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1 di 61 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 61 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 61 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 61 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


5 di 61 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


6 di 61 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


7 di 61 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


8 di 61 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


9 di 61 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


10 di 61 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


11 di 61 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


12 di 61 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


13 di 61 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


14 di 61 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


15 di 61 Domande

Il Servizio Infermieristico e?:














La risposta corretta è la A
Il Servizio Infermieristico consiste nell'insieme del personale, delle funzioni e delle prestazioni effettuate dal personale infermieristico, tecnico e della riabilitazione ai vari livelli di responsabilità e nei diversi ambiti aziendali. Questa definizione sottolinea come il servizio infermieristico non si limiti alla semplice attività svolta da un singolo infermiere, ma comprenda un'ampia gamma di competenze, attività e responsabilità gestite da un team multidisciplinare. La diversità degli ambiti in cui operano i professionisti evidenzia la complessità e l'importanza di questo servizio nel contesto della salute e del benessere dei pazienti, andando oltre la mera assistenza diretta per abbracciare anche la prevenzione, educazione alla salute e riabilitazione.

16 di 61 Domande

Quando e? richiesto il consenso informato?














La risposta corretta è la A
Il consenso informato è richiesto negli interventi chirurgici, negli esami endoscopici e in caso di anestesia generale. Esso rappresenta un elemento cruciale nel rispetto dei diritti del paziente, assicurando che sia pienamente informato e consapevole delle procedure mediche a cui sarà sottoposto. Questo processo di comunicazione tra medico e paziente garantisce una comprensione chiarasulla natura dell'intervento, sui rischi, sui benefici e sulle alternative disponibili, consentendo al paziente di esprimere un consenso volontario e ben informato.

17 di 61 Domande

Il registro di “scarico” delle sostanze stupefacenti e psicotrope per la descrizione delle operazioni effettuate deve essere firmato:














La risposta corretta è la A
Il registro di "scarico" delle sostanze stupefacenti e psicotrope deve essere firmato dall'operatore che segue la somministrazione. Questa pratica garantisce la tracciabilità & responsabilità diretta nell'uso di tali sostanze, essenziale per la sicurezza dei pazienti e la conformità normativa. La firma dell'operatore attesta la correttezza delle operazioni svolte, contribuendo alla gestione controllata di sostanze potenzialmente pericolose.

18 di 61 Domande

Secondo l’art. 20 del D.P.R. 384/90 il diritto allo studio per il dipendente pubblico e? concesso:














La risposta corretta è la A
Secondo l'art. 20 del D.P.R. 384/90, il diritto allo studio è garantito a tutti i dipendenti pubblici che frequentano corsi di studio e professionali. Questo articolo evidenzia l'impegno verso l'educazione continua dei lavoratori, consentendo loro di seguire corsi sia di carattere professionale che di ulterioriore formazione accademica, senza restrizioni legate alla pertinenza con l'attività lavorativa svolta. Questa normativa sostiene quindi la crescita personale e professionale dei dipendenti pubblici, riconoscendo l'importanza dello sviluppo delle competenze in ogni fase della carriera lavorativa.

19 di 61 Domande

Che cosa si intende per antisepsi?














La risposta corretta è la A
L'antisepsi si riferisce a un complesso di normative finalizzate a prevenire o rallentare la proliferazione sia dei germi patogeni sia di quelli non patogeni. L'obiettivo principale di queste pratiche è di contrastare la diffusione e la crescita di microorganismi dannosi negli ambienti o sui tessuti viventi, garantendo così una barriera protettiva contro infezioni e malattie. Essa non mira, tuttavia, alla sterilizzazione completa, che invece prevede l'eliminazione di tutti i microrganismi viventi. L'antisepsi gioca un ruolo vitale nell'ambito medico e chirurgico per la prevenzione delle infezioni, mediante l'uso di sostanze antimicrobiche applicate sulla pelle, sulle ferite o sulle superfici per limitare l'esposizione ai patogeni.

