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1 di 64 Domande

Un recipiente è suddiviso da una membrana semipermeabile in due comparti, contenenti ciascuno una soluzione. Nel comparto A il livello del liquido diminuisce. Quale tra le seguenti supposizioni può essere considerata CORRETTA?














La risposta corretta è la B
Il livello del liquido nel comparto A di un recipiente suddiviso da una membrana semipermeabile diminuisce, e la soluzione del comparto A è ipotonica rispetto a quella del comparto B. Quando due soluzioni sono separate da una membrana semipermeabile, l'acqua tende a spostarsi dalla soluzione con minore concentrazione di soluti (ipotonica) verso quella con maggiore concentrazione di soluti (ipertonica) per equilibrare la concentrazione su entrambi i lati della membrana. Nel caso descritto, il livello del liquido nel comparto A diminuisce perché l'acqua si sposta verso il comparto B, dove la concentrazione di soluti è più alta. Questo processo è noto come osmosi e avviene per il principio di diffusione passiva, che non richiede energia, poiché l'acqua si muove lungo il gradiente di concentrazione. La risposta corretta riflette quindi la direzione del flusso osmotico, confermando che la soluzione nel comparto A è ipotonica rispetto a quella nel comparto B.

2 di 64 Domande

In un condensatore piano con d.d.p. = 100 volt e dielettrico il vuoto, un elettrone si stacca dall'armatura negativa con velocità nulla. Quale è la sua energia cinetica a metà della traiettoria?














La risposta corretta è la A
In un condensatore piano con d.d.p. = 100 volt e dielettrico il vuoto, un elettrone si stacca dall'armatura negativa con velocità nulla; la sua energia cinetica a metà della traiettoria è 50 eV. Questa risposta è corretta perché l'energia potenziale elettrica iniziale dell'elettrone, quando si trova sull'armatura negativa, è completamente convertita in energia cinetica quando l'elettrone raggiunge metà della distanza tra le armature del condensatore. Poiché la differenza di potenziale tra le armature è di 100 volt, l'energia potenziale iniziale dell'elettrone è di 100 eV (considerando la carica dell'elettrone pari a -1 e, dove e è la carica elementare). A metà della traiettoria, l'elettrone ha attraversato metà del potenziale, quindi ha perso metà della sua energia potenziale iniziale, che è stata convertita in energia cinetica. Pertanto, l'energia cinetica dell'elettrone a metà della traiettoria è di 50 eV, che è esattamente metà dell'energia potenziale iniziale.

3 di 64 Domande

La soluzione dell'equazione https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/75ahagaImmagine.png è:














La risposta corretta è la A
La soluzione dell'equazione è 140. Senza vedere l'equazione specifica, possiamo comunque discutere un approccio generale alla risoluzione di equazioni matematiche. Supponiamo che l'equazione in questione sia un'equazione algebrica lineare o quadratica. Per risolvere un'equazione lineare, si isolano le variabili su un lato dell'equazione e si semplifica per trovare il valore della variabile. Se l'equazione fosse quadratica, si potrebbe utilizzare la formula quadratica, il completamento del quadrato o il fattorizzazione per trovare le soluzioni. È fondamentale verificare che la soluzione trovata soddisfi l'equazione originale, poiché alcune tecniche, come il quadrato di entrambi i membri, possono introdurre soluzioni estranee. La risposta 140 suggerisce che, dopo aver eseguito i passaggi necessari, si è giunti a un valore numerico specifico che risolve l'equazione data.

4 di 64 Domande

Il numero quantico secondario di un elettrone contenuto in un orbitale 3p:














La risposta corretta e' la '

è 1

'.


5 di 64 Domande

Le contrazioni dell’utero prima del parto provocano il rilascio di un ormone da parte della neuroipofisi dell’ipotalamo, l’ossitocina, che determina un aumento delle contrazioni che a loro volta accentuano la produzione di ossitocina. Questo è un esempio di:














La risposta corretta e' la '

feedback positivo

'.


6 di 64 Domande

Una donna daltonica omozigote sposa un uomo che vede normalmente i colori:














La risposta corretta e' la '

sicuramente avrà figlie femmine senza cecità ai colori

'.


