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1 di 94 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 94 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 94 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 94 Domande

Il 13 ottobre 1765 un giovane viaggiatore scozzese, [...] James Macdonald, arrivava a Ginevra per incontrare Voltaire. Portava con sé un piccolo libro, comparso oltre un anno prima e rapidamente giunto, con quella che veniva ora offerta al patriarca dei Lumi, alla quarta edizione. Fu così che Voltaire seppe di ___(1)___ e della sua opera ___(2)___ e fu così che nel decennio successivo si occupò di casi giudiziari e scrisse in favore delle vittime dell’ingiustizia scritti sempre più finalizzati, anche in senso tecnico, ad una vasta riforma del diritto penale.liberamente tratto dalla prefazione al Commentario ... di Voltaire, ed. Ibis, 1994 Scegliete la coppia di parole che completano correttamente la frase citata:














La risposta corretta e' la '

(1) Cesare Beccaria (2) Dei delitti e delle pene 

'.


5 di 94 Domande

Voltaire è pseudonimo di :














La risposta corretta e' la '

François Marie Arouet

'.


6 di 94 Domande

Quale tra i principi elencati fu amico personale di Voltaire?














La risposta corretta e' la '

Federico II di Prussia

'.


7 di 94 Domande

Il genere letterario più frequentato e fortunato degli ultimi, diciamo, trent’anni, è quello poliziesco: e gli eroi positivi non sono solo per lo più infallibili poliziotti o investigatori privati, come nei vecchi ”gialli“ tradizionali, ma scrittori e casalinghe, taxisti e professoresse, preti e camionisti, ragazzini intriganti e grigie zitelle, o al massimo commissari sfiduciati e scalcagnati ... Tutti coinvolti in furti iperbolici o in truculenti fatti di sangue, tutti scatenati a seguire tracce, a costruire ipotesi, a smascherare colpevoli. Sarà perché del mondo ci giungono notizie numerose quanto non mai, tradotte in immagini selezionate e spesso manipolate che ci lasciano sostanzialmente indifferenti, mentre della realtà concreta in cui viviamo sappiamo e ci sforziamo di capire sempre meno. Solo il delitto inserito nel tessuto del quotidiano ha una sua inequivocabile consistenza e vogliamo trovargli una motivazione, una spiegazione esauriente, dobbiamo scovarne il responsabile, perché l’ordine turbato va ricomposto. Ma al tempo stesso il disordine ci ha affascinati e scossi, siamo stati messi di fronte a eventi che impongono una presa di posizione, ci siamo per un momento sentiti vivi, chiamati a distinguere e a giudicare. Enrico Orlando, Sulla fortuna del romanzo poliziesco, ed. N.A, 2004

Tra le motivazioni qui elencate della fortuna di cui gode oggi presso i lettori la narrativa poliziesca
UNA SOLA È DEDOTTA dall’analisi di E. Orlando:
Enrico Orlando, Sulla fortuna del romanzo poliziesco, ed. N.A, 2004














La risposta corretta è la A
Tra le motivazioni qui elencate della fortuna di cui gode oggi presso i lettori la narrativa poliziesca, una sola è dedotta dall’analisi di E. Orlando: il richiamo stimolante a prendere posizione di fronte agli eventi. Questa risposta è corretta perché il testo di Enrico Orlando evidenzia come il genere poliziesco, inserendo il delitto nel contesto quotidiano, costringa i lettori a confrontarsi con situazioni che richiedono una risposta attiva e un giudizio morale. Orlando sottolinea che, in un mondo in cui le notizie sono spesso manipolate e ci lasciano indifferenti, il romanzo poliziesco ci offre una realtà tangibile e comprensibile che ci spinge a cercare spiegazioni e responsabilità. Questo coinvolgimento diretto dei lettori, che li porta a distinguere e giudicare, è un elemento chiave dell'attrattiva del genere, secondo l'analisi dell'autore. Pertanto, la capacità del romanzo poliziesco di stimolare una presa di posizione e un senso di partecipazione attiva è la motivazione specifica identificata da Orlando come centrale per la sua popolarità.

8 di 94 Domande

Il genere letterario più frequentato e fortunato degli ultimi, diciamo, trent’anni, è quello poliziesco: e gli eroi positivi non sono solo per lo più infallibili poliziotti o investigatori privati, come nei vecchi ”gialli“ tradizionali, ma scrittori e casalinghe, taxisti e professoresse, preti e camionisti, ragazzini intriganti e grigie zitelle, o al massimo commissari sfiduciati e scalcagnati ... Tutti coinvolti in furti iperbolici o in truculenti fatti di sangue, tutti scatenati a seguire tracce, a costruire ipotesi, a smascherare colpevoli. Sarà perché del mondo ci giungono notizie numerose quanto non mai, tradotte in immagini selezionate e spesso manipolate che ci lasciano sostanzialmente indifferenti, mentre della realtà concreta in cui viviamo sappiamo e ci sforziamo di capire sempre meno. Solo il delitto inserito nel tessuto del quotidiano ha una sua inequivocabile consistenza e vogliamo trovargli una motivazione, una spiegazione esauriente, dobbiamo scovarne il responsabile, perché l’ordine turbato va ricomposto. Ma al tempo stesso il disordine ci ha affascinati e scossi, siamo stati messi di fronte a eventi che impongono una presa di posizione, ci siamo per un momento sentiti vivi, chiamati a distinguere e a giudicare. Enrico Orlando, Sulla fortuna del romanzo poliziesco, ed. N.A, 2004

Individuate LA SOLA spiegazione della diffusione dei polizieschi ai nostri giorni CHE NON COMPARE nell’analisi di E. Orlando:














La risposta corretta e' la '

Il bisogno che hanno i lettori di emozioni forti, con profusione di scene di sangue, sesso e violenza

'.


9 di 94 Domande

Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto" - "Non essendosi potuto render forte la giustizia, si è giustificata la forza" Blaise Pascal

UNA SOLA considerazione tra le seguenti È A RIGOR DI LOGICA DEDUCIBILE dai Pensieri citati
di Pascal. Individuatela:














La risposta corretta e' la '

La forza pretende di essere giusta, in quanto la giustizia non ha saputo essere forte

'.


10 di 94 Domande

La parola UMANESIMO ha più di un significato. Tra quelli qui proposti individuate QUELLO INACCETTABILE:














La risposta corretta e' la '

Pensiero che, esaltando l’autonomia dell’uomo, condanna ogni forma di religiosità trascendente

'.


11 di 94 Domande

Non è chiaro se l’effetto serra esista veramente e riscaldi la Terra ma di certo la polemica sull’argomento è rovente, come dimostra lo scontro in corso negli Usa sul film “L’alba del giorno dopo”,UNA SOLA delle seguenti affermazioni È AUTORIZZATA dall’articolo citato di Tullio Regge che -mentre scrivodeve ancora uscire. Non esistono dubbi sul fatto che le attività antropiche causano l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera, dubbi e polemiche sorgono tuttavia quando si intende valutare sulla base di misure e di modelli teorici l’impatto che questa emissione ha sul clima. [...] In tempi ormai remoti la Terra ha subito variazioni climatiche brutali e ben documentate, basti pensare all’era glaciale, variazioni certo non legate all’attività dell’uomo. Lungo l’arco dei secoli la radiazione solare potrebbe subire o avere subito variazioni tali da alterare il clima terrestre ben al di fuori delle competenze del protocollo di Kyoto. Siamo condannati alla navigazione a vista e rimango scettico sia davanti al catastrofismo demagogico e scontato dei profeti di sventura sia verso il futuro radioso dei trionfalisti. [...]Tullio Regge, Effetto serra. Un imprevisto ci salverà, La Stampa, 29/4/2004UNA SOLA delle seguenti affermazioni È AUTORIZZATA dall’articolo citato di Tullio Regge














La risposta corretta e' la '

La valutazione dell’impatto sul clima dell’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera è dubbia e controversa

'.


