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1 di 50 Domande

Per biodisponibilita' di un farmaco si intende:














La risposta corretta è la C
La biodisponibilità di un farmaco è la frazione di farmaco non modificato che raggiunge la circolazione sistemica a seguito di somministrazione attraverso qualsiasi via. Questa definizione è cruciale per comprendere quanto farmaco diventi effettivamente disponibile per esercitare la sua azione sul corpo dopo essere stato somministrato. La biodisponibilità è un parametro farmacocinetico fondamentale perché influenza direttamente l'efficacia e la sicurezza di un farmaco. Un farmaco con bassa biodisponibilità avrà meno principio attivo disponibile per esercitare l'effetto terapeutico, potendo necessitare di dosaggi più elevati o di altre vie di somministrazione per raggiungere l'effetto desiderato. Al contrario, un'alta biodisponibilità indica che una maggiore parte del farmaco arriva in circolazione in forma attiva, possibilmente riducendo la necessità di dosi elevate e diminuendo il rischio di effetti collaterali derivanti da metaboliti inattivi o tossici. Questo concetto è vitale nella fase di sviluppo dei farmaci e nella pratica clinica per massimizzare l'efficacia terapeutica mantenendo i profili di sicurezza ottimali.

2 di 50 Domande

Quali tra i seguenti sono effetti collaterali alla somministrazione di morfina?














La risposta corretta è la C
La morfina, un analgesico oppioide, può avere vari effetti collaterali tra cui: depressione del sistema nervoso centrale, diminuzione della peristalsi intestinale, nausea, vomito, sedazione, depressione respiratoria e riduzione del riflesso della tosse. Questi sintomi sono riconducibili agli effetti generali degli oppioidi sul corpo quando intervenono sul sistema nervoso centrale e sui recettori gastrointestinali. Gli oppioidi agiscono principalmente sui recettori nel cervello per ridurre la percezione del dolore, ma questo può portare alla depressione dell'attività del sistema nervoso centrale, causando sedazione e potenzialmente anche depressione respiratoria. La diminuzione della peristalsi intestinale è un altro effetto diretto dell'interazione degli oppioidi con i recettori gastrointestinali, portando a costipazione, un problema comune nei pazienti in trattamento a lungo termine. Nausea e vomito possono derivare dall'effetto diretto della morfina sul centro del vomito nel cervello. Inoltre, l'attenuazione del riflesso della tosse è un risultato dell'azione depressiva della morfina sulil centro del riflesso della tosse situato nel cervello. Questi effetti collaterali riflettono l'importanza di monitorare attentamente i pazienti in terapia con oppioidi come la morfina per prevenire complicanze.

3 di 50 Domande

Normalmente quante fasi sono previste per la sperimentazione clinica dei farmaci sugli esseri umani?














La risposta corretta è la C
La sperimentazione clinica dei farmaci sugli esseri umani prevede normalmente tre fasi. Questa suddivisione è adottata per garantire che ogni nuovo farmaco sia valutato con attenzione per quanto riguarda sicurezza, efficacia e dosaggio ottimale prima di essere approvato per l'uso generale. Nella prima fase, il nuovo farmaco viene testato in un piccolo gruppo di persone per valutarne sicurezza e profilo farmacologico. Lo scopo è determinare gli effetti del farmaco sul corpo umano e come il corpo stesso reagisce al medicinale. Nella seconda fase, lo studio si estende a un gruppo più ampio di individui per testare ulteriormente l'efficacia e la sicurezza del farmaco. In questa fase, l'obiettivo è trovare la dose ottimale e raccogliere ulteriori dati su come il farmaco influisce sulla malattia specifica che si intende trattare. La terza fase è la più ampia, coinvolgendo un numero maggiore di partecipanti e spesso su scala internazionale. Lo scopo qui è confermare ulteriormente l'efficacia e monitorare gli effetti collaterali a lungo termine in una popolazione più ampia e diversificata, così da raffinare ulteriormente il profilo di sicurezza del farmaco. Queste fasi garantiscono che solo i farmaci che hanno dimostrato sicurezza ed efficacia attraverso un processo regolamentato e sistematico arrivino a disposizione del pubblico generale.

4 di 50 Domande

Quale punto in comune si riscontra nelle infusioni venose di adrenalina e noradrenalina?














La risposta corretta è la D
L'infusione venosa sia di adrenalina che di noradrenalina ha in comune la vasodilatazione dei vasi coronarici. Questo accade perché entrambe stimolano il sistema nervoso simpatico, favorendo l'aumento del flusso sanguigno verso il cuore per soddisfare le sue maggiori esigenze metaboliche in situazioni di stress. L'adrenalina e la noradrenalina, agendo sui recettori beta-adrenergici cardiaci, inducono la vasodilatazione. Questo meccanismo è cruciale per incrementare l'apporto di ossigeno e nutrienti necessari durante l'aumentata attività cardiaca. Infatti, quando il cuore lavora più intensamente, per mantenere l'efficienza della pompa cardiaca, è essenziale garantire un adeguato rifornimento di sangue ai tessuti cardiaci. La vasodilatazione dei vasi coronarici consente di realizzare tale condizione, ottimizzando la perfusione cardiaca e assicurando che il cuore possa soddisfare le sue crescenti esigenze energetiche. Questo spiega l'importanza dei meccanismi di compenso nei momenti di bisogno, riflettendo come l'organismo reagisce efficacemente agli stimoli, adattandosi per mantenere la sua funzionalità.

5 di 50 Domande

Quale di questi NON e' un effetto degli analgesici stupefacenti?














La risposta corretta è la C
Gli analgesici stupefacenti non provocano un aumento dell'ampiezza e della frequenza del respiro. Al contrario, questi farmaci possono causare una riduzione della respirazione. Questi analgesici, noti anche come opiodi, agiscono sui recettori oppioidi nel sistema nervoso centrale per produrre analgesia, sedazione e, in dosi elevate, possono depressare il centro respiratorio nel cervello. Quando il centro respiratorio è depresso, la frequenza e l'ampiezza dei movimenti respiratori diminuiscono, il che può portare alla riduzione dell'apporto di ossigeno. In casi severi, può persino verificarsi arresto respiratorio, specialmente se gli oppioidi sono assunti in dosi elevate o assieme ad altre sostanze che influenzano il sistema nervoso centrale. I farmaci oppioidi hanno un’ampia gamma di effetti sul corpo umano, tra cui la riduzione del dolore e la loro capacità di produrre sensazioni di benessere, ma la loro azione depressiva sul sistema respiratorio è uno degli effetti collaterali più rischiosi e potenzialmente mortali.

6 di 50 Domande

Cosa compete al collegio sindacale di un'azienda sanitaria?














La risposta corretta è la B
Il collegio sindacale di un'azienda sanitaria ha il compito di verificare la legittimità degli atti. Questa funzione garantisce che le decisioni e le operazioni finanziarie siano in linea con le leggi e le regolamentazioni vigenti, fungendo da controllo interno per assicurare trasparenza e correttezza nella gestione.

7 di 50 Domande

In quali casi un infermiere facendo parte di una equipe dell'unita' operativa di ostetricia e ginecologia NON puo' avvalersi dell'obiezione di coscienza?














