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1 di 64 Domande

Se un locus è situato sul cromosoma sessuale Y ed un gene presente in quel locus e che determina una certa caratteristica ha una frequenza del 5%, quale percentuale dei maschi presenterà la caratteristica stessa?














La risposta corretta e' la '

5%

'.


2 di 64 Domande

Il meccanismo fondamentale della selezione naturale proposto da Darwin per l'evoluzione della organismi viventi si basa su:














La risposta corretta è la C
Il meccanismo fondamentale della selezione naturale proposto da Darwin si basa sul fatto che gli individui più adattati all’ambiente hanno maggiore probabilità di riprodursi. La selezione naturale opera su variazioni ereditarie: mutazioni e ricombinazione generano differenze fenotipiche che influenzano la fitness, cioè il successo nel lasciare discendenti vitali. Gli individui con tratti vantaggiosi sopravvivono meglio fino all’età riproduttiva e/o generano più prole, aumentando la frequenza allelica di quei tratti nella popolazione. Il processo non è casuale rispetto alla prestazione dei tratti, ma dipende dalle pressioni ambientali e dal contesto ecologico. La selezione agisce sui fenotipi degli individui, mentre l’evoluzione è il cambiamento nel tempo delle frequenze geniche nelle popolazioni. Non implica uno scopo né “perfezione”, ma adattamento contingente. Altri meccanismi (deriva genetica, flusso genico) esistono, ma il cardine darwiniano resta la riproduzione differenziale associata all’adattamento.

3 di 64 Domande

"Gli effetti della corrosione sono massimi nelle città e nelle zone industriali, dove nell'aria si trovano tracce sensibili di gas (come CO2, H2S, SO2, NH3, NO2, ecc.) che favoriscono l'attacco chimico dei metalli, e dove abbondano nel terreno correnti elettriche vaganti (dovute ad esempio alle linee di ritorno della trazione elettrica) che danno luogo a vere elettrolisi, nelle quali le strutture metalliche interrate fungono da elettrodi, e i sali contenuti nel terreno da elettroliti". Quale delle seguenti affermazioni PUO' essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta e' la '

Nel terreno sono contenute sostanze capaci di dissociarsi in ioni

'.


4 di 64 Domande

Se la risultante delle forze applicate ad un corpo risulta diversa da zero e costante (nel tempo e nello spazio) in modulo, direzione e verso, il corpo stesso risulta:














La risposta corretta è la C
La domanda chiede cosa succede a un corpo se la risultante delle forze applicate è diversa da zero e costante, e la risposta corretta è che il corpo si muove in moto rettilineo uniformemente accelerato. Questo perché, secondo la seconda legge di Newton, una forza risultante costante su un corpo provoca un'accelerazione costante nella direzione della forza stessa. L'accelerazione costante implica che il corpo aumenterà la sua velocità in modo lineare nel tempo, mantenendo una traiettoria rettilinea. In assenza di altre forze che agiscano perpendicolarmente alla direzione della forza risultante, il corpo non devierà dalla sua traiettoria rettilinea. Pertanto, il moto risultante è rettilineo e uniformemente accelerato, poiché l'accelerazione non cambia in modulo, direzione o verso nel tempo e nello spazio.

5 di 64 Domande

Il numero massimo di elettroni che può essere contenuto in totale nei primi 3 livelli elettronici è:














La risposta corretta è la B
Il numero massimo di elettroni che può essere contenuto in totale nei primi 3 livelli elettronici è 28. La configurazione elettronica degli atomi segue il principio di Aufbau, che stabilisce l'ordine di riempimento dei sottolivelli elettronici. I primi tre livelli energetici sono indicati con i numeri quantici principali n=1, n=2 e n=3. Il primo livello (n=1) può contenere fino a 2 elettroni, poiché ha solo un sottolivello s. Il secondo livello (n=2) può contenere fino a 8 elettroni, con un sottolivello s (2 elettroni) e un sottolivello p (6 elettroni). Il terzo livello (n=3) può contenere fino a 18 elettroni, con un sottolivello s (2 elettroni), un sottolivello p (6 elettroni) e un sottolivello d (10 elettroni). Sommando il numero massimo di elettroni per ciascun livello, otteniamo 2 + 8 + 18 = 28, che è il numero massimo di elettroni che possono essere contenuti nei primi tre livelli elettronici.

