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1 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 64 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


5 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


6 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


7 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


8 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


9 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


10 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


11 di 64 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


12 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


13 di 64 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


14 di 64 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


15 di 64 Domande

Indicare quale affermazione sulla Glasgow Coma Scale (GCS) e' corretta.














La risposta corretta è la C
La Glasgow Coma Scale (GCS) si basa sulla somma delle migliori risposte oculari, verbali e motorie che un paziente può fornire. Questa scala è un metodo obiettivo per valutare lo stato di coscienza e il grado di disfunzione neurologica in seguito a trauma cranico o altre condizioni mediche. La valutazione comprende appunto tre categorie: l'apertura degli occhi (da 1 a 4), la risposta verbale (da 1 a 5) e la risposta motoria (da 1 a 6). Lo score totale può variare da 3 (profonda incoscienza) fino a 15 (stato di coscienza pieno). La GCS è uno strumento cruciale in contesti di emergenza e terapia intensiva per monitorare l'evoluzione dello stato neurologico del paziente.

16 di 64 Domande

La scala di Barthel valuta:














La risposta corretta è la A
La scala di Barthel valuta il grado di autonomia nelle attività di vita quotidiana. Questa scala è uno strumento di misurazione che viene impiegato per valutare l'indipendenza di una persona nelle attività di base quotidiane, come mangiare, vestirsi, igiene personale e mobilità . Viene spesso usata in ambito riabilitativo, per monitorare i progressi dei pazienti e per pianificare gli interventi necessari. La scala fornisce un punteggio che aiuta a quantificare il livello di autosufficienza raggiunto dal soggetto e a individuare le aree dove è necessario intervenire con supporto specifico.

17 di 64 Domande

Ti trovi al domicilio di un paziente preso in carico dall’assistenza domiciliare e devi infondere una fleboclisi di 500 ml alla velocita? di 90 ml/ora. Non hai una pompa infusionale ma possiedi un deflussore con tali caratteristiche: 20 gocce = 1 ml. Quante gocce/minuto regoli il deflussore:














La risposta corretta è la A
Per infondere una fleboclisi di 500 ml alla velocità di 90 ml/ora senza pompa infusionale, ma utilizzando un deflussore calibrato a 20 gocce = 1 ml, si regola il deflussore a 30 gocce al minuto. La calcolazione è la seguente: dato che 1 ml = 20 gocce e si vogliono somministrare 90 ml in un'ora, si hanno (90 ml * 20 gocce/ml) / 60 minuti = 30 gocce/minuto. Questo calcolo garantisce che la velocità di infusione corrisponda precisamente al dosaggio richiesto per il paziente, seguendo accuratamente la prescrizione e assicurando l'efficacia della terapia.

18 di 64 Domande

Stai controllando gli esami ematochimici del signor Bianchi che deve essere sottoposto ad intervento chirurgico. Quale dei seguenti valori e? opportuno riportare tempestivamente al chirurgo:














La risposta corretta è la A
Un valore di INR pari a 1,9 nel controllo pre-operatorio del signor Bianchi deve essere tempestivamente comunicato al chirurgo. L'INR (International Normalized Ratio) è un indice che misura il tempo di coagulazione del sangue; valori elevati possono indicare un rischio aumentato di sanguinamento durante o dopo un intervento chirurgico. Normalmente, l'INR dovrebbe situarsi tra 0,8 e 1,2 per una persona non in terapia anticoagulante. Valori superiori necessitano di valutazione clinica perché possono richiedere un adeguamento della terapia anticoagulante prima di procedere con l'intervento.

19 di 64 Domande

All’Emogasanalisi arteriosa il range di normalita? della PaO2 in un soggetto sano corrisponde a:














La risposta corretta è la A
L'Emogasanalisi arteriosa ci mostra che il range di normalità della pressione parziale di ossigeno (PaO2) in un soggetto sano corrisponde a 80 - 100 mmHg. Questo intervallo indica la capacità del sangue di trasportare ossigeno dai polmoni agli organi e tessuti del corpo, essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali. Valori all'interno di questo range indicano una normale funzionalità respiratoria e scambio gassoso nei polmoni, riflettendo una buona saturazione di ossigeno nel sangue.