La risposta corretta è la E
Un infermiere dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia non può avvalersi dell'obiezione di coscienza quando il suo intervento è indispensabile per la salute della donna. Questa situazione si verifica quando la mancanza dell'intervento dell'infermiere potrebbe mettere in pericolo la vita o la salute della paziente. Infatti, la priorità nel campo della salute è sempre quella di garantire il benessere e la sicurezza dei pazienti. In casi critici, dove è necessario agire rapidamente per salvaguardare la salute della donna, la possibilità di esercitare l'obiezione di coscienza va a scontrarsi con l'imperativo etico e professionale di fornire le cure necessarie. Questo principio è fondamentale in tutte le pratiche mediche e sottolinea la responsabilità dell'operatore sanitario di mettere a disposizione le sue competenze e la sua professionalità ogni qual volta esse risultino essenziali per il benessere del paziente. Le linee guida etiche della professione infermieristica e medica, infatti, pongono come prioritario l'impegno verso la salute e la vita dei pazienti, richiedendo agli operatori sanitari di agire in modo da favorire i migliori interessi del paziente specialmente in situazioni di urgenza o necessità immediata.

8 di 50 Domande

I comitati infezioni ospedaliere (CIO) sono formati da:














La risposta corretta è la C
I comitati infezioni ospedaliere (CIO) sono formati da team multidisciplinari. Questa formazione multidisciplinare è essenziale perché le infezioni ospedaliere, note anche come infezioni nosocomiali, sono un importante problema di salute pubblica che richiede approcci coordinati e diversificati per la loro prevenzione, rilevazione e trattamento. Un approccio multidisciplinare assicura la collaborazione tra specialisti di diverse aree, tra cui medici, infermieri, epidemiologi, specialisti di igiene e controllo delle infezioni, e altri professionisti. L'obiettivo è combinare le diverse competenze e prospettive per sviluppare e implementare strategie efficaci di controllo delle infezioni. Queste strategie comprendono la sorveglianza delle infezioni nosocomiali, l'educazione del personale ospedaliero sulle migliori pratiche di igiene, la revisione e l'implementazione di protocolli e linee guida, e l'analisi dei dati per identificare e rispondere prontamente ai focolai. Inoltre, un approccio multidisciplinare facilita l'adozione di un'ottica olistica nel trattamento delle infezioni, considerando non solo gli aspetti clinici ma anche i fattori ambientali, organizzativi e comportamentali che possono contribuire alla diffusione delle infezioni in ambiente ospedaliero.

9 di 50 Domande

Quali sono i moduli di gestione del servizio di assistenza sanitaria finanziati pubblicamente?














La risposta corretta è la E
I moduli di gestione del servizio di assistenza sanitaria finanziati pubblicamente includono sistema dell'accreditamento, erogazione diretta, sperimentazioni gestionali, modulo convenzionale e assistenza indiretta. Questi moduli rappresentano le diverse modalità attraverso le quali i servizi sanitari pubblici possono essere organizzati e forniti alla popolazione. Il sistema dell'accreditamento assicura che le istituzioni sanitarie rispettino determinati standard di qualità. L'erogazione diretta si riferisce alla fornitura di servizi sanitari direttamente da parte delle istituzioni pubbliche. Le sperimentazioni gestionali sono programmi pilota che mirano a testare nuovi modi di gestire e erogare i servizi sanitari. Il modulo convenzionale prevede la collaborazione tra il settore pubblico e privato nella fornitura di servizi sanitari. Infine, l'assistenza indiretta si riferisce a servizi finanziati dallo stato ma forniti da soggetti privati. Questi moduli sono essenziali per garantire l'efficacia, l'efficienza e la qualità dell'assistenza sanitaria pubblica, permettendo al contempo una certa flessibilità nella gestione dei servizi in base alle specifiche esigenze della popolazione. Questo approccio integrato consente di coprire in modo più completo e personalizzato le varie esigenze di salute della cittadinanza, garantendo al contempo un utilizzo ottimale delle risorse disponibili.

10 di 50 Domande

Che cos'e' il "fondo perequativo nazionale"?














La risposta corretta è la B
Il "fondo perequativo nazionale" è uno strumento con cui il legislatore ha inteso porre rimedio agli squilibri tra i servizi erogati dalle Regioni ai cittadini a causa della diversa capacità di ciascuna di raccogliere risorse tributarie. Questo meccanismo si rivela essenziale per assicurare una distribuzione più omogenea delle risorse finanziarie sul territorio nazionale, in modo da garantire standard di servizio comparabili per tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza. L'obiettivo principale del fondo è quello di ridurre le disparità socioeconomiche interregionali, fornendo uno strumento di compensazione economico-finanziario tra le regioni più ricche e quelle meno abbienti. Questa soluzione mira alla realizzazione di una coesione nazionale, supportando le regioni nel finanziamento dei servizi essenziali come la sanità, l'istruzione e il trasporto pubblico, anche laddove la capacità di generare entrate autonomamente sia limitata. Il fondo perequativo quindi svolge un ruolo fondamentale nel sistema di governance del paese, promuovendo l'equità e la solidarietà territoriale come principi guida dell'organizzazione statale e regionale del servizio pubblico.

11 di 50 Domande

Quale norma dispone l'adozione da parte dell'infermiere di metodologie di pianificazione per obiettivi e prevede l'incentivazione di modelli di assistenza personalizzata?














La risposta corretta è la E
La norma che dispone l'adozione da parte dell'infermiere di metodologie di pianificazione per obiettivi e prevede l'incentivazione di modelli di assistenza personalizzata è la Legge 251/2000. Questa legge è il riferimento normativo per la definizione delle competenze professionali dell'infermiere in Italia, puntando sulla valorizzazione della professionalità attraverso l'adozione di modelli di assistenza personalizzata e la pianificazione per obiettivi. La personalizzazione dell'assistenza e la pianificazione mirata rappresentano un passo fondamentale verso l'ottimizzazione dell'assistenza sanitaria, consentendo di soddisfare in modo più efficace e mirato le esigenze del paziente. APPROFONDIMENTO: La Legge 251/2000 gioca un ruolo cruciale nell'evoluzione della professione infermieristica in Italia, enfatizzando l'importanza di un approccio al paziente che sia non solo curativo ma anche preventivo e riabilitativo, sostenendo l'importanza della continua formazione professionale e della ricerca di nuove metodologie di assistenza. Questo orientamento normativo riflette la crescente complessità delle cure e la necessità di un approccio più olistico e personalizzato nell'assistenza infermieristica, mettendo al centro il benessere del paziente e la sua qualità di vita.

12 di 50 Domande

Tra le seguenti affermazioni, quale contiene una completa descrizione di consenso informato?














La risposta corretta è la A
Il consenso informato è la manifestazione libera e consapevole del paziente maggiorenne e capace di intendere e di volere, in merito alle cure e all'assistenza sanitaria. Questa risposta è corretta perché si concentra sugli aspetti fondamentali del consenso informato: 1) la natura volontaria e consapevole della decisione, 2) la competenza del paziente a prendere decisioni informate, e 3) il suo ambito di applicazione, che include tutte le forme di cure e assistenza sanitaria. Il concetto di consenso informato è centralmente ancorato all'etica medica e alla legislazione sulla salute, enfatizzando il diritto del paziente di essere pienamente informato su trattamenti, interventi, benefici e possibili rischi prima di dare il proprio assenso. È cruciale per rispettare l'autonomia del paziente, consentendogli di esercitare il controllo sulle decisioni che riguardano la propria salute. Infatti, richiede che i professionisti sanitari forniscano tutte le informazioni rilevanti in modo chiaro e comprensibile, assicurandosi che il paziente comprenda pienamente le sue opzioni e le implicazioni di ciascuna decisione. Questo processo comprende la discussione non solo dei benefici attesi ma anche dei rischi potenziali e delle alternative disponibili, permettendo al paziente di valutare le opzioni in modo informato. Il consenso informato, quindi, rappresenta un pilastro fondamentale nella pratica clinica e nella tutela dei diritti dei pazienti, sottolineando l'importanza del dialogo e della partecipazione attiva del paziente nel processo decisionale riguardante le cure mediche.

