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1 di 74 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 74 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 74 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 74 Domande

«Questo contributo traccia una prima geografia della memoria e dell’impegno antimafia in Italia attraverso il censimento e l’analisi dei nomi delle strade dedicati ad una o più vittime innocenti della violenza mafiosa. A partire dall’inventario «Vivi!» redatto dall’associazione Libera, l’articolo illustra i risultati iniziali di un più ampio lavoro di ricerca che, in assenza di un archivio odonomastico nazionale ufficiale e liberamente consultabile, si basa sulle principali fonti disponibili in internet integrando con tecniche di geocoding: l’Archivio Nazionale degli Stradari Comunali, Open Street Map (completato da funzioni di Geofabrik), Api Bing Maps e, marginalmente, i dati di Googlemaps e di altre fonti.»
(Giuseppe Muti, Gianluigi Salvucci, Odonomastica e vittime innocenti: geografia della memoria antimafia, «Cross» Vol. 6 N° 1 (2020) - DOI: http://dx.doi.org/10.13130/cross-13615)
Qual è l’obiettivo principale della ricerca di cui parla il testo?














La risposta corretta è la A
L'obiettivo principale della ricerca di cui parla il testo è ricavare dalla toponomastica tracce della lotta antimafia. Questa risposta è corretta perché il testo descrive un progetto di ricerca che analizza i nomi delle strade dedicate alle vittime innocenti della violenza mafiosa in Italia. L'obiettivo è creare una "geografia della memoria" che evidenzi l'impegno antimafia attraverso la toponomastica, utilizzando diverse fonti di dati e tecniche di geocoding per superare la mancanza di un archivio odonomastico nazionale ufficiale. L'articolo citato si basa sull'inventario "Vivi!" dell'associazione Libera e integra dati da varie piattaforme come Open Street Map e Bing Maps, dimostrando come la toponomastica possa riflettere e promuovere la memoria storica e l'impegno sociale contro la mafia.

5 di 74 Domande

«Tracce di pesticidi e insetticidi nell'acqua del fiume. Potrebbe essere questa la causa della moria di pesci nel Tevere. Nello specifico sono state rilevate tracce di due differenti tipi di sostanze tossiche: Cipermetrina — utilizzata per zecche e zanzare — in quantità sufficiente per avvelenare i pesci. Il secondo valore fuori norma, su cui sono state richieste ulteriori analisi, è quello rilevato sulle tracce di Clotianidina. L'ipotesi è che il pesticida fosse nel terreno già da tempo e che l'acqua piovana abbia fatto il resto. Resta ancora da chiarire un ultimo aspetto scientifico: lo stato delle branchie dei pesci recuperati. L'ipotesi, ancora da scartare, è che gli esemplari siano morti «soffocati» per l'improvvisa concentrazione di detriti affluiti dai fossi.»
(da «la Repubblica» 10/06/2020)
Qual è lo scopo del testo?














La risposta corretta e' la '

Riferire due possibili ipotesi, che al momento hanno diversi gradi di attendibilità, sulla causa della moria di pesci.

'.


6 di 74 Domande

«Poco tempo dopo la sua fondazione, avvenuta a Roma nel 1977, l’associazione inizia a raccogliere adesioni in tutta Italia, ad avere sedi locali, a denunciare gli esperimenti sugli animali e varie forme di sfruttamento degli animali attraverso manifestazioni di protesta contro gli zoo, i circhi con animali, l’utilizzo di abiti di pelliccia, la caccia. Attualmente è riconosciuta dal Ministero italiano della Salute come associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali, ha 56 sedi locali sul territorio nazionale e conta migliaia di soci.»
(dal sito web dell’associazione)

Di quale organizzazione nazionale parla il testo?














La risposta corretta e' la '

Lega Anti Vivisezione.

'.


7 di 74 Domande

«Le Previsioni macroeconomiche di primavera presentate lunedì dalla Commissione Ue
certificano la frenata. La crescita del Pil nell’Ue e nell’area dell’euro è prevista al 2,7% nel 2022 e al 2,3% nel 2023 in calo rispetto al 4% e al 2,8% (2,7% nell’area dell’euro), rispettivamente, delle previsioni del febbraio scorso. Per l’Italia la crescita sarà del 2,4% quest’anno e dell’1,9% il prossimo, in calo rispetto al 4,1% e al 2,3% delle previsioni dello scorso febbraio.»
(«Corriere della sera» 16/05/2022)
Che cosa è il Pil?














La risposta corretta è la A
Che cosa è il Pil? Il Pil è il valore di beni e servizi prodotti in un Paese in un certo periodo. Questa definizione è corretta perché il Prodotto Interno Lordo (Pil) è una misura economica che quantifica il totale dei beni e servizi finali prodotti all'interno dei confini di un Paese in un determinato periodo di tempo, solitamente un anno o un trimestre. È un indicatore chiave della performance economica di una nazione e viene utilizzato per confrontare la crescita economica tra diversi periodi o tra diverse economie. Il Pil può essere calcolato usando tre approcci principali: il metodo della produzione, che somma il valore aggiunto di tutte le industrie; il metodo della spesa, che calcola la somma di consumi, investimenti, spese pubbliche ed esportazioni nette; e il metodo del reddito, che somma tutti i redditi generati dalla produzione di beni e servizi, inclusi salari e profitti. Un Pil in crescita indica generalmente un'economia in espansione, mentre un Pil in calo può segnalare una recessione.