12 di 94 Domande

Non è una situazione isolata negli annali delle ricerche scientifiche, ma tende a verificarsi con grande frequenza. Andrea Vesalio divenne professore di anatomia a Padova il giorno dopo la laurea conseguita alla facoltà di medicina nel 1537; all’età di ventott’anni aveva prodotto il suo monumentale De Humani Corporis Fabrica e cambiato per sempre il modo di valutare i dati scientifici da parte dei medici. Trecento anni dopo, le fondamentali scoperte nel campo dell’anestesia furono compiute da un gruppo di uomini talmente giovani che, in genere, non avevano nemmeno iniziata la carriera. Il prolungato periodo di studi richiesto ai ricercatori di oggi, insieme alla sofisticata tecnologia della ricerca moderna, rende improbabile che ragazzi di vent’anni riescano ad affermarsi come leader in campo scientifico. [...] Comunque ... gran parte del progresso scientifico sarà inevitabilmente da ascriversi a giovani operatori nel decennio immediatamente successivo alla fine degli studi.
Sherwin B. Nuland, Storia della medicina, Oscar Mondadori 2004

Individuate LA SOLA delle notizie qui riportate che NON È SUFFRAGATA dal testo di Nuland:














La risposta corretta e' la '

Non è capitato spesso che importanti scoperte scientifiche siano state fatte da giovani e giovanissimi

'.


13 di 94 Domande

Non è una situazione isolata negli annali delle ricerche scientifiche, ma tende a verificarsi con grande frequenza. Andrea Vesalio divenne professore di anatomia a Padova il giorno dopo la laurea conseguita alla facoltà di medicina nel 1537; all’età di ventott’anni aveva prodotto il suo monumentale De Humani Corporis Fabrica e cambiato per sempre il modo di valutare i dati scientifici da parte dei medici. Trecento anni dopo, le fondamentali scoperte nel campo dell’anestesia furono compiute da un gruppo di uomini talmente giovani che, in genere, non avevano nemmeno iniziata la carriera. Il prolungato periodo di studi richiesto ai ricercatori di oggi, insieme alla sofisticata tecnologia della ricerca moderna, rende improbabile che ragazzi di vent’anni riescano ad affermarsi come leader in campo scientifico. [...] Comunque ... gran parte del progresso scientifico sarà inevitabilmente da ascriversi a giovani operatori nel decennio immediatamente successivo alla fine degli studi.
Sherwin B. Nuland, Storia della medicina, Oscar Mondadori 2004

L’indagine sulla storia della medicina di Nuland ci suggerisce alcune considerazioni sul nostro presente. Individuate LA SOLA che NON È RIGOROSAMENTE DEDOTTA dal testo: 














La risposta corretta e' la '

E' assolutamente impossibile che oggi un giovane di vent’anni o poco più faccia scoperte innovative in ambito scientifico

'.


14 di 94 Domande

Quale di questi scienziati e filosofi, vissuti tra il 1809 e il 1941, NON HA NULLA A CHE FARE con l’evoluzionismo?














La risposta corretta e' la '

Sören Kierkegaard

'.


15 di 94 Domande

"Sono finiti i nostri giochi...E come l'edificio senza base di quella visione, anche gli alti torrioni ...e questo globo immenso dovrà disfarsi...e svanirà nell'aria senza lasciar fumo di sè. Noi siamo della stoffa di cui son fatti i sogni, e la nostra piccola vita è cinta di sonno."......?...... , La tempesta, atto V
L’opera da cui è tratta la citazione riportata è intitolata La Tempesta. Chi ne è l’autore?














La risposta corretta è la C
La citazione "Sono finiti i nostri giochi...E come l'edificio senza base di quella visione, anche gli alti torrioni ...e questo globo immenso dovrà disfarsi...e svanirà nell'aria senza lasciar fumo di sè. Noi siamo della stoffa di cui son fatti i sogni, e la nostra piccola vita è cinta di sonno." è tratta dall'opera "La Tempesta" di William Shakespeare. Questa affermazione è corretta perché "La Tempesta" è un'opera teatrale scritta da William Shakespeare, considerato uno dei più grandi drammaturghi della storia. La citazione in questione è una delle più celebri dell'opera ed è pronunciata dal personaggio di Prospero, il quale riflette sulla natura effimera della vita e dell'arte. Shakespeare utilizza spesso il tema del sogno e dell'illusione per esplorare la fragilità dell'esistenza umana e la transitorietà delle esperienze. "La Tempesta" è una delle ultime opere di Shakespeare e combina elementi di dramma, commedia e romanzo, mostrando la maestria dell'autore nel trattare temi complessi attraverso un linguaggio poetico e simbolico.

16 di 94 Domande

Quando si parla di «esecutivo» si fa riferimento:














La risposta corretta è la E
La domanda "Quando si parla di «esecutivo» si fa riferimento" ha come risposta corretta "Al Governo". Nel contesto politico-istituzionale, il termine "esecutivo" si riferisce al ramo del governo responsabile dell'attuazione delle leggi e dell'amministrazione dello stato. In molti sistemi politici, l'esecutivo è composto dal capo dello stato, come un presidente o un monarca, e dal capo del governo, come un primo ministro, insieme ai ministri che dirigono i vari dipartimenti governativi. L'esecutivo ha il compito di mettere in pratica le decisioni legislative e di gestire le politiche pubbliche, operando quindi come il braccio operativo dello stato. Questa funzione si distingue dal potere legislativo, che crea le leggi, e dal potere giudiziario, che interpreta le leggi. Pertanto, identificare l'esecutivo con il governo è corretto, poiché il governo è l'entità che esercita il potere esecutivo all'interno di uno stato.

17 di 94 Domande

Oggi, nel terrore del futuro e della perdita d’identità, si tende a rifugiarsi nel passato. Il risultato è la mania del revival o della cosiddetta filologia. O le brutte copie di un’arte ormai lontana nei secoli. Come l’orrenda architettura ellenizzante. [...]
In musica, come in architettura, la creatività è diventata soprattutto una questione di materiali. Mi riferisco alle nuove tecnologie, l’informatica e l’elettronica. E non a caso la tecnologia, pur se in modo superficiale e  commerciale, attrae i musicisti pop, non condizionati dal passato e da un’eredità culturale. Nel territorio classico invece, l’eredità è pesante da portare, e bisogna avere un gran coraggio per staccarsene [...] La pigrizia e il conservatorismo sono la morte della cultura.
Pierre Boulez (dall’intervista su Repubblica del 26/4/2004)

Pierre Boulez, 79 anni, matematico, compositore e direttore d’orchestra, risponde così ad alcune domande sulla situazione della cultura in Europa, oggi. Le sue parole suggeriscono molte riflessioni. Tra quelle qui riportate, individuate LA SOLA CHE È IN POLEMICA con quanto Boulez afferma:














La risposta corretta e' la '

Le nuove tecnologie hanno tolto spazio, o addirittura soffocato la creatività artistica

'.


