Le cavitazioni polmonari sono lesioni nodulari, masse o aree di consolidamento parenchimali escavate e piene di gas e talvolta può essere presente del fluido all’interno di tali cavitazioni, che crea un livello idro-aereo
Patologia
La cavitazione polmonare può essere una lesione primitiva, come nel caso degli ascessi batterici polmonari o della tubercolosi, oppure originare da diverse patologie di base, come ad esempio può essere una complicanza cronica di una cisti polmonare o un segno di degenerazione di una massa polmonare. La cavitazione si osserva più raramente in processi consolidativi non dovuti a infezione, come nell’infarto post-embolico o nella granulomatosi di Wegener.
Le cavitazioni polmonari possono essere il risultato di tumori maligni, infezioni, infiammazione o essere congenite:
La RX del torace e la HRCT (TC torace ad alta risoluzione) costituiscono il cardine dell’imaging delle cavitazioni polmonari.
La cavitazione consegue alla necrosi della porzione centrale di un nodulo/massa/addensamento parenchimale, con svuotamento del materiale nei bronchi e conseguente ingresso di aria.
La comparsa di aria determina l’iperdiafania, ossia la radiotrasparenza di tale lesione all’esame RX.
Nella TC si evidenzierà un nodulo/massa/addensamento con coefficienti gassosi centrali o eccentriche e, se presente un livello idro-aereo, sarà più sensibile della RX nella identificazione delle caratteristiche del contenuto (fluido, mucinoso o emorragico).
Il contesto clinico e i segni radiologici accessori sono importanti per la diagnosi differenziale:
un ascesso polmonare, per esempio, è in genere situato nelle parti più declivi e posteriori (dorsali) del polmone ed è accompagnato da febbre e leucocitosi;
pareti spesse e irregolari di un nodulo cavitato aumentano la probabilità di una lesione neoplastica.
La differenza tra cavitazioni e cisti polmonari è nello spessore parietale, molto sottile nelle cisti (max. 2 mm) e più spesso nelle cavitazioni.
Il contenuto delle cavità è, invece, di scarso aiuto nel differenziare lesioni benigne e maligne, poiché può essere presente in entrambe.
La diagnosi differenziale può effettuarsi mediante l’utilizzo di mdc ev, con enhancement contrastografico delle pareti/porzioni periferiche degli ascessi e delle lesioni maligne, ma raramente di addensamenti flogistici o lesioni benigne.
Immagine 01
Immagine 01. RX torace mostrante a carico del campo polmonare medio di destra una lesione cavitata a pareti ispessite, con livello fluido-aereo contestuale.
Immagine 02
Immagine 02. TC del torace mostrante a carico del campo polmonare superiore di destra una lesione con cavitazione principale e due più piccole cavitazioni limitrofe, a pareti ispessite e finemente irregolari, con strie di raccordo pleurico.
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Immagine 03. TC del torace mostrante a carico del campo polmonare inferiore di destra una lesione cavitata a pareti ispessite, con livello fluido-aereo contestuale.