Simulazione

Cliccando in alto a destra sul pulsante 2 è possibile "Consegnare", "Salvare e Interrompere", "Salvare e Continuare" il compito.

1 di 92 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 92 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 92 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 92 Domande

Quale dei seguenti composti NON è di natura lipidica?














La risposta corretta e' la '

Chitina

'.


5 di 92 Domande

Il glucosio differisce dal saccarosio perché: 














La risposta corretta è la E
Il glucosio differisce dal saccarosio perché è un monosaccaride. Il glucosio è una delle forme più semplici di zucchero, composto da una singola unità di zucchero, il che lo classifica come monosaccaride. Ha la formula chimica C?H??O? e rappresenta una fonte di energia fondamentale per le cellule. Al contrario, il saccarosio è un disaccaride, formato dall'unione di due monosaccaridi, glucosio e fruttosio, attraverso un legame glicosidico. Questa differenza strutturale implica che il saccarosio debba essere scisso nei suoi componenti monosaccaridici, glucosio e fruttosio, durante la digestione per essere utilizzato dall'organismo. Pertanto, il glucosio, essendo un monosaccaride, non richiede ulteriori processi di scissione per essere assorbito e utilizzato, rendendolo una fonte di energia immediatamente disponibile rispetto al saccarosio.

6 di 92 Domande

Quando si immerge una cellula vegetale in una soluzione ipotonica: 














La risposta corretta e' la '

Si ha un iniziale flusso netto di acqua verso l’interno della cellula 

'.


7 di 92 Domande

Le mappe genetiche possono essere stabilite mediante: 














La risposta corretta e' la '

La frequenza di ricombinazione di geni associati

'.


8 di 92 Domande

Attraverso lo splicing alternativo una cellula può:














La risposta corretta e' la '

Produrre proteine diverse dallo stesso trascritto primario

'.


9 di 92 Domande

I geni che codificano per proteine degli eucarioti differiscono da quelli dei procarioti in quanto soltanto i primi:














La risposta corretta e' la '

Contengono introni 

'.


10 di 92 Domande

Per una proteina formata da 150 amminoacidi, qual è il numero minimo di codoni che deve
avere l’mRNA che l’ha prodotta? 














La risposta corretta e' la '

150

'.


11 di 92 Domande

Il pancreas è una ghiandola: 














La risposta corretta e' la '

Esocrina ed endocrina 

'.


12 di 92 Domande

Indicare la successione anatomica corretta: 














La risposta corretta è la A
Indicare la successione anatomica corretta: la risposta corretta è “Digiuno, ileo, cieco”. Nel tratto intestinale, dopo il duodeno si susseguono il digiuno e poi l’ileo; l’ileo termina alla giunzione ileocecale, dove tramite la valvola ileocecale sbocca nel cieco, primo segmento del colon. Il digiuno è la porzione prossimale dell’intestino tenue, ricca di pliche circolari e con maggiore capacità di assorbimento iniziale, mentre l’ileo è più distale, con lume più piccolo e presenza di placche di Peyer. Anatomicamente il digiuno occupa prevalentemente i quadranti addominali superiori sinistri, l’ileo quelli inferiori destri, con sbocco nel cieco in fossa iliaca destra. La valvola ileocecale regola il passaggio dei contenuti e limita il reflusso dal colon, confermando la progressione fisiologica digiuno ? ileo ? cieco.

13 di 92 Domande

Indicare la frase corretta.














La risposta corretta e' la '

Gli animali ed i funghi sono eterotrofi

'.


14 di 92 Domande

Nei mammiferi l’assorbimento dei principali nutrienti avviene: 














La risposta corretta e' la '

Nel tenue

'.


15 di 92 Domande

Una di queste non è una delle cellule circolanti nel sangue: 














La risposta corretta e' la '

Mastocita  

'.


16 di 92 Domande

Le modificazioni epigenetiche: 














La risposta corretta e' la '

Non determinano cambiamenti nella sequenza del DNA

'.


17 di 92 Domande

Le aneuploidie possono risultare da:














La risposta corretta e' la '

Non disgiunzione

'.


18 di 92 Domande

La nascita della pecora Dolly ha rappresentato il primo caso documentato di:














La risposta corretta è la A
La pecora Dolly è stata il primo mammifero ottenuto mediante trasferimento nucleare da una cellula somatica adulta, dimostrando che il nucleo di una cellula differenziata conserva l’intero patrimonio genetico necessario a riprogrammare lo sviluppo embrionale. La novità non era la “clonazione” in senso lato, già realizzata in precedenza da cellule embrionali o fetali, ma l’uso di un nucleo proveniente da una cellula adulta (una cellula della ghiandola mammaria), riprogrammato all’interno di un ovocita enucleato. Questo processo, detto trasferimento nucleare di cellula somatica, prevede l’asportazione del nucleo dall’ovocita, l’inserimento del nucleo somatico, l’attivazione dell’ovocita e la coltura dell’embrione fino allo stadio idoneo per l’impianto in un utero ricevente. Dolly non era un animale “transgenico” né il prodotto di fecondazione in vitro o di scissione embrionale; era geneticamente quasi identica alla donatrice del nucleo, con eventuali differenze limitate al DNA mitocondriale dell’ovocita ricevente. L’evento ha fornito una prova cruciale della reversibilità funzionale della differenziazione cellulare tramite meccanismi epigenetici, aprendo la strada a concetti poi estesi alla riprogrammazione cellulare e alla medicina rigenerativa. Dal punto di vista biologico e traslazionale, la clonazione riproduttiva tramite trasferimento nucleare ha mostrato limiti importanti: bassissima efficienza, alta frequenza di perdite fetali e neonatali, e anomalie legate a un’incompleta riprogrammazione epigenetica (per esempio disturbi dell’imprinting e della crescita). Per queste ragioni, oltre a questioni etiche sostanziali, la clonazione riproduttiva umana è vietata o fortemente regolamentata in molte giurisdizioni. Il principio di riprogrammazione, invece, ha contribuito allo sviluppo di approcci non riproduttivi, come la derivazione di cellule staminali embrionali tramite trasferimento nucleare o, più diffusamente, la generazione di cellule staminali pluripotenti indotte, che consentono modelli di malattia e prospettive terapeutiche senza creare un individuo clonato. In sintesi, la nascita di Dolly ha rappresentato il primo caso documentato di clonazione di un mammifero a partire dal nucleo di una cellula adulta, segnando una svolta nella biologia dello sviluppo e nelle scienze biomediche.