18 di 94 Domande

Oggi, nel terrore del futuro e della perdita d’identità, si tende a rifugiarsi nel passato. Il risultato è la mania del revival o della cosiddetta filologia. O le brutte copie di un’arte ormai lontana nei secoli. Come l’orrenda architettura ellenizzante. [...]
In musica, come in architettura, la creatività è diventata soprattutto una questione di materiali. Mi riferisco alle nuove tecnologie, l’informatica e l’elettronica. E non a caso la tecnologia, pur se in modo superficiale e  commerciale, attrae i musicisti pop, non condizionati dal passato e da un’eredità culturale. Nel territorio classico invece, l’eredità è pesante da portare, e bisogna avere un gran coraggio per staccarsene [...] La pigrizia e il conservatorismo sono la morte della cultura.
Pierre Boulez (dall’intervista su Repubblica del 26/4/2004)

Alcune parole, sottolineate nell’articolo citato, sono spiegate di seguito. Individuate la definizione ERRATA RISPETTO AL SIGNIFICATO CHE IL TERMINE HA ASSUNTO NEL CONTESTO:














La risposta corretta e' la '

Identità : rapporto di esatta uguaglianza

'.


19 di 94 Domande

Con l’espressione “settore terziario” si indica:














La risposta corretta e' la '

Il settore dell’economia che produce servizi

'.


20 di 94 Domande

Il divorzio è stato introdotto nella legislazione italiana:














La risposta corretta e' la '

Da una legge approvata nel 1970

'.


21 di 94 Domande

 Individua l’abbinamento ERRATO.














La risposta corretta è la A
L'abbinamento errato è "Disfatta francese a Sedan - 1848". La disfatta francese a Sedan avvenne il 1º settembre 1870 durante la guerra franco-prussiana, non nel 1848. Questo evento segnò una sconfitta decisiva per la Francia e portò alla cattura dell'imperatore Napoleone III, contribuendo alla caduta del Secondo Impero Francese e alla proclamazione della Terza Repubblica. L'anno 1848, invece, è noto per le rivoluzioni che attraversarono l'Europa, inclusa la Francia, dove ci fu l'istituzione della Seconda Repubblica dopo l'abdicazione del re Luigi Filippo. Pertanto, l'abbinamento proposto nella domanda è storicamente inaccurato, rendendo corretta la scelta della disfatta di Sedan come l'opzione errata.

22 di 94 Domande

Quale di questi Stati NON è una repubblica?














La risposta corretta e' la '

Svezia

'.


23 di 94 Domande

Qual è l’oggetto di studio dell’entomologia?














La risposta corretta e' la '

Gli insetti

'.


24 di 94 Domande

" Quando Dio creò il mondo, deve aver avuto ragioni ben imperscrutabili per dare al cane una vita cinque volte più breve di quella del suo padrone. [...] Confesso che veder invecchiare un cane al quale voglio bene ha sempre gettato un’ombra sul mio umore [...] Perciò non posso prendermela tanto con quelle persone sensibili che non vogliono saperne di avere un cane pensando al dolore che procurerà loro l’inevitabile distacco.
Però, pensandoci bene, con loro ce l’ho davvero. Nella vita umana è fatale che si paghi ogni gioia con un tributo di dolore, e l’individuo che si proibisce le poche gioie lecite ed eticamente ineccepibili dell’esistenza per paura di dover pagare il conto che il destino prima o poi gli presenterà, non posso in fondo considerarlo altro che un povero essere gretto e meschino. Colui che vuol far l’avaro con la moneta del dolore si ritiri in una soffitta come una vecchia zitella e vi rinsecchisca pian piano come un tubero sterile, che non ha mai portato frutti.
Konrad Lorenz, E l’uomo incontrò il cane, Adelphi 1989
Delle considerazioni qui riportate dell’etologo Konrad Lorenz, Nobel per la medicina nel 1973, UNA È IN CONTRASTO con le tesi sostenute nel testo. Individuatela: 














La risposta corretta e' la '

Se teniamo presente che la vita del cane è breve, ne accetteremo senza soffrire la perdita

'.


25 di 94 Domande

" Quando Dio creò il mondo, deve aver avuto ragioni ben imperscrutabili per dare al cane una vita cinque volte più breve di quella del suo padrone. [...] Confesso che veder invecchiare un cane al quale voglio bene ha sempre gettato un’ombra sul mio umore [...] Perciò non posso prendermela tanto con quelle persone sensibili che non vogliono saperne di avere un cane pensando al dolore che procurerà loro l’inevitabile distacco.
Però, pensandoci bene, con loro ce l’ho davvero. Nella vita umana è fatale che si paghi ogni gioia con un tributo di dolore, e l’individuo che si proibisce le poche gioie lecite ed eticamente ineccepibili dell’esistenza per paura di dover pagare il conto che il destino prima o poi gli presenterà, non posso in fondo considerarlo altro che un povero essere gretto e meschino. Colui che vuol far l’avaro con la moneta del dolore si ritiri in una soffitta come una vecchia zitella e vi rinsecchisca pian piano come un tubero sterile, che non ha mai portato frutti.
Konrad Lorenz, E l’uomo incontrò il cane, Adelphi 1989

Delle riflessioni citate di K. Lorenz si può affermare:
(individuate L’AFFERMAZIONE INFONDATA)














La risposta corretta e' la '

Che sono una condanna della crudeltà umana

'.


26 di 94 Domande

Dobbiamo avere il coraggio di non rinnegare il nostro tempo. Consoliamoci, ogni epoca ha i suoi eroi e i suoi banditi, e nel mondo della finanza non ci si tratta certo con più clemenza che nella selva di Teutoburgo.Protagonisti del nostro tempo non sono i duchi o i condottieri ma gli uomini d’affari, i piccoli trafficanti, gli industriali, i banchieri, gli scrittori - o meglio, siamo tutti noi, e il compito da assumere, o da assolvere, è la nostra vita quotidiana.
Friederich Dürrenmatt, Le scintille del pensiero, ed.Casagrande, 2003 Individuate, tra le seguenti riflessioni, LA SOLA NON CONFORME con il pensiero di Dürrenmatt:














La risposta corretta e' la '

Non ha senso lamentarsi che le lotte nel presente sono dure: sono comunque meno feroci di quelle tra Romani e Barbari

'.


27 di 94 Domande

Quale di queste città è quest’anno Capitale Europea della Cultura?














La risposta corretta e' la '

Genova

'.


