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1 di 43 Domande

Un atomo neutro contiene 13 protoni, 13 elettroni e 14 neutroni; il peso atomico è circa:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è C) 27. Questo perché il peso atomico di un atomo è determinato dalla somma del numero di protoni e neutroni presenti nel nucleo dell'atomo. Nel caso dell'atomo descritto nella domanda, ci sono 13 protoni e 14 neutroni, il che porta a un peso atomico totale di 27. Gli elettroni, invece, non contribuiscono significativamente al peso atomico dell'atomo poiché hanno una massa molto più piccola rispetto ai protoni e ai neutroni. Le risposte errate 14, 13, 40 e 26 non sono corrette perché non riflettono correttamente il peso atomico dell'atomo descritto nella domanda.

2 di 43 Domande

Il numero di ossidazione dell'ossigeno nell'acqua ossigenata (H2O2) è:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è -1. Il numero di ossidazione dell'ossigeno nell'acqua ossigenata (H2O2) è -1. Questo perché l'idrogeno ha sempre un numero di ossidazione di +1 e l'acqua ossigenata contiene due atomi di idrogeno legati a un atomo di ossigeno. Poiché la carica totale dell'acqua ossigenata è neutra, l'ossigeno deve avere un numero di ossidazione di -1 per bilanciare la carica positiva dei due atomi di idrogeno. Le risposte errate, 0, -2, +1/2 e -1/2, non sono corrette perché non rispettano la regola che l'ossigeno ha un numero di ossidazione di -1 nell'acqua ossigenata.

3 di 43 Domande

“L'acetil-coenzima A, derivato dal glucosio 6-fosfato tramite la glicolisi e la successiva decarbossilazione ossidativa del piruvato, entra nel ciclo citrico per essere ossidato; il trasporto di elettroni e la fosforilazione ossidativa conseguenti allo svolgersi del ciclo citrico producono energia sotto forma di ATP; anche gli acidi grassi prodotti dall'idrolisi dei trigliceridi producono acetilcoenzima A”.
Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la B
Commento della risposta corretta: La risposta corretta B) "I trigliceridi vengono ossidati ad acidi grassi con formazione di ATP" non può essere dedotta dalla lettura del brano precedente. Il testo afferma che gli acidi grassi prodotti dall'idrolisi dei trigliceridi producono acetilcoenzima A, ma non menziona nulla sulla formazione di ATP durante questo processo. Inoltre, il brano parla esplicitamente dell'ossidazione dell'acetil-coenzima A nel ciclo citrico come fonte di produzione di ATP, mentre non menziona nulla riguardo all'ossidazione dei trigliceridi con formazione di ATP. Quindi, non possiamo dedurre che i trigliceridi vengano ossidati ad acidi grassi con formazione di ATP solo sulla base delle informazioni fornite nel brano.

4 di 43 Domande

Vengono chiamate colligative le proprietà il cui valore dipende solo dal numero, e non dalla natura, delle particelle che le determinano. La forza ionica di una soluzione è definita come la semisomma dei prodotti della concentrazione di ciascuno ione presente nella soluzione per il quadrato della valenza dello ione stesso. Si può pertanto affermare che la forza ionica:














La risposta corretta è la A
La forza ionica della soluzione non è una proprietà colligativa. Questo perché le proprietà colligative dipendono solo dal numero di particelle presenti in soluzione, indipendentemente dalla loro natura. La forza ionica, invece, dipende non solo dal numero di ioni presenti, ma anche dal quadrato della valenza di ciascun ione. Quindi, la forza ionica non soddisfa la definizione di proprietà colligativa e quindi la risposta corretta è A) non è una proprietà colligativa.

5 di 43 Domande

Nella molecola NH3, l'atomo di azoto mette in compartecipazione con ciascun atomo di H:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) un elettrone. Questo perché la molecola NH3 è composta da un atomo di azoto (N) e tre atomi di idrogeno (H). L'azoto ha un numero atomico di 7, il che significa che ha 7 elettroni. Nella sua configurazione elettronica, l'azoto ha 2 elettroni nel primo livello energetico e 5 elettroni nel secondo livello energetico. Nella molecola NH3, l'azoto forma tre legami covalenti con gli atomi di idrogeno, condividendo un elettrone di valenza con ciascun atomo di idrogeno. Questo perché l'azoto cerca di completare il suo secondo livello energetico con 8 elettroni, diventando più stabile. Gli atomi di idrogeno, d'altra parte, possono completare il loro primo livello energetico con 2 elettroni. Quindi, l'atomo di azoto mette in compartecipazione con ciascun atomo di H un solo elettrone per formare i legami covalenti nella molecola NH3.

6 di 43 Domande

Gli omega tre sono:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda "Gli omega tre sono acidi grassi polinsaturi" è corretta perché gli omega tre sono una specifica classe di acidi grassi polinsaturi. Gli acidi grassi polinsaturi sono caratterizzati dalla presenza di due o più legami doppi nella loro catena di carbonio e possono essere classificati in base alla posizione del primo doppio legame considerando la fine opposta della catena. Gli omega tre si riferiscono agli acidi grassi polinsaturi che hanno il primo doppio legame a partire dal terzo atomo di carbonio contando dalla fine opposta della catena. Questi acidi grassi sono noti per i loro benefici per la salute, in particolare per il loro ruolo nella riduzione dell'infiammazione, nella promozione della salute cardiovascolare e nella funzione cerebrale ottimale. L'opzione delle altre risposte errate - acidi grassi contenenti azoto, acidi grassi ossigenati, acidi grassi monoinsaturi e acidi grassi saturi - sono tutte inesatte perché non rientrano nella definizione degli omega tre.

7 di 43 Domande

Quanti grammi di H2SO4 (P.M. = 98 u.m.a.) sono contenuti in 250 ml di una soluzione acquosa 2 M di H2SO4?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) 49 g. La domanda chiede quanti grammi di H2SO4 sono contenuti in 250 ml di una soluzione acquosa 2 M di H2SO4. La soluzione è 2 M, il che significa che ci sono 2 mole di H2SO4 in 1 litro di soluzione. Pertanto, per calcolare la quantità di H2SO4 in 250 ml di soluzione, dobbiamo convertire i millilitri in litri. 250 ml corrispondono a 0,25 litri. Quindi, in 0,25 litri di soluzione, ci sono 2 Mole x 0,25 litri = 0,5 mole di H2SO4. Per calcolare i grammi di H2SO4, dobbiamo utilizzare la formula del peso molecolare (P.M. = 98 u.m.a.): Massa = Moles x Peso Molecolare = 0,5 mole x 98 u.m.a. = 49 g di H2SO4. Pertanto, la risposta corretta è 49 g.