19 di 92 Domande

La maggior parte dei gatti con mantello arancione è di sesso maschile in quanto: 














La risposta corretta e' la '

 Il gene per il colore arancione del mantello si trova sul cromosoma X 

'.


20 di 92 Domande

Il bardotto nasce dall’incrocio tra: 














La risposta corretta e' la '

Un cavallo e un’asina

'.


21 di 92 Domande

Il fenomeno della resistenza batterica agli antibiotici è causato da:














La risposta corretta è la D
Il fenomeno della resistenza batterica agli antibiotici è causato da: Selezione dei mutanti resistenti operata dall’antibiotico. L’antibiotico non genera nuove mutazioni, ma impone una pressione selettiva su una popolazione eterogenea in cui possono già esistere, per mutazione spontanea o trasferimento genico orizzontale (plasmidi, trasposoni), varianti con meccanismi di resistenza come modifiche del bersaglio, pompe di efflusso o enzimi inattivanti (es. beta-lattamasi). L’esposizione elimina i batteri sensibili e consente la proliferazione dei resistenti, che diventano predominanti. Dosi subletali, terapie incomplete e uso improprio amplificano questa selezione, favorendo anche la diffusione dei geni di resistenza tra specie diverse. In sintesi, l’antibiotico agisce da filtro ecologico che arricchisce i cloni resistenti già presenti o acquisiti.

22 di 92 Domande

 Indicare la sequenza gerarchicamente corretta delle categorie sistematiche:














La risposta corretta e' la '

Phylum – Classe – Ordine – Famiglia – Specie

'.


23 di 92 Domande

Nei topi il colore nero della pelliccia è dominante sul bianco. Dall’accoppiamento di un maschio bianco con una femmina nera omozigote: 














La risposta corretta e' la '

E'impossibile la nascita di un figlio maschio bianco 

'.


24 di 92 Domande

Il grado di variabilità genetica di una popolazione è definito in base: 














La risposta corretta e' la '

Al numero di alleli di ogni gene 

'.


25 di 92 Domande

Nei mammiferi, una malattia ereditaria dovuta a un difetto di un gene mitocondriale: 














La risposta corretta e' la '

Viene ereditata soltanto per via materna 

'.


26 di 92 Domande

Quale delle seguenti affermazioni è corretta? 














La risposta corretta e' la '

Gli autotrofi possono nutrirsi a partire da CO2 e da altre sostanze inorganiche

'.


27 di 92 Domande

Alcuni batteri possono vivere in sorgenti a temperature molto elevate in quanto: 














La risposta corretta e' la '

 I loro enzimi agiscono anche a temperature molto elevate 

'.


28 di 92 Domande

 Gli enzimi possono accelerare una reazione: 














La risposta corretta e' la '

Abbassando l’energia di attivazione
 

'.


29 di 92 Domande

 Quale tipo di cellule è più idoneo per lo studio dei lisosomi?














La risposta corretta e' la '

 i granulociti neutrofili

'.


30 di 92 Domande

I virus a RNA devono disporre in proprio di alcuni enzimi in quanto:














La risposta corretta e' la '

Le cellule ospiti non possiedono enzimi che possano replicare il genoma virale 

'.


31 di 92 Domande

In una specie di anatra il colore del piumaggio è determinato da un gene con tre alleli, due dei quali codominanti ed uno recessivo rispetto agli altri due.
 Quanti fenotipi si possono ottenere e quanti genotipi?














La risposta corretta e' la '

4 fenotipi e 6 genotipi

'.


32 di 92 Domande

Nei ruminanti la presenza della flora batterica intestinale è importante in quanto gli enzimi
batterici e non quelli dei ruminanti sono capaci di: 














La risposta corretta e' la '

Scindere i legami covalenti tra le molecole di glucosio della cellulosa  

'.


33 di 92 Domande

Nel GPL usato come carburante per motori a scoppio la lettera P sta per: 














La risposta corretta e' la '

Propano 

'.


34 di 92 Domande

 Quale dei seguenti composti, a concentrazione 1 M in acqua, provoca il maggiore incremento del punto di ebollizione della soluzione? 














