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1 di 152 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 152 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 152 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 152 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


5 di 152 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


6 di 152 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


7 di 152 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


8 di 152 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


9 di 152 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


10 di 152 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


11 di 152 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


12 di 152 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


13 di 152 Domande

Qual è il riscontro principale del seguente tracciato? 

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La risposta corretta è la A.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Fibrillazione atriale.  Infatti il referto mostra: “Aritmia totale da FA a FC media di 105 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero”.


14 di 152 Domande

Paziente di 75 anni in shock e riscontro di polso tachicardico. Qual è il riscontro all'ECG? 

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La risposta corretta è la B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Tachicardia ventricolare a BBdx. Infatti, il referto mostra: “Tachicardia ventricolare a Fc 200 bpm a morfologia a blocco di branca dx.”


15 di 152 Domande

Paziente 85 anni con disartria e segni di lato. Non presenta documentazione ed anamnesi non può essere raccolta, in quanto il parente non è al momento presente. Si esegue questo ECG che mostra:

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La risposta esatta è A.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Ritmo da pacemaker atrioguidato, perché solo il ventricolo è stimolato (piccoli spike in II e V3) con intervallo AV costante con P spontanee.   Infatti, il referto mostra: “Ritmo da PM atrioguidato (modalità VDD) a FC 75 bpm.  Anomalie secondarie del recupero.”


16 di 152 Domande

Viene al vostro studio Nino, paziente anziano di 80 anni, lamentando cronica dispnea da anni. Purtroppo, però Nino soffre di severo calo cognitivo e demenza, non ricorda nulla della sua storia medica e non ricorda quali farmaci assume. Non porta con sé alcuna documentazione, se non questo ECG. Di quale patologia è meno probabile che soffra?

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La risposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, è meno probabile che presenti Displasia aritmogena del ventricolo dx.  Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc di 90 bpm. Normale conduzione AV. BBdx completo (QRS 140 ms). Emiblocco anteriore sinistro. Anomalie secondarie del recupero. 1 BEV”.


17 di 152 Domande

Guardando l'ECG della vostra paziente, quale riscontro giustifica l'assunzione di anticoagulante? 

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La risposta corretta è la A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Fibrillazione atriale.  Infatti il referto mostra: “Fibrillazione atriale a stimolazione elettroindotta (pacing a modalità VVI) a FC di 50 bpm. Anomalie secondarie del recupero”.


18 di 152 Domande

Qual è la frequenza di stimolazione ventricolare in questo tracciato?

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La risposta corretta è la D.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma,  presenta una frequenza di stimolazione ventricolare di 130 bpm.  Infatti il referto mostra: “Ritmo da pacemaker (atrioguidato, in modalità VDD)a Fc media di 130 bpm. Anomalie secondarie del recupero.”. 


19 di 152 Domande

Paziente di 67 anni, con storia insufficienza tricuspidale severa, viene da voi in affanno. All’eco: presenza di riduzione della frazione di eiezione. All’ECG si evidenzia?

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La risposta esatta è C.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Flutter a conduzione 2:1, evidente dalle onde P visualizzabili in I e AVL.     Infatti, il referto mostra: “Flutter atriale atipico, a conduzione 2:1, a FC media di 150 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero.”


20 di 152 Domande

Maria, la vostra vicina di casa, vi chiede una consulenza per suo figlio Mario, 3 anni e febbricitante, in quanto per palpitazioni ha eseguito elettrocardiogramma. Quali sono le vostre considerazioni riguardo l'esame? 

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La risposta corretta è la A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta ECG fisiologico per età con tachicardia sinusale.  Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 110 bpm. Normale conduzione AV. Lieve ritardo dx. T negative in V1-3 come da pattern giovanile”.


21 di 152 Domande

ECG eseguito per visita medico-sportiva da un ragazzo di 28 anni. Assenza di sintomi. Qual è il riscontro principale? 

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La risposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Ritmo sinusale.  Infatti il referto mostra “Ritmo sinusale a Fc 85 bpm. Normale conduzione AV (PR ai limiti bassi-120 ms)ed IV. Anomalie aspecifiche del recupero”.


22 di 152 Domande

Paziente impiantato di defibrillatore automatico endocavitario. Qual è la patologia sottostante che si evindenzia al tracciato? 

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La risposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Flutter atriale.  Infatti il referto mostra “Flutter atriale a stimolazione elettroindotta (pacing in VVI) a Fc media di 70 bpm. Anomalie secondarie del recupero”.


23 di 152 Domande

Quale tipo di flutter atriale è presente in questa immagine? 

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La risposta corretta è la B.
ll paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Flutter atriale tipico comune, perché le onde a sega tipiche sono positive in derivazioni inferiori.  Infatti, il referto mostra “Flutter atriale, a conduzione 3:1, a Fc 70 bpm. Emiblocco anteriore sinistro. Deviazione assiale sx. Anomalie aspecifiche del recupero”.


24 di 152 Domande

Paziente di 69 anni, iperteso e diabetico da anni. Il suo tracciato mostra le seguenti anomalie. Quali tra queste non è presente? 

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La risposta corretta è la B.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, non  presenta Emiblocco anteriore sx.  Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 60 bom. Normale conduzione AV. BBsx completo (QRS 120 ms). Scarsa progressione della R. QS in sede anteriore (da V1-V3). Anomalie secondarie del recupero”.


25 di 152 Domande

Quali tra le seguenti patologie può essere esclusa in base al seguente ECG? 

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La risposta corretta è la B.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, non può presentare recente IMA.  Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 80 bpm. Normale conduzione AV. Scarsa progressione della R in precordiali. Emiblocco anteriore sinistro. Anomalie aspecifiche del recupero”.


26 di 152 Domande

Luigi, 20 anni, soffre di Tetralogia di Fallot, operata da neonato con intervento di Rastelli. Quali segni indicano il forte sovraccarico delle sezioni dx? 

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La risposta corretta è la C.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta come segno di forte sovraccarico dx: BBdx completo con T negative e profonde, e parziale sottoslivellamento del tratto ST associato.  Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC 65 bpm. Anomalie dell'atriogramma. Normale conduzione AV. BBdx completo (QRS 160 ms). Emiblocco anteriore sx. Segni di possibile ipertrofia biventricolare. Anomalie aspecifiche del recupero (T profonde negative in precordiali dx e bifide nelle restanti, T negativa in AVL). QTc 417 ms

Paziente di 19 anni, Fallot s/p intervento di Rastelli


27 di 152 Domande

In questo ECG, quali sono i riscontri che ci possono far sospettare un quadro ischemico? 

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La risposta corretta è la B.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta come segno di ischemia Onde T alte e simmetriche in infero-laterali.  Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 70 bpm. Normale conduzione AV. Lieve ritardo dx. Onde T alte e appuntite in infero-settali".


28 di 152 Domande

Paziente di 4 anni viene accompagnata al PS con cardiopalmo ed esegue elettrocardiogramma. In base al riscontro del tracciato qual è il passo immediato successivo? 

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La risposta corretta è la A.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, necessita di tentativo di massaggio del seno carotideo.  Infatti il referto mostra: “Tachicardia nodale di tipo slow-fast a Fc di 200 bpm. Lieve ritardo dx


29 di 152 Domande

Giulio, 67 anni, soffre nelle ultime settimane di episodia di perdita di sensi inspiegata. Alla visita cardiologica toni ritmici e regolari, oltre che soffio sistolico I/VI puntale. Al tracciato il seguente riscontro: 

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La risposta corretta è la C.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta BAV I grado.  Infatti il referto mostra “Ritmo sinusale con verosimile blocco AV completo e ritmo di scappamento giunzionale a Fc di 52 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero in sede laterale. Visibile onda U. QTc 330 ms in II”.


30 di 152 Domande

Paziente di 50 anni, giocatore di basket regolarmente, esegue visita medico-sportiva per il rinnovamento del certificato per l’attività. Il medico immediatamente nota polso irregolare. Pertanto esegue ECG che evidenzia:

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La risposta esatta è D.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Ritmo sinusale con extrasistoli atriali talora condotte e talora bloccate. Infatti il referto mostra: Ritmo sinusale. Presenza di extrasistoli atriali, talora bloccate e talora condotte con BBsx (Fc dipendente). Presenza di un’extrasistole ventricolare. Anomalie aspecifiche del recupero.”


31 di 152 Domande

Evidenziando il seguente ECG, quale non può essere la possibile conseguenza nel tempo delle anomalie riscontrate? 

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La risposta corretta è la B.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, non presenterà infarto del miocardio come conseguenza dell’anomalia di base.  Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc di 75 bpm. Normale conduzione AV. Aspetto RSR'in V1-2 con associata elevazione del tratto ST-T con aspetto a tenda, come da pattern Brugada tipo I. Anomalie diffuse del recupero”.


