valutazione degli esiti. Il concetto si basa sulla valutazione sistematica delle condizioni di un paziente, identificando i bisogni di assistenza per formulare obiettivi specifici. Gli infermieri poi pianificano e attuano interventi per soddisfare questi obiettivi, con una costante valutazione dei risultati per determinare l'efficacia dell'assistenza. Questo metodo enfatizza l'importanza del pensiero critico, della capacità di decisione e dell'uso di prove scientifiche nella pratica infermieristica, facilitando delle cure personalizzate che rispondono dinamicamente alle esigenze dei pazienti. Questo processo garantisce un'assistenza sanitaria coerente, centrata sul paziente e basata sulle migliori evidenze disponibili, rafforzando il ruolo cruciale degli infermieri nel team di cura.

8 di 64 Domande

Individuare quale tra le seguenti NON e' una responsabilita' giuridica dell'infermiere














La risposta corretta è la C
La responsabilità non attribuibile all'infermiere nel contesto giuridico è quella morale. Le responsabilità civile, disciplinare, professionale e penale si inseriscono infatti competenze e doveri legali, mentre la sfera morale fa riferimento a principi etici soggettivi che possono variare da individuo a individo e non sono sanzionabili per legge come le altre responsabilità citate. La responsabilità civile riguarda il risarcimento per danni causati a terzi; quella disciplinare si riferisce al rispetto delle norme imposte dall’ ordine professionale; la responsabilità professionale include il dovere di esercitare secondo competenza e standard di cura; infine, quella penale si applica in caso di reati commessi nell'esercizio delle proprie funzioni. La componente morale, sebbene importante nell'esercizio della professione infermieristica, non rientra nell'ambito giuridico-legale in senso stretto e pertanto non consegue diritti, obblighi o sanzioni legalmente definiti.

9 di 64 Domande

L' infermiere case manager e':














La risposta corretta è la B
L'infermiere case manager è un infermiere qualificato, la cui responsabilità diretta su un caso clinico implica accompagnare l'ammalato durante il percorso di malattia, evitando duplicazioni e ridondanze nelle cure. Questa figura professionale è cruciale nel sistema sanitario per ottimizzare la gestione del paziente, garantendo un'assistenza mirata e coordinata. Le competenze dell'infermiere case manager si estendono oltre la pura assistenza clinica; coinvolgono la pianificazione e la valutazione delle cure, la gestione delle risorse, la comunicazione tra i diversi operatori sanitari e, soprattutto, un'attenzione personalizzata alle necessità del paziente e della sua famiglia. Questo ruolo promuove una maggiore efficienza del sistema sanitario, riducendo i tempi di ospedalizzazione e i costi, migliorando al contempo la qualità delle cure. Infatti, il case management in ambito sanitario si configura come una strategia finalizzata all'integrazione e alla continuità delle cure, prevedendo un'assistenza sanitaria organizzata attorno alle esigenze del paziente e non solo alle procedure. L'approccio olistico e personalizzato, che tiene conto sia degli aspetti clinici sia di quelli socio-economici legati alla malattia, contribuisce a una migliore gestione del percorso di cure, con un impatto positivo sul benessere del paziente e sulla sostenibilità del sistema sanitario nel suo complesso.

10 di 64 Domande

I compiti e le responsabilita' dell' Evidence based Health Care sono:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda sui compiti e le responsabilità dell'Evidence Based Health Care è "Tutte le risposte sono corrette". Ciò comprende rendere le informazioni disponibili, produrre informazioni e prove di efficacia per assumere delle scelte, e mettere in condizione i professionisti di utilizzare le informazioni. L'Evidence Based Health Care si basa sull'utilizzo delle migliori evidenze scientifiche disponibili per prendere decisioni informate riguardo alla cura dei pazienti. Questo approccio integra l'esperienza clinica del professionista con la più aggiornata ricerca clinica, al fine di ottenere i migliori esiti per la salute del paziente. Infatti, prioritizza la ricerca di alta qualità , sistematica e aggiornata per valutare l'efficacia e la sicurezza degli interventi sanitari, oltre a promuovere l'uso di pratiche basate su solide evidenze scientifiche. Questo apporto contribuisce sostanzialmente all'evoluzione dei sistemi sanitari, orientando sia la pratica clinica quotidiana sia le politiche sanitarie verso interventi efficaci, sicuri e convenzionali.

11 di 64 Domande

Quali tra le seguenti fonti di informazione sono le piu' attendibili secondo l' EBM?














La risposta corretta è la D
Tra le fonti di informazione più attendibili secondo l'Evidence-Based Medicine (EBM) figurano i trials randomizzati. Questa scelta si basa sul fatto che i trials randomizzati sono studi sperimentali ben strutturati, dove i soggetti sono assegnati in modo casuale a gruppi di intervento e controllo. Questo riduce il rischio di bias e consente di stabilire più affidabilmente le relazioni causa-effetto rispetto ad altri tipi di studi. Infatti, la randomizzazione è considerata il gold standard nell'ambito di ricerca clinica poiché massimizza l'equivalenza tra i gruppi sperimentali e di controllo all'inizio dello studio. Questo aiuta a isolare l'effetto dell'intervento sperimentale dalle altre variabili che potrebbero influenzare i risultati. L'esito di tali trials offre una robusta evidenza scientifica, essendo il risultato meno soggetto a distorsioni causate da fattori confondenti, a differenza di quanto potrebbe accadere in studi osservazionali o attraverso altre fonti meno rigorose come trattati o linee guida non sempre basate su un’ accurata revisione della letteratura scientifica. La rigorosità nella scelta del disegno sperimentale, le metodologie di blindaggio e la randomizzazione consentono di ridurre significativamente il rischio di bias, rendendo i risultati dei trials randomizzati particolarmente validi per guidare la pratica clinica basata sulle prove di efficacia (EBM).