20 di 64 Domande

La febbre che si caratterizza con singole puntate intervallate da valori normali che persistono per 1-3 giorni si definisce:














La risposta corretta è la A
La febbre definita come intermittente o periodica si caratterizza per singole puntate che lasciano intercorsi periodi di temperatura normale della durata di 1-3 giorni. Questa tipologia di febbre è spesso associata a specifiche condizioni o malattie, dove l'alternanza di febbre e periodi apiretici può essere indicativa della natura dell'infezione o dell'infiammazione sottostante.

21 di 64 Domande

Un valore di BMI -Body Mass Index (Indice di Massa Corporea):














La risposta corretta è la A
Un valore di BMI di 18 indica sottopeso, mentre un valore di 27,5 suggerisce sovrappeso e un valore di 31 indica obesità per entrambi i sessi. Il BMI è un parametro usato per valutare la corrispondenza tra peso e altezza di una persona, fornendo una stima dell'adeguatezza del peso corporeo. Valori al di sotto di 18,5 indicano sottopeso, tra 18,5 e 24,9 un peso normale, tra 25 e 29,9 sovrappeso, e 30 o più denotano obesità . Queste soglie sono essenziali per identificare rischi potenziali per la salute legati al peso.

22 di 64 Domande

Quali tra i seguenti ormoni ha un effetto iperglicemizzante?














La risposta corretta è la A
Il glucagone ha un effetto iperglicemizzante, ovvero aumento della concentrazione di glucosio nel sangue. È prodotto dalle cellule alfa del pancreas e agisce controregolando l'effetto ipoglicemizzante dell'insulina, promuovendo la glicogenolisi e la gluconeogenesi nel fegato per innalzare i livelli di glucosio quando necessario.

23 di 64 Domande

Il fenomeno dell’osmosi consiste nel passaggio di:














La risposta corretta è la A
Il fenomeno dell'osmosi consiste effettivamente nel passaggio di solvente attraverso una membrana semipermeabile che separa due soluzioni a diversa concentrazione, il che rende "Nessuna delle altre alternative è corretta" la risposta esatta. L'osmosi si verifica quando c'è una differenza di concentrazione tra le soluzioni su entrambi i lati della membrana, portando al movimento del solvente verso la soluzione più concentrata per cercare di equilibrare le concentrazioni. Questo meccanismo non dipende dal tipo di soluzione (isotonica o ipertonica) indicato nelle altre risposte, né avviene attraverso membrane impermeabili, ma si applica quando vi è una differenza di concentrazione.

24 di 64 Domande

Che cosa si intende per spettro antibiotico?














La risposta corretta è la A
Lo spettro antibiotico si riferisce all'insieme di agenti patogeni sensibili all'azione di un antibiotico. Questo spettro determina l'efficacia di un antibiotico contro specifiche categorie di microrganismi, come batteri gram-positivi o gram-negativi. La conoscenza dello spettro antibiotico è fondamentale per scegliere il trattamento più adeguato contro le infezioni, mirando all'agente patogeno causa dell'infezione. La selezione corretta aiuta a ridurre il rischio di resistenza agli antibiotici.

25 di 64 Domande

Quali tra i seguenti dati raccolti durante l’accertamento infermieristico e? un dato oggettivo?














La risposta corretta è la A
Durante l'accertamento infermieristico, il dato oggettivo fra quelli elencati è "Il valore della pressione arteriosa è 135/70 mmHg". Questo è considerato un dato oggettivo perché è misurabile e quantificabile in modo diretto, indipendente dalle sensazioni o dalle percezioni soggettive del paziente. I dati oggettivi come la pressione arteriosa forniscono una base concreta per valutazioni cliniche e decisioni terapeutiche, rendendoli fondamentali nel contesto dell'assistenza infermieristica.

26 di 64 Domande

L’edema polmonare acuto in genere deriva da:














La risposta corretta è la A
L'edema polmonare acuto deriva generalmente dall'insufficienza ventricolare sinistra. Questo avviene quando il ventricolo sinistro del cuore non riesce a pompare efficacemente il sangue verso il resto del corpo, causando un accumulo di liquido nei polmoni, condizione nota come edema polmonare. Questa situazione porta a difficoltà respiratorie e necessita di trattamento immediato per prevenire ulteriori complicazioni.Cardiology/Cardiac Failure: Acute Pulmonary Edema.

