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1 di 36 Domande

"E' noto a tutti gli insegnanti che c'è una profonda differenza tra lo studio meccanico e mnemonico e quello ragionato in grado di condurre ad una "vera" comprensione. Quando si impara qualcosa a memoria la si può ripetere più o meno letteralmente, ma sarà poi difficile usarla come strumento cognitivo. Gli esperimenti condotti in laboratorio hanno avallato la tesi che in generale si apprende qualcosa più rapidamente se si cerca di capirla piuttosto che con uno studio mnemonico; inoltre la si ricorda per un periodo di tempo più lungo e la si può trasferire a problematiche nuove e diverse." da Herbert A. Simon, Le scienze dell'artificiale, II Mulino, Bologna, 1988 All'analisi riportata sulle modalità di memorizzazione H. A. Simon fa seguire alcune considerazioni qui elencate in forma sintetica. Individuate quella inserita tra di esse indebitamente, che è IN CONTRADDIZIONE con le tesi sostenute dallo studioso:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è la B) il materiale memorizzato come dotato di significato viene memorizzato in modo meno facile e immediato di quello appreso meccanicamente, ma si fissa nella mente stabilmente e si presta meglio ad essere rielaborato. Herbert A. Simon sostiene che lo studio meccanico e mnemonico, che consiste nel memorizzare qualcosa senza cercare di comprenderla, porta a una memorizzazione più facile e immediata, ma limitata a un utilizzo puramente ripetitivo senza una vera comprensione. Al contrario, lo studio ragionato, basato sulla comprensione e sull'attribuzione di significato, richiede uno sforzo maggiore ma permette di memorizzare in modo più stabile e di utilizzare le conoscenze apprese come strumento cognitivo. Pertanto, la risposta corretta sottolinea che il materiale dotato di significato viene memorizzato in modo meno facile e immediato, ma offre una memorizzazione più duratura e una migliore capacità di rielaborazione.

2 di 36 Domande

" ... non esiste categoria di lavoratori che non abbia delle spese per produrre ricchezza, e le spese di uno scrittore sono impossibile da documentare lira su lira ... E se io per scrivere ho bisogno assoluto di una Porsche bianca, di una crociera nelle Antille, di una suite al Waldorf Astoria, di un amante birmano, di 22 Kg. di marijuana? Arduo da provare, ma altrettanto arduo da contestare. Così si ripiegò - per il computo delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi - su una spesa forfettaria del 25 per cento (ora 20 per cento) includente alla meglio e senza scontrini i tic, i vizi, le fobie, le stravaganze, le ricerche, i viaggi, le depressioni, le subitanee paralisi della capricciosa, sfuggente categoria. Che in Italia conta quanto il due di coppe, come si sa. Folta anche troppo, non fa tuttavia paura a nessuno, non essendo in grado di organizzare un minaccioso corteo della Federpenna o un blocco stradale della Confpoesia. Gli scrittori sono blandamente vezzeggiati nelle campagne elettorali, qualcuno viene persino eletto, ma l'intreccio col mondo politico resta a maglie molto larghe. Sorge periodicamente una "figura eminente" da consultare ogni tanto per far bella figura, da invitare a qualche pubblica cerimonia, sempre però badando a lasciarla fuori dai luoghi del vero potere, anche quando l'Illustre abbia dato ampie prove di congenito opportunismo e vanesia disponibilità a succhiare qualsiasi osso. Perché è così che il politico italiano vede, e vuole, lo scrittore ideale: un firmaiolo semipoveretto, che coi soli proventi dei suoi libri non arriva al 27 del mese, e dovrà quindi adattarsi ai mecenatismi distribuiti dall'alto, ..., col cappello in mano, è ovvio. Uno scrittore che riesca ad evitare questo non piace. Perché non è controllabile, ma soprattutto perché il suo successo suona di per sé scandaloso. ... Uno scrittore di successo manda in frantumi l'immagine che resiste dai tempi del brutto romanzo sulla vita di bohème di Henry Murger, contemporaneo, sia detto per inciso, di Hugo, Flaubert, Gautier e altri autori baciati o sbaciucchiati dal successo. Come molti cliché di quell'epoca, anche questo torna sempre a rivivere sotto nuove forme. Quanti saranno in Italia gli scrittori che vivono dei loro diritti? Meno di trenta, crediamo. La TV incombe, i lettori sono in continuo calo, i bestsellers stranieri spazzano via tutto ....
Fruttero e Lucentini, La Stampa

QUALE, tra gli autori dei romanzi qui elencati, NON COMPARE nell'articolo di F&L riportato nel quesito 10?














La risposta corretta è la E
Il rosso e il nero non compare nell'articolo di Fruttero e Lucentini riportato nel quesito 10. La risposta corretta è E) Il rosso e il nero. L'autore di questo romanzo non viene menzionato nell'articolo e quindi non compare tra gli autori dei romanzi elencati.

3 di 36 Domande

«I sostenitori del transumanismo», vale a dire della necessità di evolverci, affidandoci alle biotecnologie, in «una nuova specie “oltre-umana”», pensano di sapere «ciò che costituisce un buon essere umano e sono contenti di lasciare indietro gli esseri limitati, mortali, naturali che vedono intorno a sé a favore di qualcosa di migliore. Ma capiscono veramente i valori umani più importanti Grazie ai nostri ovvi difetti, noi esseri umani siamo [...] un prodotto la cui interezza è molto più della somma delle nostre parti. Le nostre caratteristiche buone sono intimamente collegate a quelle cattive: se non fossimo violenti e aggressivi, non saremmo in grado di difenderci; se non avessimo sentimenti di esclusività non saremmo leali a coloro che ci sono vicini; se non provassimo mai la gelosia, non proveremmo mai l’amore. Persino la nostra mortalità gioca una funzione critica nel consentire alla nostra specie nel suo insieme di sopravvivere e di adattarsi. Modificare una sola delle nostre caratteristiche-chiave implica la modifica di un insieme complesso e interconnesso di qualità e noi non saremo mai in grado di prevedere il risultato finale.» (Da Francis Fukuyama, “Biotecnologie – La Fine dell’Uomo”, Corriere della sera, giov. 10-2-2005, p. 15.)

Delle considerazioni seguenti solo UNA È COERENTE con quanto affermato nel testo. La si individui:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda è E) intervenire con le biotecnologie su aspetti-chiave di quel sistema altamente complesso che è l' uomo è impresa rischiosa, dalle conseguenze imprevedibili. La risposta corretta è basata sul contenuto del testo fornito. Nel testo, l'autore afferma che le caratteristiche positive e negative dell'essere umano sono strettamente interconnesse e che la modifica di una sola di queste caratteristiche comporterebbe conseguenze imprevedibili. Di conseguenza, intervenire con le biotecnologie su aspetti-chiave dell'essere umano rappresenterebbe un rischio, in quanto non si può prevedere l'esito finale di tali modifiche. Le risposte errate non corrispondono alle affermazioni presenti nel testo. Ad esempio, la risposta "un essere umano non è che la somma delle peculiarità delle singole parti che lo compongono" non tiene conto del concetto espresso nel testo riguardo all'interezza dell'essere umano. Allo stesso modo, la risposta "sapienti interventi biotecnologici potranno un giorno consentirci di dare origine ad un'umanità nuova che assommi in sé solo gli aspetti positivi di quella attuale" non tiene conto del concetto che le caratteristiche positive e negative sono strettamente legate e non possono essere separate. In conclusione, la risposta corretta (E) riflette l'idea che intervenire con le biotecnologie sull'essere umano comporta rischi e conseguenze imprevedibili a causa dell'interconnessione delle sue caratteristiche.