12 di 64 Domande

Le fasi del processo di assistenza infermieristica sono:














La risposta corretta è la A
Le fasi del processo di assistenza infermieristica convenzionalmente comprendono: la raccolta dei dati, l'identificazione dei bisogni di assistenza infermieristica, la formulazione degli obiettivi, la scelta e attuazione degli interventi e, infine, la valutazione. Questa sequenza assume un'importanza cruciale nell'approccio sistematico alla cura del paziente, permettendo di costruire un piano di cura mirato e personalizzato. La sequenza corretta è fondamentale per assicurare che l'assistenza sia basata su un'accurata valutazione delle esigenze del paziente e che gli interventi scelti siano i più appropriati per soddisfare queste esigenze. La raccolta dei dati all'inizio del processo è essenziale per ottenere un'immagine chiara della situazione di salute del paziente. Basandosi su questa analisi iniziale, l'infermiere può quindi procedere all'identificazione dei bisogni specifici di assistenza infermieristica che richiedono intervento. Successivamente, la formulazione degli obiettivi mira a definire in termini chiari e misurabili cosa si intende raggiungere con l'assistenza infermieristica, stabilendo così una direzione per gli interventi infermieristici. La scelta degli interventi è quindi il passo successivo, dove vengono selezionate le azioni specifiche che saranno intraprese per raggiungere gli obiettivi fissati. Infine, la valutazione permette di determinare se gli obiettivi di assistenza sono stati raggiunti, fornendo feedback essenziale per eventuali aggiustamenti nel piano di cura. Questo processo rappresenta un ciclo continuo di valutazione e adeguamento, essenziale per assicurare che l'assistenza infermieristica sia sempre adeguata e risponda in modo efficace alle esigenze del paziente. La sua corretta implementazione garantisce interventi mirati, una gestione efficace delle risorse e soprattutto una cura centrata sul paziente, con il fine ultimo di migliorarne lo stato di salute e benessere.

13 di 64 Domande

La seconda causa genetica piu' frequente di ritardo mentale, dopo la sindrome di Down, e':














La risposta corretta è la B
La seconda causa genetica più frequente di ritardo mentale, dopo la sindrome di Down, è la sindrome dell'X fragile. Questo perché tale condizione è legata a un'anomalia del cromosoma X e si manifesta con una varietà di sintomi che possono includere ritardo dello sviluppo, problemi di apprendimento, e caratteristiche fisiche peculiari. La sindrome dell'X fragile è causata da una mutazione genetica in cui una sequenza di DNA nel gene FMR1 sul cromosoma X si espande e questo porta a una produzione ridotta di una proteina necessaria per lo sviluppo normale neuronale. Le persone affette presentano spesso difficoltà cognitive, comportamentali ed emotive. Gli uomini sono generalmente più gravemente colpiti dalle condizioni rispetto alle donne a causa della presenza di un solo cromosoma X. Le caratteristiche possono includere un volto allungato, orecchie larghe, e problemi di apprendimento. La diagnosi precoce e l'intervento possono migliorare la qualità della vita degli individui con questa sindrome, anche se non esiste attualmente una cura definitiva.

14 di 64 Domande

Gli eritrociti sono:














La risposta corretta è la D
Gli eritrociti sono cellule presenti nel sangue. Questa definizione è corretta poiché gli eritrociti, noti anche come globuli rossi, sono componenti fondamentali del sangue. La loro funzione primaria è quella di trasportare l'ossigeno dai polmoni ai tessuti del corpo e di riportare l'anidride carbonica ai polmoni per essere espirata. Gli eritrociti possiedono una forma biconcava e sono privi di nucleo nei mammiferi, aspetto che incrementa la loro efficienza nel trasporto di gas. La presenza dell'emoglobina, una proteina ricca di ferro contenuta negli eritrociti, permette l'efficiente legame e rilascio di ossigeno e anidride carbonica. La loro produzione, nota come eritropoiesi, avviene principalmente nel midollo osseo e è stimolata dall'eritropoietina, una sostanza prodotta prevalentemente dai reni in risposta a bassi livelli di ossigeno nel sangue. La loro vita media è di circa 120 giorni, dopodiché vengono degradati e riciclati principalmente dalla milza. La presenza e la funzione degli eritrociti sono quindi essenziali per il trasporto di ossigeno, rendendoli componenti indispensabili per la vita.

15 di 64 Domande

Quale di queste cellule puo' essere priva di nucleo?














La risposta corretta è la E
Gli eritrociti, o globuli rossi, sono cellule che possono essere prive di nucleo, distinguendosi così dalle altre cellule elencate come neuroni, spermatozoi, leucociti e osteoblasti che mantengono il loro nucleo. La peculiarità degli eritrociti deriva dalla loro funzione principale: il trasporto di ossigeno (O2) e anidride carbonica (CO2) nel sangue. Per ottimizzare questa funzione, durante la loro maturazione, espellono il nucleo, cosa che permette loro di aumentare la capacità di trasporto di gas. La mancanza del nucleo consente agli eritrociti di avere una forma a disco biconcavo, massimizzando la superficie di scambio gas e facilitando la deformabilità per passare attraverso i piccoli capillari. Inoltre, questa caratteristica incrementa il loro spazio interno a disposizione dell'emoglobina, la proteina responsabile per il trasporto di O2 e CO2. Tale adattamento fisiologico rende gli eritrociti estremamente efficienti nel loro ruolo di veicoli di gas respiratori nell'organismo. La loro vita media è di circa 120 giorni, dopo i quali vengono smantellati principalmente nella milza. Questo processo, insieme alla loro produzione costante nel midollo osseo, assicura l'equilibrio e l'efficacia nel trasporto di ossigeno e anidride carbonica necessari per il metabolismo cellulare e la respirazione.

16 di 64 Domande

Dove comparve l'uomo di Neanderthal?














La risposta corretta è la C
L'uomo di Neanderthal apparve in Europa, un dato confermato da numerosi ritrovamenti fossili. Questi gruppi umani preistorici si adattarono ai vari climi e ambienti europei circa 400.000-40.000 anni fa, mostrando notevoli abilità nella caccia, nell'uso degli strumenti e nelle prime forme di cultura simbolica.