32 di 152 Domande

Il seguente tracciato evidenzia delle anomalie compatibili con ischemia, quali onde q ed elevazione del tratto ST-T. Quale può essere il possibile vaso coinvolto? 

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La risposta corretta è la C.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Occlusione della coronaria dx.  Infatti il referto mostra “Ritmo atriale a Fc 85 bpm. Anomalie dell'atriogramma. Normale conduzione AV. Blocco di branca indeterminato (QRS 120 ms). Onde q in III e AVF. Anomalie aspecifiche del recupero (lieve aumento dell'ST in III e AVF, riduzione dell'ST e T negative in V1-2)”.


33 di 152 Domande

Quale dei seguenti reperti non è presente nel nostro ECG? 

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La risposta corretta è la D.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, non presenta Tachicardia ventricolare sostenuta.  Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale. Bigeminismo ventricolare fisso. 2 fasi di tachicardia ventricolare non sostenuta: la prima di 8 battiti e durata di cca 2 secondi e mezzo, e la seconda di 6 battiti e durata di quasi 2 secondi”.


34 di 152 Domande

Paziente di 24 anni con palpitazioni. Assente familiarità per morte improvvisa ed aritmie. Quale diagnosi è più probabile all’ECG? 

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La risposta esatta è B.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta tachciardia atriale ectopica in quanto la morfologia delle P non è quella del ritmo sinusale (si evidenziano P positive in AVR, P negative in inferiori). Infatti, il referto mostra: “Tachicardia atriale ectopica a FC media di 120 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero.”


35 di 152 Domande

Paziente di 55 anni con dolore toracico ed innalzamento sierico di troponina. Qual è la diagnosi possibile in base al tracciato? 

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La risposta corretta è la E.
l paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Infarto STEMI postero-infero-laterale.  Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 95 bpm. Normale conduzione AV. Sopraslivellamento del tratto ST-T in sede infeto-laterale con QS in derivazioni inferiori. Sottoslivellamento in derivazioni speculari e in anteriori. Anomalie secondarie del recupero. STEMI infero-postero-laterale coinvolgente la coronaria di dx”.


36 di 152 Domande

Claudio, 24 anni, esegue un ECG per visita medico-sportiva col seguente riscontro. Quale delle seguenti affermazioni è vera, considerando che riferisce anche sporadiche palpitazioni? 

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La risposta corretta è la A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, ha un’inidcazione a studio elettrofisiologico e successiva ablazione, in quanto ha segni ECGgrafici di via accessoria (onda delta e PR corto), oltre che presenza di sintomi. Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC 55 bpm. PR ai limiti bassi (120 ms). Complessi ad onde delta positive in derivazioni latero-settali e negative in derivazioni inferiori, come da via accessoria laterale dx. Anomalie aspecifiche del recupero”.


37 di 152 Domande

Quale ramo della coronaria dx è principalmente interessato dal seguente infarto STEMI? 

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La risposta corretta è la A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta occlusione del ramo interventricolare posteriore. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc media 30 bpm. Periodismo di Wenckelbach-BAV II grado Mobitz I. Aumento tratto ST-T>2.5 mm dall'isoelettrico in derivazioni inferiori. Riduzione del tratto ST-T nelle derivazioni speculari laterali e in antero-settali. Possibile STEMI postero-inferiore".


38 di 152 Domande

Oreste, 55 anni, si reca al PS per dolore toracico costrittivo della durata di 1 h, irradiato al giugulo. Si esegue pertanto ECG. Qual è il prossimo step? 

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La risposta corretta è la A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, dovrebbe andare di corso al laboratorio di emodinamica. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 70 bpm. Norvale conduzione AV. Aumento del tratto ST-T significativo in antero-settale e in AVL, e riduzione speculare del tratto ST-T in inferiori. Anomalie secondarie del recupero. 1 BEV e 1 BESV. Possibile STEMI antero-settale"


39 di 152 Domande

Uomo di 30 anni con palpitazioni e dispnea. Il paziente arriva in PS, ma cade a terra. PA 60/40 mmHg e FC 200 bpm. In base all’ECG quale opzione è quella giusta?

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La risposta esatta è A.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta tachicardia sopraventricolare instabile emodinamicamente, quindi meritevole di cardioversione elettrica diretta.     Infatti, il referto mostra: “tachicardia da via accessoria a FC media di 200 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero.”


40 di 152 Domande

Quale alterazione all'ECG è presente in questo tracciato? 

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La risposta corretta è la B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Blocco senoatriale III grado. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 60 bpm, interrotto da blocco seno-atriale di III grado e seguito da ritmo da scappamento giunzionale a Fc media 45 bpm”.


41 di 152 Domande

Guglielmo, 60 anni, ha perso i sensi e viene portato in urgenza presso la vostra UTIC, dove viene raccolto questo tracciato. Quali alterazioni sono presenti? 

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La risposta corretta è la B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta STEMI anteriore esteso. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 100 bpm. STEMI antero-laterale esteso. Riduzione ST nelle derivazioni speculari. Anomalie secondarie del recupero”.


42 di 152 Domande

Paziente di 70 anni, ricoverato nel reparto di gastroenterologia per sanguinamento da rottura di varici esaofagee (trattata il giorno precedente per via endoscopica). Vi richiedono consulenza in quanto il paziente ha anamnesi positiva per ipertensione ed assume ASA per uno stent impiantato 8 mesi fa. Quale dei seguenti approcci è il più corretto, in base all’ECG? 

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La risposta esatta è B.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta probabilmente anemia severa per cui è importante controllare l’Hb e ricercare le possibili cause di perdita, non a caso è presente una forte tachicardia sinusale.   Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC 150 bpm. Normale conduzione AV ed IV. Anomalie aspecifiche del recupero.”


43 di 152 Domande

Quale reperto non è presente alla visione di questo ECG ? 

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La risposta corretta è la A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma non,presenta BBsx completo. Infatti, il referto mostra:” Ritmo sinusale a Fc 75 bpm. Anomale dell'atriogramma come da dilatazione atriale sx. Normale conduzione AV. Complessi QRS ad alto voltaggio. Segni di ipertrofia ventricolare biventricolare con prevalenza dx. Riduzione del tratto ST-T in V1-4 ed inferiori con associate T negative asimmetriche”.


44 di 152 Domande

Quale affermazione riguardo questo ECG è vera? 

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La risposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Ritmo sinusale a FC 78 bpm con emiblocco anteriore sx.  La b sembrerebbe un’opzione vera, ma come dice la domanda noi vogliamo “un’opzione totalmente vera, ma nella b la Fc è 50 bpm (cosa non vera). Infatti, il referto mostra: Ritmo sinusale a Fc 75 bpm. Normale conduzione AV. Blocco di branca sx completo (QRS 120 ms). Segni di ipertrofia ventricolare sx. QS in anteriori. Aumento del tratto ST-T in V2-V4. Anomalie aspcifiche del recupero.  STEMI antero-settale".


45 di 152 Domande

Da cosa è possibile evidenziare l'interessamento posteriore in questo STEMI? 

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La risposta corretta è la B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Sottoslivellamento in V1-2 come segno di interessamento posteriore di tale STEMI. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 62 bpm. Normale conduzione AV. Aumento del tratto ST-T in derivazioni inferiori e sottoslivellamento in derivazioni speculare. Sottolivellamento in anteriori. Anomalie secondarie del recupero. STEMI postero-inferiore".


46 di 152 Domande

Paziente critico con infarto acuto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST-T, trasferito prontamente presso la sala di emodinamica. Quale vaso è più probabilmente interessato? 

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La risposta corretta è la A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta probabilmente occlusione del diagonale della discendente anteriore o circonflessa. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 80 bpm. Normale conduzione AV. Aumento del tratto ST-T in derivazioni laterali e sottoslivellamento in derivazioni speculari inferiori. Anomalie secondarie del recupero. STEMI laterale”.


47 di 152 Domande

Paziente di 50 anni con palpitazioni ed emodinamicamente stabile esegue ECG con evidenza di flutter ad alta risposta ventricolare (di nuova insorgenza). Qual è l'approccio preferenziale in questo caso? (Ecocardiogramma non mostra alterazioni) 

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La risposta corretta è la A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, necessita di cardioversione a 50 j. Infatti, il referto mostra: “Flutter atriale a Fc 150 bpm a conduzione 2:1. Segni di ipertrofia ventricolare sx. Anomalie aspecifiche del recupero”.


48 di 152 Domande

Paziente svenuto nella sua abitazione con sensazione di nausea prima dell’avvenimento. Si presenta astenico e confuso. PA 160/70 mmHg., SpO2 90%, Fc 40 bpm. Qual è la diagnosi più probabile anche in base all’ECG?

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La risposta esatta è C.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta BAV III grado, in quanto le P non sono mai correlate ad un singolo QRS, piuttosto P e QRS vanno a FC diverse (da considerare le P fuse col QRS o con l’onda T).   Infatti, il referto mostra: “BAV III grado con dissociazione AV. FC atriale 90 bpm.  Ritmo di scappamento ventricolare a FC 40 bpm, condotto a blocco di branca dx. Anomalie aspecifiche del recupero.”