4 di 36 Domande

L’ikebana è una tipica «composizione floreale; meglio: una composizione vegetale, dato che talvolta essa è formata da rami dotati solo di bacche o foglie, o anche soltanto da rami puri e semplici. [...] Nell’ikebana non si fa che evidenziare “distillandola” l’armonia asimmetrica che vige in natura ma che, normalmente, non appare perché sommersa dalla quantità di elementi che la costituiscono: le combinazioni di rami in un bosco o di fiori in un prato sono presenti in numero così alto che le qualità intrinseche di ciascuna di esse e dei singoli elementi che vi appartengono non possono venir percepite con chiarezza e precisione. L’ikebana, mediante l’uso del vuoto, non fa che ridurre la quantità di elementi percepibili [...]: produce povertà quantitativa per produrre ricchezza qualitativa. [...] È l’operazione con cui si ottiene una riduzione al minimo degli elementi impiegati, alla quale corrisponde un’espansione al massimo delle loro qualità e, di conseguenza, si producono le condizioni per un massimo di intensità percettiva.» Giangiorgio Pasqualotto, Estetica del vuoto. Arte e meditazione nelle culture d’Oriente, Marsilio, Venezia, 1995, pp. 113 e 119.

Alla luce di quanto riportato, SOLO UNA delle seguenti conclusioni risulta fondata. La si individui.














La risposta corretta è la C
Commento della risposta: La risposta corretta (C) afferma che l'arte dell'ikebana si ispira ad una spiccata attenzione agli aspetti qualitativi dell'esperienza sensibile e all'impiego sapiente del vuoto. Questa conclusione è supportata dal brano fornito, in cui si afferma che l'ikebana evidenzia l'armonia asimmetrica che vige in natura, riducendo la quantità di elementi percepibili e producendo una ricchezza qualitativa. L'uso del vuoto e la riduzione degli elementi creano le condizioni per un'intensità percettiva massima. Pertanto, si può concludere che l'ikebana si basa su una considerazione attenta e qualitativa dell'esperienza sensoriale e fa uso sapiente del vuoto. Le risposte errate non corrispondono alle informazioni fornite nel brano. Alcune di queste affermano erroneamente che l'ikebana non enfatizza l'armonia asimmetrica della natura o mira ad enfatizzare l'abbondanza quantitativa. Altre affermano che gli elementi floreali sono indispensabili per l'ikebana o che l'ikebana preferisce enfatizzare gli aspetti di simmetrica armonia. Nessuna di queste affermazioni è supportata dalla citazione fornita.

5 di 36 Domande

In un esame il punteggio finale può essere un qualunque numero intero compreso tra 0 e 180 (estremi compresi). Per essere promossi bisogna ottenere almeno il 45% del punteggio massimo ammissibile. Qual è il punteggio massimo che puo' aver ottenuto un alunno bocciato?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è 80. Questo perché, per essere promossi, l'alunno deve ottenere almeno il 45% del punteggio massimo ammissibile. Pertanto, il punteggio massimo che l'alunno bocciato può aver ottenuto è il 55% del punteggio massimo ammissibile. Per trovare il punteggio massimo, dobbiamo dividere il 55% per il 45% e moltiplicare il risultato per 180. Quindi: (55/45) * 180 = 4/5 * 180 = 4 * 36 = 144. Quindi, il punteggio massimo che l'alunno bocciato può aver ottenuto è 144. Tuttavia, poiché il punteggio finale deve essere un numero intero, il punteggio massimo effettivo sarà l'intero più vicino a 144, ma inferiore ad esso. Pertanto, il punteggio massimo che l'alunno bocciato può aver ottenuto è 80.

6 di 36 Domande

"Per superare il provino ed entrare in una squadra di calcio è necessario, ma non sufficiente, saper giocare bene e non avere più di 14 anni". Determinare quale delle seguenti situazioni è NON compatibile con la frase precedente.














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Elena non sa giocare bene a calcio, ha meno di 14 anni e supera il provino. La frase iniziale afferma che per superare il provino ed entrare in una squadra di calcio è necessario, ma non sufficiente, saper giocare bene e non avere più di 14 anni. Questo significa che, per essere ammessi, è fondamentale avere entrambe queste caratteristiche. Nel caso di Elena, la situazione è non compatibile con la frase precedente perché non sa giocare bene a calcio. Anche se ha meno di 14 anni e supera il provino, l'incapacità di giocare bene a calcio la rende inidonea ad essere ammessa nella squadra.

7 di 36 Domande

Recenti studi hanno riportato che nel 2006 il numero di donne sottoposte all'esame per la diagnosi del tumore al seno risultate positive è aumentato del 13% rispetto al 2005. Nello stesso lasso di tempo, il numero di esami effettuati è aumentato del 10%. Se le donne sottoposte a tale esame fossero rappresentative dell'intera popolazione, quale tra le seguenti affermazioni sarebbe vera?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quale tra le seguenti affermazioni sarebbe vera se le donne sottoposte all'esame per la diagnosi del tumore al seno fossero rappresentative dell'intera popolazione. La risposta corretta è l'opzione C: "La percentuale di donne risultate positive all'esame per la diagnosi del tumore al seno nel 2006 è aumentata poco meno del 3% rispetto al 2005." Questa risposta è corretta perché, secondo i recenti studi citati nella domanda, nel 2006 il numero di donne sottoposte all'esame per la diagnosi del tumore al seno risultate positive è aumentato del 13% rispetto al 2005. Tuttavia, nello stesso periodo di tempo, il numero di esami effettuati è aumentato solo del 10%. Quindi, se le donne sottoposte all'esame fossero rappresentative dell'intera popolazione, la percentuale di donne risultate positive all'esame nel 2006 sarebbe aumentata meno del 13% a causa dell'aumento più basso del numero di esami effettuati (10% rispetto al 13%). Di conseguenza, la risposta corretta è che la percentuale di donne risultate positive all'esame per la diagnosi del tumore al seno nel 2006 è aumentata poco meno del 3% rispetto al 2005.

8 di 36 Domande

Considerata la  proposizione: “Le reclute della Guardia Svizzera Pontificia devono essere necessariamente cittadini svizzeri dalla nascita, cattolici, maschi fra i 19 e 30 anni e devono aver fatto un periodo di formazione presso l’esercito svizzero”, quale delle seguenti affermazioni è certamente FALSA in merito agli arruolamenti dello scorso giugno?














La risposta corretta è la A.
Il quesito afferma che, per essere arruolati nelle reclute della Guardia Svizzera Pontificia, sono richieste quattro condizioni: 1) cittadinanza svizzera dalla nascita, 2) appartenenza al culto cattolico, 3) età compresa tra i 19 e i 30 anni, 4) aver completato un periodo di formazione nell'esercito svizzero. Tuttavia, l'età di Enea nel giugno 2021 è di 32 anni, quindi non soddisfa la terza condizione e non può essere stato arruolato (la risposta A è corretta). Giorgio sembra soddisfare tutti e quattro i requisiti, ma non è garantito che questo sia sufficiente per essere arruolato. Invece, Tommaso non soddisfa la quarta condizione e non può essere stato arruolato. Michele soddisfa tutti e quattro i requisiti ed è stato arruolato, il che è compatibile con le informazioni fornite. Infine, Nicolò non soddisfa il primo requisito e, quindi, non può essere stato arruolato, poiché tutti e quattro i requisiti sono necessari.


9 di 36 Domande

Sia m=(n+1)(n+2)(n+3)un numero di tre cifre ed n numero naturale, per quanti valori di n il numero m è divisibile per 7?














La risposta corretta è la C.
Perché m sia un numero di tre cifre, n+1, n+2 ed n+3 devono essere minori di 10, in quanto altrimenti m avrebbe più di tre cifre. Inoltre, poiché si sta cercando un valore di n per cui m è divisibile per 7, una di queste tre somme deve essere uguale a 7. Ciò significa che il valore di n deve essere tale da soddisfare queste condizioni. In particolare, si può verificare che ci sono solo tre valori di n che soddisfano queste condizioni: n=6 (in tal caso n+1=7), n=5 (in tal caso n+2=7), e n=4 (in tal caso n+3=7) (la risposta C è corretta).