17 di 64 Domande

Il Rischio relativo (RR) e' una misura epidemiologica che si utilizza per valutare:














La risposta corretta è la C
Il Rischio Relativo (RR) si utilizza per valutare il maggior rischio di malattia negli esposti rispetto ai non esposti ad un fattore di rischio. Questo parametro è cruciale nell'epidemiologia per identificare l'entità del rischio associato all'esposizione a determinati fattori, come sostanze chimiche, stili di vita o condizioni ambientali. Il RR superiore a 1 indica un rischio maggiore tra gli esposti rispetto ai non esposti, suggerendo un potenziale legame causale tra l'esposizione e l'insorgenza della malattia. Questa misura è indispensabile per informare le politiche di sanità pubblica e le decisioni individuali relative alla prevenzione delle malattie. Attraverso lo studio dei fattori di rischio e l'analisi dei dati epidemiologici, è possibile comprendere meglio come certe condizioni o comportamenti influenzino l'incidenza delle malattie nella popolazione, mettendo in luce necessità preventive o interventi mirati. Individuando le differenze nel rischio tra gruppi esposti e non, gli esperti di salute pubblica possono sviluppare strategie efficaci per ridurre l'incidenza delle malattie e promuovere un più alto livello di salute collettiva.

18 di 64 Domande

Negli studi epidemiologici eziologici per fattore di confondimento si intende:














La risposta corretta è la D
Nei studi epidemiologici eziologici, per fattore di confondimento si intende un elemento associato sia al fattore di rischio che all'esito, capace di modificare i risultati dello studio. Questa definizione identifica correttamente il ruolo che un fattore di confondimento gioca nell'analisi e interpretazione dei dati epidemiologici. Un fattore di confondimento, se non adeguatamente gestito, può portare a conclusioni errate sulle associazioni tra esposizioni e esiti. I fattori di confondimento sono variabili esterne che influenzano sia le variabili indipendenti (fattori di rischio) sia le variabili dipendenti (esiti), senza essere intermediarii causali tra i due. La loro presenza può mascherare o addirittura simulare associazioni, rendendo difficile discernere le vere relazioni causa-effetto all'interno di uno studio. Un'analisi accurata richiede quindi di identificarli e controllarli, attraverso tecniche statistiche o attraverso la progettazione dello studio stesso, per assicurare che i risultati ottenuti riflettano le vere associazioni tra esposizione e esito, indipendentemente dal loro effetto. La loro gestione è quindi cruciale per la validità e l'affidabilità delle conclusioni tratte dagli studi epidemiologici.

19 di 64 Domande

La fonte principale della variabilita' genetica e' la:














La risposta corretta è la D
La fonte principale della variabilità genetica è la mutazione. Le mutazioni sono cambiamenti casuali nel DNA che possono produrre nuove combinazioni genetiche. Questo processo è cruciale per l'evoluzione e la biodiversità , dato che introduce nuove varianti genetiche in una popolazione, su cui poi può agire la selezione naturale. Le mutazioni possono avvenire in vari modi, inclusi errori durante la replicazione del DNA, esposizione a sostanze chimiche mutagene, radiazioni, e tramite l'intervento di virus. Alcune mutazioni sono neutrali, altre possono conferire vantaggi evolutivi o risultare in svantaggi, condizioni mediche o malattie. Ad esempio, una mutazione può causare una malattia genetica rara o predisporre a patologie più comuni, come alcuni tipi di cancro. Tuttavia, sono anche la fonte primaria della variabilità sui cui la selezione naturale può operare, favorirendo l'adattabilità e la sopravvivenza delle specie in ambienti in cambiamento. È per questi motivi che la mutazione è considerata la principale fonte di variabilità genetica. Senza mutazione, la variabilità genetica sarebbe molto limitata, rendendo difficili l'evoluzione e l'adattamento delle specie a nuovi ambienti o a cambiamenti in quelli esistenti.

20 di 64 Domande

Il moto armonico e' un moto:














La risposta corretta è la E
Il moto armonico è un moto periodico. Questo significa che si ripete a intervalli regolari di tempo, caratteristica definitoria dei moti periodici. Nel contesto del moto armonico, ciò si verifica perché l'oggetto in movimento oscilla attorno a una posizione di equilibrio a causa delle forze di restauro che agiscono su di esso, come la tensione o la gravità in una molla o un pendolo. La natura periodica del moto è mostrata dal fatto che l'oggetto in movimento passa per lo stesso punto con la stessa velocità in direzione ogni periodo. Questa periodicità è fondamentale per comprendere fenomeni fisici come le onde sonore, la luce, e i sistemi meccanici oscillanti in molti campi della scienza e dell’ ingegneria, rappresentando un modello per descrivere sistemi oscillanti in natura.

21 di 64 Domande

Il riconoscimento di pattern e di disegni caratterizza l'emisfero:














La risposta corretta è la D
Il riconoscimento di pattern e di disegni è caratterizzato dall'emisfero destro. Questo accade perché l'emisfero destro del cervello è specializzato in attività che comportano la percezione spaziale, l'interpretazione di immagini, la musica, e la comprensione dell'ambiente in un modo più generale e intuitivo. A differenza dell'emisfero sinistro, che è più orientato verso il linguaggio, la logica e il pensiero analitico, l'emisfero destro gestisce le informazioni in maniera visiva e spaziale. Questo permette di elaborare complessi pattern visivi e design in modo efficace. La percezione di forme, volti, e la spazialità , diretta conclusione dell'attività dell'emisfero destro, gioca un ruolo fondamentale in varie funzioni cognitive, come la navigazione, l'interpretazione di espressioni facciali e la comprensione dello spazio che ci circonda. Queste abilità dimostrano la divisione funzionale del nostro cervello, dove ogni emisfero ha compiti specifici, ma lavorano in maniera integrata per elaborare le complessità del nostro mondo.