28 di 94 Domande

Chi definisce un dittatore un demonio, in segreto lo ammira.Friederich Dürrenmatt, Le scintille del pensiero, ed.Casagrande, 2003
QUALE tra le spiegazioni possibili di questo aforisma È CONVINCENTE?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale sia una spiegazione convincente per l'aforisma di Friederich Dürrenmatt secondo cui chi definisce un dittatore un demonio, in segreto lo ammira, e la risposta corretta è che definire una persona un demonio vuol dire attribuirle una grandezza eccezionale, pur malvagia. Questa risposta è convincente perché l'uso del termine "demonio" implica un riconoscimento di potere e influenza straordinari, anche se usati per scopi negativi. Nel contesto dell'aforisma, l'ammirazione segreta deriva dal riconoscimento della capacità del dittatore di esercitare un controllo e un impatto significativi, caratteristiche che, seppur temute e condannate, suscitano un certo fascino. La grandezza eccezionale, sebbene malvagia, è spesso vista come degna di nota, e ciò può portare a una forma di ammirazione, anche se non dichiarata apertamente. Questo tipo di ammirazione può essere legato alla complessità dell'animo umano, che spesso è attratto da figure potenti e carismatiche, indipendentemente dalla loro moralità.

29 di 94 Domande

Io sono piuttosto prevenuto nei riguardi delle persone, anche bambini piccoli, che hanno paura dei cani. [...]La mia predilezione per i bambini che non hanno paura dei cani e sanno come comportarsi con loro, ha certo una sua ragion d’essere, in quanto la familiarità con gli animali presuppone un’intima confidenza con la natura.
Konrad Lorenz, E l’uomo incontrò il cane, Adelphi 1989

Delle seguenti considerazioni, a prescindere dalla loro veridicità, UNA SOLA PUÒ ESSERE RIGOROSAMENTE DEDOTTA dal testo di Lorenz, etologo, Nobel per la medicina nel 1973.














La risposta corretta e' la '

Lorenz considera con particolare simpatia i bambini che hanno confidenza con la natura

'.


30 di 94 Domande

Io sono piuttosto prevenuto nei riguardi delle persone, anche bambini piccoli, che hanno paura dei cani. [...] La mia predilezione per i bambini che non hanno paura dei cani e sanno come comportarsi con loro, ha certo una sua ragion d’essere, in quanto la familiarità con gli animali presuppone un’intima confidenza con la natura.
Konrad Lorenz, E l’uomo incontrò il cane, Adelphi 1989
Delle seguenti considerazioni, a prescindere dalla loro veridicità, UNA SOLA PUÒ ESSERE RIGOROSAMENTE DEDOTTA dal testo di Lorenz, etologo, Nobel per la medicina nel 1973.














La risposta corretta e' la '

Lorenz considera con particolare simpatia i bambini che hanno confidenza con la natura

'.


31 di 94 Domande

Endocardio e pericardio sono:














La risposta corretta è la A
Endocardio e pericardio sono: membrane di rivestimento del cuore. L’endocardio riveste la superficie interna delle cavità cardiache e delle valvole, è costituito da endotelio e sottile connettivo subendoteliale ed è continuo con l’endotelio dei vasi, contribuendo a un flusso ematico laminare e a ridotta trombogenicità. Il pericardio avvolge esternamente il cuore: comprende un pericardio fibroso resistente e un pericardio sieroso con foglietto parietale e viscerale (epicardio) separati da una cavità con liquido sieroso che riduce l’attrito durante i movimenti cardiaci. Queste caratteristiche giustificano il termine “membrane di rivestimento”, in quanto delimitano e proteggono il cuore dall’interno e dall’esterno, a differenza del miocardio che è lo strato muscolare contrattile. Inoltre, il pericardio stabilizza la posizione del cuore nel mediastino e limita la dilatazione acuta, mentre l’endocardio partecipa all’integrità valvolare; le infiammazioni corrispondenti (endocardite, pericardite) colpiscono proprio queste membrane.

32 di 94 Domande

Una cellula è immersa in una soluzione isotonica. Avviene che:














La risposta corretta è la D
Una cellula è immersa in una soluzione isotonica: l’acqua entra ed esce dalla cellula in ugual misura. In una soluzione isotonica la tonicità, cioè l’osmolarità efficace dovuta ai soluti non permeanti, è uguale a quella del citosol, quindi la pressione osmotica ai due lati della membrana è bilanciata e non esiste un gradiente netto di acqua. L’acqua attraversa comunque la membrana tramite diffusione osmotica (spesso mediata da acquaporine), ma i flussi in ingresso e in uscita sono uguali e si annullano, realizzando un equilibrio dinamico. Per questo il volume cellulare rimane stabile, a differenza di quanto avverrebbe in soluzioni ipotoniche (rigonfiamento) o ipertoniche (shrinking). Se i soluti fossero permeanti, la tonicità effettiva cambierebbe e l’equilibrio si sposterebbe, ma per definizione di isotonicità con soluti non permeanti il flusso netto d’acqua è zero.

33 di 94 Domande

Nel ciclo di Calvin della fotosintesi le molecole di CO2:














La risposta corretta e' la '

Si legano ad uno zucchero a 5 atomi di carbonio

'.


34 di 94 Domande

Le valvole a nido di rondine si trovano:














La risposta corretta e' la '

Nelle vene

'.


35 di 94 Domande

Sono riportati alcuni eventi legati al processo di coagulazione

1. le molecole di fibrina si agglutinano formando un reticolo
2. la protrombina si trasforma in trombina
3. il fibrinogeno si trasforma in fibrina
4. si forma un coagulo

Riconoscere la giusta sequenza con cui tali eventi si susseguono:














La risposta corretta e' la '

 2 – 3 – 1 – 4

'.


36 di 94 Domande

A livello del colon si ha:














La risposta corretta e' la '

Assorbimento di acqua e sali minerali

'.


37 di 94 Domande

La contrazione degli atri del cuore comporta:














La risposta corretta e' la '

La diastole dei ventricoli

'.


38 di 94 Domande

Per trombosi si intende: 














La risposta corretta e' la '

Formazione di coaguli nel cuore o nei vasi sanguigni 

'.


39 di 94 Domande

L’aumento della ventilazione polmonare dipende:














La risposta corretta e' la '

Dall’aumento della concentrazione degli ioni H+ nel sangue

'.


40 di 94 Domande

Gli indigeni dell’Amazzonia utilizzavano il curaro nella fabbricazione delle frecce mortali usate per la caccia. Il curaro si lega irreversibilmente ai recettori sinaptici dell’acetilcolina. La causa prima della morte delle prede era pertanto dovuta: 














La risposta corretta e' la '

Paralisi dei muscoli respiratori

'.


41 di 94 Domande

In una torrida giornata estiva la diuresi di un uomo che non beve:














La risposta corretta e' la '

 Diminuisce perché suda molto

'.


42 di 94 Domande

L’amniocentesi è:














La risposta corretta e' la '

Il prelievo del liquido amniotico per analisi prenatali

'.


43 di 94 Domande

Alcune malattie genetiche dominanti, come la corea di Huntington, hanno un’incidenza più alta delle altre. Ciò perché:














La risposta corretta e' la '

L’evidenza della malattia si manifesta solo in età adulta, quando il portatore si è già riprodotto

'.


44 di 94 Domande

Il genotipo dei maschi della specie umana e di tutti i Mammiferi è definito:














La risposta corretta e' la '

 Emizigote

'.