8 di 74 Domande

Una mosca ha 6 zampe e 2 ali. Una capra ha 4 zampe e non ha ali. Una gallina ha 2 zampe e 2 ali. Si vogliono prendere 7 animali, scelti tra queste tre specie, in modo che in tutto abbiano 24 zampe e 12 ali. Quante galline bisogna prendere?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quanti galline bisogna prendere tra mosche, capre e galline per avere 24 zampe e 12 ali in totale, e la risposta corretta è 4. Per risolvere il problema, consideriamo le equazioni che rappresentano le zampe e le ali: sia x il numero di mosche, y il numero di capre e z il numero di galline. Abbiamo x + y + z = 7 (numero totale di animali), 6x + 4y + 2z = 24 (zampe totali) e 2x + 2z = 12 (ali totali). Dall'equazione delle ali, semplificando, otteniamo x + z = 6. Sottraendo questa dall'equazione del numero totale di animali, y = 1. Sostituendo y = 1 nell'equazione delle zampe, 6x + 2z = 20. Risolvendo il sistema con x + z = 6 e 6x + 2z = 20, otteniamo x = 2 e z = 4. Quindi, bisogna prendere 4 galline per soddisfare le condizioni del problema.

9 di 74 Domande

Un'azienda identifica ciascuno dei propri prodotti con un codice di 8 caratteri alfanumerici con le seguenti proprietà:
- i primi tre caratteri sono lettere;
- ogni cifra pari è immediatamente seguita da una lettera;
- ogni cifra dispari è immediatamente preceduta da due lettere.
Qual è l'unico dei codici proposti che ha tutte le tre proprietà?














La risposta corretta e' la '

ATLPR78V.

'.


10 di 74 Domande

In una città esattamente il 44% delle famiglie ha animali domestici. Qual è il rapporto tra il numero di famiglie della città con animali domestici e il numero di famiglie senza?














La risposta corretta e' la '

11/14.

'.


11 di 74 Domande

I numeri a, b e c sono tre interi positivi consecutivi, ordinati dal minore al maggiore. Quale è il maggiore dei numeri proposti?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale sia il maggiore dei numeri proposti dato che a, b e c sono tre interi positivi consecutivi, ordinati dal minore al maggiore, e la risposta corretta è a + 2b. Considerando che a, b e c sono tre numeri consecutivi, possiamo esprimerli come a, a+1 e a+2 rispettivamente. La somma a + 2b si traduce in a + 2(a+1) = a + 2a + 2 = 3a + 2. Confrontando questa espressione con i numeri consecutivi a, a+1 e a+2, vediamo che 3a + 2 è sempre maggiore di a, a+1 e a+2 per qualsiasi valore positivo di a. Pertanto, tra le opzioni proposte, a + 2b risulta essere la più grande, confermando che questa è la risposta corretta alla domanda.

12 di 74 Domande

Quanti numeri interi positivi di due cifre hanno la cifra delle decine maggiore di 7 e la cifra delle unità minore di 3?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quanti numeri interi positivi di due cifre hanno la cifra delle decine maggiore di 7 e la cifra delle unità minore di 3, con la risposta corretta che è 6. Per risolvere il problema, consideriamo prima le possibili cifre delle decine che sono maggiori di 7, ovvero 8 e 9. Per ciascuna di queste cifre delle decine, dobbiamo poi considerare le cifre delle unità che sono minori di 3, ovvero 0, 1 e 2. Quindi, per la cifra delle decine pari a 8, abbiamo le combinazioni 80, 81 e 82. Allo stesso modo, per la cifra delle decine pari a 9, le combinazioni sono 90, 91 e 92. Sommando tutte le combinazioni possibili, otteniamo un totale di 6 numeri: 80, 81, 82, 90, 91 e 92. Pertanto, la risposta corretta è 6.

13 di 74 Domande

Sono in grado di interrompere la replicazione del DNA deossiribonucleotidi che presentano:














La risposta corretta e' la '

Lo zucchero desossiribosio privo del gruppo ossidrilico in posizione 3’.

'.


14 di 74 Domande

Si definisce zimogeno un precursore inattivo di un enzima. Esso, infatti, richiede la rottura di uno o più legami peptidici specifici per divenire un enzima attivo. Tale attivazione può avvenire per opera di enzimi specifici che fanno parte della famiglia delle:














La risposta corretta e' la '

Proteasi.

'.


15 di 74 Domande

La peste suina africana è una infezione virale che colpisce i suini domestici e selvatici, non trasmissibile all’uomo. È una malattia altamente infettiva e spesso mortale per gli animali colpiti, sostenuta da un virus che non stimola la formazione di anticorpi neutralizzanti e cioè rende difficile preparare un:














La risposta corretta e' la '

Vaccino.

'.


16 di 74 Domande

Oltre al mitocondrio, quale altro organulo cellulare è un grande consumatore di ossigeno?














La risposta corretta e' la '

Perossisoma.

'.


17 di 74 Domande

Quale tipo di trasporto può essere studiato attraverso una membrana sintetica costituita esclusivamente da un doppio strato lipidico?














La risposta corretta e' la '

Diffusione semplice.

'.


18 di 74 Domande

Quale proteina, tra quelle appartenenti al citoscheletro sotto riportate, organizza l’anello contrattile della citodieresi nelle cellule eucariotiche?














La risposta corretta e' la '

Actina.

'.


19 di 74 Domande

Quali caratteristiche, fra quelle sottoelencate, sono comuni a mitosi e meiosi?
1. Avviene in seguito a duplicazione del DNA
2. I cromatidi fratelli rimangono identici
3. Si ha separazione dei centromeri
4. Si ha formazione di chiasmi














La risposta corretta e' la '

1 e 3.

'.


20 di 74 Domande

Alla fine del processo di gametogenesi negli animali, spermatozoi e cellule uovo possono essere caratterizzati dalla presenza di:
1. acrosoma;
2. mitocondri;
3. abbondante materiale di riserva;
4. nucleo condensato;
5. accumulo di RNA e proteine;
6. coda.
Quale, fra le seguenti, è l’associazione corretta?














La risposta corretta e' la '

Cellule uovo: 2, 3, 5 – Spermatozoi: 1, 2, 4, 6.

'.


21 di 74 Domande

Affermare che la produzione di latte ha un’ereditabilità del 20% vuol dire che, della somma di tutte le differenze osservabili nella popolazione, il 20% è imputabile a:














La risposta corretta e' la '

Differenze genetiche esistenti tra gli animali (varianza genetica).