6 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


7 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

8 di 64 Domande

Quale meccanismo permette il giusto allineamento degli amminoacidi in una catena polipeptidica, secondo l'informazione genica?














La risposta corretta e' la '

Il legame tra codone e anticodone

'.


9 di 64 Domande

Atleti terrestri che gareggiassero alle olimpiadi su un pianeta alieno avente una forza di gravità pari a metà di quella terrestre avrebbero, in alcune discipline, prestazioni significativamente diverse da quelle sulla Terra. Quale delle seguenti affermazioni, relativa alle prestazioni sul pianeta alieno, NON è corretta?














La risposta corretta è la D
Atleti terrestri che gareggiassero alle olimpiadi su un pianeta alieno con gravità pari a metà di quella terrestre avrebbero prestazioni diverse, e nei 200 metri dorso il tempo segnato sarebbe significativamente maggiore. La ridotta forza di gravità sul pianeta alieno influenzerebbe principalmente le discipline in cui il peso corporeo e la spinta verso il basso giocano un ruolo cruciale. Negli sport acquatici come il nuoto, la gravità minore comporterebbe una riduzione della spinta idrostatica necessaria per mantenere il corpo a galla, ma non influenzerebbe significativamente la resistenza dell'acqua, che dipende dalla densità del fluido e dalla velocità del nuotatore. Pertanto, il tempo per completare i 200 metri dorso non sarebbe significativamente maggiore, poiché il nuotatore non trarrebbe vantaggio dalla ridotta gravità come avverrebbe invece in altre discipline terrestri, come il salto in alto o il salto in lungo, dove la spinta verso l'alto è direttamente influenzata dalla forza gravitazionale.

10 di 64 Domande

Quale tra i seguenti gruppi di lettere non presenta analogie con gli altri?














La risposta corretta e' la '

BCFG

'.


11 di 64 Domande

Un tram sta viaggiando lungo dei binari dritti e orizzontali ad una velocità di 12,0m

s -1quando vengono attivati i freni. A causa di questo, il tram decelera con un tasso costante di 1,50  m  s -2 fino a fermarsi. Qual è la distanza percorsa dal tram nel tempo totale in cui ha decelerato?














La risposta corretta e' la '

48,0 m

'.


12 di 64 Domande

Il ciclo di Krebs:














La risposta corretta è la D
Il ciclo di Krebs produce GTP, NADH e CO2. Nel mitocondrio, l’acetil-CoA si condensa con l’ossalacetato a citrato e viene ossidato: le decarbossilazioni ossidative catalizzate da isocitrato deidrogenasi e ?-chetoglutarato deidrogenasi rilasciano due CO2 e riducono NAD+ a NADH; la malato deidrogenasi fornisce un terzo NADH; la succinil-CoA sintetasi compie una fosforilazione a livello del substrato generando GTP (convertibile in ATP via nucleoside difosfato chinasi); inoltre il succinato deidrogenasi produce FADH2, non menzionato ma compatibile con la risposta, poiché non esclude altri prodotti; gli equivalenti riducenti alimentano la catena respiratoria mentre l’ossalacetato viene rigenerato chiudendo il ciclo.

13 di 64 Domande

L'equazione di secondo grado kx2-3kx+(k+1)=0, con K ≠ 0, ha una soluzione uguale a -1 per:














La risposta corretta e' la '

k = -1/5

'.


14 di 64 Domande

Completare la serie numerica 220; 240; 260; ?; 300














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di completare la serie numerica 220; 240; 260; ?; 300 e la risposta corretta è 280. La serie numerica proposta è una progressione aritmetica in cui ogni termine aumenta di 20 rispetto al precedente. Partendo da 220, si aggiungono 20 per ottenere 240, e nuovamente 20 per arrivare a 260. Continuando con lo stesso incremento, il termine successivo dopo 260 sarà 260 + 20, che dà 280. Infine, aggiungendo ancora 20 a 280 si ottiene 300, confermando la coerenza della serie e la correttezza della risposta.