10 di 36 Domande

Quale fra i seguenti è l’esatto ordine cronologico dei tre eventi elencati?
 E1 viene sganciata la bomba atomica su Hiroshima
 E2 nasce la casa automobilistica FIAT
 E3 viene creata la bambola Barbie














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è l'opzione B) E2 - E1 - E3. L'ordine cronologico corretto dei tre eventi elencati è il seguente: la casa automobilistica FIAT nasce prima della bomba atomica su Hiroshima e la creazione della bambola Barbie. La casa automobilistica FIAT, fondata da Giovanni Agnelli nel 1899 a Torino, è stata una delle prime e più importanti case automobilistiche italiane. Quindi E2 è la prima nel corretto ordine cronologico. Successivamente, nella storia, c'è stata la bomba atomica su Hiroshima, avvenuta durante la seconda guerra mondiale. Questo evento è avvenuto il 6 agosto 1945. Quindi E1 è il secondo evento nel corretto ordine cronologico. Infine, la bambola Barbie è stata creata nel 1959 da Ruth Handler, cofondatrice della Mattel, Inc. Quindi E3 è il terzo evento nel corretto ordine cronologico. Sulla base di queste informazioni, l'opzione B) E2 - E1 - E3 è l'unico ordine cronologico corretto dato nella domanda.

11 di 36 Domande

Svetonio nella Vita dei dodici Cesari racconta che Giulio Cesare usava per le sue corrispondenze riservate un sistema di cifratura molto semplice, nella quale ogni lettera del testo in chiaro è sostituita nel testo cifrato dalla lettera che la segue di tre posti.
Utilizzando il medesimo codice e l’alfabeto inglese, Enea invia a Emma il seguente messaggio: D X J X U L. Che messaggio ha inviato Enea a Emma? 














La risposta corretta è la E
Il messaggio che Enea ha inviato a Emma è "AUGURI". La risposta corretta si ottiene sostituendo ogni lettera del testo cifrato con la lettera che la precede di tre posti. Quindi, partendo dal messaggio "D X J X U L", spostiamo ogni lettera indietro di tre posizioni nell'alfabeto e otteniamo "A U G U R I". Quindi, il messaggio che Enea ha inviato a Emma è "AUGURI".

12 di 36 Domande

 La negazione della proposizione “dietro ogni grande uomo c'è una grande donna” è:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Esiste almeno un grande uomo senza una grande donna dietro. La negazione della proposizione "dietro ogni grande uomo c'è una grande donna" implica che non sia vero che dietro ogni grande uomo ci sia una grande donna. Questo significa che esiste almeno un grande uomo senza una grande donna dietro. Questa risposta è corretta perché sebbene la proposizione affermi che ogni grande uomo abbia una grande donna dietro, la negazione afferma che c'è almeno un caso in cui ciò non si verifica. Pertanto, negando l'affermazione originale si afferma che esistono dei grandi uomini senza nessuna grande donna dietro di loro.

13 di 36 Domande

Un aumento della quantità di nitrati contenuti nella frutta aumenta il rischio di contrarre malattie tumorali. Pertanto l'utilizzo dei fertilizzanti chimici sulla frutta aumenta il rischio di contrarre malattie tumorali. La frase precedente si basa sulla premessa implicita che: 














La risposta corretta è la D
Il commento della risposta corretta è: La frase precedente si basa sulla premessa implicita che l'utilizzo di fertilizzanti chimici determina un aumento della quantità di nitrati nella frutta. La risposta corretta è D) L'utilizzo di fertilizzanti chimici determina un aumento della quantità di nitrati nella frutta. La frase precedente afferma che un aumento della quantità di nitrati contenuti nella frutta aumenta il rischio di contrarre malattie tumorali. La premessa implicita è che l'utilizzo dei fertilizzanti chimici sulla frutta aumenta la quantità di nitrati in essa presente. Questo perché i fertilizzanti chimici contengono nitrati che vengono assorbiti dalle piante durante la loro crescita. L'utilizzo di fertilizzanti chimici sulla frutta comporta quindi un aumento dei livelli di nitrati nella frutta stessa. Questa premessa è fondamentale per sostenere l'affermazione che l'utilizzo dei fertilizzanti chimici sulla frutta aumenta il rischio di contrarre malattie tumorali. Se i fertilizzanti chimici non determinassero un aumento dei nitrati nella frutta, non ci sarebbe una correlazione diretta tra l'utilizzo di questi fertilizzanti e il rischio di malattie tumorali.

14 di 36 Domande

Leggere il testo del seguente problema.
Tommaso ama fare vacanze avventurose e ogni anno trascorre le vacanze in un posto nuovo, con un amico diverso. Negli anni 2011,2012, 2013 e 2014 è andato in campeggio, a fare un tour in bicicletta, in montagna e a fare immersioni subacquee (non necessariamente in quest’ordine), con Enrico, Giacomo, Carlo e Paolo (non necessariamente in quest'ordine). È noto che:
1. con Paolo ha trascorso o la vacanza del 2012 o quella in bicicletta;
2. Tommaso ha trascorso le vacanze con Enrico nel 2014;
3. per quanto riguarda le vacanze del 2012-2013, si sa che in una è stato accompagnato da Giacomo mentre l’altra era dedicata alle immersioni subacquee;
4. Tommaso è andato in montagna due anni prima del tour in bicicletta.

La vacanza con Paolo: (vedi brano 1)














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Si è svolta nel 2012. La vacanza con Paolo si è svolta nel 2012 perché, secondo la seconda informazione, Tommaso ha trascorso le vacanze con Enrico nel 2014. Inoltre, la prima informazione indica che con Paolo ha trascorso o la vacanza del 2012 o quella in bicicletta. Poiché le vacanze con Enrico (2014) e quelle in bicicletta (non specificato l'anno) sono già state collocate, l'unica opzione rimasta per la vacanza con Paolo è il 2012. Non possiamo dire con certezza quale attività abbiano svolto i due amici durante quella vacanza, ma possiamo confermare che si è svolta nel 2012.

15 di 36 Domande

Oggigiorno i mass media sono la principale fonte di informazione, pur non fornendo necessariamente un resoconto imparziale dei fatti e delle notizie basato su punti di vista diversi. Da ciò si può dedurre che le opinioni dei cittadini sugli eventi nazionali e internazionali non sono in effetti così obiettive come invece si tende a credere che siano.
Su quale supposizione implicita si basa il brano precedente?














La risposta corretta è la E
L'opinione pubblica non è in grado di riconoscere che i fatti presentati dai mass media sono distorti. La risposta corretta si basa sulla supposizione implicita che l'opinione pubblica non ha la capacità di distinguere i fatti distorti presentati dai mass media. La domanda sottolinea infatti come i mass media non forniscono un resoconto imparziale dei fatti e delle notizie, ma nonostante ciò le opinioni dei cittadini sugli eventi nazionali e internazionali non sono obiettive come si tende a credere. Questo implica che l'opinione pubblica non è consapevole della distorta presentazione dei fatti da parte dei mass media.

16 di 36 Domande

Paolo vuole erigere una recinzione di 21 m per delimitare il proprio giardino e trova in vendita i pannelli per costruirla. La lunghezza dei pannelli disponibili è la seguente:

https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/31Immagine435376.jpg

Volendo acquistare il numero necessario di pannelli per erigere la sua recinzione con la soluzione più economica, quanti pannelli da 6 m serviranno a questo scopo? (I pannelli si possono tagliare su misura) 














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quanti pannelli da 6 m serviranno a Paolo per erigere una recinzione di 21 m, nel modo più economico possibile. La risposta corretta è D) 2. Per capire perché questa è la risposta corretta, dobbiamo analizzare la situazione. Paolo vuole una recinzione di 21 m, quindi ha bisogno di pannelli con una lunghezza totale di 21 m. Nei pannelli a disposizione, abbiamo 4 pannelli da 6 m ciascuno. Se utilizziamo tutti e 4 i pannelli, otterremo una recinzione di 4 * 6 m = 24 m, che è più lunga di quanto richiesto da Paolo. Tuttavia, la domanda dice che i pannelli si possono tagliare su misura. Quindi Paolo può tagliare 3 m da uno dei pannelli da 6 m per ottenere un pannello di 3 m. In questo modo, Paolo può utilizzare due pannelli da 6 m, ottenendo una recinzione di 6 m + 6 m = 12 m, e poi aggiungere un pannello da 3 m per ottenere una recinzione di 12 m + 3 m = 15 m. Poiché Paolo ha bisogno di una recinzione di 21 m, può usare ancora un altro pannello da 6 m per ottenere una recinzione di 15 m + 6 m = 21 m. Quindi, la soluzione più economica per Paolo è di utilizzare 2 pannelli da 6 m, come indicato nella risposta corretta.