'.


22 di 74 Domande

Negli Eucarioti, i fattori trascrizionali regolano l'espressione genica grazie all'interazione con:














La risposta corretta e' la '

Brevi sequenze regolatrici di DNA.

'.


23 di 74 Domande

Quale tra i seguenti processi NON ha bisogno dell’enzima DNA ligasi?














La risposta corretta e' la '

Metodi PCR.

'.


24 di 74 Domande

In quale dei seguenti gruppi di organismi può essere utilizzata la definizione biologica di specie?














La risposta corretta e' la '

Organismi che si riproducono per riproduzione sessuale biparentale.

'.


25 di 74 Domande

Quale ormone controlla che il livello di calcio nel sangue non vada al di sotto della soglia fisiologica?














La risposta corretta e' la '

Ormone paratiroideo.

'.


26 di 74 Domande

I linfociti originano e/o si differenziano negli organi linfoidi primari. Quale tra i seguenti è un organo linfoide primario?














La risposta corretta e' la '

Midollo osseo.

'.


27 di 74 Domande

Quali fra i costituenti elencati di seguito fanno parte della molecola di ATP?
1. Due gruppi fosfato
2. Adenina
3. Ribosio
4. Guanina
5. Un gruppo fosfato
6. Citosina
7. Desossiribosio
8. Tre gruppi fosfato














La risposta corretta e' la '

2, 3, 8.

'.


28 di 74 Domande

Si considerino i seguenti incroci:
1. AA x aa;
2. Aa x Aa;
3. AA x Aa;
4. Aa x aa.
Scegliere l’opzione che riporta solo gli incroci con probabilità nulla di avere figli con fenotipo recessivo.














La risposta corretta e' la '

1 e 3.

'.


29 di 74 Domande

Quale tessuto biologico, osservato al microscopio ottico dopo colorazione emallumeeosina, mi permette di affermare che si tratta di un prelievo fatto ad un animale proveniente da un allevamento di polli e non di bovini?














La risposta corretta e' la '

Sangue.

'.


30 di 74 Domande

Quali fra i seguenti processi fanno parte della respirazione cellulare aerobica?
1. Produzione di acido lattico
2. Ciclo dell’acido citrico
3. Produzione di etanolo
4. Fosforilazione














La risposta corretta è la B
Quali fra i seguenti processi fanno parte della respirazione cellulare aerobica? La risposta corretta è 2 e 4. Il ciclo dell’acido citrico (Krebs), opzione 2, è una tappa centrale dell’aerobiosi: ossida l’acetil-CoA a CO2 nella matrice mitocondriale, generando NADH e FADH2 che alimentano la catena di trasporto degli elettroni. La fosforilazione indicata all’opzione 4 va intesa come fosforilazione ossidativa: nel mitocondrio interno l’energia del gradiente protonico creato dalla catena respiratoria è usata dall’ATP sintasi per formare ATP. L’ossigeno è l’accettore finale di elettroni, condizione che definisce il carattere aerobico del processo. La produzione di acido lattico e di etanolo (opzioni 1 e 3) appartiene invece a vie fermentative anaerobiche che rigenerano NAD+ in assenza di O2 e non fanno parte della respirazione aerobica.

31 di 74 Domande

Si scioglie del saccarosio in un certo volume di acqua pura fino a raggiungere la saturazione e quindi si aggiunge ulteriore saccarosio. Il sistema così ottenuto è:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede cosa si ottiene sciogliendo saccarosio fino a saturazione in acqua e aggiungendo altro saccarosio, e la risposta corretta è che il sistema è bicomponente e bifasico. In questo contesto, "bicomponente" si riferisce alla presenza di due componenti distinti nel sistema: il saccarosio e l'acqua. Quando si dissolve il saccarosio in acqua fino a raggiungere la saturazione, si forma una soluzione satura, ovvero una fase liquida in cui non è possibile sciogliere ulteriore saccarosio. Se si aggiunge altro saccarosio, esso non si scioglie, ma rimane come solido separato, costituendo una seconda fase. Pertanto, il sistema diventa bifasico, poiché presenta una fase liquida (la soluzione satura) e una fase solida (il saccarosio in eccesso). Questa distinzione tra le due fasi è ciò che caratterizza il sistema come bifasico, mentre la presenza di due componenti, acqua e saccarosio, lo rende bicomponente.

32 di 74 Domande

La combustione dell’acido solfidrico può avvenire secondo la seguente reazione:
2 H2S + 3 O2 -> 2 SO2 + 2 H2O
Se 10 mol di H2S e 30 mol di O2 vengono poste in un recipiente chiuso, quante moli saranno complessivamente presenti nel recipiente dopo la combustione completa?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quante moli saranno complessivamente presenti nel recipiente dopo la combustione completa di 10 mol di H?S e 30 mol di O?, e la risposta corretta è 35 mol. Per determinare il numero totale di moli dopo la reazione, bisogna considerare il bilanciamento della reazione chimica: 2 moli di H?S reagiscono con 3 moli di O? per produrre 2 moli di SO? e 2 moli di H?O. Partendo da 10 mol di H?S, secondo il rapporto stechiometrico, saranno necessarie 15 mol di O? per la combustione completa, lasciando 15 mol di O? in eccesso. La reazione produrrà 10 mol di SO? e 10 mol di H?O. Pertanto, dopo la reazione, nel recipiente ci saranno 10 mol di SO?, 10 mol di H?O e le 15 mol di O? in eccesso, per un totale di 35 mol.

33 di 74 Domande

Qual è la struttura elettronica fondamentale dello ione F2-?