13 di 50 Domande

In quale dei seguenti casi si puo' configurare la violazione del segreto professionale?














La risposta corretta è la D
La violazione del segreto professionale si verifica quando si rivelano notizie sanitarie a un congiunto del paziente senza il suo consenso. Questo scenario rispecchia il principio di riservatezza che governa la relazione medico-paziente, sottolineando l'importanza del consenso informato prima di condividere qualsiasi informazione riguardante lo stato di salute del paziente con terzi, anche se questi sono familiari o congiunti stretti. La divulgazione di informazioni sanitarie senza autorizzazione va contro il principio deontologico che impone ai professionisti sanitari di proteggere la privacy dei loro pazienti. Questo concetto è ampiamente riconosciuto e riveste un ruolo cruciale nel mantenimento della fiducia tra paziente e medico, sancendo che tutte le informazioni relative allo stato di salute del paziente debbano rimanere confidenziali a meno che non si ottenga un esplicito consenso per la loro divulgazione. Questa regola trova applicazione universale nei codici etici della professione medica e nelle normative sulla privacy e sulla protezione dei dati personali, enfatizzando la necessità di tutelare le informazioni sensibili dei pazienti.

14 di 50 Domande

Secondo il profilo professionale infermieristico le aree della formazione post-base per la pratica specialistica sono:














La risposta corretta è la D
Le aree della formazione post-base per la pratica specialistica infermieristica comprendono: sanità pubblica, pediatria, salute mentale, geriatria e l'area critica. Queste aree sono vitali per comprendere e intervenire adeguatamente sulle diverse esigenze di salute delle popolazioni nei vari stadi della vita e in condizioni particolari di criticità. La selezione di queste aree di formazione rimanda alla necessità di dotare l'infermiere di una preparazione ampia e diversificata, che permetta di assistere efficacemente ogni tipo di paziente. Sanità pubblica riguarda la prevenzione delle malattie, promozione della salute e interventi su base comunitaria. Pediatria si concentra sulla salute dei bambini, dalla nascita all'adolescenza. Salute mentale abbraccia l'assistenza a persone con disturbi psichici o psicologici. Geriatria si occupa della salute degli anziani, spesso caratterizzata da polipatologie. Infine, l'area critica comprende l'assistenza in situazioni di particolare gravità e rischio per la vita. Queste aree riflettono le sfide sanitarie di maggior rilevanza nella società contemporanea, richiedendo un'assistenza infermieristica qualificata e specializzata, capace di rispondere ai bisogni di salute complessi e multifattoriali. La formazione in queste aree equipaggia gli infermieri con le competenze necessarie per gestire con professionalità e umanità pazienti di ogni età e condizione.

15 di 50 Domande

Secondo la L. 24/2017, in materia di sicurezza delle cure e della persona, e di responsabilita' professionale degli esercenti le professioni sanitarie, il professionista sanitario il quale, operando presso una struttura socio-sanitaria, cagiona una lesione personale al paziente ricoverato presso la struttura:














La risposta corretta è la D
La Legge 24/2017 stabilisce che il professionista sanitario, operando in una struttura socio-sanitaria e causando un danno al paziente, può essere chiamato a rispondere in via extracontrattuale, senza escludere la responsabilità contrattuale della struttura. Questa normativa mira a tutelare il paziente garantendo un doppio livello di protezione: individuale, nei confronti del professionista, e collettivo, verso la struttura. Nella pratica, se un medico o un altro operatore sanitario commette un errore o una negligenza, che porta a un danno per il paziente, la sua responsabilità può essere valutata indipendentemente da quella della struttura che lo impiega. Questo sistema di responsabilità dualistica assicura una maggiore tutela del paziente, riconoscendone i diritti sia in termini di relazione diretta con il professionista sia riguardo all'organizzazione sanitaria all'interno della quale il servizio è stato erogato. Il riconoscimento di queste due forme di responsabilità rispecchia la complessità e l'interdipendenza delle cure sanitarie moderne, enfatizzando l'importanza della sicurezza e della qualità del servizio erogato.

16 di 50 Domande

Il Consiglio Superiore di Sanita' e' composto da:














La risposta corretta è la D
Il Consiglio Superiore di Sanità è composto da 56 membri, di cui 26 di diritto. Questa composizione è stabilita al fine di garantire che il consiglio beneficia dell'expertise di un ampia varietà di professionisti e specialisti nel campo della salute. Per questa domanda, la patologia specifica non è applicabile poiché si tratta di un'informazione relativa alla struttura organizzativa del Consiglio Superiore di Sanità, un'entità governativa italiana che offre consulenza e supporto tecnico-scientifico al Ministero della Salute per le questioni relative alla salute pubblica, alla prevenzione e alla sanità pubblica, comprendendo un'ampia varietà di professionisti nel campo della salute per assicurare decisioni informate e basate sulle migliori evidenze disponibili.

17 di 50 Domande

Il piano di assistenza infermieristica:














La risposta corretta è la B
Il piano di assistenza infermieristica rappresenta un metodo idoneo per comunicare ed organizzare l'assistenza. Questa affermazione è corretta perché un piano di assistenza infermieristica fornisce una struttura che aiuta gli infermieri a determinare il percorso più efficace per il trattamento dei pazienti, assicurando che tutte le necessità del paziente siano state valutate e prese in considerazione. Un tale piano aiuta a creare un ambiente di cura integrato, dove le informazioni sono condivise tra tutti i membri del team di assistenza, promuovendo un approccio olistico alla cura del paziente. Questa organizzazione sistematica e comunicazione efficace sono fondamentali per l'assistenza sanitaria, specialmente quando si considera la complessità dei bisogni dei pazienti e la necessità di coordinare diverse tipologie di cure. Attraverso un piano di assistenza ben elaborato, i professionisti sanitari sono in grado di monitorare i progressi del paziente, modificare gli interventi se necessario e assicurare che l'assistenza sia fornita in modo efficiente ed efficace, puntando a migliorare gli esiti per il paziente, supportando così la qualità del trattamento e della cura fornita.

18 di 50 Domande

La differenza fondamentale tra ADL e IADL, nella valutazione di un soggetto a domicilio, consiste nel:














La risposta corretta è la A
La differenza fondamentale tra ADL e IADL nella valutazione di un soggetto a domicilio consiste nel considerare abilità anche strumentali a quelle di vita quotidiana. Le Attività della Vita Quotidiana (ADL) si riferiscono alle abilità base necessarie per l'autocura, come mangiare, vestirsi, e igiene personale. D'altra parte, le Attività Strumentali della Vita Quotidiana (IADL) comprendono compiti più complessi legati all'autonomia nel vivere quotidiano, inclusi gestire la propria finanza, fare la spesa, cucinare, mantenere la propria casa, e gestire la medicazione. La distinzione fra ADL e IADL risiede quindi nel livello di complessità e autonomia richiesta; mentre le ADL sono fondamentali per l'auto-sopravvivenza diretta, gli IADL riflettono la capacità di gestire la propria vita in modo indipendente e funzionale nel tessuto sociale e personale. Questa dicotomia è essenziale nella valutazione geriatrica e nel pianificare l'assistenza a soggetti che presentano limitazioni fisiche o cognitive, offrendo un quadro completo riguardo alle aree in cui un individuo può necessitare di supporto per mantenere o migliorare la qualità della vita.