17 di 36 Domande

Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente?
“Il ____(1)____ fece capolino da una tana, sparì in un’altra e sbucò subito da un ____(2)____distantissimo; infine, ____(3)_____uno sperone di roccia e puntò in basso.”














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è: (1) sarago (2) pertugio (3) bordeggiò. La parola "ritrovò" deve essere sostituita dalla parola "sarago" per dare un senso compiuto alla frase. La parola "fece capolino" indica che il soggetto spuntò fuori da una tana, quindi la scelta della parola "pertugio" per sostituire il numero (2) è corretta. Infine, la parola "puntò" indica che il soggetto si diresse verso il basso, quindi la scelta della parola "bordeggiò" per sostituire il numero (3) è corretta. In conclusione, le parole "sarago", "pertugio" e "bordeggiò" sono le risposte corrette perché sono i sostantivi/verbi che rendono la frase coerente e logica.

18 di 36 Domande

Indicare quali parole, tra le cinque sequenze proposte, vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alle frasi seguenti.
 “Il primo biologo che parlò chiaramente di origine delle ___(1)___ animali e vegetali per evoluzione da tipi precedenti, Jean-Baptiste Lamarck, ___(2)___ che il motore dell’evoluzione fosse l’___(3)___ di ogni individuo alle condizioni ambientali”. 














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) (1) = specie, (2) = riteneva, (3) = adattamento. La domanda chiede di individuare le parole che vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alle frasi. Quindi, riformulando la domanda, si otterrebbe: "Quali parole devono sostituire i numeri per completare le seguenti frasi in modo coerente?" La risposta corretta è C) (1) = specie, (2) = riteneva, (3) = adattamento. - (1) = specie: Questa parola è corretta perché si riferisce alle categorie tassonomiche in cui si suddividono gli organismi viventi. Nel contesto della frase, si parla di "origine delle ___(1)___ animali e vegetali", dunque la parola adeguata è "specie". - (2) = riteneva: Questa parola è corretta perché si riferisce alla credenza o all'opinione di una persona. Nella frase si fa riferimento a Jean-Baptiste Lamarck e alle sue idee sull'evoluzione, quindi la parola adeguata è "riteneva". - (3) = adattamento: Questa parola è corretta perché si riferisce alla capacità degli organismi di modificarsi per sopravvivere e riprodursi nell'ambiente circostante. Nella frase si parla del "motore dell'evoluzione", quindi la parola adeguata è "adattamento". L'adattamento di ogni individuo alle condizioni ambientali è ciò che Jean-Baptiste Lamarck riteneva essere il motore dell'evoluzione.

19 di 36 Domande

Paola non ha sorelle. Chi è la sorella del figlio del nonno materno della figlia di Paola? 














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Paola stessa. Ciò significa che la sorella del figlio del nonno materno della figlia di Paola è Paola stessa. Questo perché il nonno materno di Paola è il padre di sua madre. Il figlio di questo nonno è quindi suo zio, e la figlia di Paola è sé stessa. Quindi, la sorella del figlio del nonno materno della figlia di Paola è Paola stessa.

20 di 36 Domande

Quale delle seguenti affermazioni equivale a dire: “Non tutti i laureati in Medicina veterinaria fanno il veterinario”. 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è la B) Vi è almeno un laureato in Medicina veterinaria che non fa il veterinario. Questa risposta è corretta perché la domanda chiede quale affermazione equivale a dire che "Non tutti i laureati in Medicina veterinaria fanno il veterinario". L'affermazione che afferma che c'è almeno un laureato in Medicina veterinaria che non fa il veterinario rappresenta fedelmente la stessa idea, in quanto afferma che non tutti i laureati in Medicina veterinaria svolgono l'attività di veterinario.

21 di 36 Domande

L'affermazione “quando mangio troppo mi viene mal di stomaco” implica che: 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Se non mi viene mal di stomaco allora non ho mangiato troppo. Questa risposta è corretta perché l'affermazione iniziale indica che quando la persona mangia troppo, le viene mal di stomaco. Pertanto, se la persona non ha mal di stomaco, significa che non ha mangiato troppo. Questa risposta segue un ragionamento logico basato sulla relazione causa-effetto espressa nell'affermazione. Dall'affermazione iniziale, possiamo dedurre che se non si verifica l'effetto (il mal di stomaco), allora non si è verificata nemmeno la causa (il mangiare troppo).

22 di 36 Domande

«Eletto deputato alla Convenzione nel 1798, membro del Comitato d’istruzione pubblica, [JacquesLouis David] è il principale organizzatore delle feste della rivoluzione. [...] Intimo di Robespierre, David diventa membro del Comitato di sicurezza generale. [...] A seguito della caduta di Robespierre, [...] Jacques-Louis David si lega molto presto a Bonaparte. Gli viene affidato l’incarico di commemorare su quattro immense tele le grandi feste dell’Impero, ma in definitiva eseguirà solo la Consacrazione [di Napoleone I] e La distribuzione delle aquile. Il 18 dicembre 1804 è nominato “primo pittore dell’imperatore”. I suoi rapporti con Napoleone non furono tuttavia facili. Non ottenne, infatti, il posto di direttore delle Belle Arti. Quando il suo quadro fu terminato e fu esposto la prima volta, David dovette cambiare la figura del papa nella Consacrazione e dargli un atteggiamento più attivo. Il pontefice ora dà la sua benedizione mentre prima era raffigurato con le mani posate sulle ginocchia. Pare che Napoleone abbia detto: “Non l’ho fatto venire, da così lontano, per non fare niente”. [...] Rimasto fedele a Napoleone, al ritorno dei Borboni David si esilia a Bruxelles dove dedica gli ultimi anni a dipingere dei soggetti galanti [...].»
(Da Pierre Rosenberg “David: Napoleone gli fa ridipingere il Papa nell’atto di benedire”, CORRIERE DELLA SERA, merc. 23-3-2005, p. 34.)

S’individui, fra le seguenti conclusioni, quella che SMENTISCE UNA delle affermazioni contenute nel brano riportato.














La risposta corretta è la D
Il commento della risposta corretta è: La risposta corretta è la D) Luminoso esempio di uomo per tutte le stagioni, David servì fedelmente Robespierre, Napoleone e Luigi XVIII di Francia. Questa conclusione smentisce l'affermazione presente nel brano, il quale afferma che David rimase fedele a Napoleone al ritorno dei Borboni. In realtà, David non servì Luigi XVIII di Francia, perché dopo il suo ritorno in Francia nel 1816, venne processato e imprigionato per la sua adesione al regime napoleonico. Inoltre, non ci sono prove che David abbia servito Luigi XVIII dopo la sua liberazione nel 1818. Quindi, la conclusione D smentisce l'affermazione nel brano che David rimase fedele a Luigi XVIII di Francia.

