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1 di 64 Domande

In 100 ml di una soluzione di HCl 0,1 N vengono sciolte 0,01 moli di idrossido di sodio. UNA SOLA delle seguenti affermazioni è CORRETTA: Quale?














La risposta corretta e' la '

Il pH aumenta perchè aumenta la concentrazione degli ossidrilioni

'.


2 di 64 Domande

Un oggetto di massa m = 0,5kg, legato ad una fune, viene fatto ruotare su una traettoria circolare ad una frequenza di 2Hz. Qual è la sua velocità angolare in radianti al secondo?














La risposta corretta è la E
Un oggetto di massa m = 0,5kg, legato ad una fune, viene fatto ruotare su una traettoria circolare ad una frequenza di 2Hz; la sua velocità angolare in radianti al secondo è 4. La velocità angolare, ω, di un oggetto che ruota su una traiettoria circolare è direttamente correlata alla frequenza di rotazione f tramite la relazione ω = 2πf. Dato che la frequenza f è 2Hz, possiamo calcolare la velocità angolare come ω = 2π × 2 = 4π rad/s. Tuttavia, sembra esserci un errore nella risposta fornita, poiché la risposta corretta dovrebbe essere 4π e non semplicemente 4. La frequenza di 2Hz indica che l'oggetto compie due giri completi al secondo, e poiché un giro completo corrisponde a 2π radianti, la velocità angolare deve essere calcolata moltiplicando 2π per il numero di giri al secondo, risultando in 4π radianti al secondo.

3 di 64 Domande

Per quali delle seguenti ragioni nelle pentole a pressione domestiche il cibo si cuoce prima che nelle pentole tradizionali?














La risposta corretta è la A
Nelle pentole a pressione il cibo si cuoce prima che nelle pentole tradizionali perché al crescere della pressione aumenta la temperatura di ebollizione e quindi la velocità delle reazioni chimiche. Questo avviene perché la pressione interna della pentola a pressione è superiore a quella atmosferica, il che permette all'acqua di raggiungere temperature superiori ai 100°C senza bollire. A temperature più elevate, le molecole d'acqua possiedono maggiore energia cinetica, accelerando così le reazioni chimiche coinvolte nella cottura degli alimenti. Di conseguenza, i processi di denaturazione delle proteine, gelatinizzazione degli amidi e dissoluzione delle fibre alimentari avvengono più rapidamente rispetto a una pentola tradizionale, dove la temperatura è limitata al punto di ebollizione dell'acqua a pressione atmosferica. Questo rende la cottura in pentola a pressione non solo più veloce ma anche più efficiente dal punto di vista energetico.

4 di 64 Domande

"Intorno al 1930 l'esistenza del neutrone era già stata prevista teoricamente, sulla base dell'osservazione che non tutti gli atomi di un dato elemento hanno la stessa massa; a quell'epoca era peraltro già noto che l'identità di un elemento è determinata esclusivamente dal numero dei protoni nel nucleo, e si ipotizzava che le differenze di massa tra i vari isotopi dello stesso elemento fossero dovute alla presenza nel nucleo di numeri variabili di particelle neutre. Questa ipotesi risultò corretta quando, nel 1932, Chadwick dimostrò sperimentalmente che nei nuclei erano contenute particelle neutre aventi massa assai simile a quella dei protoni." Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano di cui sopra?














La risposta corretta e' la '

La scoperta di Chadwick dimostrò che l'identità chimica di un elemento è determinata sia dal numero dei protoni che da quello dei neutroni

'.