45 di 94 Domande

Ci sono due gabbiette contenenti ciascuna una coppia di topi simili di laboratorio: in ogni coppia la femmina è nera mentre il maschio è marrone. In un anno la prima coppia ha generato 32 topolini, di cui 15 marroni e 17 neri. La seconda coppia invece 39 topolini tutti neri.
Quale è il genotipo della femmina della 1^ coppia?














La risposta corretta e' la '

Eterozigote dominante

'.


46 di 94 Domande

Quali sono i caratteri recessivi?














La risposta corretta e' la '

Bianco / Corto

'.


47 di 94 Domande

Il cuore di una mucca presenta nel suo insieme














La risposta corretta e' la '

 4 cavità, comunicanti tra loro due a due

'.


48 di 94 Domande

“Il bismuto è l’elemento più pesante del quinto gruppo del sistema periodico, e l’unico del gruppo con carattere metallico; infatti l’azoto e il fosforo sono non metalli, l’arsenico e l’antimonio sono semimetallici.Tutti gli elementi del gruppo possiedono 5 elettroni (2 di tipo s e 3 di tipo p) nell’ultimo livello, cioè con tre elettroni in meno rispetto al gas nobile dello stesso periodo:”Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente














La risposta corretta e' la '

Gli elementi del quinto gruppo hanno tutti carattere non metallico

'.


49 di 94 Domande

“A causa dell’acidità delle piogge, che è aumentata nel XX secolo di più di 30 volte, il pH dei laghi e dei fiumi di USA e Europa è diminuito, nello stesso periodo, da 5,6 a circa 4,9. La pioggia acida si forma nell’atmosfera per reazione dell’acqua con gli ossidi di azoto e di zolfo derivanti soprattutto dalla
combustione del petrolio, che contiene piccole quantità di azoto e di zolfo; la pioggia acida è quindi una soluzione diluita degli acidi solforoso, solforico, nitroso e nitrico.”  Quale delle seguenti affermazioni PUO’ essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dal brano? Nell’acqua della pioggia acida è contenuto HNO3. Il testo dichiara che la pioggia acida si forma per reazione dell’acqua con ossidi di azoto e di zolfo e che essa è una soluzione diluita degli acidi solforoso, solforico, nitroso e nitrico; poiché l’acido nitrico è HNO3, la sua presenza nell’acqua della pioggia acida è direttamente deducibile. Gli NOx atmosferici, in presenza di acqua e ossidanti, portano infatti alla formazione di HNO2 e soprattutto HNO3, che acidificano la pioggia. La conclusione non richiede inferenze ulteriori né dati quantitativi: basta riconoscere la corrispondenza tra “acido nitrico” menzionato nel brano e la sua formula HNO3. L’informazione sul calo di pH e sull’aumento di acidità supporta il contesto ma non è necessaria per identificare HNO3 come componente della soluzione.

50 di 94 Domande

“I composti inorganici costituiti da due soli elementi (composti binari) vengono in genere denominati utilizzando la radice dal secondo elemento della formula, seguita dalla congiunzione “di”, e dal nome del primo elemento; il numero di atomi di ciascun elemento nella formula è indicato con un prefisso (a seconda del caso: mono-, di-, tri- tetra-, penta-, esa-, epta-); il prefisso mono- viene in genere omesso. Ad esempio, Fe2O3 viene chiamato triossido di di ferro, ICl viene denominato cloruro di iodio, ecc. ecc.”
Sulla base delle regole indicate nel testo, quali sono i nomi dei composti P4O6 e N2O5 ?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede i nomi dei composti P?O? e N?O? secondo le regole dei composti binari, e la risposta corretta è esaossido di tetrafosforo e pentaossido di diazoto. La risposta è corretta perché segue le convenzioni di nomenclatura per i composti binari inorganici. Per il composto P?O?, si utilizza la radice "ossido" per l'ossigeno seguito dal prefisso "esa-" per indicare i sei atomi di ossigeno, e "tetrafosforo" per indicare i quattro atomi di fosforo. Analogamente, per N?O?, si usa "ossido" con il prefisso "penta-" per i cinque atomi di ossigeno e "diazoto" per i due atomi di azoto. Queste denominazioni rispettano la regola di indicare il numero di atomi di ciascun elemento con un prefisso e di omettere "mono-" quando c'è un solo atomo di un elemento nel composto.

51 di 94 Domande

“Numerosi sali di cobalto hanno, allo stato solido, sei molecole d’acqua coordinate al catione Co++ ; in generele molecole d’acqua dipolari, coordinate ai cationi, vengono considerate legami ione - dipolo; nel caso inesame, però, i legami tra acqua e Co++ vanno considerati come covalenti molto polarizzati.”
Quale delle seguenti informazioni NON è contenuta nel brano precedente?














La risposta corretta e' la '

Tutti i legami tra acqua e cationi sono covalenti polarizzati 

'.


52 di 94 Domande

Gli eteri si ottengono dalla reazione tra:














La risposta corretta e' la '

Due alcoli, uguali o differenti, con eliminazione di acqua


'.


53 di 94 Domande

“Secondo alcune teorie sull’origine della vita, i primi semplici composti organici si sono formati dalle reazioni tra il vapor d’acqua, il metano, l’ammoniaca, ed altri componenti dell’atmosfera primitiva.
L’energia necessaria per tali reazioni poteva essere fornita dai fulmini e dall’attività vulcanica.”
Quale delle seguenti affermazioni PUO’ essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta e' la '

Le reazioni tra l’acqua e componenti dell’atmosfera primitiva richiedevano energia

'.


54 di 94 Domande

Al crescere della temperatura, la velocità di una reazione chimica














La risposta corretta e' la '

Cresce in ogni caso al crescere della temperatura

'.


55 di 94 Domande

In che rapporto deve essere diluita una soluzione acquosa di un acido forte affinché il pH passi da 4 a 5?














La risposta corretta è la E
La soluzione acquosa di un acido forte deve essere diluita in un rapporto di 1:10 affinché il pH passi da 4 a 5. Il pH è una misura logaritmica della concentrazione degli ioni idrogeno (H?) in soluzione, quindi un aumento di una unità di pH corrisponde a una diminuzione di dieci volte della concentrazione di H?. Quando il pH passa da 4 a 5, la concentrazione degli ioni idrogeno deve essere ridotta di un fattore di 10. Questo significa che la soluzione originale deve essere diluita con acqua in un rapporto di 1:10, poiché la diluizione riduce la concentrazione degli ioni idrogeno nella soluzione, aumentando così il pH. La diluizione 1:10 implica che una parte della soluzione acida viene mescolata con nove parti di acqua, ottenendo così la riduzione desiderata nella concentrazione di H? e l'aumento del pH.

56 di 94 Domande

Nella reazione: 3 Cu + 8 HNO3 → 3 Cu(NO3)2 + 2 NO + 4 H2O














La risposta corretta è la A
Nella reazione: 3 Cu + 8 HNO? ? 3 Cu(NO?)? + 2 NO + 4 H?O, il Cu si ossida. In questa reazione, il rame (Cu) passa dallo stato di ossidazione 0 nello stato elementare a +2 nello ione Cu(NO?)?. Questo cambiamento di stato di ossidazione indica che il rame ha perso elettroni, un processo noto come ossidazione. Nel contesto della reazione, l'acido nitrico (HNO?) agisce come agente ossidante, accettando gli elettroni persi dal rame e riducendosi a monossido di azoto (NO). La reazione è un esempio di redox, dove avviene un trasferimento di elettroni tra le specie chimiche coinvolte. In sintesi, il rame si ossida perché cede elettroni e aumenta il suo stato di ossidazione, mentre l'acido nitrico si riduce accettando questi elettroni.

