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1 di 154 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta č la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica č classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocitŕ di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m˛) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m˛; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m˛; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m˛; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m˛; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m˛. La velocitŕ di filtrazione glomerulare puň essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^etŕ, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo č poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si puň usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 154 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta č la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") č un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva puň essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 154 Domande

In figura č rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta č la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta č “Quando č presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando č presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione č massima se il glucosio č basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione č la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 154 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta č la B

Il quadro clinico descritto č compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi č una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticitŕ e vitalitŕ cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica č l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto piů o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica č l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecitŕ parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche piů comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi č confermata da striscio periferico, test di solubilitŕ ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


5 di 154 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore perň č aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta č la C.

La flogosi č un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. Č quindi la risposta al danno tissutale ed č un processo reattivo (diverso dalla necrosi che č regressiva), aspecifico (contro tutto ciň che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo č rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilitŕ vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 č prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilitŕ.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilitŕ capillare con essudazione proteica e aumento della viscositŕ ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi č movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente č continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilitŕ ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (giŕ presenti sui leucociti, ma con bassa affinitŕ: aumentano l’aviditŕ a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede piů tempo.


6 di 154 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima č stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente č affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo č alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensitŕ decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti č la causa piů probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D č corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico č indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che puň essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, piů soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche č l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, etŕ avanzata. Agenti piů comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, puň causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite č improbabile (risposta A errata).

La BPCO č una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO č errata (risposta B errata).

La polmonite č un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Puň essere comunitaria (piů spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. Č indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: piů compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare č occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


7 di 154 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo č affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: č emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalitŕ , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta č la D.

La malattia reumatica č la causa piů frequente di stenosi mitralica non complicata. Č caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm˛) fino a valori <1 cm˛. A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole č aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, puň verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare č proporzionale al grado di stenosi ed č sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo puň diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica č rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto piů bassa di quella aortica, fa sě che il sangue refluisca in atrio giŕ durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% č indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, č probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm˛) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, č la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimitŕ della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. Č una tecnica mini-invasiva che riduce morbilitŕ e mortalitŕ perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non puň essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui č indicata la sostituzione valvolare.


8 di 154 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta č la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attivitŕ elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non č visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In etŕ giovanile, dopo la pubertŕ, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negativitŕ puň coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertŕ, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o piů derivazioni contigue del ventricolo destro puň indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, piů raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro č spesso familiare, piů frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi č presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma puň estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, č causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in etŕ giovanile durante o subito dopo l’attivitŕ fisica. In presenza di un ECG di questo tipo č quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


9 di 154 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrŕ successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale č la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta č la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile č virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi č importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia č grave č possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta č la D).


10 di 154 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta č la B.

Il diabete č un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilitŕ all’insulina. Questa alterata secrezione puň variare da forme severe, in cui la produzione di insulina č nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non č in grado di slatentizzare un diabete mellito: č necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che puň avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessitŕ di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non piů praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina č l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicitŕ da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete puň rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale č <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia č >200 mg/dl.


11 di 154 Domande

La signora Bellini č una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti č la diagnosi piů probabile?

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La risposta corretta č la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 č <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso č verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) č una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. Č caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacitŕ bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


12 di 154 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico č essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual č tra i seguenti alimenti quello che presenta il piů basso indice glicemico?

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La risposta corretta č la A.

Il diabete č un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilitŕ all’insulina. Questa alterata secrezione puň variare da forme severe, in cui la produzione di insulina č nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non č in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non piů praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina č l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicitŕ da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete puň progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiaritŕ per diabete dai 30-40 anni, obesitŕ, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi č di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi č sempre piů precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesitŕ, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza č ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, č solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


13 di 154 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che č stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta č la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) č stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). Č stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


14 di 154 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale č la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta č la D.

Dalla radiografia mostrata si puň apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


15 di 154 Domande

Un uomo di 45 anni pesa 114 kg ed e’ alto 175 cm (BMI 37,2). Quale e’ il suo grado di obesita’ ?














La risposta corretta è la D. 

Un uomo di 45 anni con un BMI di 37,2 ha un’obesità di II grado. Invece, l’obesità di I grado si ha per BMI da 30-34,9 , di III grado per BMI tra 39,9 e 49,9 ; di IV grado per BMI superiore a 50 (risposte A,B,C ed E errate).


16 di 154 Domande

Quale delle seguenti patologie rientra nella diagnosi differenziale di dolore epigastrico?














La risposta corretta è la A.

Le patologie che rientrano nella diagnosi differenziale del dolore epigastrico sono: l’infarto del miocardio, in particolar modo l’infarto della faccia inferiore o diaframmatica del cuore, l’ulcera gastrica, la malattia da reflusso gastroesofageo e la pancreatite acuta lieve.


17 di 154 Domande

Quali strutture costituiscono normalmente il cordone ombelicale?














La risposta corretta è la E. 

Il cordone ombelicale è costituito, normalmente, da una vena, due arterie e gelatina di Wharton. La vena ombelicale trasporta sangue ricco di ossigeno al feto, invece, le due arterie trasportano i cataboliti dal feto alla placenta materna.


18 di 154 Domande

L'ematuria puo’ essere causata da:














La risposta corretta è la C.

L’ematuria può essere causata da: cistite, tumore del rene, calcolosi reno-ureterale. Si definisce ematuria la presenza di globuli rossi nelle urine, in particolare > 3 globuli rossi per campo ad alta risoluzione all'esame del sedimento urinario. 


19 di 154 Domande

Un ragazzo di 25 anni si reca dal proprio medico riferendo episodi caratterizzati da pallore delle dita delle mani seguito da colorito bluastro e successivo arrossamento della cute. La sequenza trifasica descritta come viene definita?














La risposta corretta è la C.  

La sequenza trifasica descritta viene definita Fenomeno di Raynaud. Si tratta di un episodio di vasocostrizione critica, in genere scatenato dal freddo, caratterizzato da pallore delle dita delle mani seguito da colorito bluastro e successivo arrossamento della cute. Il pallore corrisponde alla fase ischemica del fenomeno e consegue a fenomeni di vasospasmo delle arterie digitali; durante la fase ischemica si ha dilatazione venulare e capillare, con comparsa di cianosi dovuta alla presenza di sangue scarsamente ossigenato. Sensazione di freddo, perdita di sensibilità o parestesie digitali si associano spesso alle fasi descritte sopra. Con il riscaldamento dell'arto si osserva la risoluzione del vasospasmo digitale, seguita da un notevole aumento del flusso a livello delle arteriole e dei capillari dilatati: si tratta della cosiddetta "iperemia reattiva", responsabile del marcato arrossamento cutaneo. Oltre all'arrossamento e a una sensazione di calore, il paziente non di rado lamenta una pulsazione dolorosa a livello delle dita durante la fase iperemica. Invece, la Livedo Reticularis si tratta di una patologia caratterizzata dalla presenza di aree localizzate a livello degli arti in cui la cute mostra una serie di chiazze o un vero e proprio reticolo di colore rosso-bluastro; la perniosi è una vasculite associata a esposizione al freddo in cui compaiono eritemi sollevati a livello della parte inferiore delle gambe e in corrispondenza dei piedi, associati a prurito e bruciore, che talora vanno incontro a ulcerazione; l’eritromelalgia è una condizione patologica caratterizzata dalla comparsa di bruciore ed eritemi a livello degli arti; infine, le vasculiti sono processi infiammatori a carico delle pareti dei vasi (risposte A, B,D ed E errate).


20 di 154 Domande

Una donna di 55 anni si reca dal proprio medico riferendo episodi caratterizzati da pallore delle dita delle mani seguito da colorito bluastro e successivo arrossamento della cute. In quale delle seguenti patologie e’ piu’ frequente questo fenomeno?














La risposta corretta è la A.

La patologia in cui è più frequente questo fenomeno, chiamato Fenomeno di Raynaud è la sclerodermia. È una malattia cronica sistemica a eziologia sconosciuta, caratterizzata da ispessimento della cute (sclerodermia) e tipico interessamento di molteplici organi interni, in particolare polmoni, tratto gastrointestinale, cuore e reni. Invece, la fibromialgia è una malattia caratterizzata da algie muscoloscheletriche diffuse, rigidità, parestesie, disturbi del sonno e facile faticabilità, associati a punti dolorosi multipli, diffusi e simmetrici nei tessuti molli; l’osteoporosi è definita come una riduzione della resistenza dell'osso che conduce a un aumento del rischio di fratture; l’ipertensione arteriosa consiste in un aumento dei livelli pressori; l’intossicazione da digitale presenta disturbi della conduzione cardiaca e sintomi quali vomito e nausea causati da un’ eccessiva somministrazione di digitale (risposte B, C, D ed E errate).


21 di 154 Domande

Un ragazzo di 18 anni giunge in guardia medica per un senso di costrizione al torace associato a tosse non produttiva. All'esame obiettivo si rileva SpO2 96% in aria ambiente, sono presenti tachipnea, tachicardia, fischi e sibili su tutto l'ambito toracico. Quale tra i seguenti provvedimenti e’ quello piu’ indicato?














La risposta corretta è la B.

Il provvedimento più indicato è la somministrazione di dosi ripetute di SABA (short action beta agonist) come il salbutamolo per via inalatoria. Il paziente del caso clinico proposto è affetto da un attacco acuto di asma, una malattia cronica comune e potenzialmente grave che causa sintomi respiratori, limitazioni delle attività e attacchi acuti che talvolta possono essere fatali. Le ultime linee guida GINA 2020, oltre al salbutamolo, consigliano anche uso precoce di corticosteroidi, ipratropio bromuro e ossigeno. Invece, l’uso di atropina endovena, farmaco anti recettore muscarinico, è indicato per il trattamento dell’avvelenamento da organofosforici e nella fase di induzione dell’anestesia; la somministrazione di aminofilline è meno efficace del salbutamolo in caso di attacco acuto di asma; la somministrazione di antistaminico è indicata in caso di reazioni allergiche ( risposte A,C,D ed E errate).


22 di 154 Domande

Un uomo di 62 anni, BMI 30, giunge al Pronto Soccorso con un quadro di severa dispnea associata a tachipnea, tachicardia e ipertensione. All'auscultazione del torace sono presenti rantoli e sibili. Le indagini emato biochimiche mostrano un aumento significativo del BNP. Quale tra i suddetti reperti clinico laboratoristici suggerisce maggiormente una causa cardiogena del quadro clinico descritto?














La risposta corretta è la C.

Il reperto clinico laboratoristico che suggerisce maggiormente una causa cardiogena del quadro clinico descritto è l’aumento dei livelli di BNP. Il peptide natriuretico cerebrale (brain natriuretic peptide, BNP) è un peptide immagazzinato principalmente nel miocardio ventricolare ed è liberato in seguito all'aumento della pressione ventricolare diastolica. La sua funzione consiste nell’escrezione di sodio e acqua mediante aumento della velocità di filtrazione glomerulare, inibizione del riassorbimento di sodio nei dotti collettori delle papille e inibizione del rilascio di renina e aldosterone; vasodilatazione arteriolare e venosa, antagonizzando l'azione vasocostrittrice di angiotensina II, AVP e della stimolazione simpatica. Nell'insufficienza cardiaca congestizia e nella cirrosi con ascite e livelli sierici di ANP e BNP sono elevati, ma non tanto da prevenire la formazione degli edemi.


23 di 154 Domande

Un uomo cardiopatico giunge al Pronto Soccorso con un quadro di severa dispnea associata a tachipnea. Pressione arteriosa 140/90 mmHg. All'auscultazione del torace sono presenti rantoli e sibili. Nel sospetto di un edema polmonare cardiogeno viene intrapresa subito la terapia farmacologica. Quale dei seguenti provvedimenti NON e’ utile in questo quadro clinico?














La risposta corretta è la C.

Nel sospetto di un edema polmonare cardiogeno non è utile la somministrazione di atenololo. Si tratta di un farmaco antagonista selettivo dei recettori β-1, che si può usare in modo sicuro anche nei pazienti affetti da broncocostrizione ma non utile in un soggetto con insufficienza cardiaca acuta con edema polmonare. Invece, in caso di edema polmonare, bisogna immediatamente agire sulla causa che lo ha scatenato e somministrare diuretici come il furosemide endovena,la nitroglicerina sublinguale, la morfina e l’ossigenoterapia (risposte A,B,D ed E errate).


24 di 154 Domande

Durante una partita di calcio dilettantistico un giocatore si accascia improvvisamente a terra. Accorre un medico che attesta la completa perdita di coscienza e l'assenza del polso carotideo. Quale tra i seguenti NON rientra tra gli iniziali provvedimenti da attuare in caso di arresto cardiaco?














La risposta corretta è la B. 

In caso di arresto cardiaco, la somministrazione di adrenalina per via endovenosa non rientra tra gli iniziali provvedimenti da attuare. Invece, l’algoritmo universale per l’arresto cardiaco, secondo l’AHA (American Heart Association) prescrive di: 

-chiamare il 118;

- garantire la pervietà delle vie aeree;

-iniziare immediatamente le manovre rianimatorie cardiopolmonari;

-usare il defibrillatore;

-somministrare adrenalina ogni 3-5 minuti dopo il secondo shock.

L’utilizzo precoce dell’adrenalina è indicato in caso di arresto cardiaco con ritmo non defibrillabile come PEA o asistolia (risposte A, C, D ed E errate).


25 di 154 Domande

Un uomo con storia di insufficienza renale lieve e gotta, si sveglia di notte per un dolore molto intenso al ginocchio, che diventa rapidamente gonfio e caldo. Il medico di un servizio di guardia pone diagnosi di riacutizzazione di gotta. Qual e’ la terapia piu’ indicata in questo caso?














La risposta corretta è la E.

In caso di riacutizzazione di gotta, la terapia più indicata è la terapia anti-infiammatoria a base di colchicina. La gotta è una patologia infiammatoria cronica causata dalla precipitazione e dal deposito di cristalli di urato monosodico (UMS) nelle articolazioni e in altri tessuti. L’iperuricemia definita come aumento dei livelli di acido urico (> 7 mg/dL nell’uomo e > 6 mg/dL nella donna) è il presupposto patogenetico necessario ma non sufficiente per queste manifestazioni cliniche. Clinicamente si distinguono la gotta acuta, la gotta inter critica e la gotta cronica.  La terapia per la gotta acuta prevede FANS, steroidi e colchicina. Invece, il trattamento della gotta in fase cronica consiste nell’assunzione di farmaci che riducano i livelli di acido urico come gli inibitori della xantina-ossidasi, l’allopurinolo e il febuxostat, i farmaci uricosurici come il sulfinpirazone e la uricasi (risposte A, B, C ed D errate).


26 di 154 Domande

Una donna di 50 anni viene ricoverata per tromboembolismo venoso. Viene inizialmente avviata terapia con eparina sottocute, con l'obiettivo di iniziare successivamente un antagonista orale della vitamina K (warfarin). Quale delle seguenti indicazioni sulla gestione della terapia anticoagulante e’ corretta?














La risposta corretta è la E. 

In caso di tromboembolismo venoso è indicato cominciare e proseguire warfarin in associazione con eparina sottocute fino al raggiungimento del range terapeutico di INR (tra 2 e 3). L'intervallo necessario per stabilizzare inizialmente il tempo di protrombina è dell'ordine di una settimana. Pertanto, il trattamento della trombosi venosa conclamata viene iniziato con eparina non frazionata o eparina a basso peso molecolare per i primi 5-7 giorni con embricazione con warfarin e solo quando vengono constatati gli effetti terapeutici del warfarin, viene sospesa l’eparina e si prosegue con il warfarin per almeno 3-6 mesi. I pazienti con tromboembolismo venoso ricorrente e/o con ben identificati fattori di rischio permanenti possono giovarsi di un trattamento a tempo indefinito (risposte A,B,C ed D errate).


27 di 154 Domande

Un uomo viene condotto in Pronto Soccorso in seguito all'insorgenza di malessere generalizzato. L'amico che lo accompagna riferisce che l'uomo aveva mangiato dei funghi, tra i quali viene identificata l'Amanita phalloides. Quale delle seguenti sostanze puo’ essere somministrata allo scopo di ridurre l'assorbimento delle tossine fungine?














La risposta corretta è la B. 

In caso di avvelenamento da Amanita phalloides la sostanza che può essere somministrata allo scopo di ridurre l’assorbimento delle tossine fungine è il carbone attivo. È un fungo basidiomicete a larga diffusione territoriale, presente in numerosi esemplari prevalentemente nei boschi di latifoglie (querce, noccioli, carpini, castagni, faggio) e, a volte, anche di conifere in associazione a diverse specie di pino. Comunemente conosciuto come “Amanita falloide” o “Tignosa verdognola”, è velenoso-mortale ed è considerato il più pericoloso esistente in natura a causa della sua elevata tossicità. È stata ampiamente confermata, attraverso approfonditi studi di varia natura, la presenza in A. phalloides, di tre principi tossici: fallolisine, falloidine e amatossine.  La sindrome falloidea si manifesta dopo un periodo di latenza varia tra le 6 e le 24 ore dal consumo dei funghi. I sintomi sono: disturbi gastrointestinali, dolori addominali, vomito, diarrea, stato di disidratazione, danno epatico che, in una fase ancora successiva, si avvia verso insufficienza epatica acuta, ipoglicemia ed ittero, coma epatico, insufficienza renale, decesso. Il carbone attivo adsorbe molte sostanze tossiche, rendendole meno disponibili per l’assorbimento dal tratto gastroenterico, attraverso un meccanismo di legame sostanza tossica-carbone attivato, che consiste in un legame debole (forze di Van der Waals o legami idrogeno) tra la sostanza tossica e le pareti dei pori del carbone attivato (risposte A,C,D ed E errate).


28 di 154 Domande

Un uomo di 32 anni giunge all'attenzione medica riferendo un episodio in cui ha avvertito una scarica elettrica che dalla base del collo si e’ propagata lungo la colonna vertebrale. Il medico visitandolo riproduce tale manifestazione dopo avere invitato il paziente a flettere il capo. Come viene definito tale segno?














La risposta corretta è la D. 

Il segno descritto nel caso clinico viene definito segno di Lhermitte. Si tratta di un segno patognomonico della Sclerosi Multipla, una malattia autoimmune caratterizzata da aree di demielinizzazione dell’encefalo e del midollo spinale. La sintomatologia è causata dai deficit sensoriali derivanti dalla perdita di mielina dei vari nervi. Pertanto, se i nervi interessati sono nervi di tipo sensoriale, avremo parestesie, perdita di sensibilità o sensazioni dolorose causate da stimoli tattili, come nel caso proposto. Invece, il segno di Stewart-Holmes indica la presenza di una lesione cerebellare, si ricerca estendendo l’avambraccio del paziente contro la sua resistenza e lasciando improvvisamente la presa, si reputa positivo se vi è il fenomeno del rimbalzo; il segno di Troisier o linfonodo di Virchow-Troisier, è un linfonodo sopra-clavicolare che suggerisce la presenza di un tumore gastrico maligno con metastasi linfonodali; i segni di Brudzinski e di Kerning si ricercano in caso di sospetto clinico di meningite (risposte A,B,C ed E errate).


29 di 154 Domande

Una donna di 40 anni si presenta in Pronto Soccorso per difficolta’ dell'eloquio, deviazione rima labiale e difficolta’ alla deambulazione. Nel sospetto di stroke viene eseguita una TC encefalo che mostra un'area ischemica. Viene proposto quindi il trattamento fibrinolitico. Quale dei seguenti rappresenta UN criterio di esclusione assoluto all'esecuzione immediata della terapia fibrinolitica?














La risposta corretta è la D. 

Un criterio di esclusione assoluto all’esecuzione immediata della terapia fibrinolitica è la terapia anticoagulante orale con valore INR nel range terapeutico. Invece, la gravidanza è un criterio di esclusione relativo. Mentre, la pressione arteriosa 140/90 mmHg, la glicemia 210 mg/dL e l’emorragia del tratto gastrointestinale nei precedenti 12 mesi non controindicano la terapia fibrinolitica (risposte A,B,C ed E errate).


30 di 154 Domande

Una donna di 20 anni, poliallergica, viene punta da un insetto. Insorge difficolta’ respiratoria. Allertato il servizio d'emergenza, arriva sul posto il mezzo di rianimazione avanzata. Alla valutazione la paziente e’ cosciente, ma presenta dispnea ingravescente, sensazione di costrizione toracica, pressione arteriosa 80/50 mmHg, eruzioni orticarioidi diffuse, SpO2 85% in aria ambiente, che sale al 90% con maschera reservoir; all'auscultazione sibili espiratori. Quale dei seguenti trattamenti farmacologici e’ il primo da mettere in atto?














La risposta corretta è la C.   

Il primo trattamento da mettere in atto, nel caso clinico proposto, è la somministrazione di Adrenalina per via endovenosa. Invece, i cortisonici come Metilprednisolone e Desametasone rappresentano la seconda linea di trattamento dello shock anafilattico, se vi sono sintomi protratti o recidivanti. Mentre, l’aminofillina, farmaco utilizzato nella terapia dell’asma e la difenidramina, un antistaminico, non vengono utilizzati in queste situazioni (risposte A, B, D ed E errate).