49 di 152 Domande

Ragazzo di 14 anni con palpitazioni. Quali dei seguenti elementi si associa al riscontro dell’ECG?

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La risposta esatta è A.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, può presentare Febbre/ ansia/panico in quanto c’è una semplice tachicardia sinusale.   Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC 120 bpm. Normale conduzione AV ed IV.  Anomalie aspecifiche del recupero.”


50 di 152 Domande

Quale di questa affermazione è vera riguardo l'ECG evidenziato? 

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La risposta corretta è la B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta segni di ipertrofia biventricolare. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 125 bpm. Anomalie dell'atriogramma. Normale conduzione AV. Segni di sovraccarico biventricolare con associate alterazioni del recupero”.


51 di 152 Domande

Gianluca, 25 anni, presenta episodi presincopali negli ultimi giorni. Non ha mai effettuato esami medici di alcun genere, pertanto decide di sottoporsi a visita cardiologica che evidenzia il seguente quadro, oltre che soffio sistolico aspro II/VI diffuso che aumenta al Valsalva. Quale può essere la sospetta diagnosi e quale lo step successivo? 

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La risposta corretta è la D.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Cardiomiopatia ipertrofica, pertanto è da eseguire ecocardiogramma. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 60 bpm. Anomalie dell'atriogramma. Lieve ritardo dx. Onde R ad alto voltaggio in precordiali setto-laterali con associate T profonde ed asimmetriche”. Paziente con cardiomiopatia ipertrofica apicale.


52 di 152 Domande

Dato il seguente tracciato che evidenzia un quadro tipicamente STEMI. Quale può essere la complicanza maggiore che si può associare alla sua localizzazione? 

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La risposta corretta è la A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, potrebbe presentare come complicanza disturbi di conduzione AV. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 120 bpm. BAV I grado. Segni di ipertrofia ventricolare sinistra. Sopraslivellamento del tratto ST in inferiori (III e AVF). Riduzione ST-T speculare in laterali. Anomalie aspecifiche del recupero”.


53 di 152 Domande

Giunge al vostro studio un paziente di 80 anni, impiantato di pacemaker 5 anni fa. Non mostra precedente documentazione, se non il seguente ECG. Quali considerazioni potreste fare? 

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La risposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta modalità di stimolazione e sensing solo ventricolare. Infatti, il referto mostra: “Ritmo da PM (stimolazione solo ventricolare in modalità VVI) a Fc 62 bpm. Anomalie secondarie del recupero”.


54 di 152 Domande

Dato il seguente tracciato che evidenzia un quadro tipicamente STEMI. Quale può essere la complicanza maggiore che si può associare alla sua localizzazione? 

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La risposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, potrebbe presentare come complicazione Aneurisma apicale e complicanze meccaniche. Infatti, il referto mostra: Ritmo sinusale a FC 100 bpm. Esteso STEMI ANTERIORE (Sopraslivellamento del tratto ST in V1-6 con maggior interessamento antero-settale). Anomalie secondarie del recipero. Presente un BESV


55 di 152 Domande

Paziente di 50 anni riferisce da mesi episodi di sincopi e palpitazioni. Dopo l’ultimo episodio di mancamento esegue visita cardiologica ed ECG con il seguente tracciato. Quali considerazioni si possono fare?

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La riposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Blocco atrioventricolare di terzo grado con dissociazione  atrio-ventricolare completa. Infatti, il referto mostra: “Blocco atrioventricolare di terzo grado con dissociazione atrioventricolare completa. Frequenza atriale di 95 bpm. Scappamento giunzionale a FC 35 bpm a conduzione a blocco di branca destro. Anomalie aspecifiche del recupero”. 


56 di 152 Domande

Paziente di 40 anni severamente dispnoico da ore, SpO2 89%, turgore delle giugulari, PA 80/60 mmHg, severamente astenico. Storia di BPCO, ipertensione arteriosa sistemica, dislipidemia, cardiopatia dilatativa post-ischemica, pregresso K polmonare. Qual è la possibile diagnosi, anche in base al seguente tracciato?

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La risposta corretta è la B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Tamponamento cardiaco, come si evidenzia dalla clinica e dall’alternanza elettrica, dato che il cuore si muove all’interno della sacca liquida. Infatti, il referto mostra: “ Ritmo sinusale a FC 90 bpm. Normale conduzione AV. Complessi QRS di voltaggio variabile. Nei limiti il recupero”. (Paziente in tamponamento cardiaco con “alternanza elettrica” per swinging heart)


57 di 152 Domande

Ritmo da Pacemaker con 2 extrasistoli ventricolari. Qual è il PR impostato?

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La riposta corretta è la D.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta un PR impostato di 240 ms. Infatti, il referto mostra: “Ritmo da Pacemaker, atrioguidato in modalità VDD, a FC 60 bpm. Intervallo AV impostato 240 ms. Presenti due BEV, seguiti da pausa post-extrasistolica. Anomalie secondarie del recupero.


58 di 152 Domande

Qual è la frequenza della seguente tachicardia ventricolare?

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La riposta corretta è la C.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta tachicardia ventricolare a FC 120 bpm. Infatti il referto mostra: “Tachicardia ventricolare (dissociazione AV presente), a conduzione a blocco di branca dx, a Fc di 120 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero”.


59 di 152 Domande

Qual è la FC media in tale tracciato, escluse le extrasistoli ventricolari?

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La riposta corretta è la D.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta una fibrillazione atriale a FC 120 bpm. Infatti il referto mostra: “Aritmia totale da fibrillazione atriale a Fc media di 120 bpm, interrotto da 1 BEV e 2 stimoli condotti con aberranza. Segni di sovraccarico ventricolare sx. Anomalie aspecifiche del recupero”.


60 di 152 Domande

Com’è definita la caratteristica delle onde di questo paziente che sta per essere portato in sala di emodinamica?

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La riposta corretta è la D.    
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta  Sindrome di Wellens. Infatti il referto mostra: “Bradicardia sinusale a Fc 40 bpm. Normale conduzione AV ed IV. T difasica in V1-V4 (Wellens tipo A), T piatta in V5- 6".


61 di 152 Domande

Paziente di 25 anni, affannato e dispnoico. Aumento di troponine ed il seguente ECG. Qual è il prossimo step?

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La riposta corretta è la B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, necessita di un ecocardiogramma, infatti è l’esame più rapido al momento e che può approfondire il sospetto diagnostico, che è quello di una miopericardite. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 60 bpm. Normale conduzione AV. Segni di ipertrofia ventricolare sx.  Sopraslivellamento del tratto ST diffuso (II, III, AVF, V3-V6). Anomalie aspecifiche del recupero, di cui T appuntite e alte, e T bifida in V2”. 


62 di 152 Domande

Quale tra questi referti è il più verosimile in base a questo tracciato?

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La riposta corretta è la B.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta Fibrillazione atriale, anche se con ritmo di scappamento giunzionale, come ci suggerisce l’assenza di P con intervalli RR regolari a complessi stretti. Infatti, il referto mostra: “Fibrillazione atriale con ritmo di scappamento giunzionale, in assenza di attività atriale, a Fc di 45 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero. Qtc 359 ms in II"


63 di 152 Domande

Quale diagnosi è meno probabile in base al seguente tracciato?

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La riposta corretta è la D.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, è meno probabile che  presenti un infarto dx. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 50 bpm. BAV I grado (PR 220 ms). Lieve ritardo dx/onda epsilon in V1. T negative e simmetriche con lieve riduzione ST-T in precordiali dx. Paziente con displasia aritmogena del ventricolo dx”. 


64 di 152 Domande

Un paziente di 72 anni iperteso e affetto da sindrome di Meniè re allerta il servizio di emergenza territoriale per la comparsa di dolore toracico oppressivo. Viene registrato l’ ECG in esame e dopo pochi minuti viene rianimato da un arresto cardiaco ipercinetico da fibrillazione ventricolare.