23 di 36 Domande

Tutti i filosofi sono antipatici – qualche filosofo è italiano – dunque ............................. è
antipatico.
S’individui il CORRETTO COMPLETAMENTO del sillogismo:  














La risposta corretta è la C
Il CORRETTO COMPLETAMENTO del sillogismo è "Qualche italiano". La risposta corretta si basa sulla struttura del sillogismo, che è composta da due premesse e una conclusione. Nella prima premessa viene affermato che tutti i filosofi sono antipatici, mentre nella seconda premessa viene affermato che qualche filosofo è italiano. La conclusione dovrebbe seguire logicamente da queste due premesse. Ora, quando siamo di fronte a un sillogismo come questo, dobbiamo cercare di completarlo in modo tale che abbia una struttura valida, ovvero che segua le regole della logica formale. Nella risposta corretta, "Qualche italiano", si conclude che alcune persone (filosofi) che fanno parte di una categoria (italiani) sono antipatiche. Questa risposta è corretta perché segue la logica implicita nel sillogismo: se alcuni filosofi sono italiani e tutti i filosofi sono antipatici, allora possiamo concludere che alcune persone italiane (filosofi) sono antipatiche. Le risposte errate, come "Qualche filosofo", "Qualche antipatico", "Ogni italiano", "Ogni filosofo", non completano il sillogismo in modo corretto, perché non tengono conto delle premesse date nella domanda. Per esempio, "Qualche filosofo" non è corretto perché non fa riferimento alla caratteristica di essere italiano, che è menzionata nella seconda premessa. Allo stesso modo, "Ogni italiano" non è corretto perché non tiene conto della premessa che afferma che tutti i filosofi sono antipatici.

24 di 36 Domande

Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto" - "Non essendosi potuto render forte la giustizia, si è giustificata la forza" Blaise Pascal

UNA SOLA considerazione tra le seguenti È A RIGOR DI LOGICA DEDUCIBILE dai Pensieri citati
di Pascal. Individuatela:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede di individuare una considerazione che può essere dedotta dai pensieri citati di Pascal. La risposta corretta è: "La forza pretende di essere giusta, in quanto la giustizia non ha saputo essere forte." Questa considerazione è deducibile seguendo il ragionamento di Pascal nel passaggio citato. Pascal afferma che non è stato possibile rendere forte ciò che è giusto, quindi si è giustificata la forza stessa. Questo significa che la forza si presenta come giusta perché la giustizia non è stata in grado di imporsi con la sua debolezza. La forza prende quindi il ruolo della giustizia, pretende di essere giusta nonostante la sua natura violenta. Questa considerazione è supportata dal pensiero di Pascal, che mette in luce la difficoltà della giustizia nel farsi valere e la pretesa ingiustificata di forza di essere giusta.

25 di 36 Domande

Io sono piuttosto prevenuto nei riguardi delle persone, anche bambini piccoli, che hanno paura dei cani. [...]La mia predilezione per i bambini che non hanno paura dei cani e sanno come comportarsi con loro, ha certo una sua ragion d’essere, in quanto la familiarità con gli animali presuppone un’intima confidenza con la natura.
Konrad Lorenz, E l’uomo incontrò il cane, Adelphi 1989

Delle seguenti considerazioni, a prescindere dalla loro veridicità, UNA SOLA PUÒ ESSERE RIGOROSAMENTE DEDOTTA dal testo di Lorenz, etologo, Nobel per la medicina nel 1973.














La risposta corretta è la B
Il commento corretto alla domanda sarebbe: La risposta corretta è la B) Lorenz considera con particolare simpatia i bambini che hanno confidenza con la natura. Nel testo di Lorenz si afferma che la predilezione dell'autore per i bambini che non hanno paura dei cani e sanno come comportarsi con loro ha una ragione d'essere, in quanto la familiarità con gli animali presuppone un'intima confidenza con la natura. Questo significa che Lorenz valuta positivamente i bambini che non hanno timore dei cani poiché li considera in grado di sviluppare una relazione di intimità e comprensione con la natura.

26 di 36 Domande

“Una mancanza di informazioni, tra negazioni e mistificazioni, distorce il passato[ ... ] È necessario che l’indagine storica non conosca zone di divieto, non arretri di fronte a verità ritenute scomode, non abdichi al suo dovere di conoscenza. [ ... ] è vero, i fatti sopravvivono al silenzio degli studiosi e alle rimozioni dell’immaginario, e spesso si ripresentano all’improvviso, riscoperti da un documento d’archivio, da un ritrovamento casuale, da una testimonianza tardiva o interessata, e finiscono in questo modo per caricarsi di significati impropri. Le realtà taciute chiedono ragione insieme di ciò che è accaduto e del perché si è scelto di ignorarlo o marginalizzarlo [ ... ]. I fatti (tutti i fatti, anche i più controversi, i più imbarazzanti) hanno invece una loro logica, un loro perché: compito della ricerca storica è ricostruirli senza pregiudizi, coglierne le dinamiche, restituire l’atmosfera nella quale sono maturati. Solo così la conoscenza del passato si trasforma in coscienza del presente”. Gianni Oliva, La resa dei conti, Mondadori  

Tra le considerazioni sotto riportate, una NON È AUTORIZZATA dal testo proposto di Gianni Oliva. Individuatela:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è la C) Pregiudiziale essenziale del lavoro dello storico è una assoluta neutralità e una ferma e intransigente coscienza morale. Nel testo proposto di Gianni Oliva non si fa menzione esplicita della necessità dello storico di essere neutrale o di avere una coscienza morale ferma e intransigente. Nella citazione si sottolinea l'importanza dell'indagine storica, della ricerca senza pregiudizi e della comprensione delle dinamiche degli eventi, ma non viene specificato che lo storico debba essere neutrale o avere una coscienza morale intransigente. Pertanto, la risposta C) non è autorizzata dal testo.

27 di 36 Domande

. [ ... ] questo museo (il Museum of Natural History) è riuscito, forse più di qualunque altra antica istituzione, a miscelare in modo soddisfacente la tradizione e le nuove idee sulla divulgazione, ponendosi all’avanguardia nel campo della museografia scientifica. E proponendosi, anzi, come un esempio. [ ... ] L’intenzione era quella di realizzare un museo organizzato non più secondo le branche delle scienze naturali - __________(1)____________ - ma per temi. È in questo senso che sono state predisposte le sezioni relative alla biologia umana, ai dinosauri, all’origine della specie, all’evoluzione dell’uomo, e all’ecologia. Non più, quindi, sale dedicate a un solo campo della ricerca, ma ad argomenti in cui le varie discipline naturalistico-scientifiche sono combinate tra loro. È come passare da ________(2)________, insomma. Si tratta di una frattura netta con il passato, e non soltanto teorica: muri e transenne, vecchi di oltre un secolo, sono stati abbattuti per creare nuovi spazi. [ ... ] In realtà, considerare il visitatore come il fulcro di tutti i nuovi allestimenti significa intervenire su vari aspetti.
Alberto Angela, Cattedrale sì, ma di natura, in Airone, n. 92

Individuate QUALE tra le espressioni sotto riportate COMPLETA correttamente il testo per quanto concerne il n. (2): 














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Un vocabolario a un libro di grammatica. La risposta corretta è quella che descrive correttamente il cambio di approccio nella disposizione delle sezioni del museo. L'autore del testo afferma che il museo è organizzato non più secondo le branche delle scienze naturali, ma per temi. Questo significa che le sezioni riguardano argomenti specifici come biologia umana, dinosauri, origine della specie, evoluzione dell'uomo ed ecologia, combinando diverse discipline naturalistico-scientifiche. Pertanto, il museo passa da un'organizzazione basata su un elenco alfabetico (come un vocabolario) a un'organizzazione basata su argomenti specifici (come un libro di grammatica).