7 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


8 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

9 di 64 Domande

Si abbia un conduttore di estremi A e B percorso da una corrente continua di intensità i e sia V la differenza di potenziale tra A e B. Detta R la resistenza del conduttore, l' energia W dissipata in un tempo t nel conduttore è data dalla formula:














La risposta corretta e' la '

W=i2Rt

'.


10 di 64 Domande

La celiachia detta anche morbo celiaco, è un'intolleranza permanente alla gliadina, una proteina componente del glutine. Nei soggetti affetti da celiachia la mucosa intestinale tende progressivamente ad atrofizzarsi, i villi intestinali ad appiattirsi con conseguente perdita delle capacità di assorbimento da parte dell' intestino. Coloro che sono affetti da celiachia devono limitare al massimo l'assunzione di:














La risposta corretta e' la '

pane e pasta

'.


11 di 64 Domande

In soluzione acquosa indica quale, fra gli acidi CH3COOH e HCl, è più forte:














La risposta corretta è la D
In soluzione acquosa indica quale, fra gli acidi CH?COOH e HCl, è più forte: HCl perché maggiormente dissociato. Gli acidi si classificano in base alla loro capacità di dissociarsi in soluzione acquosa, liberando ioni idrogeno (H?). L'HCl è un acido forte, il che significa che in soluzione acquosa si dissocia completamente, rilasciando un numero elevato di ioni H?. Al contrario, l'acido acetico (CH?COOH) è un acido debole e si dissocia solo parzialmente in soluzione, rilasciando una quantità minore di ioni H? rispetto all'HCl. La forza di un acido è quindi direttamente correlata al grado di dissociazione: maggiore è la dissociazione, più forte è l'acido. Di conseguenza, HCl è considerato più forte di CH?COOH perché la sua completa dissociazione comporta una maggiore concentrazione di ioni H? in soluzione.

12 di 64 Domande

E' possibile che una mutazione per sostituzione di un solo nucleotide in un gene batterico non modifichi affatto la struttura primaria della proteina codificata da quel gene?














La risposta corretta e' la '

Sì, dal momento che il numero di codoni che codificano per i 20 amminoacidi è maggiore di 20

'.


13 di 64 Domande

L'ormone idrosolubile adrenalina agisce se presente all'esterno della cellula, mentre non agisce se viene iniettato nel citosol. Perché?














La risposta corretta e' la '

L'ormone deve legarsi alla porzione extracellulare del suo specifico recettore

'.


14 di 64 Domande

Nella reazione 2HNO3 +3H2S    2NO+3S+4H2O :














La risposta corretta e' la '

L'azoto si riduce mentre lo zolfo si ossida

'.


15 di 64 Domande

I costituenti del fosfato di calcio [Ca3(PO4)2] hanno le seguenti masse molari espresse in g/mol: Ca = 40, P = 31, O = 16. Si può affermare che 0,125 moli di tale composto:














La risposta corretta è la A
I costituenti del fosfato di calcio [Ca?(PO?)?] hanno le seguenti masse molari espresse in g/mol: Ca = 40, P = 31, O = 16. Si può affermare che 0,125 moli di tale composto contengono 1 mole di atomi di ossigeno. La formula del fosfato di calcio è Ca?(PO?)?, il che significa che in una mole di questo composto ci sono 2 moli di gruppi PO?, ciascuno contenente 4 atomi di ossigeno, per un totale di 8 atomi di ossigeno per mole di composto. Pertanto, in una mole di Ca?(PO?)? ci sono 8 moli di ossigeno. Se consideriamo 0,125 moli di Ca?(PO?)?, il numero di moli di atomi di ossigeno sarà 0,125 moli * 8 = 1 mole. Questo calcolo conferma che 0,125 moli di fosfato di calcio contengono esattamente 1 mole di atomi di ossigeno, rendendo corretta la risposta fornita.

16 di 64 Domande

Due gemelli identici originano da:














La risposta corretta e' la '

una cellula uovo fecondata da uno spermatozoo

'.