La risposta corretta è la E
La struttura elettronica fondamentale dello ione F²? è 1s² 2s² 2p? 3s¹. Questa risposta è corretta perché lo ione F²? è teoricamente un anione del fluoro con due elettroni aggiuntivi rispetto al suo stato neutro. Il fluoro neutro ha una configurazione elettronica di 1s² 2s² 2p?. Aggiungendo due elettroni, si riempie completamente il guscio 2p, portando a 1s² 2s² 2p?, che corrisponde alla configurazione elettronica del neon, un gas nobile. Tuttavia, l'aggiunta di un ulteriore elettrone, per ottenere F²?, porterebbe a un riempimento nel livello successivo, cioè il 3s, risultando in 1s² 2s² 2p? 3s¹. Questa configurazione è teorica e non si verifica in natura, poiché l'aggiunta di un secondo elettrone all'anione fluoruro F? non è energeticamente favorevole, ma la risposta riflette la sequenza logica di riempimento degli orbitali secondo il principio di Aufbau.

34 di 74 Domande

In quale delle seguenti serie tutte le specie sono isoelettroniche tra di loro?














La risposta corretta e' la '

N3-, O2-, F-.

'.


35 di 74 Domande

Quale dei seguenti elenchi contiene esclusivamente elementi che, legati covalentemente all’idrogeno, possono originare un gruppo donatore di legami a idrogeno?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale elenco contenga esclusivamente elementi che, legati covalentemente all'idrogeno, possono originare un gruppo donatore di legami a idrogeno, e la risposta corretta è: "Ossigeno, azoto, fluoro". Questi tre elementi sono noti per la loro elevata elettronegatività, che permette loro di formare legami a idrogeno quando legati covalentemente con l'idrogeno. L'ossigeno, l'azoto e il fluoro, infatti, sono in grado di attrarre fortemente gli elettroni verso di sé, creando una significativa polarizzazione del legame covalente con l'idrogeno. Questa polarizzazione rende l'idrogeno parzialmente positivo, permettendogli di interagire con coppie di elettroni non condivisi su altri atomi di ossigeno, azoto o fluoro, formando così legami a idrogeno. Tali interazioni sono fondamentali in molti processi biologici e chimici, come la struttura delle proteine e la solubilità dell'acqua.

36 di 74 Domande

Quale tra i seguenti ossidi contiene il metallo in due stati di ossidazione diversi?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale tra i seguenti ossidi contiene il metallo in due stati di ossidazione diversi e la risposta corretta è Fe?O?. L'ossido Fe?O?, noto anche come magnetite, è un esempio di ossido misto in cui il ferro si trova in due diversi stati di ossidazione: +2 e +3. La struttura di Fe?O? può essere rappresentata come una combinazione di FeO e Fe?O?, ovvero una miscela di ossido ferroso (Fe²?O²?) e ossido ferrico (Fe³??O?²?). In termini di bilanciamento delle cariche, per ogni unità di Fe?O?, ci sono due atomi di ferro nello stato di ossidazione +3 e uno nello stato +2, il che permette al composto di essere elettricamente neutro nel suo complesso. Questa caratteristica rende Fe?O? unico tra gli ossidi di ferro, poiché è l'unico che presenta una tale combinazione di stati di ossidazione, conferendo al composto proprietà magnetiche distintive.

37 di 74 Domande

In ogni reazione del tipo
A + 2B → C
il reagente A è limitante se:














La risposta corretta è la B
In una reazione del tipo A + 2B ? C, il reagente A è limitante se il rapporto tra il numero di moli di A e il numero di moli di B è minore di 0,5. Questo perché, nella stechiometria della reazione, due moli di B sono richieste per ogni mole di A per completare la conversione in C. Se il rapporto tra le moli di A e B è inferiore a 0,5, significa che non ci sono abbastanza moli di A per reagire completamente con le moli di B disponibili, rendendo A il reagente limitante. In altre parole, il reagente limitante è quello che si esaurisce per primo, determinando la quantità massima di prodotto che può essere formata. Un rapporto minore di 0,5 indica che A si esaurirà prima che tutte le moli di B possano essere utilizzate, limitando così la produzione di C.

38 di 74 Domande

Quale delle seguenti soluzioni acquose contiene la massa maggiore di MgCl2 (massa molare: 95 g/mol)?














La risposta corretta è la C
La soluzione acquosa che contiene la massa maggiore di MgCl? è 1 L di soluzione di MgCl? al 10% (m/V). Una soluzione al 10% (m/V) significa che ci sono 10 grammi di soluto in 100 mL di soluzione. Pertanto, in 1 litro (1000 mL) di soluzione, ci sono 100 grammi di MgCl?. Per confrontare questa quantità con altre soluzioni, è necessario calcolare la massa di MgCl? presente in ciascuna opzione, tenendo conto della concentrazione e del volume della soluzione. La massa molare di MgCl? è di 95 g/mol, ma in questo caso specifico, non è necessario convertire in moli per determinare la massa totale, poiché la concentrazione percentuale in massa già fornisce direttamente la quantità di soluto in grammi. Tra le opzioni fornite, la soluzione al 10% (m/V) su 1 litro risulta avere la massa maggiore di MgCl? rispetto a soluzioni con concentrazioni e volumi diversi.

39 di 74 Domande

La reazione in fase acquosa

A + B ? AB

ha una costante di equilibrio Kc = 50.

Se all'equilibrio le concentrazioni molari di A e AB sono uguali, quale sarà la concentrazione molare di B?














La risposta corretta è la B

La reazione in fase acquosa A + B ? AB ha Kc = 50: se all’equilibrio [A] e [AB] sono uguali, la concentrazione molare di B è 0,02 M. Per la reazione A + B ? AB l’espressione della costante di equilibrio è Kc = [AB]/([A][B]) in soluzione diluita, dove le attività si approssimano alle concentrazioni; se all’equilibrio [AB] = [A], sostituendo si ottiene Kc = [A]/([A][B]) = 1/[B], da cui [B] = 1/Kc = 1/50 = 0,02 M; il risultato è coerente con un Kc > 1, che indica una certa tendenza alla formazione di AB e impone una concentrazione di B relativamente bassa affinché [A] e [AB] possano risultare uguali.