22 di 64 Domande

Il nucleo:














La risposta corretta è la A
Il nucleo è effettivamente la sede della formazione delle subunità ribosomiali. Questo avviene perché al suo interno è presente il nucleolo, una struttura priva di membrana, dove vengono assemblati gli RNA ribosomiali e le proteine importate dal citoplasma per formare le subunità ribosomiali. In seguito, queste subunità vengono esportate nel citoplasma dove si assemblano nei ribosomi funzionali. I ribosomi sono essenziali per la sintesi proteica, un processo vitale per la crescita e la riproduzione delle cellule. La formazione delle subunità ribosomiali nel nucleo permette dunque di orchestrare la sintesi proteica in maniera efficiente, collegando le informazioni genetiche contenute nel DNA alla loro espressione funzionale nelle proteine. Questo rivela il ruolo cruciale del nucleo non solo come depositario del materiale genetico, ma anche come regolatore diretto della produzione proteica, influenzando così numerosi processi cellulari come la divisione, la differenziazione e la risposta a stimoli esterni.

23 di 64 Domande

I cromosomi sessuali nel maschio della specie umana sono:














La risposta corretta è la C
I cromosomi sessuali nel maschio della specie umana sono designati con la lettera C) XY. Questa configurazione genetica è fondamentale per determinare il sesso maschile in quanto il cromosoma Y porta specifici geni responsabili dello sviluppo delle caratteristiche sessuali maschili. A livello embriologico, è il cromosoma Y, in particolare la regione che contiene il gene SRY (Sex-determining Region Y), a indirizzare lo sviluppo dei gonadi verso testicoli anziché ovaie. La presenza degli ormoni prodotti dai testicoli poi guida lo sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie maschili, come la barba, la voce profonda e la distribuzione dei peli. La distinzione tra i sessi a livello genetico spiega anche alcune condizioni patologiche legate allo sviluppo sessuale, come la sindrome di Klinefelter (47,XXY) dove l'individuo ha un cromosoma X extra che porta a un quadro clinico caratterizzato da statura elevata, ginecomastia e sterilità . Analogamente, la sindrome di Turner, dovuta alla mancanza parziale o totale di un cromosoma X nelle femmine (45,XO), manifesta fenotipi che vanno dall'insufficienza ovarica alla statura ridotta. Quindi, la configurazione XY è essenziale per il normale sviluppo sessuale e reproductive maschile, influenzando sia le caratteristiche fisiche che le potenziali condizioni cliniche associate agli anormali complementi cromosomici.

24 di 64 Domande

Le macromolecole informazionali di una cellula sono:














La risposta corretta è la B
Le macromolecole informazionali di una cellula sono le proteine e gli acidi nucleici. Questa risposta è corretta perché sia le proteine sia gli acidi nucleici (DNA e RNA) svolgono un ruolo cruciale nel trasportare e trasmettere le informazioni genetiche all'interno della cellula e nell'esecuzione delle istruzioni codificate. Le proteine, tradotte dagli acidi nucleici, sono responsabili di una vasta gamma di funzioni cellulari, compresa la catalisi delle reazioni biochimiche, la struttura cellulare e il movimento, mentre gli acidi nucleici portano le istruzioni genetiche necessarie per lo sviluppo, il funzionamento e la riproduzione delle cellule e degli organismi viventi. Infatti, le molecole di DNA contengono le istruzioni genetiche per lo sviluppo e il funzionamento di tutti gli organismi viventi, mentre l'RNA è cruciale nei processi di trascrizione e traduzione delle stesse istruzioni in proteine funzionali che svolgono molteplici attività cellulari. Questo sottolinea la centralità delle proteine e degli acidi nucleici non solo come depositari di informazioni ma anche come esecutori delle funzioni necessarie alla vita cellulare.

25 di 64 Domande

I regolatori positivi di un enzima sono:














La risposta corretta è la B
I regolatori positivi di un enzima sono gli attivatori e gli induttori. Questo perché agiscono incrementando l'attività dell'enzima. Gli attivatori si legano all'enzima in siti specifici che non sono il sito attivo, modificando la conformazione dell'enzima e aumentando la sua attività catalitica. Gli induttori, d'altra parte, agiscono sui sistemi enzimatici inducibili, per esempio, inducendo la sintesi di nuove molecole enzimatiche attraverso l'interazione con i meccanismi genetici della cellula. Per parafrasare, queste sostanze influenzano positivamente gli enzimi facilitando la loro azione o stimolando la produzione di nuovi enzimi, permettendo così che reazioni chimiche specifiche dentro la cellula avvengano più efficacemente o a tassi più elevati. Questo meccanismo è cruciale per il fine regolamento delle vie metaboliche all'interno degli organismi viventi, consentendo una risposta dinamica e adattiva alle variazioni delle condizioni ambientali o dello stato fisiologico dell'organismo.

26 di 64 Domande

Secondo le raccomandazioni emanate dal CDC di Atlanta un accesso vascolare periferico correttamente posizionato deve essere sostituito ogni:














La risposta corretta è la C
Un accesso vascolare periferico correttamente posizionato secondo le linee guida del CDC di Atlanta dovrebbe essere sostituito ogni 72 ore. La gestione degli accessi vascolari, incluse le tempistiche di sostituzione, è essenziale per la prevenzione delle infezioni legate ai dispositivi. Le raccomandazioni si basano sull'evidenza che lasciare in situ un catetere per un periodo prolungato incrementa il rischio di contaminazione e successiva infezione del flusso sanguigno. Una corretta gestione degli accessi vascolari, inclusa la loro tempestiva sostituzione, è cruciale per la sicurezza del paziente. La sostituzione programmata a intervalli regolari, come indicato dalle direttive, diminuisce il rischio di infezione. Questo intervallo di tempo è stato individuato attraverso numerosi studi che hanno analizzato il rapporto tra durata della permanenza del catetere e rischio infettivo, suggerendo che il rischio aumenta significativamente dopo 72 ore. Pertanto, il mantenimento degli accessi vascolari periferici non dovrebbe superare tale lasso di tempo, al fine di promuovere pratiche cliniche sicure e ridurre le infezioni associate all'assistenza sanitaria.