 

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La riposta corretta è la E.
Ritmo sinusale con frequenza cardiaca 70 b/min, normale conduzione atrioventricolare (PR 160 ms) e intraventricolare (QRS 90 ms). Asse del QRS a 75 °. Sottoslivellamento del punto J con tratto ST ascendente nelle derivazioni precordiali con onde T alte e simmetriche, sopraslivellamento del tratto ST nelle derivazioni DI, aVL, aVR. Nella derivazione DIII il tratto ST ha un sottoslivellamento discendente. QTc secondo Bazett nei limiti (384 ms). Si tratta di infarto miocardico acuto anteriore con pattern ECG di de Winter. Nel contesto clinico del dolore toracico l’ ECG mostrato rappresenta l’ equivalente di un infarto miocardico anteriore. Tale inusuale aspetto ECG è presente nel 2% degli infarti acuti anteriori e si associa all’ occlusione dell’ arteria interventricolare anteriore prossimale, senza coinvolgimento del tronco comune. I meccanismi elettrofisiologici alla base del pattern ECG de Winter non sono chiari. Tuttavia, la sua identificazione è fondamentale per avviare il paziente ad una strategia di riperfusione in emergenza con angioplastica primaria o fibrinolisi. Tale aspetto ECG condivide con l’ iperkaliemia la presenza di onde T alte e simmetriche. Tuttavia in quest’ ultima condizione il tratto ST appare sopraslivellato. Nell’ intossicazione digitalica il tratto ST assume un aspetto concavo “ a cucchiaio” diffuso ed evidente in diverse derivazioni e tipicamente non ha un aspetto rapidamente ascendente come nel pattern di de Winter e non si evidenziano onde T alte e simmetriche. Il sopraslivellamento del tratto ST in D1 e aVL con reciproche in sede inferiore indica la presenza di ischemia transmurale a livello della parete antero-laterale da coinvolgimento dei rami diagonali nel contesto di un infarto anteriore da occlusione dell’ arteria interventricolare anteriore prossimale e non deve essere confuso con un infarto laterale isolato.


65 di 152 Domande

Paziente di 60 anni, anamnesi positiva per diabete mellito 2, ipertensione arteriosa sistemica e pregresso NSTEMI trattato con PTCA+DES su IVA. Alla visita cardiologica di routine esegue ECG, che mostra:

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La risposta corretta è la A.
Ritmo sinusale a Fc 55 bpm. Normale conduzione AV ed IV. Anomalie aspecifiche del recupero. Qtc 390 ms


66 di 152 Domande

Quale blocco è presente in questo tracciato?

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La risposta corretta è la A.
Dissociazione atrioventricolare completa con fenomeno di Wenckelback. Anomalie aspecifiche del recupero (T alte e appuntite in antero-laterale).


67 di 152 Domande

In base al seguente tracciato, quale l’affermazione vera?

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La risposta corretta è la D.
Flutter atriale, a conduzione 3:1, a Fc 20 bpm. Lieve ritardo dx. Emiblocco anteriore sx. Anomalie aspecifiche del recupero. 


68 di 152 Domande

Nella seguente tachicardia ventricolare quale può essere il possibile focolaio di origine aritmico?

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La riposta corretta è la C.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta tachicardia ventricolare, originante dal tratto di efflusso dx, essendo l’asse diretto a sx e in basso, quindi originante dal tratto opposto. Infatti  il referto mostra: “Tachicardia ventricolare a blocco di branca sinistro. Fc media 200 bpm”.


69 di 152 Domande

Paziente di 18 anni, asintomatico, maratoneta da anni, col seguente ECG alla visita medico sportiva. Qual è lo step successivo?

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La riposta corretta è la A.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e  all’elettrocardiogramma, non necessita di ulteriori accertamenti. Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 60 bpm. Normale conduzione AV. Segni di ipertrofia ventricolare sx. Segni di ripolarizzazione precoce in V3-6".


70 di 152 Domande

Quale referto è maggiormente compatibile col seguente ECG?

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La riposta corretta è la C.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Ritmo atriale basso a FC 80 bpm, come dimostra l’onda P che si allontana dalle derivazioni inferiori. Infatto il referto mostra: “Ritmo atriale basso a Fc 80 bpm. Normale conduzione AV (PR ai limiti bassi 120 ms) ed IV. Anomalie aspecifiche del recupero”.


71 di 152 Domande

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?

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La riposta corretta è la D.      
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, non presenta stimolazione unipolare atriale. Infatti il referto mostra: “Fasi di ritmo spontaneo  a BBsx incompleto (non valutabile frequenza e regolarità) e fasi di ritmo elettroindotto (Fc 60 bpm) Presenza di 2 battiti da fusione. Anomalie aspecifiche del recupero”.


72 di 152 Domande

Paziente di 60 anni con nausea, vomito ed epigastralgia. In base al seguente tracciato quali delle seguenti affermazioni è maggiormente compatibile?

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La riposta corretta è la C.
Per il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, V7, 8 e 9 troverebbero un sopraslivellamento del tratto ST-T, in quanto si tratta di uno STEMI infero-posteriore. Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 98 bpm. Normale conduzione AV. Onde q in derivazioni inferiori con associato sopraslivellamento del tratto ST-T. Vistoso sottoslivallamento in V1. Anomalie del recupero secondarie. STEMI infero-posteriore".


73 di 152 Domande

Qual è la Fc del seguente tracciato? 

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La risposta corretta è la A.
Ritmo sinusale a Fc 50 bpm. Normale conduzione AV ed IV.  Anomalie del recupero in sede infero-settale con T bifasiche in V2-3 (Wellens?). 


74 di 152 Domande

Luca, piccolo di 3 anni, viene accompagnato dalla madre da voi per febbre e palpitazioni. Ma qualcosa salta ai vostri occhi, cosa?

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La risposta corretta è la C.
Tachicardia a 250 bpm. Brugada tipo I (aspetto coved dell’ST sopraslivellato in V1-2).


75 di 152 Domande

Quale dei seguenti reperti non è presente in questo ECG?

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La risposta corretta è la B.
Ritmo sinusale a Fc media 100 bpm. Normale conduzione AV. Emiblocco anteriore sinistro. Extrasistolia ventricolare a doppia morfologia, organizzata in una fase di trigeminismo. Presenza di una coppia di BEV.


76 di 152 Domande

Quale dei seguenti reperti non è presente nel seguente Holter?

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La risposta corretta è la E.
Bradicardia sinusale. Emiblocco anteriore sinistro. Inversione dell’onda T in V1-3 (Holter in paziente con displasia aritmogena del ventricolo dx).


77 di 152 Domande

Talora una via accessoria può essere presente tra atrio e ventricolo, bypassando il NAV. Diverse sono le sue possibili posizioni, da ricercare attentamente per permettere una corretta ablazione. In tal caso la via accessoria è:

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La riposta corretta è la B.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta via accessoria laterale sx. Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc media 98 bpm. PR corto (100 ms). Onda delta positiva in II, III, AVF, V2-V6, come da via laterale sx. Anomalie aspecifiche del recupero”.


78 di 152 Domande

In tale ECG è evidente una tachicardia ventricolare sostenuta.  Quale reperto non è a favore in genere di tale ipotesi?

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La riposta corretta è la C.
L’unico aspetto tra quelli riportati che non coincide con la diagnosi di tachicardia ventricolare è la risposta alle manovre vagali. Infatti il referto mostra: “Tachicardia ventricolare fascicolare a Fc media 200 bpm, a conduzione a blocco di branca dx. Anomalie aspecifiche del recupero”. 


79 di 152 Domande

Oltre la bradicardia, in questo ECG è presente un altro importante riscontro. Quali tra questi può non ne è una causa?

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La riposta corretta è la B.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta QT lungo, che può essere attribuibile a tutte le opzioni elencate, eccetto infarto del miocardio. Infatti il referto mostra: “Bradicardia sinusale a Fc 55 bpm. Normale conduzione AV ed IV. Anomalie aspecifiche del recupero. QTc 536 ms”.


80 di 152 Domande

Quale dei seguenti segmenti non è interessato dall’occlusione di questo STEMI?

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La riposta corretta è la A.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, non presenta interessamento anteriore, in quanto si tratta di uno STEMI infero-postero-laterale da interessamento di coronaria dx dominante. Infatti il referto mostra: “ Ritmo sinusale a Fc 85 bpm. Normale conduzione AV. One q in infero-laterali con associato sopraslivellamento del tratto ST-T. Sottoslivellmento in V1-2. Anomalie secondarie del recupero”. 


81 di 152 Domande

Quale delle seguenti affermazioni è vera?

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La riposta corretta è la B.
Il paziente, in base all’elettrocardiogramma, presenta BAV II grado  Mobitz 2 (rapporto di conduzione 2:1), suscettibile di pacing. Infatti il referto mostra: “BAV II grado Mobitz 2 (rapporto di conduzione 2:1) a conduzione a blocco di branca dx. Frequenza ventricolare di  30 bpm. Anomalie secondarie del recupero”. 


82 di 152 Domande

(Ragazzo di 23 anni con ipertensione polmonare severa primitiva idiopatica) Il quadro del seguente tracciato è compatibile con tutte queste situazioni, tranne una:

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La risposta corretta è la B.
Ritmo sinusale a Fc 80 bpm. Normale conduzione AV. QRS slargato (125 ms) a morfologia prevalentemente a blocco di branca dx. Segni di sovraccarico dx (one q in V2-V4, onde T negative profonde in V1-3 ). Lieve sopraslivellamento dell’AVR (<2 mm). Lieve sottoslivellamento in inferiori. Anomalie aspecifiche del recupero.