8 di 43 Domande

Qual è la formula dell'acetato di calcio?














La risposta corretta è la A
La formula dell'acetato di calcio è Ca(C2H3O2)2. Questo perché l'acetato di calcio è composto da uno ione calcio (Ca2+) e due ioni acetato (C2H3O2-). La presenza di due ioni acetato nella formula indica che l'acetato di calcio ha una valenza di 2+ per il calcio. Le risposte errate non corrispondono alla formula corretta dell'acetato di calcio.

9 di 43 Domande

La seguente struttura organica CH3COOCH2CH3 corrisponde a:














La risposta corretta è la D
La struttura organica CH3COOCH2CH3 corrisponde a un estere. Questa risposta è corretta perché gli esteri sono composti organici che si formano dalla reazione tra un acido carbossilico e un alcol. Nella struttura data, il gruppo CH3COO rappresenta il gruppo acilico derivato dall'acido acetico (CH3COOH), mentre il gruppo CH2CH3 rappresenta il gruppo alchilico derivato dall'alcol etilico (CH3CH2OH). Pertanto, combinando questi due gruppi, otteniamo un estere.

10 di 43 Domande

Lo smalto dei denti è costituito per la maggior parte da idrossiapatite, la cui unità formula è Ca5(PO4)3(OH) . In ambiente acido per acido solforico, essa può essere decomposta secondo la seguente reazione:

Ca5(PO4)3(OH) + 4H+ → 5Ca2+ + 3HPO42- + H2

Quante moli di H2SO4 sono necessarie per produrre 0,3 moli di ioni HPO4 2- ?














La risposta corretta è la D.
Sono necessarie 0,2 moli di H2SO4 per produrre 0,3 moli di ioni HPO4 2- . La reazione in esame risulta già bilanciata, pertanto il rapporto tra le moli di ioni H+ e le moli di ioni HPO- è pari a 4:3. Di conseguenza, abbiamo H+: 4 = 0,3 : 3, da cui si ricava H+ = 0,4. Poiché l'acido solforico è un acido diprotico, per ogni mole di ioni H+ necessaria, si dissocia una quantità di acido solforico pari alla metà. Pertanto, la concentrazione di acido solforico sarà 0,4/2 = 0,2 (la risposta D è corretta).

11 di 43 Domande

Quale delle seguenti azioni produce una soluzione acquosa di NaNO3 (M = 85 g/mol) con concentrazione 0,20 M?














La risposta corretta è la C.
Diluire 250 mL di una soluzione di NaNO3 0,8 M fino a 1,0 L produce una soluzione acquosa di NaNO3 (M = 85 g/mol) con concentrazione 0,20 M. La formula utilizzata per il calcolo della diluizione è M₁V₁ = M₂V₂. Diluendo 250 ml di una soluzione con concentrazione 0,8 M fino a un litro, si ottiene che la concentrazione finale risulta pari a un quarto di quella iniziale. Applicando la formula della diluizione, si ha: M₁V₁ = M₂V₂ à M₂ = M₁V₁ / V₂ = 0,8 x 0,250 / 1L = 0,2 M (la risposta C è corretta). La risposta A non è corretta in quanto si ottiene una soluzione con concentrazione di 0,5 M. La risposta E non è corretta perchè il numero di moli è calcolato come n = 17/85 = 0,2, ma queste sono presenti in 250 ml di soluzione. Pertanto, la concentrazione è M = 0,2/0,25 = 0,8. La risposta B non è corretta in quanto il numero di moli è calcolato come 8,5/85 = 0,1. Di conseguenza, la molarità risulta essere 0,1/0,25 L = 0,4 M. La risposta D non è corretta, infatti calcolando la media ponderata: (M₁V₁ + M₂ V₂) / (V₁+ V₂) = (150 * 0,15 + 50 * 0,05)/200 = 0,125M.

 

 

 


12 di 43 Domande

Nella reazione As2O3 + 4 HNO3 + H2O---> 2 H3AsO4 + 4 NO2 gli elementi che subiscono una variazione del numero di ossidazione sono:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) As e N. Nella reazione data, i due elementi che subiscono una variazione del numero di ossidazione sono l'arsenico (As) e l'azoto (N). Nell'As2O3, l'arsenico ha un numero di ossidazione di +3, mentre nell'H3AsO4, l'arsenico ha un numero di ossidazione di +5. Quindi, l'arsenico subisce un aumento del numero di ossidazione. Inoltre, nell'HNO3, l'azoto ha un numero di ossidazione di +5, mentre nel NO2, l'azoto ha un numero di ossidazione di +4. Quindi, l'azoto subisce una diminuzione del numero di ossidazione. Pertanto, l'unica risposta corretta è E) As e N.

13 di 43 Domande

A quale elemento neutro, non eccitato, appartiene la seguente struttura elettronica esterna: 2s2 2p2?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è C) C. La struttura elettronica esterna 2s2 2p2 indica che ci sono due elettroni in orbitali 2s e due elettroni in orbitali 2p. Questa struttura elettronica è tipica dell'atomo di carbonio (C) che ha un numero atomico di 6. L'atomo di carbonio ha 4 elettroni nella sua struttura esterna, il che gli permette di formare legami covalenti con altri atomi per completare la sua configurazione elettronica e raggiungere la stabilità. Pertanto, l'atomo di carbonio è l'elemento neutro e non eccitato corrispondente alla struttura elettronica 2s2 2p2.

