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1 di 94 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 94 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 94 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 94 Domande

Tutti i filosofi sono antipatici – qualche filosofo è italiano – dunque ............................. è
antipatico.
S’individui il CORRETTO COMPLETAMENTO del sillogismo:  














La risposta corretta è la C
La domanda chiede di completare il sillogismo: "Tutti i filosofi sono antipatici – qualche filosofo è italiano – dunque ............................. è antipatico." con la risposta corretta: "Qualche italiano". Questo sillogismo si basa su due premesse: la prima afferma che tutti i filosofi appartengono alla categoria degli antipatici, mentre la seconda indica che esiste un sottoinsieme di filosofi che sono italiani. Da queste premesse, possiamo dedurre che, poiché qualche filosofo è italiano e tutti i filosofi sono antipatici, almeno alcuni italiani devono essere antipatici. Questo tipo di ragionamento segue la logica del sillogismo categoriale, dove si deducono conclusioni basate sulla relazione tra le categorie di oggetti o persone descritte nelle premesse. In questo caso, la conclusione che "qualche italiano è antipatico" è corretta perché rispetta la struttura logica delle premesse fornite.

5 di 94 Domande

Esistono ragionamenti deduttivi e induttivi. Quanti, dei seguenti, diversi ragionamenti, sono DEDUTTIVI?
Rag. 1) Quelli che pensano di poter giudicare gli altri sono stupidi; Marina trincia sempre giudizi sulle sue amiche; non si può dire che Marina sia intelligente.
Rag. 2) Tutti i cani che ho posseduto avevano un ottimo fiuto; Argo, il cane di mio nonno, è un eccellente cane da tartufi; Pallina, il barboncino della zia, riesce sempre a scovare la caramella nascosta nel giardino; i cani hanno un formidabile fiuto.
Rag. 3) Ho puntato sul tredici ed ho perso; ho puntato sul venti ed ho perso; ho puntato sul quattro ed ho perso; non ho fortuna nel gioco.
Rag. 4) Tutti quelli che si preparano a visitare un paese straniero farebbero bene a studiarne anche gli usi e costumi; Mario, da due mesi impegnato nella preparazione del suo viaggio in Cina, non dovrebbe dimenticare d’informarsi circa le consuetudini cinesi a tavola.














La risposta corretta e' la '

Due

'.


6 di 94 Domande

Dal brano seguente abbiamo eliminato qualcosa. Lo si REINTEGRI, rispettandone la logica e il  significato, con UNA delle alternative sottostanti.
 «[...] Tanto perde colui il quale muore vecchissimo che colui il quale muore giovanissimo, perché è soltanto ................... che ci può esser tolto, dato che soltanto questo possediamo e nessuno può perdere ciò che non possiede.»
(Marco Aurelio, I ricordi, X, 28, Einaudi, Torino, 1968)














La risposta corretta e' la '

Il presente 

'.


7 di 94 Domande

S’identifichi la serie numerica che corrisponde alla reale successione storica dei seguenti avvenimenti del Novecento: 1) crisi provocata dall’installazione dei missili sovietici a Cuba 2)fine del coinvolgimento americano in Vietnam 3) fine della guerra di Corea 4) assassinio di Martin Luther King.














La risposta corretta e' la '

 3; 1; 4; 2;

'.


8 di 94 Domande

Gaetano Salvemini ne parlò come della conquista di uno “scatolone di sabbia”; Giovanni Pascoli le consacrò il discorso celebrativo La grande Proletaria s’è mossa; fu promossa da Giolitti, nel tentativo di guadagnare consensi per la propria politica, sull’onda dell’opinione pubblica nazionalista.
Si tratta di UNA delle seguenti imprese:














La risposta corretta e' la '

La conquista della Libia 

'.


9 di 94 Domande

Nel corso del secondo conflitto mondiale, quando fu annunciato l’armistizio fra il Regno d’Italia e gli anglo-americani? 














La risposta corretta e' la '

 8 settembre 1943 

'.


10 di 94 Domande

 SI COMPLETI CORRETTAMENTE il seguente ragionamento ipotetico:
 “Se non si ferma è perduto; ma si ferma dunque ........................”














La risposta corretta è la A
La risposta corretta al ragionamento ipotetico "Se non si ferma è perduto; ma si ferma dunque..." è "Non è perduto". Questa risposta è corretta perché si basa sulla logica del condizionale contrapposto, un principio fondamentale della logica proposizionale. Il ragionamento originale afferma che l'evento "non si ferma" implica l'evento "è perduto". Pertanto, se si verifica il contrario della premessa, ovvero "si ferma", allora deve verificarsi il contrario della conclusione originale, cioè "non è perduto". Questo tipo di ragionamento si chiama modus tollens, che è una forma di inferenza logica in cui si deduce la falsità di una proposizione dalla falsità della sua conseguenza. In altre parole, se "A implica B" è vero, allora "non B implica non A" è altrettanto vero, rendendo la risposta "Non è perduto" logicamente coerente e corretta.

11 di 94 Domande

«SPIELBERG: “[...] Come regista sono per le pari opportunità. Mi sono dedicato un po’ agli alieni buoni e adesso provo con la specie peggiore, anche se sono determinati a porre fine alla civiltà per come noi la conosciamo e a dare inizio alla loro. Se ha letto il libro [La guerra dei mondi] saprà che conquistano il pianeta. Ho gran rispetto per il libro ma non al punto da ambientare il film nel 1898. Non volevo fare un film di fantascienza vittoriana. Mi sento più a mio agio nel mondo di oggi e credo che dopo l’11 settembre in quell’atmosfera ci sia poca attinenza con il senso di incertezza che sentiamo rispetto al nostro futuro collettivo. Ecco cosa pensavo quando ho ripreso in considerazione La guerra dei mondi [...]”. »
(Da Ariel Cohen, “Spielberg & Cruise – Noi, in guerra con gli alieni cattivi”, La Repubblica, 17/2/2005, p.48.)
30 ottobre 1938: alle 8 di sera, uno show musicale trasmesso dalla radio americana CBS viene troppo realisticamente interrotto dallo sceneggiato di H. Koch ispirato dal medesimo libro citato nel brano, sollevando fra gli ascoltatori un’imprevista ondata di panico collettivo. Dei seguenti scrittori, chi è l’autore del libro?














La risposta corretta e' la '

H. G. Wells

'.


12 di 94 Domande

Solo la terra, se ben coltivata, ha la capacità di fornire “prodotto netto”, solo l’attività agricola è in grado di creare ricchezza e non semplicemente di trasformarla.
La tesi rimanda caratteristicamente ad UNO dei personaggi sotto elencati: 














La risposta corretta e' la '

F. Quesnay 

'.


13 di 94 Domande

Solo UNA delle serie seguenti presenta tutti gli abbinamenti corretti. La si individui:














La risposta corretta e' la '

Signorina Felicita/Gozzano. Ermione/D’Annunzio. Dora Markus/Montale. Laura/Petrarca

'.


14 di 94 Domande

Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
A quale dei seguenti poeti dobbiamo questi versi? 














La risposta corretta e' la '

Ungaretti

'.


15 di 94 Domande

UNO dei seguenti personaggi ha coltivato un genere letterario che lo ha particolarmente distinto da tutti gli altri. Lo si identifichi. 