83 di 152 Domande

Quale dei seguenti reperto non è presente secondo il tracciato?

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La risposta corretta è la D.
Ritmo sinusale a Fc 78 bpm. BAV I grado (PR 200 ms). BBdx completo. Lieve aumento ST (< 2mm in AVR). Sottoslivellamento del tratto ST diffuso (I, inferiori, V3-6). 1 extrasistole sopraventricolare. Anomalie secondarie del recupero.


84 di 152 Domande

Paziente asintomatico esegue ECG con il seguente reperto. Che cosa consigliereste di fare?

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La risposta corretta è la D.
Aritmia sinusale respiratoria a Fc media 80 bpm. Anomalie atriogramma. Nei limiti il recupero.


85 di 152 Domande

Sono le 18.00, è il turno di guardia e tutto va bene, un portantino vi porta dal PS questo tracciato per la consulenza, purtroppo però non c’è traccia di anamnesi. Cosa potete sospettare in base alla seguente immagine?

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La risposta corretta è la C.
Bradicardia sinusale a Fc 30 bpm. Normale conduzione AV. Emiblocco anteriore sx.  Onde T negative larghe  in precordiali, I-Avl, II-AvF. Probabile accidente cerebrovascolare acuto.


86 di 152 Domande

Gianluca, paziente di 30 anni,  si reca da voi per palpitazioni e sensazione di nodo alla gola, esegue il seguente tracciato. Qual è il prossimo step?

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La risposta corretta è la A.
Ritmo sinusale a Fc media 90 bpm. Normale conduzione AV. Presenza di extrasistoli ventricolari, seguite da pausa compensatoria.


87 di 152 Domande

Paziente di 18 anni , asintomatico, presenta il dato ECG per visita medico-sportiva. Quale atteggiamento sarebbe il più giusto?

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La risposta corretta è la C.
Ritmo sinusale a Fc 65 bpm. PR corto (80 ms). Onda delta positiva in I ed inferiori e V4-V6, onda delta negativa in AVR, V1-3, come da via accessoria presumibilmente postero-settale dx.


88 di 152 Domande

Quali delle seguenti affermazioni è vera?

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La risposta corretta è la B.
Ritmo sinusale a Fc 55 bpm. Anomalie dell’atriogramma come da ingrossamento atriale dx. Normale conduzione AV. Prevalenza dx con lieve ritardo omolaterale. Emiblocco anteriore sx. Anomalie secondarie del recupero.


89 di 152 Domande

Quale dei seguenti reperti coincide col quadro verosimilmente associato a questo ecocardiogramma:

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La risposta corretta è la A.
Fibrillo-flutter a Fc media 80 bpm. Scarsa progressione della R. Anomalie aspecifiche del recupero.


90 di 152 Domande

Paziente di 67 deve sottoporsi ad intervento di gastrectomia secondo Billroth II ed esegue vari esami di screening, tra cui ECG. PA 105/60 mmHg. Assenza di soffi all’auscultazione. Il paziente nega palpitazioni. Come si deve procedere in questo caso?

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La risposta corretta è la D.
Ritmo sinusale a Fc media 60 bpm. BAV I grado (PR 200 ms). Normale conduzione IV. Singola extrasistole ventricolare.


91 di 152 Domande

Paziente non vigile e non cosciente. PA 60/30 mmHg. SpO2 89 %. Quale strategia adottare?

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La risposta corretta è la B.
Tachicardia sopraventricolare pre-eccitata a Fc di 280 bpm.


92 di 152 Domande

Paziente di 71 anni. PA 135/75 mmHg. SpO2 96%. Fc di circa 80 battiti minuti. Polso irregolare. Qual è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.
Fibrillazione atriale con periodismo di conduzione nella via H-V (Fc media di 100 bpm).


93 di 152 Domande

Da cosa non è definito in questa immagine l’emiblocco anteriore sx?

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La risposta corretta è la B.
Ritmo sinusale a Fc 78 bpm. Normale conduzione AV. Emiblocco anteriore sx. Anomalie aspecifiche del recupero.


94 di 152 Domande

Quale anomalia noti all’interno di questo tracciato?

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La risposta corretta è la A.
 Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG,   presenta Ritmo atriale dx basso. Infatti il referto mostra:
“Ritmo atriale basso a FC di 90 bpm. Normale conduzione AV ed IV. Nei limiti il recupero ”


95 di 152 Domande

Bambino di 12 anni con palpitazioni ad inizio improvviso. Riferisce già precedenti episodi con interruzione altrettanto improvvisa. La madre riferisce che il piccolo ha perso i sensi in passato. Il bambino riceve manovre vagali, risultate inefficaci. Come interrompereste tale tachiaritmia?

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La risposta corretta è la A.
Tachicardia nodale a Fc media 200 bpm. Lieve ritardo dx. Alternanza elettrica dei QRS. Anomalie aspecifiche del recupero.


96 di 152 Domande

Paziente di 60 anni con palpitazioni. Anamnesi: scompenso cardiaco cronico, ipertensione arteriosa sistemica, insufficienza renale cronica III stadio, BPCO, artrosi coxo-femorale. Terapia: Ramipril 10 mg, bisoprololo 5 mg, canreonato di potassio 100 mg, tiotropio bromuro puff, amlodipina 5 mg. Il paziente riferisce di effettuare in maniera quotidiana somministrazioni di ketorolac im per continui dolori all’anca. All’ECG si evidenzia questo quadro, considerando che il blocco di branca sx non era presente nell’anno precedente. Quali tra queste opzioni è possibile per la diagnosi?

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La risposta corretta è la B.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, può essere presente Infarto del miocardio/ iperkalemia/ tachicardia sopraventricolare su BBsx idiopatico. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC 120 bpm. BBsx completo (QRS 180 ms). Apparente sopraslivellamento del tratto ST in laterali. Anomalie del recupero”


97 di 152 Domande

Paziente di 90 anni con dispnea intensa. E’ impossibile raccogliere una buona anamnesi sia per i sintomi che per i probabili deficit cognitivi del paziente. Agli esami ematochimici ematochimici: lieve rialzo enzimatico ed aumento di Creatinina. Si esegue il dato ECG. Qual è la più probabile causa del malessere del paziente?  

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La risposta corretta è la C.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta probabile Occlusione del tronco comune o di più vasi (STEMI). Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC 120 bpm. Normale conduzione AV. Emiblocco anteriore sx. Sopraslivellamento del tratto ST-T di AVR> 1 mm e lieve aumento in V1. Sottoslivellamento del tratto ST-T diffuso (I, AVL, II, V3-6). Anomalie secondarie del recupero”


98 di 152 Domande

Dato questo ECG, quale considerazione è più probabile riguardo queste pause?

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La risposta corretta è la C.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, il blocco è probabilmente soprahissiano. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale. Presenza di BAV II grado Mobitz I con 2 pause, di cui la più lunga di circa 3.5 secondi. Anomalie aspecifiche del recupero”


99 di 152 Domande

Paziente di 55 anni con dolore toracico da 2 h di tipo oppressivo, irradiato al giugulo. Qual è il prossimo step?

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La risposta corretta è la A.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, il prossimo step è la rivascolarizzazione urgente. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC 58 bpm. Emiblocco anteriore sinistro. Sottoslivellamento del tratto ST-T con associate onde T negative profonde e simmetriche” (Sindrome di Wellens)


100 di 152 Domande

Quale delle affermazioni, dato il seguente ECG, non rispecchiano la realtà rappresentata, considerando il quadro di stabilità emodinamica?

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La risposta corretta è la B.
 Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, è più improbabile che la prima arma a nostra disposizione debba essere l’amiodarone. Infatti il referto mostra:
“Fibrillazione atriale a FC media di 180 bpm. Presenza di onde delta da pre-eccitazione positive in laterale ed in precordiali (V1-5), come da via accessoria postero-laterale. Anomalie del recupero associate”


101 di 152 Domande

Paziente anziana, 80 anni, in base a questo ECG da cosa possiamo comprendere che ha ipertrofia/sovraccarico ventricolare sx?

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La risposta corretta è la B.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e alla base dell’ECG, presenta come indice di ipertrofia/sovraccarico ventricolare sx Onda R in AVL + S in V3 < 20 mm. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale, alternato a fase di aritmia sinusale respiratoria, a Fc di 65 bpm. Anomalie dell’atriogramma come da ingrossamento atriale dx. Normale conduzione AV. Emiblocco anteriore sx. Segni di ipertrofia ventricolare sx. Anomalie aspecifiche del recupero”.


102 di 152 Domande

Paziente di 65 anni con dolore toracico da 2 h di tipo costrittivo, irradiato al braccio sx. Quale vaso  tra questi è  quello più probabilmente colpito?