20 di 61 Domande

L’obbligo della formazione permanente (ECM) per il mantenimento dell’adeguatezza professionale e? stato introdotto col:














La risposta corretta è la A
L'obbligo della formazione permanente (ECM) per il mantenimento dell'adeguatezza professionale è stato imposto dal D.Lgs. 229/1999, che mira alla razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questa normativa ha introdotto un sistema di aggiornamento continuo per gli operatori sanitari, riconoscendo l'importanza della formazione come strumento per assicurare la qualità e l'efficienza delle prestazioni sanitarie. In questo modo, si garantisce che i professionisti mantenano e aggiornino le proprie competenze in linea con gli sviluppi scientifici e tecnologici, al fine di rispondere al meglio alle esigenze di salute della popolazione.

21 di 61 Domande

Possiamo definire ricorrente una febbre come:














La risposta corretta è la A
La febbre ricorrente è definita come i periodi in cui la temperatura è elevata per molti giorni, alternati a molti giorni di temperatura normale. Questo pattern indica che la febbre va e viene in cicli, manifestandosi per un periodo prolungato prima di interrompersi temporaneamente, per poi ripresentarsi. Questa condizione può essere indicativa di varie patologie o infezioni che necessitano di attenzione medica per identificare la causa sottostante. La febbre è un meccanismo di difesa dell'organismo che aiuta a combattere le infezioni, ma quando si manifesta in modo ricorrente, è importante indagarne le cause.

22 di 61 Domande

Il “problem solving” e?:














La risposta corretta è la A
Il "problem solving" è una metodologia scientifica per la risoluzione dei problemi. Questa definizione mette in evidenza la natura sistematica e strutturata del processo, che si basa sull'analisi degli elementi di un problema per trovare la soluzione più efficace. Non specifica un campo di applicazione, quindi non è limitata a un'area come l'assistenza infermieristica o la psicologia, ma è uno strumento versatile che può essere utilizzato in vari contesti.

23 di 61 Domande

La prevenzione primaria:














La risposta corretta è la A
La prevenzione primaria è rivolta alla popolazione sana. Questo tipo di prevenzione mira a prevenire lo sviluppo di malattie o lesioni prima che si verifichi qualsiasi problema. Ad esempio, la promozione di uno stile di vita salutare attraverso una dieta equilibrata, l'esercizio fisico e l'evitamento del fumo e dell'alcol, può essere considerata una forma di prevenzione primaria. L'obiettivo è ridurre i fattori di rischio e mantenere un alto livello di benessere nella comunità , intervenendo prima che possano emergere problemi di salute.

24 di 61 Domande

L’atteggiamento di “caring” e?:














La risposta corretta è la A
L'atteggiamento di "caring" è caratteristico dei professionisti che lavorano in campo sociosanitario e in altri campi di supporto alla persona. Questo concetto si basa sulla cura e sulla compassione verso gli altri, nonché sulla capacità di assistere le persone in vari contesti e situazioni di vulnerabilità . Il "caring" non è esclusivo di una singola professione ma attraversa diverse discipline, inclusa la medicina, l'infermieristica, la psicologia e il lavoro sociale, sottolineando l'importanza dell'empatia e del sostegno umano nei confronti di chi è in difficoltà o ha bisogno di assistenza.

25 di 61 Domande

Da quale dei seguenti soggetti NANDA accetta proposte per nuove diagnosi?














La risposta corretta è la A
NANDA International accetta proposte per nuove diagnosi da qualsiasi infermiere interessato. Questa politica evidenzia l'approccio inclusivo e attento alla crescita professionale e allo sviluppo delle conoscenze nel campo infermieristico. Il processo aperto consente a professionisti provenienti da qualsiasi contesto e livello di esperienza di contribuire al corpus delle diagnosi infermieristiche, facilitando un'amplia collaborazione e diversità di contributi.

26 di 61 Domande

Il decreto legislativo n. 229 del 19 giugno 1999 obbliga ogni professionista in ambito sanitario:














La risposta corretta è la A
Il decreto legislativo n. 229 del 19 giugno 1999 obbliga ogni professionista in ambito sanitario alla formazione continua. Questa normativa riconosce l'importanza dell'aggiornamento e dell'approfondimento professionale come elemento chiave per garantire la qualità e l'efficacia dell'assistenza sanitaria. La formazione continua permette ai professionisti del settore di rimanere aggiornati sulle ultime evoluzioni in campo medico e scientifico, migliorando così le competenze e le performance.

27 di 61 Domande

Quale tra le affermazioni elencate, relative all'uso dei guanti non sterili, e? da considerare NON CORRETTA?