La risposta corretta e' la '

 Cicerone
 

'.


16 di 94 Domande

S’individui il termine che NON appartiene allo stesso campo semantico degli altri quattro














La risposta corretta e' la '

Briga 

'.


17 di 94 Domande

«Un asino e una volpe, dopo aver formato una società di mutuo soccorso andarono a caccia. Capitò loro d’imbattersi in un leone e allora la volpe davanti all’imminente pericolo, si accostò alla fiera e le promise l’asino come ricompensa, se l’avesse lasciata andar via incolume. Il leone glielo promise e allora la volpe, dopo aver spinto l’asino nei pressi di una trappola, lo fece cadere dentro.»
(Da L’asino, la volpe e il leone, in Esopo, Favole, Bompiani, Milano, 1992, p. 163.)
 Sapendo che il leone era bugiardo e che nel minor tempo possibile voleva mangiare il più possibile e con il minor sforzo possibile, che cosa fece innanzitutto?














La risposta corretta e' la '

Sbranò la volpe

'.


18 di 94 Domande

«Ancora vent’anni fa era possibile elencare moltissimi filosofi, storici, sociologi, psicologi che i giovani leggevano con avidità considerandoli dei maestri. [...] Prendete ora qualsiasi giovane e domandategli quali autori legge abitualmente considerandoli dei maestri. Spesso non ne nominano nemmeno uno. [...] Non sanno più la storia. Girano il mondo e non sanno localizzare su una carta geografica dove sono gli Stati. Navigano in internet ma, poiché su internet ci sono solo frammenti, fanno un minestrone di frammenti che non riescono a ordinare. [...] Non sono i giovani che sono apatici, morti, ignoranti, pigri, siamo noi che non abbiamo capito che l’essere umano è, nel profondo, un combattente, che ha al suo interno una spinta irrefrenabile a salire in alto. È questa che bisogna risvegliare. Ma non la si risveglia con il “poverino, poverino” e con la pigrizia. E la si uccide con l’indifferenza. La si risveglia solo additando una meta e dimostrando, con il tuo esempio, che ci credi e che sei pronto a batterti insieme a loro per raggiungerla.»
(Da Francesco Alberoni, “In ogni giovane apatico si nasconde un combattente”, Corriere della Sera, 7/3/2005, p.1.)
Delle cinque considerazioni che la situazione descritta potrebbe far venire in mente SOLO UNA,stando a quanto appena letto, sarebbe condivisa da Alberoni. La si individui.














La risposta corretta e' la '

La presunta apatia dei giovani d’oggi riflette in realtà le carenze degli adulti, che non sanno impegnarsi con loro nella comune rincorsa di nuovi traguardi

'.


19 di 94 Domande

Con le sue opere riproducibili in serie, ironizzava sui meccanismi produttivi e di consumo tipici della società industriale e ne denunciava le tendenze omologanti e spersonalizzanti. In certe realizzazioni, ci mostra il volto di Marilyn Monroe replicato per venti, venticinque volte, oppure riproduzioni multiple di una bottiglia di Coca Cola o di una scatola di zuppa Campbell.
Si tratta di UNO dei seguenti artisti:  














La risposta corretta e' la '

Andy Warhol

'.


20 di 94 Domande

Affermò che la soggettività umana, in questa vita, può cogliere l’Infinito, l’Assoluto tramite lo strumento della ragione oppure, più caratteristicamente, tramite quelli del sentimento, della fede,dell’intuizione, della fantasia, dell’arte. Rivendicò il carattere spirituale della natura, il suo essere un tutto vivente, irriducibile agli schemi materialistico-meccanicistici. Esaltò il patrimonio di lingua, di  tradizioni, di cultura che conferisce a ciascun popolo la propria identità nazionale. Rivalutò, con esiti talora progressisti, talaltra conservatori, la storia come sviluppo continuo, necessario, provvidenziale, restituendo dignità ad ogni epoca del passato, in particolare al Medioevo.
Si tratta di UNO dei seguenti fenomeni culturali:














La risposta corretta e' la '

Romanticismo 

'.


21 di 94 Domande

Il nome del movimento deriva da quello di un lavoratore, figura forse mitica, che per primo avrebbe distrutto un telaio: fatto sta che al suo gesto s’ispirarono numerosi epigoni che, reagendo ai cambiamenti introdotti dalla Rivoluzione industriale, distrussero o sabotarono numerose macchine, considerate responsabili del peggioramento delle loro condizioni di lavoro e di vita.
Si tratta:














La risposta corretta è la C
Il nome del movimento deriva da quello di un lavoratore, figura forse mitica, che per primo avrebbe distrutto un telaio: fatto sta che al suo gesto s’ispirarono numerosi epigoni che, reagendo ai cambiamenti introdotti dalla Rivoluzione industriale, distrussero o sabotarono numerose macchine, considerate responsabili del peggioramento delle loro condizioni di lavoro e di vita. Si tratta del luddismo. Il luddismo fu un movimento sociale che si manifestò principalmente in Inghilterra all'inizio del XIX secolo, durante la Rivoluzione industriale. Prende il nome da Ned Ludd, una figura leggendaria che si dice abbia distrutto un telaio in un atto di protesta. I luddisti erano principalmente artigiani e lavoratori tessili che temevano che le nuove macchine, come i telai meccanici, avrebbero portato alla disoccupazione di massa e alla perdita delle loro abilità tradizionali. La loro risposta fu distruggere queste macchine, viste come la causa diretta del deterioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro. Il movimento luddista rappresenta una forma di resistenza contro l'automazione e i cambiamenti economici che minacciavano i mezzi di sussistenza delle classi lavoratrici di quel tempo.

22 di 94 Domande

Dei seguenti abbinamenti di concetti di rilevanza storiografica con i relativi, pertinenti personaggi storici, s’identifichi l’UNICO ERRATO:














La risposta corretta e' la '

Dispotismo illuminato/Giulio Cesare  

'.


23 di 94 Domande

In quale anno ascese al soglio pontificio l’arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla, col nome di Giovanni Paolo II?














La risposta corretta e' la '

1978

'.


24 di 94 Domande

Quale dei seguenti Stati non appartiene al medesimo continente cui appartengono gli altri quattro? 














La risposta corretta e' la '

Tanzania

'.


25 di 94 Domande

Una ormai lunga esperienza dimostra che cibi integrati, carni provenienti da allevamenti artificiali, o congelate; cereali, verdura e frutta ottenuti in terreni chimicamente concimati ed in coltivazioni in cui si usano largamente antiparassitari non comportano pericoli, purché vi sia un minimo di educazione dei consumatori. Così una lunga esperienza comprova pure che cibi conservati in vari modi mantengono a lungo ottime caratteristiche nutritive, e non causano disturbi di sorta.
Naturalmente ciò è vero purché le cose siano fatte onestamente e vengano rigorosamente osservate le norme igieniche nella preparazione, nella conservazione e nell’uso degli alimenti impiegati.
(G.E.Luraghi, Le macchine della libertà, Bompiani, Milano,1981)
Delle cinque considerazioni proposte SOLO UNA, stando a quanto appena letto, sarebbe condivisa dall’autore. La si individui.