31 di 154 Domande

Giunge in Pronto Soccorso un paziente di 68 anni in stato di incoscienza. La TC cranio evidenzia una emorragia cerebrale. I familiari riferiscono che il paziente e’ in trattamento con warfarin per fibrillazione atriale e l'INR risulta pari a 3.5. Quale dei seguenti e’ il primo trattamento indicato in questo paziente?














La risposta corretta è la B. 

Il primo trattamento indicato in questo paziente è l’infusione di fattori coagulativi purificati. Invece, la Vitamina K ha un tempo di latenza di circa 6 ore e normalizza il PT in 24 ore, quindi non è utile in caso di emorragia in atto; l’acido tranexamico agisce sulla trasformazione del plasminogeno in plasmina, favorendo l’arresto del sanguinamento; l’infusione di plasma fresco congelato richiede almeno 4-5 ore per la preparazione e l’infusione, quindi non indicato per un evento acuto; l’infusione del fattore VIII si effettua in caso di emofilia A (risposte A, C, D ed E errate).


32 di 154 Domande

Un uomo di 85 anni, ex fumatore, e’ portatore di un noto aneurisma dell'aorta addominale. Quale dei seguenti esami e’ di prima scelta per monitorare l'evoluzione dell'aneurisma?














La risposta corretta è la B.   

L’esame di prima scelta per monitorare l’evoluzione dell’aneurisma è l’ecodoppler dell’aorta addominale. Invece, l’Angio-TC, l’Angio-RM dell’aorta addominale e l’angiografia si possono utilizzare solo se non si sospetta una rottura del vaso, in quanto necessitano dell’utilizzo del mezzo di contrasto; l’aortografia è indispensabile se si sospetta un coinvolgimento delle arterie renali o si deve utilizzare un endograft (risposte A, C, D ed E errate).


33 di 154 Domande

Un uomo di 63 anni si sottopone ad una misurazione dei valori sierici di antigene prostatico specifico (PSA) per sospetto carcinoma della prostata. L'uso di quale dei seguenti farmaci puo’ maggiormente interferire con i valori sierici di PSA?














La risposta corretta è la E.  

L’uso della Finasteride, un inibitore dell’enzima 5-α reduttasi di tipo II, può interferire con i valori sierici di PSA, in quanto questo farmaco determina un rapido decremento del PSA, fin dai primi mesi di trattamento. Invece, farmaci che non interferiscono con i valori di PSA sono: il Sildenafil, inibitore della fosfodiesterasi di tipo 5, usato per la disfunzione erettile; la furosemide, un diuretico dell’ansa; l’enalapril, un farmaco anti-ipertensivo appartenente alla classe degli ACE-inibitori; la metformina, un farmaco anti-diabetico orale (risposte A, B, C ed D errate).


34 di 154 Domande

Un uomo di 70 anni, in terapia anticoagulante orale con warfarin, giunge all'attenzione medica chiedendo un'alternativa terapeutica che non richieda un controllo periodico dell'INR. Ha sentito parlare di nuovi farmaci anticoagulanti orali e vorrebbe sapere se possono essere utilizzati nel suo caso. Se il paziente presentasse una delle seguenti situazioni cliniche NON vi sarebbe indicazione al passaggio ai nuovi farmaci: quale?














La risposta corretta è la E. 

Il passaggio ai nuovi farmaci anticoagulanti orali non è indicato in caso di portatore di valvola cardiaca meccanica. Le linee guida della ESC 2018, controindicano l’uso dei nuovi anticoagulanti orali per la prevenzione dell’ictus in condizioni quali presenza di valvole protesiche e stenosi mitralica da moderata a severa, criteri di esclusione durante la fase III dello studio di confronto con il warfarin. Al contrario, i nuovi farmaci anticoagulanti orali sono indicati nella terapia della tromboembolia polmonare, della trombosi venosa profonda, nella fibrillazione atriale cronica e nella prevenzione di una recidiva di trombosi venosa profonda (risposte A,B,C ed D errate).


35 di 154 Domande

Un uomo di 55 anni giunge all'osservazione di un gastroenterologo per la comparsa di prurito e feci acoliche, associate a un dolore non ben localizzabile a livello dell'ipocondrio destro. Le analisi emato biochimiche mostrano una iperbilirubinemia prevalentemente diretta; l'ecografia addominale mette in evidenza una dilatazione dei dotti intraepatici. Nel sospetto di un colangiocarcinoma, quale dei seguenti provvedimenti e’ il piu’ indicato?














La risposta corretta è la C. 

In caso di sospetto di colangiocarcinoma, il provvedimento più indicato è la colangioscopia perendoscopica con eventuale inserimento di stent per drenaggio biliare. Questo tipo di tumore rappresenta il 10-20% dei tumori maligni primitivi del fegato ed ha origine dall’epitelio dei dotti biliari intraepatici. Dal punto di vista istologico il colangiocarcinoma è un adenocarcinoma con abbondante stroma fibroso; si riconoscono le forme papillare, tubulare, scarsamente differenziata, mucinosa; forme più rare sono il carcinoma adenosquamoso, mucoepidermoide e carcinoide. Esso si presenta come una massa solida, solitamente di grosse dimensioni, di colorito rosso-grigio per la presenza di un abbondante stroma fibroso e si divide in una forma infiltrante, nodulare e diffusa. Invece, non sono utili interventi come la chemioterapia neoadiuvante seguita da intervento chirurgico, la radio e chemioterapia neoadiuvante, la terapia palliativa quali la chemioembolizzazione arteriosa e la chemioterapia locoregionale e sistemica; l’esofagogastroduodenoscopia non è un esame utile nella diagnosi del colangiocarcinoma, perché solo la biopsia epatica è in grado di differenziarlo dall’epatocarcinoma (risposte A, B, D ed E errate).


36 di 154 Domande

Un ragazzo di 12 anni giunge all'attenzione di un oncologo pediatra con documentazione radiografica di una alterazione ossea alla diafisi del femore destro associata ad una reazione periostale. Viene consigliata una biopsia della massa che risulta essere composta da cumuli di piccole cellule bluastre. L'analisi citogenetica evidenzia una traslocazione t(11;22). Qual e’ la diagnosi piu’ probabile?














La risposta corretta è la A.  

La traslocazione t (11;22) si riscontra nel Sarcoma di Ewing. È un tumore che origina dalle cellule neuroectodermiche che si trovano nella cavità midollare delle metafisi delle ossa lunghe e delle ossa piatte. La neoplasia è quasi sempre sintomatica, manifestandosi come una tumefazione dolente a rapido accrescimento, accompagnata da febbre, malessere generale, anemia, leucocitosi e incremento della velocità di eritrosedimentazione (VES).  Microscopicamente il tumore è costituito da una distesa di piccole cellule rotondeggianti e uniformi, spesso in mitosi, che rendono difficile la diagnosi differenziale con il linfoma e il neuroblastoma (risposte B,C,D ed E errate).


37 di 154 Domande

Paziente non fumatrice di 60 anni con metastasi epatiche da adenocarcinoma polmonare con mutazione di EGFR. Qual e’ la terapia medica piu’ appropriata?














La risposta corretta è la E. 

La terapia medica più appropriata, in un paziente di 60 anni con metastasi epatiche da adenocarcinoma polmonare con mutazione di EGFR è l’osimertinib. Si tratta di un anticorpo monoclonale, indicato per il trattamento di un tipo di cancro del polmone denominato cancro del polmone non a piccole cellule (NSCLC), quando il cancro è in stadio avanzato o si è diffuso. Nei pazienti con mutazione T790, il medicinale può essere somministrato dopo altri trattamenti. 


38 di 154 Domande

Una donna di 65 anni si rivolge alla guardia medica per la comparsa di febbre elevata, difficolta’ visive e lesioni cutanee dolenti. Tali lesioni appaiono come bolle con aree di distacco epidermico diffuse in tutto il corpo. Fino a qualche giorno prima la donna era in ottime condizioni di salute ad eccezione di un dolore all'anca per il quale ha iniziato ad assumere antinfiammatori. Nel sospetto di una reazione allergica da farmaco, qual e’ la decisione piu’ corretta che la guardia medica dovrebbe prendere?














La risposta corretta è la E

Nel sospetto di una reazione allergica da farmaco, la decisione più corretta da parte della guardia medica è quella di far sospendere il farmaco e far ricoverare immediatamente il paziente. Le reazioni allergiche gravi a farmaci sono causa del 3,1-6,2% dei ricoveri ospedalieri. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato le ADR in due tipi:

• reazioni di tipo A, prevedibili e dose-dipendenti; rappresentano l’80% delle ADR e comprendono reazioni dovute a effetti collaterali noti, da sovradosaggio, da effetti secondari, interazioni farmacologiche;

• reazioni di tipo B, dose-indipendenti; rappresentano il 20% delle ADR e comprendono reazioni idiosincrasiche, dovute a difetti, reazioni allergiche in senso stretto, ovvero da ipersensibilità immuno-mediata (6-10% delle ADR), reazioni non immuno-mediate (cosiddette “pseudo-allergiche”), la cui patogenesi non sembra essere di tipo anticorpo-mediata o cellulo-mediata, ma clinicamente identiche, come nel caso di orticaria/angioedema da acido acetilsalicilico e altri FANS. Il trattamento delle ADR da ipersensibilità richiede, oltre alla sospensione immediata del farmaco, la terapia sintomatica dell’evento acuto con antistaminici, steroidi e adrenalina se vi è shock anafilattico o edema della glottide (risposte A, B, C ed D errate).


39 di 154 Domande

Paziente donna di 73 anni, diabetica, ipertesa, cardiopatica, in trattamento anticoagulante, presenta da 4 giorni una placca eritematosa ed edematosa a margine netto con segno dello scalino alla gamba destra, dolente e calda alla palpazione.Si associa febbre e compromissione dello stato generale.Si associano adenomegalie inguinali dolorose. Qual e’ la terapia piu’ corretta per questa paziente?














La risposta corretta è la B.  

La terapia più corretta, per il caso clinico proposto, sono gli antibiotici sistemici. La paziente presenta un’infezione della cute e dei tessuti molli provocata da Streptococco β-emolitico, chiamata Erisipela. La malattia consegue alla penetrazione nella cute del germe e alla disseminazione al derma circostante con conseguente intensa risposta flogistica. La diagnosi di Erisipela è piuttosto facile già sulla scorta della presentazione clinica; si ha sempre un aumento degli indici della fase acuta nel sangue, mentre l’isolamento del germe dalla lesione cutanea è abbastanza difficile. I farmaci di prima scelta sono la penicillina G per via endovenosa e i suoi derivati semisintetici (ampicillina o amoxicillina) per via orale; nei pazienti allergici alle penicilline, un’alternativa terapeutica possibile è data dai macrolidi (azitromicina o claritromicina), dalla tigeciclina, dai fluorchinolonici, dalla daptomicina o dalle cefalosporine. Invece, non utili risultano i corticosteroidi, gli emollienti, la ciclosporina e la sospensione dei farmaci in atto (risposte A,C,D ed E errate).


40 di 154 Domande

Una donna di 22 anni presenta in regione vulvare erosioni tondeggianti a grappolo, confluenti, a insorgenza improvvisa, intensamente dolorose. Le lesioni vanno incontro a remissione spontanea nell'arco di 2 settimane. Qual e’ la diagnosi piu’ probabile?














La risposta corretta è la A. 

La diagnosi più probabile, nel caso clinico proposto, è Herpes genitale. L’infezione primaria genitale è di solito causata da HSV-2 e si verifica nella popolazione sessualmente attiva; il periodo di incubazione è di 5 giorni circa ed è seguito da un’eruzione vescicolare su base eritematosa, cui segue la rottura delle vescicole il cui fondo viene ricoperto da un essudato grigiastro .Invece, la sifilide primaria si manifesta con il sifiloma primario; l’ulcera molle o cancroide è un’infezione genitale causata dall’Haemophilus ducreyi; la Gonorrea è causata dalla Neisseria Gonorrhoeae; la candidosi è un’infezione genitale micotica determinata dal fungo Candida Albicans (risposte B,C,D ed E errate).


41 di 154 Domande

Un uomo di 56 anni e’ valutato in Pronto Soccorso per la presenza di febbre, dispnea, grave affaticamento e sudorazione notturna. I sintomi sono progrediti nel corso del mese scorso. L'emocromo rivela pancitopenia (globuli bianchi 1.500 /mm3, Hb 8.9 g/dL e piastrine 80.000 /mm3) e una TC total body mostra linfoadenomegalie sottodiaframmatiche. ECG: 85 battiti al minuto, con ritmo sinusale. Gli esami di laboratorio rilevano iperpotassiemia (5,9 mEq/L), creatinina aumentata (1,8 mg/dL), calcemia e fosforemia nella norma, LDH marcatamente aumentato. Quale ulteriore approfondimento diagnostico, tra i seguenti, e’ opportuno eseguire prioritariamente?














La risposta corretta è la A.  

L’approfondimento diagnostico da eseguire prioritariamente nel caso clinico proposto è l’aspirato di midollo osseo e lo striscio di sangue venoso periferico. Il paziente, nel caso clinico proposto, presenta i sintomi di un Linfoma, per tanto è necessario andare a ricercare la presenza delle cellule linfomatose nello striscio di sangue e nel midollo osseo. Invece, la determinazione del D-dimero, un prodotto di degradazione della fibrina, si esegue in caso di sospetta Embolia Polmonare, trombosi venosa profonda e infarto; l’emocoltura e l’urinocoltura sono esami richiesti per la ricerca del microrganismo responsabile dell’infezione; la sierologia per infezione da EBV serve per la diagnosi di infezione da Virus di Epstein Barr (risposte B, C, D ed E errate).


42 di 154 Domande

Una donna di 30 anni viene ricoverata per febbre e dolori articolari. L'emocromo mostra un'anemia (Hb 10,1 g/dL) lievemente microcitica. Quali, tra le seguenti indagini diagnostiche, NON sarebbe utile per discriminare tra un'anemia ferrocarenziale e un'anemia degli stati infiammatori cronici?














La risposta corretta è la D.   

L’indagine che non risulta utile per discriminare tra un’anemia ferrocarenziale e un’anemia degli stati infiammatori cronici è il dosaggio della massa eritrocitaria, in quanto questa risulta ridotta in ambedue le situazioni. Al contrario, indagini utili alla diagnosi differenziale sono: il dosaggio della ferritina, della PCR, della transferrina e del recettore solubile della transferrina, in quanto i primi due risultano aumentati nell’anemia degli stati infiammatori cronici, i secondi, invece, nell’anemia sideropenica ( risposte A,B,C ed E errate).


43 di 154 Domande

Un ragazzo di 24 anni viene ricoverato per iperleucocitosi. Prima della biopsia osteomidollare, lo striscio su sangue periferico mostra blasti senza granuli ne’ corpi di Auer che all'immunofenotipo risultano: CD33-, CD7+, cyCD3+, CD19-. Verso quale delle seguenti Leucemie viene orientata la diagnosi?














La risposta corretta è la A.   

La diagnosi viene orientata verso la Leucemia Linfoblastica T. La leucemia linfoblastica acuta è la neoplasia maligna pediatrica più diffusa ma può anche colpire adulti di ogni età. In questa patologia vi è la trasformazione maligna e l'incontrollata proliferazione di una cellula progenitrice emopoietica anormalmente differenziata e a lunga vita porta a un numero elevato di blasti circolanti, sostituzione del midollo normale da parte di cellule maligne e possibile infiltrazione leucemica del sistema nervoso centrale e dei testicoli. Il paziente del caso clinico proposto presenta una iperleucocitosi che pone il sospetto di leucemia; lo striscio di sangue periferico mostra blasti senza granuli né corpi di Auer che fanno escludere la leucemia di tipo mieloide acuta o cronica; l’immunofenotipo mostra la positività a due marker tipici dei linfociti T, ossia cyCD3 e CD7 e la negatività dei marker dei linfociti B, ossia, CD33 e CD19,  quindi si può escludere la presenza di una leucemia linfoblastica B e di una leucemia linfatica cronica  (risposte B,C,D ed  E errate).


44 di 154 Domande

Una paziente di 65 anni, affetta da ipotiroidismo in esiti di tiroidectomia totale per un voluminoso gozzo multinodulare, presenta livelli di TSH fluttuanti e non compensati dalla terapia sostitutiva impostata con L-tiroxina. Tutte le seguenti affermazioni relative al caso clinico sono corrette TRANNE una, quale?














La risposta corretta è la E.  

La presenza di gastrite atrofica riduce l’assorbimento di L-tiroxina in quanto l’acidità gastrica è inizialmente fondamentale per rimuovere lo ione sodio dalla molecola di partenza della T4 riportandola alla forma nativa e liposolubile ed in questa patologia vi è acloridia a causa dell’atrofia delle cellule parietali secernenti HCL. Invece, è vero che l’assunzione della L-tiroxina a stomaco pieno può modificare il suo assorbimento; nei pazienti con età minore di 65 anni sottoposti a tiroidectomia totale, la dose di L-T4 è di 1,6 microgrammi/kg, una dose inferiore rispetto ai pazienti più giovani (2-2,5 microgrammi/kg); il fattore intrinseco serve all’assorbimento della vitamina B12 e non influenza l’assorbimento della L-tiroxina, al contrario dei farmaci inibitori di pompa protonica che interferiscono con la fase gastrica dell’assorbimento di L-tiroxina e quindi vanno assunti circa 3 ore dopo (risposte A,B,C ed D errate).


45 di 154 Domande

Quale delle seguenti condizioni NON e’ generalmente associata a iperprolattinemia?














La risposta corretta è la C. 

La sindrome di Sheehan non è associata a iperprolattinemia ma si tratta di una sindrome caratterizzata dalla necrosi ischemica dell’ipofisi dopo il parto. La sintomatologia può esordire in forma acuta (comparsa improvvisa di ipotensione, nausea, vomito, tachicardia, ipoglicemia), ma anche non essere particolarmente importante o indicativa. La paziente ha come prima manifestazione la mancata montata lattea (ipoprolattinemia) a cui fanno seguito la mancata ricomparsa del ciclo mestruale e l’infertilità. Al contrario, la gravidanza determina un aumento della prolattina per la produzione di latte post-partum, alimentata dal riflesso di suzione del capezzolo; l’adenoma ipofisario è una neoplasia benigna dell’ipofisi in cui si riscontrano aumentati livelli di prolattina causati dalla disconnessione del peduncolo ipofisario; anche il craniofaringioma è un tumore della regione ipotalamo-ipofisaria che causa torsione del peduncolo ipofisario e insorgenza di diabete insipido e iperprolattinemia; nell’ipotiroidismo primitivo, ossia una riduzione degli ormoni tiroidei per una disfunzione della ghiandola tiroidea e nelle donne in età fertile è spesso presente iperprolattinemia causata dall’aumento del TRH a sua volta conseguente al mancato feedback negativo degli ormoni tiroidei (risposte A,B,D ed  E errate).


46 di 154 Domande

Quale dei seguenti farmaci NON e’ indicato per la terapia dell'osteoporosi?














La risposta corretta è la E.  

Il Metilprednisolone non è indicato per la terapia dell’osteoporosi, anzi, essi rappresentano senza dubbio la causa più comune di osteoporosi secondaria. L’osteoporosi è l’osteopatia metabolica più diffusa nel mondo occidentale causata da una patologica riduzione della resistenza ossea, da cui deriva un aumento della fragilità dello scheletro e quindi della suscettibilità alle fratture; può essere primaria oppure secondaria a sindromi da malassorbimento come la celiachia, menopausa o trattamenti prolungati con alcuni tipi di farmaci. Invece, i farmaci indicati per la terapia dell’osteoporosi sono il risedronato, un analogo del pirofosfato in cui il ponte P-O-P è stato sostituito con un ponte P{-P non Idrolizzabile; il Denosumab, un anticorpo monoclonale umanizzato che si lega a RANKL bloccando l’osteoclastogenesi RANKL dipendente; la teriparatide, la forma ricombinante del paratormone; il raloxifene, un modulatore selettivo degli estrogeni e inibisce il riassorbimento osseo senza stimolare seno e utero (risposte A, B, C ed D errate).


47 di 154 Domande

Un uomo di 25 anni viene condotto in Pronto Soccorso in ambulanza per dolore toracico sopraggiunto in un ristorante dopo aver deglutito un boccone di carne. Riferisce di aver avuto episodi simili nell'ultimo mese ma mai cosi’ gravi. Riferisce di non aver mai presentato pirosi gastrica. Riesce a deglutire liquidi, anche se con difficolta’ ; non ha perso peso nell'ultimo periodo. Qual e’ la diagnosi piu’ probabile?














La risposta corretta è la E. 

