Dettagli
- Definizione
- Caratteristiche
- Varianti
- Epidemiologia
- Eziologia e patogenesi
- Storia e caratteristiche cliniche
- Diagnosi
- Staging
- Gestione
- Complicazioni e prognosi
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Gastrinoma
Definizione
- Il Gastrinoma è un tumore neuroendocrino secernente gastrina, generalmente localizzato nel pancreas o nel duodeno, che causa la sindrome di Zollinger-Ellison (ZES), un disturbo caratterizzato da ipersecrezione di acido gastrico e conseguente formazione di ulcere peptiche severe e/o Malattia da reflusso gastroesofageo (GERD):
- i gastrinomi sono più spesso sporadici (75%-80%), ma possono anche essere associati alla neoplasia endocrina multipla di tipo 1 (MEN 1), un disturbo autosomico dominante caratterizzato dallo sviluppo di tumori endocrini a localizzazione specifica:
- il Gastrinoma sporadico ha un alto rischio di malignità e tipicamente si presenta come un singolo tumore di dimensioni > 2 cm;
- il Gastrinoma associato alla MEN 1 si caratterizza di un basso rischio di malignità e tipicamente si presenta con multiple localizzazioni < 2 cm, solitamente confinate al duodeno.
- i gastrinomi risultano clinicamente maligni nel 60%-90% dei casi.
- i gastrinomi sono più spesso sporadici (75%-80%), ma possono anche essere associati alla neoplasia endocrina multipla di tipo 1 (MEN 1), un disturbo autosomico dominante caratterizzato dallo sviluppo di tumori endocrini a localizzazione specifica:
- Generalmente, le manifestazioni cliniche iniziali sono associate alla ZES, con sintomi legati all’ipersecrezione di acido gastrico, come dolore addominale e sanguinamento gastrointestinale. Anche la diarrea è comune.
- Le metastasi epatiche sono più comuni nei gastrinomi pancreatici e sono il più importante fattore predittivo di una prognosi sfavorevole.
Caratteristiche
- Il Gastrinoma è un tumore neuroendocrino secernente gastrina solitamente originato dal pancreas (conosciuto anche come pNET) o dal duodeno:
- può causare la sindrome di Zollinger-Ellison (Z-E o ZES), caratterizzata da ipersecrezione di acido gastrico e conseguente formazione di ulcere peptiche e/o malattia da reflusso gastroesofageo;
- più spesso sporadico, meno comunemente si identifica come associato alla neoplasia endocrina multipla ereditaria di tipo 1 (MEN 1);
- il 60%-90% è segnalato come maligno.
- Similmente ad altri tumori neuroendocrini pancreatici funzionanti, la gestione richiede il trattamento sia della ipersecrezione ormonale che del tumore sottostante.
Varianti
- pNET secernenti:
- il Gastrinoma e l’Insulinoma sono i più comuni;
- tra i tumori meno comuni vengono inclusi:
- glucagonoma;
- somatostatinoma;
- VIPoma (rilascia peptide intestinale vasoattivo);
- GRHoma (produce il peptide di rilascio dell’ormone della crescita);
- ACTHoma (produce l’ormone adrenocorticotropo, raro);
- PTHrp-oma (rilascia il peptide correlato all’ormone paratiroideo, raro);
- pNETs che causano la sindrome da carcinoide (rari).
- pNET non secernenti:
- questi tumori non producono sintomi specifici;
- possono secernere peptidi come:
- polipeptide pancreatico;
- cromogranina A;
- enolasi neurone-specifica;
- subunità della gonadotropina corionica umana;
- calcitonina;
- neurotensina.
Epidemiologia
Popolazioni a rischio
- Riscontrato in ≥ 50% dei pazienti con MEN 1.
- Segnalato come responsabile dello 0,1%-1% delle malattie da ulcera peptica.
- Età media alla diagnosi di 48-55 anni per il Gastrinoma sporadico e di 32-35 anni per il Gastrinoma associato a MEN 1.