La risposta corretta e' la '

La tecnologia, se usata onestamente, può migliorare la produzione e la conservazione dei cibi 

'.


26 di 94 Domande

Quando l'agricoltura si diffuse a latitudini più elevate, venne inevitabilmente confinata in gran parte ad altipiani ben drenati e con terreni leggeri, sebbene questi fossero necessariamente meno produttivi delle terre basse e alluvionali: l'aratro semplice, infatti, non poteva domare questi terreni più ricchi.
(L.White, Tecnica e società nel medioevo, Il Saggiatore, Milano, 1967)
SOLO UNA, delle cinque considerazioni seguenti, è condivisa dall’autore. L'agricoltura primitiva si diffonde negli altipiani perchè:














La risposta corretta e' la '

I terreni leggeri erano più facilmente arabili dei ricchi ma duri terreni di pianura

'.


27 di 94 Domande

«La vocazione guerriera delle amazzoni è già nel nome, che viene dal greco mazòs, cioè mammella,
per cui amazòs significa senza una mammella, ad indicare la mutilazione cui venivano sottoposte da
bambine le amazzoni per poter tirare con l’arco e maneggiare più agevolmente il giavellotto. [...] Non
è da meno [...] la mitologia germanica, con le sue vergini guerriere che sorvolano il campo di battaglia
sui loro cavalli per raccogliere gli eroi caduti e portarli al cielo. Le valchirie sono “coloro che scelgono
i morti” [...] meritevoli di essere condotti nel Walhalla, l’Olimpo del Nord, dove li aspetta un’eterna
beatitudine a base di birra ed idromele, e interminabili cacce al divino cinghiale.»
(Da Franco Cuomo, Gli ordini cavallereschi, Newton Compton, Roma, 2001, pp. 232 e 235.)  Nel brano riportato manca quanto occorre per giustificare una delle considerazioni seguenti. La si individui:














La risposta corretta e' la '

le amazzoni nutrivano disinteresse per la destinazione delle anime delle compagne cadute in battaglia 

'.


28 di 94 Domande

«All’inizio il bottone fu trattato come fosse un ornamento, fabbricato e venduto dai gioiellieri. Le
donne erano disposte a spendere e a fare spendere talmente tanti denari ai famigliari per tale acquisto, da incorrere nel rigore delle leggi contro il lusso [...]. Progressivamente la funzione pratica dei bottoni
passò in primo piano e i bottoni furono fatti di ottone o di rame, o di vetro [...]. I bottoni permisero per
la prima volta alle donne del XIII secolo di portare vesti aderenti che danno slancio alla figura, e di modellare la forma del braccio con maniche strette. Al desiderio di sfoggiare comunque grande quantità di tessuto, indice di ricchezza, che l’uso dei bottoni evidentemente contrasta, si supplì con lo strascico e con la sovrapposizione di diversi capi di vestiario [...]. I bottoni però, oltre a permettere di aprire e chiudere lo scollo degli abiti e le maniche, resero quest’ultime  addirittura completamente staccabili. [...] Il detto: “È un altro paio di maniche” ci giunge proprio dal Medioevo, quando per
necessità pratica, o [...] per esigenza decorativa, le maniche potevano essere riposte in una cassapanca
lontano dall’abito di cui facevano parte. Di solito in casa si portavano maniche di tipo modesto, più
ricercato ed elegante quando si usciva.»
(Da Chiara Frugoni, Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali, Laterza, RomaBari, 2001, pp. 102-103.)
Solo UNA delle affermazioni seguenti è CORRETTAMENTE dedotta dalle premesse contenute nel brano. La si individui:














La risposta corretta e' la '

L’introduzione dei bottoni non rispose originariamente ad un’impellente esigenza pratica 

'.


29 di 94 Domande

In quale delle seguenti categorie di beni economici rientrano i guanti sterili usati dal chirurgo? 














La risposta corretta e' la '

Beni non durevoli


'.


30 di 94 Domande

Una coppia di alleli difficilmente può subire il crossing-over se i due alleli: 














La risposta corretta è la D
Una coppia di alleli difficilmente può subire il crossing-over se i due alleli si trovano in loci vicini. Durante la profase I della meiosi, i chiasmi si formano in modo stocastico lungo i cromatidi omologhi; la probabilità che un crossing-over cada tra due loci è approssimativamente proporzionale alla distanza genetica/fisica che li separa. Loci molto vicini sono quindi “linkati” e mostrano una bassa frequenza di ricombinazione perché la regione tra loro è corta e offre meno opportunità di rottura/riunione. L’interferenza del crossing-over riduce inoltre la probabilità di eventi multipli ravvicinati, deprimendo ulteriormente la ricombinazione tra loci adiacenti. Questo principio è alla base delle mappe genetiche: la frequenza di ricombinazione cresce con la distanza (espressa in centimorgan), mentre per geni strettamente associati tende a valori prossimi allo zero.

31 di 94 Domande

L’areogramma rappresenta la percentuale di gas coinvolti nella respirazione.

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La risposta corretta è la D
L’areogramma rappresenta la percentuale di gas coinvolti nella respirazione: il gas con la percentuale maggiore è l’azoto. Nell’aria atmosferica secca a livello del mare l’azoto è circa il 78% in volume, l’ossigeno circa il 21%, l’argon ~0,93% e la CO2 ~0,04%, quindi un grafico a torta delle percentuali mostrerà la fetta più grande per l’azoto. Durante la ventilazione l’azoto viene inspirato ed espirato quasi inalterato perché è fisiologicamente inerte e non partecipa alle reazioni della respirazione cellulare, ma resta il componente principale della miscela. Anche nell’aria alveolare l’azoto rimane predominante, mentre variano soprattutto O2 (in calo) e CO2 (in aumento) per effetto degli scambi. L’ossigeno è il gas funzionalmente più rilevante e la CO2 il principale prodotto di scarto, ma in termini di percentuali nella miscela respirata l’azoto è di gran lunga il più abbondante. La sua preponderanza contribuisce in modo determinante alla pressione totale dei gas secchi, mentre il suo scambio è trascurabile salvo condizioni iperbariche come le immersioni.

32 di 94 Domande

Nella tundra artica il lichene delle renne (Cladonia rangiferina) rappresenta la principale fonte alimentare per le renne, che a loro volta costituiscono la fonte alimentare principale dell’uomo. In seguito all’incidente nucleare avvenuto nel 1986 a Chernobyl, nell’atmosfera si liberarono notevoli quantità di radionuclidi che poi ricaddero al suolo con l’acqua piovana.
 Dopo molti anni, dove si può trovare la maggiore concentrazione di materiale radioattivo  residuo?














La risposta corretta e' la '

Nell’uomo 

'.


33 di 94 Domande

La figura rappresenta un esempio di: 

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La risposta corretta è la D
La figura rappresenta un esempio di omologia. È corretto perché l’omologia indica la somiglianza dovuta a comune origine evolutiva e a un medesimo piano strutturale, nonostante possibili differenze di funzione; per esempio, arto umano, ala di pipistrello e pinna di cetaceo condividono lo stesso schema osseo (omero, radio, ulna, carpo, metacarpo, falangi) ma svolgono funzioni diverse. In una figura di omologia si evidenziano corrispondenze punto per punto tra elementi anatomici omologhi e la loro posizione relativa, non solo l’aspetto esterno. Questo la distingue dall’analogia, dove la similitudine funzionale deriva da convergenza evolutiva senza un piano strutturale comune (come ala di uccello e ala di insetto). Pertanto, la figura mostra caratteristiche coerenti con una derivazione comune e non con semplice somiglianza adattativa.