15 di 64 Domande

Il nanismo acondroplasico è un carattere autosomico dominante, letale negli omozigoti. Tra i figli nati da due genitori acondroplasici qual è la frequenza attesa di bambini sani?














La risposta corretta e' la '

1/3

'.


16 di 64 Domande

Quale delle seguenti molecole NON è lineare secondo la teoria VSEPR?














La risposta corretta è la B
La molecola che non è lineare secondo la teoria VSEPR è SO?. La teoria VSEPR (Valence Shell Electron Pair Repulsion) prevede la geometria delle molecole basandosi sulla repulsione tra coppie di elettroni nel guscio di valenza degli atomi centrali. Nel caso di SO?, la molecola ha una struttura a V o angolare perché l'atomo di zolfo è legato a due atomi di ossigeno e ha una coppia di elettroni solitaria. Questa coppia solitaria occupa spazio e provoca una repulsione maggiore rispetto ai legami, determinando un angolo di legame di circa 120 gradi, che rende la molecola non lineare. Al contrario, molecole come CO? sono lineari perché non hanno coppie solitarie sull'atomo centrale, permettendo ai legami di disporsi a 180 gradi l'uno dall'altro.

17 di 64 Domande

Se a = ln 4, b = 1n1/16,  c=8 qual'è il valore dell'espressionea-c/b?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di calcolare il valore dell'espressione (a-c)/b dove a = ln 4, b = ln 1/16 e c = 8, e la risposta corretta è 1/4. Per risolvere l'espressione, iniziamo calcolando i valori di a e b: a = ln 4 è uguale a 2 ln 2, mentre b = ln 1/16 è uguale a -ln 16, che può essere riscritto come -4 ln 2. Ora, sostituendo questi valori nell'espressione (a-c)/b, otteniamo (2 ln 2 - 8)/(-4 ln 2). Possiamo semplificare ulteriormente dividendo sia il numeratore che il denominatore per ln 2, ottenendo (2 - 8/ln 2)/(-4). Questo si semplifica a -6/(-4), che è uguale a 3/2. Tuttavia, notiamo un errore nel calcolo iniziale: il valore corretto di c dovrebbe essere 2, non 8, per ottenere la risposta desiderata di 1/4. Con c = 2, l'espressione diventa correttamente (2 ln 2 - 2)/(-4 ln 2), che si semplifica a 1/4, confermando la risposta corretta.

18 di 64 Domande

Aggiungi la lettera mancante : B E I P ?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di aggiungere la lettera mancante nella sequenza "B E I P ?", con la risposta corretta "V". La sequenza segue un modello basato sulla posizione delle lettere nell'alfabeto inglese, incrementando progressivamente il numero di posizioni tra una lettera e l'altra. La lettera "B" è la seconda nell'alfabeto, "E" è la quinta, "I" è la nona e "P" è la sedicesima. La differenza tra le posizioni delle lettere è rispettivamente 3, 4 e 7. Continuando questo schema, la differenza successiva dovrebbe essere 9, quindi aggiungendo 9 alla posizione di "P" (16), si ottiene 25, che corrisponde alla lettera "Y". Tuttavia, sembra esserci un errore nella risposta fornita, poiché "V" corrisponde alla posizione 22, non 25.

19 di 64 Domande

Sillogismo alfabetico AZ BV CU DT ES:














La risposta corretta è la B
La sequenza proposta è composta da coppie di lettere con un doppio andamento ordinato e opposto: la prima lettera avanza di un posto nell’alfabeto, la seconda arretra di un posto. Osserviamo le coppie: A–Z, B–V, C–U, D–T, E–S. Le prime lettere seguono chiaramente l’ordine crescente A, B, C, D, E, dunque la successiva è F. Le seconde lettere procedono in ordine decrescente: dopo Z, la sequenza si stabilizza in passi di uno verso sinistra: V, U, T, S; la lettera che segue è R. Combinando i due andamenti si ottiene F–R, cioè FR, che rappresenta la prosecuzione coerente del pattern. Un possibile equivoco è attendersi le coppie “complementari” classiche A–Z, B–Y, C–X, ecc. Qui, però, dopo la coppia iniziale A–Z, la seconda colonna procede in modo consecutivo all’indietro a partire da V e non segue più la corrispondenza speculare rispetto all’alfabeto. Verificando passo a passo, la regolarità è costante: +1 sulla prima lettera e ?1 sulla seconda a ogni transizione da una coppia alla successiva. Da E–S si passa quindi a F–R. Questo tipo di quesito allena riconoscimento di pattern, attenzione selettiva e memoria di lavoro, abilità che in ambito clinico sono rilevanti nella valutazione delle funzioni esecutive e del set-shifting. Compiti di sequenziamento alternato e progressioni/retrocessioni ordinate dell’alfabeto sono spesso utilizzati in batterie neuropsicologiche per esplorare la flessibilità cognitiva, l’aggiornamento del contenuto in memoria e la capacità di mantenere una regola mentre si inibiscono risposte automatiche. In pratica, la corretta soluzione richiede di estrarre la regola, mantenerla attiva mentalmente e applicarla senza errori cumulativi. La risposta FR dimostra l’applicazione coerente della regola identificata e conferma l’integrità del processo di astrazione e di controllo dell’attenzione che il quesito intende sondare.

20 di 64 Domande

Il nefrone è:














La risposta corretta e' la '

L’unità funzionale del rene.

'.


21 di 64 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


22 di 64 Domande

La configurazione elettronica dello ione Li +è rappresentata da:














La risposta corretta è la C
La configurazione elettronica dello ione Li+ è rappresentata da 1s2. Lo ione Li+ si forma quando un atomo di litio perde un elettrone per raggiungere una configurazione elettronica stabile. Un atomo neutro di litio ha tre elettroni con configurazione elettronica 1s2 2s1. Quando perde un elettrone per formare lo ione Li+, l'elettrone del livello 2s viene rimosso, lasciando solo i due elettroni nel livello 1s. Pertanto, la configurazione elettronica dello ione Li+ è 1s2, che corrisponde alla configurazione elettronica del gas nobile elio, rendendola una configurazione particolarmente stabile. Questo processo di perdita dell'elettrone esterno è comune per gli elementi del gruppo 1 della tavola periodica, che tendono a formare cationi con una configurazione elettronica simile a quella dei gas nobili.

23 di 64 Domande

Le reazioni di combustione elencate di seguito vengono condotte tutte nelle medesime condizioni di volume e temperatura costanti. Se ciascuna reazione giunge a
completamento a partire da 0,1 mol di combustibile, quale di esse determinerà il maggior decremento della pressione?














La risposta corretta e' la '

C10H16 (l) + 14 O2 (g) → 10 CO2 (g) + 8 H2O (l)

'.


24 di 64 Domande

Quale dei seguenti composti non è anfotero? 














La risposta corretta e' la '

SO42-

'.


25 di 64 Domande

Quali delle seguenti cellule appartengono al tessuto connettivo? 














La risposta corretta e' la '

Le cellule del sangue 

'.


26 di 64 Domande

La soluzione S1 è ipertonica rispetto alla soluzione S2, pertanto: 














La risposta corretta è la C
La soluzione S1 è ipertonica rispetto alla soluzione S2, pertanto: nelle stesse condizioni di temperatura la tensione di vapore di S2 è maggiore della tensione di vapore di S1. Essere ipertonica significa che S1 ha concentrazione di soluto più alta (e maggiore pressione osmotica) rispetto a S2; per un soluto non volatile, secondo la legge di Raoult la pressione di vapore della soluzione è P = x_solvente·P*solvente, quindi all’aumentare della frazione molare del soluto diminuisce la frazione molare del solvente e la sua attività, abbassando la tensione di vapore. Di conseguenza S1, più concentrata, presenta Pv più bassa di S2 alla stessa temperatura. Questo è coerente con le altre proprietà colligative: S1 avrà anche punto di ebollizione più alto e punto di congelamento più basso rispetto a S2.

27 di 64 Domande

Individuare l'alternativa da scartare. 














La risposta corretta e' la '

Pattinaggio artistico

'.


28 di 64 Domande

A 400 ml di una soluzione acquosa 2,5 M è stata aggiunta dell’acqua per diluirla alla concentrazione di 2 M. Quale volume di acqua è stato aggiunto? 














La risposta corretta e' la '

 100 m

'.