14 di 43 Domande

Quale dei seguenti composti si scioglie meglio in acqua?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) Solfato di rame perché si scioglie meglio in acqua rispetto agli altri composti elencati (benzina, cellulosa, grasso neutro, etere dietilico). Lo solfato di rame (CuSO4) è un composto ionico che si forma dalla reazione tra lo ione rame (Cu2+) e lo ione solfato (SO4^2-). La sua struttura chimica ha una buona affinità per le molecole di acqua, grazie alla presenza di gruppi solfonici, che permettono ad esse di formare legami con le molecole di acqua. Quando si aggiunge solfato di rame all'acqua, le molecole di acqua circondano e solvatano gli ioni presenti nel composto. In particolare, gli ioni solfato si dissociano, formando legami ion-dipolo e idrogeno con le molecole di acqua, mentre gli ioni rame si stabilizzano attraverso legami ion-dipolo. Questa solvatazione degli ioni da parte delle molecole di acqua porta al processo di dissoluzione del composto in acqua. Al contrario, le altre risposte errate non si sciolgono bene in acqua perché non interagiscono in modo simile con le molecole di acqua. La benzina è una miscela di idrocarburi non polari, che non hanno affinità con le molecole di acqua e quindi non si dissolvono facilmente. La cellulosa è un polisaccaride insolubile in acqua a causa della sua struttura chimica complessa e della presenza di collegamenti glicosidici forti. Il grasso neutro è costituito principalmente da trigliceridi, che sono composti apolari e non si sciolgono bene in acqua. Infine, l'etere dietilico è una sostanza apolare, che non forma legami con le molecole di acqua e quindi non si scioglie facilmente.

15 di 43 Domande

Quale delle seguenti coppie di molecole è tale per cui un membro della coppia può stabilire interazioni dipolo permanente – dipolo permanente con l’altro membro?














La risposta corretta è la E.
E' essenziale che il legame tra i due atomi di una molecola biatomica non sia omopolare affinché si possa avere un dipolo permanente. Tra le opzioni fornite, solo il cloruro di idrogeno (HCl) e il triclorometano (CHCl3) non sono molecole biatomiche omopolari. In conseguenza di ciò, queste due opzioni sono le uniche corrette, come si può facilmente dedurre per esclusione (la risposta E è corretta).

16 di 43 Domande

Per quale di queste molecole si può prevedere una geometria ottaedrica?














La risposta corretta è la E.
Dobbiamo determinare il numero totale di elettroni della molecola e la sua struttura di Lewis per risalire alla geometria molecolare. L'atomo di selenio ha 6 elettroni di valenza nel suo guscio più esterno, mentre il fluoro ne ha 7. Sommando i due numeri e moltiplicando il risultato per il numero di atomi di fluoro (6), otteniamo un totale di 48 elettroni di legame. Successivamente, disegniamo l'atomo di selenio al centro e colleghiamo ciascuno dei suoi 6 elettroni di valenza a un atomo di fluoro, in modo da far raggiungere loro l'ottetto. La geometria molecolare così trovata è ottaedrica, dove non ci sono coppie solitarie sull'atomo centrale e ci sono 6 legami, con angoli di legame di 90° (la risposta E è corretta).

17 di 43 Domande

Quale fra le seguenti affermazioni riguardanti il diagramma di stato dell’anidride carbonica (CO2) è corretta?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è la D) Le curve rappresentano i luoghi in cui coesistono due stati della materia all’equilibrio. Questa affermazione è corretta perché nel diagramma di stato dell'anidride carbonica, le curve rappresentano i punti in cui le fasi solida, liquida e gassosa possono coesistere in equilibrio. Queste curve si chiamano curve di coesistenza e mostrano le varie combinazioni di temperatura e pressione in cui due fasi possono coesistere. Ad esempio, lungo la curva di coesistenza solido-liquido, il CO2 può esistere contemporaneamente come solido e liquido a una determinata temperatura e pressione. Lungo la curva di coesistenza liquido-gas, il CO2 può esistere contemporaneamente come liquido e gas a una determinata temperatura e pressione. Quindi, l'affermazione D) è corretta perché le curve nel diagramma di stato dell'anidride carbonica rappresentano i luoghi di coesistenza di due stati della materia, cioè le fasi solida, liquida e gassosa, in equilibrio.

18 di 43 Domande

Quale delle seguenti combinazioni di coefficienti stechiometrici - a, b, c, d, e - deve essere utilizzata per bilanciare la reazione
 aH3AsO3 + bHIO3 + cCl− → dICl2 + eH3AsO4 + fOH− ? 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è: a = 2; b = 1; c = 2; d = 1; e = 2; f = 1. La reazione chimica data: aH3AsO3 + bHIO3 + cCl- -> dICl2 + eH3AsO4 + fOH-, deve essere bilanciata usando i coefficienti stechiometrici corretti. La bilanciatura delle reazioni chimiche implica che sia il numero e sia il tipo di atomi siano gli stessi da entrambi i lati dell'equazione. Dall'equazione data: - Ci sono 3 atomi di idrogeno (H) sul lato sinistro dell'equazione e 4 atomi di idrogeno sul lato destro dell'equazione. Per bilanciare il numero di atomi di idrogeno, dobbiamo moltiplicare il coefficiente a per 2 e il coefficiente e per 1. - Ci sono 1 atomo di arsenico (As) sul lato sinistro dell'equazione e 1 atomo di arsenico sul lato destro dell'equazione. Non è necessario bilanciare il numero di atomi di arsenico. - Ci sono 3 atomi di ossigeno (O) sul lato sinistro dell'equazione e 6 atomi di ossigeno sul lato destro dell'equazione. Per bilanciare il numero di atomi di ossigeno, dobbiamo moltiplicare il coefficiente a per 2 e il coefficiente e per 2. - Ci sono 1 atomo di iodio (I) sul lato sinistro dell'equazione e 2 atomi di iodio sul lato destro dell'equazione. Per bilanciare il numero di atomi di iodio, dobbiamo moltiplicare il coefficiente b per 1 e il coefficiente d per 1. - Ci sono 1 atomo di cloro (Cl) sul lato sinistro dell'equazione e 2 atomi di cloro sul lato destro dell'equazione. Per bilanciare il numero di atomi di cloro, dobbiamo moltiplicare il coefficiente c per 2. - Ci sono 1 atomo di idrogeno (H) sul lato sinistro dell'equazione e 1 atomo di idrogeno sul lato destro dell'equazione. Non è necess

19 di 43 Domande

Quale, tra i cambiamenti elencati, non fa aumentare la pressione di un gas all’interno di un contenitore? 