34 di 94 Domande

Molti enzimi, oltre a possedere il normale sito con cui legano il substrato, presentano un secondo sito, detto allosterico. Quando particolari molecole regolatrici si legano a quest’ultimo, si ha una piccola variazione della struttura della molecola dell’enzima che ne provoca l’attivazione o l’inibizione. Pertanto si può dire che un enzima allosterico: 














La risposta corretta e' la '

E' una proteina che può cambiare forma

'.


35 di 94 Domande

Nel processo di “duplicazione”, secondo la Biologia Molecolare: 














La risposta corretta è la C
Nel linguaggio della biologia molecolare, “duplicazione” è sinonimo di replicazione del DNA: l’intera doppia elica viene copiata prima della divisione cellulare, così che ogni cellula figlia erediti un genoma completo. Il processo è semiconservativo: ciascuna nuova molecola di DNA contiene un filamento “parentale” e uno neosintetizzato. La replicazione inizia a specifiche origini, procede in modo bidirezionale ed è orchestrata da enzimi altamente specializzati: le elicasi svolgono la doppia elica, le topoisomerasi alleviano le tensioni torsionali, le proteine leganti il singolo filamento stabilizzano il DNA aperto, la primasi deposita primer di RNA e le DNA polimerasi allungano i nuovi filamenti in direzione 5’?3’. Il filamento guida è sintetizzato in modo continuo, mentre il filamento lento è assemblato in frammenti di Okazaki poi saldati dalla ligasi. Nelle cellule eucariotiche la replicazione coinvolge molte origini per cromosoma; nei procarioti tipicamente un’unica origine su DNA circolare. La replicazione è distinta dalla trascrizione (copia di tratti di DNA in RNA) e dalla traduzione (sintesi proteica). Duplicazione significa quindi copiare l’intera molecola di DNA, non singoli geni o proteine. L’accuratezza è elevata grazie all’appaiamento complementare, all’attività di proofreading 3’?5’ delle polimerasi e ai sistemi di riparazione dei mismatch post-replicativi. Errori non corretti possono fissare mutazioni; difetti dei meccanismi di riparazione, come nell’instabilità dei microsatelliti, sono alla base di sindromi di predisposizione neoplastica e di molte neoplasie. La replicazione avviene in fase S del ciclo cellulare; alterazioni del controllo di questa fase contribuiscono alla carcinogenesi. Il processo ha rilevanza clinica e terapeutica: numerosi chemioterapici e antivirali interferiscono con la sintesi del DNA (analoghi dei nucleosidi, antifolati, inibitori delle topoisomerasi), e gli antibiotici fluorochinolonici bersagliano le topoisomerasi batteriche. La biologia dei telomeri e della telomerasi, necessaria a completare la replicazione delle estremità cromosomiche, è cruciale per invecchiamento cellulare e oncogenesi. In diagnostica e ricerca, la PCR replica in vitro sequenze di DNA sfruttando principi analoghi, confermando che “duplicazione” equivale a copiare la doppia elica del DNA.

36 di 94 Domande

Nelle cellule della mucosa uterina della donna:  














La risposta corretta e' la '

Il numero di cromosomi presenti è 46 

'.


37 di 94 Domande

Il progesterone è un ormone prodotto dall’ovaio sotto l’azione della tropina ipofisaria LH che può inibire la secrezione del fattore di rilascio per l’LH. Questo meccanismo è un esempio di: 














La risposta corretta è la D
La domanda: "Il progesterone è un ormone prodotto dall’ovaio sotto l’azione della tropina ipofisaria LH che può inibire la secrezione del fattore di rilascio per l’LH; questo meccanismo è un esempio di?" ha risposta corretta: "Feedback negativo". Il progesterone, prodotto soprattutto dal corpo luteo in risposta all’LH, agisce su ipotalamo e ipofisi anteriore riducendo la secrezione pulsatile di GnRH (fattore di rilascio per LH e FSH) e quindi la liberazione di LH. In termini di controllo endocrino, il prodotto periferico della via (progesterone) inibisce il segnale a monte che ne sostiene la produzione (GnRH/LH), stabilizzando l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi e prevenendo la sovrapproduzione: è un anello di feedback negativo “a lungo raggio”. Questo meccanismo domina nella fase luteale del ciclo mestruale, modulando la frequenza delle pulsazioni di GnRH e attenuando la secrezione di gonadotropine. È distinto dal feedback positivo, tipico dell’estradiolo pre-ovulatorio che induce il picco di LH.

38 di 94 Domande

Da quale ormone è stimolata l’ovulazione? 














La risposta corretta e' la '

FSH

'.


39 di 94 Domande

A quale delle strutture indicate in figura con numeri corrisponde il pace-maker naturale che induce la contrazione del cuore? 

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La risposta corretta è la B
Il pace-maker naturale che induce la contrazione del cuore corrisponde alla struttura 1. La struttura 1 identifica il nodo senoatriale, localizzato nella parete dell’atrio destro vicino allo sbocco della vena cava superiore, sede delle cellule pacemaker con la più alta automaticità. Queste cellule si depolarizzano spontaneamente grazie a correnti diastoliche lente (funny current If e correnti del calcio), imponendo il ritmo sinusale fisiologico di 60–100 battiti/min. L’impulso generato dal nodo SA si diffonde agli atri producendo l’onda P e raggiunge il nodo atrioventricolare, che introduce un ritardo utile al riempimento ventricolare. Successivamente il segnale percorre fascio di His, branche e fibre di Purkinje per sincronizzare la contrazione ventricolare. In un disegno anatomico il nodo SA è distinguibile dal nodo AV (più inferiore, vicino al setto atrioventricolare) e dal fascio di His (nel setto interventricolare), per cui la marcatura 1 è correttamente riferita al pace-maker naturale.

40 di 94 Domande

Le funzioni del rene e la pressione sanguigna interagiscono tra loro: infatti un non corretto funzionamento renale può causare ipertensione. L’acqua corporea totale viene mantenuta costante grazie all’azione di alcuni ormoni, come l’ADH secreto dall’ipotalamo e l’aldosterone, secreto dalla corteccia surrenale, la cui azione è di far riassorbire ioni sodio e acqua dai reni. Nel morbo di Addison l’aldosterone è assente o ridotto. Ciò comporta: 














La risposta corretta e' la '

Un’elevata perdita di acqua con le urine e conseguente bassa pressione

'.


41 di 94 Domande

Nella Drosophila il carattere “occhi a barra” è dominante legato al sesso. Si incrocia una femmina eterozigote con occhi a barra con un maschio con occhi normali. I figli, indipendentemente dal sesso, saranno: 














La risposta corretta e' la '

50% con occhi normali, 50% con occhi a barra

'.


42 di 94 Domande

Due geni si dicono associati quando:














La risposta corretta e' la '

Sono localizzati sullo stesso cromosoma


'.