Eziologia e patogenesi
Cause
- I gastrinomi possono essere sporadici o presentarsi come associati a MEN 1.
- Solitamente, la MEN 1 è dovuta a fenomeni di eredità autosomica dominante della mutazione nel gene soppressore del tumore MEN1, e, meno comunemente, ad una mutazione de novo in MEN1.
Caratteristiche del tumore | Sporadico | MEN 1-associato |
Frequenza | 75% – 80% dei gastrinomi | 20% – 25% dei gastrinomi |
Posizione | 50% – 88% duodenale | 70% – 100% duodenale |
Numero tipico di localizzazioni | 1 | Multipli |
Dimensione tipica | > 2 cm | < 2 cm |
Potenziale di malignità | Alto | Basso |
Tabella 1. Gastrinomi sporadici e associati alla MEN.
Patogenesi
Caratteristiche del tumore | Gastrinoma duodenale | Gastrinoma pancreatico |
Metastasi al fegato | ≤ 10% | 22% – 35% |
Dimensione | 77% < 1 cm (diametro medio 0,93 cm) | 94% ≥ 1 cm (diametro medio 3,8 cm) |
Posizione | Solitamente duodeno prossimale | Ogni regione del pancreas |
Tabella 2. Gastrinomi duodenali e pancreatici.
- I tumori che secernono gastrina originano da cellule enteroendocrine, che si sviluppano dall’endoderma embrionale:
- localizzazione della lesione primaria:
- 30% pancreas;
- 60%-70% duodeno;
- 5%-10% altra localizzazione (stomaco, digiuno, fegato, milza, ovaie, cuore, linfonodi).
- le caratteristiche del Gastrinoma differiscono in base alla sua localizzazione primaria;
- la secrezione ectopica di gastrina da parte del tumore si traduce in ipergastrinemia, che stimola l’ipersecrezione di acido da parte delle cellule parietali dell’antrum gastrico;
- gli effetti dell’eccesso di acido gastrico possono includere:
- ulcere peptiche (frequentemente multiple, grandi e localizzate nel duodeno distale e nel digiuno prossimale);
- malassorbimento, dovuto all’inattivazione degli enzimi digestivi pancreatici per eccessiva acidità del pH.
- altri effetti dell’ipergastrinemia possono includere:
- inibizione del riassorbimento intestinale di Sodio e acqua, con conseguente diarrea secretoria (un sintomo comune in pazienti affetti da gastrinoma);
- iperplasia delle cellule enterocromaffini a causa dell’elevazione cronica dei livelli di gastrina sierica, (più grave nella MEN 1 rispetto al Gastrinoma sporadico) e sviluppo di tumori carcinoidi gastrici.
- localizzazione della lesione primaria:
Tabella 3. Fisiopatologia della sindrome di Zollinger-Ellison.
- Patogenesi dei gastrinomi associati alla MEN 1:
- il gene MEN1 codifica per la proteina menina, una proteina nucleare coinvolta nella regolazione della trascrizione, mantenimento della stabilità del genoma, divisione cellulare e proliferazione:
- se entrambi gli alleli MEN1 vengono inattivati, la proteina perde la sua funzione di soppressore tumorale, con conseguente sviluppo dei tumori associati a MEN 1;
- la compresenza di mutazioni ereditate o de novo nel gene MEN1, e di una mutazione somatica acquisita (una mutazione puntiforme o più comunemente una delezione) provoca la perdita di eterozigosi e la crescita clonale.
- il gene MEN1 codifica per la proteina menina, una proteina nucleare coinvolta nella regolazione della trascrizione, mantenimento della stabilità del genoma, divisione cellulare e proliferazione:
Storia e caratteristiche cliniche
Presentazione clinica
- La maggior parte dei sintomi sono legati all’ipersecrezione di acido gastrico e comprendono:
- dolore addominale (solitamente dovuto alla malattia dell’ulcera peptica o alla GERD) riportato dal 75%-98% dei pazienti;
- emorragia gastrointestinale nel 44%-75% dei casi;
- diarrea nel 30%-73%;
- bruciore di stomaco nel 44%-56%;
- nausea/vomito nel 12%-30%;
- calo ponderale nel 7%-53%.