57 di 94 Domande

Quanti elettroni, protoni e neutroni ha, nell’ordine, lo ione O2-? Tener presente che la massa atomica è 16 uma, e il numero atomico è 8.














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quanti elettroni, protoni e neutroni ha, nell’ordine, lo ione O??, considerando che la massa atomica è 16 uma e il numero atomico è 8, e la risposta corretta è 17, 8, 8. Lo ione O?? è un anione di ossigeno che ha acquisito un elettrone in più rispetto all'atomo neutro, il che significa che ha 9 elettroni. Tuttavia, la domanda sembra riferirsi a un singolo atomo di ossigeno nello ione O??, che ha 10 elettroni (8 del neutro + 2 per la carica 2-), ma probabilmente c'è un errore di trascrizione nella risposta corretta. Il numero atomico di ossigeno è 8, quindi ha 8 protoni. La massa atomica di 16 uma indica che la somma di protoni e neutroni è 16, da cui si deduce che ci sono 8 neutroni. Pertanto, se consideriamo un errore nella risposta fornita, il numero corretto di elettroni per un singolo atomo di ossigeno nello ione O?? dovrebbe essere 10, e non 17.

58 di 94 Domande

Un elettrolita debole:














La risposta corretta e' la '

Non si dissocia mai completamente in soluzione acquosa, ma la dissociazione aumenta se si diluisce la soluzione

'.


59 di 94 Domande

Una molecola di ossigeno (massa atomica 16 uma) pesa:














La risposta corretta è la E
Una molecola di ossigeno (massa atomica 16 uma) pesa 2 ·16 uma. La risposta è corretta perché una molecola di ossigeno è costituita da due atomi di ossigeno legati insieme, formando una molecola di O?. La massa atomica di un singolo atomo di ossigeno è di 16 unità di massa atomica (uma), quindi per calcolare la massa di una molecola di ossigeno, è necessario sommare la massa dei due atomi costituenti. Pertanto, la massa totale di una molecola di ossigeno è 2 volte 16 uma, risultando in 32 uma. Questo calcolo è fondamentale per comprendere le proprietà fisiche e chimiche dei gas, come la densità e il comportamento nelle reazioni chimiche, poiché la massa molecolare determina come le molecole interagiscono tra loro e con altre sostanze.

60 di 94 Domande

Il composto (CH3CH2CH2)3 N è














La risposta corretta è la C
Il composto (CH?CH?CH?)?N è una ammina. Questo composto è un esempio di ammina terziaria, in cui l'atomo di azoto è legato a tre gruppi alchilici, in questo caso tre gruppi propilici (CH?CH?CH?-). Le ammine sono derivati dell'ammoniaca (NH?) in cui uno o più atomi di idrogeno sono sostituiti da gruppi alchilici o arilici. L'atomo di azoto ha una coppia di elettroni non condivisa, che conferisce alle ammine proprietà basiche e la capacità di formare legami a idrogeno. Questa struttura consente al composto di partecipare a reazioni tipiche delle ammine, come l'alchilazione e l'acilazione. Inoltre, la presenza di tre gruppi alchilici conferisce al composto una certa solubilità in solventi organici e un punto di ebollizione relativamente elevato rispetto alle ammine primarie e secondarie con lo stesso numero di atomi di carbonio.

61 di 94 Domande

Il composto inorganico insolubile più abbondante nello scheletro è:














La risposta corretta è la C
Il composto inorganico insolubile più abbondante nello scheletro è Ca?(PO?)?. Questo composto è noto come fosfato di calcio, ed è il principale costituente minerale delle ossa e dei denti nei vertebrati. Nello scheletro, il fosfato di calcio forma cristalli di idrossiapatite, che conferiscono rigidità e resistenza meccanica. La sua insolubilità è fondamentale per la funzione strutturale delle ossa, poiché assicura che il tessuto osseo mantenga la sua integrità nel tempo. Il fosfato di calcio è anche coinvolto nei processi di mineralizzazione ossea, dove viene depositato in forma cristallina all'interno della matrice organica del tessuto osseo. La sua presenza è essenziale per il mantenimento dell'equilibrio del calcio e del fosfato nell'organismo, contribuendo a numerose funzioni fisiologiche.

62 di 94 Domande

Il numero di ossidazione del manganese nel composto Ca(MnO4)2 è:














La risposta corretta e' la '

+7

'.


63 di 94 Domande

Una sola delle seguenti affermazioni a proposito del legame covalente N O N è corretta. Quale?














La risposta corretta e' la '

Non è direzionale

'.


64 di 94 Domande

Una particella alfa è caratterizzata da:














La risposta corretta è la D
La particella alfa è caratterizzata da due cariche positive. Una particella alfa è un nucleo di elio, composto da due protoni e due neutroni. I protoni, essendo particelle con carica positiva, conferiscono alla particella alfa una carica complessiva di +2. I neutroni, invece, non hanno carica elettrica e quindi non influenzano il bilancio complessivo della carica. Le particelle alfa sono emesse durante il decadimento alfa, un processo nucleare comune in cui un nucleo instabile rilascia un nucleo di elio per diventare più stabile. La doppia carica positiva è una caratteristica fondamentale che determina il comportamento delle particelle alfa in campi elettrici e magnetici, influenzando la loro traiettoria e interazioni con la materia. Questa proprietà le rende facilmente rilevabili e utilizzabili in varie applicazioni scientifiche e industriali.

65 di 94 Domande

UNA sola delle seguenti affermazioni a proposito delle ammidi è CORRETTA. Quale?














La risposta corretta è la A
Una sola delle seguenti affermazioni a proposito delle ammidi è corretta: possiedono un gruppo carbonilico. Le ammidi sono composti organici derivati dagli acidi carbossilici in cui il gruppo ossidrilico (-OH) del gruppo carbossilico è sostituito da un gruppo amminico (-NH?, -NHR, o -NR?). Il gruppo carbonilico (C=O) è una caratteristica fondamentale delle ammidi ed è presente in tutti i membri di questa classe di composti. Questo gruppo carbonilico è legato direttamente all'atomo di azoto del gruppo amminico, conferendo alle ammidi proprietà chimiche specifiche, come la capacità di formare legami a idrogeno e di partecipare a reazioni di condensazione. La presenza del gruppo carbonilico è anche ciò che distingue le ammidi da altre classi di composti azotati come le ammine, che non contengono un gruppo carbonilico.

66 di 94 Domande

Un sasso ruota attorno ad un centro fisso trattenuto da un filo lungo 1 m con velocità angolare ω = √10 rad/s. Qual è (entro il 2%) la giusta proposizione (g accelerazione di gravità)?