27 di 64 Domande

La denuncia all’Autorita? Giudiziaria deve essere redatta:














La risposta corretta è la A
La denuncia all'Autorità Giudiziaria deve essere redatta da un Pubblico Ufficiale o da un Incaricato di Pubblico Servizio. Questo perché , secondo la legge italiana, sono soggetti che, per loro natura o per incarico ricevuto, hanno il dovere di segnalare eventuali reati di cui vengono a conoscenza durante l'esercizio delle loro funzioni.

28 di 64 Domande

L’accertamento di morte cerebrale prevede l’esecuzione di:














La risposta corretta è la A
L’ accertamento di morte cerebrale richiede un EEG di 30 minuti, un test dell’ apnea e la verifica dell’ assenza dei riflessi del tronco cerebrale. Questi test sono fondamentali per determinare in modo irrefutabile l'assenza di attività cerebrale, indicando che il cervello ha cessato definitivamente di funzionare. L'EEG di 30 minuti misura l'attività elettrica del cervello, mentre il test dell'apnea valuta la capacità del corpo di riprendere la respirazione autonomamente. La verifica dei riflessi del tronco cerebrale, infine, controlla le funzioni automatiche svolte da questa parte del cervello, essenziali per la vita.

29 di 64 Domande

Per ipokaliemia si intende:














La risposta corretta è la A
L'ipokaliemia riguarda la riduzione della concentrazione sierica di potassio, con valori inferiori a 3,5 mEq/l. Questa condizione può influenzare varie funzioni corporee, dato che il potassio è essenziale per il corretto funzionamento dei nervi e dei muscoli, inclusi quelli del cuore. L'ipokaliemia può derivare da diverse cause, tra cui un'assunzione insufficiente di potassio, un aumento della sua perdita a causa di diarrea o uso di diuretici, e da un trasferimento di potassio dalle cellule del sangue al corpo. Una gestione accurata è cruciale per prevenire le complicanze.

30 di 64 Domande

Che tipo di precauzioni vanno adottate nell’assistenza infermieristica ospedaliera ad un paziente infetto da un Enterobacterio resistente ai Carbapenemi?














La risposta corretta è la A
Per assistere un paziente colpito da un enterobacterio resistente ai carbapenemi, è necessario adottare precauzioni di tipo standard e contatto. Le precauzioni standard sono fondamentali per prevenire la trasmissione di infezioni attraverso la corretta igiene delle mani e l'uso dee dispositivo di protezione individuale come guanti e mascherine, mentre quelle di contatto sono essenziali per ridurre il rischio di trasmissione di agenti patogeni da superfici contaminata o durante l'assistenza ravvicinata al paziente. Queste misure proteggono sia i pazienti sia il personale sanitario.

31 di 64 Domande

Qual’e? la parola da scartare?














La risposta corretta è la A
La parola da scartare è "Rinvigorire". Mentre "Logorare", "Spossare" e "Affaticare" hanno tutte come significato far perdere forza o energia, "Rinvigorire" sta ad indicare esattamente il contrario, ovvero dare nuova forza o energia. La scelta di questa risposta si basa dunque sulla contrapposizione semantica tra "Rinvigorire" e le altre opzioni fornite.

32 di 64 Domande

La Costituzione della Repubblica Italiana entro? in vigore il 1o gennaio del:














La risposta corretta è la A
La Costituzione della Repubblica Italiana entrò in vigore il 1 ° gennaio 1948, segnando un passaggio fondamentale nella storia italiana postbellica. La ratifica avvenne dopo l'approvazione da parte dell'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, riflettendo il desiderio di rinnovamento e di costruzione di un nuovo assetto democratico a seguito della caduta del fascismo e della resistenza al nazifascismo. Questa data segna l'inizio dell'era repubblicana in Italia, con una costituzione che pone al centro i diritti e i doveri del cittadino, la divisione dei poteri, e l'impegno alla pace internazionale.