17 di 64 Domande

Due rette che giacciono nello stesso piano:














La risposta corretta è la E
Due rette che giacciono nello stesso piano possono essere parallele. In geometria euclidea, due rette sono considerate parallele se si trovano nello stesso piano e non si intersecano mai, indipendentemente dalla loro estensione. Questa definizione si basa sul postulato delle parallele di Euclide, che afferma che per un punto esterno a una retta, esiste una sola retta parallela a quella data. Quando due rette sono parallele, mantengono una distanza costante tra loro lungo tutto il loro percorso e non convergono né divergono. Questa proprietà è fondamentale in molti ambiti della matematica e delle scienze applicate, poiché garantisce la coerenza e la prevedibilità delle misurazioni e delle costruzioni geometriche. Le rette parallele sono spesso utilizzate per definire piani, angoli e altre figure geometriche, e la loro comprensione è cruciale per risolvere problemi complessi che coinvolgono la geometria piana.

18 di 64 Domande

La somma, la differenza ed il prodotto di due numeri stanno tra loro come 7, 3 e 40. Quali sono questi due numeri?














La risposta corretta è la B
La somma, la differenza ed il prodotto di due numeri stanno tra loro come 7, 3 e 40; i numeri sono 20 e 8. Per risolvere il problema, si imposta un sistema di proporzioni: si considerano due numeri \( x \) e \( y \) tali che la somma \( x + y \), la differenza \( x - y \) e il prodotto \( xy \) siano in proporzione 7:3:40. Si può scrivere il sistema di equazioni \( \frac{x+y}{7} = \frac{x-y}{3} = \frac{xy}{40} \). Dalla prima proporzione \( \frac{x+y}{7} = \frac{x-y}{3} \), si ottiene \( 3(x+y) = 7(x-y) \), che si semplifica in \( 3x + 3y = 7x - 7y \), portando a \( 10y = 4x \) o \( y = \frac{2}{5}x \). Dalla seconda proporzione \( \frac{x-y}{3} = \frac{xy}{40} \), si ottiene \( 40(x-y) = 3xy \), che si semplifica in \( 40x - 40y = 3xy \). Sostituendo \( y = \frac{2}{5}x \) in questa equazione, si ottiene \( 40x - 40(\frac{2}{5}x) = 3x(\frac{2}{5}x) \), che porta a \( 40x - 16x = \frac{6}{5}x^2 \). Semplificando, si ottiene \( 24x = \frac{6}{5}x^2 \), quindi \( 120x = 6x^2 \), portando a \( x = 20 \). Sostituendo \( x = 20 \) in \( y = \frac{2}{5}x \), si ottiene \( y = 8 \). Pertanto, i numeri sono 20 e 8.

19 di 64 Domande

Quale dei seguenti elementi appartiene al terzo periodo della tavola periodica?














La risposta corretta e' la '

(Na)

'.


20 di 64 Domande

Gli aminoacidi:














La risposta corretta e' la '

Nell'uomo sono una ventina

'.


21 di 64 Domande

Il saccarosio:














La risposta corretta è la E
Il saccarosio è formato da glucosio + fruttosio. Il saccarosio è un disaccaride comune, noto anche come zucchero da tavola, ed è composto da una molecola di glucosio e una di fruttosio legate tra loro attraverso un legame glicosidico. Questo legame è di tipo ?(1?2), dove l'atomo di carbonio numero 1 del glucosio è connesso all'atomo di carbonio numero 2 del fruttosio. Durante la formazione del saccarosio, si verifica una reazione di condensazione che porta alla perdita di una molecola d'acqua. Questa struttura chimica conferisce al saccarosio le sue proprietà dolcificanti e la sua solubilità in acqua, rendendolo uno degli zuccheri più utilizzati nell'alimentazione umana. Il saccarosio si trova naturalmente in molte piante, ed è particolarmente abbondante nella canna da zucchero e nella barbabietola da zucchero, da cui viene estratto per uso commerciale.

22 di 64 Domande

Indicare quale, fra i termini proposti, completa logicamente la seguente proposizione verbale: trama : vello = brama : X














La risposta corretta e' la '

X = bello

'.


23 di 64 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


24 di 64 Domande

Quale dei seguenti organelli non fa parte del sistema delle endomembrane?














La risposta corretta e' la '

Mitocondrio.

'.


25 di 64 Domande

Quale tra i termini proposti completa correttamente la seguente proporzione?
esercizio : ozio = yyy : ricco 














La risposta corretta e' la '

yyy = misero 

'.