19 di 50 Domande

Il modello assistenziale caratterizzato da un team infermieristico a cui vengono assegnati un piccolo gruppo di pazienti, in cui il lavoro e' basato sulla pianificazione e l'integrazione, prende il nome di:














La risposta corretta è la A
Il modello assistenziale definito da un team infermieristico incaricato di curare un piccolo gruppo di pazienti, con un enfasi sulla pianificazione e integrazione, è denominato "Modello per piccole equipe". Questo approccio promuove un'assistenza sanitaria focalizzata e personalizzata, massimizzando l'efficacia della cura e della comunicazione all'interno del gruppo. Questo modello si basa sulla creazione di squadre ristrette di professionisti che collaborano strettamente per pianificare e fornire cure coese ai pazienti assegnati. Questa organizzazione lavorativa mira a migliorare la qualità dell'assistenza grazie a un contatto diretto e costante tra i membri della equipe e i pazienti. La maggior concentrazione sulla relazione paziente-infermiere e la possibilità di avere una comunicazione efficace all'interno del team permettono di affrontare con maggiore attenzione e precisione le esigenze sanitarie, aumentando la soddisfazione dei pazienti e riducendo il rischio di errori o incomprensioni. Inoltre, la pianificazione e l'integrazione delle diverse competenze presenti all'interno della piccola equipe favoriscono un'assistenza olistica e coordinata, essenziale per rispondere efficacemente alle complesse necessità dei pazienti, migliorando così gli esiti clinici.

20 di 50 Domande

Un evento sentinella e':














La risposta corretta è la E
Un evento sentinella è un evento inatteso. Un evento sentinella nella pratica medica si riferisce a un'occasione in cui la sicurezza del paziente è gravemente compromessa, portando a lesioni o alla morte, che non era prevista come parte del decorso naturale della condizione del paziente o del suo trattamento. Questi avvenimenti si distinguono non solo per la gravità delle conseguenze, ma anche per la loro natura imprevedibile e spesso evitabile. Rappresentano importanti segnali d'allarme per le istituzioni sanitarie indicando che i sistemi in uso potrebbero necessitare di revisioni o miglioramenti per prevenire la ricorrenza di eventi simili. Tali episodi richiedono un'indagine approfondita per identificare le cause alla radice e per sviluppare piani di azione finalizzati a migliorare i sistemi di cura e aumentare la sicurezza dei pazienti. Eventi sentinella possono includere, ad esempio, errori di chirurgia sul paziente sbagliato o sul sito chirurgico errato, gravi reazioni avverse a farmaci non antecedenti alla condizione del paziente, o morte imprevista di un paziente in condizioni stabili. L'obiettivo è di imparare da questi eventi per implementare cambiamenti sistemici che migliorino la qualità e la sicurezza dell'assistenza sanitaria.

21 di 50 Domande

Nel processo di assistenza infermieristica, un obiettivo e':














La risposta corretta è la E
Nel processo di assistenza infermieristica, un obiettivo è un'affermazione sullo stato di salute della persona assistita dopo un intervento infermieristico. Questa definizione realizza il quadro d'azione dove gli obiettivi posti sono direttamente collegati al miglioramento dello stato di salute del paziente, seguendo una pianificazione attenta che si basa sulla valutazione iniziale, la diagnosi, l'intervento e infine la valutazione dei risultati ottenuti. L'importanza di formulare correttamente un obiettivo risiede nella sua capacità di delineare chiaro e misurabile il risultato che si intende raggiungere attraverso l'assistenza infermieristica, assicurando così un percorso di cura orientato alla persona, basato su evidenze e valutabile nel tempo. L'obiettivo, essenzialmente, guida l'intervento infermieristico verso esiti concreti, favorisce la valutazione dell'efficacia dell'assistenza prestata e supporta l'adattamento delle strategie assistenziali in risposta alle necessità emergenti del paziente, in un processo di miglioramento continuo della qualità dell'assistenza.

22 di 50 Domande

Per validazione dei dati si intende:














La risposta corretta è la A
Per la validazione dei dati si intende il controllo dell'accuratezza delle informazioni ottenute. Questo processo è cruciale in qualsiasi contesto di raccolta dati, specialmente in ambiti specializzati come la ricerca scientifica o la pratica clinica, dove l'accuratezza delle informazioni può influenzare direttamente la qualità degli interventi o dei risultati di ricerca. La validazione dei dati serve a garantire che le informazioni siano corrette, affidabili e riflettano fedelmente la realtà che si intende analizzare o il fenomeno di interesse. Questo processo può includere differenti metodi e tecniche, come il confronto di dati raccolti da diverse fonti, la verifica della congruenza delle informazioni con dati noti o attendibili, o il controllo dell'integrità dei dati attraverso software specifici. L'importanza della validazione dei dati risiede non solo nella fase di raccolta dei dati stessi ma anche nel loro trattamento analitico successivo, in quanto dati non accurati possono portare a conclusioni errate o fuorvianti.

23 di 50 Domande

Quale teoria dell'assistenza infermieristica ha definito la persona come "sistema di adattamento"?














La risposta corretta è la D
La teoria dell'assistenza infermieristica che ha definito la persona come "sistema di adattamento" è quella di Callista Roy. Questa teoria, nota come Modello di Adattamento di Roy, si concentra sulla capacità dell'individuo di adattarsi a cambiamenti nell'ambiente o nella salute. Secondo Roy, l'infermiere aiuta la persona a modificare gli stimoli ambientali per promuovere un adattamento ottimale. Il modello classifica l'adattamento in quattro mode principali: fisico, self-concept, funzionamento dei ruoli e interdipendenza. Ogni modalità richiede un adeguamento alle condizioni di vita che cambiano, sostenendo così la salute e la qualità della vita. Il compito principale dell'infermiere è valutare la risposta dell'individuo agli stimoli ambientali e aiutare nella modificazione di questi stimoli per facilitare un'esperienza di adattamento positiva. Attraverso questo modello, Callista Roy enfatizza l'importanza di considerare l'individuo come parte di un sistema complesso che interagisce costantemente con l'ambiente. Questo approccio olistico consente agli infermieri di sviluppare strategie di cura personalizzate, potenziando la resilienza dell'individuo e promuovendo un adattamento sano alle diverse sfide della vita.

24 di 50 Domande

Il "modello bifocale" di Carpenito distingue:














La risposta corretta è la E
Il modello bifocale di Carpenito distingue l'attività esercitata dall'infermiere in forma autonoma da quella in collaborazione con gli altri professionisti sanitari. Questo approccio evidenzia l'importanza di un duplice aspetto del lavoro infermieristico: da un lato, l'infermiere agisce indipendentemente, esercitando giudizio professionale e competenze specifiche; dall'altro, collabora strettamente con il team sanitario per garantire un'assistenza integrata e personalizzata al paziente.

25 di 50 Domande

Il primary nursing, modello organizzativo dell'assistenza infermieristica, prevede:














La risposta corretta è la B
Il primary nursing, modello organizzativo dell'assistenza infermieristica, prevede l'assegnazione di un infermiere per ciascun paziente, rispondendo così con esattezza alla domanda posta. Questa metodologia si pone come obiettivo la creazione di un rapporto diretto e personalizzato tra infermiere e paziente, assicurando una continuità e qualità dell'assistenza superiore. L'approccio del primary nursing implica che l'infermiere principale sia il responsabile diretto per la pianificazione, organizzazione e valutazione dell'assistenza di ogni singolo paziente a cui è assegnato, dal suo ingresso fino alla dimissione. Ciò include crafting un piano di assistenza individualizzato, coordinando l'assistenza con altri professionisti sanitari e assicurando che tutte le esigenze del paziente siano meet. Infatti, data la sua natura intensiva e centrata sul paziente, questo modello favorisce una maggiore continuità di cure, un'attenzione più dettagliata alle esigenze individuali e una comunicazione efficace tra paziente e professionisti sanitari. Questo framework mira anche all'empowerment del personale infermieristico, invitandolo a prendere decisioni autonome e clinicamente informate, migliorando così la qualità dell'assistenza e l'efficienza operativa.