La risposta corretta è la A
Il cambiamento che non fa aumentare la pressione di un gas all'interno di un contenitore è l'aumento del volume del contenitore. Quando il volume del contenitore aumenta, la densità del gas diminuisce poiché le molecole di gas hanno più spazio per muoversi. Di conseguenza, la frequenza degli urti delle molecole sulle pareti del contenitore diminuisce e quindi anche la pressione del gas diminuisce. Questo è regolato dalla legge di Boyle, che afferma che a temperatura costante la pressione di un gas è inversamente proporzionale al volume del contenitore. Le altre risposte errate non sono corrette perché: - Aumentare la temperatura del gas aumenta l'energia cinetica delle molecole di gas, causando un aumento della loro velocità e quindi una maggiore frequenza degli urti sulle pareti del contenitore. Questo comporta un aumento della pressione del gas (regolato dalla legge di Gay-Lussac). - Diminuire il volume del contenitore comporta una diminuzione dello spazio disponibile per le molecole di gas, causando una maggiore densità e una maggiore frequenza degli urti sulle pareti del contenitore. Questo comporta un aumento della pressione del gas. - Aggiungere altre moli di gas comporta un aumento del numero di molecole nello stesso volume di spazio, aumentando la densità e quindi la frequenza degli urti sulle pareti del contenitore. Questo comporta un aumento della pressione del gas. - "Nessuna delle altre risposte è corretta" è chiaramente errata perché abbiamo dimostrato che le altre risposte aumentano effettivamente la pressione.

20 di 43 Domande

Dalla reazione di quale delle seguenti coppie di sostanze si ottiene come prodotto un sale?














La risposta corretta è la E
La reazione di Li2O + CO2 produce come prodotto un sale. Questa risposta è corretta perché Li2O (ossido di litio) è una base e CO2 (anidride carbonica) è un acido. Quando queste due sostanze reagiscono insieme, si forma una reazione di acidobase in cui l'ossido di litio si combina con l'anidride carbonica per formare il sale Li2CO3 (carbonato di litio). La formazione del sale avviene perché l'ossido di litio, che è una base, reagisce con l'anidride carbonica, che è un acido, per produrre un prodotto neutro. In altre parole, l'ossido di litio neutralizza l'acido presente nell'anidride carbonica per formare il carbonato di litio, che è il sale. Le altre risposte errate non sono corrette perché non si verificano le condizioni necessarie per la formazione di un sale. Ad esempio, nelle reazioni di Al + O2, CaO + H2O e Li + H2O non è coinvolto un acido che sia neutralizzato dalla base per formare un sale. Nella reazione di FeO + K non vi è formazione di un sale perché entrambe le sostanze sono composti ionici che non danno luogo alla formazione di un prodotto neutro.

21 di 43 Domande

Quale differenza sussiste tra gli isotopi 18 e 16 dell'ossigeno? 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è "Il primo possiede due neutroni in più". La differenza tra gli isotopi 18 e 16 dell'ossigeno riguarda il numero di neutroni presenti nel nucleo atomico. Gli isotopi sono atomi dello stesso elemento chimico che differiscono solo per il numero di neutroni nel loro nucleo. L'isotopo 18 dell'ossigeno ha un nucleo composto da 8 protoni e 10 neutroni, mentre l'isotopo 16 ha un nucleo composto da 8 protoni e 8 neutroni. Quindi, la differenza tra i due isotopi è di 2 neutroni in più nell'isotopo 18 rispetto all'isotopo 16. Questa differenza di neutroni influenza le proprietà chimiche e fisiche degli isotopi. Ad esempio, l'isotopo 18 dell'ossigeno è leggermente più pesante dell'isotopo 16 e può essere utilizzato per studiare i cicli dell'acqua e i processi geochimici. Inoltre, l'isotopo 18 è spesso utilizzato come tracciante in studi medici e biologici.

22 di 43 Domande

20 g di NaOH sono sciolti in 500 mLdi acqua. Qual è il volume minimo di questa soluzione necessario per neutralizzare 25 mL di una soluzione 1 mol/L di H2SO4(aq)?
“Si assuma massa atomica relativa: H = 1; O = 16; Na = 23; S = 32” 














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale sia il volume minimo della soluzione di NaOH necessario per neutralizzare 25 mL di una soluzione di H2SO4 1 mol/L. La soluzione a questa domanda si può ottenere calcolando le moli di H2SO4 e NaOH presenti e utilizzando il rapporto stechiometrico tra di loro. La frase corretta di questa domanda sarebbe: "Il volume minimo di questa soluzione necessario per neutralizzare 25 mL di una soluzione 1 mol/L di H2SO4(aq) è di 50 mL". Per comprendere perché questa risposta è corretta, dobbiamo considerare la reazione chimica tra NaOH e H2SO4: 2NaOH + H2SO4 -> Na2SO4 + 2H2O. Dalla reazione chimica possiamo dire che per neutralizzare una mole di H2SO4 sono necessarie due moli di NaOH. Calcoliamo le moli di H2SO4 in 25 mL di soluzione, utilizzando la concentrazione 1 mol/L: Moli di H2SO4 = Volume (L) x Concentrazione (mol/L) = 0,025 L x 1 mol/L = 0,025 mol Poiché per neutralizzare una mole di H2SO4 sono necessarie due moli di NaOH, dobbiamo calcolare la quantità di NaOH necessaria: Moli di NaOH = 0,025 mol di H2SO4 x (2 mol di NaOH / 1 mol di H2SO4) = 0,050 mol di NaOH Ora, dobbiamo convertire le moli di NaOH in massa, utilizzando la massa atomica relativa del sodio (Na): Massa di NaOH = Moli di NaOH x Massa atomica relativa di NaOH = 0,050 mol x (23 g/mol + 16 g/mol + 1 g/mol) = 2,45 g Infine, dobbiamo determinare il volume minimo di questa soluzione di NaOH. Poiché sappiamo che abbiamo 20 g di NaOH in 500 mL di acqua, possiamo dedurre: Volume minimo di soluzione di NaOH = Massa di NaOH / Concentrazione di NaOH = 2,45 g / (20 g/L) = 0,1225 L = 122,5