33 di 64 Domande

Un sinonimo di zucchero e?:














La risposta corretta è la A
Un sinonimo di zucchero è "carboidrato". I carboidrati sono composti organici presenti in molti alimenti, inclusi gli zuccheri, che giocano un ruolo essenziale come fonte di energia per il corpo. Sebbene "zucchero" sia comunemente associato a dolcificanti semplici come il saccarosio, la categoria dei carboidrati è molto più ampia e include zuccheri semplici, amidi e fibre.

34 di 64 Domande

In che anno l’Italia decise di schierarsi al fianco degli alleati durante la Prima Guerra Mondiale?














La risposta corretta è la A
L'Italia decise di schierarsi al fianco degli Alleati durante la Prima Guerra Mondiale nel 1915. Questa scelta storica fu determinata da considerazioni politiche e strategiche, con l'Italia che abbandonò la Triplice Alleanza con Germania e Austria-Ungheria per unirsi agli Alleati, sperando in guadagni territoriali.

35 di 64 Domande

Cosa significa “osmofobia”?














La risposta corretta è la A
L'osmofobia si riferisce alla paura di profumi e odori. Questo tipo di fobia può variare notevolmente nella sua intensità e può manifestarsi in una repulsione o disagio verso determinati odori o la percezione in generale dei profumi. Alcune persone possono esperire sintomi fisici o emotivi acuti in presenza di odori specifici. Questa condizione, a differenza di altre paure più comuni, rientra tra le fobie meno conosciute e può incidere negativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre, limitando la loro capacità di frequentare ambienti o situazioni dove potrebbero essere esposti a particolari profumi.

36 di 64 Domande

Quale tra i seguenti termini NON e? un sinonimo di “frase”?














La risposta corretta è la A
La preposizione non è un sinonimo di "frase". Contrariamente ai termini proposizione, locuzione ed espressione che possono riferirsi a costrutti linguistici simili alla frase, la preposizione è una parte invariabile del discorso che serve a collegare parole all'interno di una frase indicandone la relazione.

37 di 64 Domande

L’articolo 4 della Costituzione italiana riguarda:














La risposta corretta è la A
L'articolo 4 della Costituzione Italiana stabilisce il diritto al lavoro. Questo articolo sancisce che la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto di lavorare e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Affronta, inoltre, l'obbligo e l'onore al lavoro per tutti i cittadini, nel quadro dei principi di solidarietà sociale. Questo articolo è fondamentale per comprendere l'importanza del lavoro nella vita dei cittadini e nel tessuto sociale ed economico del Paese.

38 di 64 Domande

Secondo il Decreto legislativo n.81/2008 il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale:














La risposta corretta è la A
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale è designato obbligatoriamente secondo il Decreto legislativo n.81/2008. Ciò significa che ogni azienda, indipendentemente dalle circostanze, deve nominare un responsabile per la gestione della sicurezza e della prevenzione sul lavoro. Questa figura ha il compito di assicurare il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza, prevenendo rischi e proteggendo la salute dei lavoratori. Questo ruolo è quindi un requisito legale indispensabile per il funzionamento aziendale, mirato a garantire un ambiente di lavoro sicuro.

39 di 64 Domande

Da che cosa e? esercitata la pressione osmotica nello scambio dei liquidi nell'organismo?














La risposta corretta è la A
La pressione osmotica nello scambio dei liquidi nell'organismo è esercitata dai sali e dagli zuccheri. Questi componenti soluti sono cruciali per mantenere l'equilibrio osmotico attraverso le membrane cellulari, attirando l'acqua verso regioni di maggiore concentrazione soluta per bilanciare il rapporto soluto-solvente tra compartimenti diversi. Tale processo è fondamentale per le funzioni cellulari e la regolazione del volume e della composizione dei liquidi corporei, garantendo il corretto funzionamento del metabolismo e delle attività fisiologiche.

40 di 64 Domande

Nel processo di pianificazione assistenziale l’analisi dei dati e?:














La risposta corretta è la A
Nel processo di pianificazione assistenziale, l'analisi dei dati si identifica come un atto di verifica dell'esattezza delle informazioni acquisite. Questo comporta il confronto tra dati oggettivi e soggettivi, garantendo la uniformità degli indizi ed eseguendo un controllo accurato su informazioni particolarmente deviate. Questo passaggio è cruciale per assicurare che le decisioni terapeutiche e assistenziali siano basate su fondamenti solidi e affidabili, permettendo così una cura personalizzata e coerente.