- Meno comunemente, possono essere presenti gravi complicazioni della malattia dell’ulcera peptica, come la perforazione o l’ostruzione.
- Manifestazioni di una neoplasia in fase avanzata possono includere:
- dolore;
- ittero;
- sanguinamento.
- Comuni le metastasi:
- localizzazioni secondarie al fegato riscontrate alla diagnosi in:
- 5%-10% dei pazienti con Gastrinoma duodenale;
- 20%-25% dei pazienti con Gastrinoma pancreatico.
- metastasi ossee riscontrate in un terzo dei pazienti che presentano metastasi al fegato.
- localizzazioni secondarie al fegato riscontrate alla diagnosi in:
- Comune anche l’iperparatiroidismo in soggetti con Gastrinoma associato a MEN 1:
- può essere lieve o asintomatico;
- nel 45% dei casi, i sintomi del Gastrinoma possono precedere quelli dell’iperparatiroidismo e possono rappresentare una precoce manifestazione della MEN 1.
Esame obiettivo
Generale
- La maggior parte delle manifestazioni sono aspecifiche:
- valutare il calo ponderale;
- la presenza di sangue nelle feci potrebbe suggerire un’emorragia alta dovuta alla malattia dell’ulcera peptica;
- la presenza di segni associati all’iperparatiroidismo (compresi quelli più rari, come l’ipertensione arteriosa) può suggerire una MEN 1.
- Indagare la presenza di masse addominali o di un coinvolgimento linfonodale suggestivo di metastasi:
- linfonodi infiltrati in circa il 40%-60% dei pazienti con tumori duodenali, e il 40% dei pazienti con tumori pancreatici.
Cutaneo
- Nei soggetti con gastrinoma, la presenza di angiofibroma o collagenoma può suggerire una MEN 1:
- rilevazioni basate su uno studio di coorte prospettico di 110 adulti con diagnosi di Gastrinoma associato o meno a MEN 1 e lesioni cutanee:
- il 44% (48 pazienti) presentava MEN 1;
- confrontando le caratteristiche dermatologiche tra i soggetti MEN 1 vs. no MEN 1 si conclude che:
- l’angiofibroma è presente nel 64% dei pazienti con MEN 1 vs. 8% in no MEN 1 (p < 0,0001);
- il collagenoma è presente nel 62% contro il 5% (p < 0,0001).
- nessuna differenza significativa per altre lesioni cutanee, compresi lipomi e macchie caffellatte.
Diagnosi
- Sospettare un gastrinoma/ZES in pazienti che presentano ulcera peptica se:
- clinica caratterizza da una condizione grave, con crisi refrattarie, ricorrenti o associata a complicazioni secondarie;
- associata a:
- GERD grave;
- diarrea;
- storia personale o familiare di endocrinopatie;
- pieghe gastriche prominenti all’endoscopia;
- Ipercalcemia o ipergastrinemia.
- non associata ad infezione da Helicobacter pylori o ad altri fattori di rischio come l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
- La diagnosi di ZES richiede la dimostrazione di un elevato livello di gastrina sierica a digiuno (FSG) e di un’ipersecrezione di acido gastrico.
- Porre diagnosi può risultare complesso a causa dell’inaffidabilità di molti test di dosaggio della gastrina presenti in commercio, della mancanza di disponibilità di secretina necessaria per eseguire test di provocazione e dell’uso diffuso di PPI:
- se non si è sicuri dell’affidabilità dei test di dosaggio della gastrina, o se non si ha disponibilità di secretina per il test, considerare la possibilità di consultare un centro di riferimento per la diagnosi di ZES;
- interrompere i PPI può rendersi necessario per confermare la diagnosi, anche se non esente da rischi;
- il trattamento con PPI dovrebbe essere interrotto progressivamente e solo quando il paziente è clinicamente stabile e in fase inattiva di ulcera peptica;
- durante la sospensione, fornire una copertura adeguata con inibitori dell’istamina di tipo 2 (H2) ad alto dosaggio e con monitoraggio quotidiano stretto.