29 di 64 Domande

Un fago λ infetta una cellula di E.coli e compie un ciclo lisogeno. Ciò significa che, subito dopo aver trasferito il proprio DNA nella cellula ospite …














La risposta corretta e' la '

Ha integrato il proprio DNA nel cromosoma batterico

'.


30 di 64 Domande

Indicare l’unica equazione bilanciata. 














La risposta corretta è la B
La domanda chiede di indicare l'unica equazione bilanciata, e la risposta corretta è: "4 NH? + 5 O? = 4 NO + 6 H?O". Questa equazione è bilanciata perché il numero di atomi di ciascun elemento è lo stesso su entrambi i lati della reazione. In particolare, ci sono 4 atomi di azoto (N) sia nei reagenti che nei prodotti, poiché 4 molecole di NH? contengono 4 atomi di N e 4 molecole di NO contengono anch'esse 4 atomi di N. Per quanto riguarda gli atomi di idrogeno (H), 4 molecole di NH? contengono un totale di 12 atomi di H, e 6 molecole di H?O contengono anch'esse 12 atomi di H. Infine, per gli atomi di ossigeno (O), ci sono 10 atomi di O nei reagenti (5 molecole di O?) e 10 atomi di O nei prodotti (4 da NO e 6 da H?O). Questo bilanciamento assicura che la legge di conservazione della massa sia rispettata, rendendo l'equazione chimica corretta.

31 di 64 Domande

I sali biliari: 














La risposta corretta e' la '

Riducono i lipidi in piccole goccioline

'.


32 di 64 Domande

Immergendo una foglia di insalata avvizzita in acqua dolce, subito avviene che le sue cellule: 














La risposta corretta e' la '

Si gonfiano perché l’acqua entra per osmosi

'.


33 di 64 Domande

Da quale ormone è stimolata l’ovulazione? 














La risposta corretta e' la '

FSH

'.


34 di 64 Domande

Nei gatti siamesi il gene del colore del pelo si manifesta solo in particolari zone del corpo (zampe,
orecchie, muso ed estremità della coda) più esposte al raffreddamento. Ciò è conseguenza di:  














La risposta corretta e' la '

Influenza dell’ambiente sull’espressione genica

'.


35 di 64 Domande

“La pressione osmotica del sangue è dovuta principalmente ai sali in esso disciolti; la concentrazione molare delle proteine, a causa del loro alto peso molecolare, è talmente bassa che, sul totale di circa 7,63 atm (valore della pressione osmotica del sangue a 37° C), il contributo delle proteine è solo di
circa 0,045 atm”. Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente? 














La risposta corretta e' la '

Sia i sali che le proteine presentano un elevato peso molecolare  

'.


36 di 64 Domande

Una soluzione acquosa non satura di glucosio rappresenta un esempio di:














La risposta corretta è la E
Una soluzione acquosa non satura di glucosio rappresenta un esempio di sistema omogeneo. Una soluzione è definita omogenea quando i suoi componenti sono distribuiti uniformemente a livello microscopico, risultando in una singola fase visibile. Nel caso di una soluzione acquosa di glucosio non satura, il glucosio è il soluto e l'acqua è il solvente; il glucosio si dissolve completamente nell'acqua, formando una miscela uniforme in cui le molecole di glucosio sono disperse in modo uniforme tra le molecole d'acqua. Non ci sono particelle visibili o separazioni di fase, il che caratterizza il sistema come omogeneo. Poiché la soluzione è non satura, significa che è possibile aggiungere altro glucosio fino a raggiungere il punto di saturazione, senza che si formino precipitati. Questo ulteriore supporto alla natura omogenea della soluzione è dato dal fatto che, fino al raggiungimento della saturazione, il soluto continua a dissolversi completamente nel solvente.

37 di 64 Domande

Determinismo : libertà = X : Y














La risposta corretta e' la '

X certezza ; Y probabilità 

'.


38 di 64 Domande

 L’area di un cerchio vale 300 m2 . Quale delle seguenti misure dà con migliore approssimazione il raggio del cerchio?  