La risposta corretta è la A
L'uso dei guanti non sterili non evita il lavaggio delle mani. Questa affermazione è errata perché il lavaggio delle mani è un'importante pratica di igiene che deve essere mantenuta anche quando si usano i guanti. I guanti infatti non forniscono una protezione assoluta e possono essere soggetti a perforazioni o contaminazione, rendendo necessario il lavaggio delle mani prima e dopo il loro uso per ridurre il rischio di trasmissione di infezioni.

28 di 61 Domande

“Compromissione della mobilita?” e?:














La risposta corretta è la A
La "compromissione della mobilità " è definita come una diagnosi infermieristica. Questa classificazione aiuta il personale infermieristico a individuare e trattare le limitazioni fisiche del paziente che eventualmente impediscono movimenti fluidi e sicuri. In particolare, si concentra sulla capacità di muoversi liberamente in modo funzionale e sicuro, includendo aspetti come la deambulazione, la capacità di girarsi a letto e quel che concerne la mobilità generale. Essendo una diagnosi infermieristica, cade sotto la responsabilità diretta delle cure infermieristiche, piuttosto che richiedere un intervento diretto di altri professionisti sanitari, anche se il lavoro di squadra rimane essenziale.

29 di 61 Domande

Per un neonato la sede elettiva per l'iniezione intramuscolare e?:














La risposta corretta è la A
Nell'eseguire un'iniezione intramuscolare su un neonato, la sede elettiva è il retto femorale. Questa specifica area è preferita perché in questa fase della vita, alcune aree corporee come il dorso-gluteo e il deltoide potrebbero non essere sufficientemente sviluppate per garantire la sicura somministrazione del farmaco. Inoltre, l'utilizzo del retto femorale riduce il rischio di danneggiare tessuti importanti e assicura una più efficace assorbimento della medicina. Questa pratica si basa sulla necessità di individuare il sito più sicuro e adatto per l'inoculazione, tenendo conto dello sviluppo muscolare e del ridotto rischio di complicanze nel neonato.

30 di 61 Domande

Il medico competente in base alle disposizioni del Decreto Legislativo 9.4.2008 n. 81 ha il compito di:














La risposta corretta è la A
Il medico competente ha il compito di eseguire sui dipendenti visita medica preventiva e periodica, allo scopo di constatare l'assenza di controindicazioni di idoneità alla mansione specifica. Questa pratica è fondamentale per garantire che ogni lavoratore sia effettivamente in grado di svolgere le proprie funzioni senza rischi per la sua salute, in linea con quanto previsto dal Decreto Legislativo 9.4.2008 n. 81. Queste valutazioni preventivo-periodiche sono essenziali per prevenire problemi di salute legati all'attività lavorativa e per assicurare un ambiente di lavoro sicuro e adatto alle capacità di ogni individuo.

31 di 61 Domande

Una “malattia infettiva che colpisca simultaneamente piu? collettivita? e la cui diffusione interessa piu? aree geografiche del mondo, con un alto numero di casi gravi ed una mortalita? elevata” e? detta:














La risposta corretta è la A
Una malattia infettiva che colpisce simultaneamente più collettività e si diffonde in diverse aree geografiche del mondo, con un alto numero di casi gravi e una mortalità elevata, è definita come una pandemia. La caratteristica principale della pandemia risiede nella sua ampia diffusione su scala globale, a differenza di endemie ed epidemie che sono localizzate geograficamente in maniera più ristretta. La pandemia supera i confini nazionali, influenzando popolazioni su vasta scala.

32 di 61 Domande

La vaccinazione nei confronti del tetano si realizza mediante la somministrazione di che tipo di vaccino?














La risposta corretta è la A
La vaccinazione contro il tetano si realizza mediante la somministrazione di un vaccino a base di anatossina. Questo significa che si utilizza una tossina detossificata, ovvero la tossina prodotta dal batterio che causa il tetano viene trattata chimicamente o termicamente per perdere la sua capacità di provocare la malattia, mantenendo però la capacità di stimolare il sistema immunitario a produrre una risposta protettiva.

33 di 61 Domande

Come si chiama la manifestazione dei caratteri tipici della puberta?, come lo sviluppo della ghiandola mammaria, prima degli otto anni d’eta??