La risposta corretta è la C
Un sasso ruota attorno ad un centro fisso trattenuto da un filo lungo 1 m con velocità angolare ? = ?10 rad/s. Qual è (entro il 2%) la giusta proposizione (g accelerazione di gravità)? Risposta corretta: è sottoposto ad accelerazione pari a 1 g. Per determinare l'accelerazione centripeta a cui è sottoposto il sasso, si utilizza la formula a = ?²r, dove ? è la velocità angolare e r è il raggio del cerchio, in questo caso 1 m. Sostituendo i valori dati, si ottiene a = (?10)² * 1 = 10 m/s². Questa accelerazione è equivalente all'accelerazione di gravità g, che è approssimativamente 9.81 m/s². Poiché l'approssimazione è entro il 2% (10 m/s² è circa 1.9% maggiore di 9.81 m/s²), si può affermare che l'accelerazione centripeta del sasso è pari a 1 g, confermando che la risposta fornita è corretta.

67 di 94 Domande

Foucault nel 1851 sospese con un filo di 67 m una sfera di 28 kg al soffitto della cupola del Pantheon di Parigi e la fece oscillare per una famosa dimostrazione.Trovate fra le seguenti l’affermazione sicuramente ERRATA.














La risposta corretta e' la '

La frequenza di oscillazione si riduceva con le ore

'.


68 di 94 Domande

Due vettori hanno moduli U e V, e formano tra loro un angolo α. Il prodotto scalare vale:














La risposta corretta è la A
Due vettori hanno moduli U e V, e formano tra loro un angolo ?. Il prodotto scalare vale: U·V·cos(?). Il prodotto scalare tra due vettori è una misura della loro interazione lungo una direzione comune ed è definito come il prodotto dei loro moduli e il coseno dell'angolo compreso tra essi. Questa definizione deriva dalla proiezione di un vettore sull'altro, dove il coseno dell'angolo ? funge da fattore di conversione per determinare quanto di un vettore si "allinea" con l'altro. Matematicamente, se i due vettori sono rappresentati come A e B, il prodotto scalare A·B è dato dalla formula U·V·cos(?), dove U e V sono i moduli di A e B rispettivamente, e ? è l'angolo tra di loro. Questa formula è fondamentale in fisica e ingegneria per calcolare lavori, potenze e altre quantità vettoriali, poiché fornisce un modo per quantificare l'interazione tra vettori in termini di grandezze scalari.

69 di 94 Domande

Un’automobile di massa m scende dalla quota h a velocità costante perché usa i freni, e si porta al livello mare (indichiamo con U l’energia potenziale di gravità e con T l’energia cinetica). In tale situazione:














La risposta corretta e' la '

Non si può applicare il teorema della conservazione dell’energia meccanica

'.


70 di 94 Domande

Una sostanza aeriforme si comporta come un Gas Perfetto se:














La risposta corretta è la A
Una sostanza aeriforme si comporta come un Gas Perfetto se obbedisce alla legge (pressione) • (volume) = costante. Questa affermazione si riferisce alla legge di Boyle, una delle leggi fondamentali dei gas ideali, che stabilisce che per una data quantità di gas a temperatura costante, il prodotto della pressione e del volume rimane costante. I gas perfetti o ideali seguono una serie di leggi, tra cui quella di Boyle, la legge di Charles e la legge di Avogadro, che insieme formano l'equazione di stato dei gas ideali: PV = nRT, dove P è la pressione, V è il volume, n è il numero di moli, R è la costante universale dei gas e T è la temperatura in Kelvin. La legge di Boyle è valida solo quando il gas si comporta idealmente, ovvero quando le interazioni tra le molecole sono trascurabili e il volume delle molecole stesse è irrilevante rispetto al volume del contenitore. In condizioni di bassa pressione e alta temperatura, la maggior parte dei gas reali si avvicina al comportamento ideale, permettendo l'applicazione della legge di Boyle come una buona approssimazione.

71 di 94 Domande

Una scatola di polistirolo (materiale sintetico bianco, leggero, a basso coefficiente di conducibilità termica) contiene 100 g di acqua alla temperatura di 30 °C e viene messa in frigorifero. Dopo 1000 secondi la temperatura è 20 °C:














La risposta corretta e' la '

La variazione di temperatura per unità di tempo è stata di -0,01 °C/s

'.


72 di 94 Domande

Il primo principio della Termodinamica descrive lo scambio di energie fra il Sistema Termodinamico e l’Universo esterno. Le grandezze coinvolte sono: la variazione ?U dell’energia interna U, il lavoro L fatto dal sistema (positivo se esce energia) e il calore Q scambiato (positivo se entra energia). Una sola
affermazione è giusta:














La risposta corretta è la A
Il primo principio della Termodinamica afferma che "?U = 0 se la trasformazione è ciclica". Questo principio, noto anche come principio di conservazione dell'energia, stabilisce che l'energia interna di un sistema termodinamico chiuso rimane costante se il sistema subisce una trasformazione ciclica. In altre parole, in un ciclo completo, l'energia interna del sistema ritorna al suo valore iniziale, poiché l'energia scambiata sotto forma di calore e lavoro si bilancia completamente. Questo significa che, durante un ciclo, l'energia assorbita dal sistema come calore è esattamente uguale all'energia ceduta sotto forma di lavoro, risultando in una variazione totale dell'energia interna pari a zero. Questa proprietà è fondamentale per il funzionamento di macchine termiche e motori, dove i cicli termodinamici vengono sfruttati per convertire energia termica in lavoro meccanico.

73 di 94 Domande

Secondo la legge di Coulomb due cariche uguali, unitarie (nel S.I.) se sono distanti 1 metro si respingono con forza F pari a 9 miliardi di newton circa, per cui:














La risposta corretta e' la '

Se ciascuna carica è 1 mC allora F = 9000 newton

'.


74 di 94 Domande

Siamo in tema di Fisica Atomica. Trovate l’unica affermazione CORRETTA:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di trovare l'unica affermazione corretta in tema di Fisica Atomica e la risposta corretta è che le forze fra nucleoni sono a corto raggio d’azione. Le forze nucleari, note anche come forze nucleari forti, sono responsabili del legame tra protoni e neutroni nel nucleo atomico. Queste forze sono estremamente potenti ma agiscono su distanze molto ridotte, tipicamente dell'ordine di pochi femtometri (1 femtometro = 10^-15 metri), che è all'incirca la dimensione di un nucleo atomico. Al di fuori di questo raggio, l'intensità delle forze nucleari diminuisce rapidamente, rendendole inefficaci a distanze maggiori. Questo comportamento è essenziale per la stabilità del nucleo atomico, poiché impedisce ai nucleoni di interagire fortemente con quelli di altri atomi vicini, garantendo la coesione del nucleo senza influenzare significativamente gli atomi circostanti.

75 di 94 Domande

x e y sono due numeri naturali il cui prodotto dà un numero a e x è il successivo di y.
Quanto vale x2 + y 2?














La risposta corretta e' la '

2a +1

'.