La diagnosi più probabile, nel caso clinico proposto, è l’anello di Schatzki. Si tratta di una membrana anulare formata da mucosa e sottomucosa a livello della giunzione gastro-esofagea. Invece, l’adenocarcinoma esofageo si associa a perdita di peso, sanguinamento e progressiva disfagia ; la sindrome di Plummer-Vinson, o di Kelly-Paterson, è definita dalla presenza di anemia sideropenica e membrana esofagea prossimale; il  diverticolo esofageo è una formazione a sacchetto che protrude dalla parete esofagea che determina difficoltà della deglutizione in maniera graduale nel tempo ;l’acalasia è un disordine motorio dell’esofago, caratterizzato da un’alterazione del rilasciamento del LES, associata all’assenza della peristalsi a livello del corpo dell’esofago (risposte A,B,C ed D errate).


48 di 154 Domande

Un uomo di 29 anni presenta circa 4 evacuazioni al giorno, a volte con muco. Lamenta gonfiore addominale, sporadico tenesmo e, a volte, urgenza assoluta di evacuare. Quale tra questi farmaci non e’ indicato somministrare?














La risposta corretta è la B.  

Nel caso clinico proposto non è indicata la somministrazione di Metoclopramide. Questo farmaco è un antagonista dei recettori D2 della Dopamina nella zona chemorecettoriale o “grilletto" del bulbo (area postrema), e questa azione ha come risultato potenti effetti antinausea ed antiemetici. Nel caso clinico proposto, il paziente non ha nausea o vomito ma sintomi che possono far sospettare una sindrome del colon irritabile. Dunque, farmaci indicati possono essere l’Amitriptilina, un farmaco anti-depressivo; la trimebutinina, un farmaco anticolinergico che agisce sul muscolo liscio intestinale; il cimetropio bromuro che ha un’azione anticolinergica e antispastica; i probiotici che agiscono sulla flora intestinale (risposte A,C,D ed E errate).


49 di 154 Domande

Un ragazzo di 24 anni esegue accertamenti in seguito alla comparsa di dolore addominale recidivante, diarrea e calo ponderale. Viene posta diagnosi di morbo di Crohn. Quale dei seguenti farmaci NON e’ indicato nel trattamento di questa malattia?














La risposta corretta è la A. 

Il Micofenolato non è indicato nel trattamento del morbo di Crohn. La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria intestinale, su base autoimmunitaria, sostenuta dai Linfociti Th17, che determinano abbondante rilascio, da parte dei macrofagi, di TNF- α, il quale induce la formazione di granulomi, infatti questa malattia è anche detta colite granulomatosa. Il Micofenolato, inibisce l'inosina monofosfato deidrogenasi, con conseguente inibizione della proliferazione di linfociti T e B; è efficace nella terapia di patologie renali dovute a lupus eritematoso sistemico e può essere utile nelle vasculiti e nella granulomatosi di Wegener, ma non per il Crohn. Invece, i farmaci indicati in questa malattia sono: la Sulfasalazina, un DMARD di sintesi metabolizzata a sulfapiridina ed acido 5-amminosalicilico; l’Azatioprina, un farmaco che agisce come anti-metabolita; il Metotrexate, un farmaco citotossico e l’Infliximab, un anticorpo monoclonale chimerico IgG, composto da una regione umana costante e da una murina variabile, legante le forme solubili e transmembranarie di TNF-α (risposte B,C,D ed E errate).


50 di 154 Domande

Un uomo di 58 anni sottoposto ad elevati livelli di stress sul luogo di lavoro, non in trattamento farmacologico per ipertensione arteriosa e con anamnesi negativa per patologie di rilievo, si presenta dal proprio medico di Medicina Generale per controllo pressorio, lamentando il riscontro di elevati valori pressori (intorno a 155/95 mmHg) nel corso di misurazioni occasionali eseguite sul luogo il lavoro. Il medico riscontra livelli pari a 138/88 mmHg (media di piu’ misurazioni). In soggetti non in trattamento anti-ipertensivo, come nel paziente descritto, l'ipertensione arteriosa mascherata (maskedhypertension) e’ definita da:














La risposta corretta è la B. 

In soggetti non in trattamento anti-ipertensivo, l’ipertensione arteriosa mascherata è definita come pressione arteriosa normale in ambiente clinico e patologicamente elevata al di fuori (automisurazione domiciliare o monitoraggio nelle 24 ore). Invece, la pressione arteriosa patologicamente elevata sia in ambiente clinico sia al di fuori è un’ipertensione classica; per una pressione arteriosa normale sia in ambiente clinico sia al di fuori si ha una situazione normale; la pressione arteriosa patologicamente elevata in ambiente clinico, ma normale al di fuori è definita ipertensione da camice bianco (risposte A,C,D ed E errate).


51 di 154 Domande

Un uomo di 64 anni si presenta in ospedale per l'insorgenza di cefalea, vaghi dolori toracici e riscontro di valori pressori elevati. La pressione arteriosa e’ 190/110 mmHg. Da circa 2 anni assume Ramipril 2,5 mg la mattina in monoterapia. Non deficit neurologici. Nella norma ECG, TC cerebrale e toracica, ecografia arterie renali. Assetto emato biochimico normale. Qual e’ la diagnosi piu’ probabile?














La risposta corretta è la A. 

La diagnosi più probabile, nel caso clinico proposto, è l’ipertensione di grado 3. Invece, per ipertensione secondaria si intende un aumento dei livelli pressori da causa nota e rappresenta il 5% di tutti i casi di ipertensione arteriosa; l’ipertensione maligna è un tipo di ipertensione arteriosa molto grave, che si caratterizza per un aumento notevole dei valori pressori nell’arco di pochi mesi, con valori che si assestano persistentemente su valori superiori a 180 mmHg per la sistolica e 120 mmHg per la diastolica ed ha forte rischio di crisi ipertensive complicate con danno d’organo; l’ipertensione da camice bianco consiste nel riscontro di elevati valori pressori in ambiente clinico e normali al di fuori di essi; l’ipertensione arteriosa resistente si definisce come valori pressori superiori a 140/90 mmHg nonostante una terapia combinata di tre farmaci di classi diverse fra cui almeno un diuretico a dose ottimale (risposte B, C, D ed E errate).


52 di 154 Domande

Un paziente pauci-sintomatico di 78 anni, in corso di autovalutazione della pressione arteriosa riscontra una certa irregolarita’ del battito. L'ECG mostrato in figura evidenzia:

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La risposta corretta è la B.  

L’ECG del paziente nel caso clinico proposto presenta un ritmo sinusale, in quanto sono presenti le onde P, con blocco atrio-ventricolare di II grado tipo Mobitz 1, poiché l’intervallo P-R si allunga progressivamente e alcune onde P non sono seguite dal complesso QRS, ossia l’impulso si ferma al nodo AV. Invece, nel blocco AV di II grado tipo Mobitz 2, l’intervallo P-R è costante però ad intervalli regolari, l’onda P non è seguita dal complesso QRS; nel blocco atrio-ventricolare avanzato, nessuna onda P è trasmessa ai ventricoli (risposte A,C,D ed E errate).


53 di 154 Domande

Un uomo di 70 anni, iperteso e fumatore, che ha subito recentemente un intervento di prostatectomia, richiede assistenza per la comparsa di dispnea da circa 5 ore. Al monitor del personale dell'ambulanza, la pressione arteriosa e’ 100/50 mmHg e la saturazione di O2 risulta pari a 88%. Viene inoltre registrato l'elettrocardiogramma mostrato in figura. Quale e’ la diagnosi piu’ probabile?

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La risposta corretta è la B.   

La diagnosi più probabile per il caso clinico proposto è embolia polmonare acuta. L’embolia polmonare consiste nella migrazione al circolo polmonare di materiale che causa occlusione di una o più arterie polmonari. Gli emboli provengono nella maggior parte dei casi dagli arti inferiori attraverso la vena cava, più raramente dagli arti superiori o dalle cavità cardiache di destra in seguito a infarto miocardico o endocardite (risposte A, C,D ed E errate).


54 di 154 Domande

Si presenta all'attenzione medica una donna di 77 anni, ipertesa non in trattamento farmacologico con edemi declivi bilaterali e ridotta tolleranza all'esercizio. All'esame obiettivo: FC 98/bpm, varicosita’ delle vene superficiali della gamba destra, addome trattabile con margine inferiore epatico debordante 3 cm dall'arcata costale e dolente. Qual e’ la diagnosi piu’ probabile?














La risposta corretta è la D. 

La diagnosi più probabile nel caso clinico proposto è scompenso cardiaco congestizio. Lo scompenso cardiaco (o insufficienza cardiaca) è una condizione patologica caratterizzata dall’incapacità del cuore di pompare una quantità di sangue (portata cardiaca) adeguata alle necessità metaboliche dell’organismo o, comunque, di essere in grado di farlo solo a spese di un aumento delle pressioni di riempimento in una o più camere cardiache e nel circolo venoso a monte. Invece, nella trombosi venosa profonda si riscontra la presenza di embolia polmonare; nella sindrome nefrosica si ha edema per perdita renale di albumina; l’Iperaldosteronismo primario consiste nell’aumentata produzione di aldosterone da parte di un adenoma della corticale del surrene che comporta aumento della pressione arteriosa; i sintomi classici di una neoplasia renale sono: massa palpabile dell’addome, dolore ed ematuria (risposte A,B,C ed E errate).


55 di 154 Domande

Si presenta all'attenzione medica una donna di 74 anni obesa, affetta da diabete mellito tipo II, ipertesa in trattamento farmacologico solo parzialmente efficace. Sviluppa progressivamente dispnea per sforzi lievi (Classe NYHA III). Alla radiografia del torace si evidenzia moderata cardiomegalia e congestione ilare. All'ecocardiogramma la frazione di eiezione del ventricolo sinistro (FEVS) e’ 55%. Quale delle seguenti affermazioni NON e’ corretta?














La risposta corretta è la A.  

Non è corretto escludere l’ipotesi di scompenso cardiaco in caso di FEVS normale. Lo scompenso cardiaco (o insufficienza cardiaca) è una condizione patologica caratterizzata dall’incapacità del cuore di pompare una quantità di sangue (portata cardiaca) adeguata alle necessità metaboliche dell’organismo o, comunque, di essere in grado di farlo solo a spese di un aumento delle pressioni di riempimento in una o più camere cardiache e nel circolo venoso a monte. Vi sono diversi tipi di scompenso cardiaco: lo scompenso in cui la frazione di eiezione è conservata (diastolico), lo scompenso cardiaco in cui la frazione di eiezione è ridotta (sistolico) e lo scompenso a frazione di eiezione intermedia. Invece, supportano la diagnosi di scompenso cardiaco la congestione ilare polmonare, la cardiomegalia, il diabete e l’ipertensione arteriosa (risposte B,C,D ed E errate).


56 di 154 Domande

Un uomo di 40 anni con febbre e cardiopalmo da 2 giorni, sviluppa dispnea acuta ed episodio sincopale che lo portano al ricovero in urgenza. All'ECG si rileva un diffuso sopraslivellamento del tratto ST con concavita’ verso l'alto e tratti di tachicardia ventricolare della durata variabile da 5 a 50 secondi. All'ecocardiogramma i ventricoli non sono dilatati ma mostrano severa ipocinesia. Agli esami di laboratorio aumento della troponina plasmatica. Qual e’ la diagnosi piu’ probabile?














La risposta corretta è la C. 

La diagnosi più probabile del caso clinico proposto è miopericardite acuta. Si tratta di una patologia infiammatoria acuta che interessa sia il pericardio che il miocardio. Invece, la pericardite acuta è un’infiammazione che riguarda solo il pericardio e si manifesta con dolore retrosternale esacerbato dai cambi di postura; l’endocardite acuta è un’infezione del tessuto endocardico che interessa i lembi valvolari con relativo danno; l’aortite acuta un'infiammazione che di solito coinvolge tutti gli strati dell'aorta (intima, media, avventizia) e può portare all'occlusione dell'aorta o dei suoi rami o all'indebolimento della parete arteriosa, causando la formazione di un aneurisma aortico, la cui sintomatologia differisce in base alla causa; l’infarto miocardico acuto è caratterizzato da dolore toracico acuto e improvviso che non cambia con la posizione, aumento della troponina e sopraslivellamento del tratto ST nelle derivazione che descrivono l’area interessata dall’evento ischemico (risposte A,B,D ed E errate).


57 di 154 Domande

Un paziente obeso, fumatore di 70 anni, non in ossigenoterapia, con diabete mellito insulino dipendente, esegue una emogasanalisi arteriosa che mostra i seguenti valori: pH 7.35, PaCO2 50 mmHg, PaO2 85 mmHg, HCO3-33mmol/L. Qual e’ l'interpretazione corretta di tale emogasanalisi?














La risposta corretta è la B.  

L’interpretazione corretta dell’emogasnalisi è acidosi respiratoria, poiché vi è un PH ridotto con aumento dei valori di PaCo2 e aumento dei bicarbonati. Invece, non vi è alcalosi respiratoria perché la PCO2 è aumentata; non vi è acidosi metabolica perché i bicarbonati sono aumentati; non è alcalosi metabolica perché il PH è inferiore alla norma; gli scambi gassosi non sono nella norma perché la PCO2 normalmente è compresa tra 35-45 mmHg, il PH tra 7,38-7,42 e i bicarbonati tra 21-30 mEq/L (risposte A, C, D ed E errate).


58 di 154 Domande

Un paziente di circa 60 anni, commesso, fumatore attuale di circa 40 pack years, sviluppa dispnea da sforzo persistente e dopo una serie di accertamenti diagnostici viene riscontrato un versamento pleurico destro, con liquido pleurico di colore ematico. Tra le seguenti quale e’ l'ipotesi diagnostica piu’ probabile?














La risposta corretta è la D.

L’ipotesi diagnostica più probabile nel caso clinico proposto è la presenza di metastasi pleuriche di carcinoma polmonare primitivo. Il carcinoma del polmone è la neoplasia più frequente in entrambi i sessi. Circa l’85% dei casi è correlato al fumo di sigaretta. Invece, le metastasi del carcinoma prostatico interessano prevalentemente le ossa; il carcinoma renale metastatizza ai linfonodi e ai vasi sanguigni; il carcinoma del colon retto metastatizza al fegato. Mentre, si esclude la diagnosi di mesotelioma, in quanto il paziente non riferisce esposizione all’asbesto, il principale fattore di rischio (risposte A,B,C ed E errate).


59 di 154 Domande

Un paziente dell'eta’ di 30 anni, ex atleta agonista, per la presenza di sintomi "simil asmatici" ricorrenti esegue una visita pneumologica con spirometria pre e post broncodilatatore che mostra la presenza di: VEMS pre broncodilatatore = 3 litri (80% del teorico), CV pre = 5 litri (110% del teorico); VEMS post broncodilatatore = 3.75 litri (100% del teorico), CV post immodificata rispetto al valore pre . Quale tra le seguenti e’ l'ipotesi diagnostica piu’ probabile?














La risposta corretta è la B.  

L’ipotesi diagnostica più probabile, nel caso clinico proposto, è asma bronchiale. Si tratta di una malattia cronica comune e potenzialmente grave che causa sintomi respiratori, limitazioni dell’attività e attacchi acuti che richiedono cure sanitarie urgenti e possono essere fatali. La diagnosi si basa sulla presenza dei sintomi tipici e la conferma alla spirometria della limitazione al flusso aereo, reversibile post- broncodilatatore. Invece, in caso di broncopneumopatia cronica ostruttiva, non si ha un aumento del FEV1>12% dopo broncodilatatore e questo risulta utile per diagnosi differenziale tra le due patologie, alla spirometria (risposte A,C,D ed E errate).


60 di 154 Domande

Un medico volontario di un'organizzazione non governativa in Africa Sub-Sahariana riceve un infermiere della sua unita’ che riferisce emoftoe. Tra i sospetti diagnostici vi e’ anche la febbre emorragica da Ebola. Quale tra questi NON e’ uno dei sintomi tipici della febbre emorragica da Ebola?














La risposta corretta è la E. 

L’anosmia non è un sintomo tipico della febbre emorragica da Ebola. Questa patologia è causata dal virus Ebola, appartenente alla famiglia delle Filoviridae, genere Ebolavirus. È un virus a RNA a singola elica, identificato a metà degli anni Settanta in Africa centrale. Il serbatoio potrebbe essere rappresentato da alcuni pipistrelli, ma mancano prove definitive; uomini e primati sono probabilmente ospiti finali. La trasmissione dell’infezione avviene per contatto diretto con il sangue e altri liquidi biologici, attraverso piccole soluzioni di continuo cutanee e mucose; è probabilmente rara la trasmissione per via respiratoria. I sintomi tipici di questa patologia sono: vomito, diarrea, dolori muscolari e articolari, rash maculopapulare, cefalea (risposte A,B,C ed D errate).


61 di 154 Domande

Qual e’ , approssimativamente, il periodo di incubazione dell'infezione da virus di Epstein-Barr negli adulti e adolescenti














La risposta corretta è la B.  

Il periodo di incubazione dell’infezione da virus di Epstein-Barr negli adulti e adolescenti è compreso tra 30 e 50 giorni. Il virus di Epstein-Barr (EBV) è un herpesvirus umano ubiquitario; l’infezione da EBV è ampiamente diffusa in tutti i continenti ed è asintomatica in età infantile, invece, nell’adolescente e nel giovane adulto l’EBV può dare una sindrome clinicamente manifesta, caratterizzata dalla comparsa nel siero di anticorpi eterofili, denominata mononucleosi infettiva. L’EBV inoltre è un cofattore nell’eziopatogenesi del linfoma di Burkitt e del carcinoma nasofaringeo e probabilmente anche del linfoma di Hodgkin e di quello cerebrale primitivo nei pazienti affetti da AIDS.


62 di 154 Domande

Si presenta in Pronto Soccorso una donna di 54 anni, in seguito al riscontro di anemia e di iperpotassemia in esami di controllo eseguiti per severa astenia. Agli esami emato chimici: creatininemia 4.75 mg/dL, azoto ureico (BUN) 74 mg/dL, K 7.5 mEq/L, Na 135 mEq/L, Hb 6.7 g/dL. All'elettrocardiogramma: FC 48 bpm, Bav I °, appiattimento delle onde P, onde T a tenda. Quale, tra i seguenti provvedimenti terapeutici, si ritiene di dover assumere PRIMARIAMENTE?














La risposta corretta è la A.  

Il provvedimento terapeutico che si deve assumere primariamente è l’infusione di Ca Gluconato 10%- 10 ml per via endovenosa in 10 minuti. L'iperkaliemia è una concentrazione di K > 5,5 mEq/L (> 5,5 mmol/L), causata di solito da ridotta escrezione renale di K totale corporeo o da uno spostamento abnorme di K al di fuori delle cellule. In genere ci sono molti fattori che contribuiscono contemporaneamente, tra cui un maggiore apporto alimentare di potassio, farmaci che alterano l'escrezione renale di potassio e il danno renale acuto o le malattie renali croniche. Invece, altri trattamenti possono includere la riduzione dell'apporto di K e la correzione farmacologica, tramite una resina a scambio cationico; la furosemide, diuretico dell’ansa, riduce l’assorbimento di NACl e KCl, aumenta l’escrezione di sale e acqua ed è usato nel trattamento degli edemi, come effetto collaterale, a lungo termine, presenta l’ipokaliemia; i beta bloccanti sono farmaci che antagonizzano gli effetti delle catecolamine sui recettori B-adrenergici; la soluzione fisiologica NaCl 0.9% viene utilizzata per le infusioni intra vena (risposte B,C,D ed E errate).


63 di 154 Domande

La causa piu’ frequente di insufficienza renale cronica nei Paesi Occidentali e’ :














La risposta corretta è la B.

La nefropatia diabetica è la causa più frequente di insufficienza renale cronica nei Paesi Occidentali. Il danno renale nel paziente diabetico è la complicanza più frequente, sia nel paziente con Diabete di tipo 1 che di tipo 2; però il tipo di danno renale è diverso: nel Diabete di tipo 1 si riscontra glomerulosclerosi nodulare o diffusa, caratterizzata dall’accumulo di sostanza amorfa nel mesangio, con conseguente restringimento e occlusione del lume dei capillari; nel diabete di tipo 2, si ha un quadro classico di glomerulosclerosi diabetica.  Invece, la necrosi tubulare acuta è una degenerazione dell’epitelio tubulare renale, su base ischemico/anossica o di tossicità da farmaci, agenti ossidanti/riducenti, sostanze osmoticamente attive, precipitazione tubulare di cristalli o proteine plasmatiche; la nefropatia policistica è una malattia genetica con un’incidenza di 1:500-1000 nuovi nati; la calcolosi urinaria consiste nella presenza di concrezioni solide cristalline all’interno della via escretrice superiore e inferiore  vescica; la glomerulonefrite da IgA, denominata anche malattia di Berger, è la forma più diffusa al mondo tra le glomerulonefriti primitive, è causata dal deposito mesangiale di IgA (risposte A,C,D ed E errate).


64 di 154 Domande

Una donna di 43 anni si presenta all'attenzione clinica riferendo una storia di 9 mesi di dolori articolari prevalenti a polsi e mani, con importante rigidita’ mattutina. Alla valutazione obiettiva, presenta 9 articolazioni dolorabili e 6 tumefatte. Inoltre, il secondo dito della mano destra e’ omogeneamente gonfio, con un aspetto "a salsicciotto". Gli esami mostrano un'elevazione degli indici di flogosi e una negativita’ del fattore reumatoide e degli anticorpi anti citrullina. In considerazione del quadro clinico descritto, per quale delle seguenti patologie cutanee andrebbe indagatala familiarita’ ?