27 di 64 Domande

Il lavaggio antisettico delle mani deve essere eseguito:














La risposta corretta è la C
Il lavaggio antisettico delle mani deve essere eseguito prima di eseguire procedure invasive, garantendo così la sicurezza sia del paziente che dell'operatore sanitario. Questa pratica rientra nelle misure di prevenzione delle infezioni, essenziale soprattutto in ambienti sanitari dove il rischio di trasmissione di microrganismi patogeni è elevato. Il lavaggio antisettico mira a ridurre la flora microbica presente sulle mani, impiegando soluzioni antisettiche che hanno un più ampio spettro d'azione rispetto al semplice lavaggio con acqua e sapone. È particolarmente indicato prima di effettuare atti che possono bypassare le barriere naturali dell'organismo, come la pelle e le mucose, e durante i quali i microrganismi potrebbero facilmente accedere a siti sterili, causando infezioni. Questo tipo di lavaggio riduce significativamente il rischio di infezioni del sito chirurgico, di sepsi e di altre infezioni nosocomiali. In contesti clinici e chirurgici, mantenere un'adeguata igiene delle mani è riconosciuto come uno dei principi fondamentali per la prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza, assicurando una pratica sicura e migliorando l'outcome dei pazienti.

28 di 64 Domande

Se A implica B allora...














La risposta corretta è la E
Se A implica B, allora se A è vero, B non può essere falso. Questo concetto riguarda la logica proposizionale, dove "A implica B" significa che se la proposizione A è vera, allora la proposizione B deve essere necessariamente vera. Non prevede il caso contrario, ossia B vero non garantisce A vero.

29 di 64 Domande

Se ieri era il dopodomani di giovedi', quale giorno sara' ieri di dopodomani?














La risposta corretta è la E
Ieri era considerato il dopodomani di giovedì , il che indica che ieri era sabato. Pertanto, ieri di dopodomani sarà lunedì , rendendo la risposta corretta "lunedì ". Questo tipo di quesito non si riferisce a una patologia medica, bensì è un classico esempio di un rompicapo temporale, detto anche enigma logico-temporale, usato per stimolare il ragionamento logico. Non essendoci una patologia da discutere, la spiegazione si basa sulla semplice logica temporale applicata alla domanda. Il rompicapo aiuta a esercitare la mente nel pensare in termini relativi ai giorni della settimana, mettendo alla prova la capacità di seguire sequenze temporali.

30 di 64 Domande

Se Francesco lavora allora Anna non fa le pulizie. Se lenunciato precedente e' vero, quale dei seguenti e' certamente vero?














La risposta corretta è la D
Se Francesco lavora, allora Anna non fa le pulizie. Significa che, capovolgendo la condizione, se Anna fa le pulizie, segue logicamente che Francesco non può essere al lavoro. Questo uso di logica invertita aiuta a escludere scenari in cui le azioni di Francesco e Anna sono indipendenti o coincidenti, focalizzandosi sul nesso diretto e contrario tra le loro attività .

31 di 64 Domande

Quale delle seguenti affermazioni e' logicamente equivalente a le canzoni italiane non hanno sempre testi belli?














La risposta corretta è la D
La domanda chiedeva quale affermazione fosse logicamente equivalente a "le canzoni italiane non hanno sempre testi belli". La risposta corretta è D) "Almeno una canzone italiana non ha un bel testo". Questo perché l'affermazione originale suggerisce che ci possa essere almeno un'eccezione alle canzoni italiane che abbiano testi belli, senza invalidare che alcune canzoni italiane possano avere testi belli. La formulazione corretta espone quindi la possibilità che ci sia periodo meno una canzone italiana che non rispetta il criterio di avere "testi belli", alignandosi perfettamente con il concetto implicito nell'affermazione originale senza escludere che altre canzoni italiane possano avere testi apprezzabili. [Il testo segue un'esigenza ipotetica di discussione sulla logica delle proposizioni senza la necessità di riferire a patologie specifiche, quindi l'approfondimento richiesto sui manuali di riferimento non trova applicazione in questo contesto.]

32 di 64 Domande

Se 123 sommato a se' stesso e' uguale a BDF, 246 sommato a se' stesso e' uguale a:














La risposta corretta è la E
La domanda riguardava un'operazione matematica semplice, dove "123 sommato a sé stesso è uguale a BDF". Analizzando questo, 123 + 123 = 246, e seguendo lo stesso schema di corrispondenza, "246 sommato a sé stesso" è quindi 492, che, applicando lo stesso schema crittografico, corrisponde a DIB come risposta corretta. Questa tematica, sebbene presentata in maniera ludica, rimanda indirettamente alla capacità di problem solving e all'attenzione per i dettagli, competenze fondamentali in molti ambiti della vita quotidiana e professionale. La capacità di analisi e il pensiero critico sono utili in un'ampia gamma di situazioni, consentendo di affrontare problematiche in maniera strutturata e di trovare soluzioni efficaci. Questo esercizio, in particolare, stimola l'attività cerebrale, aiutando a mantenere la mente agile e a sviluppare una maggiore destrezza nel riconoscimento di schemi e nella risoluzione di enigmi matematici, promuovendo così un pensiero logico e analitico.

33 di 64 Domande

Nicola ha 12 anni ed e' tre volte piu' vecchio di suo fratello Andrea. Quanti anni avra' Nicola quando egli avra' il doppio degli anni di suo fratello?














La risposta corretta è la C
Nicola ha 12 anni, il che significa che suo fratello Andrea ha 4 anni dato che Nicola è tre volte più vecchio. Nicola avrà quindi 16 anni quando sarà esattamente il doppio più vecchio di Andrea. Questo perché , per arrivare a tale condizione, entrambi i fratelli invecchiano nello stesso intervallo temporale. Supponendo che ci vogliano X anni perché Nicola raggiunga questa condizione, in quel momento Andrea avrà 4+X anni e Nicola 12+X. Per soddisfare la condizione che Nicola sia il doppio più vecchio di Andrea (12+X = 2*(4+X)), risolvendo l'equazione troviamo che X=4. Quindi, Nicola avrà 16 anni (12+4) quando avrà il doppio degli anni di Andrea, il quale avrà allora 8 anni. Questa situazione sottolinea come le relazioni di età tra fratelli evolvono nel tempo mantenendo le proporzioni matematiche basate su operazioni aritmetiche semplici.