5 di 64 Domande

La rappresentazione grafica della funzione: Y = (−2X +10)2 è:

product image













La risposta corretta è la C
La rappresentazione grafica della funzione: Y = (−2X +10)² è una parabola con la concavità rivolta verso l’alto e che è tangente all’asse delle X. La funzione Y = (−2X +10)² è una parabola poiché si tratta di un'equazione quadratica nella forma Y = (AX + B)², dove A = −2 e B = 10. La concavità della parabola è rivolta verso l'alto perché il coefficiente del termine quadratico, che è implicito in (−2X +10)², è positivo. Per determinare il punto di tangenza con l'asse delle X, si imposta Y = 0, risolvendo l'equazione (−2X +10)² = 0, ottenendo X = 5. Ciò significa che il vertice della parabola si trova nel punto (5,0), rendendola tangente all'asse delle X in quel punto. La parabola non interseca l'asse X in nessun altro punto perché il vertice è l'unico punto in cui la parabola tocca l'asse, confermando che non ci sono soluzioni reali aggiuntive per Y = 0.

6 di 64 Domande

Il plasma di un donatore di sangue, sottoposto ad analisi di laboratorio, risulta contenere anticorpi anti-A e anticorpi anti-B. Il gruppo sanguigno di questo individuo è:














La risposta corretta e' la '

0

'.


7 di 64 Domande

Si completi correttamente il seguente ragionamento ipotetico: Se non avessi avuto talento non saresti diventato artista; ma sei diventato artista dunque .......................














La risposta corretta e' la '

hai talento

'.


8 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (≥90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


9 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ≥1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

10 di 64 Domande

In medicina, per "tolleranza" ad un farmaco si intende:














La risposta corretta e' la '

riduzione progressiva della risposta terapeutica del farmaco, tale da indurre dosaggi sempre più elevati

'.


11 di 64 Domande

Riccardo afferma che "tutti gli obesi sono simpatici". Quale delle seguenti condizioni è necessaria per poter concludere che l'affermazione di Riccardo è falsa?














La risposta corretta e' la '

Deve esistere almeno un obeso che non è simpatico

'.


12 di 64 Domande

Si definiscono amminoacidi essenziali quelli che:














La risposta corretta e' la '

Non possono essere sintetizzati dall'organismo umano

'.


13 di 64 Domande

Quale dei seguenti abbinamenti NON è corretto?














La risposta corretta e' la '

Lisina - digestione lisosomiale

'.


14 di 64 Domande

Qual è la concentrazione di una soluzione contenente 2,0 moli di soluto in 0,5 kg di solvente?














La risposta corretta è la C
La concentrazione di una soluzione contenente 2,0 moli di soluto in 0,5 kg di solvente è 4,0 m. La concentrazione molale (m) è definita come il numero di moli di soluto per chilogrammo di solvente. In questo caso, ci sono 2,0 moli di soluto e 0,5 kg di solvente, quindi per calcolare la molalità si divide il numero di moli di soluto per la massa del solvente in chilogrammi: 2,0 moli / 0,5 kg = 4,0 m. La molalità è una misura della concentrazione che non dipende dalla temperatura, poiché si basa sulla massa del solvente piuttosto che sul volume della soluzione, rendendola particolarmente utile in situazioni in cui la temperatura può variare. In questo esempio, la divisione diretta dei valori forniti conferma che la risposta corretta è 4,0 m, dimostrando che il calcolo è stato eseguito correttamente secondo la definizione di molalità.

15 di 64 Domande

''Tutti i tau sono lambda; tutti gli omega sono tau; tutti i lambda sono delta''. In base alle precedenti affermazioni, quale delle seguenti NON è necessariamente vera?














La risposta corretta e' la '

I non lambda sono non delta

'.


16 di 64 Domande

Nell' uomo le arterie coronarie, destra e sinistra, provvedono alla vascolarizzazione di:














La risposta corretta e' la '

Cuore

'.


17 di 64 Domande

Nell' apparato respiratorio dell' uomo, la trachea:














La risposta corretta e' la '

E' posta anteriormente all' esofago

'.


18 di 64 Domande

Quali sono le soluzioni reali dell'equazione 9x - 3x+1 = -2 ?