La risposta corretta è la A
La manifestazione dei caratteri tipici della pubertà , come lo sviluppo della ghiandola mammaria, prima degli otto anni d'età si chiama Telarca. Il Telarca descrive specificamente l'inizio dello sviluppo del seno nelle ragazze, un evento che normalmente segna una delle prime fasi della pubertà . A differenza del Pubarca, che indica l'apparizione dei peli pubici, e della Menarca, che designa la prima mestruazione, il Telarca si concentra esclusivamente sullo sviluppo delle mammelle. Questo fenomeno può essere indice di una pubertà precoce se avviene prima del tempo atteso, ovvero prima degli 8 anni per le ragazze, necessitando talvolta di una valutazione medica.

34 di 61 Domande

La procedura e?:














La risposta corretta è la A
La procedura corretta è una successione logica di ore, espressa in forma scritta, con lo scopo di eseguire un intervento secondo criteri di correttezza. Questa definizione sottolinea l'importanza della documentazione scritta e del rispetto degli standard di correttezza, assicurando che le azioni siano eseguite in modo sistematico e replicabile, evitando deviazioni non standardizzate o interpretazioni personali.

35 di 61 Domande

La teoria dei bisogni nell’infermieristica e? stata elaborata da:














La risposta corretta è la A
La teoria dei bisogni nell’ infermieristica è stata elaborata da Virginia Henderson. Questa teoria pone al centro l'individuo, enfatizzando il suo supporto fino al raggiungimento dell'indipendenza. Henderson identifica 14 bisogni fondamentali che l'infermieristica dovrebbe indirizzare, facilitando così il processo di recupero e autonomia del paziente. Questo modello ha influenzato profondamente l'approccio al paziente, promuovendo un'assistenza che considera la persona nella sua interezza.

36 di 61 Domande

I livelli conoscitivi della ricerca sono:














La risposta corretta è la A
I livelli conoscitivi della ricerca includono: esplorativi e descrittivi dei fenomeni; interpretativi di relazioni predittiva o prescrittiva tra fenomeni; e descrittivi di relazioni tra fenomeni. Questi livelli consentono di comprendere in modo graduale e approfondito i fenomeni, partendo dall'osservazione e descrizione, fino all'interpretazione delle relazioni, sia in chiave predittiva che prescrittiva, tra vari elementi studiati.

37 di 61 Domande

Le attivita? che costituiscono la fase di accertamento sono (indicare quella errata):














La risposta corretta è la A
Le attività che fanno parte della fase di accertamento escludono "la determinazione degli obiettivi". Questo perché l'accertamento comprende principalmente la valutazione, la raccolta e l'organizzazione dei dati relativi a un determinato ambito o progetto per una corretta analisi della situazione. La determinazione degli obiettivi si colloca tipicamente in una fase preliminare o successiva, in cui si definiscono le mete e le finalità da raggiungere seguendo i risultati dell'accertamento.

38 di 61 Domande

L'oggetto di studio della disciplina infermieristica e?:














La risposta corretta è la A
L'oggetto di studio della disciplina infermieristica è l'uomo ed il suo bisogno di assistenza infermieristica. Questo campo si concentra sull'assistere l'individuo nelle varie fasi della vita, indipendentemente dalla presenza di patologie, mirando al mantenimento o al recupero della salute e alla prevenzione delle malattie. L'approccio è quindi olistico e centrato sull'essere umano, riconoscendo l'importanza dei bisogni fisici, psicologici e spirituali dell'individuo.

39 di 61 Domande

L'infermiere, riguardo a trattamenti finalizzati alla morte dell'assistito:














La risposta corretta è la A
L'infermiere non partecipa a trattamenti finalizzati alla morte dell'assistito, sia che la richiesta provenga dall'interessato sia dai familiari. Questa norma si basa sui principi etici e legali che regolamentano la professione infermieristica, ponendo la salvaguardia della vita e il rispetto della dignità della persona al centro dell'assistenza sanitaria. La partecipazione attiva a pratiche volte a causare intenzionalmente la morte contravviene ai codici deontologici degli infermieri e alla legislazione vigente in molti Paesi, dove l'eutanasia attiva o l'assistenza al suicidio sono illegali o soggette a rigorose condizioni.