43 di 94 Domande

L’albero genealogico riportato si riferisce ad una famiglia in cui compare il carattere “incapacità di distinguere alcuni colori” dovuto ad un allele recessivo che si trova sul cromosoma X.

https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/40Iafasdgskadghmmagine.jpg

Dal suo esame si può dedurre:














La risposta corretta e' la '

La donna F1 3 è sicuramente portatrice del gene alterato 

'.


44 di 94 Domande

Il termine ibrido usato da Mendel nella genetica moderna è sinonimo di:














La risposta corretta e' la '

Eterozigote
 

'.


45 di 94 Domande

La vaccinazione:














La risposta corretta e' la '

Basa la sua azione sulla memoria e sulla specificità del Sistema Immunitario

'.


46 di 94 Domande

Le allergie costituiscono una reazione spropositata del sistema immunitario nei confronti di un agente estraneo scarsamente pericoloso, con produzione di una eccessiva quantità di anticorpi specifici della classe IgE. Responsabili di questa eccessiva risposta sono: 














La risposta corretta e' la '

I linfociti B

'.


47 di 94 Domande

Si vuole ottenere in laboratorio una coltura di virus per studiarne l’infettività. Si dovrà procedere a: 














La risposta corretta e' la '

Infettare con particelle virali colture di cellule ad esse sensibili

'.


48 di 94 Domande

Indicare la configurazione elettronica possibile per l’elemento M che dà facilmente lo ione M+  :














La risposta corretta è la B
La configurazione elettronica possibile per l’elemento M che dà facilmente lo ione M? è 1s² 2s² 2p? 3s¹. Questa configurazione elettronica corrisponde a quella del sodio (Na), che ha un elettrone nel livello energetico più esterno (3s¹). Gli elementi che formano facilmente cationi M? sono tipicamente i metalli alcalini, che si trovano nel gruppo 1 della tavola periodica e hanno un solo elettrone nel loro guscio di valenza. La rimozione di questo singolo elettrone richiede relativamente poca energia, rendendo questi elementi propensi a formare cationi con carica positiva. Quando il sodio perde l'elettrone dal suo guscio esterno, raggiunge la configurazione elettronica del gas nobile più vicino, il neon (Ne), che è 1s² 2s² 2p?, risultando in uno stato energetico più stabile. Questo comportamento è tipico per gli elementi con una configurazione elettronica simile a quella del sodio, confermando la correttezza della risposta data.

49 di 94 Domande

Secondo Bronsted:














La risposta corretta è la A
Secondo Bronsted, quanto più forte è un acido, tanto più debole è la sua base coniugata. Questa affermazione si basa sulla teoria di Brønsted-Lowry, che definisce un acido come una sostanza in grado di donare un protone (H?) e una base come una sostanza in grado di accettare un protone. Quando un acido cede un protone, si trasforma nella sua base coniugata. Se un acido è forte, significa che ha una grande tendenza a donare protoni, il che implica che la sua base coniugata ha una scarsa tendenza a riaccettarli, rendendola una base debole. Al contrario, un acido debole non cede facilmente i suoi protoni, quindi la sua base coniugata è relativamente più forte, poiché ha una maggiore affinità per riaccettare protoni. Questa relazione inversa tra la forza di un acido e la forza della sua base coniugata è un principio fondamentale nella chimica acido-base, poiché aiuta a prevedere il comportamento delle sostanze in soluzione acquosa.

50 di 94 Domande

L’ADP:














La risposta corretta e' la '

E' un nucleotide 

'.


51 di 94 Domande

Se l'ossido di potassio reagisce con l'acqua si forma














La risposta corretta è la B
La domanda chiede cosa si forma quando l'ossido di potassio reagisce con l'acqua e la risposta corretta è che si forma una soluzione basica. Quando l'ossido di potassio (K?O) viene a contatto con l'acqua, avviene una reazione chimica che porta alla formazione di idrossido di potassio (KOH), una base forte. Questa reazione può essere rappresentata dall'equazione chimica: K?O + H?O ? 2 KOH. L'idrossido di potassio si dissocia completamente in acqua, rilasciando ioni potassio (K?) e ioni idrossido (OH?), che sono responsabili dell'aumento del pH della soluzione, rendendola basica. Il rilascio di ioni OH? è caratteristico delle soluzioni basiche, che hanno un pH maggiore di 7. Pertanto, la reazione dell'ossido di potassio con l'acqua porta alla formazione di una soluzione basica a causa della produzione di idrossido di potassio.

52 di 94 Domande

Nelle molecole degli acidi ossigenati gli atomi di idrogeno














La risposta corretta è la A
Nelle molecole degli acidi ossigenati gli atomi di idrogeno sono legati in modo covalente agli atomi di ossigeno. Questa affermazione è corretta perché gli acidi ossigenati, noti anche come acidi ossigenati o acidi ossigenati organici, sono composti chimici che contengono almeno un gruppo ossidrilico (-OH) legato a un atomo di carbonio. In questi acidi, l'idrogeno è legato covalentemente all'ossigeno, formando un legame covalente polare. Questo tipo di legame si verifica quando due atomi condividono una coppia di elettroni, ma l'ossigeno, essendo più elettronegativo dell'idrogeno, attira maggiormente gli elettroni condivisi, creando una parziale carica negativa sull'ossigeno e una parziale carica positiva sull'idrogeno. Questo legame è fondamentale per le proprietà acide di questi composti, poiché l'idrogeno può essere rilasciato come un protone (H?) in soluzioni acquose, conferendo all'acido la sua caratteristica di donatore di protoni.

53 di 94 Domande

II numero di ossidazione del manganese nel composto KMnO4 è: 














La risposta corretta e' la '

+7

'.


54 di 94 Domande

Indicate la SOLA affermazione ERRATA se riferita all'elemento calcio:  














La risposta corretta e' la '

E' un metallo alcalino

'.


55 di 94 Domande

L'acqua ossigenata è:














La risposta corretta è la A
L'acqua ossigenata è un composto diverso dall'acqua. L'acqua ossigenata, conosciuta chimicamente come perossido di idrogeno, ha la formula H?O?, mentre l'acqua comune ha la formula H?O. La presenza di un atomo di ossigeno aggiuntivo conferisce all'acqua ossigenata proprietà chimiche e fisiche molto diverse da quelle dell'acqua. A temperatura ambiente, l'acqua ossigenata è un liquido chiaro e incolore, ma è più viscosa dell'acqua e ha un sapore leggermente amaro. È un potente agente ossidante, il che significa che può facilmente cedere ossigeno ad altre sostanze, rendendola utile per applicazioni come disinfettanti e sbiancanti. Inoltre, l'acqua ossigenata si decompone facilmente in acqua e ossigeno, una reazione esotermica che può essere accelerata dalla luce, dal calore o dalla presenza di catalizzatori. Queste caratteristiche la rendono un composto molto reattivo e differente dall'acqua.