26 di 50 Domande

Il giudizio di idoneita' al lavoro puo' essere formulato:














La risposta corretta è la A
Il giudizio di idoneità al lavoro può essere formulato dal medico competente, conformemente alle vigenti normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Questo aspetto è cruciale poiché il medico competente ha la formazione e l'autorizzazione a valutare la compatibilità tra lo stato di salute dei lavoratori e le mansioni da essi svolte, assicurando che le condizioni lavorative non costituiscano un rischio per la loro salute. Quando si parla di valutazione dell'idoneità lavorativa, si fa riferimento alla capacità di un individuo di svolgere determinate attività lavorative in sicurezza, senza comportare rischi per sé o per gli altri. Il medico competente, attraverso un'analisi dettagliata dello stato di salute del lavoratore e delle condizioni di lavoro offerte dall'azienda, è in grado di determinare se ci sono controindicazioni o limitazioni per l'esecuzione di specifici compiti. Questo processo mira a prevenire l'insorgere di malattie professionali o l'aggravamento di patologie preesistenti dovute all'esposizione a particolari rischi in ambienti di lavoro. Infatti, la valorizzazione della prevenzione e la protezione della salute nei luoghi di lavoro implicano l'adeguamento continuo delle condizioni lavorative alle caratteristiche fisiche e psicologiche del singolo lavoratore, al fine di promuovere il benessere lavorativo e garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare. La personalizzazione dell'approccio alla sicurezza sul lavoro e la specifica competenza del medico in materia di medicina del lavoro sono quindi essenziali per salvaguardare efficacemente la salute dei lavoratori, evitando ogni forma di incompatibilità tra le condizioni di salute dell'individuo e le mansioni svolte.

27 di 50 Domande

La sorveglianza sanitaria puo' essere definita come la:














La risposta corretta è la C
La sorveglianza sanitaria può essere definita come la valutazione periodica medico-fisiologica dei lavoratori esposti. Questo concetto riguarda il monitoraggio sistematico dello stato di salute dei lavoratori per identificare precocemente eventuali impatti negativi derivanti dalla loro esposizione a rischi professionali. La finalità principale della sorveglianza sanitaria è di prevenire l'insorgenza di malattie legate al lavoro, intervenire tempestivamente nel caso si verifichino alterazioni dello stato di salute e assicurare la adattabilità dell'individuo al suo specifico ambiente lavorativo. Si basa sulla realizzazione di esami specifici e periodici, tarati in funzione dei rischi lavorativi identificati e delle caratteristiche individuali del lavoratore. Attraverso questo approccio preventivo, si mira a salvaguardare la salute dei lavoratori, monitorando gli effetti che le condizioni di lavoro possono avere sul loro benessere fisico e adottando misure appropriate per minimizzare tali rischi. La sorveglianza sanitaria rappresenta quindi un elemento chiave nelle strategie di prevenzione e protezione nel contesto lavorativo, enfatizzando l'importanza della prevenzione primaria e della promozione della salute sul luogo di lavoro.

28 di 50 Domande

Secondo il D.Lgs. 81/2008 il lavoratore e':














La risposta corretta è la C
La domanda chiede chi sia il lavoratore secondo il D.Lgs. 81/2008, e la risposta corretta è "Tutte le risposte sono corrette". Questa normativa definisce il lavoratore in modo inclusivo, considerando qualsiasi persona che svolga una attività, indipendentemente dalla natura del contratto, dalla presenza o meno di una retribuzione, e anche se l'attività è svolta principalmente per apprendere un mestiere. Il D.Lgs. 81/2008 mira a tutelare tutti coloro che operano all'interno del mondo del lavoro, promuovendo la sicurezza e la prevenzione dei rischi sul posto di lavoro. Questa visione allargata del concetto di lavoratore permette di inclusione e protezione su vasta scala, assicurando che la salute e la sicurezza sul lavoro siano garantite a un ampio spettro di figure professionali, dal dipendente tradizionale, all'apprendista, fino al lavoratore autonomo, enfatizzando l'importanza di adottare misure di sicurezza e formazione adeguata per tutti.

29 di 50 Domande

Quale normativa, nell'ambito della prevenzione sui luoghi di lavoro, fa riferimento ai dispositivi di protezione individuale?














La risposta corretta è la A
La normativa riferita ai dispositivi di protezione individuale nei luoghi di lavoro è il D.Lgs. 81/08. Questa normativa costituisce un punto di riferimento fondamentale per la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro in Italia, dettando le norme per la protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'attività lavorativa, inclusa l'adozione dei dispositivi di protezione individuale (DPI). I DPI sono essenziali per ridurre l'esposizione ai rischi e prevenire infortuni o malattie professionali, coprendo misure di protezione che vanno dagli indumenti protettivi a dispositivi per la protezione degli occhi, delle orecchie e della respirazione. La loro importanza risiede nella capacità di fornire una barriera fisica tra il rischio e l'individuo, minimizzando le possibilità di contatto o esposizione a fattori nocivi. La legge D.Lgs. 81/08 stabilisce chiaramente che il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori i DPI adeguati ai rischi presenti nel specifico ambiente di lavoro, assicurandosi che vengano utilizzati correttamente. Questo aspetto sottolinea l'importanza della formazione e dell'informazione dei lavoratori riguardo i rischi specifici e l'uso corretto dei dispositivi di protezione. Implementare efficacemente queste misure contribuisce significativamente alla creazione di un ambiente di lavoro sicuro, riducendo gli infortuni e migliorando la salute e la sicurezza dei lavoratori.

30 di 50 Domande

Chi ha diritto di accedere ai documenti amministrativi secondo la L.241/90?














La risposta corretta è la A
La L.241/90 garantisce il diritto di accesso ai documenti amministrativi a chiunque abbia un interesse da tutelare che sia giuridicamente rilevante. Questo approccio democratizza l'accesso alle informazioni, aumentando la trasparenza amministrativa. L'importanza di questa legislazione risiede nella sua capacità di promuovere la partecipazione cittadina agli affari pubblici, permettendo di controllare le attività dell'amministrazione e di tutelare i propri diritti e interessi legittimi. Inoltre, favorisce un'amministrazione aperta e responsabile, contribuendo a prevenire situazioni di opacità e potenziali abusi. Questo principio è fondamentale in uno stato di diritto, dove l'accesso alle informazioni rilevanti consente ai cittadini di esercitare i propri diritti in modo informato e consapevole.

31 di 50 Domande

Chiunque riveli l'identita' di chi ha fatto ricorso alle procedure o agli interventi previsti dalla legge per l'interruzione volontaria della gravidanza, se di cio' e' venuto a conoscenza per ragioni di professione o di ufficio:














La risposta corretta è la D
Chiunque riveli l'identità di una persona che ha fatto ricorso alle procedure per l'interruzione volontaria della gravidanza, conoscendo tale informazione per ragioni di professione o ufficio, è punito con una sanzione penale. Questa sanzione riflette la gravità della violazione della privacy e della confidenza necessarie in contesti medici e professionali, assicurando la protezione dell'anonimato delle donne coinvolte.

32 di 50 Domande

L'attuale Codice Deontologico dell'infermiere e' entrato in vigore nel:














La risposta corretta è la A
L'attuale Codice Deontologico dell'infermiere è entrato in vigore nel 2009. Questa data segna l'adozione dell'ultima revisione significativa del codice, che stabilisce principi etici e linee guida professionali per gli infermieri in Italia. Questo documento è cruciale per assicurare che la professione infermieristica mantenga degli standard elevati di pratica, etica e cura del paziente.