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale dei seguenti composti, a concentrazione 1 M in acqua, provoca il maggiore incremento del punto di ebollizione della soluzione e la risposta corretta è CaCl?. Questo fenomeno si spiega attraverso la proprietà colligativa dell'innalzamento ebullioscopico, che dipende dal numero di particelle solute nella soluzione. Il cloruro di calcio, CaCl?, si dissocia completamente in acqua in tre ioni: un catione Ca²? e due anioni Cl?, per un totale di tre particelle. Questo incremento del numero di particelle rispetto ai soluti che si dissociano in un numero minore di ioni, come NaCl che si dissocia in due ioni, provoca un maggiore aumento del punto di ebollizione. In generale, più alto è il numero di particelle in soluzione, maggiore sarà l'effetto sulle proprietà colligative, come l'innalzamento del punto di ebollizione. Pertanto, tra i composti considerati, CaCl? è quello che causa il maggiore incremento del punto di ebollizione.

35 di 92 Domande

C5H10 è la formula bruta del:














La risposta corretta è la C
La formula bruta del pentene è C?H??. Questo composto appartiene alla classe degli alcheni, che sono idrocarburi insaturi contenenti almeno un doppio legame carbonio-carbonio. La formula generale per gli alcheni è C?H??, dove "n" rappresenta il numero di atomi di carbonio. Nel caso del pentene, "n" è uguale a 5, il che porta a C?H??, confermando che è un alchene con un doppio legame. Esistono diversi isomeri del pentene, come il 1-pentene, il 2-pentene e il 3-metil-1-butene, che differiscono per la posizione del doppio legame o per la ramificazione della catena carboniosa, ma tutti condividono la stessa formula bruta C?H??. Questa caratteristica distintiva degli alcheni li rende facilmente riconoscibili attraverso la loro formula bruta, che segue sempre il rapporto 1:2 tra atomi di carbonio e idrogeno, meno due idrogeni per il doppio legame presente.

36 di 92 Domande

Quale delle seguenti soluzioni è quella più basica? 














La risposta corretta è la A
La soluzione più basica tra quelle proposte è NaOH 1 M. La basicità di una soluzione è determinata dalla concentrazione di ioni idrossido (OH?) che essa può rilasciare in soluzione. L'idrossido di sodio (NaOH) è un composto altamente solubile in acqua e si dissocia completamente, rilasciando un numero elevato di ioni OH?, il che lo rende una base forte. Una soluzione 1 M di NaOH significa che c'è una concentrazione di 1 mole di NaOH per litro di soluzione, il che implica una corrispondente concentrazione di 1 mole di ioni OH? per litro. Questo elevato numero di ioni idrossido conferisce alla soluzione un pH molto alto, tipico delle soluzioni basiche, e la rende più basica rispetto ad altre soluzioni che potrebbero contenere basi deboli o concentrazioni più basse di ioni OH?.

37 di 92 Domande

Una mole di idrogeno (H2 gas) reagisce con una mole di cloro (Cl2 gas) per formare acido
cloridrico (HCl gas). Che volume di HCl (in litri) si forma dalla reazione effettuata alla
temperatura di 0 °C e a pressione atmosferica?  














La risposta corretta e' la '

44,8 litri 

'.


38 di 92 Domande

Le ammidi hanno carattere:














La risposta corretta è la E
Le ammidi hanno carattere neutro. Le ammidi sono composti organici derivati dagli acidi carbossilici in cui il gruppo ossidrilico (-OH) è sostituito da un gruppo amminico (-NH?, -NHR o -NR?). Questa struttura conferisce alle ammidi una stabilità particolare grazie alla risonanza tra il doppio legame carbonio-ossigeno e il legame carbonio-azoto, che riduce la disponibilità dell'azoto a donare un doppietto elettronico, rendendolo meno basico rispetto alle ammine. Inoltre, la presenza del gruppo carbonilico (C=O) non è sufficiente a conferire acidità significativa, poiché il legame peptidico è resistente all'idrolisi e non libera protoni facilmente. Di conseguenza, le ammidi in condizioni normali non si comportano né come acidi né come basi, mantenendo un carattere chimico neutro.

39 di 92 Domande

Indicare quale delle seguenti affermazioni è vera. Se una soluzione è satura di un soluto X: 














La risposta corretta è la E
Una soluzione è satura di un soluto X quando non si può sciogliervi altro soluto X alla stessa temperatura. Una soluzione satura si verifica quando il solvente ha disciolto la massima quantità possibile di soluto a una data temperatura e pressione. In queste condizioni, il soluto disciolto e quello non disciolto raggiungono un equilibrio dinamico, in cui la velocità di dissoluzione del soluto è uguale alla velocità di cristallizzazione. A temperature costanti, l'aggiunta di ulteriore soluto non si dissolve e rimane in eccesso, poiché il solvente ha già raggiunto la sua capacità massima di solubilità. Cambiamenti di temperatura o pressione possono alterare la solubilità, ma a temperatura costante, la saturazione rappresenta il limite massimo di solubilità del soluto nel solvente.

40 di 92 Domande

Qual è il numero di massa di un atomo formato da 11 protoni, 11 elettroni e 12 neutroni?














La risposta corretta è la C
Il numero di massa di un atomo formato da 11 protoni, 11 elettroni e 12 neutroni è 23. Il numero di massa di un atomo è determinato dalla somma dei protoni e dei neutroni presenti nel nucleo, poiché gli elettroni hanno una massa trascurabile rispetto a protoni e neutroni. In questo caso, l'atomo ha 11 protoni e 12 neutroni, quindi la somma di questi due componenti nucleari è 11 + 12, che dà un numero di massa totale di 23. Gli elettroni, essendo particelle con carica negativa che orbitano attorno al nucleo, non influenzano il numero di massa, il quale riflette la massa complessiva del nucleo stesso. Pertanto, il numero di massa è correttamente calcolato come 23, confermando la risposta fornita.