- A seguito della conferma diagnostica, ulteriori test di seconda linea permettono di approfondire le caratteristiche della patologia.
Panoramica dei test
- I farmaci che inibiscono la secrezione acida gastrica devono essere sospesi prima del test diagnostico:
- preferibile una sospensione per ≥ 1 settimana;
- effettuare il test 12-24 ore dopo la sospensione del trattamento anti-secretorio.
- Il dosaggio della gastrina sierica a digiuno (FSG) rappresenta il test di prima linea;
- Se FSG elevato (> 100 pg/mL), misurare il pH gastrico:
- pH gastrico > 2 o FSG < 100 pg/mL esclude generalmente la ZES;
- pH gastrico ≤ 2 e FSG > 10 volte normale (> 1.000 pg/mL) confermano la diagnosi di ZES;
- se pH ≤ 2 e FSG < 10 volte il normale (100-1.000 pg/mL):
- eseguire il test di stimolazione della secretina e misurare l’output acido basale (BAO);
- FSG stimolato ≥ 120 pg/mL e BAO > 15 mEq/ora (> 5 mEq/ora se antecedente alla chirurgia per la riduzione della secrezione acida) confermano la diagnosi.
- I test che seguono la conferma diagnostica dovrebbero includere:
- esami ematici per lo screening della MEN 1;
- studi di immagine per localizzare il tumore, l’individuazione delle metastasi e per la valutazione delle complicazioni; gli studi di imaging possono includere:
- PET/CT con analoghi della somatostatina marcati con gallio-68 – il test di imaging più sensibile per individuare i gastrinomi, anche se, come altri test, può non identificare neoplasie duodenali di dimensioni ridotte;
- altri studi, come:
- tomografia computerizzata (CT);
- risonanza magnetica (MRI);
- scintigrafia recettoriale con analoghi della somatostatina (SRS).
- imaging invasivo se la ricerca non invasiva non produce risultati:
- ecografia endoscopica (EUS);
- ecografia intraoperatoria (IOUS);
- angiografia selettiva con stimolazione della secretina e campionamento della gastrina venosa epatica.
- esplorazione chirurgica se l’imaging non riesce a localizzare il tumore primario;
- valutazione istopatologica della neoplasia.
Staging
- Stadiazione dell’American Joint Committee on Cancer (AJCC) per i tumori neuroendocrini del pancreas, ottava edizione:
- definizioni delle abbreviazioni di stadiazione:
- tumore primario (T):
- TX – il tumore primario non può essere valutato;
- T1 – tumore limitato al pancreas (nessuna invasione di organi adiacenti [stomaco, milza, colon, ghiandola surrenale] o parete di grandi vasi [tripode celiaco o arteria mesenterica superiore]; l’estensione del tumore nel tessuto adiposo peripancreatico non è rilevante ai fini della stadiazione) e dimensioni < 2 cm;
- T2 – tumore limitato al pancreas e di dimensioni comprese tra i 2 e i 4 cm;
- T3 – tumore limitato al pancreas e dimensioni > 4 cm, o tumore che invade il duodeno o il dotto biliare;
- T4 – tumore che invade organi adiacenti (stomaco, milza, colon, ghiandola surrenale) o parete di grandi vasi (tripode celiaco o arteria mesenterica superiore);
- per tumori multipli:
- aggiungere (m) per indicare tumori multipli;
- riferirsi al tumore più grande per l’assegnazione della T.
- linfonodi regionali (N):
- NX – i linfonodi regionali non possono essere valutati;
- N0 – nessun coinvolgimento linfonodale regionale;
- N1 – coinvolgimento dei linfonodi regionali.