26 di 64 Domande

Un numero (scritto in base 10) ha dodici cifre. Sommandole, otteniamo 11. Qual è il prodotto di queste cifre? 














La risposta corretta è la A
Un numero scritto in base 10 ha dodici cifre e la somma di queste cifre è 11; il prodotto di queste cifre è 0. La risposta è corretta perché, per ottenere un prodotto di cifre pari a zero, è sufficiente che almeno una delle cifre sia zero. Considerando che la somma delle dodici cifre è 11, è evidente che non tutte le cifre possono essere diverse da zero e positive, poiché anche il numero più piccolo possibile con dodici cifre (ovvero 10 cifre uguali a 1 e due zero) avrebbe una somma maggiore di 11. Pertanto, almeno una cifra deve essere zero per soddisfare la condizione della somma, il che rende il prodotto delle cifre automaticamente uguale a zero.

27 di 64 Domande

Quale delle seguenti affermazioni sull’uretra è corretta?














La risposta corretta e' la '

Trasporta l’urina dalla vescica all’esterno 

'.


28 di 64 Domande

 Se prepariamo due vetrini, uno con cellule di epidermide di cipolla e uno con globuli rossi immersi entrambi in una soluzione ipertonica, cosa si osserva al microscopio?  














La risposta corretta e' la '

Per osmosi nelle cellule vegetali la membrana cellulare si stacca dalla parete e i globuli rossi si raggrinziscono  

'.


29 di 64 Domande

Un oggetto si muove con energia cinetica E su un piano orizzontale, poi sale su un piano inclinato liscio. Trascurando l’attrito, qual è l’energia potenziale dell’oggetto quando sul piano inclinato la velocità dell’oggetto è metà di quella che aveva sul piano orizzontale? 














La risposta corretta è la D
Un oggetto si muove con energia cinetica E su un piano orizzontale, poi sale su un piano inclinato liscio; trascurando l'attrito, l'energia potenziale dell'oggetto quando sul piano inclinato la velocità dell'oggetto è metà di quella che aveva sul piano orizzontale è 3E/4. La spiegazione si basa sulla conservazione dell'energia meccanica, che afferma che l'energia totale di un sistema isolato rimane costante. Inizialmente, l'oggetto ha solo energia cinetica E sul piano orizzontale. Quando l'oggetto sale sul piano inclinato e la sua velocità diventa la metà, la nuova energia cinetica è (1/2)mv²/4 = E/4, poiché la velocità è dimezzata e l'energia cinetica dipende dal quadrato della velocità. La differenza tra l'energia cinetica iniziale e quella finale è convertita in energia potenziale. Quindi, l'energia potenziale acquisita è E - E/4 = 3E/4, confermando che l'energia potenziale dell'oggetto sul piano inclinato è 3E/4.

30 di 64 Domande

Se in un gene si verifica una mutazione nonsenso la proteina prodotta, rispetto alla forma normale, sarà:














La risposta corretta e' la '

Più corta

'.


31 di 64 Domande

Quale/i delle seguenti reazioni è/sono delle ossidoriduzioni?
 1. Cl2(aq) + 2Br−(aq) → Br2(aq) + 2Cl−(aq)
 2. Cl2(aq) + H2O(l) → H+Cl−(aq) + HOCl(aq)
 3. H+Cl−(aq) + H2O(l) → H3O+(aq) + Cl−(aq) 














La risposta corretta e' la '

Solo 1 e 2

'.


32 di 64 Domande

In quattro dei seguenti termini il prefisso “sin-” ha lo stesso significato. Individuare il termine rimanente














La risposta corretta e' la '

Sinistro 

'.


33 di 64 Domande

Attraverso lo splicing alternativo una cellula può:














La risposta corretta e' la '

Produrre proteine diverse dallo stesso trascritto primario

'.


34 di 64 Domande

Nei mammiferi l’assorbimento dei principali nutrienti avviene: 














La risposta corretta e' la '

Nel tenue

'.


35 di 64 Domande

Una catena di m-RNA contiene la tripletta UUU corrispondente all’informazione per l’amminoacido fenilalanina. L’anticodone di t-RNA capace di legare questo amminoacido sarà:  














La risposta corretta e' la '

AAA 

'.