41 di 92 Domande

L’isotopo radioattivo del carbonio usato per la datazione archeologica è costituito da:














La risposta corretta è la E
L'isotopo radioattivo del carbonio usato per la datazione archeologica è costituito da 6 protoni, 8 neutroni, 6 elettroni. Questo isotopo è noto come carbonio-14, indicato con il simbolo ¹?C, ed è una forma instabile del carbonio che si trova naturalmente in piccole quantità nell'atmosfera. La sua instabilità deriva dal fatto che ha due neutroni in più rispetto all'isotopo più comune del carbonio, il carbonio-12, che ha 6 neutroni. I 6 protoni determinano l'identità dell'elemento come carbonio, mentre i 6 elettroni bilanciano la carica positiva dei protoni, rendendo l'atomo neutro. Il carbonio-14 è fondamentale per la datazione radiocarbonica perché, quando un organismo vivente muore, smette di assorbire carbonio, e il carbonio-14 inizia a decadere a un tasso noto, permettendo di stimare l'età dei reperti archeologici fino a circa 50.000 anni.

42 di 92 Domande

Quanti ml di acqua devono essere aggiunti a 150 ml di una soluzione 0,4 M per avere una concentrazione finale pari a 0,1 M?














La risposta corretta e' la '

450

'.


43 di 92 Domande

Quale dei seguenti solventi, aggiunto all’acqua in volumi uguali, NON dà origine ad un sistema a due fasi? 














La risposta corretta e' la '

Alcol etilico

'.


44 di 92 Domande

Quale delle formule seguenti corrisponde ad una generica ammide?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale delle formule seguenti corrisponde a una generica ammide e la risposta corretta è R-CO-NH?. Le ammidi sono composti organici derivati dagli acidi carbossilici in cui il gruppo ossidrilico (-OH) dell'acido è sostituito da un gruppo amminico (-NH?). La struttura generale di un'ammide prevede un gruppo carbonile (C=O) legato a un atomo di azoto, che può essere ulteriormente legato a uno o due gruppi alchilici o arilici. In R-CO-NH?, "R" rappresenta un gruppo alchilico o arilico variabile, mentre "CO" indica il gruppo carbonile e "NH?" il gruppo amminico. Questa configurazione è tipica delle ammidi semplici, che sono importanti per la sintesi di polimeri e come intermedi in reazioni chimiche. Le ammidi mostrano una certa stabilità termica e resistenza all'idrolisi rispetto ad altri derivati degli acidi carbossilici, come esteri e anidridi, a causa della risonanza tra il doppio legame C=O e il doppio legame C-N.

45 di 92 Domande

Lo iodio è un: 














La risposta corretta e' la '

Alogeno

'.


46 di 92 Domande

La formula HPO3 rappresenta: 














La risposta corretta è la E
La formula HPO? rappresenta l'acido metafosforico. L'acido metafosforico è un acido inorganico che deriva dall'acido ortofosforico (H?PO?) attraverso un processo di disidratazione. Quando l'acido ortofosforico perde una molecola d'acqua, si forma l'acido metafosforico, che ha la formula chimica HPO?. Questa molecola è caratterizzata da un solo atomo di idrogeno legato a un gruppo fosforico (PO?), che è una struttura tetraedrica con un atomo di fosforo centrale legato a tre atomi di ossigeno. L'acido metafosforico è meno comune rispetto all'acido ortofosforico, ma è importante in alcune reazioni chimiche e processi industriali. La sua struttura chimica e il processo di formazione spiegano perché la formula HPO? è associata a questo acido specifico.

47 di 92 Domande

Una mole di sostanze diverse che allo stato gassoso si comporti come un gas ideale, nelle stesse condizioni di pressione e di temperatura: 














La risposta corretta è la C
Una mole di sostanze diverse che allo stato gassoso si comporti come un gas ideale, nelle stesse condizioni di pressione e di temperatura, occupa sempre lo stesso volume. Questo principio deriva dalla legge di Avogadro, che stabilisce che volumi uguali di gas diversi, a parità di temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole. Per un gas ideale, una mole di qualsiasi gas occupa un volume di 22,414 litri a condizioni normali di temperatura e pressione (0°C e 1 atm). Questo è possibile perché le particelle di un gas ideale sono considerate puntiformi e non interagiscono tra loro, e la distanza tra le particelle è molto maggiore rispetto alle loro dimensioni. Pertanto, il volume occupato da una mole di gas dipende solo dalle condizioni esterne e non dalla natura chimica del gas stesso.

48 di 92 Domande

L’indicazione Ala-Ala corrisponde a: 














La risposta corretta e' la '

Un dipeptide 

'.


49 di 92 Domande

Quanti grammi di NaOH (PM = 40) si devono sciogliere in 500 ml di acqua per ottenere una
soluzione acquosa 1 M di NaOH? 