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La risposta corretta è la A.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e alla base dell’ECG,  presenta probabilmente interessamento della discendente anteriore dopo il settale, ma prima del diagonale . Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a Fc 100 bpm. Emiblocco anteriore sinistro. Sopraslivellamento del tratto ST-T in derivazioni antero-laterali. Sottoslivellamento del tratto ST-T nelle derivazioni speculari. Anomalie secondarie del recupero”.


103 di 152 Domande

Paziente di 50 anni esegue ECG per malore ed astenia generalizzata. Non ha mai eseguito controlli   nella sua vita. Frettolosamente lo specializzando di guardia esegue ECG, senza visitarlo. Dal quadro ECGgrafico si evince che

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La risposta corretta è la B.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta deviazione assiale destra estrema con deviazione omolaterale anche dell’onda P. come da destrocardia. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC 120 bpm. Onda P negativa in I.  Deviazione assiale dx (I ed AVl negativa). R ampia in AVR. Assente la progressione della R. Anomalie secondarie del recupero”.


104 di 152 Domande

Paziente di 60 anni esegue ECG semplice controllo. Quale delle seguenti affermazioni non rappresenta il tracciato eseguito?

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La risposta corretta è la C.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta ritmo sinusale senza ulteriori alterazioni o anomalie. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC 65 bpm. Normale conduzione AV ed IV. Nei limiti il recupero”.


105 di 152 Domande

In questo ECG quale delle seguenti anomalie è presente?

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La risposta corretta è la C.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta PR corto . Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC media di 85 bpm. PR corto (90 ms).Lieve ritardo dx. Anomalie aspecifiche del recupero”.


106 di 152 Domande

Paziente di 75 anni con anamnesi positiva per ipertensione, BPCO e dislipidemia. Viene a visita presso il vostro studio privato per dispnea da qualche giorno con evidenza:

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La risposta esatta è la A.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG,  presenta Fibrillazione atriale. Infatti il referto mostra:
“Fibrillazione atriale a FC media di 130 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero”


107 di 152 Domande

Qual è il miglior trattamento per questa tachicardia in paziente emodinamicamente stabile?

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La risposta esatta è la D.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, il miglior trattamento è la cardioversione elettrica a 100 J. Infatti il referto mostra: “Tachicardia ventricolare a FC media di 280 bpm a blocco di branca sx”


108 di 152 Domande

Cosa non è presente in questo tracciato tra i vari elementi sottoscritti?

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La risposta esatta è la B.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, non presenta BAV II grado Mobitz II.  Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC media 70 bpm. BAV I grado (PR 200 ms). Emiblocco anteriore sx. BESV condotti con BBdx organizzati in coppie e triplette”


109 di 152 Domande

In questo paziente con device elettrostimolante, qual è il più probabile ritmo sottostante tra quelli indicati?

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La risposta esatta è la A.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta Flutter atriale. Infatti il referto mostra:
“Flutter atriale a stimolazione ventricolare elettroindotta (modalità VVI) a FC media di 60 bpm. Anomalie secondarie del recupero”


110 di 152 Domande

Qual è il primo approccio in questo tipo di tachicardia?

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La risposta corretta è la A.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta tachicardia sopraventricolare, probabilmente di origine nodale, da trattare con un iniziale massaggio del seno carotideo. Infatti il referto mostra:
“Tachicardia nodale a FC 65 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero”.


111 di 152 Domande

Quale vaso è più probabile sia interessato in questo STEMI?

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La risposta corretta è la B.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, il vaso più probabilmente interessato è la circonflessa. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC media di 60 bpm. Sopraslivellamento del tratto ST-T in infero-laterali. Sottoslivellamento in anteriore e speculari. Anomalie secondarie del recupero”


112 di 152 Domande

Paziente di 18 anni , asintomatico, esegue tale ECG per visita medico-sportiva. Come vi comportereste a riguardo?

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La risposta corretta è la E.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG,   non ci sarà nessuna limitazione ad attività. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC  media di 75 bpm. Normale conduzione AV. Lieve ritardo dx (QRS 90 ms). Anomalie aspecifiche del recupero” .


113 di 152 Domande

Paziente di 70 anni, ex fumatrice con storia di BPCO e polmonite, a cui viene effettuato   ECG per palpitazioni e riscontro di polso aritmico. Qual è la diagnosi?

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La risposta corretta è la C.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta Tachicardia atriale multifocale. Infatti il referto mostra: “Tachicardia atriale multifocale a FC media di 130 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero”.


114 di 152 Domande

Considerando questo ECG. Quale delle seguenti affermazioni è vera?

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La risposta corretta è la E.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, non ha nessuna delle riferite caratteristiche. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC media di 80 bpm. Normale conduzione AV. QRS largo 110 ms a morfologia da verosimile blocco di branca sx. Anomalie aspecifiche del recupero”.


115 di 152 Domande

Il tracciato, appartenente ad una paziente già operata di Tetralogia di Fallot, mostra una prevalenza delle sezioni dx con segni di sovraccarico dx. Quale altra anomalia è evidente?

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La risposta corretta è la C.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e alla base dell’ECG,  presenta Tachicardia atriale. Infatti il referto mostra:
“Tachicardia atriale con P talora condotte, a FC media 150 bpm, e talora bloccate. Anomalie dell’atriogramma come da ingrossamento atriale dx. Prevalenza dx con segni di sovraccarico (onde T invertite e profonde, specialmente in V3).”


116 di 152 Domande

Paziente di 15 anni, con storia di palpitazioni, esegue il seguente ECG. Cosa non è presente al tracciato?

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La risposta corretta è la D.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, non è presente sovraccarico sx. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC media di 150 bpm. Anomalie dell’atriogramma come da ingrossamento atriale dx. Prevalenza delle sezioni dx. Anomalie del recupero in V1-3. Presenza di trigeminismo e quadrigeminismo ventricolare”.


117 di 152 Domande

Paziente di 30 anni, colpito da pre-sincope: abbagliamento della vista, sensazione di testa vuota, senso di sfiancamento e nausea. Al PS si rileva il seguente tracciato, che indica:

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La risposta corretta è la B.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta Bradicardia sinusale e lieve ritardo dx.  Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC media di 55 bpm. Lieve ritardo dx. Emiblocco anteriore sx. Anomalie aspecifiche del recupero”


118 di 152 Domande

Paziente di 70 anni con palpitazioni. In base all’ECG rappresentato quale è il meccanismo fisiopatologica principalmente e più probabilmente coinvolto?

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La risposta corretta è la D.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta probabilmente un circuito da rientro cavo-tricuspidalico. Infatti il referto mostra:
“Flutter atriale, a conduzione 2:1, a FC media di 150 bpm. Blocco di branca dx. Anomalie aspecifiche del recupero”


119 di 152 Domande

Che tipo di blocco è rappresentato nel seguente ECG?

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La risposta corretta è la D.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta blocco atrioventricolare di III grado. Infatti, il referto mostra: “Blocco atrioventricolare completo con dissociazione AV. F.C. atriale di 55 bpm. Ritmo di scappamento ventricolare a F.C. 8 bpm a doppia morfologia. Anomalie secondarie del recupero”.


120 di 152 Domande

Paziente astenico con polso irregolare. Nega precedente storia aritmica. Qual è la diagnosi, seguendo il suddetto ECG?

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La risposta esatta è la A.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta flutter atriale. Infatti il referto mostra:
“Flutter atriale con blocco atrioventricolare variabile a conduzione media di 75 bpm. Nei limiti il recupero”


121 di 152 Domande

In base all’ECG di superficie, rappresentato in questo ragazzo di 25, qual è la posizione del fascio di kent sospettato?

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La risposta esatta è la A.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta fascio di kent antero-settale. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC 60 bpm. PR corto (80 ms). Presenza di onda delta con complessi QRS positivi in laterali, V2-V6 e negativa in V1 ed inferiori, come da via accessoria postero-settale dx. Anomalie aspecifiche del recupero.”


122 di 152 Domande

Paziente 60 anni, affannato e astenico, si reca al PS per profuse perdite di sangue emorroidarie. Qualcosa però non convince il medico di guardia, che esegue ECG. Qual è il prossimo step?

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La risposta esatta è la A. 
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG,  il prossimo step è mandare il paziente in sala. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC 50 bpm. Blocco trifascicolare: BAV I grado (PR 240 ms), emiblocco anteriore sinistro e blocco di branca dx (QRS 110 ms). Lieve sopraslivellamento del tratto ST-T nelle inferiori, significativo sottoslivellamento in V1-V3. Possibile STEMI postero-inferiore”


123 di 152 Domande

Ragazzo di 25 anni che esegue ECG per visita medico-sportiva. Se si esclude la cardiopatia ischemica, qual è la possibile causa di queste alterazioni?

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La risposta esatta è la C.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e alla base dell’ECG, presenta Cardiomiopatia ipertrofica apicale . Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC 55 bpm. Normale conduzione AV. Lieve aumento del tratto ST-T in AVR, V1-2. Lieve sottoslivellamento con T invertite, simmetriche e profonde in inferiori, V3-V6. Anomalie secondarie del recupero.”