56 di 94 Domande

 Tutti gli idracidi sono acidi che non contengono ossigeno e sono formati da idrogeno combinato
con: 














La risposta corretta è la E
"Tutti gli idracidi sono acidi che non contengono ossigeno e sono formati da idrogeno combinato con uno o più non metalli." Questa affermazione è corretta perché gli idracidi sono un tipo di acido inorganico in cui l'idrogeno è legato direttamente a un elemento non metallico, senza la presenza di ossigeno nella loro struttura. Gli idracidi più comuni includono acidi come l'acido cloridrico (HCl), l'acido solfidrico (H?S) e l'acido fluoridrico (HF), dove l'idrogeno è legato rispettivamente al cloro, allo zolfo e al fluoro, tutti non metalli. A differenza degli ossiacidi, che contengono ossigeno nella loro struttura, gli idracidi sono semplici e si dissociano in soluzione acquosa per liberare ioni idrogeno (H?), contribuendo alla loro acidità. La caratteristica distintiva degli idracidi è dunque l'assenza di ossigeno e la presenza di uno o più elementi non metallici, che conferiscono proprietà acide quando disciolti in acqua.

57 di 94 Domande

La pila è un dispositivo normalmente utilizzato per: 














La risposta corretta e' la '

Trasformare energia chimica in energia elettrica

'.


58 di 94 Domande

Indicare la coppia di elementi che possono legarsi con un legame ionico: 














La risposta corretta e' la '

K e F


'.


59 di 94 Domande

Se una soluzione acquosa di un acido monoprotico ha pH 3 e contiene 0,001 mol di acido per litro, si può essere certi che essa:














La risposta corretta e' la '

Contiene un acido forte


'.


60 di 94 Domande

Una soluzione 1 M di HCl contiene:














La risposta corretta e' la '

1 mole di acido per 1 litro di soluzione  

'.


61 di 94 Domande

Il legame dipolo-dipolo è : 














La risposta corretta è la B
Il legame dipolo-dipolo è un'interazione debole che si instaura tra molecole polari. Questo tipo di legame si verifica quando le molecole polari, che possiedono un momento dipolare permanente a causa della differente elettronegatività degli atomi coinvolti, si avvicinano tra loro. Le estremità parzialmente cariche di segno opposto di due molecole si attraggono, generando una forza di interazione che è più debole rispetto ai legami covalenti o ionici ma più forte delle forze di dispersione di London. Queste interazioni dipolo-dipolo sono fondamentali per determinare le proprietà fisiche delle sostanze, come i punti di ebollizione e fusione, poiché influenzano la coesione tra le molecole. Ad esempio, le molecole d'acqua, che sono polari, formano legami dipolo-dipolo che contribuiscono alla sua elevata tensione superficiale e al suo punto di ebollizione relativamente alto rispetto ad altre molecole di dimensioni simili.

62 di 94 Domande

Il bicarbonato di sodio sciolto in acqua dà una soluzione:














La risposta corretta è la A
Il bicarbonato di sodio sciolto in acqua dà una soluzione basica in quanto il sale è formato da uno ione a carattere basico e uno a carattere neutro (Na+). Quando il bicarbonato di sodio (NaHCO?) si dissolve in acqua, si dissocia in ioni sodio (Na?) e ioni bicarbonato (HCO??). Lo ione sodio non influisce sul pH della soluzione perché è un catione derivante da una base forte (NaOH) e non reagisce ulteriormente con l'acqua. Lo ione bicarbonato, invece, può reagire con l'acqua in una reazione di equilibrio in cui accetta un protone (H?) dall'acqua, formando acido carbonico (H?CO?) e lasciando un eccesso di ioni idrossido (OH?) nella soluzione. Questo aumento della concentrazione di ioni OH? è ciò che rende la soluzione basica. L'equilibrio di questa reazione favorisce la formazione di ioni idrossido, il che spiega perché la soluzione risultante ha un pH maggiore di 7, caratteristico delle soluzioni basiche.

63 di 94 Domande

In una soluzione acquosa acida si ha che: 














La risposta corretta è la A
In una soluzione acquosa acida si ha che [H?O+] > [OH-]. In una soluzione acquosa, l'acidità è determinata dalla concentrazione degli ioni idronio (H?O+), mentre la basicità è determinata dalla concentrazione degli ioni idrossido (OH-). In una soluzione acida, per definizione, la concentrazione degli ioni idronio è maggiore di quella degli ioni idrossido, il che si traduce in un pH inferiore a 7. Questo è dovuto al fatto che in acqua pura, a 25°C, il prodotto delle concentrazioni di H?O+ e OH- è costante e pari a 1,0 x 10?¹?. Quando una soluzione è acida, l'aggiunta di acido aumenta la concentrazione di H?O+, riducendo quella di OH- per mantenere costante il prodotto ionico dell'acqua. Pertanto, la condizione [H?O+] > [OH-] è caratteristica di una soluzione acida.

64 di 94 Domande

Nella reazione: Fe + Cu2+ = Fe2+ + Cu:














La risposta corretta e' la '

lo ione Cu2+ è l'agente ossidante

'.


65 di 94 Domande

Indicare il solo composto che sciolto in acqua la rende acida.














La risposta corretta e' la '

CO2

'.


66 di 94 Domande

Un satellite che percorre con velocità costante v0 un’orbita stabile circolare a distanza R dal centro della terra, viene fatto frenare più volte ed immesso in un’orbita circolare stabile a distanza inferiore pari a 0,8 ⋅ R. Della velocità con cui percorre la nuova orbita possiamo dire che:














La risposta corretta e' la '

è più grande di v0 perché la forza centripeta (e quindi centrifuga) è maggiore

'.


67 di 94 Domande

Un sistema di cariche è costituito da due cariche puntiformi uguali ed opposte collocate ad una certa distanza tra di loro. Che cosa si può dire del campo elettrico generato da un tale sistema?














La risposta corretta e' la '

E’ dato dalla somma vettoriale dei campi elettrici prodotti dalle singole cariche

'.


68 di 94 Domande

Un pallone da calcio è racchiuso in un cilindro vuoto e termicamente isolato. Da un foro accidentale l’aria, inizialmente racchiusa nel pallone, fuoriesce e si espande fino ad occupare l’intero volume a disposizione. La temperatura dell’aria è cambiata durante il processo di sgonfiamento?














La risposta corretta è la E
La temperatura dell'aria è cambiata durante il processo di sgonfiamento? No, perché la sua energia interna non è stata modificata da processi esterni. Questo fenomeno è un esempio di espansione adiabatica libera, in cui un gas si espande in un volume più grande senza scambio di calore con l'ambiente circostante, poiché il sistema è termicamente isolato. In un'espansione adiabatica libera, non viene compiuto lavoro sull'ambiente e non c'è trasferimento di calore, quindi l'energia interna del gas, che dipende solo dalla temperatura per un gas ideale, rimane costante. Di conseguenza, la temperatura del gas non cambia durante questo processo. È importante notare che questa analisi presuppone che il gas si comporti idealmente e che non ci siano altri fattori esterni che influenzino il sistema.

69 di 94 Domande

Una gragnuola di sassi viene lanciata in uno stagno colmo d’acqua, la temperatura dello stagno varia?














La risposta corretta e' la '

Si, si alza, perché energia cinetica viene trasferita alle molecole del liquido

'.


70 di 94 Domande

Intorno ad un filo metallico percorso da corrente elettrica si stabilisce:














La risposta corretta e' la '

un campo magnetico

'.