23 di 43 Domande

L’ammoniaca (NH3) ha un punto di ebollizione pari a –33 °C. La fosfina (PH3) ha
invece un punto di ebollizione pari a –88 °C.
 Quale delle seguenti affermazioni spiega perché hanno punti di ebollizione così
differenti?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) La NH3 forma ponti idrogeno intermolecolari più facilmente della PH3. La risposta corretta spiega che la differenza nei punti di ebollizione tra NH3 e PH3 è dovuta alla capacità della NH3 di formare ponti idrogeno intermolecolari più facilmente rispetto alla PH3. Un ponte idrogeno è una forza attrattiva che si forma tra un atomo di idrogeno legato a un atomo molto elettronegativo (come il nitrogeneo nell'ammoniaca) e un altro atomo molto elettronegativo (come l'ossigeno o l'azoto di un'altra molecola). Questi legami sono molto forti e richiedono una maggiore energia per romperli, quindi le molecole che formano ponti idrogeno tendono ad avere punti di ebollizione più alti. Nel caso dell'ammoniaca (NH3), ciascuna molecola di NH3 può formare fino a tre ponti idrogeno con altre molecole di NH3. Questo favorisce l'attrazione tra le molecole di ammoniaca e richiede più energia per farle passare allo stato gassoso, quindi ha un punto di ebollizione più alto. Al contrario, la fosfina (PH3) ha una struttura molecolare diversa che rende difficile la formazione di ponti idrogeno intermolecolari. Infatti, ciascuna molecola di PH3 può formare solo un debole ponte idrogeno. Di conseguenza, richiede meno energia per far passare le molecole di fosfina allo stato gassoso, quindi ha un punto di ebollizione più basso rispetto all'ammoniaca.

24 di 43 Domande

Quale/i delle seguenti reazioni è/sono delle ossidoriduzioni?
 1. Cl2(aq) + 2Br−(aq) → Br2(aq) + 2Cl−(aq)
 2. Cl2(aq) + H2O(l) → H+Cl−(aq) + HOCl(aq)
 3. H+Cl−(aq) + H2O(l) → H3O+(aq) + Cl−(aq) 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Solo 1 e 2. La reazione numero 1 coinvolge il cloro (Cl2) e il bromuro (Br-) che reagiscono tra loro per formare bromo (Br2) e cloruro (Cl-). Durante questa reazione, il cloro si riduce (perde elettroni) da Cl2 a Cl-, mentre il bromo si ossida (guadagna elettroni) da Br- a Br2. Quindi, la reazione 1 è una reazione di ossidoriduzione. La reazione numero 2 coinvolge il cloro (Cl2) e l'acqua (H2O) che reagiscono per formare ione cloruro (Cl-) e acido ipocloroso (HOCl). Durante questa reazione, il cloro si ossida da Cl2 a Cl-, mentre il l'acqua si riduce da H2O a HOCl. Quindi, anche la reazione 2 è una reazione di ossidoriduzione. La reazione numero 3, invece, coinvolge l'acido cloridrico (HCl) e l'acqua (H2O) che reagiscono per formare ione idronio (H3O+) e ione cloruro (Cl-). Durante questa reazione, non avviene nessuna variazione di stato di ossidazione degli atomi coinvolti. Quindi, la reazione 3 non è una reazione di ossidoriduzione. In conclusione, le reazioni 1 e 2 sono le uniche reazioni di ossidoriduzione, quindi la risposta corretta è A) Solo 1 e 2.

25 di 43 Domande

A quale volume si devono portare 10 ml di HCl 6M perché la concentrazione finale sia 0,5 M?  














La risposta corretta è la A
La domanda chiede a quale volume si devono portare 10 ml di HCl 6M affinché la concentrazione finale sia 0,5 M. La risposta corretta è 120 ml. Per comprendere il motivo per cui la risposta sia corretta, è necessario applicare la formula della diluizione. La formula della diluizione è la seguente: (C1)(V1) = (C2)(V2) Dove: C1 = concentrazione iniziale V1 = volume iniziale C2 = concentrazione finale V2 = volume finale Nel nostro caso, la concentrazione iniziale (C1) è 6M, il volume iniziale (V1) è 10 ml, la concentrazione finale (C2) è 0,5 M e il volume finale (V2) è ciò che dobbiamo determinare. Applicando la formula: (6 M)(10 ml) = (0,5 M)(V2) Da qui, dobbiamo isolare V2: V2 = (6 M)(10 ml) / 0,5 M V2 = 60 ml / 0,5 M V2 = 120 ml Quindi, per ottenere una concentrazione finale di 0,5 M, è necessario portare 10 ml di HCl 6M a un volume finale di 120 ml.

26 di 43 Domande

Indicare quale tra le seguenti reazioni è bilanciata: 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è A) 3SO2 + Ni2O3 → Ni2(SO3)3. La reazione A è bilanciata perché rispetta la legge di conservazione della massa. In questa reazione, ci sono 3 molecole di SO2 che reagiscono con una molecola di Ni2O3 per formare 2 molecole di Ni2(SO3)3. Per bilanciare correttamente la reazione, è necessario assicurarsi che gli elementi presenti nelle molecole delle sostanze di partenza (reagenti) siano uguali a quelli presenti nelle molecole delle sostanze formate (prodotti). Nel caso della reazione A, bilanciamo prima gli atomi di zolfo. Dallato dei reagenti abbiamo 3 atomi di zolfo (3SO2) e anche dal lato dei prodotti abbiamo 3 atomi di zolfo (3Ni2(SO3)3). Successivamente, bilanciamo gli atomi di ossigeno. Dallato dei reagenti abbiamo 6 atomi di ossigeno (3SO2) e anche dal lato dei prodotti abbiamo 6 atomi di ossigeno (3Ni2(SO3)3). Infine, bilanciamo i cationi nickel. Dallato dei reagenti abbiamo 2 cationi nickel (Ni2O3) e anche dal lato dei prodotti abbiamo 2 cationi nickel (2Ni2(SO3)3). In conclusione, la reazione A risulta bilanciata con 3SO2 + Ni2O3 → Ni2(SO3)3 perché rispetta la legge di conservazione della massa e ha lo stesso numero di atomi di ogni elemento nei reagenti e nei prodotti.