124 di 152 Domande

Cosa descrive meglio questo tracciato?

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La risposta esatta è la C.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta Ritmo sinusale + blocco senoatriale III grado. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC 50 bpm. Fase di blocco senoatriale di III grado con ritmo di scappamento giunzionale a Fc 48 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero”


125 di 152 Domande

Che tipo di blocco è rappresentato nel seguente ECG e qual è probabilmente la causa?

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La risposta esatta è la D.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta Blocco atrioventricolare III grado, per STEMI inferiore. Infatti il referto mostra:
“Blocco atrioventricolare completo con dissociazione AV. FC atriale di 90 bpm. Ritmo di scappamento giunzionale   a FC 45 bpm. Sopraslivellamento del tratto ST-T nelle  derivazioni inferiori. Anomalie secondarie del recupero. 1 BESV”


126 di 152 Domande

Paziente di 80 anni è portato al PS, riferendo perdita di sensi a casa e palpitazioni al momento. PA 80/60 mmHg. SpO2 87%.  Fc 140 bpm. Polso aritmico. Anamnesi positiva per BPCO, ipertensione arteriosa, dislipidemia, calcolosi della colecisti. Nega precedenti episodi e all’ultimo tracciato (1 mese fa) il ritmo era sinusale, negando aritmie atriali. In base al seguente tracciato, quale considerazione fare per prima?

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La risposta esatta è la C.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, è utile Transesofageo per escludere trombi in auricola. Infatti il referto mostra:
“Fibrillazione atriale a FC media di 120 bpm. Normale conduzione IV. Nei limiti il recupero”


127 di 152 Domande

Siete di guardia in un piccolo presidio ospedaliero insulare senza possibilità di poter accedere nell’immediato ad un’emodinamica  (5 h di volo per giungere all’ospedale con emodinamica più vicino nell’entroterra). Arriva paziente con dolore toracico ed il seguente tracciato. Qual è la vostra miglior scelta?

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La risposta esatta è la D.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, è importante ricorrere ad immediata coronarografia, quindi chiamare il trasporto aereo per portarlo nella sala di emodinamica. Nel frattempo però si rende necessaria trombolisi ev.  Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC 70 bpm. Normale conduzione AV. Diffuso sopraslivellamento del tratto ST-T in precordiali e in laterali. Anomalie secondarie del recupero”


128 di 152 Domande

In base al seguente tracciato quale disturbo elettrolitico è più probabile che abbia il paziente? N.B. uomo di 63 anni con IRC III stadio, ipertensione arteriosa, BPCO-

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La risposta esatta è la C.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta probabilmente Iperkalemia. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC media di 80 bpm. Normale conduzione AV. Emiblocco anteriore sx. Onde T alte e appuntite in V2-5”


129 di 152 Domande

Uomo di 40 anni con sincopi ricorrenti. Il paziente non ha prodromi e ha palpitazioni prima del mancamento. Qual è l’approccio più opportuno?

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La risposta esatta è la A.
 Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG,  è utile  stratificazione del rischio di morte improvvisa, impianto ICD e studio elettrofisiologico. Infatti il referto mostra:
“Ritmo sinusale a FC media di 100 bpm. Normale conduzione AV. Emiblocco anteriore sx. Sopraslivellamento del tratto ST-T in V1-3 con aspetto a tenda (Brugada tipo 1)”


130 di 152 Domande

Paziente di 50 anni, solo continuamente astenico, esegue visita cardiologica ed ECG. Questo è il risultato. Cosa gli consiglieresti, considerando di aver già escluso altre cause e dato che il paziente non fa uso di nessun farmaco?

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La risposta esatta è la B.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, ci   sarebbe  Indicazione ad effettuare un impianto di pacemaker VDD. Infatti il referto mostra:
“BAV completo con dissociazione AV. FC atriale di 100 bpm. RItmo di scappamento giunzionale, condotto ai ventricoli con blocco di branca dx (QRS 110 ms), a FC di 35 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero”


131 di 152 Domande

Paziente di 50 anni, impiantato 10 anni fa. Con quale modalità ed a quale frequenza è impostato il suo pacemaker?

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La risposta esatta è la C.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta pacemaker in modalità VVI a FC 55 bpm. Infatti il referto mostra:
“Ritmo da Pacemaker in modalità VVI a FC media di 55 bpm. Anomalie secondarie del recupero”


132 di 152 Domande

Siete in UTIC e purtroppo i monitor non sono funzionanti. Uno dei pazienti ha perso completamente i sensi. I suoi parametri vitali sono FC 200 bpm, SpO2 88%, PA 70/50 mmHg. Si esegue un ECG che evidenzia tale quadro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?

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La risposta esatta è la A.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, presenta Tachicardia ventricolare polimorfa, la cui causa può essere un QT lungo o alterazione elettrolitica (es. Ipopotassemia, ipomagnesemia, ecc..). Infatti il referto mostra: “Tachicardia ventricolare polimorfa (torsione di punta) a FC media di 300 bpm”


133 di 152 Domande

Paziente di 50 anni, di origine caraibica e sportivo (da poco in Italia), con dolore toracico a sforzi moderati. Esegue direttamente ECG senza effettuare visita cardiologica, che vi viene mandato per via telematica. Il paziente ha un’anamnesi muta per patologie cardiovascolari ed è un forte fumatore. Quale diagnosi è la meno probabile?

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La risposta esatta è la A.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’ECG, è meno probabile che presenti Displasia aritmogena del ventricolo dx. Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC 60 bpm. Normale conduzione AV. BBdx completo (QRS 110 ms). Complessi QRS ad ampio voltaggio con onde T invertite e profonde diffuse, soprattutto in V3-6”


134 di 152 Domande

Paziente di 74 anni, dispnoico e con angina a sforzi lievi, SpO2 85% PA 90/50 mmHg GCS 12  Fc 50 bpm. La paziente ha anamnesi positiva per pregressi episodi di polmonite da Stafilococco Aureus e  di più ricoveri per riacutizzazione BPCO,  presenza di ipertensione arteriosa. Il tracciato evidenzia numerosi reperti. Quali tra questi non è presente?

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La risposta esatta è la E.
Il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici e alla base dell’ECG, non  presenta STEMI anteriore + BAV III grado.
Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a Fc 75 bpm. Fase di blocco seno-atriale   di II grado Mobitz 2. Sopraslivellamento del tratto ST-T in V2-V5. QS in V1-2. Singolo BESV. Anomalie secondarie del recupero”


135 di 152 Domande

Paziente anziana di 90 anni giunge al PS per perdita dei sensi. Il suo GCS è 7. Parametri vitali: PA 80/50 mmHg, SpO2 91 %, FC 120 bpm. In anamnesi (riportato dai parenti): fibrillazione atriale parossistica, ipertensione arteriosa,  dislipidemia, calcolosi biliare, pregresso  ictus emorragico e cardiopatia ischemica cronica con pregresso impianto di stent sul I diagonale della discendente anteriore. Viene pertanto eseguito il tracciato ed effettuato il prelievo enzimatico. Quale di queste combinazioni è più probabile sulla base dei reperti a nostra disposizione?

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La risposta esatta è E.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Fibrillazione atriale ed occlusione del tronco comune. Infatti, il referto mostra: “Aritmia da fibrillazione atriale a FC media di 180 bpm. Sopraslivellamento del tratto ST-T in AVR. Sottoslivellamento diffuso del tratto ST-T (V2-6, I, II, AVL). Anomalie secondarie del recupero”


136 di 152 Domande

Quali affermazioni riguardo il tracciato sopra evidenziato è vera?

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La risposta esatta è B.
Il paziente, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta stimolazione unicamente atriale, in quanto gli spike precedono solo le onde P ed i QRS ventricolari sono spontanei, seppur condotti a blocco di branca dx.     Infatti, il referto mostra: “Ritmo da PM, in modalità AAI, a FC 60 bpm. Ritmo ventricolare spontaneo a conduzione a blocco di branca dx. Anomalie aspecifiche del recupero.”


137 di 152 Domande

Quale delle seguenti affermazioni non è corretta sulla base di questo ECG in paziente di 50 anni asintomatico?

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La risposta esatta è D.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, non presenta una tachicardia atriale multifocale. Infatti, il referto mostra: “Ritmo da segnapassi migrante a FC media di 60 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero.”, in quanto non c’è tachicardia e il ritmo è retto da P di 3 diverse morfologie. 


138 di 152 Domande

Visita medico-sportiva in paziente di 24 anni, asintomatico e con anamnesi muta per sincopi o altri eventi cardiovascolari. Qual è la diagnosi più probabile?

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La risposta esatta è A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta semplice ritmo sinusale. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC media di 60 bpm. Normale conduzione AV ed IV. Anomalie aspecifiche del recupero.”