40 di 74 Domande

Quale, tra le seguenti affermazioni relative a un catalizzatore, è FALSA?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale tra le seguenti affermazioni relative a un catalizzatore è falsa, e la risposta corretta è che consente di ottenere una maggior quantità di prodotto all’equilibrio. Un catalizzatore è una sostanza che aumenta la velocità di una reazione chimica senza essere consumata nel processo, agendo abbassando l'energia di attivazione necessaria per la reazione stessa. Tuttavia, esso non influisce sulla posizione dell'equilibrio chimico, che dipende invece dalla variazione di energia libera di Gibbs del sistema. Di conseguenza, la quantità di prodotto all'equilibrio non viene modificata dall'azione del catalizzatore; esso accelera semplicemente il raggiungimento dell'equilibrio stesso. Pertanto, l'affermazione che un catalizzatore consente di ottenere una maggior quantità di prodotto all’equilibrio è falsa, in quanto il catalizzatore non altera le concentrazioni di reagenti e prodotti all'equilibrio, ma solo la velocità con cui l'equilibrio viene raggiunto.

41 di 74 Domande

Nella reazione bilanciata
10 FeO + 2 HMnO4 ? 5 Fe2O3 + 2 MnO + H2O
si ha che:














La risposta corretta è la E
Nella reazione bilanciata 10 FeO + 2 HMnO? ? 5 Fe?O? + 2 MnO + H?O, si ha che il ferro si ossida e il manganese si riduce. In questa reazione, il ferro nel FeO passa dallo stato di ossidazione +2 a +3 nel Fe?O?, indicando un processo di ossidazione in cui perde elettroni. D'altra parte, il manganese nel permanganato di idrogeno (HMnO?) si riduce dallo stato di ossidazione +7 a +2 nel MnO, guadagnando elettroni. Questo scambio di elettroni tra ferro e manganese è tipico delle reazioni redox, dove un elemento si ossida (perde elettroni) e un altro si riduce (acquista elettroni). La corretta identificazione dei cambiamenti negli stati di ossidazione dei due elementi coinvolti conferma che il ferro si ossida e il manganese si riduce, rendendo la risposta corretta.

42 di 74 Domande

Si consideri la seguente reazione:
H2CO3 + PH3 ? HCO3- + PH4+
Quale tra le seguenti è una coppia acido-base coniugata?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede di identificare una coppia acido-base coniugata nella reazione H?CO? + PH? ? HCO?? + PH?? e la risposta corretta è H?CO?, HCO??. Questa risposta è corretta perché in chimica acido-base secondo la teoria di Brønsted-Lowry, un acido è una specie che dona un protone (H?) mentre una base è una specie che accetta un protone. Nella reazione data, l'acido carbonico H?CO? dona un protone diventando lo ione bicarbonato HCO??, che è la sua base coniugata. Allo stesso modo, la base PH? accetta un protone formando PH??, che è il suo acido coniugato. In questo contesto, la coppia H?CO?/HCO?? rappresenta un classico esempio di coppia acido-base coniugata dove la differenza tra i due composti è un protone. La capacità di H?CO? di donare un protone e trasformarsi in HCO?? ne fa un acido secondo la definizione di Brønsted-Lowry, mentre HCO??, avendo la capacità di accettare un protone per riformare H?CO?, agisce come la base coniugata.

43 di 74 Domande

Quale tra le seguenti è una soluzione tampone?














La risposta corretta è la D
La soluzione tampone è una soluzione 1 M di CH?COOH e 1 M di CH?COONa. Una soluzione tampone è una soluzione che resiste a variazioni di pH quando vengono aggiunte piccole quantità di acido o base. È composta da un acido debole e il suo sale con una base forte, oppure da una base debole e il suo sale con un acido forte. Nel caso della soluzione fornita, l'acido acetico (CH?COOH) è un acido debole e l'acetato di sodio (CH?COONa) è il suo sale con una base forte (NaOH). Quando si aggiunge un acido alla soluzione, l'acetato di sodio reagisce per neutralizzare l'acido, mentre l'acido acetico si ionizza per rilasciare ioni H? se viene aggiunta una base. Questo equilibrio tra l'acido debole e il suo sale permette alla soluzione di mantenere un pH relativamente costante, caratteristica fondamentale delle soluzioni tampone.

44 di 74 Domande

Quale tra le seguenti è la formula chimica del 2-metil-1-butanolo?














La risposta corretta e' la '

CH3CH2CH(CH3)CH2OH.

'.


45 di 74 Domande

Quale tra i seguenti elementi non si trova mai in natura allo stato elementare, ma solo sotto forma di composti?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale elemento non si trova mai in natura allo stato elementare, ma solo sotto forma di composti, e la risposta corretta è il sodio. Il sodio è un metallo alcalino altamente reattivo che si trova nel primo gruppo della tavola periodica. A causa della sua elevata reattività, il sodio non si trova mai allo stato elementare in natura; reagisce prontamente con l'acqua, l'ossigeno e molti altri elementi, formando composti come cloruro di sodio (sale da cucina) e bicarbonato di sodio. Questi composti sono molto più stabili rispetto al sodio elementare. La sua tendenza a perdere facilmente un elettrone per formare un catione Na? rende il sodio particolarmente incline a formare legami ionici con altri elementi. In natura, il sodio è prevalentemente presente nei minerali e nei sali disciolti nell'acqua di mare, dove è sempre legato chimicamente ad altri elementi.

46 di 74 Domande

Un recipiente rigido contiene 1 mol di argon (si consideri il gas come ideale). Mediante una valvola, vengono inserite altre 2 mol dello stesso gas. Affinché la pressione all’interno del recipiente rimanga costante, la temperatura assoluta dovrà:














La risposta corretta e' la '

Diventare un terzo rispetto a quella iniziale.