La risposta corretta è la E
Quanti grammi di NaOH (PM = 40) si devono sciogliere in 500 ml di acqua per ottenere una soluzione acquosa 1 M di NaOH? La risposta corretta è 20. Per ottenere una soluzione 1 M (molare) di NaOH, è necessario avere 1 mole di NaOH in 1 litro di soluzione. Il peso molare (PM) del NaOH è 40 g/mol, quindi 1 mole di NaOH pesa 40 grammi. Tuttavia, la domanda richiede di preparare solo 500 ml di soluzione, che è la metà di un litro. Pertanto, è necessario utilizzare solo la metà di 40 grammi per ottenere la stessa concentrazione molare in 500 ml, ovvero 20 grammi di NaOH. Sciogliendo 20 grammi di NaOH in 500 ml di acqua, si ottiene una soluzione 1 M, poiché il numero di moli di soluto per litro di soluzione è mantenuto a 1 mole per litro.

50 di 92 Domande

Indicare l’unica equazione bilanciata. 














La risposta corretta è la B
La domanda chiede di indicare l'unica equazione bilanciata, e la risposta corretta è: "4 NH? + 5 O? = 4 NO + 6 H?O". Questa equazione è bilanciata perché il numero di atomi di ciascun elemento è lo stesso su entrambi i lati della reazione. In particolare, ci sono 4 atomi di azoto (N) sia nei reagenti che nei prodotti, poiché 4 molecole di NH? contengono 4 atomi di N e 4 molecole di NO contengono anch'esse 4 atomi di N. Per quanto riguarda gli atomi di idrogeno (H), 4 molecole di NH? contengono un totale di 12 atomi di H, e 6 molecole di H?O contengono anch'esse 12 atomi di H. Infine, per gli atomi di ossigeno (O), ci sono 10 atomi di O nei reagenti (5 molecole di O?) e 10 atomi di O nei prodotti (4 da NO e 6 da H?O). Questo bilanciamento assicura che la legge di conservazione della massa sia rispettata, rendendo l'equazione chimica corretta.

51 di 92 Domande

e 1 kg di etilbenzene fonde a -95 °C, 500 g della stessa sostanza: 














La risposta corretta è la B
La domanda chiede a quale temperatura fondano 500 g di etilbenzene e la risposta corretta è che fondono a -95 °C. La temperatura di fusione di una sostanza pura, come l'etilbenzene, è una proprietà intensiva, il che significa che non dipende dalla quantità di sostanza presente. In altre parole, che si tratti di 1 kg o 500 g, l'etilbenzene fonderà sempre alla stessa temperatura di -95 °C, a condizione che le condizioni di pressione rimangano costanti. Le proprietà intensive sono caratteristiche intrinseche della sostanza e sono determinate dalla natura chimica e fisica del materiale, piuttosto che dalla quantità. Pertanto, ridurre la massa di etilbenzene non influenzerà la sua temperatura di fusione, che rimarrà costante.

52 di 92 Domande

Quale delle seguenti classi di composti non ha struttura polimerica? 














La risposta corretta e' la '

Polieni 

'.


53 di 92 Domande

Quale dei seguenti zuccheri non è riducente:














La risposta corretta è la D
Quale dei seguenti zuccheri non è riducente: saccarosio. Gli zuccheri riducenti sono quelli che hanno un gruppo aldeidico o chetonico libero in grado di agire come agente riducente. Il saccarosio è un disaccaride composto da una molecola di glucosio e una di fruttosio legate attraverso un legame glicosidico tra i carboni anomerici di entrambi i monosaccaridi. Questo legame blocca i gruppi aldeidici e chetonici, impedendo loro di partecipare a reazioni redox. Pertanto, il saccarosio non può ridurre agenti ossidanti come il reagente di Fehling o il reagente di Benedict, a differenza di zuccheri come il glucosio e il maltosio che sono riducenti. La struttura chimica del saccarosio, quindi, è responsabile della sua incapacità di comportarsi come uno zucchero riducente.

54 di 92 Domande

Quale delle seguenti affermazioni equivale a dire: “Non tutti i laureati in Medicina veterinaria fanno il veterinario”. 














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale affermazione equivale a dire: "Non tutti i laureati in Medicina veterinaria fanno il veterinario" e la risposta corretta è: "Vi è almeno un laureato in Medicina veterinaria che non fa il veterinario". Questa affermazione è corretta perché la frase originale implica l'esistenza di almeno un caso in cui la condizione non è soddisfatta, cioè un laureato in Medicina veterinaria che non esercita la professione di veterinario. In logica, l'espressione "non tutti" è equivalente a "almeno uno non", poiché per negare una generalizzazione universale (tutti), basta trovare un singolo controesempio. Pertanto, la risposta "Vi è almeno un laureato in Medicina veterinaria che non fa il veterinario" rappresenta esattamente il controesempio necessario per dimostrare che non tutti i laureati in Medicina veterinaria seguono quella carriera.

55 di 92 Domande

Il 26 luglio 1956 viene nazionalizzato il canale di Suez. Francia, Gran Bretagna ed Israele vanno alla riconquista del Canale, confidando nell’impossibilità dell’Unione Sovietica d’intervenire, perché impegnata in una repressione politico-militare …














La risposta corretta e' la '

In Ungheria

'.


56 di 92 Domande

Nel 1706 nella Torino assediata dai Francesi un sistema di gallerie attorno al Castello può costituire la breccia d’ingresso in città per gli invasori transalpini. Scavano i Francesi per entrare in città, scavano gli assediati per far saltare per aria gli scavatori assedianti e tra i soldati di “contro-mina” (che devono far saltare per aria gli assedianti) vi è chi passerà alla storia come eroe, Pietro Micca, che è in un avamposto mentre i Francesi stanno per sfondare. Allora…














La risposta corretta e' la '

Accende la miccia di due barili di polvere e salta in aria nel cunicolo, che così si richiude uccidendo i Francesi  

'.