La risposta corretta è la B
L'equazione 9x - 3x+1 = -2 ha come soluzioni reali x=0 e x=log3 2. Per risolvere questa equazione, iniziamo riscrivendo 9x come (32)x = 32x. L'equazione diventa quindi 32x - 3x+1 = -2. Possiamo riscrivere 3x+1 come 3x * 3, ottenendo 32x - 3 * 3x = -2. Poniamo y = 3x, trasformando l'equazione in y2 - 3y = -2, che si risolve come y2 - 3y + 2 = 0. Questa è un'equazione quadratica che si fattorizza in (y-1)(y-2) = 0, dando le soluzioni y = 1 e y = 2. Ricordando che y = 3x, otteniamo 3x = 1 e 3x = 2. La prima equazione, 3x = 1, ha soluzione x = 0, mentre la seconda, 3x = 2, si risolve come x = log3 2. Quindi, le soluzioni reali dell'equazione originale sono x = 0 e x = log3 2.

19 di 64 Domande

Sia R1 la resistenza equivalente ad una connessione di tre resistenze uguali di valore x di cui una è connessa in serie con le altre due connesse in parallelo; sia R2 la resistenza equivalente ad una connessione di tre resistenze uguali di valore y di cui una è connessa in parallelo con le altre due connesse in serie. Quale relazione deve intercorrere fra x e y in modo che R1 = R2?














La risposta corretta e' la '

x = 4y/9.

'.


20 di 64 Domande

Il valore calorico dei seguenti componenti, espresso in Kcal/100 mg, e': (vedi foto). Un campione del formaggio A contiene 14,50 g di proteine, 11,12 g di lipidi e 5,50 g di glicidi. Il numero totale di Kcal del campione e':

product image













La risposta corretta è la A
Il valore calorico dei seguenti componenti, espresso in Kcal/100 mg, e': (vedi foto). Un campione del formaggio A contiene 14,50 g di proteine, 11,12 g di lipidi e 5,50 g di glicidi. Il numero totale di Kcal del campione e': 180. Per calcolare il numero totale di Kcal nel campione di formaggio, è necessario conoscere il valore calorico per grammo di ciascun macronutriente: le proteine e i glicidi forniscono circa 4 Kcal/g, mentre i lipidi forniscono circa 9 Kcal/g. Applicando questi valori, il calcolo è il seguente: le proteine forniscono 14,50 g x 4 Kcal/g = 58 Kcal, i lipidi forniscono 11,12 g x 9 Kcal/g = 100,08 Kcal e i glicidi forniscono 5,50 g x 4 Kcal/g = 22 Kcal. Sommando questi contributi calorici, si ottiene un totale di 180,08 Kcal, che arrotondato al numero intero più vicino è 180 Kcal, confermando così che la risposta corretta è 180.

21 di 64 Domande

La frequenza di un'onda luminosa è dell'ordine di 1015 Hz. Il valore della lunghezza d'onda è:














La risposta corretta è la E
La frequenza di un'onda luminosa è dell'ordine di 10¹⁵ Hz e il valore della lunghezza d'onda è 0,3 m. Tuttavia, questa risposta è errata. La relazione tra la frequenza (\(f\)) e la lunghezza d'onda (\(\lambda\)) di un'onda luminosa è data dalla formula \(c = \lambda \cdot f\), dove \(c\) è la velocità della luce nel vuoto, pari a circa \(3 \times 10^8\) m/s. Se la frequenza è dell'ordine di \(10^{15}\) Hz, la lunghezza d'onda dovrebbe essere calcolata come \(\lambda = \frac{c}{f} = \frac{3 \times 10^8 \text{ m/s}}{10^{15} \text{ Hz}}\), che dà un risultato di \(3 \times 10^{-7}\) m, o 300 nm, che è tipico per la luce visibile. Pertanto, la risposta corretta dovrebbe essere 300 nm, non 0,3 m.

22 di 64 Domande

Sapendo che x+y=2, quanto vale x2+y2?