'.


47 di 74 Domande

Lo stato di ibridazione e il numero di ossidazione di ciascun atomo di azoto nella molecola N2O4 sono rispettivamente:














La risposta corretta è la E
Lo stato di ibridazione e il numero di ossidazione di ciascun atomo di azoto nella molecola N?O? sono rispettivamente sp²; +4. Nella molecola N?O?, conosciuta anche come tetróssido di diazoto, ci sono due atomi di azoto, ciascuno legato a due atomi di ossigeno. La struttura della molecola può essere rappresentata come O?N-NO?, dove ogni azoto è legato a un ossigeno tramite un doppio legame e all'altro azoto tramite un legame semplice. Lo stato di ibridazione sp² è dovuto alla formazione di tre legami sigma da parte di ogni atomo di azoto: uno con l'altro azoto e due con gli ossigeni. Per calcolare il numero di ossidazione di ciascun azoto, consideriamo che l'ossigeno ha un numero di ossidazione di -2. Poiché la somma dei numeri di ossidazione in una molecola neutra deve essere zero e ogni ossigeno contribuisce con -2, l'azoto deve avere un numero di ossidazione di +4 per bilanciare la carica negativa totale degli ossigeni. Pertanto, la risposta corretta è che lo stato di ibridazione è sp² e il numero di ossidazione è +4.

48 di 74 Domande

Volendo preparare 10 L di soluzione di NaOH (massa molare: 40 g/mol) a pH 12, in quale di questi modi si può procedere?














La risposta corretta è la A
Per preparare 10 L di soluzione di NaOH a pH 12, si può sciogliere 4 g di NaOH in 10 L di soluzione acquosa. Per determinare la correttezza della risposta, bisogna calcolare la concentrazione necessaria di NaOH per ottenere un pH di 12. Il pH di una soluzione è dato da -log[H?] e, per una soluzione basica, il pOH è 14 - pH. Quindi, pOH = 2 e [OH?] = 10?² M. La concentrazione di NaOH, essendo una base forte, sarà uguale a [OH?], quindi 0,01 mol/L. In 10 L di soluzione, sono necessarie 0,01 mol/L × 10 L = 0,1 mol di NaOH. La massa molare di NaOH è 40 g/mol, quindi 0,1 mol corrisponde a 4 g di NaOH. Pertanto, sciogliere 4 g di NaOH in 10 L di soluzione acquosa è corretto per ottenere il pH desiderato.

49 di 74 Domande

I coefficienti stechiometrici della reazione
a Fe2+ + b H+ + c MnO4- ? d Fe3+ + e Mn2+ + f H2O sono:














La risposta corretta è la B
I coefficienti stechiometrici della reazione a Fe²? + b H? + c MnO?? ? d Fe³? + e Mn²? + f H?O sono: a = 5; b = 8; c = 1; d = 5; e = 1; f = 4. La reazione rappresenta un tipico esempio di reazione redox in cui il ferro (Fe²?) viene ossidato a Fe³? e il permanganato (MnO??) viene ridotto a Mn²? in ambiente acido. Per bilanciare la reazione, si devono equilibrare sia il numero di atomi di ciascun elemento sia le cariche complessive su entrambi i lati dell'equazione. Il ferro passa da uno stato di ossidazione +2 a +3, mentre il manganese passa da +7 a +2. Questo implica che cinque ioni Fe²? sono necessari per bilanciare la riduzione di un solo ione MnO??, che richiede anche otto ioni H? per formare quattro molecole di acqua (H?O) come prodotti. Il bilanciamento delle cariche e delle masse conferma che i coefficienti stechiometrici forniti sono corretti.

50 di 74 Domande

Una pecora si allontana dal gregge lungo un sentiero rettilineo, muovendosi alla velocità costante di 1 m/s. Il cane pastore se ne accorge quando la pecora dista 90 m. Sapendo che il cane corre alla velocità costante di 36 km/h, quanti secondi impiegherà il cane a raggiungere la pecora?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quanti secondi impiegherà il cane a raggiungere la pecora, con la risposta corretta di 10 secondi. Per risolvere il problema, bisogna prima convertire la velocità del cane da km/h a m/s: 36 km/h corrisponde a 10 m/s. La pecora si muove a 1 m/s, quindi la velocità relativa del cane rispetto alla pecora è di 10 m/s - 1 m/s = 9 m/s. La distanza iniziale tra il cane e la pecora è di 90 metri. Dividendo la distanza relativa di 90 metri per la velocità relativa di 9 m/s, si ottiene che il tempo impiegato dal cane per raggiungere la pecora è di 10 secondi. Questa soluzione si basa sul principio che il tempo necessario per coprire una certa distanza a una velocità costante è uguale alla distanza divisa per la velocità.

51 di 74 Domande

Un carrellino ferroviario di massa m, che viaggia con velocità costante v0, urta un carrellino identico inizialmente fermo, restando unito ad esso. Cosa succede immediatamente dopo l’urto?














La risposta corretta è la C
Un carrellino ferroviario di massa m, che viaggia con velocità costante v?, urta un carrellino identico inizialmente fermo, restando unito ad esso, e i due carrellini si muovono con velocità 1/2 v?. Questa situazione può essere analizzata usando il principio di conservazione della quantità di moto, che afferma che in assenza di forze esterne la quantità di moto totale di un sistema isolato rimane costante. Prima dell'urto, il carrellino in movimento ha una quantità di moto pari a mv?, mentre il carrellino fermo ha quantità di moto zero. Dopo l'urto, i due carrellini si muovono insieme con una massa totale di 2m e una velocità v. Applicando la conservazione della quantità di moto, otteniamo mv? = 2mv, da cui si ricava v = v?/2. Pertanto, la velocità comune dei due carrellini dopo l'urto è la metà della velocità iniziale del carrellino in movimento, confermando che la risposta è corretta.