La risposta corretta è la C.  

In considerazione del quadro clinico descritto, andrebbe indagata la familiarità per Psoriasi. L’artrite psoriasica (APs) è un’artropatia infiammatoria cronica associata alla psoriasi, che può interessare le articolazioni periferiche, la colonna e le entesi, ed è caratterizzata da diverse manifestazioni cliniche e da un decorso variabile. Più del 40% dei pazienti con artrite psoriasica ha un parente di primo grado con psoriasi o artrite psoriasica, e ciò indica una forte associazione genetica. Colpisce le articolazioni metacarpofalangee (MCF) e interfalangee (IF) di mani e piedi, le ginocchia e le caviglie, con distribuzione asimmetrica. Sono presenti dolore spontaneo, alla pressione e al movimento, calore, tumefazione delle articolazioni coinvolte e rigidità mattutina. Tipici sono la dattilite, o “dito a salsicciotto”, dovuta all’edema infiammatorio delle parti molli del dito, prevalentemente i tendini flessori, e l’artrite monodigitale, data dall’associazione di dattilite, artrite delle articolazioni MCF, interfalangee prossimali (IFP) e distali (IFD) dello stesso dito. Invece, l’eczema è un’infiammazione della cute che provoca prurito; l’orticaria è una reazione cutanea ad un allergene che si manifesta con pomfi cutanei, causati dal subitaneo rilascio di istamina dai mastociti; l’eritema nodoso è una pannicolite caratterizzata da noduli sottocutanei palpabili e dolenti, di colore rosso o violaceo, che compaiono in sede pretibiale e occasionalmente in altre sedi; il lichen planus è un'eruzione infiammatoria ricorrente e pruriginosa caratterizzata da papule singole, di piccole dimensioni, poligonali, a superficie piana e violacee che possono confluire formando placche squamose ruvide, spesso accompagnate da lesioni al cavo orale e/o ai genitali (risposte A,B,D ed E errate).


65 di 154 Domande

Un uomo di 43 anni riceve una diagnosi di artrite reumatoide. Gli esami mostrano una positivita’ sia per fattore reumatoide sia per anticorpi anti citrullina. Le radiografie articolari mostrano iniziali segni di erosione ossea. In assenza di controindicazioni, quale dei seguenti farmaci e’ la terapia di prima linea piu’ appropriata per il quadro clinico descritto?














La risposta corretta è la E.   

La terapia di prima linea più appropriata per il quadro clinico descritto è il Methotrexate. Si tratta di un farmaco antimetabolita che induce effetti benefici in alcune patologie infiammatorie croniche, compresi il morbo di Crohn e l'artrite reumatoide. Il principale meccanismo d'azione è l’inibizione della diidrofolato riduttasi, un enzima importante nelle vie biosintetiche della timidina e delle purine. Alle dosi elevate usate in chemioterapia, il metotrexato inibisce la proliferazione cellulare. Tuttavia, alle basse dosi usate nel trattamento delle patologie infiammatorie intestinali (12-25 mg/settimana), gli effetti antiproliferativi possono non essere evidenti. Invece, l’idrossiclorochina è un farmaco antimalarico, usato anche nelle malattie reumatiche ma non come prima linea; il micofenolato mofetile inibisce l'inosina monofosfato deidrogenasi, con conseguente inibizione della proliferazione di linfociti T e B; è efficace nella terapia di patologie renali dovute a lupus eritematoso sistemico e può essere utile nelle vasculiti e nella granulomatosi di Wegener; l’Azatioprina è un profarmaco della mercaptopurina e agisce come un antimetabolita; la Sulfasalazina, un DMARD di sintesi metabolizzata a sulfapiridina ed acido 5-amminosalicilico ( risposte A,B,C ed D errate).


66 di 154 Domande

Una paziente di 78 anni si presenta all'osservazione di uno specialista neurologo lamentando disturbi della marcia e disestesie diffuse. Tali disturbi avrebbero presentato andamento ingravescente nell'ultimo anno e mezzo. Ad un'indagine anamnestica piu’ approfondita emergono aspecifici disturbi gastrici. L'esame fisico evidenzia un chiaro quadro clinico rapportabile a disidratazione e scarso introito calorico. L'esame obiettivo neurologico mostra tetraparesi spastica, tetraiperreflessia e ipotrofia muscolare piu’ evidente a livello del tronco. Dalle indagini clinico laboratoristiche e strumentali emerge un quadro di gastrite cronica atrofica, deficit di fattore intrinseco e carenza di vitamina B12. Qual e’ la diagnosi?














La risposta corretta è la A. 

La diagnosi è sclerosi combinata subacuta. Si tratta di una malattia caratterizzata da degenerazione subacuta combinata del midollo spinale può essere secondaria a una carenza di vitamina B12. Nel caso clinico proposto, il paziente ha una carenza di vitamina B12, causata dalla gastrite cronica atrofica e questo avvalora la diagnosi. Invece, la sclerosi laterale amiotrofica e la sclerosi multipla sono malattie degenerative su base autoimmune; la malattia di Wilson è una malattia causata dalla mancata escrezione di rame con conseguente accumulo nell’organismo; la polineuropatia dismetabolica è una malattia diffusa dei nervi periferici non confinata al territorio di distribuzione di un unico nervo o di un singolo arto, e tipicamente ha un coinvolgimento bilaterale e relativamente simmetrico, in cui la causa è un’alterazione metabolica come il diabete mellito (risposta B,C,D ed E errate).


67 di 154 Domande

Una ragazza di 17 anni, in ottime condizioni generali, lamenta al risveglio un disturbo visivo caratterizzato da visione offuscata in determinate direzioni di sguardo. Entro 24 ore l'offuscamento visivo si estende. All'esame obiettivo neurologico si apprezza emianopsia laterale omonima destra con risparmio della porzione superiore dell'emicampo visivo destro. Per il resto l'obiettivita’ neurologica e’ nella norma cosi’ come i test laboratoristici di routine. L'esame oftalmoscopico rileva un fondo oculare normale. Qual e’ la diagnosi piu’ probabile tra le seguenti?














La risposta corretta è la B.  

La diagnosi più probabile è la sclerosi multipla con lesione lungo il decorso del tratto ottico di sinistra. La sclerosi multipla è caratterizzata da aree diffuse di demielinizzazione nell'encefalo e nel midollo spinale. I sintomi più frequenti consistono in anomalie visive ed oculomotorie, parestesie, debolezza, spasticità, disturbi urinari e leggeri sintomi cognitivi. Nel caso clinico proposto, questa patologia ha coinvolto il tratto ottico di sinistra, perché i fasci nervosi dell’emi-retina laterale destra, decussano a sinistra a livello del chiasma ottico; a differenza dei fasci nervosi dell’emiretina mediale o nasale che proseguono omo lateralmente. Mentre, se ci fosse stata una lesione a livello del chiasma ottimo, il paziente avrebbe presentato un problema della visione laterale bilaterale, avrebbe dunque visto solo la porzione centrale del campo visivo; la sindrome di Tolosa-Hunt è una sindrome oftalmoplegica, che colpisce tutte le età, caratterizzata da attacchi acuti (che durano da pochi giorni a poche settimane) di dolore periorbitale, paralisi ipsilaterali dei nervi motori oculari, ptosi, movimenti oculari disordinati e vista appannata, di solito a causa di un processo infiammatorio non specifico nel seno cavernoso e nella fessura orbitale superiore; l'aprassia oculo-motoria congenita tipo Cogan (COMA) è caratterizzata da un difetto dei movimenti oculari volontari orizzontali e dalla rotazione compensatoria della testa (risposte A,C,D ed E errate).


68 di 154 Domande

Un uomo di 42 anni con anamnesi patologica remota silente, ad eccezione di disturbi gastrointestinali e diarrea occorsi nei 10 giorni precedenti, si presenta all'osservazione clinica per una sintomatologia ingravescente caratterizzata da oftalmoplegia esterna incompleta e progressivi disturbi della deambulazione con atassia della marcia. All'esame obiettivo neurologico si riscontra inoltre diffusa iporeflessia osteotendinea. Non si associano disturbi della vigilanza e della coscienza. Nel corso degli accertamenti clinico-strumentali si esegue rachicentesi che dimostra un quadro liquorale di dissociazione albumino-citologica. Studi liquorali piu’ approfonditi dimostrano la presenza di anticorpi anti-GQ1b. Quale tra le seguenti e’ la diagnosi piu’ probabile?














La risposta corretta è la B.   

Il paziente nel caso clinico proposto è affetto dalla Sindrome di Miller-Fisher. Questa sindrome è una variante rara della sindrome di Guillain-Barré che interessa i nervi cranici. L'incidenza annuale è stimata in 1/1.000.000. La SMF esordisce acutamente con la triade clinica: atassia durante la deambulazione, areflessia e oftalmoplegia. Invece, la Miastenia Gravis è una malattia autoimmune caratterizzata dalla presenza di autoanticorpi diretti contro i recettori dell’acetilcolina, anti-Ach; il botulismo è una malattia causata dall’intossicazione da parte della tossina botulinica, prodotta dal Clostridium botulinum, che causa paralisi muscolare; la difterite è una malattia infettiva causata dal Corynebacterium diphtheriae, caratterizzata dalla formazione di membrane tonsillari che possono provocare la morte per asfissia; la sclerosi combinata subacuta è una degenerazione progressiva del midollo spinale, dovuta a una carenza di vitamina B12 (risposte A,C,D ed E errate).


69 di 154 Domande

Una bambina di 7 anni presenta da alcune settimane plurimi episodi di sospensione dello stato di coscienza nel corso della giornata per i quali interromperebbe le proprie attivita’ in maniera improvvisa, fissando il vuoto. Ogni episodio ha una durata compresa tra i 20 e i 30 secondi e si ripete fino a 10 volte al giorno. Numerosi episodi sono occorsi durante le lezioni scolastiche, allarmando compagni di classe e insegnanti. Spesso gli episodi sono accompagnati da pallore cutaneo e automatismi gestuali, in particolare oro-buccali. I genitori della bambina si rivolgono al pediatra di fiducia e riportano alcuni cambiamenti comportamentali per i quali ella si mostrerebbe piu’ taciturna e ritirata. Qual e’ l'iter diagnostico piu’ corretto da seguire?














La risposta corretta è la E.

L’iter diagnostico più corretto da seguire, per il caso clinico in questione, è la visita specialistica neuropsichiatrica ed elettroencefalogramma. I sintomi presentati dalla bambina, pongono il sospetto di crisi di assenza, in passato chiamate anche "piccolo male", caratterizzate da rapida e fugace perdita di coscienza (dai 4 ai 20 secondi) e rappresenta una delle più tipiche forme di epilessia nel bambino e nel giovane. 


70 di 154 Domande

Al termine di una lezione universitaria, un ragazzo di 21 anni avverte un forte senso di inquietudine e angoscia, appare disorientato e perplesso nei riguardi della realta’ circostante e avverte gli oggetti e le persone come inquietanti e ostili. In una certa misura, e’ come se qualcosa di straordinario stesse per annunciarsi. Di quale fenomeno psicopatologico si tratta?














La risposta corretta è la D. 

Il fenomeno psicopatologico, nel caso clinico proposto, è umore predelirante. In psicopatologia è un complesso stato d'animo che precede l'insorgenza del delirio. Invece, il delirio acuto paranoide è caratterizzato dalla convinzione, da parte dei pazienti, che si stia complottando contro di loro, che siano spiati, si sparli di loro o che vengano perseguitati; il disturbo depressivo maggiore è un disturbo caratterizzato da calo importante del tono dell'umore, pensieri negativi e pessimistici, sintomi comportamentali e peggioramento del funzionamento generale della persona; lo stato misto è un disturbo dell’umore caratterizzato dalla presenza contemporanea della piena sindrome depressiva e maniacale; l’attacco di panico consiste in episodi di improvvisa ed intensa paura o di una rapida escalation dell’ansia normalmente presente, accompagnati da sintomi somatici e cognitivi, come palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore (risposte A,B,C ed E errate).


71 di 154 Domande

Un ragazzo di 24 anni giunge in Pronto Soccorso accompagnato dai genitori in quanto da alcuni giorni avrebbe manifestato un intenso stato di preoccupazione. Alla valutazione psichiatrica, riferisce una vaga sensazione che lo attanaglia procurandogli un forte stato di angoscia: "mi sento cambiato, diverso, e’ come se non avessi piu’ il completo controllo del mio corpo, come se il mio corpo mi fosse divenuto estraneo, come se non fosse piu’ il mio!". Che tipo di fenomeno sta descrivendo il paziente?














La risposta corretta è la E.

Il fenomeno descritto dal paziente si chiama depersonalizzazione. Il disturbo di depersonalizzazione fa parte dei disturbi dissociativi e consiste in uno stato alterato di consapevolezza del Sé che risulta in episodi persistenti o ricorrenti di distacco o separazione da sé stessi (depersonalizzazione), dall’ambiente circostante (derealizzazione) o entrambe, durante i quali l’esame di realtà rimane integro. Invece, l’allucinosi  è una psicosi caratterizzata da disturbi psicosensoriali allucinatori, nella quale in genere si mantiene lucida la coscienza; la dismorfofobia è un disturbo caratterizzato dalla preoccupazione per un difetto nell’aspetto fisico, che può essere totalmente immaginario, oppure, se è presente una reale piccola anomalia fisica, la preoccupazione del soggetto è di gran lunga eccessiva al normale; i disturbi da sintomi somatici sono caratterizzati da molteplici disturbi fisici persistenti che sono associati a pensieri eccessivi o disadattivi, sentimenti e comportamenti in risposta a questi sintomi; l’allucinazione cenestesica riguarda alcune sensibilità corporee isolate (sensazione di caldo o di freddo, di bagnato, di essere toccati o punti o strisciati); oppure può riguardare l'intero corpo, o parti del corpo (risposte A,B,C ed D errate).


72 di 154 Domande

Una ragazzina di 12 anni e’ portatrice di una mutazione F508 del in omozigosi a carico del gene CFTR ed e’ dunque affetta da fibrosi cistica. Il gene responsabile della malattia e’ localizzato nel:














La risposta corretta è la C. 

Il gene responsabile della malattia è localizzato sul braccio lungo del cromosoma 7. La fibrosi cistica è una malattia genetica che colpisce le ghiandole esocrine, come quelle che producono muco e sudore, con conseguente, malfunzionamento dei polmoni, del pancreas, del fegato, dell'intestino, dei seni paranasali e dell'apparato riproduttivo. Invece, anomalie del cromosoma 13 causano la Sindrome di Patau; la trisomia del cromosoma 21 causa la sindrome di Down; anomalie del cromosoma 14 si trovano nella Sindrome di Prader-Willi; delezioni del braccio lungo del cromosa 18 causano la possibilità di ritardo dello sviluppo, difficoltà dell’ apprendimento e problemi del comportamento (risposte A,B,D ed E errate).


73 di 154 Domande

La pulsossimetria puo’ agevolare la diagnosi di cardiopatia congenita (pervieta’ del dotto di Botallo). La misurazione viene eseguita confrontando la saturazione di ossigeno in sede pre- e post-duttale. Dove si misura la pulsossimetria pre-duttale nel neonato?














La risposta corretta è la E.

La pulsossimetria pre-duttale nel neonato si misura sull’arto superiore destro. Il dotto arterioso pervio è una persistenza della connessione fetale (dotto arterioso) tra aorta e arteria polmonare dopo la nascita. I sintomi possono comprendere difficoltà di accrescimento, scarsa alimentazione, tachicardia, tachipnea. Invece, la saturazione post-duttale si misura su di un arto inferiore (risposte A,B,C ed D errate).


74 di 154 Domande

Alterazioni del microbiota intestinale possono determinare un quadro clinico da eccessiva crescita batterica dell'intestino tenue (SIBO) nei pazienti con fibrosi cistica. Qual e’ il test piu’ comunemente usato nella pratica clinica?














La risposta corretta è la A. 

Il test più comunemente usato nella pratica clinica per la diagnosi di SIBO è il Breath test. La SIBO o sovraccrescita batterica intestinale è definita dalla presenza di batteri nell’intestino tenue in concentrazione superiore a 105 UFC/ml. Il gold standard per la diagnosi di SIBO è la raccolta e cultura diretta del contenuto digiunale, ma per comodità si utilizza una pratica non invasiva e riproducibile, ossia, il breath test al glucosio o al lattulosio. Essi si basano sulla produzione di idrogeno e/o metano da parte dei batteri come conseguenza della fermentazione. La diagnosi di SIBO viene posta quando il livello di idrogeno o metano nel respiro aumenta di > 12 parti per milione rispetto al valore basale (glucosio) o quando si osservano 2 picchi di tale incremento dopo ingestione di lattulosio (picco SIBO e picco colonico).Invece, il trial con Lactobacillus reuteri per 15 giorni, si riferisce ad uno studio sulle coliche addominali del lattante; la coprocoltura è un esame microbiologico svolto sulle feci per l’identificazione di microrganismi diversi da quelli del comune microbiota; il dosaggio della calprotectina fecale si esegue se vi è sospetto di malattia infiammatoria intestinale ( risposte B,C,D ed E errate).


75 di 154 Domande

Un bambino di 9 mesi presenta scarsa crescita e saltuari episodi di vomito; il pediatra sospetta un'allergia alle proteine del latte vaccino. Qual e’ il gold standard per la diagnosi di allergia alimentare?














La risposta corretta è la E. 

Il gold standard per la diagnosi di allergia alimentare è il test di provocazione orale. Esso consiste nella somministrazione orale di un alimento in un soggetto con sospetta allergia alimentare, eseguito sotto controllo medico, in modo standardizzato e controllato. Invece, i prick test sono test cutanei per il controllo della reazione allergica a diversi tipi di sostanze: alimenti, veleno di insetti, lattice, polvere e acari, polline, peli di animali, farmaci; il Prick by prick con alimento fresco, si esegue dopo un Prick test negativo, inoculando un alimento fresco e non un estratto allergenico diluito; il dosaggio IgE specifiche (RAST, Radio-Allergo-Sorbent Test)  serve ad individuare la concentrazione sierica delle IgE specifiche per determinati allergeni; il Patch test, è un test allergologico utilizzato per determinare se una sostanza specifica provoca infiammazione allergica della cute con meccanismo ritardato o cellulo-mediato ( risposte A,B,C ed D errate).


76 di 154 Domande

Giunge in pronto soccorso un bambino di 6 anni con sospetta frattura dell'avambraccio sinistro. Come e’ opportuno controllare il dolore in attesa della radiografia e dell'arrivo dello specialista ortopedico?














La risposta corretta è la B.   

Per controllare il dolore, in un bambino di 6 anni con sospetta frattura dell’avambraccio sinistro, è opportuno somministrare paracetamolo 10-15 mg/ kg per via orale. L'acetaminofene (paracetamolo) è uno dei più importanti farmaci impiegati nel trattamento del dolore di lieve o moderata intensità, esso è un debole inibitore della COX-1 e della COX-2 nei tessuti periferici e non ha effetti antinfiammatori significativi.


77 di 154 Domande

Un bambino di 7 anni, giunge nell'ambulatorio pediatrico per enuresi esordita negli ultimi 3 mesi. Il bambino ci rimane molto male se glielo si fa notare. In caso di mancata risposta alle terapie comportamentali, quale farmaco e’ indicato?














La risposta corretta è la D. 

In caso di mancata risposta alle terapie comportamentali, il farmaco indicato è la desmopressina. L’enuresi notturna è un disturbo, più che una malattia, e consiste nella perdita involontaria e completa di urina durante il sonno in un’età, quella generalmente compresa tra i 5 e i 6 anni in cui la maggior parte dei bambini dovrebbe avere ormai acquisito il controllo degli sfinteri.  Viene impiegata la desmopressina, un farmaco agonista della vasopressina, utilizzato nel trattamento del diabete insipido. Invece, il betametasone è un glucorticoide a lunga durata d’azione; il metilfenidato è un farmaco stimolante del sistema nervoso centrale; l’amoxicillina-acido clavulanico è un antibiotico formato da un β-lattamico ed un inibitore delle  β-lattamasi; il propanololo è un farmaco betabloccante non selettivo (risposte A,B,C ed E errate).


78 di 154 Domande

Il pediatra oncologo prescrive 3 L/m2/die di liquidi per via endovenosa a una bambina di 6 anni con nuova diagnosi di Leucemia Linfatica Acuta (LLA) per prevenire la sindrome da lisi tumorale, che puo’ comportare severe complicanze metaboliche e idroelettrolitiche. Quale tra queste NON rientra tra le complicanze?














La risposta corretta è la E. 