36 di 64 Domande

Due geni si dicono associati quando:














La risposta corretta e' la '

Sono localizzati sullo stesso cromosoma


'.


37 di 64 Domande

Un elettrolita debole:














La risposta corretta e' la '

Non si dissocia mai completamente in soluzione acquosa, ma la dissociazione aumenta se si diluisce la soluzione

'.


38 di 64 Domande

L’energia del sole immagazzinata nelle piante viene trasferita ad altri viventi, secondo lo schema.  

https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/34ashasdkghadgImmagine.jpg

Il bestiame rappresenta:














La risposta corretta e' la '

I consumatori primari

'.


39 di 64 Domande

Si incrocia una pianta a fiore rosso, il cui genotipo non è noto, con una a fiore bianco (recessivo) e si ottengono piante a fiori bianchi. Quale, tra le seguenti, è la probabilità prevista da
Mendel di ottenere piante a fiore bianco?














La risposta corretta e' la '

50% 

'.


40 di 64 Domande

Una sola delle seguenti asserzioni potrebbe essere inequivocabilmente confutata sulla base di dati sperimentali precisi:














La risposta corretta e' la '

I comportamenti dei cani domestici sono sempre amichevoli nei confronti dell'uomo  

'.


41 di 64 Domande

La luce visibile, i raggi ultravioletti (U.V.) ed i raggi X (R.X.) sono tutte onde elettromagnetiche. In ordine di lunghezza d'onda crescente, essi vanno così collocati:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di ordinare la luce visibile, i raggi ultravioletti (U.V.) e i raggi X (R.X.) in base alla lunghezza d'onda crescente, e la risposta corretta è: R.X., U.V., visibile. Questa risposta è corretta perché le onde elettromagnetiche sono caratterizzate da una gamma di lunghezze d'onda e frequenze. I raggi X hanno le lunghezze d'onda più corte e le frequenze più alte tra le tre, tipicamente nell'ordine di picometri a nanometri, il che li rende in grado di penetrare materiali solidi e utilizzati in diagnostica medica. I raggi ultravioletti hanno lunghezze d'onda più lunghe rispetto ai raggi X, generalmente nell'intervallo dei nanometri, e sono noti per la loro capacità di causare reazioni chimiche come l'abbronzatura della pelle. La luce visibile ha le lunghezze d'onda più lunghe tra queste tre, variando da circa 400 a 700 nanometri, ed è la porzione dello spettro elettromagnetico che l'occhio umano può percepire. Questo ordine riflette la relazione inversa tra lunghezza d'onda e frequenza: maggiore è la lunghezza d'onda, minore è la frequenza, e viceversa.

42 di 64 Domande

Determinare la somma:
 330 + 330 + 330














La risposta corretta è la E
La domanda chiede di determinare la somma 330 + 330 + 330, con la risposta corretta che è 331. Questa somma può essere risolta riconoscendo che si tratta di un'operazione di somma di potenze uguali, dove 330 viene ripetuto tre volte. Utilizzando la proprietà delle potenze, possiamo raccogliere 330 come fattore comune, ottenendo 3 × 330. Questo prodotto può essere ulteriormente semplificato usando la regola delle potenze che afferma che am × an = am+n. Applicando questa regola, otteniamo 31 × 330 = 331, che è il risultato finale della somma richiesta.

43 di 64 Domande

Indicare il numero d’ossidazione del cloro in HClO4














La risposta corretta è la C
Il numero di ossidazione del cloro in HClO? è +7. Per determinare il numero di ossidazione del cloro nell'acido perclorico (HClO?), bisogna considerare i numeri di ossidazione degli altri elementi presenti nella molecola: l'idrogeno ha un numero di ossidazione di +1 e l'ossigeno ha un numero di ossidazione di -2. La somma dei numeri di ossidazione in una molecola neutra deve essere zero. Pertanto, l'equazione per calcolare il numero di ossidazione del cloro (Cl) è: +1 (per H) + x (per Cl) + 4(-2) (per 4 atomi di O) = 0. Risolvendo l'equazione, si ottiene +1 + x - 8 = 0, quindi x = +7. Di conseguenza, il numero di ossidazione del cloro in HClO? è +7, confermando la risposta corretta.