La risposta corretta è la D
Sapendo che x+y=2, quanto vale x²+y²? La risposta corretta è 4 - 2xy. Questa affermazione può essere dimostrata utilizzando l'identità algebrica che esprime il quadrato della somma di due numeri: (x+y)² = x² + y² + 2xy. Dato che sappiamo che x+y=2, possiamo sostituire nella formula ottenendo 2² = x² + y² + 2xy, il che si traduce in 4 = x² + y² + 2xy. Per isolare x² + y², basta sottrarre 2xy da entrambi i lati dell'equazione, ottenendo x² + y² = 4 - 2xy. Questo dimostra che la risposta fornita è corretta, poiché segue direttamente dalla manipolazione algebrica dell'identità del quadrato della somma.

23 di 64 Domande

Gli aminoacidi:














La risposta corretta e' la '

Sono molecole con un gruppo aminico ed uno acido

'.


24 di 64 Domande

Nel piano cartesiano, le rette di equazioni: y=2x+a e y=2x-3b con a e b diversi da zero:














La risposta corretta e' la '

Sono parallele fra loro

'.


25 di 64 Domande

In quale anno vennero promulgate in Italia le leggi razziali?














La risposta corretta e' la '

1938.

'.


26 di 64 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di β-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


27 di 64 Domande

Quale delle seguenti coppie di molecole è tale per cui un membro della coppia può stabilire interazioni dipolo permanente – dipolo permanente con l’altro membro?














La risposta corretta è la E
La coppia di molecole che può stabilire interazioni dipolo permanente – dipolo permanente è HCl, CHCl₃. Questa affermazione è corretta perché entrambe le molecole presentano un momento di dipolo permanente a causa della differenza di elettronegatività tra gli atomi che le compongono. L'acido cloridrico (HCl) è una molecola polare in cui l'atomo di cloro, più elettronegativo, attira gli elettroni di legame verso di sé, creando un dipolo. Analogamente, il cloroformio (CHCl₃) è una molecola polare poiché i tre atomi di cloro, essendo più elettronegativi del carbonio, generano un momento dipolare risultante nella molecola. Quando queste molecole vengono in contatto, i loro dipoli permanenti possono interagire tra loro attraverso forze di attrazione dipolo-dipolo, che sono una forma di interazione intermolecolare significativa tra molecole polari. Questo tipo di interazione è fondamentale in molti processi chimici e fisici, poiché influenza le proprietà fisiche delle sostanze, come il punto di ebollizione e la solubilità.

28 di 64 Domande

Al punto equivalente di una titolazione di un acido debole HA con una base forte BOH, il pH della soluzione risultante avrà un valore: 














La risposta corretta e' la '

Superiore a 7 perché il prodotto della reazione di neutralizzazione reagisce con l’acqua originando ioni OH−

'.


29 di 64 Domande

La fotosintesi prevede una fase luminosa e una fase oscura (ciclo di Calvin-Benson).
Quale delle seguenti proposte è corretta?














La risposta corretta e' la '

Nella fase luminosa vengono prodotti ATP e NADPH, nella fase oscura viene utilizzata l’energia presente in queste molecole 

'.


30 di 64 Domande

I lieviti sono:














La risposta corretta e' la '

Funghi

'.


31 di 64 Domande

La tabella riporta le energie di ionizzazione successive di un elemento del Periodo 3 della Tavola Periodica degli Elementi.  A quale gruppo della Tavola Periodica appartiene questo elemento? 

product image













La risposta corretta è la C
La domanda chiede a quale gruppo della Tavola Periodica appartiene un elemento del Periodo 3, dato un insieme di energie di ionizzazione successive, e la risposta corretta è il Gruppo 14. L'energia di ionizzazione è l'energia necessaria per rimuovere un elettrone da un atomo in fase gassosa; le energie di ionizzazione successive aumentano man mano che si rimuovono elettroni da uno stesso atomo. Un aumento significativo nell'energia di ionizzazione indica la rimozione di un elettrone da un guscio più interno, segnalando che si è raggiunto un nuovo livello energetico più stabile. Per un elemento del Periodo 3, il Gruppo 14 è caratterizzato dalla configurazione elettronica che termina con p², il che significa che dopo la rimozione di quattro elettroni, si raggiunge un guscio elettronico più interno. Pertanto, se l'aumento drammatico dell'energia di ionizzazione avviene dopo la quarta rimozione, l'elemento appartiene al Gruppo 14, poiché i primi quattro elettroni rimossi sono quelli del guscio più esterno, e il quinto richiede energia significativamente maggiore, essendo del guscio sottostante.