52 di 74 Domande

In un allevamento intensivo di galline, in ogni gabbia è presente una lampada della potenza di 20 W. Assumendo che la luce venga tenuta accesa per 16 ore al giorno, quanta energia viene approssimativamente consumata ogni giorno da ciascuna gabbia?














La risposta corretta è la C
In un allevamento intensivo di galline, in ogni gabbia è presente una lampada della potenza di 20 W e, assumendo che la luce venga tenuta accesa per 16 ore al giorno, l'energia approssimativamente consumata ogni giorno da ciascuna gabbia è di 1,15 MJ. La potenza di una lampada è la misura dell'energia che consuma per unità di tempo, espressa in watt (W), dove 1 watt equivale a 1 joule per secondo. Per calcolare l'energia totale consumata in un giorno, moltiplichiamo la potenza della lampada (20 W) per il numero di secondi in cui è accesa (16 ore convertite in secondi, cioè 16 × 3600 secondi). Questo calcolo dà 20 W × 57600 s = 1.152.000 joule, che corrisponde a 1,152 MJ. Arrotondando, otteniamo circa 1,15 MJ, confermando così la risposta corretta.

53 di 74 Domande

Dopo il test, vi godete un meritato riposo facendo il morto in un lago. Galleggiando, un quarto del volume del vostro corpo emerge e tre quarti sono sommersi. Qual è la densità media del vostro corpo?














La risposta corretta è la E
Un quarto del vostro corpo emerge e tre quarti sono sommersi, quindi la densità media del vostro corpo è 0,75 g/cm³. Questa situazione si spiega attraverso il principio di Archimede, che afferma che un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l'alto pari al peso del fluido spostato. Poiché un quarto del volume del corpo emerge dall'acqua, significa che tre quarti del corpo spostano un volume d'acqua equivalente al loro peso. L'acqua ha una densità di 1 g/cm³, quindi per galleggiare con tre quarti sommersi, la densità del corpo deve essere di 0,75 g/cm³, poiché la parte sommersa del corpo deve essere uguale in peso al volume d'acqua spostato. In altre parole, se il corpo avesse una densità superiore a 0,75 g/cm³, affonderebbe, mentre se fosse inferiore, emergerebbe di più. Questo equilibrio di densità tra il corpo e l'acqua circostante permette al corpo di galleggiare in modo stabile con tre quarti del suo volume sommerso.

54 di 74 Domande

Un gas ideale a temperatura T e pressione P è inizialmente racchiuso in un contenitore di volume V. Aprendo una valvola, il gas viene fatto espandere liberamente in un secondo contenitore di ugual volume, inizialmente vuoto. Quanto vale la temperatura finale del gas, se i due contenitori sono isolati dall’ambiente?














La risposta corretta è la A
Il processo descritto è un’espansione libera di un gas ideale in un volume inizialmente vuoto, con l’intero sistema termicamente isolato. Per il primo principio della termodinamica, la variazione di energia interna è ?U = Q ? W. Poiché i contenitori sono isolati, non c’è scambio di calore con l’esterno (Q = 0); inoltre l’espansione avviene contro vuoto, quindi la pressione esterna è nulla e il gas non compie lavoro (W = 0). Ne segue che ?U = 0. Per un gas ideale l’energia interna dipende solo dalla temperatura (U = n·Cv·T), per cui ?U = n·Cv·?T = 0 implica ?T = 0. La temperatura finale coincide quindi con quella iniziale: T. L’espansione raddoppia il volume disponibile (da V a 2V) a numero di moli costante; applicando la legge dei gas ideali con T invariata, la pressione finale si dimezza (da P a P/2). Il processo è fortemente irreversibile e comporta un aumento di entropia, ma senza variazioni di temperatura perché non si è compiuto lavoro e non c’è stato scambio di calore. È utile distinguere questo caso dall’espansione adiabatica reversibile, nella quale il gas compie lavoro sull’esterno: lì la temperatura diminuisce per la conversione di energia interna in lavoro. È anche diverso, pur correlato, dal processo di laminazione (effetto Joule–Thomson): in quel caso l’entalpia resta costante e i gas reali tendono a raffreddarsi o riscaldarsi a seconda del segno del coefficiente di Joule–Thomson; per un gas ideale, tuttavia, anche la laminazione non cambia la temperatura. Nel contesto clinico, il raffreddamento osservabile quando si aprono rapidamente bombole di ossigeno o aria e la formazione di brina sui riduttori derivano da espansione attraverso valvole e orifizi (processo simile alla laminazione), non dall’espansione libera ideale. Questo chiarisce perché, pur essendo qui T invariata, in pratica i sistemi di erogazione di gas medicali possono raffreddarsi sensibilmente.

55 di 74 Domande

Quale di queste espressioni è diversa da 0 per ogni numero reale x?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale di queste espressioni è diversa da 0 per ogni numero reale x e la risposta corretta è x² + (x + 1)². Questa espressione è sempre diversa da zero perché è una somma di quadrati di numeri reali. Il termine x² è sempre maggiore o uguale a zero e lo stesso vale per (x + 1)², poiché il quadrato di un numero reale non negativo è sempre non negativo. Inoltre, la somma di due numeri non negativi è zero solo se entrambi sono zero. Tuttavia, per x² + (x + 1)² = 0, sia x² che (x + 1)² dovrebbero essere zero simultaneamente, il che è impossibile perché x² = 0 implica x = 0 e quindi (x + 1)² = 1, non zero. Pertanto, l'espressione è sempre positiva per ogni valore reale di x, dimostrando che non può mai essere uguale a zero.