33 di 50 Domande

Secondo l'art.1 del Codice Deontologico l'infermiere e':














La risposta corretta è la E
Secondo l'art.1 del Codice Deontologico, l'infermiere è il professionista sanitario responsabile dell'assistenza infermieristica. Questa definizione enfatizza la complessità e la responsabilità del ruolo infermieristico, distinguendolo nettamente da altre figure professionali del settore sanitario. L'infermiere non si limita esclusivamente a eseguire manovre tecniche, ma si occupa dell'assistenza globale della persona, incrociando capacità tecniche, empatiche e di gestione del rapporto con il paziente e la sua famiglia. L'assistenza infermieristica, come professione, è articolata in un'ampia gamma di attività che comprendono la valutazione dei bisogni di salute del paziente, la pianificazione e l'attuazione di interventi infermieristici, l'educazione sanitaria, fino alla gestione del dolore e al supporto emotivo. Infatti, nella pratica clinica, l'infermiere svolge un ruolo cruciale nel monitoraggio continuo delle condizioni fisiche del paziente, nell'amministrazione dei farmaci, nella prevenzione delle infezioni, e nel supportare il paziente e la sua famiglia nella gestione della malattia, promuovendo stili di vita sani e contribuendo alla riabilitazione. L'infermiere, quindi, agisce come un elemento fondamentale del team di cura, essendo allo stesso tempo un punto di riferimento per il paziente. Questa approfondita visione dell'assistenza infermieristica riflette l'importanza di una preparazione specialistica e di un impegno professionale costante, necessari per rispondere adeguatamente alle complesse esigenze di salute degli individui.

34 di 50 Domande

Secondo il Codice Deontologico, la responsabilita' dell'infermiere nel prendersi cura della persona si ispira a quattro valori fondamentali. Quali?














La risposta corretta è la D
La responsabilità dell'infermiere nel prendersi cura della persona si ispira ai valori fondamentali di vita, salute, libertà e dignità. Questo perché l'approccio deontologico nell'ambito infermieristico enfatizza la tutela e il rispetto della persona in ogni aspetto della cura. La centralità della persona, intesa in termini di valore della vita, necessità di mantenere e promuovere la salute, riconoscimento dell'autonomia espressa attraverso la libertà e assicurazione della dignità, fa eco ai principi di integrità professionale propugnati nei codici deontologici. Infatti, la valorizzazione simultanea di questi quattro principi guida l'operato degli infermieri verso un’assistenza olistica, che vada oltre il mero trattamento della malattia, indirizzandosi alla persona nella sua completezza, con un’attenzione particolare alle sue esigenze fisiche, psicologiche e sociali. La cura, pertanto, si eleva a garanzia dei diritti umani essenziali, rendendo gli infermieri non solo custodi della salute ma anche promotori di una società più giusta e umana, dove ogni individuo è rispettato nella sua totalità e unicita'.

35 di 50 Domande

Quale dei seguenti punti e' citato nel Codice Deontologico?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è: L'infermiere è il professionista sanitario responsabile dell'assistenza infermieristica. Questa affermazione sottolinea il ruolo cruciale degli infermieri nel sistema sanitario, evidenziando la loro responsabilità diretta nell'assistenza infermieristica ai pazienti. L'infermiere, pertanto, non è semplicemente un operatore sanitario tra gli altri, ma un professionista con competenze specifiche, formazione dedicata e codici deontologici che delineano principi etici e responsabilità professionali. La loro preparazione, non solo teorica ma anche pratica, li abilita a gestire situazioni complesse, fornire cure appropriate e supportare i pazienti e le loro famiglie. Questo ruolo multi sfaccettato degli infermieri come garanti dell'assistenza infermieristica è essenziale per la qualità dei servizi sanitari, un aspetto che va oltre la semplice esecuzione di compiti assegnati e si estende alla promozione della salute, alla prevenzione delle malattie e al sostegno nel percorso di cura e recupero del paziente.

36 di 50 Domande

Un comportamento si definisce negligente quando e' caratterizzato da:














La risposta corretta è la A
Un comportamento si definisce negligente quando è caratterizzato da trascuratezza, mancanza di attenzione e superficialità. Questa definizione rispecchia situazioni in cui un individuo omette la dovuta cura che sarebbe attesa in una determinata situazione, agendo senza la necessaria considerazione delle possibili conseguenze delle proprie azioni o inazioni. La negligenza implica quindi una sottostima dei rischi coinvolti e un mancato adempimento degli obblighi di cautela e attenzione dovuti. La peculiarità della negligenza sta nella sua natura di trascuratezza generale, comprendendo vari aspetti come il non prestare l'adeguato riguardo alle implicazioni dei propri atti o il fallimento nel prender le necessarie precauzioni per evitare danni a sé stessi o agli altri. Questo comportamento può portare a conseguenze negative in numerosi contesti, inclusi quelli legali, professionali e personali, riflettendo una mancanza generale di responsabilità e attenzione.

37 di 50 Domande

La possibilita' di applicare sanzioni disciplinari ai lavoratori in caso di inadempimento degli obblighi contrattuali e':














La risposta corretta è la A
La possibilità di applicare sanzioni disciplinari ai lavoratori in caso di inadempimento degli obblighi contrattuali è prevista dall'art. 2106 del codice civile. Questo articolo disciplina la condotta dei lavoratori, precisando che in caso di inosservanza degli obblighi contrattuali, possono essere adottate sanzioni disciplinari proporzionate alla gravità dell'inadempimento, nel rispetto delle procedure e dei limiti stabiliti dai contratti collettivi o dalle leggi in vigore. La normativa mira a garantire un equilibrio tra la necessità per l'impresa di mantenere una condotta lavorativa conforme agli obblighi contrattuali e il diritto del lavoratore a non subire sanzioni ingiuste o sproporzionate. La disciplina delle sanzioni lavorative è quindi un elemento cardine nel rapporto di lavoro, mirato a preservare la produttività e l'efficienza aziendale nel rispetto dei diritti dei lavoratori, garantendo al contempo una gestione equa delle violazioni contrattuali.

38 di 50 Domande

Le sanzioni disciplinari previste per l'infermiere dipendente di una Pubblica Amministrazione sono:














La risposta corretta è la E
Le sanzioni disciplinari previste per l'infermiere dipendente di una Pubblica Amministrazione comprendono rimprovero verbale, rimprovero scritto, multa, sospensione e licenziamento. Questa gerarchia di sanzioni riflette l'intensità crescente della risposta disciplinare a comportamenti professionalmente inadeguati o violazioni delle normative interne. La progressività delle sanzioni mira a offrire allo staff un’opportunità di correggersi prima di arrivare a misure estreme come il licenziamento. La scelta della sanzione appropriata varia a seconda della gravità dell'infrazione, dalla sottolineatura verbale della mancanza alla terminazione del rapporto di lavoro, indicando un ambiente lavorativo dove le aspettative sono chiare e le conseguenze di azioni indebite ben definite, promuovendo così professionalità e un comportamento eticamente responsabile.

39 di 50 Domande

Quale delle seguenti sanzioni NON viene applicata al lavoratore in caso di violazione degli obblighi disciplinati dall'art.28 del CCNL sanita'?














La risposta corretta è la A
La sanzione che NON viene applicata al lavoratore in caso di violazione degli obblighi secondo l'art.28 del CCNL sanità è l'Ordine di servizio. Questa risposta è esatta in quanto l'ordine di servizio non è considerato una sanzione disciplinare ma un atto organizzativo interno. Le altre opzioni (rimprovero verbale, censura, multe) sono, invece, sanzioni effettivamente previste per la violazione dei codici di condotta nel suddetto contesto.