41 di 64 Domande

La violazione del segreto professionale configura:














La risposta corretta è la A
La violazione del segreto professionale configura un illecito penale. Questo tipo di violazione si verifica quando un professionista rivelasse informazioni confidenziali acquisite nell'esercizio della propria professione, senza l'autorizzazione di chi ha diritto al segreto. Essendo considerato un gesto di grave inosservanza delle norme etiche e legali che regolano diverse professioni, può portare a sanzioni penali nei confronti del trasgressore. Questo fattore sottolinea l'importanza della riservatezza e integrità professionale nel mantenimento della fiducia tra il professionista e chi si affida ai suoi servizi.

42 di 64 Domande

Un sinonimo di “mendace” e?:














La risposta corretta è la A
Un sinonimo di "mendace" è "ingannevole". Questo perché entrambi i termini si riferiscono alla qualità di qualcosa o qualcuno che induce in errore o che mira a ingannare, attraverso false rappresentazioni o dichiarazioni non vere. La natura di queste parole è strettamente collegata all'atto di depistare o di presentare la realtà in modo distorto, spesso con l'intento di trarne un vantaggio personale.

43 di 64 Domande

La Perspiratio insensibilis e?...














La risposta corretta è la A
La Perspiratio insensibilis è una perdita d'acqua dalla cute continua e non percepita, che non può essere calcolata con precisione. Questo fenomeno si verifica senza la percezione diretta da parte dell'individuo poiché , a differenza della sudorazione durante l'attività fisica o in condizioni di calore elevato, avviene in modo costante e indipendente dalle azioni o dallo stato di salute. La sua imprecisibilità nella quantificazione sta nel fatto che varia in base a numerosi fattori interni ed esterni, rendendo difficile stabilire un valore assoluto di riferimento.

44 di 64 Domande

Per ipokaliemia si intende...














La risposta corretta è la A
Per ipokaliemia si intende la riduzione della concentrazione sierica di potassio, specificatamente quando questa è inferiore a 3,5 mEq/l. Questa condizione può derivare da cause diverse, tra cui la perdita eccessiva di potassio tramite l'urina o il tratto gastrointestinale, l'assunzione inadeguata di potassio con la dieta o spostamenti del potassio all'interno delle cellule. L'ipokaliemia può avere conseguenze significative sul funzionamento muscolare, inclusa la muscolatura cardiaca, e sul sistema nervoso, motivo per cui è importante il monitoraggio e la correzione di questa condizione.

45 di 64 Domande

Il Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n. 739...














La risposta corretta è la A
Il Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n. 739 istituisce il regolamento concernente l’ individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’ infermiere. Questo significa che tale decreto ha avuto un ruolo cruciale nell’ ufficializzazione del profilo professionale degli infermieri in Italia, definendone competenze, ruoli e campo di intervento all'interno del sistema sanitario. Questa formalizzazione ha contribuito all'evoluzione della professione infermieristica, riconoscendone l'importanza e la specificità all'interno delle professioni sanitarie.

46 di 64 Domande

La Legge 26 febbraio 1999, n. 42...














La risposta corretta è la A
La Legge 26 febbraio 1999, n. 42 sostituisce la denominazione "professione sanitaria ausiliaria" in "professione sanitaria" e comporta l'abrogazione del mansionario. Questa legge rappresenta un importante aggiornamento nel settore sanitario, mirando a elevare il riconoscimento delle professioni sanitarie e a eliminare la vecchia categorizzazione che identificava alcune professioni come meramente "ausiliarie", conferendo invece pieno riconoscimento alla loro importanza nel panorama sanitario. Questo cambiamento normativo riflette l'evoluzione del ruolo delle professioni sanitarie nel sistema di cura e nella società .

47 di 64 Domande

Cosa si intende per oliguria?














La risposta corretta è la A
L'oliguria si riferisce a una diuresi inferiore a 500 cc/24 ore. Questo termine è utilizzato per descrivere una ridotta produzione di urina, indicando spesso un malfunzionamento renale o una situazione in cui il corpo sta ritenendo più liquido del normale. In situazioni di oliguria, il corpo non escreta la quantità abituale di rifiuti attraverso l'urina, il che può essere un segnale di vari problemi sanitari che necessitano di attenzione medica.