32 di 64 Domande

Indicare quale delle seguenti formule è errata.














La risposta corretta e' la '

H2ClO4

'.


33 di 64 Domande

Quale dei seguenti solventi, aggiunto all’acqua in volumi uguali, NON dà origine ad un sistema a due fasi? 














La risposta corretta e' la '

Alcol etilico

'.


34 di 64 Domande

L'energia cinetica media delle molecole di un gas a comportamento praticamente ideale dipende: 














La risposta corretta e' la '

Dalla temperatura

'.


35 di 64 Domande

Data per vera l’affermazione che «tutti i cani che abbaiano non mordono», sarà necessariamente vera anche UNA delle affermazioni seguenti:  














La risposta corretta e' la '

I cani che mordono non abbaiano

'.


36 di 64 Domande

L'acqua ossigenata è:














La risposta corretta è la A
L'acqua ossigenata è un composto diverso dall'acqua. L'acqua ossigenata, conosciuta chimicamente come perossido di idrogeno, ha la formula H₂O₂, mentre l'acqua comune ha la formula H₂O. La presenza di un atomo di ossigeno aggiuntivo conferisce all'acqua ossigenata proprietà chimiche e fisiche molto diverse da quelle dell'acqua. A temperatura ambiente, l'acqua ossigenata è un liquido chiaro e incolore, ma è più viscosa dell'acqua e ha un sapore leggermente amaro. È un potente agente ossidante, il che significa che può facilmente cedere ossigeno ad altre sostanze, rendendola utile per applicazioni come disinfettanti e sbiancanti. Inoltre, l'acqua ossigenata si decompone facilmente in acqua e ossigeno, una reazione esotermica che può essere accelerata dalla luce, dal calore o dalla presenza di catalizzatori. Queste caratteristiche la rendono un composto molto reattivo e differente dall'acqua.

37 di 64 Domande

In un disaccaride i due monosaccaridi costituenti sono legati attraverso un legame :














La risposta corretta e' la '

Glicosidico

'.


38 di 64 Domande

Così uno scienziato parla di sé: “Nel 1937 cominciai a definire la struttura delle proteine; solo nel 1948 scoprii le strutture ad α-elica e a foglio ripiegato….” Tale studioso è














La risposta corretta e' la '

Pauling

'.


39 di 64 Domande

Secondo alcuni recenti studi, sembra che l’ America precolombiana avesse una popolazione assai più numerosa di quella europea del tempo; alcune città – come la capitale azteca Tenochtitlan – fossero metropoli moderne con sistemi di acqua potabile e ampie vie di comunicazione; l’ agricoltura si avvalesse di tecnologie d’ avanguardia con forme di gestione dei suoli sconosciute in Europa. Nel 1520 tuttavia, Cortè s, dopo iniziali e ripetute sconfitte, riuscì a distruggere l’ impero di Montezuma. La conquista fu in definitiva relativamente facile, grazie all’ inconsapevole aiuto del virus Variola major portato dai soldati spagnoli, che debellò la popolazione indigena. Si può dedurre che:














La risposta corretta e' la 'I soldati spagnoli erano parzialmente immunizzati contro la diffusione del virus'.


40 di 64 Domande

In una molecola di ATP sono presenti:














La risposta corretta e' la '

 Due legami ad alta energia

'.