40 di 50 Domande

In caso di legionella, e per scongiurarne la diffusione, l'acqua potabile deve essere mantenuta:














La risposta corretta è la B
Nell'affrontare la legionella e per prevenire la sua diffusione, è necessario che la temperatura dell'acqua fredda sia mantenuta al di sotto dei 20°C e quella dell'acqua calda superiore ai 60°C. Questo controllo delle temperature è essenziale perché la Legionella è un batterio che si sviluppa prevalentemente in ambienti acquatici, trovando nelle temperature intermedie (20°C-50°C) le condizioni ideali per la sua riproduzione. Un'elevata temperatura dell'acqua calda (oltre 60°C) ha un effetto letale sui batteri, eliminandoli, mentre mantenere l'acqua fredda sotto i 20°C riduce notevolamente la loro capacità di proliferare. Queste misure sono fondamentali in sistemi idrici come quelli domestici o nelle strutture ricettive, dove l'acqua stazionaria a temperature favorevoli può diventare un focolaio per la diffusione della legionellosi, una malattia polmonare acuta che può essere grave. La legionellosi può manifestarsi in due forme: la malattia del legionario, una forma di polmonite con febbre alta, e la febbre di Pontiac, una forma più lieve che non comporta polmonite. Entrambe sono trattabili con antibiotici, ma la prevenzione attraverso il controllo delle temperature è una strategia chiave per limitare i rischi associati a questa infezione.

41 di 50 Domande

Nell'intossicazione da monossido di carbonio, il coma generalmente compare ad una concentrazione di carbossi-emoglobina ematica superiore al:














La risposta corretta è la B
Nell'intossicazione da monossido di carbonio, il coma generalmente compare ad una concentrazione di carbossi-emoglobina ematica superiore al 30%. Questa condizione si verifica quando il monossido di carbonio (CO) si lega all'emoglobina con un'affinità molto più alta rispetto all'ossigeno, formando carbossiemoglobina e riducendo così la capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti. A livelli superiori al 30%, si possono verificare effetti neurologici gravi come il coma, dato che il cervello è particolarmente sensibile alla privazione di ossigeno. Il monossido di carbonio può anche legarsi ad altre proteine e causare danni al sistema nervoso e cardiovascolare. La gravità dell'intossicazione da CO è direttamente correlata alla concentrazione di carbossiemoglobina in circolazione, che indica una riduzione significativa dell'ossigeno disponibile per il metabolismo cellulare. A concentrazioni più elevate, questo porta a sintomi neurologici, cardiovascolari e in alcuni casi alla morte.

42 di 50 Domande

Nelle sindromi ostruttive l'indice di Tiffenau e':














La risposta corretta è la D
Nelle sindromi ostruttive, l'indice di Tiffenau è ridotto. Questo perché tale indice misura il rapporto fra il volume espiratorio forzato in un secondo (FEV1) e la capacità vitale forzata (FVC), valori entrambi impattati nelle patologie ostruttive. Infatti, nelle sindromi ostruttive come l'asma o la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), si verificano una riduzione del flusso aereo e difficoltà nell'espirazione a causa di un restringimento delle vie aeree. Questo comporta una diminuzione di FEV1 più marcata rispetto alla FVC, portando a un abbassamento dell'indice di Tiffenau. In una patologia ostruttiva, il paziente sperimenta ostacoli nell'espellere l'aria dai polmoni, provocando sintomi quali dispnea, tosse e possibili fischi respiratori. Il ridotto indice di Tiffenau riflette la compromissione della funzionalità polmonare, essenziale per una diagnosi accurata e una gestione mirata della malattia.

43 di 50 Domande

Per emorroidi di terzo grado si intendono quelle:














La risposta corretta è la B
Le emorroidi di terzo grado sono quelle in cui si verifica una protrusione durante il ponzamento ma possono essere ridotte manualmente. Questa condizione descrive lo scenario in cui i tessuti emorroidari si espandono a tal punto da uscire all'esterno ma, contrariamente a gradi più severi, possono ancora essere reintrodotti con un intervento manuale. L'essenza di questa situazione risiede nella natura progressiva delle emorroidi, che inizialmente possono presentarsi semplicemente come un disagio interno (grado I) e, con il peggioramento, progredire fino alla protrusione all'esterno del canale anale. I tessuti che fuoriescono in questo stadio o grado di emorroidi non riescono a rientrare spontaneamente come nelle fasi precedenti ma non sono ancora irriducibili come nel prossimo ed ultimo stadio. La loro riduzione manuale è ancora possibile, ma questo grado richiede spesso un intervento più assertivo per prevenire ulteriori disagi o il progredire verso uno stadio ancora più problematico, in cui la riduzione non sarà più una opzione manuale. La dinamica di queste transizioni tra i gradi si svolge in linea con l'aggravarsi della pressione e del disagio nella regione anorettale.

44 di 50 Domande

Nella distrofia muscolare di Duchenne si osserva un'andatura:














La risposta corretta è la D
Nella distrofia muscolare di Duchenne si osserva un'andatura anserina. Questo è dovuto alla debolezza dei muscoli del bacino che porta i pazienti a ondeggiare da un lato all'altro mentre camminano, simulando il modo in cui cammina un'anatra. La distrofia muscolare di Duchenne è una condizione genetica caratterizzata dalla progressiva perdita di forza muscolare, dovuta al difetto o assenza della distrofina, una proteina essenziale per il mantenimento dell'integrità delle cellule muscolari. La patologia inizia nella prima infanzia, tipicamente tra i 2 e i 3 anni, inizialmente colpendo i muscoli pelvici e prossimali degli arti inferiori, per poi estendersi ai muscoli prossimali degli arti superiori e, in seguito, ad altri gruppi muscolari. La debolezza muscolare porta a difficoltà motorie, come alzarsi da terra o salire le scale, e a caratteristiche posture e modi di camminare, come l'andatura anserina. Eventualmente, la patologia porta a complicazioni cardiache e respiratorie, essendo il cuore e i muscoli involti nella respirazione progressivamente colpiti. Oltre alla manifestazione motoria, può esserci un impatto sulle capacità cognitive. Questa descrizione evidenzia perché l'andatura anserina è direttamente correlata alla distribuzione caratteristica della debolezza muscolare nella distrofia muscolare di Duchenne.

45 di 50 Domande

Per somministrare 120 mg di Propofol per via endovenosa l'infermiere infondera':














La risposta corretta è la E
Per somministrare 120 mg di Propofol per via endovenosa, l'infermiere utilizzerà 6 ml di soluzione al 2%. Questa risposta è corretta perché la concentrazione al 2% significa che ci sono 20 mg di Propofol in ogni ml di soluzione. Quindi, per ottenere 120 mg, è necessario somministrare 6 ml (120 mg / 20 mg/ml = 6 ml). Il Propofol è un agente anestetico ampiamente utilizzato in anestesia generale e per sedazione in ambito medico. Il suo meccanismo d'azione implica una potenziata attività del neurotrasmettitore GABA, che induce uno stato di sedazione o anestesia. Viene metabolizzato principalmente nel fegato e la sua emivita è relativamente breve, il che consente un rapido recupero dalla sedazione o dall'anestesia. È indicato per l'induzione e il mantenimento dell'anestesia generale, la sedazione per procedure diagnostiche o chirurgiche breve, e in alcune circostanze, per la sedazione in unità di terapia intensiva. La sua amministrazione richiede un'attenta monitorizzazione dei parametri cardiovascolari e respiratori, data la possibilità di effetti indesiderati come ipotensione, apnea o, in rari casi, sindrome da infusione del Propofol, particolarmente con infusione a lungo termine o a dosi elevate. Questo profilo d'uso sottolinea l'importanza di un dosaggio accurato e della competenza professionale nella sua somministrazione.