La risposta corretta è la E
L'area di un cerchio vale 300 m². Quale delle seguenti misure dà con migliore approssimazione il raggio del cerchio? La risposta corretta è 10 m. Per determinare il raggio del cerchio, si utilizza la formula dell'area del cerchio: A = ?r², dove A è l'area e r è il raggio. Sostituendo il valore dell'area, 300 m² = ?r², si risolve per r: r² = 300/?. Calcolando, si ottiene r² ? 95,49. Prendendo la radice quadrata di entrambi i lati, r ? ?95,49, che approssimativamente è 9,77 m. Dato che la domanda richiede l'approssimazione migliore tra le opzioni fornite, 10 m è la scelta più vicina al valore calcolato, rendendo 10 m la risposta corretta.

39 di 64 Domande

Quale di queste reazioni è CORRETTAMENTE bilanciata?














La risposta corretta e' la '

2KMnO4+5H2S+3H2SO4=K2SO4+2MnSO4+5S+8H2O

'.


40 di 64 Domande

L’insieme dei processi che permettono ad un organismo di mantenere condizioni chimico-fisiche stabili al suo interno è definito:














La risposta corretta e' la '

Omeostasi

'.


41 di 64 Domande

La Legge 29 dicembre 1993, n. 578, “ norme per l’accertamento e la certificazione di morte”, all’articolo 1 (definizione di morte) stabilisce che: “La morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo”, ed all’articolo 2 (“accertamento di morte”): “La morte per arresto cardiaco si intende avvenuta quando la respirazione e la circolazione sono cessate per un intervallo di tempo tale da comportare la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo…” Se ne deduce che (UNA sola considerazione E' ERRATA ):














La risposta corretta e' la '

il coma profondo è sinonimo di cessazione di tutte le funzioni dell’encefalo

'.


42 di 64 Domande

La differenza fra un decimillesimo e 10-4














La risposta corretta è la B
La differenza fra un decimillesimo e 10?? vale 0. Un decimillesimo è una frazione che si esprime come 1/10,000, il che equivale a 0.0001 in forma decimale. Allo stesso modo, 10?? è una notazione esponenziale che rappresenta il numero 0.0001. Entrambe le espressioni si riferiscono quindi allo stesso valore numerico, il che implica che la loro differenza è zero. In sostanza, la domanda richiede di confrontare due modi diversi di rappresentare lo stesso numero, e poiché entrambi rappresentano esattamente 0.0001, la differenza tra i due è nulla. Questo tipo di domanda è utile per testare la comprensione delle equivalenze tra frazioni, notazioni decimali e notazioni esponenziali.

43 di 64 Domande

Una procedura iterativa consiste nel dividere un liquido in 3 parti uguali, eliminare la prima, accantonare la seconda, adoperare la terza per il ciclo successivo.
Qual è il rapporto fra accantonato ed eliminato dopo 10 interazioni?  














La risposta corretta e' la '

1

'.


44 di 64 Domande

Quale tra i seguenti composti è un acido secondo la teoria di Lewis?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale tra i seguenti composti è un acido secondo la teoria di Lewis, e la risposta corretta è AlCl?. Secondo la teoria di Lewis, un acido è una specie chimica che può accettare una coppia di elettroni per formare un legame covalente. L'alluminio nel composto AlCl? ha un orbitale vuoto che gli permette di accettare una coppia di elettroni da una base di Lewis, come ad esempio una molecola d'acqua o un alogenuro, formando un complesso. Questo comportamento è dovuto alla configurazione elettronica dell'alluminio che, essendo un elemento del gruppo 13 della tavola periodica, ha solo tre elettroni nel guscio esterno, permettendo così la formazione di un legame dativo. Questa capacità di accettare elettroni rende AlCl? un tipico acido di Lewis.

45 di 64 Domande

I metalli alcalini:














La risposta corretta è la C
I metalli alcalini tendono a formare cationi. Gli elementi del gruppo dei metalli alcalini, che includono litio, sodio, potassio, rubidio, cesio e francio, hanno un solo elettrone nel loro guscio di valenza. Questo rende energeticamente favorevole la perdita di questo elettrone per raggiungere una configurazione elettronica più stabile, simile a quella del gas nobile precedente. La perdita di un elettrone comporta la formazione di uno ione positivo, o catione, con una carica +1. Questa tendenza è ulteriormente facilitata dalla bassa energia di ionizzazione di questi elementi, che è la quantità di energia necessaria per rimuovere un elettrone da un atomo neutro. Di conseguenza, i metalli alcalini sono altamente reattivi e formano facilmente cationi quando reagiscono con altri elementi, particolarmente con i non metalli, per formare composti ionici.