41 di 64 Domande

Per misurare la pressione atmosferica, Torricelli utilizzò un tubo di vetro riempito di mercurio.
 La scelta del mercurio è dovuta principalmente: 














La risposta corretta è la E
Torricelli utilizzò un tubo di vetro riempito di mercurio per misurare la pressione atmosferica e la scelta del mercurio è dovuta principalmente alla sua densità, poiché un liquido meno denso avrebbe richiesto un tubo più lungo. La densità del mercurio è di circa 13.6 volte quella dell'acqua, il che significa che per bilanciare la pressione atmosferica standard di circa 1013 hPa, il mercurio si ferma a un'altezza di circa 76 cm nel tubo, mentre un liquido meno denso come l'acqua richiederebbe un tubo di oltre 10 metri di altezza. Utilizzare il mercurio non solo rende il dispositivo più compatto e pratico, ma riduce anche gli errori di misurazione dovuti a variazioni di temperatura e pressione, grazie alla sua bassa tensione di vapore. Inoltre, il mercurio non si evapora facilmente e non si attacca al vetro, mantenendo costante la superficie di contatto e garantendo letture più precise. Queste caratteristiche fanno del mercurio il liquido ideale per i barometri, strumenti che misurano la pressione atmosferica.

42 di 64 Domande

Un corpo pesante di massa M si muove (senza attriti) nel campo di forze conservativo della gravità (g = cost) con energia cinetica T, energia potenziale U ed energia totale E.
Indicare l'equazione ERRATA:














La risposta corretta è la C
La domanda chiede di identificare l'equazione errata tra le relazioni che coinvolgono l'energia cinetica T, l'energia potenziale U e l'energia totale E di un corpo in un campo gravitazionale conservativo, e la risposta corretta è che l'equazione errata è E = T – U. La spiegazione risiede nel fatto che in un sistema conservativo, l'energia totale E è la somma dell'energia cinetica T e dell'energia potenziale U, ovvero E = T + U. Questa relazione implica che l'energia totale di un sistema isolato rimane costante nel tempo, a meno che non vi siano forze esterne che compiono lavoro sul sistema. L'equazione E = T – U sarebbe corretta solo se si considerasse una situazione non fisica in cui l'energia potenziale fosse sottratta dall'energia cinetica per ottenere l'energia totale, il che contraddice il principio di conservazione dell'energia. Pertanto, l'equazione E = T – U è errata nel contesto di un campo di forze conservativo come quello gravitazionale.

43 di 64 Domande

Calcolare – (26 – x2) / (x – 8):














La risposta corretta è la B
La domanda chiede di calcolare \(\frac{-(2^6 - x^2)}{x - 8}\) e la risposta corretta è x + 8. Per risolvere questa espressione, iniziamo calcolando \(2^6\), che è 64, quindi l'espressione diventa \(\frac{-(64 - x^2)}{x - 8}\), ovvero \(\frac{x^2 - 64}{x - 8}\) dopo aver eliminato il segno negativo. Riconosciamo \(x^2 - 64\) come una differenza di quadrati, che si fattorizza in \((x - 8)(x + 8)\). Ora, possiamo semplificare l'espressione \(\frac{(x - 8)(x + 8)}{x - 8}\) cancellando il termine comune \(x - 8\) al numeratore e al denominatore, a condizione che \(x \neq 8\) per evitare la divisione per zero. Quindi, il risultato semplificato è x + 8, che è la risposta corretta.

44 di 64 Domande

Disporre in ordine di forza crescente le seguenti basi: a) CO32– ; b) KOH; c) HSO4














La risposta corretta è la C
Disporre in ordine di forza crescente le seguenti basi: a) CO₃²⁻; b) KOH; c) HSO₄⁻, la risposta corretta è c < a < b. La forza di una base è determinata dalla sua capacità di accettare protoni (H⁺). L'anione HSO₄⁻ è il coniugato della forte acido solforico (H₂SO₄) e quindi è una base molto debole, poiché il suo acido coniugato è forte e non tende a cedere protoni. L'anione CO₃²⁻ è il coniugato dell'acido carbonico (H₂CO₃), che è un acido debole, rendendo CO₃²⁻ una base più forte rispetto a HSO₄⁻. Infine, KOH è un idrossido alcalino, noto per essere una base forte, poiché si dissocia completamente in soluzione per liberare ioni OH⁻, che sono altamente efficaci nell'accettare protoni. Pertanto, l'ordine di forza crescente delle basi è HSO₄⁻ < CO₃²⁻ < KOH.