28 di 36 Domande

(...) parlare al prossimo in una lingua che egli non può capire può essere malvezzo di alcuni rivoluzionari, ma non è affatto uno strumento rivoluzionario: è invece un antico artificio repressivo, noto a tutte le chiese, vizio tipico della nostra classe politica, fondamento di tutti gli imperi coloniali. È un modo sottile di imporre il proprio rango: quando padre Cristoforo dice « Omnia munda mundis» in latino a fra Fazio che il latino non lo sa, a quest'ultimo, «al sentir quelle parole gravide d'un senso misterioso, e proferite così risolutamente,... parve che in quelle dovesse contenersi la soluzione di tutti i suoi dubbi. S'acquietò, e disse: -basta! lei ne sa più di me- ». Neppure è vero che solo attraverso l'oscurità verbale si possa esprimere quell'altra oscurità di cui siamo figli, e che giace nel nostro profondo. Non è vero che il disordine sia necessario per dipingere il disordine; non è vero che il caos della pagina scritta sia il miglior simbolo del caos ultimo a cui siamo votati: crederlo è vizio tipico del nostro secolo insicuro. Finché viviamo, e qualunque sia la sorte che ci è toccata o che ci siamo scelta, è indubbio che saremo tanto più utili (e graditi) agli altri ed a noi stessi, e tanto più a lungo verremo ricordati, quanto migliore sarà la qualità della nostra comunicazione. Chi non sa comunicare, o comunica male, in un codice che è solo suo o di pochi, è infelice, e spande infelicità intorno a sé. Se comunica male deliberatamente, è un malvagio, o almeno una persona scortese, perché obbliga i suoi fruitori alla fatica, all'angoscia o alla noia. Beninteso, perché il messaggio sia valido, essere chiari è condizione necessaria ma non sufficiente: si può essere chiari e noiosi, chiari e inutili, chiari e bugiardi, chiari e volgari, ma questi sono altri discorsi. Se non si è chiari non c'è messaggio affatto. Il mugolio animale è accettabile da parte degli animali, dei moribondi, dei folli e dei disperati: l'uomo sano ed intero che lo adotta è un ipocrita o uno sprovveduto, e si condanna a non avere lettori. Il discorso fra uomini, in lingua d'uomini, è preferibile al mugolio animale, e non si vede perché debba essere meno poetico di questo.
Ma, ripeto, queste sono mie preferenze, non norme. Chi scrive è libero di scegliersi il linguaggio o il non-linguaggio che più gli si addice, e tutto può darsi: che uno scritto oscuro per il suo stesso autore sia luminoso ed aperto per chi lo legge; che uno scritto non compreso dai suoi contemporanei diventi chiaro ed illustre decenni e secoli dopo. Primo Levi, L’altrui mestiere: Dello scrivere oscuro, Einaudi, 1985
UNA delle seguenti osservazioni NON TROVA precisa conferma nello scritto di Primo Levi qui riportato: 














La risposta corretta è la A
Commento della Risposta: La risposta corretta è A) Chi non si preoccupa di esprimersi in modo chiaro dimostra di aver poco da dire ed è destinato ad essere presto dimenticato. Nello scritto di Primo Levi, non vi è alcuna conferma che chi non si preoccupa di comunicare in modo chiaro ha poco da dire ed è destinato ad essere presto dimenticato. Al contrario, l'autore sostiene che la comunicazione chiara è indispensabile per essere utili agli altri e a se stessi, per essere ricordati e per evitare di causare infelicità intorno a sé. Non viene stabilito un legame diretto tra la chiarezza nella comunicazione e la qualità del contenuto espresso.

29 di 36 Domande

"Che cos'è un mito?" E' "un lungo discorso": questa la distratta - forse solo apparentemente distratta - definizione di Alexandre Dumas, che di miti se ne intendeva, tanto da averne creato più di uno. Credo che allo stesso modo risponderebbero i tre coautori del dizionario Miti e personaggi della modernità. Abelardo ed Eloisa, Cola di Rienzo, Giovanna d'Arco, Paracelso, Cromwell, Robespierre, Napoleone, Byron, Don Giovanni, Casanova, Amleto, Don Chisciotte, Faust ...; sono - scelte a caso - alcune delle figure storiche o immaginarie a cui gli autori del dizionario hanno deciso di dedicare una voce. Quale criterio consente di far convivere o rientrare nella stessa famiglia personaggi così dissimili, alcuni dei quali veramente esistiti e altri invece frutto di immaginazione? Per quel che posso capire, un criterio molto semplice e molto empirico: ognuno di loro è all'origine di un "lungo discorso", a cui hanno contribuito, di secolo in secolo, poeti, drammaturghi, romanzieri, pittori, scultori, autori di opere liriche, registi.( ... ) ogni epoca pretende di avere una sua produzione mitica. Ci sentiremmo diminuiti il giorno in cui dovessimo ammettere che la nostra non ne è capace. Ma niente ci fa credere prossimo quest'isterilimento. Basta che guardiamo indietro, al secolo che sta per finire, per incontrare personaggi reali o fittizi ognuno dei quali sembra destinato, negli anni e nei secoli a venire, ad alimentare un "lungo discorso", tessuto di nuove interpretazioni storiche o filosofiche, di invenzioni romanzesche, di film,eccetera. Recentemente, via via che il film di Benigni La vita è bella veniva presentato all'estero, sono apparsi sui giornali dei diversi Paesi articoli che lo approvano o che lo disapprovano. C'è chi ritiene che dello sterminio degli ebrei si possa parlare solo in termini storici e documentari, e dunque giudica il film un faux pas (un passo falso); chi invece ammette altri approcci, e dunque lo ritiene un'operazione legittima. Io non so a chi dare ragione; mi rendo conto dell'enormità di quel massacro e della relativa vicinanza nel tempo (moltissimi testimoni diretti sono ancora tra noi); forse il film di Benigni può essere stato prematuro; ma non penso che la memoria di avvenimenti così sconvolgenti possa mantenersi in un ambito rigorosamente storico. Fatalmente diventerà anche variazione e racconto, cioé "mito", nel senso già detto.Torniamo al nostro dizionario. Scorrendo i lemmi, si è colpiti dalla facilità con cui li associamo a un carattere, a un episodio, a un attributo ... Abelardo ed Eloisa, Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca sono coppie di amanti appassionati, Alboino è un tiranno crudele che versa da bere alla moglie Rosamunda nel cranio del padre, Don Giovanni e Casanova sono donnaioli, Faust e Peter Schlemil stringono un patto col diavolo, all'Ebreo Errante e all'Olandese Volante tocca sperimentare i notevoli disagi dell'immortalità (o di un'esistenza eccessivamente protratta), i sovrapponibili e spesso sovrapposti Barbablù e Gilles de Rais sono serial killer, Cagliostro è un imbroglione, Zarathustra un guru, Munchausen un cacciaballe, Werther un suicida, Robin Hood un ladro che prende ai ricchi per dare ai poveri, e così via. Si direbbero personaggi semplici, primari, eppure una piccola riflessione alimenta il sospetto che non sia così: se hanno ispirato tanti drammi, tanti romanzi, tanti film, vorrà dire che erano portatori di un nucleo di ambiguità tale da impedire, ogni volta, l'approdo a un'interpretazione - a una versione - definitiva. Un mito è un pensiero al quale si ritorna di continuo, e che non ci si stanca mai di riprendere e variare. da MITI Il catalogo della modernità, di Giovanni Mariotti. Corriere della Sera, 18/11/98

UNA SOLA delle seguenti affermazioni NON È COERENTE con il testo di Mariotti (quesito 4):














La risposta corretta è la D
Risposta corretta: D) Mariotti afferma che molti segni ci danno la certezza che anche il secolo venturo avrà i suoi miti. Spiegazione: Nel testo di Mariotti viene affermato chiaramente che ogni epoca pretende di avere la sua produzione mitica, quindi ci si aspetta che anche il secolo venturo avrà i suoi miti. Questa affermazione è coerente con il resto del testo che si concentra sul concetto di mito e sulla sua presenza costante nella cultura e nel pensiero umano.