27 di 43 Domande

Indica, tra i seguenti composti, quello che in soluzione acquosa dà idrolisi basica: 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) CH3COONa. Questa è la risposta corretta perché il composto CH3COONa, anche noto come acetato di sodio, si dissocia in soluzione acquosa producendo ioni sodio (Na+) e ioni acetato (CH3COO-). Gli ioni acetato possono reagire con l'acqua per formare ione idrossido (OH-) attraverso un processo chiamato idrolisi basica. L'idrolisi basica si verifica quando gli ioni acetato accettano protoni dall'acqua per formare ioni idrossido. Questa reazione porta ad un aumento della concentrazione di ioni idrossido nell'acqua e quindi rende la soluzione basica. Le risposte errate non sono in grado di provocare idrolisi basica perché i relativi composti non producono ioni che possono reagire con l'acqua per formare ioni idrossido.

28 di 43 Domande

 Si definisce elettronegatività la capacità di un elemento di: 














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Attirare gli elettroni di legame. L'elettronegatività è la capacità di un elemento di attrarre gli elettroni di legame. Gli elettroni di legame sono gli elettroni che sono condivisi tra gli atomi coinvolti in una molecola. Un elemento altamente elettronegativo ha una grande forza di attrazione sugli elettroni di legame e tende ad attraerli verso di sé. Questo porta a una distribuzione asimmetrica della carica all'interno della molecola, con uno degli atomi che acquisisce una carica parziale negativa e l'altro una carica parziale positiva. Gli elementi con alta elettronegatività tendono a formare legami ionici o covalenti polari, in cui gli elettroni di legame sono spostati verso l'atomo più elettronegativo. Di conseguenza, l'elettronegatività è una proprietà molto importante nella determinazione del tipo di legame che si formerà tra due atomi. Quindi, la risposta corretta alla domanda è D) Attirare gli elettroni di legame.

29 di 43 Domande

Secondo Avogadro, volumi uguali di gas diversi, nelle stesse condizioni di temperatura e di pressione: 














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Contengono sempre lo stesso numero di molecole. La teoria di Avogadro afferma che, a parità di temperatura e pressione, volumi uguali di gas diversi contengono lo stesso numero di molecole. Questo significa che la quantità di materia presente è la stessa, indipendentemente dal tipo di gas. Avogadro ha stabilito che il volume di un gas è proporzionale al numero di molecole presenti, indipendentemente dalla loro natura chimica. Ciò significa che quando due gas diversi occupano lo stesso volume, hanno lo stesso numero di molecole. Questa affermazione è fondamentale per comprendere il comportamento dei gas e stabilire le relazioni quantitative tra diverse sostanze gassose.

30 di 43 Domande

Nelle molecole degli acidi ossigenati gli atomi di idrogeno














La risposta corretta è la A
La domanda chiede qual è la disposizione degli atomi di idrogeno nelle molecole degli acidi ossigenati. La risposta corretta è che gli atomi di idrogeno sono legati in modo covalente agli atomi di ossigeno. La risposta è corretta perché gli acidi ossigenati sono composti che contengono almeno un atomo di ossigeno e almeno un atomo di idrogeno legato ad esso attraverso un legame covalente. Questo tipo di legame covalente si forma quando gli atomi di ossigeno e di idrogeno condividono elettroni per stabilizzare i rispettivi gusci elettronici. L'idrogeno è molto elettronegativo, il che significa che attira fortemente gli elettroni condivisi, stabilendo così un legame forte con l'ossigeno. Altre risposte errate menzionate non spiegano correttamente la disposizione degli atomi di idrogeno negli acidi ossigenati. Mentre gli atomi di idrogeno possono essere presenti anche legati all'atomo centrale nella molecola, nella domanda viene specificato che si parla degli atomi di idrogeno negli acidi ossigenati. Inoltre, non è corretto affermare che gli atomi di idrogeno formano legami ionici con gli atomi di ossigeno negli acidi ossigenati, in quanto i legami ionici si formano tra atomi con elettronegatività molto diversa, mentre l'idrogeno e l'ossigeno hanno elettronegatività simili. L'affermazione che gli atomi di idrogeno formano legami a ponte con gli atomi di ossigeno non è corretta nelle molecole degli acidi ossigenati, in quanto i legami a ponte si formano tra atomi di idrogeno in diverse molecole, non nello stesso composto. Infine, la richiesta di avere almeno due atomi di idrogeno è sconnessa rispetto alla domanda.

31 di 43 Domande

In che rapporto deve essere diluita una soluzione acquosa di un acido forte affinché il pH passi da 4 a 5?














La risposta corretta è la E
Il rapporto di diluizione corretto per far passare il pH da 4 a 5 nell'acido forte è 1:10. Quando il pH aumenta di una unità, la concentrazione di ioni idrogeno (H+) diminuisce di dieci volte. In altre parole, per passare da un pH di 4 a uno di 5, è necessario diluire la soluzione originale di acido forte in acqua in un rapporto di 1 parte di acido forte a 10 parti di acqua. Le risposte errate fornite non sono corrette perché: - 4:5 è una diluizione inversa e aumenterebbe il pH anziché ridurlo. - 1:1 non è abbastanza diluito per abbassare il pH di una unità. - 5:4 è di nuovo una diluizione inversa e aumenterebbe il pH anziché ridurlo. - 1:9 non è abbastanza diluito per abbassare il pH di una unità.

32 di 43 Domande

“Gli ioni di ammonio quaternari in cui i quattro residui alchilici sono diversi l’uno dall’altro, presentano il fenomeno della stereoisomeria ottica. Così, per esempio, il metil-etil-propilisobutil-ammonio esiste in due forme otticamente attive, in cui i gruppi alchilici sono disposti nello spazio in modo differente rispetto all’atomo di azoto centrale, che presenta ibridazione sp3  e costituisce un centro chirale; la situazione è del tutto analoga a quella che si verifica intorno ad
un atomo di carbonio tetraedrico asimmetrico”.
Quale delle seguenti affermazioni P U Ò essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Sia il carbonio che l'azoto possono presentare ibridazione sp3. La frase "Così, per esempio, il metil-etil-propilisobutil-ammonio esiste in due forme otticamente attive, in cui i gruppi alchilici sono disposti nello spazio in modo differente rispetto all'atomo di azoto centrale, che presenta ibridazione sp3 e costituisce un centro chirale" nel brano indica che il metil-etil-propilisobutil-ammonio presenta due forme otticamente attive a causa della disposizione diversa dei gruppi alchilici attorno all'atomo di azoto, che ha ibridazione sp3. La frase "la situazione è del tutto analoga a quella che si verifica intorno a un atomo di carbonio tetraedrico asimmetrico" implica che l'atomo di carbonio può anche presentare ibridazione sp3 e costituire un centro chirale. Quindi, dal brano possiamo dedurre che sia il carbonio che l'azoto possono presentare ibridazione sp3.