- metastasi a distanza (M):
- M0 – nessuna metastasi a distanza;
- M1 – metastasi a distanza:
- M1a – metastasi confinate al fegato;
- M1b – metastasi in ≥ 1 sito extraepatico, come polmone, ovaio, linfonodo non regionale, peritoneo e osso;
- M1c – metastasi sia epatiche che extraepatiche.
- tumore primario (T):
- definizioni delle abbreviazioni di stadiazione:
Tabella 4. Stadiazione clinica.
Gestione
- In tutti i pazienti con gastrinoma, deve essere effettuato un controllo dell’ipersecrezione acida gastrica:
- gli inibitori della pompa protonica (PPI) sono la terapia di prima linea per l’ipersecrezione acida gastrica nella ZES;
- dosaggio iniziale di PPI negli adulti:
- omeprazolo, lansoprazolo o rabeprazolo 60 mg per via orale una volta al giorno;
- pantoprazolo o esomeprazolo 40 mg per via orale due volte al giorno;
- pantoprazolo 80 mg IV ogni 12 ore;
- anti-H2 meno utilizzati a causa della frequente necessità di ricorrere a grandi dosi in pazienti con ZES.
- La decisione riguardante la chirurgia di resezione del tumore dipende dal fatto che il paziente abbia una ZES sporadica o una ZES dovuta a gastrinomi, inscritta all’interno di un quadro di MEN 1:
- tutti i pazienti con ZES senza MEN 1 che non presentano una controindicazione medica, dovrebbero essere gestiti con trattamento chirurgico curativo;
- per il Gastrinoma associato a MEN 1, l’esplorazione chirurgica di routine è controversa a causa dei bassi tassi di guarigione a lungo termine e degli alti tassi di sopravvivenza a 15 anni anche con trattamento conservativo;
- per la malattia avanzata, la resezione dei tumori primari e metastatici può essere presa in considerazione.
- Per la malattia avanzata sintomatica o progressiva, valutare:
- chirurgia citoriduttiva;
- ablazione a radiofrequenze;
- chemioterapia:
- per la malattia ben differenziata – streptozocina più 5-fluorouracile, con o senza doxorubicina;
- per la malattia scarsamente differenziata – terapia a base di cisplatino più etoposide, con o senza altri agenti.
- analoghi della somatostatina:
- octreotide o lanreotide;
- segnalata la capacità dell’octreotide di controllare la crescita del tumore in pazienti con Gastrinoma metastatico progressivo.
- terapia con radiorecettori peptidici (PRRT):
- analogo della somatostatina accoppiato con prodotti radiochimici citotossici (per esempio, 90Yttrium- o 177Lutetium-DOTATOC);
- questo approccio risulta utile nel controllo della progressione del tumore in alcuni pazienti con Gastrinoma metastatico.
- terapia medica mirata:
- everolimus può aumentare la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con tumori neuroendocrini pancreatici avanzati;
- sunitinib associato ad una maggiore sopravvivenza nei pazienti con tumori neuroendocrini pancreatici avanzati.
- terapie locoregionali epatiche:
- embolizzazione arteriosa, chemioembolizzazione o radioembolizzazione;
- la radioembolizzazione con microsfere di resina 90Y è in grado di migliorare i sintomi e controllare la crescita del tumore senza gravi tossicità in pazienti che presentano metastasi al fegato.
- per i pazienti con metastasi epatiche, considerare la resezione epatica o il trapianto.
- Trattare i disturbi ormonali associati come la sindrome di Cushing e l’iperparatiroidismo, che possono aumentare ulteriormente il rischio di complicazioni da ZES.
Complicazioni e prognosi
Complicazioni
- Le complicazioni dell’ulcera peptica possono includere:
- sanguinamento;
- ostruzione;
- penetrazione;
- perforazione;
- diarrea secretoria dovuta all’inattivazione acida della lipasi.
- Le complicazioni del reflusso gastroesofageo possono includere:
- esofago di Barrett;
- adenocarcinoma;
- esofagite;
- stenosi.