30 di 36 Domande

“I totalitarismi moderni, basati sul consenso di masse politicizzate, sono stati accesi nel loro furore ideologico dai tossicomani dell’Idea, dai profeti delle idee che uccidono. ( ... ) Robert Conquest,storico degli orrori staliniani, racconta e interpreta ne Il secolo delle idee assassine il delirio ideologico del Novecento, le aberrazioni mentali che hanno animato e condizionato uomini, partiti e Stati. ( ... )siamo usciti indenni dal Novecento “assassino” solo per un soffio; le ideologie, con la loro attitudine all’utopia, sono state sconfitte sul piano intellettuale e politico. Gli anticorpi sono stati la _____ della storia, la libertà, la democrazia e il pluralismo politico. Il crollo del Muro è stato un tornante e una grande emozione. Ma i valori positivi devono restare _____ e non diventare _____. Perché la _____ di essere nel _____ è sempre traditrice e la _____ a misura dell’uomo è quella del _____: quel rimettere in _____ tutto e tutti che è l’antitesi dell’utopia e il motore dell’immaginazione politica.”da Marco Innocenti, Un secolo con la vocazione e al male, Il sole-24 ore; recensione comparsa il 6/5/2001"

Dall’analisi di Marco Innocenti (quesito 21) si deduce che UNO SOLO dei comportamenti qui elencati NON costituisce un pericolo per l’umanità:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è "L'amore vivo e profondo per la giustizia". Questo comportamento non costituisce un pericolo per l'umanità perché l'amore per la giustizia è fondamentale per il corretto funzionamento di una società democratica. L'amore per la giustizia porta ad agire in modo equo ed etico, rispettando i diritti di tutti. Inoltre, l'amore per la giustizia è un valore positivo che può contribuire a contrastare gli abusi di potere e l'oppressione. In questo contesto, l'autore sostiene che i totalitarismi moderni sono stati alimentati dall'ideologia e dalle idee che portano alla violenza e alla distruzione, mentre la giustizia e i valori positivi come la libertà, la democrazia e il pluralismo politico sono gli anticorpi che hanno sconfitto queste ideologie. L'amore per la giustizia rappresenta quindi un valore che favorisce il rispetto delle persone e il bene comune, senza incorrere nei pericoli delle ideologie totalitarie.

31 di 36 Domande

ANDREA “Certo vi siete beffato degli eroismi. (...) Volevate guadagnar tempo per scrivere il libro che solo voi potevate scrivere. Se foste salito sul rogo, se foste morto in un’aureola di fuoco, avrebbero vinto gli altri. (...) La scienza non ha che un imperativo: contribuire alla scienza.

”GALILEO “ Nel tempo che ho libero - e ne ho di tempo libero - mi è avvenuto di rimeditare il mio caso e di domandarmi come sarò giudicato da quel mondo della scienza al quale non credo più di appartenere. Anche un venditore di lana, per quanto abile sia ad acquistarla a buon prezzo per poi rivenderla cara, deve preoccuparsi che il commercio della lana si svolga liberamente. Non credo che la pratica della scienza possa andar disgiunta dal coraggio. Essa tratta il sapere, che è un prodotto del dubbio; e col procacciare sapere a tutti su ogni cosa, tende a destare il dubbio in tutti. Ora, la gran massa della popolazione è tenuta in una nebbia madreperlacea di superstizioni e di pregiudizi che occulta gli intrighi dei potenti (...)

Finché l’umanità continuerà a brancolare nella sua nebbia millenaria di superstizioni e di venerande sentenze, finché sarà troppo ignorante per sviluppare le sue proprie energie, non sarà nemmeno capace di sviluppare le energie della natura che le vengono svelate. (...)

Se gli uomini di scienza non reagiscono all’intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, e ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l’uomo. E quando, con l’andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dell’umanità ... Tra voi e l’umanità può scavarsi un abisso così grande che ad ogni vostro eureka rischierebbe di rispondere un grido di dolore universale (...)

Se io avessi resistito, i naturalisti avrebbero potuto sviluppare qualcosa di simile a ciò che per i medici è il giuramento di Ippocrate: il voto solenne di far uso della scienza ad esclusivo vantaggio dell’umanità. Così stando le cose, il massimo in cui si può sperare è una progenie di gnomi inventivi, pronti a farsi assoldare per qualsiasi scopo ...”

da Bertold Brecht, Vita di Galileo, Einaudi,Torino, 1965

Nell’ultima scena del dramma di Brecht, nel dialogo con il discepolo Andrea, il vecchio Galileo mostra di aver maturato una severa e autocritica concezione della natura e dei compiti della scienza e dello scienziato. Alcuni dei princìpi che egli in passato aveva considerato validi, e che Andrea continua a difendere, sono qui sotto elencati: tutti sono chiaramente confutati e rifiutati nel dialogo riportato, ECCETTO UNO: individuatelo:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è la C) Diffondere il sapere significa diffondere il dubbio, di cui il sapere si nutre; e ciò richiede coraggio, poiché disturba i potenti: dominare gente che dubita è difficile. Nel dialogo riportato, Galileo afferma che la pratica della scienza non può essere separata dal coraggio, in quanto il sapere è un prodotto del dubbio e diffonderlo porta all'instaurarsi del dubbio in tutti. Questo disturba i potenti, che preferiscono governare persone che non dubitano. Galileo sostiene che fino a quando l'umanità sarà avvolta nella nebbia delle superstizioni e dei pregiudizi, non sarà in grado di sviluppare le proprie energie e nemmeno quelle della natura che gli scienziati scoprono. Pertanto, per Galileo, il coraggio di diffondere il sapere e suscitare il dubbio è fondamentale affinché la scienza possa progressare e l'umanità possa liberarsi dall'ignoranza. Questo implica un confronto diretto con i potenti, che potrebbero tentare di intimidire gli scienziati. Il coraggio di affrontare tali intimidazioni è cruciale per evitare che la scienza rimanga indebolita e che le nuove scoperte diventino solo motivo di sofferenza per l'umanità. In conclusione, Galileo sostiene che diffondere il sapere e suscitare il dubbio richiede coraggio perché disturbano l'ordine imposto dai potenti, ma sono necessari per il progresso scientifico e umano.

32 di 36 Domande

"Tolkien, da filologo conoscitore di antiche lingue e antiche epopee, ha trasfuso nella sua opera il senso profondo di esse, l'afflato, il respiro, colpendo quindi le corde più intime dell'animo del lettore... L'Altra Realtà proposta da Tolkien si oppone totalmente a quella in cui viviamo, ma in senso positivo e propositivo. La Terra di Mezzo in cui si svolgono le
avventure degli hobbit, la lotta della Compagnia dell'Anello contro l'Oscuro Signore Sauron, è un mondo in cui vigono "valori" che questa nostra società ha dimenticato o ripudiato, ma che evidentemente (considerato il successo delle sue opere) i lettori nel loro intimo desiderano ancora. Si entra nella lettura di questa immensa saga ... quasi come una vacanza dello spirito, per respirare aria pura, per prendere una boccata di ossigeno, e ritornare poi ritemprati alla vita di ogni giorno. da G. De Turris: Tolkien, il Signore della Terra di Mezzo
Tra le definizioni sotto riportate una è inesatta: 














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Filologo: studioso delle lingue antiche. La risposta è corretta perché Tolkien era effettivamente un filologo, cioè uno studioso delle lingue antiche. Era un esperto di lingue come il gotico, il norreno e il gallese, e utilizzò questa conoscenza per creare le lingue delle sue opere, come ad esempio l'elfico e il khuzdul. Il suo approfondito studio delle antiche lingue e delle antiche epopee gli permise di trasfondere nella sua opera il senso profondo di esse, l'afflato e il respiro che colpiscono le corde più intime dell'animo del lettore. Quindi, la risposta E) Filologo: studioso delle lingue antiche, è corretta perché corrisponde alla figura di Tolkien come studioso delle lingue antiche e può essere dedotta dalle informazioni fornite nella domanda.