34 di 64 Domande

Su un vassoio ci sono due bicchieri davanti a due bicchieri, due bicchieri dietro a due bicchieri e due bicchieri in mezzo. Qual e' il numero minimo di bicchieri presenti?














La risposta corretta è la B
Il numero minimo di bicchieri presenti su un vassoio, dati i criteri forniti, è 4. Tale disposizione geometrica significa che due bicchieri sono posizionati al centro, e gli stessi bicchieri sono contati come "davanti a" e "dietro a" altri due, avendo quindi un'unica fila di 4 bicchieri disposti in linea retta. La chiave per comprendere questa risposta sta nella realizzazione che l'arrangiamento descritto non necessita di bicchieri addizionali oltre ai quattro per soddisfare simultaneamente tutte le condizioni presentate, mostrando l'importanza della capacità di interpretare correttamente e visualizzare la disposizione spaziale degli oggetti.

35 di 64 Domande

Se tutte le massaie di Trieste vanno al mercato comunale a fare la spesa e la zia Maria e' una massaia di Trieste, si puo' concludere che....














La risposta corretta è la D
La domanda afferma che tutte le massaie di Trieste vanno al mercato comunale a fare la spesa. Poiché la zia Maria è una massaia di Trieste, segue logicamente che la zia Maria vada al mercato comunale a fare la spesa. Questa deduzione si appoggia sul principio di universalità dato dall'affermazione "tutte le massaie di Trieste" che include senza eccezioni tutte le persone appartenenti alla categoria specificata, compresa quindi la zia Maria.

36 di 64 Domande

Concitato sta a Turbato come Pacato sta a:














La risposta corretta è la C
Concitato è sinonimo di Turbato, così come Pacato lo è di Placido. Questa associazione si basa sulle relazioni di sinonimia tra le coppie di parole, entrambe indicanti rispettivamente stati di turbamento e di tranquillità .

37 di 64 Domande

Individuare, nella seguente serie, il termine che NON e' omogeneo:














La risposta corretta è la C
Il termine che non è omogeneo nella serie è l'astrologia. Questo perché , mentre geologia, economia, meteorologia e paleontologia sono tutte discipline scientifiche basate su metodologie empiriche e rigorose per lo studio rispettivamente della terra, dei sistemi economici, del clima e della storia della vita sulla Terra tramite i fossili, l'astrologia non segue i criteri scientifici. Essa cerca di predire eventi terreni basandosi sulla posizione e sui movimenti dei corpi celesti, ma senza appoggiarsi a un metodo empirico convalidato. Tale pratica non è riconosciuta come una scienza dalla comunità scientifica a causa della mancanza di prove e della metodologia non sistematica. Il suo carattere più speculativo e meno empirico pone l'astrologia in netta contrapposizione con le altre discipline elencate, le quali tutte condividono un approccio sistematico e empirico nella ricerca e nell'analisi dei fenomeni.

38 di 64 Domande

Identificare tra i cinque seguenti termini quello NON coerente:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è "C) paracadutista", poiché è l'unico termine che non ha una radice etimologica legata alla preposizione greca "para", che significa accanto a o oltre. Invece, "paracadutista" derivante dal termine "paracadute", si riferisce a un individuo che pratica il paracadutismo, ovvero l'arte di lanciarsi da un'alta quota e atterrare con l'aiuto di un paracadute. A differenza degli altri termini proposti, parapsicologia (studio dei fenomeni psichici che non rientrano nelle leggi naturali note), paradentosi (patologia gengivale), parafrasi (riformulazione di un testo per renderlo più chiaro) e paradigma (modello esemplare o pattern di riferimento), il termine "paracadutista" non si collega a concetti che riguardano studi, patologie, tecniche di scrittura o modelli teorici, rendendolo evidentemente non coerente con la specifica richiesta della domanda.

39 di 64 Domande

Indicare nella seguente serie qual e' il personaggio da scartare:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda su quale personaggio della serie debba essere scartato è B) Schopenhauer. Ciò è dovuto al fatto che gli altri nominati, Mendelssohn, Stockhausen, Mahler e Liszt, sono figure note per i loro contributi nel campo della musica classica. Arthur Schopenhauer, invece, è celebre come filosofo, noto soprattutto per le sue riflessioni sull'arte, la morale e la metafisica, e non ha contribuito direttamente al campo musicale in termini compositivi o performativi. La relativa disparità di campo tra Schopenhauer e gli altri personaggi è il motivo centrale per selezionarlo come l'elemento da eliminare dalla lista. Questa specifica distinzione di domini tra personalità del panorama culturale sottolinea la vasta gamma di influenze nella cultura europea, dai contributi artistici a quelli filosofici.

40 di 64 Domande

Individuare nella seguente serie il termine NON omogeneo:














La risposta corretta è la D
Il termine non omogeneo tra le opzioni fornite è "endecasillabo". Ciò perché mentre sonetto, canzone, poema e ballata rappresentano diverse forme di componimenti poetici o tipi di poesie, l'endecasillabo si distingue essendo una specifica forma metrica, ovvero una misura riguardante la lunghezza e il ritmo di una linea di poesia, basata sul numero di sillabe, in questo caso undici. L'endecasillabo è noto per essere una delle più classiche e diffuse metriche nella poesia di diverse lingue, utilizzato ampiamente nell'opera di illustri poeti. La sua peculiarità sta nel ritmo specifico che può dare ad un poema, a differenza delle altre opzioni che definiscono la struttura generale o il tipo di opera poetica senza indicare una misura metrica precisa. Perciò , mentre "sonetto", "canzone", "poema" e "ballata" identificano categorie di composizioni poetiche variegate per forma e contenuto, "endecasillabo" si riferisce esclusivamente alla forma metrica, rendendolo non omogeneo rispetto agli altri termini elencati.

41 di 64 Domande

Quale delle cinque parole sotto riportate non va d'accordo con le altre quattro, affini invece tra loro?