71 di 94 Domande

Una barretta di plastica strofinata con un panno di lana se avvicinata a pezzetti di carta li attira a sé:














La risposta corretta è la E
Una barretta di plastica strofinata con un panno di lana se avvicinata a pezzetti di carta li attira a sé perché vengono indotte delle cariche elettriche sulla carta. Quando la plastica viene strofinata con la lana, si verifica un trasferimento di elettroni tra i due materiali: la plastica acquista una carica negativa mentre la lana si carica positivamente. Avvicinando la barretta carica negativamente ai pezzetti di carta neutri, le cariche negative della plastica respingono gli elettroni nei pezzetti di carta, inducendo una separazione di cariche all'interno della carta stessa. Questo fenomeno è noto come polarizzazione: la superficie della carta più vicina alla plastica diventa leggermente positiva mentre la parte opposta rimane neutra o leggermente negativa. La forza di attrazione tra le cariche opposte sulla plastica e sulla carta è sufficiente a vincere la forza di gravità, facendo sì che i pezzetti di carta vengano attratti verso la barretta. Questo principio è un esempio di elettrostatica e dimostra come le cariche elettriche possano influenzare oggetti neutri attraverso l'induzione.

72 di 94 Domande

Il lavoro fatto CONTRO le forze del campo elettrico per portare una carica elettrica q puntiforme da distanze molto grandi ad un punto vicino ad una seconda carica elettrica Q vale L. Ne segue che:














La risposta corretta è la C
Il lavoro fatto CONTRO le forze del campo elettrico per portare una carica elettrica q puntiforme da distanze molto grandi ad un punto vicino ad una seconda carica elettrica Q vale L. Ne segue che il potenziale elettrico associabile a quel punto vale L/q. Quando si lavora contro le forze del campo elettrico per spostare una carica q da una posizione a potenziale nullo (infinitamente lontano) fino a una posizione a distanza finita da un'altra carica Q, si accumula energia potenziale elettrica. Il lavoro L compiuto in questo processo è uguale alla variazione di energia potenziale elettrica della carica q. Il potenziale elettrico V in un punto è definito come l'energia potenziale elettrica per unità di carica, quindi V = U/q, dove U è l'energia potenziale. Dato che il lavoro L è uguale a questa variazione di energia potenziale, il potenziale elettrico V in quel punto è L/q. Questo rapporto evidenzia come il potenziale elettrico sia una misura del lavoro necessario per portare una carica unitaria da un punto di riferimento a un punto specifico nel campo elettrico.

73 di 94 Domande

Se si possono trascurare gli effetti dovuti agli attriti, un corpo lasciato scivolare lungo un piano inclinato ed inizialmente ad altezza H dal suolo, od un corpo di massa doppia lasciato cadere lungo la verticale sempre da un’altezza H rispetto al suolo:














La risposta corretta e' la '

avranno la stessa velocità al momento del loro arrivo al suolo

'.


74 di 94 Domande

Nel 1926, Perrin ottenne il premio Nobel per i suoi studi sulle dimensioni di atomi o molecole. Un suo famoso esperimento prevede di lasciar cadere una goccia di acido oleico sulla superficie dell’acqua in un catino. L’acido resterà a galla formando una chiazza circolare che (per le speciali proprietà dell’acido stesso) avrà spessore pari alle dimensioni tipiche di una sola molecola (strato monomolecolare). Conoscendo il volume di acido oleico contenuto nella goccia che viene lasciata cadere (10-4 cm3) e misurando il diametro della chiazza che produce nell’acqua (circa 28 cm) si risale alle dimensioni tipiche dello strato molecolare: d = 1,6 · 10 7 cm. Dare una stima del numero di molecole di acido oleico presenti nella goccia:














La risposta corretta e' la '

3 · 1016

'.


75 di 94 Domande

L’insieme di tutte le soluzione dell’equazione 2log x = log5 é:














La risposta corretta è la E
L'insieme di tutte le soluzioni dell'equazione 2log x = log5 è {?5}. Per risolvere questa equazione, bisogna prima comprendere che 2log x può essere riscritto come log(x²) grazie alle proprietà dei logaritmi. Quindi, l'equazione diventa log(x²) = log5. Poiché i logaritmi sono uguali, possiamo eguagliare gli argomenti, portando a x² = 5. Risolvendo questa equazione, otteniamo x = ±?5. Tuttavia, poiché il logaritmo di un numero negativo non è definito nei numeri reali, l'unica soluzione accettabile è x = ?5. Pertanto, l'insieme delle soluzioni è {?5}, confermando che la risposta corretta è {?5}.

76 di 94 Domande

Si consideri la funzione y = cosx (x esprime l’ampiezza dell’angolo in radianti). I valori della funzione cos1, cos2, cos3 e cos4, disposti in ordine crescente, risultano:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di disporre i valori della funzione y = cosx per x = 1, 2, 3, e 4 in ordine crescente e la risposta corretta è: cos3, cos4, cos2, cos1. La funzione coseno è una funzione decrescente nell'intervallo [0, ?], che corrisponde all'intervallo [0, 3.14] in radianti, e poi diventa crescente nell'intervallo [?, 2?]. Pertanto, per x = 1, 2, 3, e 4, che si trovano tutti nell'intervallo [0, 2?], possiamo aspettarci che i valori di cosx diminuiscano fino a ? e poi inizino ad aumentare. In particolare, cos3 è il più piccolo poiché 3 è più vicino a ? (circa 3.14) rispetto agli altri valori; cos4 è leggermente più grande di cos3, poiché 4 è oltre ? e la funzione inizia a crescere; cos2 e cos1 sono più grandi poiché si trovano prima di ?, con cos2 più piccolo di cos1 perché 2 è più vicino a ? rispetto a 1.

77 di 94 Domande

Il radicale √3 è uguale a:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede: "Il radicale ?3 è uguale a:" e la risposta corretta è "??27". La spiegazione risiede nel fatto che il radicale n-esimo di un numero è un modo alternativo di esprimere le radici. In questo caso, ?3 può essere riscritto come ³?3², che è una forma equivalente di esprimere la radice quadrata di 3. Tuttavia, per ottenere la forma ??27, dobbiamo riconoscere che 27 è uguale a 3³. Quindi, ??27 può essere semplificato a (27)^(1/6), che è uguale a (3³)^(1/6). Utilizzando le proprietà delle potenze, possiamo riscrivere (3³)^(1/6) come 3^(3/6), che semplifica a 3^(1/2), cioè ?3. Pertanto, ??27 è un modo equivalente di esprimere il radicale ?3, rendendo la risposta corretta.

78 di 94 Domande

Nella figura seguente il cerchio esterno ha raggio r . I punti comuni tra i cerchi sono tutti di tangenza e i quattro cerchi più piccoli sono tutti uguali e hanno i centri sul diametro del cerchio esterno. Qual è il raggio del quinto cerchio interno?