Tra le complicanze della sindrome da lisi tumorale non rientra l’ipercalcemia.  Questa sindrome consiste in una serie di anormalità metaboliche che derivano dalla distruzione acuta delle cellule neoplastiche con il conseguente rilascio delle sostanze intracellulari nel circolo, come acido urico, potassio e fosfati, in seguito a trattamento oncologico. A seconda dei fattori di rischio del paziente e del tipo di neoplasia, l’incidenza della sindrome può variare dal 3 al 20%. Le complicanze più serie sono l’insufficienza renale, con una incidenza riportata del 25-38%,  la morte, nel 5-14% dei casi e squilibri metabolici come l’iperkaliemia, l’ iperfosfatemia, l’ iperuricemia (risposte A,B,C ed D errate).


79 di 154 Domande

Un bambino di 5 anni recentemente immigrato dal centro Africa giunge al Pronto Soccorso per dolore toracico acuto. Uno screening emato-biochimico mostra una modesta anemia macrocitica, iperbilirubinemia prevalentemente indiretta e aumento dell'LDH. L'ecocardiogramma e’ negativo, l'ecografia addominale mostra una milza di dimensioni diminuite. Quali delle seguenti condizioni dovrebbe essere sospettata?














La risposta corretta è la B. 

La condizione che dovrebbe essere sospettata, nel caso clinico preposto è l’anemia falciforme. Si tratta di una malformazione genetica ereditaria dell’emoglobina caratterizzata dalla presenza di globuli rossi a forma di falce (mezzaluna) e da anemia cronica dovuta all’eccessiva distruzione dei globuli rossi anomali. Le persone affette da anemia falciforme presentano sempre un certo grado di anemia (spesso causa di stanchezza, debolezza e pallore) e un leggero ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi). Alcuni soggetti presentano una sintomatologia scarsa. Altri invece hanno sintomi gravi e ricorrenti, che determinano una grave disabilità e la morte precoce. Invece, la Beta-Talassemia è caratterizzata dal deficit o dall'assenza della sintesi delle catene della beta-globina che codificano per la proteina dell'emoglobina; l’anemia immuno-emolitica presenta autoanticorpi diretti contro i globuli rossi che ne determinano la distruzione; l’anemia da deficit di folati è causata da carenza di vitamina B9; la malaria è una malattia causata da protozoi parassiti appartenenti al genere Plasmodium il cui ciclo biologico si svolge in due ospiti obbligati, un vertebrato, come ospite intermedio e una femmina di zanzara come ospite definitivo, detto anche vettore.


80 di 154 Domande

Quale di queste affermazioni riguardanti il carcinoma del surrene e’ ERRATA:














La risposta corretta è la D.   

Nel carcinoma del surrene le metastasi non si propagano solo per via linfatica. I carcinomi del surrene possono interessare la parte corticale, o la parte midollare della ghiandola, in questo caso sono detti feocromocitomi. Si tratta di un tumore raro, infatti ha un’incidenza di 0,5-2 nuovi casi per milione di abitanti, con maggiore prevalenza nel sesso femminile ed una sopravvivenza media a 5 anni dopo trattamento anche superiore al 30%; si distinguono due tipi di carcinomi: i carcinomi funzionanti, ossia capaci di secernere ormoni, e non funzionanti (risposte A, B, C ed E errate).


81 di 154 Domande

Una frequente complicanza della sindrome da carcinoide e’ :














La risposta corretta è la B.

Una frequente complicanza della sindrome da carcinoide è la valvulopatia del cuore destro. La sindrome da carcinoide si sviluppa in alcuni pazienti con tumori carcinoidi ed è caratterizzata da vampate cutanee, crampi addominali e diarrea. Essa è causata da sostanze vasoattive (tra le quali serotonina, bradichinina, istamina, prostaglandine, ormoni polipeptidici) secrete dal tumore, che è tipicamente un carcinoide metastatico intestinale. Invece, la valvulopatia del cuore sinistro è più frequente nella malattia reumatica; la rettorragia è segno di patologia anale come emorroidi o carcinomi del colon-retto; l’ematemesi è l’emissione di sangue dall’orifizio orale che si riscontra nei pazienti con rottura delle varici esofagee; la dissecazione aortica è un’emergenza chirurgica, in cui si ha una separazione tra strato intimale e tonaca esterna del vaso (risposte A,C,D ed E errate).


82 di 154 Domande

Un paziente di 65 anni si presenta in Pronto Soccorso dopo un abbondante pasto con dolore acuto in ipocondrio destro e comparsa di vomito. L'obiettivita’ mostra un addome trattabile ma dolorabile elettivamente in ipocondrio destro. Gli esami emato chimici mostrano una lieve leucocitosi con incremento della bilirubina totale e diretta. Quale esame diagnostico richiedi in prima istanza?














La risposta corretta è la C. 

L’esame da richiedere in prima istanza è l’ecografia addominale. I segni e sintomi del paziente, nel caso clinico proposto, inducono il sospetto della presenza di un calcolo che ostruisce le vie biliari esterne. La colelitiasi è la presenza di uno o più calcoli nella colecisti. La presenza di calcoli biliari tende a essere generalmente asintomatica, ma alcune volte, la migrazione di un calcolo, dà luogo alla colica biliare. Le complicanze più gravi di tale patologia sono: colecistite, ostruzione della via biliare, a volte con sovra infezione batterica (colangite); e pancreatite acuta biliare. L'ecografia addominale è l'esame diagnostico d'elezione per individuare i calcoli colecistici; sensibilità e specificità sono del 95%.Invece, la TC addome con mezzo di contrasto non è richiesta in prima istanza; la gastroscopia è un esame utile nelle patologie della parete gastrica; l’RM addome-pelvi non è indicata; la radiografia del torace è utilizzata per le patologie polmonari e non è in grado di evidenziare la presenza di calcoli nelle vie biliari (risposte A,B,D ed E errate).


83 di 154 Domande

Nella classificazione TNM del carcinoma mammario, a quale dimensione corrisponde T2?














La risposta corretta è la A. 

Nella classificazione del TNM del carcinoma mammario, T2 corrisponde ad una dimensione compresa tra maggiore di 20 mm e minore o uguale di 50 mm. Invece, tumori di dimensioni maggiori di 50 mm vengono classificati T3; tumori maggiori di 10 e minori di 20 mm T1c; tumori maggiori di 5 e minori di 10 sono classificati T1b (risposte B, C,D ed E errate).


84 di 154 Domande

I vasi linfatici del terzo superiore della vagina drenano direttamente verso:














La risposta corretta è la C. 

I vasi linfatici del terzo superiore della vagina drenano direttamente verso i linfonodi iliaci.  Invece, il terzo inferiore della vagina drena nei linfonodi inguinali superficiali; i linfonodi peri-aortici ricevono la linfa da vasi linfatici della parete muscolare addominale, dai testicoli nell’uomo e dalle ovaie nella donna, da reni e surreni; i linfonodi mesenterici raccolgono la linfa dall’intestino; i linfonodi lombari ricevono la linfa  della regione sottombelicale della parete addominale, della parete pelvica, della parete perineale, dell'arto inferiore e del territorio vascolarizzato dai rami splancnici pari dell'aorta (risposte A,B,D ed E errate).


85 di 154 Domande

In seguito ad aggressione, un ragazzo di 25 anni riporta fratture della IX e X costa di sinistra. Quale indagine diagnostica, oltre all'RX del torace, e’ mandatoria e da eseguire per prima in questo caso?














La risposta corretta è la B.  

In un ragazzo che riporta fratture della IX e X costa di sinistra, è mandatoria l’ecografia dell’addome, in quanto si sospetta un interessamento della milza e conseguente emorragia addominale. La milza è l’organo addominale più colpito in seguito a incidenti stradali, cadute da una certa altezza, infortuni sportivi e pestaggi. La lesione della milza provoca lo sversamento di sangue nell’addome in quantità proporzionali alle dimensioni della ferita. L’ematoma della milza dapprima non sanguina nell’addome, ma può rompersi e sanguinare nei primi giorni dopo la lesione, talvolta anche a distanza di settimane o mesi. Per la diagnosi si ricorre all’ecografia addominale o alla TC senza mezzo di contrasto, invece, non risultano utili la TC con mezzo di contrasto, in quanto se vi fosse emorragia si avrebbe fuoriuscita di contrasto in addome; la Risonanza Magnetica ha tempi troppo lunghi per essere usata in urgenza; l’ecocardiografia non permette di osservare la milza (risposte A,C,D ed E errate).


86 di 154 Domande

Una donna di 74 anni deve essere sottoposta a gastrectomia totale per un carcinoma del corpo gastrico. Quale delle seguenti arterie e’ piu’ frequentemente oggetto di varianti anatomiche e deve essere ispezionata con attenzione prima della legatura/sezione?














La risposta corretta è la E. 

L’arteria più frequentemente oggetto di varianti anatomiche che deve essere ispezionata prima della legatura/ispezione è l’arteria gastrica di sinistra. Essa rappresenta il ramo più piccolo del tripode celiaco, da cui origina la maggior parte delle volte. Le varianti più comuni di questa arteria hanno origine dall’arteria epatica sinistra nel suo tragitto lungo la parte superiore del piccolo omento, oppure, originano insieme  all’arteria epatica comune.


87 di 154 Domande

Una donna di 55 anni esegue accertamenti in seguito alla comparsa di un nodulo tiroideo. Al termine degli approfondimenti la diagnosi e’ carcinoma midollare della tiroide in quadro di MEN 2. Quale delle seguenti neoplasie, oltre al carcinoma midollare della tiroide, e’ tipica della MEN 2?














La risposta corretta è la D.  

La neoplasia, oltre al carcinoma midollare della tiroide, tipica della MEN 2, è il feocromocitoma. La MEN (Multiple Endocrine Neoplasia) di tipo II, è una sindrome caratterizzata dalla capacità di sviluppare adenomi ipofisari, carcinoma midollare della tiroide e feocromocitoma, legata a mutazioni dell’oncogene Ret che, a differenza delle situazioni precedentemente discusse, causa non una “perdita di funzione”, ma un “guadagno di funzione” del gene oncosoppressore mutato. Infatti, il Ret codifica per un recettore tirosin-chinasi e le mutazioni ne inducono un’attività costitutiva. Esistono diverse varianti cliniche: MEN2a, caratterizzata da carcinoma midollare della tiroide, feocromocitoma e iperparatiroidismo primario; il carcinoma midollare della tiroide familiare; la MEN2a con amiloidosi-lichen cutaneo; la MEN2a o carcinoma midollare della tiroide familiare con malattia di Hirschsprung; la MEN2b (o altrimenti definita MEN3), caratterizzata da carcinoma midollare della tiroide, feocromocitoma, ganglioneuromatosi intestinale e delle mucose, habitus marfanoide.


88 di 154 Domande

Un paziente di 82 anni, cardiopatico e obeso, affetto da diverticoli del colon viene operato per un quadro di addome acuto. All'esplorazione chirurgica si evidenzia una peritonite stercoracea. Come proseguira' l'intervento?














La risposta corretta è la D. 

L’intervento, a causa della peritonite stercoracea, proseguirà con una resezione colica secondo Hartmann. La resezione con colostomia terminale e chiusura del moncone rettale (intervento di Hartmann) è l’intervento eseguito con maggiore frequenza in caso di diverticolite complicata: rimuove il focolaio settico dalla cavità peritoneale e ovvia al problema dell’esecuzione di un’anastomosi rischiosa in condizioni settiche. La ricostituzione della continuità intestinale viene praticata, in genere, dopo 6 o più settimane escidendo la colostomia e confezionando un’anastomosi tra il colon e il moncone rettale.


89 di 154 Domande

Una neonata nasce, alla 38a settimana di gestazione, da taglio cesareo elettivo per ernia diaframmatica congenita sinistra diagnosticata gia’ in eta’ prenatale. Quale di queste affermazioni e’ corretta riguardo il timing chirurgico?














La risposta corretta è la D.  

In una neonata, con ernia diaframmatica congenita sinistra, l’intervento non è urgente e va eseguito dopo aver migliorato la funzionalità respiratoria e corretta l’ipertensione polmonare. L’ernia diaframmatica congenita (EDC) è una malformazione caratterizzata dall’erniazione stabile dei visceri addominali nel torace attraverso il canale pleuroperitoneale. I visceri erniati nel torace comprimono il polmone e dislocano verso il lato opposto il mediastino limitando l’espansione del polmone controlaterale. La malformazione ricorre approssimativamente in 1:4.000 neonati, senza predilezione di sesso. 


90 di 154 Domande

La formula di Parkland, nota anche come formula di Baxter, e’ utilizzata per stimare:














La risposta corretta è la B.    

La formula di Parkland, nota anche come formula di Baxter, è utilizzata per stimare il fabbisogno di liquidi nel paziente ustionato. Secondo questa formula, il volume dei liquidi da somministrare al paziente ustionato nelle 24 ore, corrisponde a quattro volte il prodotto tra il peso del paziente e la percentuale della superficie corporea ustionata, V=4 × m × (A  × 100).


91 di 154 Domande

La sindrome di Rokitansky e’ caratterizzata da:














La risposta corretta è la D.

La sindrome di Rokitansky è caratterizzata da agenesia vaginale, assenza di utero e presenza di ovaie. Colpisce almeno 1/4.500 donne. Questa sindrome può essere isolata (tipo 1) ma, più frequentemente, si associa a difetti renali, vertebrali e, più raramente, dell'udito e del cuore (MRKH tipo 2 o associazione MURCS). Il primo segno clinico della sindrome di Rokitansky è l'amenorrea primaria in giovani donne che presentano, peraltro, uno sviluppo normale dei caratteri sessuali secondari e dei genitali esterni, con ovaie normali e funzionanti e cariotipo 46, XX, in assenza di anomalie cromosomiche visibili.


92 di 154 Domande

La Gonadotropina Corionica e’ un ormone:














La risposta corretta è la E.

La gonadotropina corionica è un ormone glicoproteico. Essa è formata da una subunità alfa e da una subunità beta. Viene sintetizzata all'inizio della gravidanza nelle cellule del trofoblasto e poi dalla placenta e comincia a essere misurabile in circolo dopo la prima settimana dalla fecondazione. Nel primo trimestre di gravidanza l'HCG aumenta in modo geometrico (raddoppia ogni due giorni nelle prime 8 settimane) per poi stabilizzarsi su di un plateau che si prolunga fino al parto.


93 di 154 Domande

Una donna di 38 anni presenta eccessivo sanguinamento vaginale un'ora dopo parto spontaneo di un neonato maschio (il suo terzo figlio), di peso di 4400 grammi. Il travaglio e’ durato 7 ore con somministrazione di ossitocina nel corso delle ultime due ore. Quale delle seguenti e’ la causa statisticamente piu’ probabile per la sua emorragia post-partum?














La risposta corretta è la D. 

La causa statisticamente più probabile di emorragia post-partum è l’atonia uterina. L'emorragia postpartum è una perdita di sangue di > 1000 mL o perdita di sangue accompagnata da sintomi o segni di ipovolemia entro 24 h dalla nascita. La diagnosi è clinica. Il trattamento dipende dall'eziologia del sanguinamento. I fattori di rischio per atonia uterina sono: sovradistensione uterina, causata, ad esempio, da un feto molto grande, come nel caso clinico proposto; travaglio prolungato o distocico; multipara; anestetici rilassanti; parto rapido; infezione intra-amniotica (corioamnionite). Invece, cause meno frequenti sono le emorragie causate da tessuto placentare ritenuto, trauma del tratto genitale, inversione uterina, disordine della coagulazione (risposte A,B,C ed E errate).


94 di 154 Domande

Tutti i seguenti farmaci attraversano la placenta, tranne:














La risposta corretta è la A.

L’unico farmaco che non attraversa la placenta è l’eparina. Si tratta di un farmaco che inibisce in maniera indiretta la trombina, in quanto l’effetto antitrombotico deriva da interazione con l'antitrombina. L'eparina non frazionata, I' eparina a basso peso molecolare (LMWH) ed il pentasaccaride di sintesi fondaparinux si legano all'antitrombina aumentandone l'effetto di inattivazione a livello del fattore Xa.  Al contrario, gli anticoagulanti dicumarolici come il warfarin sono controindicati in gravidanza perché se assunti nella prima parte della gravidanza possono provocare malformazioni della faccia e ritardo mentale nel 10-20% dei casi, se assunti verso il termine possono aumentare il rischio di emorragie. Invece, il carbimazolo, un farmaco anti-tiroideo, può causare anomalie congenite nel feto; la pirimetamina è un farmaco utilizzato per il trattamento della toxoplasmosi, se assunto in gravidanza può causare kernittero; le tetracicline sono antibiotici usati per vari tipi di infezione, che possono provocare un’alterazione della colorazione dei denti ( risposte B,C,D ed E errate).


95 di 154 Domande

Una donna gravida di anni 30, a seguito di una valutazione ecografica del primo trimestre, viene informata che il feto ha un rischio maggiore di 1/250 di avere la sindrome di Down. Qual e’ la tecnica invasiva di diagnosi prenatale piu’ utilizzata per l'eventuale conferma alla sedicesima settimana di gestazione in Italia?














La risposta corretta è la C.

La tecnica invasiva più utilizzata per l’eventuale conferma di sindrome di Down, alla sedicesima settimana di gestazione, in Italia, è il prelievo di liquido amniotico per analisi del cariotipo fetale. L'amniocentesi consiste nel prelievo di una piccola quantità di liquido amniotico, per analizzarlo in laboratorio e costruire la mappa cromosomica del feto. Invece, il prelievo di villi coriali per analisi del cariotipo fetale si esegue tra la decima e la tredicesima settimana di gestazione; il prelievo di sangue materno per l’analisi del cariotipo fetale è una metodica non invasiva; il prelievo di sangue cordonale avviene dopo la nascita e per permette di raccogliere le cellule staminali, preziose per la cura di molte patologie (risposte A,B,D ed E errate).


96 di 154 Domande

Quale infezione congenita e’ caratterizzata da turbe neurologiche, alterazioni oculari, idrocefalia e calcificazioni cerebrali?














La risposta corretta è la B.  

L’infezione congenita caratterizzata da turbe neurologiche, alterazioni oculari, idrocefalia e calcificazioni cerebrali è la Toxoplasmosi. Si tratta di un’infezione da parte di un parassita, il Toxoplasma Gondii. La sintomatologia è molto varia, può manifestarsi come una condizione asintomatica, una linfoadenomegalia benigna (malattia simil-mononucleosica), fino a una malattia potenzialmente letale del sistema nervoso centrale o con coinvolgimento di altri organi nelle persone immunocompromesse. Se contratta in gravidanza, il feto presenterà turbe neurologiche, alterazioni oculari e encefaliche. Invece, la Gonorrea è un’infezione sessualmente trasmessa, causata dal batterio Neisseria Gonorrhoeae; la malattia da Echovirus interessa l’apparato gastrointestinale; la sifilide è infezione sessualmente trasmessa, provocata dal Treponema Pallidum; la Leishmaniosi è la malattia causa dal protozoo Leishmania, nella forma viscerale causa splenomegalia ed epatomegalia (risposte A,C,D ed E errate).


97 di 154 Domande

In ambito di procreazione medicalmente assistita, quale tra le seguenti tecniche di laboratorio e’ la piu’ recente?














La risposta corretta è la B.

In ambito di procreazione medicalmente assistita, la tecnica di laboratorio più recente è l’Intra Cytoplasmatic Sperm Injection, la prima gravidanza, ottenuta grazie a questa metodica, si è registrata nel 1992. Invece, la tecnica FIVET è una delle prime tecniche utilizzate nella PMA, la prima gravidanza con l’ausilio di questa tecnica è avvenuta nel 1978; con la GIFT, Gamete Intra Falloppian Transfer la prima gravidanza risale al 1985; con la ZIFT, Zygote Intra Fallopian Transfer la prima gravidanza è stata ottenuta nel 1988 (risposte A,C,D ed E errate).


98 di 154 Domande

La capsulite adesiva della spalla, nota anche come "spalla congelata", si puo’ frequentemente associare a tutte le sottoindicate condizioni tranne UNA:














La risposta corretta è la B.

La capsulite adesiva della spalla, nota anche come “spalla congelata”, non si associa alla sindrome di Pellegrini-Stieda. Questa sindrome è caratterizzata dalla calcificazione dei tessuti periarticolari del ginocchio. Invece, la capsulite adesiva della spalla è una patologia infiammatoria dell’articolazione gleno-omerale che comporta limitazioni della mobilità articolare, si riscontra più frequentemente nelle donne e in corso di malattie metaboliche come il diabete mellito, patologie autoimmuni, neoplasie e neuropatie (risposte A,C,D ed E errate).


99 di 154 Domande

Quale di queste affermazioni NON e’ corretta?














La risposta corretta è la C.

Una frattura da osteoporosi frequente è quella della testa del femore, non della diafisi femorale. L’osteoporosi è l’osteopatia metabolica più diffusa nel mondo occidentale, è una malattia sistemica a eziopatogenesi multifattoriale, causata da una patologica riduzione della resistenza ossea, da cui deriva un aumento della fragilità dello scheletro e quindi della suscettibilità alle fratture. La forma di osteoporosi più frequente è l’osteoporosi post-menopausa, in cui si assiste ad una riduzione della massa ossea secondaria alla carenza di estrogeni. L’esame utilizzato per identificare la presenza di osteopenia o osteoporosi è la mineralometria ossea (DEXA); il rischio di frattura aumenta se il T-score è inferiore a -3. Oltre alla frattura della testa del femore, è molto frequente anche la frattura vertebrale da osteoporosi in donne di 60-70 anni; il rischio di fratture è aumentato nelle donne osteoporotiche fumatrici (risposte A, B, D ed E errate).


