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Sindrome di Brugada

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  • È una patologia ereditaria caratterizzata da una specifica anomalia ECG-grafica, associata a morte improvvisa (SCA = sudden cardiac arrest) in individui, anche giovani, senza cardiopatia strutturale. è stata scoperta e definita nel 1992.

Epidemiologia


  • La Sindrome di Brugada di tipo 1 ha incidenza dello 0.12%, mentre i tipi 2 e 3 insieme (oggi raggruppati nel solo tipo 2) dello 0.58%.
  • Nel mondo è responsabile di una percentuale compresa tra il 4 e il 12% di tutte le morti improvvise. Se consideriamo solo le morti improvvise nei soggetti giovani e sani, la percentuale sale. L’età media di morte improvvisa è 41 anni.
  • Geograficamente la prevalenza è 0.36% in Asia, 0.25% in Europa, 0.03% in USA.

Eziologia


  • È provocata da un malfunzionamento dei canali cardiaci del Sodio (Na+), dovuto ad una mutazione genetica nel gene per il canale. Sono state descritte 60 differenti mutazioni di cui almeno la metà spontanee; per alcune è stata invece dimostrata una ereditarietà autosomica dominante.
  • Vi sono alcuni fattori che possono mascherare o accentuare i segni ECG-grafici di sindrome di Brugada:
    • Febbre;
    • Ischemia miocardica;
    • Farmaci: bloccanti dei canali del Sodio (flecainide, propafenone), Calcio antagonisti, alfa agonisti, beta bloccanti, nitrati, agonisti colinergici (stimolazione colinergica in generale), cocaina, alcol;
    • Ipokaliemia;
    • Ipotermia;
    • Post procedura di cardioversione.

Clinica


  • I pazienti con Sindrome di Brugada vengono identificati essenzialmente in due modi:
    • Pazienti asintomatici che vengono sottoposti ad ECG per altri motivi (valutazione preoperatoria di routine, controllo annuale per attività sportiva);
    • Pazienti che giungono all’osservazione in acuto (es. aritmie maligne).
  • I principali quadri clinici possono essere:
    • Morte improvvisa (SCA, sudden cardiac arrest): può essere la prima manifestazione della sindrome fino ad un terzo dei casi;
    • Aritmie maligne (FV o TV): l’insorgenza di una aritmia avviene in genere tra i 22 e i 65 anni, più comunemente di notte o più in generale durante il sonno che non da svegli;
    • Sincope con evidenza di tachiaritmia associata;
    • Palpitazioni, associate ad una aritmia, la più comune in questo caso è la FA che può essere la prima manifestazione della patologia;
    • Respirazione notturna agonica: rientra nei criteri diagnostici per Brugada.
  • I pazienti con pattern ECG tipico ma asintomatici e senza nessun criterio clinico, hanno il “pattern Brugada” ma non la sindrome (fenocopie Brugada).

Diagnosi


  • Criteri diagnostici: tracciato ECG tipico + almeno 1 dei seguenti criteri clinici:
    • EpiSodio documentato di FV o TV;
    • Storia familiare di SCA in età < 45 anni;
    • Alterazioni ECG-grafiche suggestive in altri membri della famiglia;
    • Inducibilità di TV con stimolazione elettrica programmata;
    • Episodio/i di sincope;
    • Respirazione notturna agonica.
  • Deve essere presenta almeno uno dei criteri altrimenti si parla solo di “pattern Brugada”.
  • Nel 2013 tre società (HRS, EHRA, APHRS) hanno consensualmente rivisto e stabilito i criteri per la diagnosi di sindrome di Brugada, specificando che il tipico pattern ECG deve essere presente in almeno una delle precordiali destre (nello specifico almeno in V1 o V2) e questo spontaneamente o dopo stimolazione farmacologica.                                                                            
  • Per quanto riguarda il tracciato ECG tipico, per anni, sono stati distinti ed utilizzati nella pratica clinica tre tipi di pattern, ma recentemente si è raggiunto il consenso sul fatto che i tipi siano solo due.
  • Nel tipo 1 il tratto ST sovra slivellato (> 2mm) scende con una convessità superiore che termina in una T invertita. Questo pattern si definisce “coved type”. Nel tipo 2 il tratto ST ha una conformazione detta “saddle- back” in cui il segmento sovra slivellato dell’ST scende verso l’isoelettrica poi risale congiungendosi ad una onda T positiva o bifasica.

Immagine 01. Tipi di sindrome di Brugada.

  • Una volta che la diagnosi di Sindrome di Brugada è sospettata sulla base dell’ECG e dei criteri, può essere opportuno effettuare ulteriori accertamenti per stimare il rischio di aritmie maligne e SCA, escludere la concomitanza di una cardiopatia strutturale (ecocardiografia, RMN cardiaca). Inoltre pazienti con pattern ECG di tipo 2 o con tracciato dubbio, possono essere sottoposti a stimolazione farmacologica con bloccanti canali del Sodio (flecainide, propafenone) con lo scopo di “smascherare” l’anomalia.
  • Tutti i pazienti con diagnosi di Sindrome di Brugada dovrebbero essere sottoposti ad indagine genetica (in particolare sui geni SCN5A e SCN10A); se viene identificata una specifica mutazione l’indagine deve essere estesa ai parenti di I grado.

Diagnosi differenziale


  • Condizioni che producono alterazioni del tratto ST in V1-V2 che mimano il pattern Brugada:
    • Blocco di branca destro atipico;
    • Cardiomiopatia aritmogenica VD;
    • Ripolarizzazione precoce;
    • Pericardite acuta;
    • IMA;
    • Ipertrofia VS;
    • Pectus excavatum;
    • Ipotermia.
  • Considerando anche le possibili cause di SCA o aritmia maligna, in assenza di cardiopatia strutturale, vanno aggiunte:
    • Sindrome del QT lungo congenita;
    • Sindrome del QT lungo acquisita con TV polimorfa;
    • Sindrome del QT corto;
    • TV polimorfa catecolaminergica;
    • TV idiopatica;
    • FV idiopatica.

ECG Caso 001


Caso 01. Sovraslivellamento ST di tipo coved in V1 e V2; Segue onda T negativa.

ECG Caso 002


Caso 02. Sovraslivellamento ST tipo saddle-back, meglio evidente in V2; Segue onda T positiva.

ECG Caso 003


Caso 03. Sovraslivellamento ST con morfologia coved in V1 e V2; Segue onda T negativa; Questo è il tracciato di un uomo di 53 anni, giunto all’osservazione per sincope; Collateralmente vi è anche un BAV di I grado.

Trattamento


  • La sindrome di Brugada, se non diagnosticata, ha una mortalità del 105 annuo.
  • L’unica terapia efficace in quanto salva vita è l’impianto di defibrillatore cardiaco (ICD).
  • La chinidina è stata proposta come terapia alternativa quando ICD non è disponibile o quando il suo impianto sarebbe pericoloso o inappropriato (es. nei neonati).