57 di 92 Domande

In un ateneo, degli studenti iscritti, il 62% è di sesso maschile, il 36% è fuori corso ed il 9% è lavoratore. Quale delle seguenti affermazioni è necessariamente vera?














La risposta corretta è la D
In un ateneo, degli studenti iscritti, il 62% è di sesso maschile, il 36% è fuori corso ed il 9% è lavoratore. Quale delle seguenti affermazioni è necessariamente vera? C'è almeno uno studente di sesso maschile che non è né lavoratore né fuori corso. Questa affermazione è corretta perché la somma delle percentuali degli studenti fuori corso e lavoratori è 45% (36% + 9%), il che implica che almeno il 55% degli studenti non rientra in queste categorie. Dato che il 62% degli studenti è di sesso maschile, è matematicamente impossibile che tutti gli studenti maschi siano contemporaneamente lavoratori o fuori corso, poiché ciò richiederebbe che almeno il 62% degli studenti rientri in queste categorie, superando il 45% totale. Pertanto, ci deve essere almeno uno studente maschio che non è né lavoratore né fuori corso, rendendo l'affermazione necessariamente vera.

58 di 92 Domande

Negare l'affermazione: ”chi ama la propria città la tiene pulita”














La risposta corretta e' la '

 C'è almeno un cittadino che ama la propria città ma non la tiene pulita

'.


59 di 92 Domande

Se devo scrivere un testo descrittivo in prosa, per stabilire il posto che le parole occupano nella frase, come si compongono le frasi, come le frasi si dispongono a formare un periodo, faccio riferimento alle regole di: 














La risposta corretta e' la '

Sintassi

'.


60 di 92 Domande

La classificazione delle fonti energetiche distingue tra quelle rinnovabili e quelle non rinnovabili.
Indica quale delle seguenti è l’unica non rinnovabile: 














La risposta corretta e' la '

L’energia da gas naturale

'.


61 di 92 Domande

Individua l’informazione scorretta riguardante l’Ulisse di James Joyce: 














La risposta corretta e' la '

Si svolge nel Medio Evo

'.


62 di 92 Domande

Solo una delle seguenti affermazioni è corretta:  














La risposta corretta e' la '

Mazzini visse parte della sua vita in esilio, in Francia, Svizzera, Inghilterra

'.


63 di 92 Domande

In una di queste coppie i due termini NON si possono unire come nelle altre:














La risposta corretta e' la '

Fucile, mano

'.


64 di 92 Domande

Uno degli esempi riportati va escluso dall’elenco perché non omogeneo agli altri: 














La risposta corretta e' la '

Se lo mise in tasca

'.


65 di 92 Domande

Una delle seguenti parole non possiede la curiosa caratteristica delle altre: 














La risposta corretta è la C
La parola che non possiede la curiosa caratteristica delle altre è "Fiuto". Le altre parole nella lista probabilmente condividono una caratteristica comune che può essere fonetica, grammaticale o legata al significato, come ad esempio essere palindromi, avere un certo numero di lettere, o appartenere a una stessa categoria semantica. "Fiuto" non condivide questa caratteristica, distinguendosi dalle altre parole. Per esempio, se le altre parole fossero palindromi, "Fiuto" non lo è, poiché non si legge allo stesso modo da sinistra a destra e viceversa. Identificare la caratteristica comune richiede un'analisi attenta delle parole fornite, ma la risposta evidenzia che "Fiuto" è l'elemento estraneo al gruppo.

66 di 92 Domande

“È la fede degli amanti / come l’araba fenice: / che vi sia, ciascun lo dice; / dove sia, nessun lo sa”
(Pietro Metastasio). Dalla massima del poeta si ricava una sola delle informazioni riportate: 














La risposta corretta e' la '

La fedeltà degli innamorati a parole non è negata da nessuno 

'.


67 di 92 Domande

Il sismografo è uno strumento che registra i terremoti. Il grafico tracciato dal pennino si chiama sismogramma. Indica quali tipi di onde si registrano in un sismogramma. 














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quali tipi di onde si registrano in un sismogramma e la risposta corretta è: "Onde primarie (p) longitudinali, le più veloci, onde secondarie (s) trasversali, veloci ma più lente delle onde primarie, onde superficiali (l) relativamente lente che giungono ultime ai sismografi." Le onde sismiche registrate da un sismografo sono classificate in base alla loro velocità e al modo in cui si propagano attraverso la Terra. Le onde primarie, o onde P, sono onde longitudinali che si muovono più rapidamente e sono le prime a essere rilevate da un sismografo. Seguono le onde secondarie, o onde S, che sono trasversali e si propagano più lentamente rispetto alle onde P. Infine, le onde superficiali, o onde L, viaggiano lungo la superficie terrestre e sono le ultime a essere rilevate, essendo le più lente. La differenziazione tra questi tipi di onde è fondamentale per determinare la localizzazione e l'intensità di un terremoto, poiché la sequenza e la velocità con cui arrivano al sismografo forniscono informazioni cruciali sulla distanza e la potenza dell'evento sismico.

68 di 92 Domande

“C’è concordanza quasi unanime sul fatto che attualmente al cambiamento climatico contribuiscono almeno in parte le attività umane. I limiti delle conoscenze, delle previsioni e dei programmi attuati finora per la riduzione delle emissioni antropiche nocive non devono inficiare, né tanto meno negare la necessità, o quanto meno l’opportunità – per il saggio principio di precauzione – che vengano intraprese iniziative efficaci di contenimento di certe attività potenzialmente dannose.” (Lupia Palmieri-Parotto: “Il clima che cambia”)
Dal brano precedente si può dedurre che: 














La risposta corretta e' la '

Devono essere limitate tutte le attività potenzialmente nocive  

'.


