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1 di 5 Domande

Scenario DC1C: Un paziente di 64 anni viene accompagnato al Pronto Soccorso in seguito a un incidente stradale. L'esame neurologico è: anisocoria pupillare (sinistra > destra), nessuna apertura degli occhi, neanche allo stimolo algico, in grado di emettere unicamente suoni incomprensibili, risposta in flessione allo stimolo doloroso agli arti di destra. L'atteggiamento clinico più appropriato è:














La risposta corretta è la A.
In base ai reperti clinico-anamnestici, il paziente del caso clinico deve essere sedato, intubato e sottoposto a TC encefalo. L’esame neurologico di un paziente con danno cerebrale, in particolare in seguito ad un trauma cranico, prevede l’impiego della scala Glasgow Coma Scale, che consente la valutazione singola e poi combinata delle risposte oculari, verbali e motorie, attribuendo a ciascuna un punteggio, la cui somma permette di definire il livello di coscienza del paziente. Nel GCS l’assente apertura degli occhi, nonostante l’applicazione di uno stimolo doloroso, corrisponde al punteggio di 1; l’emissione di suoni incomprensibili corrisponde al punteggio di 2; la risposta in flessione dell’arto superiore di destra all’applicazione dello stimolo doloroso corrisponde al punteggio di 3. Dunque, tale paziente presenta uno score totale di 6. Inoltre, considerate l’anisocoria presentata dal paziente e la risposta in flessione dell’arto superiore destro, il sospetto di una lesione cerebrale con aumento della pressione intracranica distrettuale diventa praticamente una certezza. Al contrario, la RM encefalo non viene generalmente eseguita in regime di urgenza per i lunghi tempi di esecuzione dell’esame; in caso di coma, può essere eseguita in seguito alla sedazione e all’intubazione del paziente, qualora non possa essere sottoposto alla TC (risposta C errata). Inoltre, la sedazione e l’intubazione sono le prime manovre da effettuare in un paziente in coma, ma è necessario indagare il prima possibile anche le cause del decadimento neurologico: infatti, è importante effettuare immediatamente la TC encefalo (risposta D errata).

​​​​​​​Fonte: classificazione Glasgow Coma Scale.


2 di 5 Domande

Scenario FG4R: Un paziente di 24 anni presenta febbricola persistente e cefalea intensa, peggiore al mattino e dopo manovra di Valsalva. La TC encefalo con mezzo di contrasto dimostra la presenza di una lesione espansiva cercinata con presa di contrasto ad anello e necrosi centrale in sede frontale destra, compatibile con ascesso cerebrale. Quale esame diagnostico è MENO indicato nel paziente in esame per il rischio intrinseco alla procedura?














La risposta corretta è la B.
La paziente del caso clinico di 24 anni, con febbricola persistente, cefalea intensa, peggiore al mattino e dopo manovra di Valsalva, con lesione espansiva cercinata con presa di contrasto ad anello e necrosi centrale in sede frontale destra, verosimilmente presenta un ascesso cerebrale; perciò, non dovrebbe essere sottoposta a puntura lombare o rachicentesi, che non viene eseguita per il rischio di erniazione transtentoriale dovuto alla brusca riduzione della pressione endocranica causata dalla procedura. Infatti, l’ascesso è una raccolta localizzata e circoscritta di materiale purulento, formatasi dall’accumulo di globuli bianchi, batteri o altri microrganismi, detriti cellulari e plasma. La sua formazione a livello encefalico può essere causata da infezioni di tessuti contigui, ferite penetranti, procedure chirurgiche endocraniche, diffusione per via ematogena e numerose altre cause. La sintomatologia è dovuta alla presenza del processo occupante spazio all’interno della scatola cranica, che determina aumento della pressione endocranica. I segni e i sintomi più comuni comprendono cefalea, nausea, vomito, segni neurologici focali e/o alterazioni dello stato di coscienza, convulsioni, febbre. La diagnosi può essere confermata dagli esami strumentali, come la TC o la RM, senza e con mezzo di contrasto. Per approfondire il quadro clinico della paziente, invece, non sono controindicate ulteriori analisi di routine, la RM encefalo con mezzo di contrasto (uno studio diagnostico non invasivo che permette di studiare l’anatomia del sistema nervoso centrale) e la spettroscopia RM (uno studio diagnostico non invasivo, che permette di ottenere informazioni di tipo morfologico, completate da dati di tipo funzionale, di valutare le caratteristiche biochimiche del tessuto in esame, fornendo informazioni sull’attività metabolica e sulla funzione cellulare) (risposte A, C, D ed E errate).