33 di 36 Domande

"Fa attenzione alle forme con cui costruisce il contadino. Perché sono patrimonio tramandato dalla saggezza dei padri. Cerca però di scoprire le ragioni che hanno portato a quella forma. Se i progressi della tecnica consentono di migliorare la forma, bisogna sempre adottare questo miglioramento. [ ... ] Sii vero. La natura sopporta soltanto la verità. Va d'accordo con i ponti a travi reticolati in ferro, ma rifiuta i ponti ad archi gotici con torri e feritoie. Non temere di essere giudicato non moderno. Le modifiche al modo di costruire tradizionale sono consentite soltanto se rappresentano un miglioramento, in caso contrario attieniti alla tradizione. Perché la verità, anche se vecchia di secoli, ha con noi un legame più stretto della menzogna che ci cammina al fianco".
Adolf Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, 1990, p. 271-72

UNO SOLO dei giudizi sotto riportati È a rigore ricavato dal discorso di Loos:














La risposta corretta è la E
tradizionali. La risposta corretta è E) nelle forme tradizionali popolari c'è un senso che merita scoprire. La risposta è corretta perché nell'estratto del testo si afferma chiaramente che bisogna cercare di scoprire le ragioni che hanno portato alla forma tradizionale. L'autore sostiene che il contadino costruisce in quel modo perché queste forme sono il patrimonio tramandato dalla saggezza dei padri. Si sottolinea quindi l'importanza di comprendere il senso e il significato delle forme tradizionali, evidenziando che esse hanno valore e meritano di essere scoperte.

34 di 36 Domande

Quanti dei seguenti ragionamenti risultano logicamente attendibili?
PRIMO RAGIONAMENTO
Ogni volta che conquista una vetta, Messner si concede una bella bevuta.
Adesso ha appena conquistato una vetta.
Dunque si concederà una bella bevuta.
SECONDO RAGIONAMENTO
Ogni volta che vince il Tour de France, Armstrong si concede una bevuta.
Adesso si concede una bevuta.
Dunque ha appena vinto il Tour de France.
TERZO RAGIONAMENTO
Rossi ha appena vinto una gara.
Ogni volta che vince una gara, Rossi fa impennare la moto.
Dunque adesso Rossi farà impennare la moto.
QUARTO RAGIONAMENTO
Bearzot sta fumando la pipa.
Dopo aver vinto una partita, Bearzot fuma sempre la pipa.
Dunque Bearzot ha appena vinto una partita.














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è che due dei ragionamenti risultano logicamente attendibili. Il primo ragionamento è correto perché la premessa afferma che ogni volta che Messner conquista una vetta, si concede una bevuta. La seconda premessa afferma che Messner ha appena conquistato una vetta. Quindi, logicamente si può concludere che si concederà una bevuta. Il quarto ragionamento è anche corretto perché la premessa afferma che Bearzot sta fumando la pipa. La seconda premessa afferma che dopo aver vinto una partita, Bearzot fuma sempre la pipa. Quindi, logicamente si può concludere che Bearzot ha appena vinto una partita. Gli altri due ragionamenti, il secondo e il terzo, non sono logicamente attendibili. Nel secondo ragionamento, la premessa afferma che ogni volta che Armstrong vince il Tour de France, si concede una bevuta. La seconda premessa afferma che Armstrong si concede una bevuta. Questo non è sufficiente per concludere che ha appena vinto il Tour de France, poiché potrebbe aver vinto anche in passato. Nel terzo ragionamento, la premessa afferma che Rossi ha appena vinto una gara. La seconda premessa afferma che ogni volta che vince una gara, Rossi fa impennare la moto. Non si può trarre logicamente la conclusione che Rossi farà impennare la moto adesso, poiché potrebbe farlo anche in altre occasioni.

35 di 36 Domande

«Le passioni generano spesso altre passioni a loro contrarie. L’avarizia produce talvolta la prodigalità; e la prodigalità l’avarizia; si è spesso irremovibili per ...................., e audaci per timidità.» La Rochefoucauld, Le massime e altri scritti, tr. it. Mondadori, 1950, massima 11, p. 56.
Dalla riflessione riportata abbiamo eliminato un sostantivo.
Lo si reintegri, con UNA delle seguenti alternative, rispettandone la logica e il significato:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) debolezza. La citazione di La Rochefoucauld afferma che le passioni spesso generano altre passioni opposte. Ad esempio, l'avarizia può produrre talvolta la prodigalità e viceversa. Inoltre, afferma che le persone spesso diventano irremovibili a causa della debolezza e audaci a causa della timidezza. La domanda chiede quale sostantivo mancante deve essere reintegrato nel contesto della frase. Considerando il significato del brano, l'opzione più logica è "debolezza". Questo perché l'irremovibilità viene spesso associata alla debolezza, nel senso che le persone possono diventare irremovibili a causa della loro incapacità di agire o di cambiare. Inoltre, l'audacia può essere considerata un modo per compensare o superare la timidezza, il che implica una certa debolezza iniziale. Le altre risposte errate sono ambizione, temerarietà, avversione e ostinazione. Nessuna di queste risposte si collega direttamente al significato del brano o al concetto di contrapposizione tra passioni.

36 di 36 Domande

«Il fin adunque del perfetto cortegiano [...] estimo io che sia il guadagnarsi per mezzo delle condicioni attribuitegli da questi signori talmente la benivolenzia e l’animo di quel principe a cui serve, che possa mdirgli e sempre gli dica la verità d’ogni cosa che ad esso convenga sapere, senza timor o periculo di despiacergli; e conoscendo la mente di quello inclinata a far cosa non conveniente, ardisca di contradirgli, e con gentil modo valersi della grazia acquistata con le sue bone qualità per rimoverlo da mogni intenzion viciosa ed indurlo al camin della virtù; e così avendo il cortegiano in sé la bontà [...] accompagnata con la prontezza d’ingegno e piacevolezza e con la prudenzia e notizia di lettere e di tante altre cose, saprà in ogni proposito destramente far vedere al suo principe quanto onore ed utile mnasca a lui ed alli suoi dalla giustizia [...] e dalle altre virtù che si convengono a bon principe; e, per mcontrario, quanta infamia e danno proceda dai vicii oppositi a queste. [...] Perché [i prìncipi] più che d’ogni altra cosa hanno carestia di quello di che più che d’ogni altra cosa saria bisogno che avessero abundanzia, cioè di chi dica loro il vero».
Baldesar Castiglione, Il libro del cortegiano, libro IV, cap. 5.
Solo UNA delle seguenti affermazioni può ritenersi ISPIRATA dal brano appena letto. La si individui:














La risposta corretta è la E
Il fin adunque del perfetto cortegiano è il guadagnarsi per mezzo delle condizioni attribuitegli da questi signori talmente la benivolenzia e l'animo di quel principe a cui serve, che possa dirgli e sempre gli dica la verità d'ogni cosa che ad esso convenga sapere, senza timore o pericolo di dispiacergli; e conoscendo la mente di quello inclinata a fare cosa non conveniente, ardisca di contradirgli, e con gentile modo valersi della grazia acquistata con le sue buone qualità per rimoverlo da ogni intenzione viziosa e indurlo al cammino della virtù; e così avendo il cortigiano in sé la bontà accompagnata con la prontezza d'ingegno e piacevolezza e con la prudenza e conoscenza di lettere e di tante altre cose, saprà in ogni proposito destamente far vedere al suo principe quanto onore ed utile manchi a lui ed agli altri suoi dalla giustizia e dalle altre virtù che si convengono a buon principe; e, per contrario, quanta infamia e danno proceda dai vizi opposti a queste. Perché i principi hanno più che di ogni altra cosa carestia di quello di cui più che di ogni altra cosa sarebbe bisogno che avessero abbondanza, cioè di chi dica loro il vero. La risposta corretta è E) mettendo a frutto doti d'intelligenza e cultura, il perfetto cortigiano sa garbatamente distogliere il proprio signore da malvagi propositi. Questa risposta è corretta perché nel brano si afferma che il cortigiano perfetto deve possedere doti di intelligenza e cultura, e deve utilizzarle per influenzare il suo principie in modo garbato e distoglierlo da intenzioni malvagie. Il cortigiano deve avere la capacità di contraddirlo e di guidarlo sul cammino della virtù, utilizzando la sua conoscenza delle lettere e di altre discipline per dimostrargli quanto sia vantaggioso agire in modo giusto e virtuoso. In questo modo, il cortigiano mette a frutto le sue doti di intelligenza e cultura per influenzare positivamente il suo signore.

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