48 di 64 Domande

Nel post operatorio un eventuale sovradosaggio da analgesici sara? caratterizzato da...














La risposta corretta è la A
Nel post operatorio, un eventuale sovradosaggio da analgesici sarà caratterizzato da sopore, ipotensione e miosi puntiforme. Questi sintomi sono indicatori diretti della soppressione del sistema nervoso centrale e della depressione respiratoria, effetti tipici di un'eccessiva dose di oppioidi. La miosi puntiforme, in particolare, è un segno distintivo dell'intossicazione da oppiacei, indicando una contrazione estrema della pupilla. Questi agenti agiscono sui recettori oppioidi nel corpo, portando alla diminuzione del dolore ma anche a effetti collaterali significativi quando somministrati in dosi eccessive.

49 di 64 Domande

Nella persona con ileostomia gli alimenti ricchi di fibre e cellulosa, possono...














La risposta corretta è la A
Nella persona con ileostomia, gli alimenti ricchi di fibre e cellulosa possono aumentare di volume causando stipsi ed occlusione. Questo accade perché tali alimenti, quando non completamente digeriti o assorbiti, possono accumularsi e indurire, causando un blocco nel sottile tratto intestinale rimasto dopo l'ileostomia. La stipsi e l'occlusione intestinale sono rischi seri in persone con ileostomia a causa della loro capacità limitata di espellere solidi, richiedendo spesso un intervento dietetico o medico per risolvere la situazione.

50 di 64 Domande

Visionando il risultato di una emogasanalisi arteriosa, non ti allarmi se...














La risposta corretta è la A
Durante la valutazione di un'emogasanalisi arteriosa, un risultato non allarmante mostra un pH di 7,41, una PaO2 di 90 mmHg e una PaCO2 di 37 mmHg. Questi valori sono indicativi di normalità : il pH si colloca entro il range fisiologico (7,35-7,45), indicando un equilibrio acido-base adeguato; una PaO2 di 90 mmHg suggerisce una buona ossigenazione del sangue; e una PaCO2 di 37 mmHg sta entro i limiti normale per la pressione parziale di anidride carbonica, riflettendo una corretta funzione respiratoria. Questi parametri sono cruciali per valutare lo stato di ossigenazione e il bilancio acido-base del paziente, essenziali per la diagnosi e la gestione di varie condizioni cliniche.

51 di 64 Domande

In pronto soccorso assisti un paziente per il quale ti viene riferita una eccessiva assunzione di barbiturici, durante l'osservazione ti aspetti di trovare...














La risposta corretta è la A
In pronto soccorso, di fronte a un paziente con un'eccessiva assunzione di barbiturici, ci si aspetta di trovare come sintomo la midriasi. La midriasi si riferisce alla dilatazione delle pupille, che può essere un indicatore di intossicazione da sostanze, come i barbiturici. Questi farmaci agiscono sul sistema nervoso centrale producendo una vasta gamma di effetti, tra cui la modificazione del diametro pupillare.

52 di 64 Domande

Quali sono i ritmi cardiaci defibrillabili?














La risposta corretta è la A
I ritmi cardiaci defibrillabili sono la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare senza polso. Questi due ritmi indicano una grave disfunzione del cuore, dove il primo è un ritmo disorganizzato che impedisce al cuore di pompare sangue, mentre il secondo è un ritmo rapido che può cessare di fornire un adeguato flusso ematico. Entrambi richiedono una pronta defibrillazione per cercare di ripristinare un ritmo cardiaco efficace.

53 di 64 Domande

Un paziente a domicilio da alcuni mesi e? in terapia con anti-coagulanti orali (TAO) per una fibrillazione atriale. L’International Normalized Ratio (INR) che riscontra al controllo ha evidenziato un valore di 6,0.














La risposta corretta è la A
Un paziente trattato con anticoagulanti orali per fibrillazione atriale presenta un valore INR di 6,0, indicando la necessità di una rivalutazione medica per ridurre il dosaggio terapeutico. Un INR tanto elevato suggerisce un aumentato rischio di sanguinamento dovuto a un'eccessiva anticoagulazione. La terapia con anticoagulanti mira a prevenire la formazione di coaguli migliorando la fluidità del sangue, ma deve essere strettamente monitorata per evitare sia il rischio di trombosi sia di sanguinamento.