- Altre sindromi ormonali:
- la sindrome ormonale secondaria si sviluppa nell’1%-10% dei pazienti con ZES o con malattia metastatica avanzata;
- sindrome di Cushing:
- solitamente dovuta alla presenza di un Adenoma ipofisario (malattia di Cushing) nei pazienti affetti da MEN 1;
- sindrome da secrezione di ACTH ectopica (da parte del gastrinoma) segnalata nel Gastrinoma sporadico in presenza di metastasi epatiche.
Prognosi
- Crescita aggressiva del tumore riportata nel:
- 25% dei pazienti con Gastrinoma sporadico;
- 15% dei pazienti con Gastrinoma associato a MEN 1.
- Fattori che aggravano la prognosi:
- caratteristiche del tumore:
- metastasi al fegato (fattore prognostico più importante);
- metastasi ossee;
- tumore primario > 3 cm;
- tumore primario localizzato nel pancreas;
- metastasi linfonodali;
- stadio elevato;
- caratteristiche molecolari del tumore:
- spiccata espressione genica del recettore del fattore di crescita epidermico umano 2 (HER2)/neu;
- marcata perdita di eterozigosi 1q (LOH);
- aumento dell’espressione del recettore del fattore di crescita epidermico (EGF) o del fattore di crescita insulino-simile (IGF)1.
- caratteristiche istologiche del tumore:
- angioinvasione;
- invasione perineurale;
- > 2 mitosi per 20 campi ad alta potenza (HPF);
- indice Ki-67 > 2;
- scarsa differenziazione.
- caratteristiche del laboratorio:
- elevati livelli di gastrina a digiuno;
- sindrome di Cushing;
- controllo inadeguato dell’ipersecrezione di acido gastrico.
- caratteristiche cliniche:
- genere femminile;
- assenza di MEN 1;
- breve tempo intercorso dall’insorgenza dei sintomi alla diagnosi di gastrinoma.
- caratteristiche del tumore:
- Metastasi:
- metastasi al fegato:
- riportate nel 30%-40% dei pazienti;
- segnalate per essere presenti alla diagnosi nel 5%-10% dei soggetti con Gastrinoma duodenale, e nel 20%-25% dei pazienti con Gastrinoma pancreatico.
- la sopravvivenza è riportata essere migliore nel Gastrinoma associato alla MEN 1 rispetto al Gastrinoma sporadico;
- sopravvivenza a 10 anni in pazienti con gastrinoma:
- 96% se non sono presenti metastasi al fegato;
- 85% se presenti metastasi al fegato:
- 26% se presenti alla diagnosi;
- 78% se le metastasi epatiche sono limitate ad 1 solo lobo;
- 80% se < 5 metastasi/lobo con entrambi i lobi coinvolti;
- 16% se metastasi epatiche diffuse.
- 15% se metastasi ossee.
- metastasi al fegato:
- Elevati livelli di pancreastatina sierica preoperatoria e ridotte concentrazioni di cromogranina A potrebbero essere associati ad una ridotta sopravvivenza nei pazienti con tumori neuroendocrini pancreatici.
Immagine 01
Immagine 01. Endoscopia esofagea distale che mostra lesioni severe da reflusso con ulcerazioni circonferenziali presenti nei 4 quadranti (frecce) in un paziente maschio di 60 anni affetto da sindrome di Zollinger-Ellison con gastrinoma.
Immagine 02
Immagine 02. Sezione coronale di tomografia assiale che dimostra un Gastrinoma di 2,7 x 2,4 cm localizzato alla testa pancreatica captante mezzo di contrasto (freccia).
Immagine 03
Immagine 03. Arteriografia della testa del pancreas che evidenzia metastasi epatiche multiple (frecce) in un paziente di 53 anni di sesso femminile affetto da gastrinoma.
Immagine 04
Immagine 04. Immagine intraoperatoria di un Gastrinoma duodenale sottomucoso (frecce) riscontrato nel moncone duodenale dopo resezione gastrica per ulcera in un paziente maschio di 68 anni.