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1 di 5 Domande

Una donna di 30 anni che si rivolge al suo medico di base a causa della presenza negli ultimi mesi di sanguinamenti rettali intermittente e dolore addominale soprattutto nei quadranti inferiori dell’addome. La dottoressa le prescrive un esame radiologico, mostrato di seguito. Quale è la diagnosi?

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La risposta corretta è la B.

In base alla storia clinica della paziente del caso, con sanguinamenti rettali intermittenti e dolore addominale soprattutto nei quadranti inferiori dell’addome e l’esame radiografico positivo, il sospetto diagnostico è rappresentato dall’endometriosi: infatti, tale patologia è responsabile dell’aspetto crenulato sulla superficie inferiore del colon sigmoideo all’RX, che causa sanguinamenti rettali ciclici. È definita come la presenza di tessuto endometriale funzionante impiantato in posizione ectopica. I sintomi dipendono dalla sede degli impianti e possono comprendere dismenorrea, dispareunia, infertilità, disuria e dolore durante la defecazione. L’endometriosi è generalmente limitata alle superfici peritoneali o sierose degli organi pelvici, comunemente le ovaie, i legamenti larghi dell’utero, il cavo del Douglas e i legamenti uterosacrali. Localizzazioni meno frequenti includono la superficie sierosa dell’intestino, le tube di Falloppio, gli ureteri, la vescica, il tenue, il crasso, la vagina, la cervice uterina, le cicatrici chirurgiche, il polmone, le pleure o il pericardio. All’opposto, in base ai reperti clinico-anamnestici e all’RX, la paziente non presenta verosimilmente malattia diverticolare, lipomatosi pelvica, carcinoma rettale e polipo rettale (risposte A, C, D ed E errate).


2 di 5 Domande

Donna di 65 anni senza un’anamnesi patologica remota rilevante, si reca presso il P.S. a causa di nausea e dolore persistente in ipocondrio destro, che è peggiorato nelle ultime 24 ore, il tutto associato ad anoressia, astenia e sensazione di febbre. L’esame obiettivo mostra una T.C. di 38.2°C, una P.A. di 125/75 mmHg e dolore alla palpazione profonda in ipocondrio destro; il resto dell'esame obiettivo è negativo. Gli esami di laboratorio mostrano una leucocitosi di 13.000/mm3 con associata neutrofilia. In tale contesto si decide di praticare un'ecografia addominale. La risposta corretta è?

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La risposta corretta è la A.

La paziente del caso clinico, con nausea, dolore persistente in ipocondrio destro, anoressia, astenia, febbre, leucocitosi di 13.000/mm3 con associata neutrofila e una colecisti distesa, a pareti ispessite ed edematose, con litiasi infundibolare (alla ecografia), presenta verosimilmente la colecistite litiasica acuta. Tale patologia è nel 90% dei casi secondaria alla colelitiasi. Quando si sospetta tale patologia, l’ecografia è la tecnica gold standard per la diagnosi e non la TC dell’addome (risposta D errata): infatti, l’ecografia del caso clinico mostra una tipica colecistite litiasica acuta (risposte B e C errate).


3 di 5 Domande

Scenario XXXII: Un uomo di 78 anni in buono stato di salute fisico e cognitivo, con una anamnesi patologica positiva per diabete mellito di tipo 2 e cardiopatia con fibrillazione atriale, si reca presso il PS per un dolore addominale severo, continuo e diffuso da circa 4 ore. I segni vitali sono normali. L'addome è morbido e leggermente dolente alla palpazione, senza evidenziare segni di difesa e con Blumberg negativo. L'ECG mostra una fibrillazione atriale senza altre anomalie e la glicemia è di 140 mg / dL. L'immagine mostra la radiografia diretta dell’addome eseguita all'arrivo presso il pronto soccorso. Domanda 1: In relazione all’immagine della radiografia mostrata, indicare, tra le seguenti, la risposta corretta:

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La risposta corretta è la B.