54 di 64 Domande

Le seguenti affermazioni relative alla gestione di un drenaggio toracico sono tutte vere, eccetto:














La risposta corretta è la A
La gestione corretta di un drenaggio toracico prevede che in un drenaggio in aspirazione la camera sigillata ad acqua non può essere indifferentemente piena o vuota. Infatti, lo stato della camera influisce sul funzionamento e l'efficacia del sistema di drenaggio. Questo dettaglio è cruciale nella pratica medica per mantenere l'integrità del sistema di drenaggio e garantire la sicurezza del paziente. Non coinvolgendo una patologia specifica, il commento si concentra unicamente sull'aspetto tecnico e clinico della gestione dei drenaggi toracici.

55 di 64 Domande

La scala di valutazione “Pressure Ulcer Scale for Healing” (PUSH Tool) sviluppata dalla National Pressure Ulcer Advisory Panel (NPUAP), verifica:














La risposta corretta è la A
La "Pressure Ulcer Scale for Healing" (PUSH Tool) è stata sviluppata dalla National Pressure Ulcer Advisory Panel (NPUAP) per valutare l'evoluzione delle lesioni da pressione nel tempo. Questo strumento permette ai professionisti sanitari di monitorare i cambiamenti nella dimensione, aspetto e alte quantità di essudato delle ulcere da pressione, facilitando così una valutazione oggettiva del processo di guarigione o peggioramento della lesione. Questa specifica misurazione aiuta inoltre a individualizzare il trattamento per il paziente, offrendo un metodo standardizzato per valutare l'efficacia delle strategie terapeutiche adottate.

56 di 64 Domande

In quale delle seguenti risposte sono presenti tutte manifestazioni della disfagia?














La risposta corretta è la A
Le manifestazioni della disfagia includono residui di cibo in bocca, tosse e voce gorgogliante. Questo perché indicano difficoltà nel processo di deglutizione: residui di cibo in bocca segnalano un incompleto trasporto del cibo verso l'esofago, la tosse può indicare un tentativo di eliminare cibo che potrebbe entrare nelle vie respiratorie, e la voce gorgogliante suggerisce la presenza di liquidi nelle vie aeree.

57 di 64 Domande

Se un ricercatore volesse studiare il fenomeno delle lesioni da pressione osservando i pazienti in una giornata/settimana indice, quale disegno di ricerca dovrebbe utilizzare?














La risposta corretta è la A
Un ricercatore intendendo studiare le lesioni da pressione osservando i pazienti in una giornata/settimana indice dovrebbe utilizzare uno Studio trasversale di prevalenza. Questo design di studio permette di valutare e misurare la prevalenza di una condizione o malattia in una popolazione definita in un singolo punto nel tempo. È particolarmente utile per avere un'istantanea della situazione epidemiologica riguardo alle lesioni da pressione, permettendo di determinare la percentuale di individui che ne sono affetti in quel preciso momento.

58 di 64 Domande

Quale delle seguenti pratiche e? fortemente sconsigliata nella somministrazione di farmaci per via enterale?














La risposta corretta è la A
È fortemente sconsigliato aggiungere farmaci alla sacca di nutrizione enterale nella somministrazione di farmaci per via enterale. Questa pratica può causare interazioni imprevedibili tra i farmaci e la soluzione nutritiva, modificare la stabilità dei componenti, e influenzare negativamente l'assorbimento dei nutrienti o dei farmaci stessi.

59 di 64 Domande

Indichi qual e? la frequenza piu? idonea dell’automonitoraggio della glicemia in un diabetico:














La risposta corretta è la A
La frequenza dell’ automonitoraggio della glicemia in un diabetico si stabilisce su base individuale, considerando vari fattori come il tipo di diabete, lo schema di terapia, la necessità di avere informazioni sulla glicemia, quanto stabile sia questa ultima e la capacità di riconoscere le ipoglicemie. Questo approccio personalizzato è fondamentale poiché le condizioni e le esigenze dei pazienti con diabete possono variare ampiamente. Un programma di monitoraggio adatto a uno può non essere ideale per un altro, rendendo essenziale la valutazione dei bisogni specifici di ogni individuo per gestire al meglio la malattia.