45 di 64 Domande

La chimica organica è la chimica:














La risposta corretta è la B
La chimica organica è la chimica del carbonio. Questa affermazione è corretta perché la chimica organica si occupa principalmente dello studio dei composti contenenti carbonio, che è l'elemento fondamentale per la formazione di una vasta gamma di molecole complesse. Il carbonio ha la capacità unica di formare quattro legami covalenti stabili con altri atomi, inclusi altri atomi di carbonio, permettendo la costruzione di catene e anelli di varie lunghezze e forme. Questa versatilità consente la formazione di una grande varietà di strutture molecolari, dalle semplici catene lineari agli anelli complessi e ai sistemi aromatici. Inoltre, il carbonio può formare legami con molti altri elementi, come idrogeno, ossigeno, azoto, zolfo e alogeni, contribuendo ulteriormente alla diversità dei composti organici. La chimica organica è fondamentale per la vita sulla Terra, poiché le biomolecole essenziali, come proteine, carboidrati, lipidi e acidi nucleici, sono tutte basate su strutture carboniose.

46 di 64 Domande

Il passaggio di stato da aeriforme a solido è chiamato:














La risposta corretta e' la ' brinamento '.


47 di 64 Domande

Una sostanza pura:














La risposta corretta e' la ' possiede una precisa formula chimica '.


48 di 64 Domande

L’ elettronegatività è :














La risposta corretta è la A
L'elettronegatività è maggiore nel Fluoro che nell'Ossigeno. L'elettronegatività è una misura della tendenza di un atomo ad attrarre a sé gli elettroni di legame in una molecola. Il Fluoro è l'elemento più elettronegativo della tavola periodica, con un valore di circa 3,98 sulla scala di Pauling, mentre l'Ossigeno ha un'elettronegatività di circa 3,44. Questa differenza si deve principalmente alla configurazione elettronica del Fluoro, che ha un guscio di valenza con sette elettroni e richiede solo un ulteriore elettrone per raggiungere la stabilità del gas nobile, rendendolo estremamente efficace nell'attrarre elettroni. Inoltre, il Fluoro ha un raggio atomico più piccolo rispetto all'Ossigeno, il che significa che gli elettroni di legame sono più vicini al nucleo e quindi più fortemente attratti. Queste caratteristiche fanno sì che il Fluoro eserciti una forza attrattiva più forte sugli elettroni di legame rispetto all'Ossigeno.

49 di 64 Domande

Il valore di pH di una soluzione aumenta quando:














La risposta corretta e' la ' diminuisce la concentrazione di idrogenioni e aumenta quella di ioni idrossido '.


50 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu → Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


51 di 64 Domande

Il codice genetico guida la conversione di sequenze nucleotidiche (gli RNA messaggeri) in sequenze aminoacidiche (le proteine). Tra le varie proprietà del codice, una è la cosiddetta “ ridondanza” , cioè :














La risposta corretta e' la ' ogni aminoacido può corrispondere a più di una tripletta di nucleotidi (codone) '.


52 di 64 Domande

Quale delle seguenti affermazioni relative alla DNA polimerasi è FALSA?