La risposta corretta è la A
La parola "ulna" non va d'accordo con le altre quattro perché è l'unica che si riferisce a un osso del braccio, mentre perone, tibia, rotula e metatarso sono ossa della gamba. Specificamente, l'ulna è uno dei due lunghi ossi dell'avambraccio, situato sul lato opposto al pollice. Questo osso svolge un ruolo cruciale nella flessione e estensione del braccio all'altezza del gomito, oltre a contribuire alla rotazione dell'avambraccio. Per quanto riguarda le patologie legate a queste ossa, l'ulna può essere soggetta a fratture, anche comunemente note come "fratture del gomito", che posso accadere a seguito di un trauma diretto, cadute o impatti. Inoltre, le fratture dell'ulna possono verificarsi insieme a lesioni ad altre parti del braccio, come il radio, e possono richiedere trattamenti specifici a seconda della loro gravità , che vanno dall'immobilizzazione a interventi chirurgici di riparazione. È importante notare che la salute e l'integrità dell’ ulna, così come delle altre ossa citate, sono fondamentali per il corretto funzionamento dell'apparato locomotore umano. Essendo tutte parti essenziali del nostro scheletro, distinzioni tra la loro ubicazione e funzione aiutano nella diagnosi e trattamento delle relative patologie ossee e delle lesioni.

42 di 64 Domande

Trovare la chiave logica che collega fra loro le seguenti proposizioni: Se sedia = 10; Scatola = 14; Biro = 8; Tavola e' ...














La risposta corretta è la B
La chiave logica che collega le proposizioni è il conteggio delle lettere moltiplicato per due. "Sedia" ha 5 lettere, quindi 5*2=10; "Scatola" ha 7 lettere, quindi 7*2=14; "Biro" ha 4 lettere, quindi 4*2=8. Di conseguenza, "Tavola", avendo 6 lettere, segue la stessa regola: 6*2=12. Questa spiegazione chiarisce come si è arrivati al risultato corretto.

43 di 64 Domande

Fra gli animali che seguono ve ne e' uno che NON trova adeguato inserimento:














La risposta corretta è la B
La giraffa non trova adeguato inserimento tra gli altri animali menzionati. Questo perché , a differenza di volpe, visone, ermellino e castoro, che sono tutti mammiferi adattati a vivere in ambienti relativamente freddi o temperati e possono avere stili di vita alquanto simili o complementari, sia in termini di habitat che di dieta, la giraffa è un mammifero nettamente differente. Originaria dell'Africa sub-sahariana, la giraffa vive in un ambiente caldo e predilige le aree aperte come savane e pianure, dove si nutre prevalentemente di foglie di alberi alta, caratteristica che la distingue nettamente dagli altri animali citati per abitudini e habitat. La giraffa è notevole non solo per la sua altezza, che la rende l'animale terrestre più alto, ma anche per le sue specifiche adattazioni alla vita in un ambiente che impone sfide molto diverse rispetto a quelle affrontate da visoni, ermellini, volpi e castori. Le differenze sostanziali tra la giraffa e gli altri animali elencati non riguardano solo l'habitat e la dieta, ma si estendono a caratteristiche fisiche, come la lunghezza del collo e la capacità di raggiungere cibo in alto, specifiche alla giraffa. Questi fattori evidenziano come la giraffa non rientri adeguatamente nella lista data, contraddistinta da animali che trovano un inserimento più omogeneo tra loro per caratteristiche e habitat.

44 di 64 Domande

Completare la successione seguente: 104; 52; 56; 28; 32; ?; ?














La risposta corretta è la A
Nella successione 104, 52, 56, 28, 32, i numeri successivi sono 16 e 20. La sequenza segue un pattern alternato: divisione per 2 e poi somma di 4. Quindi, dopo 104 viene 52 (104/2), poi 56 (52+4), successivamente 28 (56/2), poi 32 (28+4), e così via. Seguendo questo schema, dopo 32 viene 16 (32/2) e poi 20 (16+4).

45 di 64 Domande

Individuare l'alternativa che completa correttamente la seguente serie di numeri: 1; 15; 16; 31; 47 :














La risposta corretta è la C
La serie numerica 1; 15; 16; 31; 47 continua con il numero 78. Questo perché la serie è formata da due sequenze intercalate: una in cui si aggiunge 14 ad ogni passaggio (1, 15, 31, 47...) e l'altra dove si aggiunge 1 (15, 16, 31...). Il numero successivo a 47 nella prima sequenza è 61, ma seguendo il pattern alternato il prossimo numero è 78, che si ottiene aggiungendo 31 a 47.

46 di 64 Domande

E' assurdo negare l'inesistenza di un testimone che abbia assistito al delitto della contessa. La precedente affermazione significa che:














La risposta corretta è la D
La precedente affermazione significa che non esiste alcun testimone che abbia assistito al delitto della contessa. Questo ragionamento è derivato dalla negazione doppia presente nella frase: affermare che è assurdo negare l'inesistenza di qualcosa equivale logicamente a confermare la sua effettiva non esistenza. Pertanto, dire che è assurdo negare l'inesistenza di un testimone implica che, in realtà , non ci sono stati testimoni del crimine. Questa interpretazione si focalizza su un'analisi puramente logica della frase, non necessitando di riferimenti esterni o di conoscenze specifiche su patologie o contenuti medici. L'approccio corretto in questo caso è applicare principi di logica e comprendere come le strutture di negazione influenzano il significato di una proposizione. Non essendoci una patologia da analizzare, la spiegazione si basa esclusivamente sulla comprensione e sull'analisi logica del linguaggio utilizzato nella domanda.

47 di 64 Domande

Quindici giocatori di rugby scendono in campo per un incontro importante. Prima del fischio d'inizio, ciascuno di essi stringe la mano a ciascuno degli altri. Quante strette di mano si sono avute in totale?