46 di 50 Domande

Se 250 mg di Dobutamina vengono diluiti in 500 ml di soluzione, per rispettare la prescrizione medica di un dosaggio infusivo di 350 mcg/minuto (21.000 mcg/ora) per un paziente di 70 Kg, l'infermiere dovra' impostare la velocita' di infusione a :














La risposta corretta è la E
Per preparare una soluzione di Dobutamina avente una concentrazione adeguata a quanto prescritto, in questo caso si diffonde una quantità di 250 mg nel volume di 500 ml. Di conseguenza, la velocità corretta d'infusione per ottenere un dosaggio di 350 mcg/minuto, equivalente a 21.000 mcg/ora, per un individuo del peso di 70 Kg è di 42 ml/ora. L'accuratezza nella preparazione e somministrazione delle dosi farmacologiche è di cruciale importanza, in particolare quando si tratta di farmaci ad azione cardiocircolatoria come la Dobutamina. Questa sostanza è un agente inotropo positivo, che supporta la funzione cardiaca aumentando la forza di contrazione del muscolo cardiaco. La sua appropriata somministrazione può risultare essenziale nel trattamento delle condizioni di basso output cardiaco, ad esempio nella gestione dell'insufficienza cardiaca acuta o dello shock cardiogeno. La precisione nel calcolo dell'infusione consente di raggiungere la concentrazione terapeutica desiderata, ottimizzando gli effetti benefici del farmaco riducendo al tempo stesso il rischio di effetti avversi. È importante ricordare che la Dobutamina, come altri inotropi, deve essere somministrata con cautela e sotto stretto monitoraggio clinico, poiché la sua azione sul cuore può indurre anche effetti indesiderati come tachicardia, ipertensione o aritmie, soprattutto se somministrata in dosi errate o a velocità non appropriata. Questa necessità enfatizza ulteriormente l'importanza di calcolare correttamente la dose e la velocità d'infusione, basata sulla concentrazione della soluzione preparata e sulle specifiche necessità cliniche del paziente, come in questo caso dove la giusta velocità è stata identificata in 42 ml/ora per conseguire il dosaggio prescritto.

47 di 50 Domande

Quale delle seguenti alternative fa parte delle regole delle "otto G" che garantiscono la corretta e sicura somministrazione dei farmaci?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda sulle regole delle "otto G" per la sicura somministrazione dei farmaci è "Giusto monitoraggio". Questo principio è essenziale nel processo di somministrazione dei farmaci, poiché garantisce che l'effetto del trattamento sia quello desiderato e permette di identificare tempestivamente eventuali reazioni avverse o problemi correlati al farmaco. Il "Giusto monitoraggio" fa parte di un insieme di linee guida pensate per ridurre gli errori nella somministrazione dei farmaci e migliorare la sicurezza dei pazienti. Consiste nel vigilare costantemente sui pazienti dopo la somministrazione del farmaco, per osservarne gli effetti sia attesi che inaspettati. Questo principio richiede una comprensione dettagliata della farmacodinamica e della farmacocinetica del medicinale somministrato, nonché della condizione clinica del paziente. La regola del "Giusto monitoraggio" enfatizza l'importanza di valutare l'efficacia del trattamento farmacologico e di riconoscere precocemente qualsiasi segno di tossicità o effetto collaterale. In questo modo, gli operatori sanitari possono intervenire tempestivamente, modificando la terapia se necessario, per assicurare la migliore cura possibile al paziente. Questa pratica è fondamentale per minimizzare i rischi associati alla farmacoterapia, migliorando così gli esiti clinici e incrementando la sicurezza del paziente.

48 di 50 Domande

Quali sono i parametri che vengono valutati nella scala di Aldrete?














La risposta corretta è la D
Nella scala di Aldrete sono valutati l'attività, la respirazione, la circolazione, la coscienza e la saturazione d'ossigeno. Questo sistema è utilizzato per valutare il recupero post-anestesia nei pazienti, enfatizzando l'importanza del ristabilimento delle funzioni vitali e della mobilità. La scala di Aldrete considera elementi essenziali per garantire che il paziente sia in condizioni sicure prima della dimissione dall'unità di recupero post-anestesia. La respirazione viene valutata per assicurarsi che il paziente mantenga adeguati scambi gassosi; la circolazione per monitorare la stabilità del sistema cardiovascolare; la coscienza per verificare il recupero dalla sedazione; l'attività per la capacità del paziente di muovere volontariamente le estremità, e la saturazione d'ossigeno per controllare l'efficacia dell'ossigenazione del sangue. Tutti questi parametri sono critici per assicurare che il paziente abbia superato gli effetti anestetici senza complicazioni significative e sia pronto per la dimissione dal reparto di recupero. Questi aspetti riflettono direttamente le funzioni corporee che possono essere maggiormente influenzate dall'anestesia e la loro adeguata valutazione è cruciale per prevenire problemi post-procedura.

49 di 50 Domande

Una scala di valutazione delle condizioni cliniche del paziente che definisce lo stesso come "totalmente dipendente", "parzialmente dipendente" o "autosufficiente" e' una scala:














La risposta corretta è la B
La scala di valutazione delle condizioni cliniche che classifica i pazienti come "totalmente dipendente", "parzialmente dipendente" o "autosufficiente" è una scala di tipo ordinale. Questa classificazione ordinale è corretta perché associa a ogni categoria un ordine specifico che riflette una gerarchia o livello progressivo di dipendenza, senza presupporre distanze uguali tra le categorie o un punto zero assoluto. Le scale ordinali sono ampiamente riconosciute nella valutazione medica e psicologica per quantificare i livelli di dolore, disabilità, qualità della vita, o come in questo caso, il livello di dipendenza. La classificazione in categorie ordinate serve a descrivere il grado di aiuto necessario dal paziente nelle attività quotidiane, permettendo ai professionisti della salute di definire i bisogni assistenziali e personalizzarli in base alle capacità residue del paziente. Non suppone l'equidistanza tra le varie categorie, ma semplicemente un ordinalità progressiva nel grado di indipendenza o dipendenza, da cui l'importanza dell'utilizzo delle scale ordinali in questo e simili contesti clinici, al fine di valutare correttamente la condizione del paziente e pianificare la cura più adeguata.

50 di 50 Domande

Uno dei seguenti farmaci produce, quando assunto insieme all'alcool, il cosiddetto "effetto antabuse". Quale?














La risposta corretta è la E
Il Disulfiram, quando assunto insieme all'alcool, produce il cosiddetto "effetto antabuse". Questa interazione è cruciale nella gestione dell'alcolismo. Il Disulfiram agisce inibendo l'enzima aldeide deidrogenasi, che è implicato nel metabolismo dell'etanolo. Di conseguenza, quando un paziente ingerisce alcol, si accumulano nel sangue concentrazioni elevate di acetaldeide, un metabolita dell'alcol. Questo accumulo causa una serie di sintomi molto spiacevoli quali rossore del viso, nausea, vomito, tachicardia, e mal di testa, tra gli altri. Questa reazione deterrente è progettata per scoraggiare il consumo di alcol nei pazienti trattati con Disulfiram. Infatti, questa patologia si basa sull'utilizzo strategico del farmaco per creare una condizione avversa al consumo di alcol, allo scopo di aiutare le persone a ridurre o eliminare il loro uso di alcol. La gestione dell'alcolismo attraverso questa terapia richiede un attento monitoraggio da parte dei professionisti sanitari, in quanto la reazione indotta può essere molto forte e scomoda per il paziente.

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