33 di 43 Domande

Il benzene, in presenza di opportuni catalizzatori, reagisce con l’acido nitrico, con il cloro e con il clorometano; si tratta, in tutti e tre i casi, di reazioni di:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è D) Sostituzione elettrofila. La sostituzione elettrofila è un tipo di reazione chimica in cui un atomo o un gruppo funzionale viene sostituito da un altro atomo o gruppo funzionale attraverso l'attacco di un elettrofilo. Nel caso specifico della domanda, il benzene reagisce con l'acido nitrico, il cloro e il clorometano attraverso una sostituzione elettrofila, in quanto in tutte e tre le reazioni l'atomo di benzene subisce la sostituzione di almeno un gruppo funzionale. Nel caso dell'acido nitrico, l'azoto nel gruppo nitroso si lega all'anello benzene mediante una sostituzione elettrofila aromatica, formando il nitrobenzene. Nel caso del cloro, l'atomo di cloro si lega all'anello benzene mediante una sostituzione elettrofila radicalica, formando il clorobenzene. Infine, nel caso del clorometano, l'atomo di cloro si lega all'anello benzene mediante una sostituzione elettrofila alifatica, formando il clorometilbenzene. In conclusione, tutte e tre le reazioni descritte nella domanda coinvolgono una sostituzione elettrofila dell'anello benzene, confermando la correttezza della risposta D) Sostituzione elettrofila.

34 di 43 Domande

Una delle due vie metaboliche che partono dall’acetil - CoA nel fegato normale consiste nell’ossidazione a biossido di carbonio ed acqua attraverso le reazioni del ciclo dell’acido citrico; l’altra via metabolica conduce ad acetoacetato e β - idrossibutirrato; queste due sostanze, oltre all’acetone, vengono chiamate corpi chetonici, e si accumulano nel sangue e nell’urina dei diabetici”.
Quale delle seguenti informazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
Il commento della risposta corretta è: Nel fegato normale, una parte dell'acetil - CoA viene ossidato a biossido di carbonio ed acqua, e un'altra parte viene trasformata in corpi chetonici. La risposta è corretta perché nel brano viene specificato che una delle due vie metaboliche che partono dall'acetil - CoA nel fegato normale consiste nell'ossidazione a biossido di carbonio ed acqua attraverso le reazioni del ciclo dell'acido citrico, mentre l'altra via metabolica conduce ad acetoacetato e β - idrossibutirrato, che sono chiamati corpi chetonici. Quindi, la deduzione corretta è che una parte dell'acetil - CoA viene ossidato a biossido di carbonio ed acqua, mentre un'altra parte viene trasformata in corpi chetonici.

35 di 43 Domande

La base coniugata dell'acido cloridrico:














La risposta corretta è la B
La base coniugata dell'acido cloridrico è debole. La risposta corretta è B) E' debole perché l'acido cloridrico (HCl) è un acido forte, il quale si dissocia completamente in soluzione acquosa in ioni idrogeno (H+) e ioni cloruro (Cl-). La base coniugata di un acido forte non avrà alcuna capacità di accettare protoni, quindi sarà debole. In questo caso, la base coniugata dell'acido cloridrico è il cloruro (Cl-), che non può accettare protoni per formare nuovamente l'acido cloridrico.

36 di 43 Domande

 Una soluzione di acido acetico 0,1 M (Ka = 1,8*10-5) è














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è che la soluzione di acido acetico 0,1 M è meno acida di una soluzione 0,1 M di acido cloridrico. Questa risposta è corretta perché l'acidità di una soluzione dipende dalla concentrazione degli ioni idrogeno (H+), e l'acido acetico ha un valore di Ka (costante di acidità) più piccolo rispetto all'acido cloridrico. La costante di acidità (Ka) misura il grado di dissociazione di un acido in soluzione acquosa. Maggiore è il valore di Ka, maggiore sarà la concentrazione degli ioni H+ in soluzione e quindi l'acidità della soluzione. L'acido cloridrico ha un Ka molto elevato, mentre l'acido acetico ha un Ka molto più basso (1,8*10^-5). Questo significa che l'acido cloridrico si dissocia quasi completamente in soluzione acquosa, producendo un'alta concentrazione di ioni H+, rendendo la soluzione molto acida. D'altra parte, l'acido acetico si dissocia solo parzialmente in soluzione, con una minore concentrazione di ioni H+, quindi la soluzione sarà meno acida rispetto all'acido cloridrico. In conclusione, la risposta corretta è che la soluzione di acido acetico 0,1 M è meno acida di una soluzione 0,1 M di acido cloridrico perché il suo valore di Ka è più basso e quindi ha una minore concentrazione di ioni H+.

37 di 43 Domande

Individuare, tra le seguenti sostanze, l'acido forte in acqua:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è l'acido nitrico, la sostanza D. L'acido nitrico è considerato un acido forte in acqua perché si dissocia completamente, producendo un elevato numero di ioni H+ nell'acqua. Questa dissociazione completa avviene perché l'acido nitrico è una molecola molto polare e ha una forte tendenza a perdere il suo protone H+. Di conseguenza, l'acido nitrico forma facilmente ioni nitrato (NO3-) e ioni H+ nell'acqua. Le altre sostanze elencate come risposte errate non sono acidi forti in acqua. L'acido cianidrico (risposta errata A) è un acido debole perché si dissocia solo parzialmente in acqua, producendo un basso numero di ioni H+. Questo accade perché la molecola di acido cianidrico è meno polare rispetto a quella di acido nitrico e ha una minore tendenza a perdere il suo protone H+. L'acido carbonico (risposta errata B) è un acido debole perché si dissocia solo parzialmente in acqua, prodotti bicarbonato (HCO3-) e ioni H+. Nonostante sia un acido, il processo di dissociazione dell'acido carbonico è lento e incompleto. L'acido acetico (risposta errata C) è un acido debole perché si dissocia solo parzialmente in acqua, prodotti ioni acetato (CH3COO-) e ioni H+. La molecola di acido acetico è polare, ma la sua dissociazione è limitata. L'acido lattico (risposta errata E) è un acido debole perché si dissocia solo parzialmente in acqua, prodotti ioni lattato (C3H5O3-) e ioni H+. La molecola di acido lattico ha una piccola carica negativa, che limita la sua dissociazione in acqua.