La risposta corretta è la A
In un incontro importante di rugby, quindici giocatori stringono la mano a ciascun altro giocatore, totalizzando 105 strette di mano. Questo risultato si ottiene attraverso la formula della combinazione senza ripetizione, calcolando le coppie uniche che si possono formare con 15 elementi, la cui formula è C(n, 2) = n(n-1)/2, dove n è il numero totale dei partecipanti, in questo caso 15. Applicando la formula, si ottiene 15*(15-1)/2 = 15*14/2 = 105. Questo approccio matematico è essenziale per evitare il calcolo manuale delle coppie e per garantire l'accuratezza del risultato, specialmente in situazioni dove il numero di partecipanti è considerevole. La soluzione dimostra un'applicazione pratica delle combinazioni in contesti sportivi e sociali, dove il numero di interazioni può essere significativo. La correttezza della risposta è determinata dall'uso appropriato dei principi matematici di base, confermando che per 15 giocatori che si salutano reciprocamente senza ripetizioni, il numero totale di strette di mano è effettivamente 105.

48 di 64 Domande

Se 3 uomini bevono 3 litri di vino in 3 giorni, quanti litri berranno 9 uomini in 9 giorni?














La risposta corretta è la B
Tre uomini bevendo 3 litri di vino in 3 giorni significano 1 litro/persona in 3 giorni. Quindi, 9 uomini in 9 giorni berranno 27 litri. Questo perché la quantità di vino bevuta per persona rimane la stessa, e all'aumentare sia del numero di persone che dei giorni, si moltiplicano entrambi i fattori, risultando in una triplicazione sia dei litri che dei giorni per 3 persone.

49 di 64 Domande

Alberto ha quattro volte le biglie di Roberto piu' una; Francesco ha il doppio delle biglie di Roberto piu' dieci; Roberto ha 10 biglie in meno di Alberto. Chi ha piu' biglie?














La risposta corretta è la C
Alberto ha quattro volte le biglie di Roberto più una; significa che se Roberto ha X biglie, Alberto ne ha 4X+1. Dato che Francesco ha il doppio delle biglie di Roberto più dieci, significa che Francesco ha 2X+10 biglie. Infine, dato che Roberto ha 10 biglie in meno di Alberto, si stabilisce un legame matematico che permette di calcolare il numero esatto di biglie che ogni bambino ha. Svolgendo i calcoli, risulta che Francesco ha più biglie degli altri. La risposta corretta viene identificata attraverso un semplice problema matematico di relazioni e algebra. In base alle informazioni fornite, determiniamo le equazioni proporzionali attribuite a ciascun bambino basate sul numero di biglie di Roberto. Tali calcoli, basati strettamente sui dati del problema, permettono di stabilire chiaramente la risposta senza la necessità di ricercare patologie o informazioni aggiuntive, poiché la domanda si concentra unicamente sul ragionamento e la soluzione di un enigma matematico. Pertanto, l'analisi approfondita delle condizioni e delle relazioni presentate permette di dedurre che Francesco, seguendo il calcolo e la logica proposti, detiene il maggior numero di biglie, rendendo la risposta corretta e logicamente deducibile alla luce delle direttive iniziali.

50 di 64 Domande

In una grande scatola ci sono 3 scatole, ognuna delle quali contiene 2 scatole piu' piccole e in ognuna di queste scatole piu' piccole ci sono altre 3 minuscole scatole. Quante scatole in tutto?














La risposta corretta è la A
Nella grande scatola, che comprende 3 scatole, ciascuna delle quali racchiude ulteriori 2 scatole con dentro 3 scatole più piccole, il totale è di 28 scatole. Questo è calcolato partendo dalla grande scatola stessa (1), sommando le scatole di livello immediatamente inferiore (3), poi quelle al livello successivo (3x2=6), e fino alle scatole più piccole (6x3=18). Sommando tutte queste parti otteniamo 1 + 3 + 6 + 18 = 28. Ogni livello di scatole aggiunge un livello di complessità al conteggio totale, sempre moltiplicando per il numero di scatole contenute all'interno di quelle presenti nel livello immediatamente precedente. Questo metodo rispecchia una progressione logica ed è un esempio classico di calcolo combinatorio.

51 di 64 Domande

Una bottiglia piena di vino costa 10 euro. Il vino costa 9 euro piu' della bottiglia vuota. Quanto costa questa ultima bottiglia?














La risposta corretta è la C
Una bottiglia piena di vino costa 10 euro e il vino all'interno costa 9 euro più della bottiglia vuota, quindi la bottiglia vuota costa 50 centesimi di euro. Questo perché , se la differenza di prezzo tra il vino e la bottiglia è di 9 euro, aggiungendo il costo della bottiglia (0,50€ ) al costo del vino ($9+0,50€ ), si ottiene il costo totale di 10 euro.

52 di 64 Domande

Gli uccelli possono solo volare e saltellare, ma i vermi possono strisciare. Pertanto:














La risposta corretta è la A
Gli uccelli non strisciano poiché la loro morfologia e biomeccanica sono altamente specializzate per il volo e il movimento terrestre attraverso il camminare o il saltellare. I vermi, al contrario, mancando di arti, si avvalgono della contrazione dei loro muscoli e della secrezione di muco per muoversi, strisciando lungo superfici variabili. La distinzione chiave qui risiede nelle strategie adattative di locomozione che differiscono drasticamente tra le specie aviarie e i vermi. Gli uccelli, evolutisi da antenati dinosauri, hanno sviluppato arti anteriori trasformati in ali per il volo, mantenendo gli arti posteriori per il movimento a terra. La capacità di volare ha influenzato non solo l'aspetto fisico degli uccelli, inclusa la loro struttura scheletrica leggera e aerodinamica, ma anche il loro comportamento, alimentazione e habitat. D'altro canto, i vermi utilizzano un movimento ondulatorio del loro corpo lungo e sottile per avanzare. Questo metodo di movimento è molto diverso dal volo o dal saltellare e riflette le diverse esigenze ecologiche e anatomiche di questi organismi.

53 di 64 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


54 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


55 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


56 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


57 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


58 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


59 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


60 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


61 di 64 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


62 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


63 di 64 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


64 di 64 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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