69 di 92 Domande

Lo Yemen si trova in:














La risposta corretta e' la '

Asia

'.


70 di 92 Domande

Completare la frase con l'unico sostantivo pertinente: gli enti locali devono fronteggiare l'attuale crisi _______ nel settore manifatturiero














La risposta corretta e' la '

Dell'indotto 

'.


71 di 92 Domande

Completare la seguente frase con l'unica congiunzione pertinente:
E fin qui, ______ a parlare sia il direttore di un festival culturale che si annuncia imponente, al punto da coinvolgere l'intero Nordest d'Italia, potrebbe sembrare d'essere ancora immersi nella tradizionale filosofia produttiva "made in Veneto":
(D. Fertilio Corriere della sera, 8.4.2010)














La risposta corretta e' la '

Benché 

'.


72 di 92 Domande

Indicare l'unico contrario di eludere tra: 














La risposta corretta e' la '

Affrontare

'.


73 di 92 Domande

Quale dei seguenti fattori NON influenza la temperatura dell’aria a livello locale?  














La risposta corretta e' la '

La longitudine

'.


74 di 92 Domande

Gli squali sono dotati di organi in grado di rilevare debolissimi campi elettrici, sino a valori di 1 µV/m. A che distanza dovremmo porre due piani conduttori paralleli a cui applichiamo una differenza di potenziale di 1,5 mV per avere campi elettrici dell'ordine di quelli rilevati da uno squalo? 














La risposta corretta è la B
Gli squali sono dotati di organi in grado di rilevare debolissimi campi elettrici, sino a valori di 1 µV/m. A che distanza dovremmo porre due piani conduttori paralleli a cui applichiamo una differenza di potenziale di 1,5 mV per avere campi elettrici dell'ordine di quelli rilevati da uno squalo? La risposta corretta è 1,5 km. Per determinare la distanza necessaria tra i due piani conduttori affinché il campo elettrico sia di 1 µV/m, possiamo utilizzare la formula del campo elettrico per una coppia di piani conduttori paralleli: E = V/d, dove E è il campo elettrico, V è la differenza di potenziale e d è la distanza tra i piani. Reimpostando la formula per trovare d, otteniamo d = V/E. Inserendo i valori forniti, V = 1,5 mV = 1,5 × 10?³ V e E = 1 µV/m = 1 × 10?? V/m, troviamo che d = (1,5 × 10?³ V) / (1 × 10?? V/m) = 1,5 × 10³ m, che equivale a 1,5 km. Questa distanza rispetta l'ordine di grandezza richiesto per il campo elettrico rilevabile dagli organi degli squali.

75 di 92 Domande

Le giraffe hanno un collo lungo circa 5 m. Assumendo per il sangue una densità pari a quella dell'acqua, che differenza di pressione ci aspettiamo alla base del collo tra quando la giraffa ha il collo disteso in verticale e quando ha il collo disteso in orizzontale? 














La risposta corretta e' la '

Circa 0,5 atm

'.


76 di 92 Domande

In auto percorriamo un primo tratto in leggera discesa di 100 km alla velocità costante di 100 km/h, e un secondo tratto in salita di 100 km alla velocità costante di 50 km/h. Possiamo affermare che: 














La risposta corretta è la C
In auto percorriamo un primo tratto in leggera discesa di 100 km alla velocità costante di 100 km/h, e un secondo tratto in salita di 100 km alla velocità costante di 50 km/h. Possiamo affermare che: la media delle velocità indicate dal tachimetro durante il moto è circa 66,7 km/h. La risposta è corretta perché la velocità media non si calcola semplicemente facendo la media aritmetica delle due velocità, ma considerando il tempo totale impiegato per percorrere l'intera distanza. Il tempo per il primo tratto è 1 ora (100 km / 100 km/h) e per il secondo tratto è 2 ore (100 km / 50 km/h), per un totale di 3 ore. La distanza complessiva percorsa è 200 km. Pertanto, la velocità media è data dalla formula: velocità media = distanza totale / tempo totale = 200 km / 3 ore = 66,7 km/h. Questo calcolo dimostra che la velocità media ponderata rispetto al tempo è inferiore alla media aritmetica delle due velocità.

77 di 92 Domande

Durante un trasloco abbiamo la necessità di sollevare un pianoforte dalla strada sino a una finestra posta a una altezza di 15 m. Sapendo che il pianoforte ha una massa di 400 kg, quanto impiegherà, come minimo, un motore di 1 kW a portare il pianoforte dalla strada alla finestra? 














La risposta corretta è la B
Durante un trasloco abbiamo la necessità di sollevare un pianoforte dalla strada sino a una finestra posta a una altezza di 15 m; sapendo che il pianoforte ha una massa di 400 kg, quanto impiegherà, come minimo, un motore di 1 kW a portare il pianoforte dalla strada alla finestra? Circa 1 minuto. La risposta è corretta perché per sollevare il pianoforte occorre calcolare il lavoro necessario, che è dato dal prodotto della forza peso (massa per accelerazione di gravità) e l'altezza. La forza peso è 400 kg × 9,81 m/s² = 3924 N. Il lavoro totale è quindi 3924 N × 15 m = 58860 J (joule). Un motore di 1 kW (1000 W) ha una potenza di 1000 J/s. Dividendo il lavoro totale per la potenza del motore, otteniamo il tempo minimo necessario: 58860 J ÷ 1000 J/s = 58,86 s, che è circa 1 minuto. Questo calcolo assume un'efficienza del 100% senza perdite energetiche.