Il paziente del caso clinico, con diabete mellito di tipo 2, fibrillazione atriale, dolore addominale severo, continuo e diffuso da circa 4 ore, addome leggermente dolente alla palpazione, Blumberg negativo e una RX con anse del piccolo intestino leggermente dilatate, con evidenza di aria, feci e gas all’interno della cornice colica di destra, presenta verosimilmente un quadro di sub-occlusione intestinale di origine meccanica.


4 di 5 Domande

Scenario XXXII: Un uomo di 78 anni in buono stato di salute fisico e cognitivo, con una anamnesi patologica positiva per diabete mellito di tipo 2 e cardiopatia con fibrillazione atriale, si reca presso il PS per un dolore addominale severo, continuo e diffuso da circa 4 ore. I segni vitali sono normali. L'addome è morbido e leggermente dolente alla palpazione, senza evidenziare segni di difesa e con Blumberg negativo. L'ECG mostra una fibrillazione atriale senza altre anomalie e la glicemia è di 140 mg / dL. L'immagine mostra la radiografia diretta dell’addome eseguita all'arrivo presso il pronto soccorso. Domanda 2: Quale dei seguenti è il test diagnostico più appropriato nello studio del dolore addominale in questo paziente?

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La risposta corretta è la E.

Dato che il paziente del caso clinico presenta verosimilmente una sub-occlusione intestinale, per confermare tale ipotesi è necessario sottoporlo a TC dell’addome con e senza m.d.c., anche al fine di valutare lo stato di vascolarizzazione delle anse intestinali.

 


5 di 5 Domande

Un paziente di 86 anni con una storia di ipertensione, diabete mellito e ipotiroidismo, con pregressa frattura di anca quattro mesi prima e moderato deterioramento cognitivo, in trattamento con metformina 3 compresse al giorno da 850 mg, levotiroxina 100 mcg, ramipril 5 mg e acido acetilsalicilico 100 mg, si reca presso il pronto soccorso a causa di debolezza generalizzata, stitichezza, nausea e vomito da circa una settimana. Non ha febbre o sintomi respiratori o urinari. All'esame obiettivo presenta una P.A. sistolica di 110 mmHg, F.C. di 90 bpm, pallore muco-cutaneo, addome teso, ipertimpanico sovra-disteso. Vengono eseguiti degli esami di laboratorio ematici ed urinari oltre che una radiografia addominale mostrata nella figura. Cosa mostra questa radiografia addominale?

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La risposta corretta è la B.

La radiografia del paziente del caso clinico, con ipertensione, diabete mellito, ipotiroidismo, pregressa frattura dell’anca quattro mesi prima, moderato deterioramento cognitivo, debolezza, stitichezza, nausea, vomito, pallore muco-cutaneo, addome teso, iper-timpanismo, mostra una dilatazione delle anse intestinali con aria all’esterno delle stesse, compatibilmente con perforazione intestinale. Lo pneumoperitoneo dovuto a perforazione intestinale rappresenta un’urgenza chirurgica. In particolare, il principale segno radiologico indicativo di perforazione intestinale è la presenza di pneumoperitoneo, che si apprezza radiologicamente come una falce aerea radiotrasparente in sede sottodiaframmatica destra, se eseguita nelle due proiezioni in ortostatismo PA ed in clinostatismo AP. Tale falce non si dispone a sinistra per l’anatomia del peritoneo, che presenta una via di comunicazione tra la retrocavità degli epiploon e il peritoneo anteriore, che è il forame di Winslow, posizionato tra la parete posteriore dello stomaco e quella anteriore del pancreas, diretto verso destra, dove permette l’accumulo di aria che si dirige nel punto più anti-declive in ortostatismo. In caso di impossibilità del paziente ad eseguire l’RX in clinostatismo ed ortostatismo, si effettua in AP e in LL in decubito supino con tubo a bandiera, come in questo caso clinico, che mostra contenuto aereo extra-luminale. Infine, nel caso la RX non sia dirimente o diagnostica, anche considerando la sua bassa specificità e sensibilità, si ricorre ad una TC dell’addome con m.d.c., che rappresenta l’esame gold standard.


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