3 di 5 Domande

Un paziente di 50 anni presenta un tumore a livello dell’angolo ponto-cerebellare. Il tumore più frequente dell'angolo ponto-cerebellare è il:














La risposta corretta è la B.
Il tumore più frequente dell’angolo ponto-cerebellare è il neurinoma dell’VIII nervo cranico. Tale nervo si compone di due rami: il ramo cocleare, deputato alla funzione uditiva, e il ramo vestibolare, fondamentale per l’equilibrio. Il neurinoma dell’VIII nervo cranico, conosciuto anche come neurinoma dell’acustico, è una neoformazione benigna che origina principalmente dalle cellule di Schwann appartenenti al ramo vestibolare di tale nervo; meno frequentemente dal ramo cocleare. Nonostante sia una neoplasia benigna, tende ad accrescersi proiettandosi a livello dell’angolo ponto-cerebellare (in cui l’ottavo nervo cranico decorre normalmente) e raggiungendo dimensioni considerevoli, causa la compressione o la dislocazione di strutture nervose vicine: i nervi cranici (il V, il VII, il IX, il XII), il cervelletto o il tronco cerebrale. La sintomatologia caratteristica è rappresentata dalla progressiva ipoacusia neurosensoriale monolaterale, associata o meno ad acufeni, otalgia e disturbi dell’equilibrio; più raramente il paziente manifesta vertigini. Nevralgie facciali o ipostenia facciale e disgeusia si possono avere in caso di coinvolgimento del nervo trigemino e/o del nervo facciale. Per neoformazioni di dimensioni considerevoli possono comparire segni di ipertensione endocranica come cefalea, vomito, papilledema, alterazioni della coscienza.
Al contrario, il tumore epidermoide con localizzazione cerebrale è una neoplasia estremamente rara, con origine da cellule meso-ectodermiche. Si tratta di cellule di natura cutanea che rimangono inglobate nel sistema nervoso centrale in via di sviluppo. La sintomatologia è dovuta generalmente all’effetto massa causato dal loro progressivo accrescimento (risposta A errata). Il meningioma, invece, è una neoplasia cerebrale extra-assiale, che origina dalle meningi. Generalmente ha natura benigna, nonostante possa causare la compressione del parenchima cerebrale sottostante (risposta C errata). Infine, il neurinoma del VII nervo cranico (o Schwannoma del nervo facciale), una neoplasia poco comune, determina impossibilità di chiudere le palpebre, per retrazione della palpebra anteriore e paralisi della palpebra inferiore, con esposizione del bulbo oculare (risposta D errata).

4 di 5 Domande

Scenario IU1S: Un paziente di 75 anni presenta da alcuni mesi incertezza nella marcia, incontinenza urinaria e deficit della memoria a breve termine. Il quadro clinico è più probabilmente da ascrivere a:














La risposta corretta è la C.
Per il paziente del caso clinico, in base ai reperti clinico-anamnestici, il quadro clinico è da ascrivere verosimilmente a idrocefalo normoteso, una condizione in cui il liquido cefalorachidiano si accumula in maniera patologica all’interno dei ventricoli cerebrali. Tale patologia è caratterizzato da instabilità nella deambulazione, incontinenza urinaria, decadimento cognitivo, deficit della memoria a breve termine, dilatazione dei ventricoli cerebrali con pressione del liquido cerebrospinale normale o leggermente elevata. Tale patologia non determina, dunque, segni ascrivibili all’ipertensione endocranica. All’opposto, la sindrome di Chiari di tipo 1 è un insieme di segni e sintomi dovuti ad una malformazione della fossa cranica posteriore, che risulta essere di dimensioni inferiori rispetto alla norma; di conseguenza, le tonsille cerebellari scendono al di sotto della base cranica, entrando nel canale spinale. Questo porta ad una compressione del cervelletto e del midollo spinale ed impedisce il normale flusso del fluido cerebro-spinale (FCS). La sintomatologia è estremamente varia e comprende cefalea esacerbata da tosse, starnuti o sforzi, disfagia, apnee notturne, nausea, aritmie cardiache, vertigini, spasticità progressiva delle gambe, dolore al collo, scogliosi progressiva e altri numerosi disturbi (risposta A errata). Al contrario, la Corea di Huntington, una patologia neurodegenerativa di tipo ereditario a trasmissione autosomica dominante, causa la degenerazione dei neuroni della corteccia cerebrale e dei gangli della base. L’esordio avviene generalmente tra i 30 e i 50 anni. È caratterizzata da movimenti coreici involontari, disturbi del comportamento e demenza (risposta B errata). Infine, l’ematoma subdurale cronico, una condizione tipica dell’anziano, è dovuto alla presenza di una raccolta ematica, che si accumula lentamente in sede subdurale. È generalmente conseguente ad un trauma cranico minore. Il paziente può presentare cefalea, riduzione dello stato di coscienza e alterazioni neurologiche in base all’emisfero interessato (risposta D errata).
 

5 di 5 Domande

La dopamina:














La risposta corretta è la C.
La dopamina (o, più raramente, dopammina) è un neurotrasmettitore endogeno della famiglia delle catecolammine, con formula chimica C6H3(OH)2-CH2-CH2-NH2. Viene sintetizzata nelle terminazioni nervose a partire dalla tirosina tramite azioni sequenziali enzimatiche. In particolare, nei neuroni dopaminergici la dopamina sintetizzata viene stipata in vescicole secretorie grazie al trasportatore vescicolare delle monoamine-2, mentre, nelle cellule adrenergiche o noradrenergiche, essa viene convertita in noradrenalina dalla dopamina beta-idrossilasi: infatti, tale molecola costituisce un precursore della noradrenalina.
Infine, nelle cellule adrenergiche la noradrenalina viene convertita ad adrenalina (risposte A, B, D ed E errate).

Fonte: catecolamine prodotte nel metabolismo della tirosina

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