38 di 43 Domande

Indicare la formula dell'acido ortofosforico:














La risposta corretta è la D
La formula corretta dell'acido ortofosforico è H3PO4. L'acido ortofosforico è un composto chimico che ha una struttura a base di atomi di idrogeno (H) legati ad atomi di fosforo (P) e ossigeno (O). Nella formula corretta, vi sono tre atomi di idrogeno legati a un atomo di fosforo e quattro atomi di ossigeno, che è rappresentato dalla formula H3PO4. Questa struttura rispetta il principio della conservazione degli elementi, che afferma che nella formula chimica il numero di atomi di ciascun elemento deve essere uguale a entrambi i lati dell'equazione. Le risposte errate, come H2PO3, H2PO4, H3PO3 e H4PO4, non rappresentano correttamente la composizione dell'acido ortofosforico. Queste risposte presentano un numero diverso di atomi di idrogeno, fosforo e ossigeno, violando quindi il principio della conservazione degli elementi.

39 di 43 Domande

In una reazione una specie si riduce se:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) accetta elettroni da un riducente. Nella reazione chimica, la specie che subisce la riduzione è chiamata riducente, mentre la specie che accetta gli elettroni è chiamata ossidante. La definizione di riduzione è il guadagno di elettroni, quindi una specie si riduce quando accetta elettroni da un'altra specie. Pertanto, la risposta B, "accetta elettroni da un riducente" è corretta. Le tre risposte errate non sono corrette perché: - La risposta c, "cede elettroni a un ossidante", è errata perché la specie che cede elettroni è chiamata ossidante, non riducente. - La risposta d, "cede elettroni a un riducente", è errata perché la specie che cede elettroni è chiamata ossidante, non riducente. - La risposta e, "reagisce con l'ossigeno", non riguarda direttamente la riduzione di una specie. La reazione con l'ossigeno può essere un processo ossidativo, ma non è l'unico modo in cui una specie può ridursi.

40 di 43 Domande

 A quante moli corrispondono 4,0 ml di un composto avente massa molecolare pari a 50 u.m.a. e densità 1,25 g/ml? 














La risposta corretta è la A
Il commento della risposta corretta è: La domanda chiede a quante moli corrispondono 4,0 ml di un composto. La risposta corretta è 0,1. Per trovare la risposta corretta, dobbiamo svolgere i seguenti passaggi: 1. Calcolare la massa del composto. La densità del composto è data come 1,25 g/ml. Quindi, moltiplicando la densità per il volume (4,0 ml) otteniamo: 1,25 g/ml x 4,0 ml = 5,0 g 2. Calcolare il numero di moli usando la massa molecolare del composto. La massa molecolare del composto è data come 50 u.m.a. Quindi, dividendo la massa (5,0 g) per la massa molecolare otteniamo: 5,0 g / 50 u.m.a. = 0,1 mol Quindi, 4,0 ml di questo composto corrispondono a 0,1 moli.

41 di 43 Domande

Indicare il numero d’ossidazione del cloro in HClO4














La risposta corretta è la C
La domanda chiede di indicare il numero di ossidazione del cloro nell'acido perclorico (HClO4). La risposta corretta è C) +7. Il numero di ossidazione indica la carica che un atomo assume quando forma un legame o una formula chimica. Nel caso del cloro nell'acido perclorico, l'ossidazione si riferisce al cloro che forma il legame con l'ossigeno. L'acido perclorico è composto da 1 atomo di idrogeno (H), 1 atomo di cloro (Cl) e 4 atomi di ossigeno (O), quindi la formula chimica è HClO4. Per determinare il numero di ossidazione del cloro, bisogna considerare che l'idrogeno ha sempre un numero di ossidazione +1, e l'ossigeno ha un numero di ossidazione -2, poiché è più elettronegativo dei due elementi. Dal momento che l'acido perclorico ha una carica complessiva di 0, possiamo dedurre che la somma delle cariche dei suoi componenti sia uguale a 0. Poiché l'idrogeno ha una carica di +1 e l'ossigeno ha una carica di -2, possiamo calcolare il numero di ossidazione del cloro nella seguente equazione: (+1) + (n) + (-2 * 4) = 0 Semplificando l'equazione otteniamo: +1 + n - 8 = 0 n - 7 = 0 n = +7 Quindi il numero di ossidazione del cloro nell'acido perclorico è +7.

42 di 43 Domande

L’ossidazione di un alcool secondario porta a:














La risposta corretta è la A
L'ossidazione di un alcool secondario porta alla formazione di un chetone. La risposta è corretta perché durante l'ossidazione di un alcool secondario, il gruppo funzionale alcolico viene convertito in un gruppo funzionale chetone, in cui il carbonio centrale è legato a due gruppi alkilici o arilici. Durante il processo di ossidazione, avviene una perdita di due atomi di idrogeno dalla molecola dell'alcool secondario, formando un doppio legame tra il carbonio centrale e l'ossigeno, caratteristico dei chetoni. Le risposte errate, come un'aldeide, un acido carbossilico, un'alcool terziario o un' anidride mista, non rappresentano la corretta trasformazione dell'alcool secondario durante l'ossidazione e quindi non sono la risposta corretta.

43 di 43 Domande

Una reazione chimica comporta sempre la trasformazione:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) Di una o più specie chimiche in altre. La reazione chimica comporta sempre la trasformazione di una o più specie chimiche in altre. Durante una reazione chimica, gli atomi vengono riorganizzati e legati in modo diverso, dando origine a nuove sostanze chimiche. Questo processo avviene grazie alla rottura dei legami chimici presenti nelle specie chimiche di partenza e alla formazione di nuovi legami nelle specie chimiche prodotte. Lo scopo principale di una reazione chimica è proprio quello di trasformare le sostanze chimiche in altre, al fine di ottenere un determinato prodotto chimico desiderato. Pertanto, la risposta corretta è che una reazione chimica comporta sempre la trasformazione di una o più specie chimiche in altre.

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