40 di 61 Domande

Il flussimetro:














La risposta corretta è la A
Il flussimetro regola il flusso del gas in litri al minuto. Questo dispositivo è essenziale per garantire il corretto dosaggio di gas necessario, ad esempio, durante procedure mediche o industriali, offrendo una regolazione precisa della quantità di gas erogato al minuto.

41 di 61 Domande

L'apertura di una ferita e? chiamata:














La risposta corretta è la A
L'apertura di una ferita è chiamata deiscenza. Questo termine si riferisce al mancato consolidamento e alla riapertura dei margini di una ferita che in precedenza sembrava essere in via di guarigione. La deiscenza può manifestarsi a seguito di suture chirurgiche che cedono, di un'infezione che indebolisce i tessuti circostanti, o di una tensione eccessiva sulla ferita. È importante monitorare tale condizione per prevenire complicanze quali infezioni o ulteriori danni ai tessuti.

42 di 61 Domande

Le feci acoliche sono:














La risposta corretta è la A
Le feci aoliche sono feci prive di colore, indicando un'assenza di bile nel tratto intestinale, essenziale per la digestione dei grassi e che conferisce alle feci la loro colorazione normale. Questo può essere un segno di ostruzione del dotto biliare o altre problematiche epatiche, sottolineando la necessità di attenzione medica.

43 di 61 Domande

Il massaggio cardiaco esterno nel bambino prevede il rapporto compressione insufflazione pari a:














La risposta corretta è la A
Il massaggio cardiaco esterno nel bambino prevede un rapporto compressione insufflazione pari a 5/1. Questo indica che per ogni 5 compressioni toraciche effettuate, deve essere eseguita 1 insufflazione. Questo rapporto è stabilito per massimizzare l'efficacia della rianimazione, assicurando un adeguato apporto di ossigeno e la circolazione del sangue.

44 di 61 Domande

Il neonato deve urinare:














La risposta corretta è la A
Il neonato deve urinare entro 24 ore dalla nascita. Questo è un importante indicatore di salute nei neonati, poiché la capacità di produrre e espellere urina mostra un buon funzionamento dei reni e del sistema urinario in generale. La prima minzione è un segno vitale che i medici attendono e monitorano per confermare che i sistemi interni del neonato stiano operando correttamente.

45 di 61 Domande

Quando e? possibile violare il segreto professionale?














La risposta corretta è la A
Il segreto professionale può essere violato in caso di divulgazione di fatti noti. Questo significa che, se durante l'esercizio delle loro funzioni, i professionisti vengono a conoscenza di informazioni che devono essere comunicate secondo la legge o per prevenire un grave e imminente pericolo, possono essere autorizzati a rompere il segreto professionale. Questa eccezione è strettamente regolamentata per assicurare che la privacy degli individui sia protetta, salvo in circostanze eccezionali dove sia necessario salvaguardare interessi maggiori.

46 di 61 Domande

L’afasia espressiva e? caratterizzata da:














La risposta corretta è la A
L'afasia espressiva è caratterizzata da linguaggio limitato, articolazione rallentata e grammatica ridotta. Questa condizione comporta difficoltà nel formare frasi complete o complesse, portando a un discorso ridotto nonostante le capacità cognitive restino intatte. L'afasia espressiva, nota anche come afasia di Broca, interferisce principalmente con la produzione del linguaggio, mantenendo spesso la comprensione intatta. Questo tipo di afasia, quindi, si manifesta con una difficoltà marcata nel parlare fluentemente nonostante la persona sappia esattamente cosa vuole dire.

47 di 61 Domande

In quale dei seguenti segmenti intestinali non avviene l’assorbimento delle sostanze alimentari:














La risposta corretta è la A
Nel colon non avviene l'assorbimento delle sostanze alimentari. A differenza del colon, il digiuno, l'ileo e il duodeno sono segmenti dell'intestino dove avviene intensamente l'assorbimento di nutrienti. Queste aree del tratto gastrointestinale sono infatti essenziali nell'assorbimento di vitamine, minerali, carboidrati, proteine e grassi, fondamentali per il nostro sostentamento e salute generale. Il colon, d'altra parte, è principalmente coinvolto nella reidratazione e nella formazione delle feci, oltre alla fermentazione di sostanze non digerite grazie all'attività di flora batterica presente.