78 di 92 Domande

Una certa quantità di gas perfetto subisce, a partire da uno stato di equilibrio, una trasformazione irreversibile generica, sino a un nuovo stato di equilibrio, caratterizzato da un volume doppio rispetto a quello iniziale e da una pressione pari a metà di quella iniziale. Cosa possiamo dire della temperatura nello stato di equilibrio finale?














La risposta corretta è la D
Una certa quantità di gas perfetto subisce una trasformazione irreversibile, portando a un volume doppio e una pressione pari alla metà di quella iniziale, e la temperatura finale è uguale a quella iniziale. La spiegazione si basa sulla legge dei gas perfetti, espressa dalla formula PV = nRT, dove P è la pressione, V è il volume, n è il numero di moli, R è la costante universale dei gas e T è la temperatura assoluta. Nella situazione descritta, il volume finale è il doppio di quello iniziale (V_f = 2V_i) e la pressione finale è metà di quella iniziale (P_f = 0.5P_i). Sostituendo questi valori nella legge dei gas perfetti, si ottiene 0.5P_i * 2V_i = nRT_f, che si semplifica a P_i * V_i = nRT_f. Poiché l'equazione iniziale era P_i * V_i = nRT_i, risulta che T_f = T_i, dimostrando che la temperatura finale è uguale a quella iniziale, nonostante la trasformazione irreversibile del gas.

79 di 92 Domande

Rientrato in Italia da un viaggio negli USA, alle 11 e 30 ore italiane, Carlo afferma di aver fotografato la Statua della Libertà 27 ore e un quarto prima. Ricordando che la differenza di fuso orario tra New York e l’Italia è di 6 ore in avanti, che ora era a New York al momento della foto? 














La risposta corretta e' la '

2 e 15 

'.


80 di 92 Domande

Un triangolo isoscele ha base lunga 12 e x rappresenta la lunghezza di ciascuno dei due lati uguali. Quale delle seguenti formule esprime l’area S del triangolo in funzione di x?














La risposta corretta è la C
Un triangolo isoscele ha base lunga 12 e x rappresenta la lunghezza di ciascuno dei due lati uguali. Quale delle seguenti formule esprime l’area S del triangolo in funzione di x? La risposta corretta è S = 6 (x²-36)^(1/2). Questa formula è corretta perché l'area di un triangolo può essere calcolata usando la formula A = (base * altezza) / 2. In un triangolo isoscele con base 12 e lati uguali di lunghezza x, l'altezza può essere trovata utilizzando il teorema di Pitagora. Dividendo la base in due segmenti uguali di 6, si forma un triangolo rettangolo con cateti di lunghezza 6 e altezza h, e ipotenusa di lunghezza x. Applicando il teorema di Pitagora, x² = h² + 6², da cui si ricava h = ?(x² - 36). L'area del triangolo è quindi (12 * h) / 2 = 6h, che sostituito con l'espressione per h diventa S = 6?(x² - 36), confermando così la risposta corretta.

81 di 92 Domande

Una ditta che vendeva un medicinale in confezioni da 100 grammi al prezzo di 10 euro ciascuna, ha ridotto ora le confezioni ad 80 grammi, mantenendo il prezzo di 10 euro. Di quanto è aumentato il prezzo del medicinale?  














La risposta corretta e' la '

Del 25%

'.


82 di 92 Domande

Qual è il più grande tra i seguenti numeri 12 3/5, 67/10,501/3,502/3,62/3?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale sia il più grande tra i numeri 12^(3/5), 6^(7/10), 50^(1/3), 50^(2/3), e 6^(2/3), e la risposta corretta è 50^(2/3). Per determinare quale di questi numeri sia il più grande, è utile confrontarli su una base comune. Un metodo efficace è quello di trasformare gli esponenti in una forma decimale per facilitare il confronto. Calcolando i valori approssimativi: 12^(3/5) ? 4.57, 6^(7/10) ? 3.73, 50^(1/3) ? 3.68, 50^(2/3) ? 13.57, e 6^(2/3) ? 3.30. Da questi calcoli risulta evidente che 50^(2/3) è il più grande. Questo perché l'esponente 2/3 applicato a una base relativamente grande come 50 produce un valore significativamente più elevato rispetto agli altri numeri con basi ed esponenti più piccoli.

83 di 92 Domande

Le coordinate dei vertici di un triangolo rispetto ad un sistema di riferimento cartesiano ortonormale nel piano sono (0,0), (1,1), (2,-2). L'area del triangolo è:  














La risposta corretta e' la '

2

'.


84 di 92 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


85 di 92 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

product image













La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


86 di 92 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

product image













La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


87 di 92 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

product image













La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


88 di 92 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

product image













La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


89 di 92 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

product image













La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


90 di 92 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

product image













La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


91 di 92 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

product image













La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


92 di 92 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

product image













La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


Consegna il compito!


Tempo Rimasto 80 minuti!

Dottore, non aggiorni questa pagina prima del completamento della correzione.
Clicchi su "Consegna il Compito" per ottenere la correzione del compito.

consegna v3 il compito