44 di 64 Domande

La probabilità che lanciando contemporaneamente 3 dadi escano un 2 e due 3 è 














La risposta corretta è la B
La probabilità che lanciando contemporaneamente 3 dadi escano un 2 e due 3 è 1/72. Per calcolare questa probabilità, dobbiamo considerare il numero totale di risultati possibili quando si lanciano tre dadi, che è 6^3 = 216. Per ottenere esattamente un 2 e due 3, ci sono 3 possibili combinazioni di risultati: (2, 3, 3), (3, 2, 3) e (3, 3, 2), ognuna delle quali rappresenta un modo diverso di distribuire i numeri sui tre dadi. La probabilità di ottenere un 2 su un dado è 1/6 e la probabilità di ottenere un 3 su un altro dado è 1/6, quindi la probabilità di ottenere esattamente un 2 e due 3 in una delle combinazioni è (1/6) * (1/6) * (1/6) = 1/216. Tuttavia, poiché ci sono 3 modi diversi per ottenere questa combinazione, la probabilità totale è 3 * (1/216) = 3/216, che si semplifica a 1/72.

45 di 64 Domande

In un condensatore piano con d.d.p. = 100 volt e dielettrico il vuoto, un elettrone si stacca dall'armatura negativa con velocità nulla.
Qual è la sua energia cinetica a metà della traiettoria? 














La risposta corretta è la D
In un condensatore piano con d.d.p. = 100 volt e dielettrico il vuoto, un elettrone si stacca dall'armatura negativa con velocità nulla; qual è la sua energia cinetica a metà della traiettoria? La risposta corretta è 50 eV. Quando un elettrone si muove in un campo elettrico generato da un condensatore piano, la differenza di potenziale (d.d.p.) tra le armature determina il lavoro compiuto sullo stesso. Poiché l'elettrone parte con velocità nulla, tutta l'energia potenziale elettrica viene convertita in energia cinetica. A metà della traiettoria, l'elettrone ha attraversato metà della differenza di potenziale totale, ovvero 50 volt. L'energia cinetica acquisita dall'elettrone è quindi pari al prodotto della carica dell'elettrone (e) per la differenza di potenziale attraversata (50 V), risultando in 50 eV. Questo calcolo è coerente con il principio di conservazione dell'energia, dove l'energia potenziale persa dall'elettrone si trasforma in energia cinetica.

46 di 64 Domande

Nella reazione: Fe + Cu2+ = Fe2+ + Cu:














La risposta corretta e' la '

lo ione Cu2+ è l'agente ossidante

'.


47 di 64 Domande

Qual è la causa dell’assortimento indipendente dei cromosomi di origine paterna e materna durante la meiosi?














La risposta corretta e' la '

L’orientamento casuale degli omologhi rispetto ai poli del fuso alla metafase I.

'.


48 di 64 Domande

Quale tra le seguenti sostanze NON è un composto?














La risposta corretta e' la ' Diamante '.


49 di 64 Domande

Secondo la legge di Lavoisier, che cosa rimane costante tra reagenti e prodotti in una reazione chimica che avviene in un sistema chiuso?














La risposta corretta e' la ' Massa '.


50 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


51 di 64 Domande

Se a causa di una mutazione viene eliminata una sola base nella sequenza codificante di un gene:














La risposta corretta e' la ' sicuramente la proteina sarà modificata dal punto della mutazione in avanti '.


52 di 64 Domande

Quali sono le basi azotate che costituiscono l'RNA?














La risposta corretta e' la ' Adenina-Uracile-Citosina-Guanina '.


53 di 64 Domande

Qual è il ruolo del ribosoma nella traduzione delle proteine?














La risposta corretta e' la ' Formare legami peptidici tra gli amminoacidi '.


54 di 64 Domande

La teoria dell'evoluzione di Lamarck proponeva che le specie si evolvessero attraverso:














La risposta corretta e' la ' ereditarietà delle caratteristiche acquisite '.


55 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


56 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


57 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


58 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


59 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


60 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


61 di 64 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


62 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


63 di 64 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


64 di 64 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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