76 di 94 Domande

Il polinomio x 4− 3x 2+ a con a numero reale :














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale sia il valore di a per cui il polinomio x? ? 3x² + a ha come zero x = 2, e la risposta corretta è che ciò avviene quando a è negativo. Per determinare il valore di a, sostituiamo x = 2 nel polinomio e imponiamo che il risultato sia zero: (2)? ? 3(2)² + a = 0. Calcolando, otteniamo 16 ? 12 + a = 0, che semplifica ad a = ?4. Poiché a = ?4 è un numero reale negativo, la risposta è corretta. Questo dimostra che il polinomio ha effettivamente uno zero in x = 2 quando a è negativo, confermando la validità della risposta fornita.

77 di 94 Domande

Il punto (k ; k2 +1) :














La risposta corretta è la A
Il punto (k ; k² + 1) appartiene al semipiano positivo delle y per ogni valore del parametro k. La spiegazione risiede nel fatto che, considerando il punto generico (k ; k² + 1), l'ordinata y è data dall'espressione k² + 1. Poiché k² è il quadrato di un numero reale, esso è sempre maggiore o uguale a zero. Di conseguenza, k² + 1 sarà sempre maggiore o uguale a 1, garantendo che l'ordinata y sia sempre positiva indipendentemente dal valore di k. Questo implica che il punto (k ; k² + 1) si troverà sempre nel semipiano positivo delle y, ovvero la parte del piano cartesiano dove le ordinate sono positive.

78 di 94 Domande

La disequazione https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/75knjehgh486Immagine.jpg :














La risposta corretta è la E
La disequazione rappresentata nell'immagine non ha soluzione. Una disequazione può non avere soluzioni quando, per esempio, il confronto tra le espressioni algebriche risulta impossibile da soddisfare per qualsiasi valore reale della variabile. Questo accade spesso quando si ha un'espressione che porta a risultati assurdi o contraddittori, come ottenere un valore negativo per una quantità che deve essere positiva o zero. Nell'immagine, se la disequazione coinvolge termini che richiedono il superamento di un valore massimo che non può essere raggiunto o che richiede che un quadrato di un numero reale sia negativo, allora possiamo concludere che non ci sono valori reali della variabile che soddisfano la disequazione. In questi casi, la rappresentazione grafica delle funzioni coinvolte non intersecherà mai l'asse delle x in un modo che risolva l'inequazione, confermando che non esistono soluzioni reali.

79 di 94 Domande

Una moneta è lanciata quattro volte. Qual è la probabilità p di ottenere quattro croci sapendo che le prime due volte si è ottenuto croce?














La risposta corretta è la D
Una moneta è lanciata quattro volte. Qual è la probabilità p di ottenere quattro croci sapendo che le prime due volte si è ottenuto croce? La risposta corretta è 1/4. La probabilità richiesta è condizionata dal fatto che le prime due lanci risultano in croce, il che riduce lo spazio degli eventi possibili alle sole combinazioni che iniziano con due croci. Ogni lancio di una moneta ha due esiti possibili, croce o testa, ciascuno con una probabilità di 1/2. Dato che le prime due lanci sono già croce, rimangono solo due lanci da considerare. La probabilità che anche i due lanci rimanenti risultino in croce è data dal prodotto delle probabilità di ottenere croce in ciascuno di questi due lanci, ossia 1/2 * 1/2 = 1/4. Pertanto, la probabilità di ottenere quattro croci, dato che le prime due sono croci, è 1/4.

80 di 94 Domande

I cioccolatini contenuti in una confezione sono di due tipi: fondenti e al latte. Il 70% è di cioccolato fondente e 15 cioccolatini sono invece al latte. Quanti cioccolatini ci sono nella scatola?














La risposta corretta è la C
I cioccolatini contenuti in una confezione sono di due tipi: fondenti e al latte. Il 70% è di cioccolato fondente e 15 cioccolatini sono invece al latte. Quanti cioccolatini ci sono nella scatola? La risposta corretta è 50. Per determinare il numero totale di cioccolatini nella scatola, possiamo utilizzare le informazioni fornite: il 30% dei cioccolatini è al latte, poiché il restante 70% è fondente. Sappiamo che 15 cioccolatini sono al latte, quindi possiamo impostare l'equazione 0,30x = 15, dove x rappresenta il numero totale di cioccolatini. Risolvendo l'equazione, otteniamo x = 15 / 0,30, che risulta in x = 50. Questo calcolo conferma che il numero totale di cioccolatini nella scatola è 50, con 35 cioccolatini fondenti e 15 al latte, rispettando la distribuzione percentuale indicata.

81 di 94 Domande

Dato un rettangolo di base doppia dell'altezza h, il raggio del cerchio equivalente misura:














La risposta corretta è la A
Dato un rettangolo di base doppia dell'altezza h, il raggio del cerchio equivalente misura h√(2/π). Per trovare il raggio del cerchio equivalente a un rettangolo, dobbiamo considerare che un cerchio equivalente ha la stessa area del rettangolo. L'area del rettangolo è data da base per altezza, quindi se la base è il doppio dell'altezza, l'area diventa 2h². L'area di un cerchio è invece data da ?r², dove r è il raggio. Per trovare il raggio del cerchio equivalente, poniamo uguali le due aree: 2h² = ?r². Risolvendo per r, otteniamo r² = (2h²)/?, da cui r = h√(2/?). Questa è la misura del raggio del cerchio che ha la stessa area del rettangolo in questione.

82 di 94 Domande

La funzione inversa di f(x) = (2x-3)/x è espressa dall'equazione:














La risposta corretta è la B
La funzione inversa di f(x) = (2x-3)/x è espressa dall'equazione: x = 3/(2-y). Per trovare l'inversa di una funzione, si inizia scambiando le variabili x e y nell'equazione originale, ottenendo x = (2y-3)/y. Successivamente, si risolve questa equazione per y. Moltiplicando entrambi i lati per y, si ottiene xy = 2y - 3. Portando tutti i termini contenenti y su un lato, si ha xy - 2y = -3. Factorizzando y, si ottiene y(x - 2) = -3. Dividendo entrambi i lati per (x - 2), si trova y = -3/(x - 2). Tuttavia, poiché si cerca l'equazione in termini di x, si scambia nuovamente x e y per ottenere l'inversa finale come x = 3/(2-y), che corrisponde alla risposta corretta indicata.

83 di 94 Domande

Data la funzione y = sen x ristretta all'intervallo [-(π/2);(π/2)]














La risposta corretta è la B
Data la funzione y = sen x ristretta all'intervallo [-(π/2);(π/2)], la risposta corretta è x = arcsen y. La funzione seno, quando ristretta all'intervallo [-(π/2);(π/2)], è una funzione biunivoca, il che significa che è sia iniettiva che suriettiva su questo intervallo. Questo permette di definire una funzione inversa, nota come arcseno, che prende un valore y nel range [-1, 1] e restituisce l'angolo x per il quale sen x = y. Poiché la funzione seno è strettamente crescente nell'intervallo specificato, ogni valore di y ha un unico corrispondente valore di x, garantendo così l'esistenza e l'unicità della funzione inversa. Di conseguenza, per y = sen x con x nell'intervallo [-(π/2);(π/2)], l'inversa è x = arcsen y, confermando la correttezza della risposta.

84 di 94 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


85 di 94 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


86 di 94 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


87 di 94 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


88 di 94 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


89 di 94 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


90 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


91 di 94 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


92 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


93 di 94 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


94 di 94 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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