139 di 152 Domande

Paziente di 50 anni con LES e dispnea intensa. Polso tachicardico a FC 120 bpm. Viene effettuato l’ECG. Quale sospetto è quello maggiore?

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La risposta esatta è C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Embolia polmonare. Infatti, il referto mostra: “Tachicardia sinusale a Fc 125 bpm. Normale conduzione AV. Lieve ritardo dx. Presenza di S1Q3T3. Anomalie del recupero diffuse (T negative in inferiori e in V1-5).”


140 di 152 Domande

Il seguente ECG è quello di un ischemico, che però ha superato ampiamente quello che è il timing della rivascolarizzazione  per  via della concomitante sintomatologia da sospetto COVID 19 (febbre e affanno). Quali non sono tra questi i segni al tracciato che evidenziano l’interessamento ischemico del paziente?

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La risposta esatta è C.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta i segni di ischemia sovrascitti, ma a questi non appartiene la deviazione assiale sx. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC di 75 bpm. Normale conduzione AV (PR 180 ms). QS in inferiori (III e AVF) con concomitante lieve sopraslivellamento del tratto ST-T. Sottoslivellamento del tratto ST-T in laterali. Anomalie secondarie del recupero.”, come da STEMI subacuto. 


141 di 152 Domande

Un ragazzo di 23 anni esegue ECG per semplice controllo. I reperti mostrano varie anomalie, quali tra queste non è presente?

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La risposta esatta è B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, non presenta Errato posizionamento di elettrodi superiori, ma tutti i segni tipici di una destrocardia, in quanto, oltre la buona visibilità delle onde P è evidente che le precordiali mostrano complessi più positivi nelle sezioni dx che in sx. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC di 60 bpm. Normale conduzione AV (PR 140 ms). Deviazione assiale dx con I e AVL negativi ed AVR positivo.  Anomalie secondarie del recupero.”, come da destrocardia.


142 di 152 Domande

Vi viene inviato durante la vostra guardia in UTIC questo tracciato sulla rete IMA.  Cosa mostra il tracciato?

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La risposta esatta è D.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Blocco di Branca sx, in quanto è presente aspetto QS alle precordiali dx e scomparsa di onde q settali in precordiali sx, oltre che aspetto M shaped (maggiormente visibile in I e AVL)  e le anomalie secondarie del recupero. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC di 85 bpm. Normale conduzione AV (PR 180 ms). Blocco di branca sx con anomalie del recupero secondarie associate. 


143 di 152 Domande

Vi è arrivato questo tracciato dal PS per paziente con dispnea. Quale indicazione dareste?

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La risposta esatta è D.
Per il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, l’indicazione è un’attenta valutazione clinico-anamnestica e laboratoristica, in quanto è importante visualizzare se il BBsx sia di nuova insorgenza, se si associa a sintomi tipici o all’aumento dei biomarker di necrosi. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC di 100 bpm. Normale conduzione AV. Blocco di branca sx. Anomalie del recupero aspecifiche.


144 di 152 Domande

Il tracciato di sopra evidenzia un’ occlusione del tronco comune. Da cosa lo si può evidenziare?

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La risposta esatta è E.
Per il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, l'occlusione del tranco comune non si evidenzia con nessuna delle opzioni, in quanto è evidenziato dal sottoslivellamento ST nelle varie derivazioni, ma insieme al sopraslivellamento del tratto ST in AVR. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC di 100 bpm. Normale conduzione AV. Sopraslivellamento del tratto ST-T in AVR. Sottoslivellamento del tratto ST-T diffuso, in particolare in inferiori e in V3-6 Anomalie scondarie del recupero.


145 di 152 Domande

Il tracciato sopra rappresentato mostra delle onde di De winter in un paziente sintomatico per angina. A quale quadro sono solitamente sono associate?

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La risposta esatta è B.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Infarto del miocardio acuto tipo STEMI. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC 55 bpm. Normale conduzione AV. Sottoslivellamento del tratto ST in precordiali (V2-V6)  con andamento ascendente ed onde T alte (onde di De Winter)).”


146 di 152 Domande

Una signora anziana si reca al PS per dispnea da poche ore. Ha problemi cognitivi, per cui non ricorda nulla della sua storia o se assume una terapia. Viene effettuata esame obiettivo che evidenzia: MV aspro e crepitii basali, oltre che toni ritmici e validi con soffio sistolico II/VI puntale. La sua PA è 180/90 mmg. Quale tra le seguenti risposte a riguardo è quella vera?

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La risposta esatta è E.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta STEMI postero-infero-laterale con indicazione a rivascolarizzazione immediata. In tal caso secondo il primo criterio di Sgarbossa è presente sopraslivellamento del tratto ST-T maggiore di 2.5 mm  in presenza di QRS positivo. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC 75 bpm. Normale conduzione AV. BBsx completo.  Onde QS in III e AVF. Sopraslivellamento del tratto ST-T in inferiori e precordiali laterali (V5-V6) . Sottoslivellamento del tratto ST-T in V1-2. Anomalie secondarie del recupero.”


147 di 152 Domande

Quali elementi nel seguente tracciato lasciano optare per una fibrillazione atriale?

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La risposta esatta è A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Assenza di onde P ed RR irregolari.     Infatti, il referto mostra: “Aritmia da fibrillazione atriale a FC media di 90 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero.”


148 di 152 Domande

Ragazzo di 26 anni con episodi di palpitazioni esegue visita cardiologica. Al momento della visita non ha sintomi, all’esame obiettivo soffio puntale I/VI e all’ECG questo quadro. Quale delle seguenti affermazioni è la più corretta?

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La risposta esatta è D.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta Anomalie aspecifiche da recupero, che non richiedono alcun approfondimento, se non Holter per valutare le variazioni dell’ECG al momento delle palpitazioni. Non è presente nessun aspetto Brugada, dato che non c’è nessun blocco di branca dx e nessun sopraslivellamento del tratto ST; inoltre non è presente nessuna tachicardia spiccata. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC  80 bpm. Normale conduzione AV e IV. Anomalie aspecifiche del recupero.”


149 di 152 Domande

Alla valutazione di questo ECG , sono evidenti vari reperti, tranne uno. Quale?

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La risposta esatta è E.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, non presenta Segni di ipertrofia ventricolare sx, ma tutti gli altri, in quanto non sono evidenti onde P (F.A.), il ritmo è regolare e a basse frequenze, anche se alte per uno scappamento giunzionale (ritmo di scappamento giunzionale), inoltre la conduzione è rallentata a dx con positività dei QRS nelle precordiali dx (segni di sovraccarico dx). Infatti, il referto mostra: “Fibrillazione atriale con ritmo di scappamento giunzionale a FC  55 bpm. Segni di sovraccarico e prevalenza dx. Anomalie secondarie del recupero.”


150 di 152 Domande

Paziente di 55 anni che si dirige al PS per sporadica precordialgia. L’anamnesi è positiva per diabete mellito tipo 2, ipertensione arteriosa e dislipidemia, oltre che per abitudine tabagica. Il paziente esegue i prelievi ematici e l’ECG. Quale delle seguenti affermazioni è la più corretta?

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La risposta esatta è A.
Per il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, bisognerebbe attendere i risultati dei prelievi ematici e la visualizzazione dei valori enzimatici, in quanto è da questi che si definisce l’NSTEMI, e nel caso ripeterli ad 1 o 3 h. La valutazione del trattamento nel caso di positività enzimatica dipende dalla stratificazione del rischio. Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC  90 bpm.  Normale conduzione AV. Emiblocco anteriore sx.  Anomalie aspecifiche del recupero.”


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Un ragazzo di 26 anni, si reca al vostro studio per sensazioni di cardiopalmo, eseguite visita cardiologica ed ECG. Parametri: PA 110/60 mmHg, SpO2 98%, Fc 200 bpm. EO: Toni tachicaritmici, pause libere. In base al tracciato cosa potete fare?

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La risposta esatta è D.
Per il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, bisognerebbe eseguire il ponzamento, in quanto è sempre la prima scelta nel paziente stabile (anche per effettuare diagnosi di tipologia di TPSV) e in generale le manovre vagali (eccetto la pressione sui globi che è pericolosa) sono anche le uniche che si possono effettuare in un ambiente non controllato. Infatti, il referto mostra: “Tachicardia nodale a FC  150 bpm.  Anomalie aspecifiche del recupero.”


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Quali alterazioni sono evidenti al tracciato mostrato?

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La risposta esatta è A.
Il paziente, in base ai reperti clinico anamnestici e all’elettrocardiogramma, presenta blocco di branca dx completo, in quanto il QRS è slargato e l’aspetto è quello rSR1, in assenza di netta negativizzazione di I e AVL (e quindi di deviazioni assiale dx). Infatti, il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC  80 bpm.  Normale conduzione AV. BBdx completo (QRS 120 ms).  Anomalie secondarie del recupero.”


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