56 di 74 Domande

Qual è il più grande numero reale x che soddisfa la disuguaglianza x2 − 3 ≤ 33 ?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale sia il più grande numero reale x che soddisfa la disuguaglianza x² - 3 ? 33, e la risposta corretta è 6. Per risolvere la disuguaglianza, iniziamo isolando x²: aggiungiamo 3 a entrambi i membri per ottenere x² ? 36. A questo punto, prendiamo la radice quadrata di entrambi i membri per trovare i valori di x: otteniamo |x| ? 6, il che significa che x può essere al massimo 6 o al minimo -6. Tuttavia, la domanda richiede il valore più grande, quindi selezioniamo x = 6 come soluzione. Verificando, sostituendo x = 6 nella disuguaglianza originale otteniamo 6² - 3 = 36 - 3 = 33, che soddisfa la condizione richiesta x² - 3 ? 33, confermando che la risposta corretta è effettivamente 6.

57 di 74 Domande

Tre vertici di un rettangolo nel piano cartesiano sono i punti (−2, 3), (3, 2) e (3, 3). Quale dei seguenti punti è il quarto vertice del rettangolo?














La risposta corretta è la A
Tre vertici di un rettangolo nel piano cartesiano sono i punti (?2, 3), (3, 2) e (3, 3). Quale dei seguenti punti è il quarto vertice del rettangolo? La risposta corretta è (?2, 2). Per determinare il quarto vertice di un rettangolo, è necessario sfruttare le proprietà geometriche del rettangolo, in cui i lati opposti sono paralleli e di uguale lunghezza. Dato che i punti (3, 3) e (3, 2) hanno la stessa coordinata x, formano un lato verticale del rettangolo. Il punto (?2, 3) ha la stessa coordinata y del punto (3, 3), formando un lato orizzontale. Per completare il rettangolo, il quarto vertice deve avere la stessa coordinata x del punto (?2, 3) e la stessa coordinata y del punto (3, 2), risultando nel punto (?2, 2). Questa configurazione assicura che i lati opposti siano paralleli e di uguale lunghezza, rispettando le proprietà del rettangolo.

58 di 74 Domande

Tre quantità x, y e z sono legate dalla relazione z = 2x − 3y + 5. Se x diminuisce di 1 unità e y aumenta di 2 unità, come varia z?














La risposta corretta è la E
Tre quantità x, y e z sono legate dalla relazione z = 2x ? 3y + 5. Se x diminuisce di 1 unità e y aumenta di 2 unità, z diminuisce di 8 unità. Per capire come varia z, partiamo dalla relazione data: z = 2x ? 3y + 5. Se x diminuisce di 1 unità, allora x diventa x ? 1 e il termine 2x diventa 2(x ? 1) = 2x ? 2. Se y aumenta di 2 unità, allora y diventa y + 2 e il termine ?3y diventa ?3(y + 2) = ?3y ? 6. Sostituendo questi cambiamenti nella formula originale, otteniamo z' = 2(x ? 1) ? 3(y + 2) + 5 = 2x ? 2 ? 3y ? 6 + 5. Semplificando, si ha z' = 2x ? 3y ? 3. Confrontando z' con l'espressione originale di z, vediamo che z' = z ? 8, il che significa che z diminuisce di 8 unità quando x diminuisce di 1 unità e y aumenta di 2 unità, confermando che la risposta è corretta.

59 di 74 Domande

Giulia e Roberto lavorano nello stesso ufficio, dal lunedì al venerdì. Ciascuno di loro la prossima settimana lavorerà da casa 4 giorni su 5. Se entrambi scelgono a caso in quale giorno andare al lavoro, senza accordarsi, qual è la probabilità che vadano in ufficio entrambi lo stesso giorno della prossima settimana?














La risposta corretta è la E
Giulia e Roberto lavorano nello stesso ufficio, dal lunedì al venerdì, e la probabilità che vadano in ufficio entrambi lo stesso giorno della prossima settimana è 1/5. Per determinare questa probabilità, consideriamo che ciascuno di loro sceglie casualmente un giorno su cinque per andare in ufficio. Poiché le loro scelte sono indipendenti, la probabilità che Giulia scelga un determinato giorno è 1/5, e lo stesso vale per Roberto. Affinché entrambi vadano in ufficio lo stesso giorno, devono scegliere lo stesso giorno tra i cinque disponibili. La probabilità che ciò accada è quindi la probabilità che Roberto scelga lo stesso giorno scelto da Giulia, che è 1/5. Non importa quale giorno scelga Giulia, la probabilità per Roberto di scegliere lo stesso giorno è sempre 1/5, quindi la probabilità complessiva che entrambi vadano in ufficio lo stesso giorno è 1/5.

60 di 74 Domande

Un corpo di massa 400 g viene appeso a una molla che ha una costante elastica di 49N/m. Qual è l’allungamento della molla nella posizione di equilibrio?














La risposta corretta e' la '

8 cm.

'.


61 di 74 Domande

Se log(x) = 1,25 e log(y) = 2,5
(la base del logaritmo è 10), qual è il valore del rapporto y/x?














La risposta corretta e' la '

101,25.

'.


62 di 74 Domande

Quale di queste terne di numeri ha la media aritmetica doppia della mediana?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quale delle terne di numeri ha la media aritmetica doppia della mediana e la risposta corretta è 23; 2; 5. Per verificare la correttezza della risposta, calcoliamo prima la media aritmetica della terna: (23 + 2 + 5) / 3 = 30 / 3 = 10. Ora ordiniamo i numeri per trovare la mediana: 2, 5, 23. La mediana è il numero centrale, quindi è 5. La condizione data dalla domanda è che la media aritmetica deve essere doppia rispetto alla mediana, ovvero 10 = 2 × 5. Questa uguaglianza dimostra che la terna 23; 2; 5 soddisfa il requisito richiesto dalla domanda, confermando che la risposta è corretta.

63 di 74 Domande

Quale grossa arteria decorre posteriormente allo stomaco e puo' essere perforata da un'ulcera gastrica posteriore?














La risposta corretta e' la ' arteria lienale '.


64 di 74 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


65 di 74 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


66 di 74 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


67 di 74 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


68 di 74 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


69 di 74 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


70 di 74 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


71 di 74 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


72 di 74 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


73 di 74 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


74 di 74 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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