60 di 64 Domande

Nel caso di somministrazione di un’infusione di Amiodarone in un paziente con una tachicardia sopra- ventricolare, lo stesso farmaco deve essere diluito in quale soluzione:














La risposta corretta è la A
Nel caso di somministrazione di un'infusione di Amiodarone per trattare la tachicardia sopra-ventricolare, il farmaco deve essere diluito in Glucosio al 5%. Questa specifica combinazione è necessaria per garantire la corretta solubilizzazione e la sicurezza dell'amministrazione del farmaco. L'Amiodarone, essendo liposolubile, richiede una base di diluizione che ne favorisca la compatibilità e la stabilizzazione durante l'infusione, motivo per cui si predilige il Glucosio al 5% rispetto ad altre soluzioni saline o elettrolitiche che potrebbero causare precipitazioni del principio attivo o interazioni incompatibili.

61 di 64 Domande

In pronto soccorso arriva una paziente incosciente che respira autonomamente. I parenti riferiscono una probabile assunzione incongrua di benzodiazepine. Quale farmaco ti aspetti che il medico prescriva?














La risposta corretta è la A
In pronto soccorso, per una paziente incosciente a seguito di probabile assunzione incongrua di benzodiazepine, ci si aspetta che il medico prescriva Flumazenil. Il Flumazenil è l'antagonista specifico dei recettori delle benzodiazepine, usato per invertire gli effetti sedativi delle benzodiazepine in caso di overdose. Neutralizza l'azione delle benzodiazepine facilitando il recupero della coscienza e migliorando la ventilazione nei casi in cui la depressione respiratoria sia dovuta all'assunzione di questi farmaci.

62 di 64 Domande

Indichi quale fra i seguenti non e? un intervento da adottare nel caso di una reazione trasfusionale:














La risposta corretta è la A
Nel caso di una reazione trasfusionale, comunicare l'avvenuta reazione all'allergologo reperibile non è un intervento da adottare. Questa azione non rientra nelle procedure standard di gestione delle reazioni trasfusionali, che normalmente comprendono il mantenimento dell'accesso venoso, la restituzione della sacca al servizio trasfusionale e la valutazione clinica del paziente. Queste misure mirano a garantire la sicurezza del paziente e a indagare le cause della reazione.

63 di 64 Domande

Un infermiere e? in malattia e non risulta reperibile nelle fasce orarie previste dalla normativa vigente. Non produce alcuna giustificazione rispetto all'episodio, nonostante gli sia contestato il comportamento. L'infermiere potrebbe incorrere in:














La risposta corretta è la A
Nel caso in cui un infermiere sia in malattia e non sia reperibile nelle fasce orarie stabilite, senza giustificare l'assenza nonostante l'episodio sia stato contestato, potrebbe affrontare un provvedimento disciplinare da parte del datore di lavoro. Questo perché , in campo lavorativo, l'assenza ingiustificata e la violazione delle normative su reperibilità e comunicazione delle condizioni di salute possono ritenersi violazioni delle responsabilità lavorative, portando così a sanzioni disciplinari direttamente collegate al rapporto di lavoro. La misura è volta a mantenere la corretta disciplina e organizzazione interna, essendo una prassi standard nelle politiche di gestione del personale.

64 di 64 Domande

Quali delle seguenti e? una pratica raccomandata nell’igiene orale dei pazienti ricoverati?














La risposta corretta è la A
Nella pratica dell'igiene orale dei pazienti ricoverati, è raccomandato che l’ infermiere esegua o supervisioni l’ igiene orale nei pazienti a rischio di aspirazione. Questa procedura è essenziale per prevenire l'aspirazione di batteri dalla bocca ai polmoni, potenzialmente causando infezioni come la polmonite. L’ attenzione alla prevenzione dell’ aspirazione è particolarmente cruciale in pazienti debilitati o non completamente coscienti, dove il rischio di inalare secrezioni orali contaminati è elevato. Questa pratica mira alla sicurezza e alla salute del paziente, prevenendo complicazioni aggiuntive durante il periodo di ricovero.

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