48 di 61 Domande

La sensibilita? di un test diagnostico si calcola con la formula:














La risposta corretta è la A
La sensibilità di un test diagnostico si determina dividendo i veri positivi per il totale dei malati, ovvero indica la percentuale di soggetti malati correttamente identificati dal test. Questa misura è fondamentale per valutare l'efficacia di un test nel riconoscere la presenza di una patologia quando essa è effettivamente presente.

49 di 61 Domande

Il trattamento della pancreatite acuta prevede:














La risposta corretta è la A
Il trattamento della pancreatite acuta prevede il continuo svuotamento del contenuto gastrico. Questa pratica è mirata a ridurre lo stimolo alla secrezione pancreatica, consentendo all'organo di riposarsi e recuperare. La pancreatite acuta è infatti un'infiammazione del pancreas che può variare da lieve a severa. Le cause principali comprendono i calcoli biliari e l'abuso di alcol. Affrontare la patologia richiede un quadro di interventi mirati a supportare e proteggere la funzionalità pancreatica riducendo gli stimoli che potrebbero aggravare l'infiammazione.

50 di 61 Domande

L’infermiere nel compilare la cartella clinica, risponde di falso ideologico quando:














La risposta corretta è la A
Nel caso in cui un infermiere attesti falsamente che un fatto è stato compiuto o è avvenuto in sua presenza, oppure ometta o alteri dichiarazioni da lui ricevute, si rende responsabile di falso ideologico nella compilazione della cartella clinica. Ciò implica la registrazione di informazioni non veritiere o la modifica di dichiarazioni, minando l'affidabilità e la precisione dei dati sanitari del paziente, essenziali per un corretto iter terapeutico e per la documentazione clinica storica del paziente. La correttezza e la veridicità nelle compilazioni delle cartelle cliniche sono fondamentali per garantire la qualità dell'assistenza sanitaria.

51 di 61 Domande

La cardioversione elettrica sincronizzata puo? essere indicata in caso di:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è "Flutter atriale". La cardioversione elettrica sincronizzata è spesso indicata nel trattamento del flutter atriale, una condizione in cui il ritmo cardiaco diventa anormalmente veloce a causa di una contrazione rapida delle atri, i due compartimenti superiori del cuore. Questo trattamento mira a ripristinare un ritmo cardiaco normale mediante l'applicazione di una scarica elettrica controllata e sincronizzata al battito cardiaco del paziente.

52 di 61 Domande

Il valore normale della pressione intracranica e?:














La risposta corretta è la A
Il valore normale della pressione intracranica è inferiore a 5 mmHg. Questo parametro è cruciale nell’ ambito neurologico poiché variazioni significative possono indicare la presenza di condizioni patologiche che richiedono intervento. La pressione intracranica (PIC) riflette l'equilibrio tra il volume del tessuto cerebrale, del sangue e del liquido cerebrospinale all'interno del cranio. Valori normali contribuiscono al corretto funzionamento cerebrale e alla prevenzione di danni neurali.

53 di 61 Domande

Una sperimentazione clinica controllata e? detta in doppio cieco quando:














La risposta corretta è la A
Nella sperimentazione clinica controllata in doppio cieco, né il paziente né lo sperimentatore sono a conoscenza del tipo di trattamento effettuato. Questo metodo è adottato per evitare qualsiasi forma di bias (distorsione) nelle aspettative sia dei partecipanti che dei ricercatori, garantendo un'analisi oggettiva dell'efficacia del trattamento.

54 di 61 Domande

Il maggior effetto di un’insulina ad azione intermedia somministrata per via sottocutanea si ottiene dopo:














La risposta corretta è la A
L'insulina ad azione intermedia somministrata per via sottocutanea raggiunge il suo maggiore effetto dopo 6-8 ore dall'assunzione. Questo tipo di insulina è spesso usato per mantenere i livelli di glucosio nel sangue costanti durante il giorno o la notte. A differenza delle forme di insulina ad azione rapida o prolungata, quella intermedia ha un picco di azione che si colloca entro questo specifico intervallo di tempo, rendendola adatta per coprire le necessità insuliniche al di fuori dei pasti o durante la notte.