La risposta corretta è la E
L’affermazione è falsa perché le DNA polimerasi non possono iniziare de novo la sintesi di un filamento: richiedono sempre un’estremità 3′-OH libera su un primer appaiato al templato. Nella replicazione, l’innesco è fornito da una primasi che sintetizza un breve RNA complementare. Nei procarioti la primasi (DnaG) depone i primer, la DNA polimerasi III li estende e la DNA polimerasi I rimuove i primer di RNA grazie alla sua attività esonucleasica 5′→3′, riempiendo poi il gap; la ligasi sigilla i nick. Negli eucarioti la primasi è parte del complesso DNA pol α–primasi: la primasi sintetizza ~10 nucleotidi di RNA, la pol α aggiunge un corto tratto di DNA, quindi le polimerasi δ ed ε proseguono l’allungamento; l’RNA del primer è rimosso da RNasi H e FEN1, e la ligasi chiude il filamento. Le DNA polimerasi catalizzano l’aggiunta di deossinucleotidi in direzione 5′→3′ e molte possiedono un’attività correttiva esonucleasica 3′→5′ (proofreading) che aumenta l’accuratezza correggendo gli appaiamenti errati; questa non è universale, poiché, ad esempio, la pol α ne è priva. La replicazione è semidiscontinua: continua sul filamento guida e per frammenti di Okazaki sul filamento ritardato, ciascuno avviato da un primer distinto. Il principio del primer ha importanti risvolti clinici. Gli analoghi nucleosidici usati come antivirali o chemioterapici (per esempio aciclovir, zidovudina, citarabina), una volta attivati, vengono incorporati dalle DNA polimerasi virali o cellulari; la mancanza di un gruppo 3′-OH o altre modifiche strutturali causa terminazione della catena, sfruttando il fatto che l’enzima necessita di un 3′-OH per proseguire l’allungamento. Inoltre, difetti di proofreading in polimerasi replicative eucariotiche (POLE/POLD1) portano a fenotipi ipermutatori e aumentano il rischio di neoplasie del colon; mutazioni della polimerasi mitocondriale (POLG) causano encefalomiopatie. Esistono enzimi speciali come la terminal deossinucleotidil transferasi che aggiunge nucleotidi senza stampo, ma non è la polimerasi replicativa canonica. In sintesi, la DNA polimerasi da sola non dà inizio alla sintesi del filamento: estende soltanto un primer preesistente.

53 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-α, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-α sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-α, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine β2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


54 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un β-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


55 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ≤1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


56 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ≥2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


57 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


58 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ≥126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


59 di 64 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ≤200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ≤200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ≤100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ≤100 mmHg.


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Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ≥126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


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Gli orbitali ibridi sp3 del carbonio sono disposti secondo i vertici:














La risposta corretta è la D
Gli orbitali ibridi sp³ del carbonio sono disposti secondo i vertici di un tetraedro regolare. Quando un atomo di carbonio forma quattro legami covalenti, i suoi orbitali atomici s e p si combinano per formare quattro orbitali ibridi sp³ equivalenti. Questi orbitali ibridi assumono una disposizione tetraedrica per minimizzare la repulsione elettronica secondo la teoria VSEPR (Valence Shell Electron Pair Repulsion), che prevede che gli elettroni di legame si dispongano il più lontano possibile tra loro. Questa geometria tetraedrica ha angoli di legame di circa 109,5 gradi, che è l'angolo ottimale per ridurre al minimo la repulsione tra gli elettroni degli orbitali ibridi. L'ibridazione sp³ è tipica degli alcani e di molti altri composti organici in cui il carbonio è legato a quattro altri atomi, permettendo una distribuzione simmetrica delle densità elettroniche attorno al nucleo.

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Il numero N = 6,022 · 1023:














La risposta corretta è la C
Il numero N = 6,022·10^23 è il numero di particelle contenute in una mole di sostanza. È il cosiddetto numero di Avogadro e rappresenta quante entità elementari (atomi, molecole, ioni, unità formula, elettroni, ecc.) sono presenti in 1 mol, collegando il conteggio microscopico alle quantità macroscopiche. Dal 2019, nel Sistema Internazionale la mole è definita fissando la costante di Avogadro NA a 6,02214076·10^23 mol^-1 esatto, per cui una mole contiene esattamente quel numero di entità specificate. Questo consente le conversioni N = n·NA e n = N/NA, e insieme alla massa molare M si ha N = (m/M)·NA per passare da massa a numero di particelle. Per esempio, 1 mol di H2O contiene circa 6,022·10^23 molecole, e 1 mol di NaCl lo stesso numero di unità formula. Si distingue il conteggio N (adimensionale) dalla costante NA (con unità mol^-1).

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Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


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La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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