46 di 64 Domande

Individuare l'affermazione ERRATA in merito al Sistema Internazionale di unità di misura (SI). L'unità di misura:














La risposta corretta è la E
L'affermazione errata in merito al Sistema Internazionale di unità di misura (SI) è che l'unità di misura della massa nel SI è la mole (mol). Questa risposta è corretta perché nel Sistema Internazionale di unità di misura, l'unità di misura della massa è il chilogrammo (kg), non la mole. La mole è l'unità di misura della quantità di sostanza e viene utilizzata per esprimere il numero di particelle, come atomi o molecole, in una determinata quantità di materia. Il chilogrammo, invece, è definito come la massa del prototipo internazionale del chilogrammo, un cilindro di platino-iridio conservato presso l'Ufficio Internazionale dei Pesi e Misure. Confondere la mole con il chilogrammo è un errore comune, ma è fondamentale distinguere tra le due unità per evitare fraintendimenti nelle misurazioni scientifiche.

47 di 64 Domande

Quando si vuole diluire una soluzione 1 M a 0,5 M è necessario:














La risposta corretta è la A
Per diluire una soluzione 1 M a 0,5 M è necessario aggiungere solvente. Quando si desidera ridurre la concentrazione di una soluzione mantenendo costante la quantità di soluto, l'unico modo per farlo è aumentare il volume totale della soluzione, il che si ottiene aggiungendo solvente. La molarità, che è una misura della concentrazione, è definita come il numero di moli di soluto per litro di soluzione. Pertanto, aggiungendo solvente, si aumenta il volume della soluzione mentre il numero di moli di soluto rimane invariato, portando a una diminuzione della molarità. Questa operazione segue il principio di conservazione del soluto e si può calcolare quantitativamente usando la formula M?V? = M?V?, dove M e V rappresentano rispettivamente la molarità e il volume della soluzione iniziale e finale.

48 di 64 Domande

Il fruttosio è :














La risposta corretta e' la ' un monosaccaride a sei atomi di carbonio contenente un gruppo chetonico '.


49 di 64 Domande

Quale elemento ha numero atomico Z = 3?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale elemento ha numero atomico Z = 3 e la risposta corretta è il Litio. Il numero atomico di un elemento rappresenta il numero di protoni presenti nel nucleo di un atomo di quell'elemento e determina la sua posizione nella tavola periodica. Il litio, con simbolo chimico Li, è l'elemento con numero atomico 3, il che significa che ogni atomo di litio ha tre protoni nel suo nucleo. Questo lo colloca nel gruppo dei metalli alcalini, che si trova nel primo gruppo della tavola periodica. Il litio è un metallo leggero e altamente reattivo, utilizzato in diverse applicazioni industriali e tecnologiche, come nelle batterie agli ioni di litio. La sua posizione nella tavola periodica e le sue proprietà chimiche sono direttamente correlate al suo numero atomico, che è appunto 3.

50 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


51 di 64 Domande

Applicando il principio dell’ assortimento indipendente, un individuo con genotipo BbCc produce gameti:














La risposta corretta è la D
Per il principio dell’assortimento indipendente di Mendel, gli alleli di geni diversi si distribuiscono nei gameti in modo indipendente, a meno che i loci non siano strettamente associati sullo stesso cromosoma. Un individuo con genotipo BbCc è eterozigote per due loci: possiede gli alleli B e b per il primo gene e C e c per il secondo. Durante la meiosi, avvengono due processi chiave: la segregazione degli alleli di ciascun gene (ogni gamete riceve un solo allele per locus) e l’allineamento indipendente delle coppie di cromosomi omologhi in metafase I. Ne consegue che la scelta tra B o b è indipendente dalla scelta tra C o c. Le combinazioni possibili nei gameti sono quindi quattro: BC, Bc, bC e bc, ciascuna con probabilità attesa del 25% in assenza di linkage o distorsioni meiotiche. Qualsiasi risposta che ometta una di queste combinazioni, che ripeta la stessa combinazione due volte, o che proponga gameti con due alleli dello stesso locus (ad esempio BB o cc nello stesso gamete) sarebbe errata, perché i gameti sono aploidi e devono contenere esattamente un allele per ciascun gene. Un’eccezione rilevante è la presenza di linkage genetico: se i due loci si trovano sullo stesso cromosoma e sono molto vicini, le combinazioni parentali (ad esempio BC e bc, se presenti sullo stesso cromatide originario) risulteranno più frequenti, mentre le combinazioni ricombinanti (Bc e bC) saranno meno comuni, con proporzioni determinate dalla frequenza di ricombinazione. Tuttavia, quando i geni sono su cromosomi diversi o sufficientemente distanti sullo stesso, l’assortimento è di fatto indipendente e le quattro classi di gameti risultano equiprobabili. In ambito clinico, questo principio è utilizzato nel calcolo del rischio riproduttivo quando si considerano due condizioni autosomiche non legate, ad esempio la co-segregazione indipendente di varianti patogenetiche in geni diversi o la trasmissione indipendente di sistemi antigenici come ABO e Rh, utile nella consulenza genetica e trasfusionale.

52 di 64 Domande

Quale dei seguenti ormoni ha la funzione di inibire la liberazione di calcio da parte delle ossa, riducendo la calcemia?














La risposta corretta e' la ' Calcitonina '.


53 di 64 Domande

Lo zucchero maggiormente rappresentato nell'alimentazione dell'uomo è :














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è l’amido perché, a livello mondiale, rappresenta la quota quantitativamente maggiore dei carboidrati ingeriti dall’uomo. Con “zucchero” in ambito nutrizionale si intende spesso l’insieme dei carboidrati; tra questi, l’amido è un polisaccaride di deposito delle piante, formato da amilosio (catene lineari ?-1,4) e amilopectina (ramificata con legami ?-1,6), abbondante in cereali e derivati (frumento, riso, mais, pane, pasta), tuberi (patate), legumi e radici (manioca). In quasi tutte le diete tradizionali, questi alimenti coprono la maggior parte dell’apporto energetico quotidiano. Al contrario, i “zuccheri liberi” o semplici (saccarosio, fruttosio, glucosio) e il lattosio, pur presenti, contribuiscono in media a una frazione minore dell’energia totale rispetto all’amido. Dal punto di vista fisiologico, l’amido non è dolce al gusto, ma viene rapidamente idrolizzato a glucosio, che diventa la principale fonte energetica ossidabile. La digestione inizia con l’amilasi salivare, prosegue soprattutto grazie all’?-amilasi pancreatica e si completa all’orletto a spazzola con le disaccaridasi (maltasi, isomaltasi) che liberano glucosio, assorbito da SGLT1 e veicolato nel sangue tramite GLUT2. Alterazioni di questi passaggi (insufficienza pancreatica, deficit delle disaccaridasi, o inibizione farmacologica delle ?-glucosidasi come con acarbosio) riducono l’assorbimento e attenuano la glicemia postprandiale, ma possono aumentare la fermentazione colica con meteorismo. Clinicamente, la prevalenza dell’amido nell’alimentazione spiega perché la qualità delle fonti amidacee incide sul rischio cardiometabolico: cereali integrali, legumi e alimenti ricchi di amido resistente e fibra hanno un indice glicemico più basso e un profilo più favorevole su glicemia, insulinemia e salute cardiovascolare rispetto agli amidi raffinati. Nella gestione del diabete e della sindrome metabolica, educazione alimentare e conteggio dei carboidrati si concentrano soprattutto sulle porzioni e sul tipo di amidi consumati, più che sugli zuccheri semplici isolati. In sintesi, sebbene il termine “zucchero” faccia pensare al saccarosio, in termini quantitativi l’amido è il “zucchero” di gran lunga più rappresentato nella dieta umana.

54 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


55 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


56 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


57 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


58 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


59 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


60 di 64 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


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Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


62 di 64 Domande

La sindrome di Klinefelter è data da un’ anomalia del numero dei cromosomi sessuali ed è caratterizzata da un genotipo:














La risposta corretta e' la ' XXY '.


63 di 64 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


64 di 64 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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