100 di 154 Domande

Un paziente deve sottoporsi ad intervento chirurgico di artroprotesi d'anca. Dopo l'intervento la profilassi con eparina a basso peso molecolare deve essere effettuata:














La risposta corretta è la E.

Dopo l’intervento di artroprotesi d’anca, la profilassi con eparina a basso peso molecolare deve essere effettuata per 5 settimane. La durata della profilassi va stabilita caso per caso, in base alla persistenza di fattori di rischio per TEV come immobilità a letto, patologie infiammatorie o infettive acute. In generale, la profilassi va proseguita per 7-10 gg nei pazienti sottoposti a chirurgia generale e per 5 settimane in quelli sottoposti ad intervento per protesi d’anca. Va anche consigliata l’estensione della profilassi a 4 settimane nei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore oncologica (risposte A,B,C ed D errate).


101 di 154 Domande

Ad un ragazzo di 16 anni viene prescritta una radiografia a seguito della comparsa nelle ultime settimane di forte dolore e tumefazione del ginocchio destro. La radiografia mostra a livello del femore distale destro un'alternanza di aree radiotrasparenti e aree radiopache ed un'immagine "a sole radiante" con presenza di reazione periostale nota come triangolo di Codman. La diagnosi piu’ probabile e’ :














La risposta corretta è la A.

La diagnosi più probabile nel caso clinico proposto è osteosarcoma. Si tratta di un tumore maligno primitivo dello scheletro caratterizzato dalla formazione diretta di osso immaturo e di tessuto osteoide nelle cellule tumorali. L'osteosarcoma classico è un tumore raro (l'0,2% di tutti i tumori maligni) altamente maligno con un'incidenza stimata in 3 casi/1 milione di persone/l'anno. L'osteosarcoma si manifesta soprattutto nelle ossa lunghe e raramente nei tessuti molli. L'età d'esordio varia dai 10 ai 25 anni. Invece, l’osteoclastoma è un tumore primitivo dell’osso, detto anche tumore a cellule giganti, clinicamente aggressivo e spesso tendente a recidivare, localizzato solitamente alle epifisi delle ossa lunghe e istologicamente caratterizzato dalla proliferazione di cellule stromali fusate e di cellule giganti polinucleate: l’osteomaosteoide è un tumore benigno caratterizzato da un nucleo centrale, cosiddetto nidus, circondato da un’ampia zona di tessuto osseo reattivo; il fibrosarcoma è un tumore maligno dei tessuti molli; la cisti ossea è una cavità a contenuto liquido che si origina al di sotto della cartilagine di coniugazione nelle metafisi delle ossa in accrescimento ( risposte B,C,D ed E errate).


102 di 154 Domande

Una donna di 77 anni in buone condizioni generali giunge in Pronto Soccorso in seguito a caduta accidentale in casa. In figura viene mostrata la radiografia del bacino e delle anche della paziente. Come si definisce questa frattura?

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La risposta corretta è la C.

Questa frattura si definisce frattura sottocapitata del femore sinistro. Le fratture dell'anca possono verificarsi nella regione della testa, del collo, o tra i trocanteri (protuberanze) del femore. Queste fratture sono più frequenti fra gli anziani, soprattutto tra coloro che soffrono di osteoporosi, e di solito sono causate da cadute a terra. La diagnosi viene fatta mediante radiografie o, se necessario, RM. Il trattamento è spesso con riduzione a cielo aperto con una fissazione interna o talvolta con un'emiartroplastica o un'artroplastica totale dell'anca.


103 di 154 Domande

Un ragazzo di 14 anni si presenta al Pronto Soccorso con dolore acuto al testicolo sinistro, nausea e vomito. Il testicolo appare aumentato di volume e caldo al tatto. Il segno di Prehn non e’ presente. Com'e’ piu’ opportuno intervenire?














La risposta corretta è la C.

L’intervento più opportuno è l’intervento chirurgico in urgenza entro 6 ore. Il paziente del caso clinico preposto, ha molto probabilmente una torsione testicolare. Si tratta di una condizione di urgenza dovuta alla rotazione del testicolo e al conseguente strangolamento del suo apporto ematico. I sintomi sono costituiti da dolore scrotale acuto e gonfiore, nausea e vomito. La diagnosi si basa sull'esame obiettivo ed è confermata dall'ecocolordoppler. Il trattamento consiste nell'immediata detorsione manuale seguita dall'intervento chirurgico. Il segno di Prehn serve alla diagnosi differenziale tra epididimite e torsione testicolare: è negativo quando il sollevamento manuale del testicolo non dà sollievo dalla sintomatologia dolorosa.


104 di 154 Domande

Un uomo di 58 anni si reca dal proprio Medico di Medicina Generale per la comparsa da circa 3 giorni di febbre, dolore ed edema a livello del testicolo destro. Riferisce inoltre stranguria e pollachiuria. Obiettivamente l'emiscroto si presenta aumentato di volume, caldo al tatto, dolorabile alla palpazione. Qual e’ la diagnosi piu’ probabile?














La risposta corretta è la C.

La diagnosi più probabile, nel caso clinico preposto, è orchiepididimite acuta destra. Si tratta di una infiammazione dolorosa dell’epididimo causata da interventi chirurgici, cateterismo vescicale, infezione delle vie urinarie oppure infezioni sessualmente trasmesse. Invece, la torsione testicolare è una condizione di urgenza dovuta alla rotazione del testicolo e al conseguente strangolamento del suo apporto ematico; l’ernia inguinale non complicata è una condizione caratterizzata dalla protrusione di un viscere addominale attraverso il canale inguinale; il varicocele è una dilatazione patologica delle vene testicolari (risposte A,B,D ed E errate).


105 di 154 Domande

Nell'approccio ad un paziente che ha subito un trauma cranico maggiore qual e’ la prima azione da compiere?














La risposta corretta è la C.

Nell’approccio ad un paziente che ha subito un trauma cranico maggiore, la prima azione da compiere è applicare il protocollo ABCDE (Airway Breathing Circulation Disability Exposure) secondo le norme ATLS (Advanced Trauma Life Support). Quando si presta il primo soccorso ad un paziente traumatizzato si deve prestare attenzione alle cause più immediate di morte come l’asfissia, quindi bisogna immediatamente controllare che vi sia la pervietà delle vie aeree (Airway), poi se il paziente respira spontaneamente (Breathing), se vi sono emorragie (Circulation), se ci sono problemi neurologici (Disability), infine, assicurare protezione termica al paziente (Exposure). Invece, solo successivamente, quando il paziente sarà stabile emodinamicamente, si potrà procedere ad indagini strumentali più approfondite (risposte A,B,D ed E errate).


106 di 154 Domande

Un uomo di 82 anni accede in Pronto Soccorso: da alcuni giorni riferisce difficolta’ nella deambulazione, avvertendo la sensazione di gamba destra "pesante". Da circa 2 giorni i figli hanno notato anche disturbi nell'eloquio; gli stessi riferiscono inoltre che circa 4 settimane prima il padre ha subito un trauma cranico da caduta accidentale. In anamnesi il paziente riferisce ipertensione arteriosa in terapia medica, diabete mellito tipo II, fibrillazione atriale (in terapia con warfarin). Alla visita del neurochirurgo il paziente presenta una afasia espressiva e un franco slivellamento dell'arto superiore e inferiore di destra alle prove antigravitarie. Viene eseguita una TC encefalo che dimostra la presenza di una raccolta ematica a forma di semiluna, iso-ipodensa rispetto al parenchima cerebrale (vedi immagine). Qual e’ la diagnosi piu’ verosimile, considerando le immagini neuroradiologiche e la storia clinica?

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La risposta corretta è la A.

Considerando la storia clinica e le immagini neuroradiologiche, la diagnosi più verosimile è ematoma sottodurale cronico. L’Ematoma Sottodurale Cronico è una patologia benigna, tipica dell’anziano, caratterizzata da una raccolta di fluido, generalmente sangue vecchio, al di sotto della dura (membrana che ricopre il cervello) e che, se di dimensione cospicue, può comprimere l’encefalo e causare diversi disturbi.


107 di 154 Domande

Una donna di 83 anni, ipertesa, in terapia anche con anticoagulanti, si reca dall'Oculista perche’ ha notato peggioramento della vista. Nel controllo precedente, risalente a 8 mesi prima, le erano stati riscontrati 10/10 con -1,00 sf bilateralmente. Nel controllo attuale la paziente ha un Visus di 7/10 con -4,00 sf in occhio destro e 9/10 con -2,00 sf in occhio sinistro. Quale tra le seguenti e’ la causa piu’ probabile di questo peggioramento?














La risposta corretta è la B.

La causa più probabile di questo peggioramento, in una paziente di 83 anni, ipertesa in terapia, è la cataratta. La cataratta è un'opacità congenita o degenerativa del cristallino. Il sintomo principale è rappresentato da un offuscamento della vista graduale e indolore. La diagnosi si effettua con oftalmoscopia e con esame mediante lampada a fessura. Il fattore di rischio più frequente è l’età. Invece, la retinopatia ipertensiva è caratterizzata da una graduale perdita della vista, causata dalla riduzione dell’irrorazione sanguigna; l’emorragia maculare è uno stravaso ematico che coinvolge la macula, ossia la porzione centrale della retina; la maculopatia senile è una patologia legata all’invecchiamento dell’occhio, si riscontra, generalmente, dopo i 55 anni di età; il peggioramento della miopia assiale consiste in un peggioramento della messa a fuoco sulla retina di oggetti lontani, causata da un bulbo oculare più lungo del normale oppure, da un potere diottrico non idoneo della cornea e del cristallino (risposte A,C,D ed E errate).

 


108 di 154 Domande

Un uomo di 45 anni si reca al Pronto Soccorso lamentando forte dolore e visione offuscata nell'occhio destro, ipermetrope di 6 diottrie, che appare anche molto iperemico. All'esame alla lampada a fessura, oltre all'iperemia congiuntivale e pericheratica, si evidenzia edema corneale, pupilla in media midriasi non reagente agli stimoli luminosi, camera anteriore bassissima; occhio duro alla palpazione. Si puo’ pertanto ritenere che il paziente abbia:














La risposta corretta è la C.

Si può ritenere che il paziente del caso clinico abbia un attacco acuto di glaucoma. Si tratta di una patologia oculare caratterizzata da un aumento della pressione intra-oculare che danneggia progressivamente il nervo ottico, portando, dunque a cecità. Si distinguono in glaucomi ad angolo chiuso e ad angolo aperto. Invece, una cherato-congiuntivite virale è un'infezione congiuntivale acuta estremamente contagiosa causata generalmente da adenovirus; l’emorragia sottocongiuntivale è uno stravaso di sangue sotto la congiuntiva causata da un trauma locale minore, starnuti, colpi di tosse; un’abrasione corneale è una lesione della cornea causato, più frequentemente da corpi estranei come, ad esempio, le lenti a contatto; una cherato-congiuntivite allergica è causata da allergeni stagionali o perenni come acari della polvere (risposte A,B,D ed E errate).


109 di 154 Domande

Un uomo di 40 anni si sottopone a visita oculistica perche’ vuole cambiare gli occhiali. Nel corso della visita viene evidenziata in entrambi gli occhi una accentuata escavazione del nervo ottico e uno spostamento nasale dell'emergenza dell'albero vascolare retinico dalla papilla ottica. La pressione endooculare e’ 15mmHg. Si richiede allora l'esame del Campo Visivo che evidenzia un difetto localizzato tipo "scotoma arciforme" bilateralmente. Il paziente riferisce di non essere affetto da alcuna patologia di rilievo e di essere anzi tendenzialmente ipoteso, avendo generalmente una pressione arteriosa pari a 105/65 mmHg. La diagnosi piu’ probabile e’ :














La risposta corretta è la C.

La diagnosi più probabile è glaucoma a bassa tensione. Si tratta di una forma di glaucoma cronico ad angolo aperto con gravi danni al campo visivo anche a pressione intra-oculare normale. Invece, la neuropatia ottica ischemica consiste in  un danno al nervo ottico causato dalla mancata irrorazione sanguigna; i drusen del nervo ottico sono formazioni ialine ad alto contenuto di glucosaminoglicani, acellulari, di colorito giallastro e di forma rotondeggiante, situate negli spazi extracellulari papillari; la papilla da stasi o edema papillare è causato dall’elevazione della pressione intracranica del liquido cerebrospinale; la papilla ottica congenitamente ma non patologicamente escavata, si presenta come un’escavazione grigiastra di forma rotondeggiante o ovalare che occupa il settore temporale inferiore del disco ottico (risposte A,B,D ed E errate).


110 di 154 Domande

Un uomo di 50 anni si reca in visita dall'otorinolaringoiatra per ostruzione nasale bilaterale, anosmia e cefalea. La moglie riferisce russamento e sonno disturbato da tempo. A seguito di una endoscopia e di una TC viene fatta diagnosi di poliposi nasale. Qual e’ il miglior trattamento?














La risposta corretta è la B.

Il miglior trattamento per la poliposi nasale è l’intervento chirurgico in endoscopia. I polipi nasali sono escrescenze carnose della mucosa nasale che si formano nella sede di un edema di pertinenza della lamina propria della mucosa, in genere attorno agli orifizi dei seni mascellari. Fattori predisponenti la loro formazione sono le infiammazioni acute o croniche, la rinite allergica e la fibrosi cistica. Il trattamento si basa sull’utilizzo di corticosteroidi e l’asportazione chirurgica.


111 di 154 Domande

In quale delle seguenti sindromi e’ piu’ frequente la palatoschisi?














La risposta corretta è la B.

La palatoschisi è più frequente nella Sindrome di Treacher-Collins. Si tratta di una malattia congenita dello sviluppo craniofacciale caratterizzata da displasia otomandibolare bilaterale e simmetrica, senza anomalie degli arti, associata a diverse anomalie della testa e del collo. Invece, la Sindrome di Whipple è una patologia da infezione cronica, nella quale quasi tutti gli organi possono essere invasi da un batterio bastoncelliforme, il Tropheryma Whipplei; la Sindrome di Saint è composta dalla triade: ernia jatale da scivolamento, colelitiasi e diverticolosi del colon; la Sindrome di Volkmann è una contrattura permanente della mano e del polso con conseguente deformità simile ad artigli della mano e delle dita, che rende l'estensione passiva delle dita stesse limitata e dolorosa; la sindrome di Sudeck, o atrofia di Sudeck, è una sindrome algodistrofica oggi più frequentemente considerata un tipo di sindrome dolorosa regionale complessa, visibile nella maggior parte dei casi dopo la rimozione di un gesso ortopedico (risposte A,C,D ed E errate).


112 di 154 Domande

In un paziente con il sospetto di neurinoma del nervo acustico qual e’ l'esame piu’ accurato per confermare il dubbio diagnostico?














La risposta corretta è la D.

In un paziente con il sospetto di neurinoma del nervo acustico, l’esame più accurato per confermare il dubbio diagnostico è l’RM con gadolinio. Un neurinoma dell'acustico, chiamato anche schwannoma vestibolare, è un tumore che deriva dalle cellule di Schwann dell'VIII nervo cranico. La Risonanza Magnetica con gadolinio permette di rilevare anche piccole lesioni all’interno del canale acustico. Invece, la TAC è utilizzata per valutare l’entità dell’erosione ossea, le dimensioni del canale acustico interno, le alterazioni strutturali dell’osso petroso; l’otoscopia permette di valutare la membrana timpanica; le otoemissioni acustiche sono suoni prodotti dall’ orecchio interno quando risponde ad uno stimolo sonoro (risposte A,B,C ed E errate).


113 di 154 Domande

Qual e’ la forma piu’ comune di difetto del setto interatriale (DIA)?














La risposta corretta è la E.

La forma più comune di difetto del setto interatriale (DIA) è il tipo ostium secundum. Esso rappresenta circa il 75% di tutti i DIA  e si trova nella parte centrale (fossa ovale) del setto interatriale. Invece, il DIA tipo ostium primum è il secondo in ordine di frequenza, è situato in basso nel setto atriale, in prossimità delle valvole atrio-ventricolari e spesso fa parte di una malformazione cardiaca congenita; il difetto tipo seno venoso superiore si trova a livello della porzione alta del setto, generalmente, in prossimità dello sbocco della vena cava superiore e, in questo caso, una o più vene polmonari possono afferire all'atrio destro; quello tipo seno venoso inferiore, si trova allo sbocco della vena cava inferiore; nel DIA tipo  seno coronarico, il tetto del seno coronarico è fenestrato in atrio sinistro e il seno coronarico è molto dilatato a causa dell’elevata portata che lo attraversa (risposte A,B,C ed D errate).


114 di 154 Domande

Ad un paziente di 70 anni viene posta diagnosi di carcinoma del polmone non a piccole cellule. In considerazione dello stadio iniziale della malattia viene posta l'indicazione chirurgica. Che tipo di resezione e’ consigliabile in presenza di una ridotta riserva respiratoria o di plurime comorbidita’ ?














La risposta corretta è la A.

Nel paziente del caso clinico proposto, dato lo stato iniziale della malattia, la ridotta riserva respiratoria e le plurime comorbidità, è consigliabile la segmentectomia/ resezione wedge. Si tratta di una resezione cuneiforme, periferica e limitata al segmento interessato dalla neoplasia. Invece, la pneumonectomia consiste nell’asportazione dell’intero polmone; la lobectomia è la rimozione dell’intero lobo polmonare; la bilobectomia è l’intervento chirurgico in cui si rimuovono due lobi (risposte B,C,D ed E errate).


115 di 154 Domande

Un paziente fumatore di 75 anni lamenta claudicatio surale destra a intervallo libero di marcia di 350 metri riferita come non invalidante e insorta circa 6 mesi prima. Esegue un ecocolor-Doppler degli arti inferiori che mostra l'ostruzione dell'arteria femorale superficiale destra, con pervieta’ del restante distretto arterioso. Quale delle seguenti rappresenta l'indicazione terapeutica piu’ corretta?














La risposta corretta è la A. 

L’indicazione terapeutica più corretta, nel caso clinico presentato, è il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare, ottimizzazione della terapia medica, allenamento al cammino e controllo clinico. Il paziente è affetto da arteriopatia obliterante cronica degli arti inferiori (AOCAI),una patologia steno-ostruttiva, a decorso lentamente progressivo, del circolo arterioso deputato alla vascolarizzazione delle estremità inferiori, con conseguente riduzione del flusso di sangue, che può manifestarsi con una sintomatologia dolorosa agli arti durante l’attività fisica (claudicatio intermittens) e, nelle forme più avanzate (ischemia cronica critica), con dolori anche a riposo e comparsa di lesioni trofiche (ulcere, necrosi). I fattori di rischio sono l’aterosclerosi, arteriopatie infiammatorie, fibrodisplasia, coartazione dell’aorta addominale, entrapment popliteo, microembolie ripetute. Invece, nei casi più gravi si ricorre ad un intervento chirurgico di confezionamento di bypass femoro-popliteo destro oppure all’angioplastica, quando poi, non sussistano le condizioni per la rivascolarizzazione, si ricorre all’amputazione dell’arto (risposte B,C,D ed E errate).


116 di 154 Domande

Una donna di 75 anni diabetica esegue un ecocolor-Doppler dei tronchi sovra-aortici, con riscontro di stenosi della carotide interna bilaterale del 40%. La paziente e’ asintomatica per eventi neurologici. Quale delle seguenti e’ la terapia medica di prima scelta per la stenosi carotidea asintomatica non critica?














La risposta corretta è la B. 

La terapia medica di prima scelta per la stenosi carotidea asintomatica non critica è l’utilizzo di un farmaco antiaggregante piastrinico. Invece, l’utilizzo dei nuovi anticoagulanti orali è indicato in caso di disfunzione di valvola nativa, stenosi aortica severa, PTAV e TAVI, riparazione di valvola mitralica, cardiomiopatia ipertrofica, protesi valvolare biologica; l’eparina si utilizza nella fibrillazione atriale, nella trombosi venosa profonda e nella sindrome coronarica acuta (risposte A,C,D ed E errate).


117 di 154 Domande

Quale dei seguenti tumori del testicolo origina da cellule "non germinali"?














La risposta corretta è la D.

Il tumore del testicolo che origina da cellule “non germinali” è il Leydigoma. Questa neoplasia si sviluppa dalla proliferazione delle cellule interstiziali o cellule di Leydig, cui compete l’attività endocrina di questo organo. I sintomi sono riconducibili ad un’alterata produzione ormonale: se insorge nei bambini, questi presenteranno pubertà precoce per aumento della produzione degli androgeni; se insorge in età post-puberale, si avrà un’aumentata produzione di estrogeni che comporterà ginecomastia. Invece, il carcinoma embrionario è una neoplasia non seminomatosa del testicolo; il corioncarcinoma è un tumore del trofoblasto, o della placenta; il tumore del sacco vitellino deriva dal sacco vitellino dell’embrione; il seminoma è un tumore che origina dalle cellule germinali del testicolo (risposte A,B,C ed E errate).