55 di 61 Domande

Il D.Lgs. 81/2008 si applica:














La risposta corretta è la A
Il D.Lgs. 81/2008 si applica a tutti i settori dell'attività pubblica o privata. Questo significa che le norme dettate da questo decreto in tema di salute e sicurezza sul lavoro non sono limitate a specifici ambiti o settori, bensì riguardano l'intero panorama lavorativo italiano, sia nel settore pubblico che in quello privato. In questo modo, si garantisce un livello uniforme di tutela per tutti i lavoratori, indipendentemente dal campo in cui operano.

56 di 61 Domande

Indicare qual e? una complicanza precoce della tracheotomia:














La risposta corretta è la A
Una complicanza precoce della tracheotomia è l’ enfisema sottocutaneo. Questo si verifica quando l'aria fuoriesce dagli spazi aerei polmonari nel tessuto connettivo sottocutaneo, causando gonfiore e distensione nei tessuti circostanti. L'enfisema sottocutaneo può derivare da una serie di procedure chirurgiche, tra cui la tracheotomia, a causa del passaggio accidentale dell'aria dal tratto respiratorio al tessuto sottocutaneo durante l'intervento.

57 di 61 Domande

In pazienti con chetoacidosi diabetica e? di importanza critica reintegrare il:














La risposta corretta è la A
Nel trattamento dei pazienti con chetoacidosi diabetica è fondamentale la reintegrazione di potassio. Questa condizione causa una significativa deficienza di potassio, benché inizialmente i livelli sierici possano apparire normali o elevati a causa della traslocazione dal compartimento intracellulare a quello extracellulare. È cruciale reintegrarlo per prevenire complicazioni legate alla sua carenza. La chetoacidosi diabetica implica un grave squilibrio metabolico caratterizzato dall'accumulo di corpi chetonici nel sangue, che può disturbare l'equilibrio elettrolitico, sottolineando ulteriormente l'importanza della corretta gestione del potassio.

58 di 61 Domande

La definizione piu? appropriata di “Risk Management” e?:














La risposta corretta è la A
La definizione più appropriata di "Risk Management" è l'identificazione del livello di rischio, eliminazione o riduzione dell'esposizione e continuo monitoraggio del livello di rischio individuale e collettivo. Questa risposta evidenzia le principali attività del Risk Management: identifica prima i rischi, cerca poi di eliminare o ridurre al minimo l'esposizione a tali rischi, e infine, procede con un monitoraggio continuo per garantire che i livelli di rischio rimangano controllati. La gestione del rischio è dunque un processo dinamico e proattivo volto alla sicurezza e alla riduzione delle possibili perdite.

59 di 61 Domande

Quale tra le seguenti alternative indica analgesici non oppiodi:














La risposta corretta è la A
Gli analgesici non oppioidi correttamente indicati sono l'Acido acetilsalicilico, il Ketoprofene e il Naprossene. Questi farmaci agiscono riducendo l'infiammazione e il dolore senza l'impiego di oppioidi. L'Acido acetilsalicilico, oltre alle sue proprietà analgesiche e antipiretiche, inibisce la formazione di sostanze che promuovono infiammazione e dolore. Il Ketoprofene è un antiinfiammatorio non steroideo (FANS) che agisce in modo simile, mentre il Naprossene è noto per la sua lunga durata d'azione. Questi farmaci sono comunemente usati per trattare dolori lievi a moderati, dolore associato a condizioni come l'artrite, e per ridurre la febbre.

60 di 61 Domande

Quale tra i seguenti farmaci e? un “diuretico osmotico”?














La risposta corretta è la A
Il Mannitolo è un diuretico osmotico. Questo agisce trattenendo acqua nelle urine mediante la creazione di un gradiente osmotico nel nefrone, impedendo la riacquisizione di acqua e accelerando la diuresi. Gli altri menzionati, come il Furosemide e lo Spironolattone, agiscono invece su differenti meccanismi fisiologici di regolazione dell'equilibrio idrico e della pressione sanguigna.

61 di 61 Domande

Quali sono le azioni principali della digossina sul cuore?














La risposta corretta è la A
La digossina agisce sul cuore aumentando la forza di contrazione e rallentando la frequenza cardiaca. Questo effetto dual è il risultato della sua capacità di inibire l'ATPasi sodio-potassio, portando a un aumento del calcio intracellulare che intensifica la contrattilità (inotropismo positivo) e modula il sistema nervoso parasimpatico per decelerare la frequenza dei battiti (effetto cronotropo negativo).

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