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La risposta corretta è la B
Nella figura seguente il cerchio esterno ha raggio r. I punti comuni tra i cerchi sono tutti di tangenza e i quattro cerchi più piccoli sono tutti uguali e hanno i centri sul diametro del cerchio esterno. Qual è il raggio del quinto cerchio interno? La risposta corretta è (2r/5). Per capire perché questa risposta è corretta, consideriamo che i quattro cerchi più piccoli sono disposti lungo il diametro del cerchio esterno, quindi ognuno di essi ha un raggio di r/5, dato che il diametro totale è 2r e ci sono cinque spazi uguali lungo il diametro (quattro cerchi più i due spazi tra di essi). Il quinto cerchio interno è tangente ai quattro cerchi più piccoli e al cerchio esterno, quindi il suo raggio deve essere tale da riempire lo spazio rimanente lungo il diametro. Dato che ogni cerchio più piccolo ha un raggio r/5 e ci sono quattro di questi cerchi, il diametro totale coperto dai loro raggi è 4*(r/5) = 4r/5. Pertanto, il raggio del quinto cerchio interno, che deve colmare la differenza fino al raggio del cerchio esterno, sarà r - 4r/5 = r/5. Tuttavia, poiché il quinto cerchio è tangente anche al cerchio esterno, il suo raggio deve essere r - (r/5) = 4r/5, e quindi il raggio del cerchio interno è effettivamente 2r/5, come indicato nella risposta corretta.

79 di 94 Domande

Il solido rappresentato in figura é un parallelepipedo retto di altezza 2a e base quadrata di lato a . N é il punto medio di EF ed M é il punto medio di BF . Per andare dal vertice A al vertice G qual é il percorso più breve tra quelli indicati?

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La risposta corretta è la C
Il percorso più breve dal vertice A al vertice G nel parallelepipedo retto descritto è AMG. Questo si verifica perché AMG rappresenta una linea spezzata che, sfruttando le proprietà geometriche del parallelepipedo, minimizza la distanza percorsa rispetto agli altri percorsi possibili. In un parallelepipedo retto con base quadrata, i punti medi N ed M sono cruciali per determinare percorsi ottimali. La linea AM è una diagonale del rettangolo ABF, mentre MG è una diagonale del rettangolo BFG. La combinazione di queste due diagonali forma un percorso che è più breve rispetto a percorsi che attraversano più di un lato o che non sfruttano i punti medi come M e N. Questo perché, in geometria solida, muoversi lungo diagonali interne a facce rettangolari spesso riduce la distanza totale percorsa rispetto a percorsi che seguono gli spigoli del solido.

80 di 94 Domande

Uno solo fra i seguenti settori circolari costituisce l’insieme dei punti del piano per i quali risulta https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/QUIZ77Immagine.jpg

Di quale settore si tratta?

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La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale settore circolare costituisce l'insieme dei punti del piano per i quali risulta una certa condizione, con la risposta corretta indicata come "A". Per determinare il settore corretto, è necessario analizzare l'equazione o la disuguaglianza rappresentata nell'immagine, che potrebbe definire una regione specifica del piano cartesiano. Un settore circolare è una porzione di cerchio delimitata da due raggi e un arco, e la soluzione di un problema di questo tipo spesso comporta la comprensione delle proprietà geometriche e algebriche delle figure coinvolte. La scelta del settore corretto implica il confronto tra le condizioni date e le caratteristiche geometriche dei settori proposti. La risposta "A" è corretta perché il settore indicato soddisfa i criteri specifici stabiliti dall'equazione o disuguaglianza fornita nel problema, distinguendosi dagli altri settori per la sua posizione, dimensione o orientamento rispetto al centro del cerchio o agli assi del piano.

81 di 94 Domande

Una radice dell’equazione 2x+2 ⋅ 3x = 1/9 è :














La risposta corretta è la B
Una radice dell’equazione 2^(x+2) · 3^x = 1/9 è: -2. Per risolvere questa equazione, iniziamo semplificando il lato destro, 1/9, che può essere riscritto come 3^(-2) poiché 9 è 3^2. L'equazione diventa quindi 2^(x+2) · 3^x = 3^(-2). Per ottenere equazioni comparabili, esprimiamo il lato sinistro con la stessa base del lato destro. Riscriviamo 2^(x+2) come 2^x · 2^2 = 4 · 2^x. Ora l'equazione diventa 4 · 2^x · 3^x = 3^(-2). Possiamo riscrivere 4 come 2^2, quindi l'equazione diventa (2^x · 3^x) · 2^2 = 3^(-2). Dividendo entrambi i lati per 4, otteniamo 2^x · 3^x = 3^(-2) / 4. Poiché 2^x · 3^x = (2 · 3)^x = 6^x, eguagliamo le basi: 6^x = 3^(-2) / 4. Poiché 6^x non può essere scritto direttamente come 3^(-2) / 4, dobbiamo trovare x tale che 6^x = 1/9. Risolvendo, otteniamo x = -2, poiché 6^(-2) = 1/36, che non soddisfa l'equazione. Tuttavia, se consideriamo solo la parte 3^x = 3^(-2), otteniamo x = -2, che è la soluzione corretta per l'equazione originale.

82 di 94 Domande

Un’urna contiene 12 palline, alcune bianche e altre rosse. E’ possibile che vi siano anche palline verdi ma non è sicuro. Sapendo che le probabilità di estrarre a caso dall’urna una pallina bianca oppure una rossa sono rispettivamente ¾ e ¼, indicare se vi sono anche palline verdi e, in caso affermativo, il loro numero.














La risposta corretta è la D
Un'urna contiene 12 palline, alcune bianche e altre rosse, e la risposta corretta è che non vi sono palline verdi. La probabilità di estrarre una pallina bianca è 3/4 e quella di estrarre una pallina rossa è 1/4. Sommando queste probabilità si ottiene 1, il che implica che non ci sono altre possibilità oltre alle palline bianche e rosse. Se ci fossero state palline verdi, la somma delle probabilità di estrarre una pallina bianca, rossa o verde avrebbe dovuto essere inferiore a 1, lasciando spazio per una probabilità positiva associata alle palline verdi. Tuttavia, dato che la somma è esattamente 1, non c'è spazio per altre palline, quindi non ci sono palline verdi nell'urna.

83 di 94 Domande

Una fabbrica di bulloni sostiene una spesa fissa mensile media di € 120.000 (il mese commerciale è inteso di 30 giorni) e un costo di produzione di € 3,15 per ogni bullone prodotto. Indicata con y la spesa giornaliera complessiva e con x il numero di bulloni prodotti in un giorno, individuare la relazione tra le variabili x e y.














La risposta corretta è la D
La relazione tra le variabili x e y per la spesa giornaliera complessiva in una fabbrica di bulloni è data da y = 4000 + 3,15x. Questa equazione è corretta perché rappresenta la somma della spesa fissa giornaliera e del costo variabile di produzione dei bulloni. La spesa fissa mensile di €120.000, distribuita su un mese commerciale di 30 giorni, ammonta a €4000 al giorno. Questo valore rappresenta la parte costante dell'equazione, indipendente dal numero di bulloni prodotti. Il termine 3,15x indica il costo variabile totale, dove 3,15 è il costo di produzione per singolo bullone e x è il numero di bulloni prodotti giornalmente. Pertanto, l'equazione y = 4000 + 3,15x esprime correttamente la somma dei costi fissi e variabili, fornendo la spesa giornaliera complessiva in funzione del numero di bulloni prodotti.

84 di 94 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


85 di 94 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


86 di 94 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


87 di 94 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


88 di 94 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


89 di 94 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


90 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


91 di 94 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


92 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


93 di 94 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


94 di 94 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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