118 di 154 Domande

Nella neurofibromatosi di tipo 1 (NF1) vi e’ un aumentato rischio di sviluppare tumori rispetto alla popolazione generale. Oltre alle neoplasie delle guaine dei nervi periferici quali altri tumori sono piu’ frequenti nei pazienti affetti da NF1 rispetto alla popolazione generale?














La risposta corretta è la B.

I pazienti affetti da NF1 hanno un rischio maggiore rispetto alla popolazione generale di essere affetti da Astrocitoma pilocitico. La neurofibromatosi tipo 1 (NF1) è una malattia genetica neuro cutanea, clinicamente eterogenea, caratterizzata da macchie caffè-latte, noduli iridei di Lisch, lentiggini a livello delle ascelle o dell'inguine e neurofibromi multipli. Invece, il glioma del nervo ottico è un astrocitoma di basso grado del nervo ottico che si riscontra nei bambini con età inferiore a 10 anni e nei soggetti con neurofibromatosi; il mesotelioma è un tumore che origina dal mesotelio delle sierose, il cui più importante fattore di rischio è l’esposizione all’amianto; l’angiomiolipoma  è un tumore benigno del rene formato da una composizione variabile di tessuto adiposo, cellule muscolari lisce immature e vasi sanguigni, si riscontra in maniera sporadica o associato alla sclerosi tuberosa; i carcinoidi intestinali sono tumori neuroendocrini gastro-entero-epatici ; il carcinoma polmonare è una neoplasia maligna del polmone (risposte A,C,D ed E errate).


119 di 154 Domande

Quale delle seguenti affermazioni a proposito del linfoma splenico della zona marginale e’ ERRATA?














La risposta corretta è la B.

Il linfoma splenico della zona marginale è un linfoma non-Hodgkin a cellule B raro e silente, caratterizzato dalla proliferazione clonale anomala di linfociti B maturi che interessa la milza, il midollo osseo e, spesso, il sangue; dunque non origina dalle cellule T-NK. Di solito esordisce con splenomegalia, linfocitosi, anemia e/o trombocitopenia. Possono associarsi epatite C e malattie autoimmuni come l'anemia emolitica autoimmune e la trombocitopenia autoimmune. 


120 di 154 Domande

Il tumore di Wilms e’ una neoplasia:














La risposta corretta è la A.

Il tumore di Wilms è una neoplasia renale. Si tratta della quarta neoplasia maligna più frequente nell’età infantile e spesso si associa a malformazioni congenite anche complesse quali aniridia, emipertrofia, malformazioni genito-urinarie e ritardo mentale. Il tumore di Wilms è causato da un anomalo sviluppo renale e deriva da foci di cellule metanefriche che non regrediscono, a differenza di quanto accade nel normale sviluppo. È associato a numerose mutazioni di geni oncosoppressori, quali per esempio mutazioni di WT1, p53, FWT1 e FWT2 il cui preciso ruolo patogenetico non è ancora stato definito.


121 di 154 Domande

Qual e’ l'agente eziologico piu’ frequentemente coinvolto nei paesi industrializzati nelle malattie sessualmente trasmesse?














La risposta corretta è la E.

L’agente eziologico più frequentemente coinvolto nei paesi industrializzati nelle malattie sessualmente trasmesse è la Chlamydia Trachomatis. Si tratta di un batterio intracellulare obbligato che causa una sintomatologia molto lieve nella gran parte dei casi ma che nell’1-30% dei casi ha delle conseguenze molto gravi sull’apparato riproduttivo come l’infertilità sia femminile che maschile. Nelle donne, la manifestazione clinica principale è la cervicite che può causare secrezioni mucose filanti, sanguinamento, una sensazione di irritazione, e talvolta l’uretrite, con piuria e disuria. Negli uomini, l’infezione da clamidia può dar luogo a uretrite con secrezioni o sensazione di irritazione e prurito. Occasionalmente si possono presentare infiammazione, ingrossamento e dolore ai testicoli. Una rara complicanza che può interessare entrambi i sessi è una forma sistemica, l’artrite reattiva (o Sindrome di Reiter), che si manifesta con artrite, uretrite, congiuntivite e lesioni muco-cutanee non dolorose. Invece, la Gardenella Vaginalis è un batterio normalmente presente nella flora vaginale che causa infezioni quando si crea un disequilibrio causato dall’assunzione di antibiotici o dalla variazione del pH vaginale; la Trichomonas vaginalis è un protozoo responsabile della tricomoniasi e viene trasmessa non solo tramite rapporti sessuali ma anche attraverso la condivisione di biancheria o asciugamani; la Candida Albicans è un micete che si può trovare in vagina, nell’intestino o sulla cute che in caso di immunosoppressione diventa patogeno provocando la candidosi ; l’herpes virus simplex di tipo 2 causa l’herpes genitale, una patologia ulcerativa genitale (risposte A,B,C ed D errate).


122 di 154 Domande

Nel sospetto di un'otite media in una bambina di 4 anni viene prelevato un essudato dall'orecchio medio. L'esame colturale mostra la crescita di cocchi gram-positivi a coppia. Qual e’ il microrganismo responsabile dell'infezione?














La risposta corretta è la E.

Il microrganismo responsabile dell’infezione è lo Streptococcus pneumoniae. Si tratta di diplococchi Gram-positivi, alfa-emolitici, aerobi e capsulati. L'infezione da pneumococco è una delle principali cause di otite media, polmonite, sepsi, meningite e morte. La diagnosi si basa sulla colorazione di Gram e sull'esame colturale. Invece, lo Staphylococcus aureus è un batterio Gram positivo di forma sferica e aerobio che causa malattie cutanee e sottocutanee; l’Haemophilus influenzae è un batterio Gram negativo responsabile di infezioni dell’apparato respiratorio; la Neisseria Meningitidis  o meningococco sono cocchi Gram-negativi che causano meningite e meningococcemia; Streptococcus mitis è una specie alfa-emolitica mesofila di Streptococcus che abita la bocca umana, Gram-positivo, anaerobico facoltativo e catalasi negativo (risposte A,B,C ed D errate). 


123 di 154 Domande

Un paziente di 25 anni al quale viene diagnosticata la Sindrome di Gilbert, agli esami ematici periodici presenta:














La risposta corretta è la B.

Un paziente di 25 anni al quale viene diagnosticata la Sindrome di Gilbert, agli esami ematici periodici presenta un’iperbilirubinemia fluttuante. La sindrome di Gilbert è un disturbo caratterizzato dalla sola iperbilirubinemia non coniugata lieve e asintomatica. Questa può essere scambiata per un'epatite cronica o per altre epatopatie. La sindrome di Gilbert può interessare fino al 5% delle persone. 


124 di 154 Domande

Livelli elevati di fosfatasi alcalina sierica possono essere presenti in molte condizioni cliniche. In quale delle seguenti condizioni i livelli di fosfatasi alcalina NON sono aumentati?














La risposta corretta è la D.

I livelli di fosfatasi alcalina non sono aumentati in caso di ipoparatiroidismo.  L’ipoparatiroidismo, ossia la carenza di paratormone, è causato da una secrezione ridotta o assente da parte delle ghiandole paratiroidee. Il paratormone è un ormone che mantiene costanti i livelli ematici di calcio. Esso è uno dei più importanti minerali presenti nell’organismo che assolve ad un compito importante non solo per la salute delle ossa ma anche per la trasmissione degli impulsi nervosi, la contrazione muscolare, la secrezione ormonale e altre reazioni chimiche ed enzimatiche. I sintomi dell'ipoparatiroidismo includono dolori addominali, unghie fragili, cataratta, capelli o pelle secchi, crampi muscolari, spasmi muscolari, dolore al viso, alle gambe e ai piedi, convulsioni, pizzicore alle labbra o alle dita di mani e piedi.  Invece, la fosfatasi alcalina è un enzima che si trova in fegato, osso, intestino e reni; i suoi livelli ematici sono aumentati in caso di ostruzione delle vie biliari; nella cirrosi biliare; nell’aumentato turnover osseo come nella Malattia di Paget e osteosarcoma (risposte A,B,C ed E errate).


125 di 154 Domande

Uomo di 50 anni si presenta in Pronto Soccorso per dolore forte a livello del fianco destro, parzialmente irradiato verso la regione inguinale, intermittente. Il dolore non e’ responsivo ai cambiamenti di posizione. Il paziente si presenta sudato e riferisce episodi di nausea. Viene posto il sospetto di urolitiasi e il medico internista in Pronto Soccorso esegue un'ecografia che mette in evidenza una moderata dilatazione delle vie urinarie. Alla luce del quadro clinico, qual e’ l'indagine piu’ appropriata da richiedere per il paziente in questione?














La risposta corretta è la E.

L’indagine più appropriata da richiedere per il paziente in questione è la TC dell’addome completo senza mezzo di contrasto. L’urolitiasi, anche detta calcolosi o nefrolitiasi, è causata da concrezioni solide che si formano nell’apparato urinario. La diagnosi è clinica ma si avvale anche di tecniche di imaging come l’ecografia e la TC addome senza mezzo di contrasto, che rappresenta il gold standard. Invece, indagini non appropriate per un sospetto di urolitiasi sono: la TC addome con mezzo di contrasto, la radiografia diretta dell’addome e l’ecografia con mezzo di contrasto (risposte A, B, C ed D errate).


126 di 154 Domande

Un paziente di 67 anni, maschio, giunge all'attenzione medica per un'emicrania resistente ai trattamenti di prima linea. Ha eseguito un'indagine RM dell'encefalo. Osservare le due immagini e indicare la risposta corretta.

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La risposta corretta è la D.

L’immagine A è in sequenza T1 mentre l’immagine B è in sequenza T2. La RM è una tecnica di imaging che utilizza campi magnetici e onde radio per produrre immagini a strato sottile di tessuti. Le immagini ottenute con la risonanza sono distinte in immagini pesate in T1 e pesate in T2. Nelle immagini in T1, il grasso, come la mielina, è iperintenso e appare dunque bianco, mentre in quelle pesate in T2 appare ipointenso e quindi scuro; mentre acqua e liquidi, come il liquido cefalo-rachidiano appaiono scuri (ipointenso) in T1 e chiari in T2.


127 di 154 Domande

Un paziente di 35 anni giunge in Pronto Soccorso per dolore trafittivo all'emitorace sinistro insorto in seguito a movimento brusco, associato a dispnea. La radiografia mostra un quadro non univoco e viene eseguita un'indagine TC. Alla luce del quadro TC, qual e’ la diagnosi del paziente?

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La risposta corretta è la B.

Il quadro TC evidenzia uno pneumotorace sinistro. Lo pneumotorace è la presenza di aria nello spazio pleurico, che provoca un collasso parziale o completo del polmone. Esso si può verificare spontaneamente o in seguito a un trauma o a procedure mediche.  La maggior parte dei casi di pneumotorace richiede un'aspirazione tramite catetere o un drenaggio toracostomico. Invece, nel versamento pleurico si ha accumulo di liquido tra i due foglietti pleurici; l’addensamento polmonare è una zona del polmone che appare più densa rispetto al restante parenchima (risposte A,C,D ed E errate).


128 di 154 Domande

Un paziente di 57 anni giunge all'attenzione medica per insorgenza progressiva di cefalea ed emianopsia bitemporale. Alla luce del quadro clinico, quale tra le seguenti indagini di imaging e’ piu’ appropriata?














La risposta corretta è la E.

Alla luce del quadro clinico, l’indagine di imaging più appropriata è la RM dell’encefalo senza o con mezzo di contrasto con studio della sella turcica. La sintomatologia riferita dal paziente pone il sospetto clinico di adenoma ipofisario. È un tumore benigno che origina a livello dell’adenoipofisi. In particolare i macroadenomi ipofisari, ossia di grandezza superiore ad 1 cm, si manifestano con cefalea ed emianopsia bitemporale, a causa della compressione esercitata a livello del chiasma ottico, punto della via ottica in cui si incrociano le fibre nervose che trasmettono le immagini dell’emiretina temporale. Invece, tecniche di imaging come TC o RX non sono utili per lo studio dell’ipofisi (risposte A,B,C ed D errate).


129 di 154 Domande

Una paziente donna, di 66 anni, giunge all'attenzione medica per insorgenza da circa 2 giorni di nausea e vomito, associata ad algia addominale diffusa. L'esame obiettivo mostra scarsi o assenti rumori intestinali. Viene richiesta una radiografia diretta dell'addome. Il radiologo pone diagnosi di perforazione intestinale. Qual e’ il segno radiografico tipico della perforazione addominale in una radiografia dell'addome in posizione eretta?














La risposta corretta è la E.

Il segno radiografico tipico della perforazione addominale in una radiografia dell’addome in posizione eretta è la presenza di falce d’aria sottodiaframmatica. La perforazione in un punto del tratto gastrointestinale si presenta in maniera improvvisa con addome acuto, dolorabilità e segni peritoneali. Le RX addominali in clino e ortostatismo, mostrando la presenza di aria libera in addome, è diagnostica. Il trattamento consiste nell’intervento chirurgico immediato e nella somministrazione di fluidi e antibiotici per via endovenosa.


130 di 154 Domande

Un uomo di 70 anni, diabetico ed iperteso, si presenta in Pronto Soccorso lamentando intenso dolore lombare insorto dopo caduta a seguito di perdita repentina della forza agli arti inferiori. L'esame obiettivo neurologico evidenzia paraplegia flaccida, disfunzione degli sfinteri (incontinenza urinaria e fecale), e disturbo sensitivo prevalentemente a carico delle sensibilita’ dolorifiche e termiche (piuttosto che delle sensibilita’ profonde) a livello degli arti inferiori e dell'addome. L'esame RM evidenzia un'area di alterato segnale a livello della porzione inferiore del midollo spinale, dell'epicono e del cono midollare. Questi riscontri clinici-radiologici sono compatibili con quale delle seguenti diagnosi?














La risposta corretta è la B.

Questi riscontri clinici-radiologici sono compatibili con la diagnosi si infarto a carico del tratto distale del midollo spinale conseguente a ischemia acuta nel territorio dell’arteria spinale anteriore (Sindrome dell’arteria spinale anteriore). Invece, la sindrome di Brown-Séquard, è una sindrome neurologica caratterizzata dalla perdita permanente delle funzioni sensitive e motorie provocata dalla lesione di una sola metà del midollo spinale; la transezione midollare incompleta, consiste nell’interruzione delle fibre ascendenti o discendenti midollari ; la sclerosi multipla è una malattia autoimmunitaria, caratterizzata da aree diffuse di demielinizzazione nell'encefalo e nel midollo spinale; la spondilodiscite è un’infezione che riguarda i dischi intervertebrali e le vertebre (risposte A,C,D ed E errate).


131 di 154 Domande

Un paziente e’ affetto da un voluminoso condrosarcoma del bacino con estrinsecazione endopelvica e metastasi polmonari. Alla luce del quadro clinico, quale tra le seguenti affermazioni e’ corretta relativamente a una possibile radioterapia?














La risposta corretta è la A.

Alla luce del quadro clinico, nel caso di un’impossibilità a effettuare l’escissione chirurgica completa, la radioterapia esterna può essere considerata a scopo palliativo. Il condrosarcoma è un tumore che origina dalla cartilagine. La maggior parte delle volte, si sviluppano dalle ossa piatte come scapola e pelvi. Il 90% di essi è primitivo, mentre il restante 10% deriva da condizioni preesistenti come l’osteosarcoma. Per tumori di basso grado, si predilige la resezione chirurgica in blocco con o senza amputazione, poiché il rischio di recidiva e disseminazione è molto alto per questo tipo di tumori. Invece, il paziente, nel caso clinico proposto, presenta una lesione avanzata e per tanto non è eleggibile alla terapia chirurgica ma potrà sottoporsi alle cure palliative. 


132 di 154 Domande

Una donna di 55 anni con anamnesi muta e vita attiva giunge in terapia intensiva per un'infezione delle vie urinarie. La paziente rimane ipotesa nonostante infusione di liquidi 2.000 ml (pressione arteriosa 75/50 mmHg). All'emogasanalisi lattati 4,7 mmol/l. Questa condizione puo’ essere definita














La risposta corretta è la C.

Questa condizione viene definita shock settico. Si tratta di una condizione caratterizzata da una sepsi, ossia una risposta anomala all’infezione, a cui si associano alterazioni metaboliche ed emodinamiche che portano alla perdita di funzione di fegato, reni e polmoni. Criteri diagnostici di shock settico sono: ipotensione che necessita dell’utilizzo di vasopressori per mantenere la pressione arteriosa media> 65 mmHg e aumento dei lattati. Il trattamento si basa sull'infusione intensiva di liquidi, la somministrazione precoce di antibiotici, la rimozione chirurgica del tessuto infetto o necrotico, il drenaggio del pus e le terapie di supporto.


133 di 154 Domande

Un paziente di 70 anni, in assenza di comorbidita’ , per un evento infettivo da MRSA (stafilococco aureo resistente alla meticillina) assume vancomicina e FANS al domicilio. Circa 3 giorni dopo l'inizio della terapia si presenta in Pronto Soccorso per astenia, nausea e malessere generale. Agli esami emato chimici si riscontra una creatinina di 3,4 mg/dL e urea 280 mg/dL. Viene posizionato un catetere vescicale con evidenza di oliguria. L'ecografia dell'apparato urinario non evidenzia segni di urostasi. Nel trattamento e nella diagnosi di questa insufficienza renale di nuovo riscontro, quale tra i seguenti trattamenti e’ indicato?














La risposta corretta è la E.

Nel trattamento e nella diagnosi di questa insufficienza renale di nuovo riscontro, è indicato un carico di fluidi nel sospetto di insufficienza renale anche prerenale.  L’insufficienza renale è una condizione caratterizzata dalla ridotta funzione renale che comporta accumulo di sostanze di scarto e mancata escrezione di liquidi. Si distinguono tre tipi di insufficienza renale: l’insufficienza prerenale, causata da ridotto introito di liquidi, ipotensione, emorragia; l’insufficienza renale, in cui il problema è prevalentemente a carico del rene; l’insufficienza post-renale, in cui si ha oliguria a causa di un ostacolo lungo le vie escretrici, come ad esempio, un calcolo in uretere, che non permette il normale flusso delle urine.


134 di 154 Domande

Un uomo di 30 anni ha un incidente automobilistico. Viene rinvenuto cosciente, non ricorda tuttavia l'accaduto. Presenta una ferita lacerocontusa sul cuoio capelluto in regione temporale sinistra. Non presenta altre lesioni. Parametri vitali nella norma. Dopo adeguata immobilizzazione, viene trasportato in Pronto Soccorso. All'arrivo deterioramento dello stato di coscienza. Alla valutazione del medico rianimatore: apertura degli occhi allo stimolo verbale, parole sconnesse/incoerenti e localizzazione allo stimolo doloroso. Qual e’ il punteggio di Glasgow Coma Scale (GCS)?














La risposta corretta è la A.

Il punteggio di Glasgow Coma Scale del paziente è di 11. Si tratta di uno strumento standardizzato per valutare lo stato di coscienza dei pazienti. Esso va da un minimo di 3, ossia paziente in coma, ad un massimo di 15, paziente cosciente. I parametri presi in considerazione per questa valutazione sono:

 -l’apertura degli occhi da 1 a 4 punti: assenza di apertura 1 punto; apertura dopo stimolo doloroso 2 punti; apertura dopo stimolo verbale 3 punti; apertura spontanea 4 punti;

-risposta verbale da 1 a 5 punti: nessuna risposta 1 punto; riposta incomprensibile 2 punti; riposta inappropriata 3 punti; risposta confusa 4 punti; paziente orientato nel tempo e nello spazio 5 punti;

-risposta motoria da 1 a 6 punti: assenza di risposta 1 punto; risposta in estensione allo stimolo doloroso 2 punti; risposta in flessione allo stimolo doloroso 3 punti; allontanamento dallo stimolo doloroso 4 punti; allontanamento e localizzazione dello stimolo doloroso 5 punti; capacità di eseguire a comando un movimento 6 punti.


135 di 154 Domande

Una giovane di 20 anni viene ricoverata in terapia intensiva, per importante squilibrio idroelettrolitico in seguito a vomito protratto per disturbo del comportamento alimentare. Qual e’ il disturbo dell'equilibrio acido base che si riscontra in questa tipologia di paziente?














La risposta corretta è la B.

Il disturbo dell’equilibrio acido base che si riscontra in questa tipologia di paziente è l’alcalosi metabolica. Si tratta di una condizione caratterizzata dall’aumento dei valori del pH ematico, per perdita di acidi, come in questo caso o per accumulo di bicarbonati. Il vomito protratto come in caso di bulimia, provoca perdita di liquidi e di cloro. Invece, nell’acidosi metabolica il pH è inferiore ai valori normali a causa di un aumento della produzione o di una ridotta escrezione di acidi; nell’alcalosi respiratoria si ha alcalosi a causa di un’aumentata escrezione di anidride carbonica; l’acidosi respiratoria è causata dall’ipercapnia (risposte A, C, D ed E errate).


136 di 154 Domande

Uomo di 70 anni si presenta in Pronto Soccorso per dispnea acuta, insufficienza respiratoria grave puramente ipossiemica.Si rende necessaria l'intubazione orotracheale. Tutte le seguenti patologie entrano in diagnosi differenziale, TRANNE una, quale?














La risposta corretta è la B.

La patologia che non va in diagnosi differenziale con la dispnea acuta e l’insufficienza respiratoria grave puramente ipossiemica è la broncopneumopatia cronica ostruttiva con VEMS>70% teorico. La BPCO è una malattia polmonare progressiva non completamente reversibile. Invece, in caso di dispnea che insorge improvvisamente le diagnosi più probabili sono la polmonite massiva, l’edema polmonare acuto cardiogeno, la tromboembolia polmonare massiva e l’embolia polmonare gassosa (risposte A,C,D ed E errate).


137 di 154 Domande

Una donna di 60 anni viene portata in terapia intensiva per una condizione di shock settico da peritonite secondaria post-chirurgica. In anamnesi cardiopatia ipertensiva con lieve ipertrofia del ventricolo sinistro. Viene eseguito un'ecocardiogramma che mostra una normale funzione contrattile biventricolare e una normale cinesi globale e segmentaria. Pressione arteriosa 75/45 mmHg. Qual e’ il sostegno amminico di prima scelta per risolvere l'ipotensione refrattaria ai liquidi?














La risposta corretta è la A.

Il sostegno amminico di prima scelta per la risoluzione dell’ipotensione refrattaria ai liquidi è la noradrenalina. Lo shock settico è in cui si ha una sepsi, ossia una risposta anomala all’infezione, a cui si associano alterazioni metaboliche ed emodinamiche che portano alla perdita di funzione di fegato, reni e polmoni. Per mantenere i valori pressori desiderati si ricorre alla somministrazione di Noradrenalina e Vasopressina a dosi individualizzate. La noradrenalina o norepinefrina è un neurotrasmettitore; differisce dall'adrenalina in quanto rispetto ad essa manca di un metile legato al gruppo amminico. Essa determina un aumento della gittata cardiaca, delle resistenze periferiche, della PA e del flusso coronarico e della FC. Inoltre svolge un effetto di vasocostrizione che fa aumentare notevolmente la sistolica senza influire nella diastolica e avendo deboli effetti diretti sul cuore, mantiene una situazione di compenso, evitando la tachicardia. 


138 di 154 Domande

Un uomo di 65 anni ricoverato in reparto di Medicina per pielonefrite sviluppa uno shock settico. Viene chiamato il rianimatore, il quale inizia a mettere in atto le misure che devono essere precocemente adottate nella prima ora di trattamento di uno shock settico. Quale tra le seguenti NON rientra tra queste?














La risposta corretta è la D.

Non rientra tra le misure da adottare nella prima ora di trattamento di uno shock settico, la rapida somministrazione di colloidi. Invece, nella prima ora di trattamento è necessario eseguire gli esami colturali prima della somministrazione dell’antibiotico, in modo tale da individuare il patogeno e proseguire con una terapia antibiotica specifica; bisogna somministrare antibiotici ad ampio spettro, in maniera empirica prima della risposta degli esami colturali perché attenderne l’esito potrebbe essere fatale per il paziente; è necessario misurare i livelli di lattati per valutare i livelli di sofferenza tissutale; se vi è ipotensione durante o dopo la fluid resiscitation per mantenere una pressione arteriosa media maggiore di 65 mmHg, si ricorre all’utilizzo di vasopressori come la noradrenalina (risposta A,B,C ed E errate).


139 di 154 Domande

L'oggetto della legge 38 del marzo 2010 sono le:














La risposta corretta è la E.

L’oggetto della legge 38 del marzo 2010 sono le disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Invece, il Consenso Informato è definito e disciplinato, per la prima volta in Italia, dalla legge 219/17; la legge n° 91/99 è la legge che ha per oggetto la disposizione in materia di prelievi e di trapianti di organi e tessuti; le disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute sono l’argomento della legge numero 158 del 13 settembre 2012; le disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie sono discusse nella legge Gelli-Bianco numero 24 del 2017 (risposte A,B,C ed D errate).


140 di 154 Domande

In seguito a frattura pluriframmentaria notevolmente scomposta del piatto tibiale interno, un paziente di 33 anni viene sottoposto a intervento chirurgico di riduzione e sintesi con placca e viti. Al termine dell'intervento, la frattura e’ ridotta e presenta stabilita’ dei frammenti alla flesso-estensione del ginocchio. Quale dei seguenti protocolli post-operatori e’ piu’ opportuno seguire?














La risposta corretta è la A.

Il protocollo post-operatorio che è opportuno seguire dopo tale intervento è la deambulazione fuori carico per almeno 4-5 settimane e chinesiterapia assistita del ginocchio. Invece, il carico completo dal 1° giorno post-operatorio si pratica nei pazienti che hanno subito un intervento di protesi d’anca; l’immobilizzazione in doccia gessata per 45 giorni viene utilizzata per immobilizzare arti molto gonfi che non possono essere ingessati completamente; la trazione transcalcaneare per 25-30 giorni, si realizza attraverso fili trans-scheletrici posizionati secondo precisi criteri anatomici, su di essi è fissata una staffa alla quale è collegato un peso di trazione (risposte B,C,D ed E errate).


141 di 154 Domande

Nel paziente affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva, quanto deve durare il programma di riabilitazione respiratoria per poter ottenere risultati efficaci e duraturi?














La risposta corretta è la B.

Nel paziente affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva, il programma di riabilitazione respiratoria per poter ottenere risultati efficaci e duraturi è di almeno 8 settimane, estensione variabile fino a 12 settimane. L’obiettivo fondamentale della riabilitazione respiratoria è quello di stabilizzare o contrastare le manifestazioni fisiopatologiche della malattia nel tentativo di ottenere la migliore capacità funzionale possibile. Il riallenamento all’esercizio permette di migliorare la performance e l’indipendenza nelle attività giornaliere.


142 di 154 Domande

Una donna sana di 40 anni presenta una mutazione del gene BRCA1, presente anche nella sorella, ammalata di carcinoma mammario. La madre e’ deceduta all'eta’ di 72 anni per ictus cerebrale. Questa situazione sta a indicare che:














La risposta corretta è la E.

Una donna sana di 40 anni che presenta una mutazione del gene BRCA1 svilupperà un tumore della mammella. BRCA1 è un gene oncosoppressore che codifica per una proteina denominata proteina di suscettibilità al cancro della mammella tipo 1, che interviene nel controllo del ciclo cellulare. L’esame è molto semplice e non invasivo poiché consiste in un prelievo di sangue periferico. Da tale campione poi vengono separati i linfociti e viene estratto il DNA da analizzare. L’esito del test può essere positivo, negativo, non informativo o variante a significato sconosciuto: l’esito positivo identifica la presenza di una variante patogenetica; l’esito negativo indica l’assenza di una determinata variante patogenetica già rilevata in altri membri della famiglia; l’esito non informativo segnala l’assenza di varianti patogenetiche in un contesto familiare dove non sono mai state identificate varianti patogenetiche; l’esito variante a significato sconosciuto indica l’identificazione di una variante genetica che, per le conoscenze che abbiamo oggi a disposizione, non può essere classificata e quindi non può essere associata o meno con certezza a un rischio aumentato di sviluppo di tumori. Una variante patogenica dei geni BRCA1 e BRCA2 non si associa necessariamente alla futura insorgenza di un tumore, ma indica comunque una predisposizione ereditaria e, dunque, un importante fattore di rischio in più di sviluppo di malattia rispetto a quelli di un individuo di pari età, sesso e condizioni ambientali della popolazione generale.


143 di 154 Domande

Quale tra questi farmaci causa piu’ frequentemente alterazione della funzione tiroidea:














La risposta corretta è la D.

Il farmaco che può interferire con la funzione tiroidea è l’amiodarone. Si tratta di un farmaco antiaritmico di classe III, utilizzato per le aritmie ventricolari; esso agisce prolungando notevolmente la durata del potenziale d’azione. L'amiodarone ha anche deboli azioni bloccanti adrenergiche e sui canali del calcio. Conseguenze di queste azioni comprendono il rallentamento della frequenza cardiaca e della conduzione del nodo AV. Il largo spettro d'azione può spiegare la sua efficacia relativamente elevata e la bassa incidenza di torsioni di punta, malgrado il significativo prolungamento dell’intervallo QT. L'amiodarone blocca la conversione periferica della tiroxina in triiodotironina ed è anche una potenziale fonte di grandi quantità di iodio inorganico. L'amiodarone può determinare ipo- o ipertiroidismo. La funzionalità tiroidea dovrebbe esser esaminata prima del trattamento e poi controllata periodicamente. Poiché in tutti gli organi sono stati rilevati effetti dell'amiodarone, il trattamento con questo farmaco dovrebbe esser nuovamente valutato ogni qual volta in un paziente si manifesti un nuovo sintomo, incluso l'aggravamento di aritmie.


144 di 154 Domande

Quali tra i seguenti sono effetti collaterali del trattamento con oppioidi forti in pazienti oncologici?














La risposta corretta è la B.

Gli effetti collaterali del trattamento con oppioidi forti in pazienti oncologici sono stipsi, nausea e vomito. A livello del tratto gastrointestinale vi sono numerosi recettori per gli oppioidi, e gli effetti costipanti sono mediati attraverso azioni sul sistema nervoso enterico così come a livello del SNC. Nello stomaco, la motilità può diminuire, ma il tono può aumentare - particolarmente a livello della sezione centrale; la secrezione di acido cloridrico è ridotta. A livello del tenue, il tono basale è aumentato con spasmi periodici, ma l'ampiezza delle onde propulsive è diminuita in maniera marcata. Nel crasso, le onde peristaltiche propulsive sono diminuite ed il tono è aumentato; ciò ritarda il passaggio della massa fecale ed aumenta l'assorbimento di acqua con conseguente stipsi. Gli effetti a livello dell'intestino crasso sono responsabili dell'attività antidiarroica di questa categoria di farmaci, mentre la stipsi è un problema di primo piano nell'impiego degli oppioidi per il controllo del dolore serio da neoplasie. Inoltre possono attivare la zona chemiorecettoriale scatenante del tronco cerebrale e indurre nausea e vomito. Anche un'altra componente può essere coinvolta in questi effetti, in quanto l'attività locomotoria sembra aumentare l'incidenza della nausea e del vomito, probabilmente attraverso un'azione a livello dell'apparato vestibolare.


145 di 154 Domande

Quale, tra le seguenti classi di farmaci anti-ipertensivi, ha effetto antiproteinurico?














La risposta corretta è la B.

La classe di farmaci con effetto anti-proteinurico è rappresentata dagli ace-inibitori.  Questi farmaci inibiscono l'enzima convertente, la peptidil dipeptidasi, che idrolizza l'angiotensina I in angiotensina II e inattiva la bradichinina, un potente vasodilatatore, il cui effetto è legato, almeno in parte, alla stimolazione della liberazione di ossido nitrico e prostaciclina. L'attività ipotensiva del farmaco può essere il risultato di un'azione inibitoria sul sistema renina-angiotensina e di un'azione stimolante sul sistema callicreina-chinina. Gli ACE inibitori sono particolarmente utili nei pazienti con affezioni renali croniche, perché diminuiscono la proteinuria e stabilizzano la funzione renale (anche in assenza della riduzione della pressione arteriosa). Questi effetti benefici, probabilmente, derivano da migliorata emodinamica renale con ridotte resistenze delle arteriole efferenti glomerulari ed una conseguente riduzione della pressione capillare intraglomerulare.


146 di 154 Domande

Indicare quale delle seguenti affermazioni sui programmi di screening di massa e’ FALSA:














La risposta corretta è la D.

L’esito del test di screening non ha valore diagnostico. Gli screening sono esami condotti a tappeto su una fascia più o meno ampia della popolazione allo scopo di individuare una malattia o i suoi precursori prima che si manifesti attraverso sintomi o segni. Lo screening ha lo scopo di escludere una malattia, mentre gli accertamenti clinici comprendono un insieme di esami al fine di capire la natura di un disturbo. Gli screening si rivolgono a persone nella grande maggioranza sane. Ciò impone di non eccedere in accertamenti diagnostici invasivi o che comportino costi eccessivi per la collettività.


147 di 154 Domande

La mamma di Gaia, allarmata dalla disinformazione mediatica sulla questione vaccini e dalle reazioni avverse occorse al nipotino di due anni, si rivolge al pediatra di famiglia per chiedere informazioni e consiglio. Il pediatra la rassicura sulla sicurezza ed efficacia di tutti i vaccini e le precisa che:














La risposta corretta è la C.

La vaccinazione anti-pneumococco è raccomandata. Secondo la nuova Legge 119/2017 i vaccini obbligatori per i minori di età compresa tra zero e sedici anni sono: anti-poliomielitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti-Haemophilus influenzae tipo b; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella (obbligatoria per i nati dal 2017). Invece le vaccinazioni non obbligatorie ma consigliate e offerte attivamente e gratuitamente sono: anti-pneumococco; anti-meningococco ACWY; anti-rotavirus (per i nati dal 2017);anti-meningococco B (per i nati dal 2017);anti-papillomavirus (risposte A,B,D ed E errate).


148 di 154 Domande

La profilassi antitetanica post-esposizione puo’ richiedere l'utilizzo del vaccino antitetanico eventualmente associato alla somministrazione di immunoglobuline. In un soggetto adulto in quale caso NON deve essere effettuata ne’ la profilassi attiva ne’ quella passiva?














La risposta corretta è la E.

La profilassi antitetanica post-esposizione non richiede l’utilizzo del vaccino antitetanico eventualmente associato alla somministrazione di immunoglobuline solo se il soggetto ha ricevuto 3 o più dosi di vaccino da non più di 5 anni. Invece, se il soggetto ha ricevuto 3 o più dosi di vaccino tra i 5 e i 10 anni, sia che la ferita sia a rischio che non a rischio, deve fare una dose di vaccino; se l’ultima dose di vaccino è stata eseguita da più di 10 anni oppure se il soggetto non è stato vaccinato, in caso di ferita non a rischio deve fare solo il vaccino, ma in caso di ferita a rischio deve fare vaccino e immunoglobuline (risposte A,B,C ed D errate).


149 di 154 Domande

In quale delle seguenti patologie a trasmissione alimentare la sintomatologia puo’ insorgere dopo un periodo di incubazione superiore a due settimane?














La risposta corretta è la B.

La patologia a trasmissione alimentare la cui sintomatologia insorge dopo un periodo di incubazione superiore a due settimane è la Listeriosi invasiva. Si tratta di una tossinfezione alimentare che prende il nome dal batterio che ne è la causa, il Listeria monocytogenes. Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell'acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure. Molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti. L'infezione può manifestarsi sotto due forme: la forma tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, che provoca diarrea; la forma invasiva, detta anche "sistemica", che dall'intestino passa nel sangue e si diffonde nell'organismo, arrivando al sistema nervoso, dando vita a encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi. In questo secondo caso il tempo tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi è molto più lungo. I soggetti più a rischio sono le persone immunodepresse e, in particolare, le donne in gravidanza: l'infezione da Listeria può infatti causare aborto spontaneo, parto prematuro, morte in utero o infezione del feto. Invece, la campilobacteriosi compare dopo un periodo di incubazione che va da un giorno ad una settimana; la shigellosi insorge dopo uno o quattro giorni dall’infezione; i sintomi del botulismo si manifestano dopo 12-36 ore dall’ingestione della tossina; l’enterocolite da Escherichia coli produttore di verotossina ha un periodo di incubazione compreso tra uno e cinque giorni (risposte A,C,D ed E errate).


150 di 154 Domande

Un uomo lavora presso un'industria di trasformazione dei metalli, ove si effettuano procedimenti non galvanici di piombatura. Nell'ambito della visita medica periodica si sottopone a prelievo ematico, che evidenzia elevati livelli di piombemia ed alterazione dei parametri emato chimici suggestivi di nefropatia cronica. Quale dei seguenti rilievi si associa alla nefropatia saturnina?














La risposta corretta è la B.

La nefropatia saturnina si associa all’ipertensione arteriosa. La malattia renale è causata dall’accumulo di piombo nelle cellule tubulari prossimali. La breve esposizione al piombo causa una disfunzione del tubulare prossimale, con una ridotta secrezione di urati e iperuricemia (l'urato è il substrato per la gotta saturnina), aminoaciduria e glicosuria renale. L'esposizione cronica al piombo, causa atrofia tubulare progressiva e fibrosi interstiziale, con insufficienza renale, ipertensione e gotta. 


151 di 154 Domande

Un agricoltore da alcuni mesi soffre di tosse produttiva e dispnea ingravescente,che si riacutizzano nei periodi in cui deve lavorare il fieno e il foraggio accumulati all'interno di un capannone; viene sottoposto a visita e a esami siero-ematici. Tutti i seguenti rilievi clinici e strumentali suggeriscono un quadro di alveolite allergica estrinseca (AAE) cronica, TRANNE uno, quale?














La risposta corretta è la D. 

La neutropenia non si riscontra in un quadro di alveolite allergica estrinseca (AAE) cronica. Si tratta di una malattia polmonare con sintomi come dispnea e tosse, che origina dall'inalazione di un antigene, al quale il soggetto è stato precedentemente sensibilizzato. Invece, i rilievi clinici e strumentali che suggeriscono la diagnosi di tale patologia sono la presenza di anticorpi precipitanti IgG specifici (“precipitine”); la presenza di crepitii inspiratori medio basali all’auscultazione, la perdita di peso e una saturazione di ossigeno minore del 90% in aria ambiente. Indagini di secondo livello, più invasive sono il lavaggio alveolo-bronchiale e la biopsia polmonare, riservata ai rari casi che mostrano una presentazione clinica atipica o per verificare la diagnosi clinica nel caso in cui il decorso o la risposta alla terapia non siano normali (risposte A, B, C ed E errate).


152 di 154 Domande

In Italia il medico nell'esercizio della sua professione puo’ esercitare l'obiezione di coscienza nei seguenti casi. Le risposte sono tutte corrette TRANNE UNA:














La risposta corretta è la C.

In Italia un medico nell’esercizio della sua professione non può esercitare l’obiezione di coscienza in merito al prelievo di organi a scopo di trapianto (legge 519/1968). L’obiezione di coscienza indica la possibilità di non ottemperare a un dovere che viene imposto dall’ordinamento giuridico perché contrario alle convinzioni di una persona. In genere tale rifiuto è legittimato da motivazioni di carattere etico, morale o religioso: viene tutelata dal punto di vista giuridico, garantendo in questo modo la libertà di autodeterminazione del singolo che non corrisponde alla mera disobbedienza ad una legge. Nell’ambito medico, si può esercitare obiezione alla legge sull’aborto, la legge 194/1978; alla legge 413/1993, che riguarda le sperimentazioni animali e alla legge in merito alle tecniche di fecondazione assistita, la legge 40/2004 (risposte A, B, D ed E errate).


153 di 154 Domande

Accede al Pronto Soccorso una nonna con la nipotina di 10 mesi. La nonna riferisce una caduta dal seggiolone non testimoniata, in quanto lei al momento si trovava in un'altra stanza. La bambina presenta ecchimosi multiple agli arti superiori ed inferiori in diverso stadio cromatico e lievi escoriazioni a livello del braccio sinistro e della gamba sinistra. Durante la visita il pediatra riscontra marcata reazione dolorosa alla mobilizzazione degli arti inferiori e pertanto si conviene per RX mirato che diagnostica frattura metafisaria del femore destro in paziente pediatrico non deambulante, che fa supporre che il trauma non sia accidentale. Il medico dovra’ procedere a segnalare o meno il fatto all'autorita’ giudiziaria, in quanto:














La risposta corretta è la C.

Il medico dovrà procedere a segnalare il fatto all’autorità giudiziaria in quanto si impone l’obbligo di referto/denuncia indirizzato al procuratore della Repubblica. Secondo l’articolo 365 del codice penale: chiunque, avendo nell'esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto per il quale si debba procedere d'ufficio, omette o ritarda di riferirne all'Autorità, è punito con la multa fino a cinquecentosedici euro. Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale.


154 di 154 Domande

Nell'esplorare una variabile continua e’ indispensabile valutare la sua distribuzione. Cio’ consente di adeguare la scelta di eventuali test inferenziali. Quale delle seguenti NON e’ una caratteristica della distribuzione normale?














La risposta corretta è la D.

Non è una caratteristica della distribuzione normale l’asimmetria rispetto al valore medio. La distribuzione normale è una distribuzione della probabilità continua di un fenomeno statistico intorno alla media. È anche conosciuta come distribuzione gaussiana dal nome del suo autore, il matematico tedesco Gauss, che la formula per la prima volta. È la curva della probabilità più usata nell'analisi statistica, perché descrive con discreta efficacia gran parte dei fenomeni naturali. Le probabilità più elevate di un fenomeno si concentrano intorno alla media. Le probabilità si riducono man mano che ci si allontana dal valore medio a destra o a sinistra. Le sue caratteristiche sono: è asintotica all’asse x da entrambi i lati; qualunque punto lungo l’asse orizzontale può essere espresso come il numero di deviazioni standard dalla media; media e moda coincidono (risposte A,B,C ed E errate).


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